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Racconti Erotici Etero

La mia prima indimenticabile volta

By 6 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano gli anni del Liceo, precisamente il 3′ Liceo. A quei tempi le ragazze, il sesso e l’amore erano mondi distanti da me, non rientravano tra le mie priorità! Ovviamente in quel periodo della scuola me ne fregava ben poco, ma fu proprio tra i banchi di scuola che nasce la storia che sto per raccontarvi.

La mia classe era composta, come spesso accade, da più ragazze che ragazzi, ma purtroppo nessuna delle mie compagne era attraente, nessuna tranne una, nessuna tranne Adriana. Adriana non era una di quelle che noti in mezzo ad una folla di ragazze, era alta poco più che 1.60,capelli neri lisci, seno appariscente incredibilmente sodo, corpo sempre ben curato, sguardo seducente un culo in sintonia con il resto del corpo e delle incredibili mani da sega. Compensava la sua non eccelsa bellezza con un innata femminilità e consapevolezza dei propri mezzi, insomma’era molto attraente. A quei tempi era fidanzata da 5 anni con un ragazzo qualche anno più grande di lei, e senza dubbio era la ragazza con più esperienza sessuale di tutta la classe. Ricordo che le piaceva molto parlare del sesso, lo faceva senza alcuna inibizione, le piaceva fare delle allusioni sessuali nei suoi dialoghi e amava i doppi sensi. Tutto ciò ovviamente turbava ed eccitava tutti i compagni di classe che come me erano alle prime esperienze sessuali e con gli ormoni in subbuglio. Li teneva tutti in pugno, lei lo sapeva e questo le piaceva. Io con lei però ho avuto sempre un approccio diverso rispetto a gli altri, ho sempre cercato di tenerle testa, di assecondare il suo gioco fatto di pensieri perversi e giochi mentali. Nel corso degli anni avevamo instaurato un ottimo rapporto, ci piaceva stuzzicarci, e ci piaceva maledettamente il modo in cui giocavamo.

Finito l’anno scolastico continuammo a sentirci via sms, lei abitava in un paese non proprio vicino al mio e quindi era difficile vederci. Un giorno di Metà Agosto mi invitò a passare a trovarla nel suo paese. Il suo invito mi fece immenso piacere ma allo stesso tempo mi spiazzò totalmente. Non pensandoci troppo su accettai l’invito.

Mi recai in una caldissima mattinata d’Agosto in questo piccolo paese di poche migliaia di abitanti quasi deserto perché tutti erano al mare. Lentamente e senza fretta mi avvicinai alla casa. Quasi arrivato al citofono vidi uscire Adriana e affacciarsi dal balcone, la sua visione mi lasciò senza fiato. Era abbronzatissima i capelli sciolti mossi da quella leggera brezza calda proveniente dal mare, indossava un vestitino da notte sul rosa smanicato che le arrivava a stento sopra le ginocchia, i seni turgidi con i capezzoli ben visibili sotto quel tessuto sottile, ai pedi niente. Rimasi fermo immobile a guardarla eccitato ed agitato. Lei si accorse di tutto ciò e sorridendo mi disse:
‘Pensi di Salire o vuoi restare li tutto il giorno?’
Imbarazzatissimo salii le scale ed arrivai alla porta, era socchiusa, aprii ed entrai in questa casa che era un bilocale , mi guardai introno e notai che per terra c’erano degli indumenti femminili, guardando con più attenzione mi accorsi che vi erano due reggiseni e due mutande oltre a tutto il resto. Adriana aveva una passione immensa per l’intimo di classe di cui mi parlava sempre, e dai ciò che vidi a terra ho capito che alcuni di questi capi d’abbigliamento intimo erano i suoi. Mi accomodai su di una sedia posta all’angolo della piccola stanza, poco dopo entrò Adriana e si accomodò sul divano situato di fronte a me, non parlammo per alcuni secondi, lei sorrideva con quel suo sguardo da troia provocatrice che la contraddistingueva, io provavo a nascondere con scarsi risultati il mio imbarazzo. Ad un tratto il silenzio si interruppe e Adriana si decise a mettermi a mio agio e a fare gli onori di casa.
‘Non mi hai nemmeno salutata siediti qui vicino a me’
Mi accomodai vicino a lei e iniziammo a parlare, pian piano l’imbarazzo andò via e ritrovammo il nostro feeling.
‘Ma di chi sono tutti questi vestiti per terra?’ le chiesi
‘Di Rossana, la mia amica, e ancora di là che dorme’ rispose
‘Ha Dormito qui con me questa notte, abbiamo bevuto e fatto un po’ di baldoria ieri ed eravamo troppo stanche per mettere in ordine’
L’idea di due ragazze che ballano, bevono e si divertono insieme mi eccitava tantissimo e più guardavo quell’intimo gettato per terra e più la mia razionalità mi abbandonava. Ad un tratto Adriana si alzò e mi chiese se mi andava un caff&egrave, risposi di si, e lei mi disse che andava dalla zia che abitava al piano di sotto a prepararlo perché il suo era finito. Mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò.

Dopo qualche secondo sentì un rumore proveniente dalla camera da letto, mi voltai e vidi uscire Rossana Ciò che vidi mi mandò in estasi: Rossana era totalmente nuda, mostrava senza imbarazzo un corpo perfettamente longilineo anche il suo abbronzatissimo, i miei occhi andarono subito sulla sua figa perfettamente depilata, un filo di sudore scendeva lungo l’addome, i suoi seni erano ben proporzionati al resto del corpo e incredibilmente sodi e aveva delle gambe toniche ed estremamente sensuali. Non nascondo che ebbi un erezione assurda. Rossana si avvicinò verso di me con disinvoltura e ancora assonnata mi disse:
‘ tu devi essere l’amico di Adriana, lei mi ha parlato molto di te, io sono Rossana piacere’
A stento riuscii a darle la mano. Lei si accorse della mia erezione e sorrise. Si chinò per raccogliere i suoi vestiti sparsi per tutta la stanza e facendolo mi mostro il suo culo perfetto sotto il quale si intravedeva la sua fica curatissima con delle grandi labbra leggermente sdillabrate. Quella visione mi fece perdere il controllo, il cazzo mi stava strappando le mutande. Rossana andò in bagno a rivestirsi, uscì dal bagno e vestita e profumata si diresse verso di me, si chinò verso la mia bocca e la baciò, un bacio innocente ma sensuale, e mi disse:
‘Fai il bravo con Adriana mi raccomando’
E come se niente fosse se ne andò lasciando la porta socchiusa. In pochi minuti ebbi un susseguirsi di istinti sessuali irrefrenabili e di sensazioni mai provate.
Dopo poco rientrò Adriana con i caff&egrave e mi disse che aveva incontrato Rossana per le scale, lo disse sorridendo, sicuramente quella troia le avrà detto della mia eccitazione culminata in un erezione. Bevemmo i caff&egrave ancora bollenti e iniziammo a scherzare, Entrambi eravamo consapevoli di cosa sarebbe potuto accadere di li a breve, nell’aria c’era odore di noi e la tipica atmosfera di due con una voglia matta di scoparsi. I nostri corpi piano piano entravano in contatto, eravamo sempre più vicini, con le mani le accarezzavo le braccia e lei strusciava le sue cosce abbronzate contro le mie, entrambi vedevamo negli occhi dell’altro un’irrefrenabile attrazione tenuta a bada per tanto forse troppo tempo. I nostri sguardi erano fissi su sul corpo altrui e il respiro si faceva sempre più pesante tanto da non riuscire più a scherzare con naturalezza.
Al primo momento di silenzio Adriana si avvicinò e si sedette a cavalcioni su di me baciandomi, fu un bacio passionale, le nostre lingue si intrecciavano vorticosamente come a voler esprimere tutta l’eccitazione dei nostri corpi.
Io la strinsi per i fianchi ormai nudi poiché il vestito vista la posizione era salito fin sopra l’ombelico ,di fatti sentivo la sua figa calda sui miei pantaloni. Iniziammo a muoverci proprio come durante un rapporto sessuale, la nostra voglia era immensa e lei iniziava ad ansimare mentre la baciavo sul collo. Iniziai a spogliarla ma lei mi fermò e disse:
‘non qui non qui. Andiamo di la’
Mi prese per mano e mi portò in camera da letto, io la segui e già la spogliavo con gli occhi. Entrammo in questa camera che aveva un grande armadio specchiato ai piedi del letto, alla visione di quello specchio enorme i miei pensieri perversi presero forma! La gettai sul letto e partendo dai fianchi le alzai il vestito scoprendo quella figa depilata con un’esile striscia di peli in mezzo, continuai lentamente a sfilarle il vestito fino a spogliarla totalmente ,rimasi pochi attimi a contemplare la sua fisicità stesa sul letto iniziare a contorcersi dalla passione. Mi chinai verso la sua fica e ne bacai i bordi ,baciavo linguine e le cosce sfiorando soltanto le sue grandi labbra ,questo la fece impazzire e inizio a pregarmi di affondare la mia lingua dentro di lei
‘ti prego leccamela &egrave da mesi che aspetto questo momento ,non fare lo stronzo e leccami’
a breve l’accontentai, lo feci con foga e passione ,il rumore della sua figa aperta dalla mia lingua era alternato alle sue urla lievi ma intense, sapeva come godere, di esperienza ne aveva a vendere! Con la lingua risalii il suo corpo e arrivai ai suoi seni; erano duri e perfettamente rotondi, avevano un sapore fruttato e io non smettevo di stuzzicarle i capezzoli con la punta della lingua, sapevo che per soddisfarla mi dovevo impegnare tantissimo, io ero alle prime armi e lei era una macchina da sesso. I suoi gemiti erano sempre più frequenti e mi istigavano a fare sempre di più.
Poi finalmente udii la parola che da tempo volevo udire:
‘Scopami’
Misi il preservativo (fu la prima ed unica volta che lo usai)…
ritornai verso di lei e dopo un intenso bacio le dissi:
‘Voglio scoparti come se non ci fosse un domani’
Sentendo questa frase lei tremò dall’eccitazione
‘Adesso stai zitto e sbattimi prima che impazzisca’ rispose
Le allargai le gambe dolcemente e la penetrai, la sua figa era bollente e bagnatissima, iniziai a muovermi lentamente ma non appena presi confidenza con la situazioni aumentai il ritmo, le presi le cosce e le portai verso il mio corpo, il rumore dei nostri sessi che si univano era assordante,
‘Cazzo, per essere un principiante sei bravo, continua a scoparmi e non fermarti’ mi disse provocandomi
‘Perché non Sali sopra e mi fai vedere se sei davvero brava o sei solo chiacchiere?’ risposi a tono
Non se lo fece ripetere due volte, ci ribaltammo sul letto, lei prese il mio cazzo in estrema erezione e se lo punto verso la fica guardandomi negli occhi, e lentamente scese facendolo entrare tutto dentro inarcando la schiena dalla goduria.
‘Daiii sbattimiiii,sbattimiii,sbattimiiiii’
urlammo entrambi di piacere, io fui estasiato da quella visione. Inizio a muoversi circolarmente muovendo il bacino sempre più velocemente dicendomi:
‘Adesso ti faccio vedere come scopa una ragazza che ha voglia di cazzo’
Riprese con un movimento verticale vertiginoso, e più andava veloce e più ansimava urlando, d’istinto le afferrai i seni e la feci abbassare verso di me, poi la presi per i glutei e la accompagnai nel suo movimento. Da li la strada verso la perdizione fu breve. La piazzai alla pecorina con i nostri corpi riflessi nel grande specchio. Vedevo i muscoli e le venature del mio corpo al massimo della trazione mentre lo spingevo dentro, e lei che con le mani quasi strappava le lenzuola, il mio solo pensiero era sfondarla, la presi per i capelli e la domai, le miei mani non stavano ferme volevo possedere ogni singolo centimetro del suo corpo, lei capì la mia eccitazione e con una mano iniziò a massaggiarmi le palle.
‘perché non abbiamo scopato prima perché??’ mi ripeteva ansimando

Senza alcuna spiegazione ad un tratto lei si fermò, io rimasi stupito non capendone il motivo’si alzò e io feci lo stesso, lei continuava a sorridere mentre io stavo innervosendomi. Si avvicinò a me e si inginocchiò. Mi tolse il preservativo e iniziò a farmi un pompino che mi tolse il fiato. Inziò dal basso per poi proseguire lungo l’asta ricoprendola con la lingua, arrivata in cima leccò la punta per poi far entrate tutto il cazzo dentro la bocca fino in fondo.
‘Apri la bocca ed esci la lingua che te lo sbatto pure in bocca’ le ordinai
Iniziò a danzare con la bocca, ogni movimento mi mandava in tilt. Il sangue mi ribolliva nelle vene e con un gesto violento la rigettai sul letto e iniziai a penetrarla con violenza, il suo sguardo era quasi spaventato ma godeva da morire, la mia foga inaspettata le piaceva di brutto.
‘Sto venendo, sto venendo non resisto’ le sussurrai all’orecchio
‘Vienimi pure dentro prendo la pillola rispose’
Non finì nemmeno di parlare che con dei colpi brutali le venni dentro inondandole la figa con la mia sborra calda. Lei annuì:
‘Oh mio diooooo, &egrave stupendo, continua, continua e non fermartiiiiii, vieni cazzo vieni’
Le riversai nella figa 5-6 fiotti di sborra, e ad ogni fiotto un calore estremo mi attraversava il corpo e io lo accompagnavo con un forte colpo di bacino dentro il suo ventre. Sfinito mi sollevai e mi gettai di peso sul letto
‘ non muoverti, e stai zitto, voglio sentire solo i nostri respiri affannati’ disse Adriana.
Decisi di accontentarla.

Non fu un incontro d’amore ma nemmeno di squallido e povero sesso, fu l’unione di corpo e mente tra due ragazzi che si desideravano da tempo, il cui desiderio &egrave sfociato in un incredibile mattinata di sesso.

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