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Racconti Erotici Etero

la mia storia con Patrizia

By 26 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

I miei racconti si basano su mie esperienze, fantasie ma soprattutto sulle storie e fantasie che voi, donne, mi inviate via mail. Spesso mi arrivano delle storie di avventure avute da alcune donne che vogliono, in modo ancor più anonimo, far conoscere a tutti.
Questa storia &egrave capitata a me. Così &egrave cominciata la storia con Patrizia
Sono spesso. per lavoro, a contatto con signore mature e con cariche abbastanza importanti in aziende multinazionali, mi reputo interessante, non mai avuto problemi con le donne, e molto estroverso così mi capita molto spesso di scherzare o fare battute mentre lavoro, so fino dove arrivare e quando fermarmi senza mai suscitare fastidio, devo dire che quasi tutte stanno al gioco, accettano la battuta d anzi ogni tanto cercano di mettermi in imbarazzo provocandomi solo delle fantasie nei loro riguardi.
L’unica donna con cui non mi &egrave mai riuscito di scherzare &egrave una dirigente del personale dell’H…, una bellissima donna, avvocato, molto elegante e curata, sempre molto cortese ma fredda, non sono mai riuscito a rompere il ‘ghiaccio’ e a scherzare con lei, anzi quando scherzo con le altre mi guarda come di traverso. La cosa mi da un po’ fastidio perché, come ho detto , &egrave veramente bella, sulla cinquantina circa 1.65 molto proporzionata e con culo perfetto.
Un giorno vado nel suo ufficio per aggiornare delle cose e la trovo da sola, mi dice – le segretarie sono in riunione, può cominciare a lavorare,- che palle, due ore senza parlare. Mi metto a lavorare e nel frattempo la osservo, &egrave proprio bella, ha i capelli chiari ondulati che sembra uscita dal parrucchiere adesso, una camicetta bianca un po’ scollata, non fa vedere nulla ma in compenso fa risaltare i suoi grossi seni, la sua gonna a tubino stretta quando &egrave seduta le si alza un poco facendo vedere il pizzo delle sue autoreggenti. Mentre lavoro penso che &egrave proprio una bella figa, come mi piacerebbe si ‘sciogliesse’ un po’ e ancora meglio penso quanto sarebbe bello poterla scopare, mi distoglie dalle mie fantasie la sua voce ‘ vedo che molto impegnato, sto andando a prendere un caff&egrave se vuole gliene porto uno anche a lei.- Come uno scemo ‘ come e.. si va bene anche per me, caff&egrave, va bene… anch’io.. amaro. – Lei esce, sorride, io penso ‘va che pirla, la prima volta che ti rivolge la parola e tu non riesci neanche a rispondere’. Lei rientra subito dopo con in amano due bicchierini di caff&egrave mi si mette a fianco ‘ ecco il caff&egrave, le spiace se sto qui a guardarla, fino a che non tornano le segretarie non nulla da fare.- Mi &egrave così vicina che sento il suo profumo- ma si immagini non mi alcun fastidio anzi..- mi guarda, ho paura di aver fatto una gaffe invece lei mi sorride e mi dice- &egrave la prima volta che le parlo, sa sono sempre così impegnata, ma sento che lei ha una discreta parlantina, scherza spesso con le mie colleghe che apprezzano il suo modo di fare e le dico una cosa, forse non dovrei, ma lei piace a molte di loro, quando esce spesso fanno degli apprezzamenti nei suoi confronti a volte anche un po’ piccanti.-
Mi sono ripreso completamente, perché mi sta dicendo così, siamo passati dall’indifferenza al pettegolezzo confidenziale. Ci provo al limite non mi riparlerà più come prima -sa spesso non sono doppi sensi ma ciò che penso, mi rende felice che parlino di me ma vorrei che non ne parlassero e basta, se volessero fa del sesso non hanno che da dirlo. -La guardo &egrave diventata rossa, adesso &egrave lei che non ha parole e accenna- ma… io.. non volevo dire che..- la interrompo, voglio giocare a carte scoperte- vede se io a lei piacessi e mi chiedesse di fare del sesso sarei l’uomo più felice della terra, si realizzerebbe un sogno che ho spesso, una bellissima donna che chiede do andare a letto con lei.- E’ addirittura paonazza, non riesce a parlare, rimane a guardarmi con la bocca semiaperta, la cosa positiva &egrave che non sembra offesa ma solo indecisa su come rispondere; poi, imbarazzatissima ‘ grazie del complimento, ad una donna matura fa sempre piacere sentirsi dire bellissima e sentirsi desiderata, ma..- Mi sento sicuro, sono convinto che sia fatta e incalzo- non &egrave obbligata a dirmi nulla, io adesso vado a pranzo al ristorante appena fuori dal paese sulla strada per Milano,m se vuole mi raggiunga li, pranziamo insieme e parliamo, si prenda il pomeriggio di ferie, li si mangia divinamente e poi… –
Mi guarda si &egrave leggermente ripresa – non le sembra di essere un po’ sfacciato? Posso dire che la conosco solo professionalmente e so a malapena il suo nome e non solo mi invita a pranzo ma anche a passare il pomeriggio con lei, forse non sa che sono sposata e ho anche una figlia grande ‘ la interrompo ‘ guardi che non la obbligo, le ho detto che io sono la, se vuol venire sa che molto ben accetta se no non ci sono problemi, mi dispiacerebbe ma… a proposito io mi chiamo Max – detto questo riprendo i miei fogli scollego il portatile ed esco per recarmi al ristorante, in macchina penso a ciò che &egrave successo e mi do del coglione, avrei dovuto gestire meglio la situazione forse avrai avuto delle possibilità ma ormai era fatto. Arrivo al ristorante e decido di sfogarmi con una bella mangiata. Il cameriere mi porta l’antipasto, alzo lo sguardo per ringraziarlo e la vedo, &egrave sulla porta che guarda nella sala per cercarmi, vado da lei e la accompagno al mio tavolo, le faccio cenno di non parlare e chiamo il cameriere per farla ordinare, mi dice ‘ sono confusa, forse ho sbagliato a venire qui, ma non ho capito cosa mi sia successo. La parte curiosa di me che voleva venire ha vinto sulla parte razionale ed eccomi a mangiare con un uomo che ho saputo solo stamattina come si chiama, penso ancora di aver sbagliato e chissà cosa sta pensando di me, che forse sono una donna di facili costumi, che sono una moglie e una madre senza morale, ma io non sono così anzi più ci penso e più sono convinta di aver fatto una stupidata a venire qui.- Io non parlo la lascio sfogare, quando ha finito di parlare le dico che ormai &egrave qui e di mangiare poi si vedrà, assolutamente non penso nulla di quello che ha detto, sono convinto che sia una buona moglie e una ottima madre ma che probabilmente ha avuto voglia di un diversivo, di avere una avventura. Poi le faccio una domanda esplicita ‘ come sono i suoi rapporti in famiglia, ma soprattutto come va ‘sessualmente’ con suo marito?- Ancora una volta l’ho sorpresa, mi guarda come a fulminarmi poi si tranquillizza e mi dice ‘ &egrave inutile fingere le dirò la verità, con mio marito ho sempre avuto un buon rapporto a livello personale, penso anche a livello sessuale, ho ‘conosciuto’ solo lui e sono ormai anni che non abbiamo più rapporti, lui ha 12 anni più di me. Invece con mia figlia ho un rapporto eccezionale sono la sua confidente e lei, spesso, la mia ovviamente non ho mai affrontato il discorso sesso, a parte i soliti avvertimenti che una madre da ad una figlia, ma così poca esperienza che non so neanche cosa dire. Ma cosa mi succede, sto dicendo delle cose che non ho mai detto ha nessuno, meglio che interrompiamo…- – non si preoccupi, si sta sfogando e chi meglio di quasi sconosciuto.- Nel frattempo abbiamo terminato il pranzo e ci incamminiamo all’uscita. Pagato il conto la invito a lasciare la macchina nel parcheggio e a salire con me, &egrave reticente ma poi accetta, la porto direttamente a casa mia, abito solo in una casetta indipendente, lei accenna ancora ad una protesta, ma sempre più forzata, sono convinto che ormai anche lei voglia andare avanti. Parcheggio la macchina in box e la conduco in casa, sul suo volto leggo un po’ di paura, la rassicuro ‘ non essere preoccupata ti farò provare solo piacere ma tu devi promettermi che ti lascerai andare e che non rifiuterai di provare tutto quello che io ti chiederò.- lei abbassa lo sguardo ed annuisce, le alzo il volto e la bacio, &egrave tesa ma sento che piano piano si lascia andare, le slaccio la giacca e la faccio cadere, poi passo alla chiusura della gonna che le scivola a terra, faccio scorrere le mani sulle gambe, sono perfette, appoggio i palmi sul sedere indossa delle culotte di pizzo ha un culo eccezionale, le allargo le cose e le tocco la figa, &egrave completamente bagnata, sorrido lei se ne accorge, si vergogna ‘ non ti vergognare &egrave bello che sia così, vuol dire che ne voglia come me- le scosto le mutandine e le solletico il clitoride, le infilo un dito dentro,come &egrave stretta, in un attimo freme e ha un orgasmo, così intenso e forte che devo sorreggerla per non farla cadere. Mi guarda, le dico ‘ sei eccezionale, forse era tropo che non godevi, ma ti farò recuperare,senti come sono eccitato.- Così le poto le mani sul cazzo, la situazione mi sta eccitando moltissimo, ho cazzo duro che mi preme sui pantaloni, lei lo strofina meccanicamente, mi apro la lampo e lo tiro fuori, sento che mi schiaccia la bocca sulla mia come per nascondersi e lo prende in mano, sembra lo voglia rompere, le sussurro che deve metterci qualcosa di più deve metterci la voglia, la voglia di procurarmi piacere, così come io voglio procurarlo a lei, mi guarda negli occhi e mi dice di non capire, non basta fare così?
– No bisogna metterci fantasia devi pensare che ti stai dedicando al tuo compagno, lasciami fare, ti insegnerò tutto quello che so.- La prendo per mano e la porto in camera, la faccio sdraiare e le sfilo le mutandine, mi avvicino e comincio a leccarla, le stringe le gambe e mi chiede cosa stai facendo, non le rispondo, le allargo le gambe e continuo a leccarla, &egrave bagnata fino a metà coscia, mugola, muove il bacino quasi a farmi male, &egrave vicina ad un altro orgasmo, continuo, le prendo il clitoride tra le labbra, lo succhio le infilo la lingua nella figa, ha un sapore buonissimo, dolce. Voglio sentirla venire di nuovo, pochi secondi ed &egrave scossa da un altro violentissimo orgasmo, urla tutto il suo godimento, la sua figa produce un lago di umori, le metto due dita nella figa, vorrei non finisse mai di godere, le infilo la lingua in bocca per farle sentire quanto &egrave dolce quindi le sfilo le dita e le infilo pure quelle in bocca. La guardo &egrave sconvolta, mi sorride ‘ non avevo mai provato a godere così, forse non ho mai goduto, pensavo mi facesse schifo invece mi &egrave piaciuto anche sentire il mio sapore, nella bocca.- – sono solo all’inizio, adesso ti devi prendere cura di me vedrai che proverai piacere anche in quello, devi solo lasciarti andare, devi pensare solo a me e al nostro godimento, a niente altro, tutto quello che faremo &egrave lecito, &egrave solo per noi , per il nostro piacere.- Detto questo mi alzi e mi spoglio , lei ha ancora la camicetta e il reggiseno, se li toglie, mi ripeto &egrave bellissima, la faccio sedere sul bordo del letto e le faccio impugnare il cazzo, comincia a a farmi una sega, ora &egrave molto più delicata, glielo appoggio sulle labbra lei alza lo sguardo mi dice che non sa se riuscirà a farlo, le dico di provare, apre la bocca e le fa scivolare dentro ma non fa altro, non le dico nulla voglio vedere se riesce a lasciarsi andare da sola, infatti dopo poco comincia a succhiarlo e a ruotare la lingua intorno alla cappella, lo toglie dalla bocca lo bacia, lo lecca e lo rinfila in bocca, mi guarda e mi chiede se così va bene, – tu cosa ne pensi, devi essere tu a sapere se va bene, io vedo che a te sta piacendo, ti stai bagnando ancora ‘ le prendo la mano e la porto sulla sua figa, – senti, la tua figa non mente ha voglia di godere ancora e noi dobbiamo accontentarla.- Le guido un dito dentro, sento una resistenza che subito scompare e comincio a farlo muovere, quando sento che si muove solo tolgo la mano, lei sta masturbandosi, sapere che mi sta succhiando l’uccello mentre si masturba mi fa impazzire, sto per godere ma voglio aspettare ancora, voglio ancora lei, sento che sta per godere ancora, infatti &egrave presa da un altro orgasmo, contemporaneamente vengo anche io le scarico in bocca un fiume di sborra, il primo schizzo le arriva direttamente in gola provocandole un conato, cerca ti togliersi il cazzo dalla bocca ma le tengo ferma la testa per obbligarla a bere tutto, lei dapprima non riesce poi capisce che tanto non può fare diversamente e ingoia, le piace, non solo ingoia ma con la lingua raccoglie le gocce che che sono rimaste sulle labbra e sul cazzo. La alzo e la bacio sulla bocca, piace sentire anche a me sentire il sapore, mi sussurra nell’orecchio – mi sto comportando come una troia, sto facendo delle cose che pensavo facessero solo le puttane, mi vergogno. Chissà cosa stai pensando, ma non so cosa mi sta succedendo e la cosa peggiore &egrave che mi piacciono. – – Sto pensando solo che sei stupenda, che hai tenuto troppo tempo dentro di te questa voglia di sesso, vorrei…- mi mette una mano sulla bocca per interrompermi e continua ‘ sono io che vorrei che tu andassi avanti, mi facessi godere ancora facendomi provare nuove sensazioni, voglio tirare fuori tutta la troia che c’&egrave in me.- Io non chiedevo di meglio. Ci facciamo una doccia, &egrave tardi e lei deve rientrare a casa così ci mettiamo d’accordo per il prossimo incontro. Ma questo lo racconterò la prossima volta.
mgc56 La mia storia con Patrizia 2’ capitolo
Ormai la storia con Patrizia era cominciata, dopo il primo incontro cercammo subito il modo per poterci incontrare di nuovo. Io premevo perch&egrave ci trovassimo al più presto, volevo sfruttare l’entusiasmo e la curiosità che ero riuscito a far nascere in lei, Patrizia mi sorprese, mi disse che pensava di prendere un paio di giorni di ferie e, se io volevo, lei sarebbe uscita come di solito da casa e sarebbe venuta da me, – pensa due giornate intere dedicate all’apprendimento del piacere.- Ovviamente accettai, così programmammo non per il giorno dopo ma per il successivo, avevo un giorno per organizzare tutto, mi ero messo in testa che in quei due giorni avrei portato Patrizia a conoscere tutto o meglio tutto quello che conoscevo io sul sesso, come vi ho già detto nel nostro primo incontro non l’ho neanche scopata, ma sono convito durante i nostri due giorni glielo infilerò anche nel culo. Il giorno dopo faccio due lavoretti veloci e vado in sexy shop, le compro due completini intimi molto arrapanti e delle creme lubrificanti, mentre mi avvio alla cassa entra una bella signora, non più giovane, ed io con la scusa di vedere dei video le seguo e guardo cosa &egrave venuta a prende, noto che &egrave una cliente fissa, il commesso la chiamandola per nome, Sandra, le dice che sono arrivate delle novità. Lei va subito verso una stanza, che io non avevo neanche notato la seguo e mi ritrovo in mezzo ad una esposizione di cazzi di gomma di tutte le misure, indumenti di lattice e vestiti particolari, da puttana. Faccio per uscire ed il commesso mi ferma e mi dice- non andare via, la Sandra ha sempre bisogno di un ‘aiuto’ a scegliere, se voi mi dai una mano, hai la faccia simpatica, vedrai che non te ne pentirai.- Incuriosito mi fermo, mi fa sedere su un divanetto, nel frattempo va a chiudere la porta del negozio, la signora &egrave sparita, il ragazzo torna, si siede vicino me e dice ‘ se &egrave pronta può uscire così vedo come le sta il vestito.- Dopo un attimo Sandra esce da un camerino, &egrave di schiena e vedo che ha indosso un vestitino aderente che la fascia tutta, però che fisico la signora, lei si guarda allo specchio poi si gira mi vede sbarra gli occhi e fa per dire qualcosa ma il ragazzo la blocca dicendo ‘ non ti preoccupare per il mio amico mi darà una mano e non solo quella.- Amico non so neanche come si chiama ma sono troppo eccitato voglio vedere come andrà a finire. La signora inizia a camminare davanti a noi, all’inizio un poco impacciata, poi si rilassa e comincia ad ancheggiare, lui mi guarda ‘ non mi sembra troppo troia, Sandra vai dentro e cambia abito, metti quello rosso.- Lei ubbidiente torna nel camerino per cambiarsi, nel frattempo lui mi spiega che qualche mese fa Sandra &egrave entrata per la prima volta in negozio (lui non le aveva prestato attenzione, dice che quel sexy shop &egrave frequentato da molte donne), pensando non ci fosse nessuno come sua abitudine aveva fatto un giro per il negozio, per vedere se tutto era a posto, e sente dei rumori nel camerino, lo apre e vede Sandra che sie era portata dentro dei vibratori li toccava e ne stava leccando uno, visto che in negozio non c’era nessuno ha colto l’occasione, si &egrave aperto i pantaloni ed entrato in camerino.- Una scopata da urlo, la troia era in astinenza da tempo, non finiva più di godere, mi ha fatto tutto ciò che ho voluto, tutto! Da allora ogni quindici giorni viene e si fa sbattere come la peggiore delle puttane, ma fra un po lo vedrai tu stesso, non aver paura di chiedere quello che vuoi, Sandra &egrave una vera mangiatrice di cazzi, devo sempre usare un cazzo finto per aiutarmi, sembra non le basti mai.- Facevo fatica a deglutire, Sandra uscì con un vestitino rosso che la copriva a malapena, in alto si vedeva il reggiseno e in basso arrivava appena sotto le mutandine. Lui la guardò e rimproverandola le disse che doveva togliere l’intimo, così faceva schivo sembrava una puttana di strada da poche lire, la fece venire verso di noi le mise in mano un cazzo di gomma ‘ facci vedere come sei brava a scoparti da sola, e cerca di farmi fare una bella figura con il mio amico, dopo ti riempiremo di cazzo vero fino a che ne vorrai.- Sandra si sdraiò per terra, allargò le gambe, si spostò le mutandine (aveva già la figa bagnata) e dopo averlo leccato sulla punta lo porta sulla figa, se lo passa sul grilletto, mugola di piacere, e lo infila dentro cominciando a muoverlo dentro e fuori. Quando sta per godere il ragazzo la blocca la avvicina a se e ‘ sei un po’ stronza, prima gli ospiti.- lei mi guarda, mi apre la cerniera e mi tira fuori il cazzo ormai duro come un bastone, sono così arrapato che ho paura di godere subito. Lo prende in bocca e comincia a farmi un bocchino da sogno, si accorge che sono eccitatissimo e quindi si ferma,- aspetta non godere subito &egrave presto, devi ancora ‘usarmi’ mi devi sbattere come la peggiore troia, devi sentirmi gridare il mio godimento.- E’ la prima volta che parla, ha una voce sensuale, quindi smette, apre i pantaloni al ragazzo del del negozio, gli tira fuori il cazzo e lo prende in bocca. Lui la fa smettere e le dice di andare a mettere quello che le ha preparato, lei entra di nuovo nel camerino, quando esce indossa delle autoreggenti nere, un perizoma che non riesce a contenerle neanche le labbra della figa, un reggiseno a balconcino che le sostiene le tette lasciandone scoperte la metà, mi passa davanti e si gira e si piega in avanti ha solo un filo tra le chiappe, gliene pizzico una sono belle sode, le passo una mano sulla figa fradicia di umori, il ragazzo si &egrave spogliato, ha un cazzo impressionante, gli si mette davanti alla faccia-succhialo troia, lo sai che adesso ti scopo in bocca fino a metterti il cazzo in gola- – si scopami la bocca fammelo sentire tutto.- Mi alzo mi tolgo i pantaloni e le infilo il cazzo nella figa, &egrave talmente bagnata che entra senza problemi, si gira e mi ringrazia, lui le prende la testa la tiene ferma e la scopa letteralmente, le infila il cazzo fino in fondo, lo infila così tanto che Sandra ha come dei conati di vomito, sembra la stia soffocando, mi guarda e mi dice- vedi come gode la troia e più gliene dai più ne vuole,- poi rivolto a lei- vero che non ne hai mai abbastanza, che vorresti non smettere più- lei annuisce e ha un intenso orgasmo, lui non le sfila l’uccello dalla bocca e le soffoca un urlo in gola, sto godendo, lui se ne accorge e mi dice- sborragli pure dentro tanto la troia- la chiamava solo così- non corre rischi anzi le piace di più- e così godo scaricandole tutto nella figa, una sborrata eccezionale, lui viene subito dopo e sempre senza togliere l’uccello dalla bocca di Sandra che si beve tutto, sono ancora dentro e sento che si contrae e ha un altro orgasmo, sembra quasi che le cedano le gambe, tolgo il cazzo lui mi schiaccia l’occhio e le dice- brava troia, ci ha fatto godere tutte e due, adesso girati e pulisci bene il suo cazzo, guarda se &egrave caduta qualche goccia per terra e pulisci anche quella.- Lei si gira mi prende il cazzo in bocca e lo succhia, lo infila fino in fondo tanto da toccarmi le palle con le labbra quindi si mette una mano sulla figa raccoglie le gocce di sperma che cadono poi si porta la mano alla bocca e la lecca, per ultimo guarda per terra e da una leccata al pavimento, inutile dire che io ancora il cazzo duro così come il mio ‘amico’. Lui si siede sul divano chiama Sandra ‘ vieni qui leccami il cazzo che foglio infilartelo dentro io ‘ lei si avvicina e lo prende in bocca, con una mano mi cerca l’uccello e lo sega, dopo poco lui la prende e la fa sedere sul suo cazzo, io vado dietro il divanetto e glielo metto in bocca, prende il ritmo e mi spompina con gusto &egrave proprio brava, il ragazzo mi guarda e, come niente mi dice- guarda che &egrave più contenta se glielo ficchi nel culo, fino ad oggi si &egrave dovuta accontentare di essere penetrata da un cazzo vero ed uno finto ma oggi ne ha disposizione due veri, non deluderla, sbattiglielo in culo.- A quelle parole ma soprattutto al quel trattamento Sandra ebbe un fremito e appena gli tolsi il cazzo dalla bocca la sentii venire ancora, le andai dietro, lei si mise un dito in bocca e se lo mise nel culo poi con le mani si allargò le chiappe, mettendo bene in mostra il buco, e mi disse ‘ dai sbattilo dentro, ne ho voglia, spaccami il culo e fammi godere.- Io preso dalla situazione appoggiai l’uccello sul buco e lo infilai in solo colpo, lei emise un urlo di dolore, il ragazzo la teneva ferma e disse ‘ dai che ti piace troia, sembra che tu non lo abbia mai fatto ma sai che non &egrave così, sai che ti piace sai che sei solo una gran puttana che ha voglia di essere scopata da tutti,dillo.- Lei non riusciva a parlare, emetteva più dei suoni che delle parole, sembrava avesse degli orgasmi continui, farfugliava- sono una troia, amo il cazzo ed essere scopata, voglio solo godere, scopatemi riempitemi di cazzo e di sborra.- Era la mia prima penetrazione a due , sentivo il cazzo del ragazzo che si muoveva nella figa di Sandra, cercavo di prendere il tempo per scoparla meglio, lui mi sorrideva, gli piaceva condurre quel gioco a modo suo, godeva nel sottomettere la signora e lei sembrava ne fosse felice. Tenemmo quella posizione per un po poi lui le disse di girarsi, voleva metterglielo lui nel culo, lei si girò, mentre si faceva entrare quel cazzone nel culo mi guardava ‘ che bello non vorrei finisse mai sto godendo come una pazza, guardami la figa &egrave come un fiume in piena.- La guardai era bagnata fino alle ginocchia, mi avvicinai mi prese il cazzo in mano e lo infilò nella figa, la guardavo in faccia mentre la scopavo, mentre la scopavamo, era in estasi, potevo vedere dalle contrazioni della faccia che aveva orgasmi a ripetizione. Neanche fossimo d’accordo io e il ragazzo venimmo contemporaneamente inondandole la figa ed il culo di sperma. Per Sandra fu come uno schok venne per l’ennesima, un orgasmo che la devastò, rimase senza forze, il ragazzo mi indicò dove potermi dare una pulita, mentre mi lavavo Sandra mi raggiunse, era ancora nuda, mi ringraziò e mi aiutò a vestirmi. Andai alla cassa per pagare e il ragazzo mi disse che era offerto dalla ditta, ringraziandolo gli dissi che avevo passato un pomeriggio indimenticabile, mi sarebbe piaciuto rifarlo, lui mi rispose che Sandra andava da lui quasi sempre ogni 15 giorni ma non c’era una data fissa, se mi incontravo li sarebbe stato contento anche lui. Uscii dal negozio, prendendo le chiavi della macchina mi trovai un bigliettino in tasca, c’era scritto Sandra 348….. se ti va chiamami. Volevo chiamare subito ma… dovevo organizzare tutto per l’indomani, era già tardi, così scrissi il numero sul telefonino e misi il bigliettino nell’agenda, non dovevo assolutamente perderlo. Mentre facevo spesa mi chiedevo se fossi riuscito mai a portare Patrizia ai livelli di Sandra, anche se mi sembrava un po’ troppo, tornai a casa che era già tardi sistemai il tutto per il giorno dopo, misi in bella vista l’intimo che avevo comprato, in camera sostituii le lampade con delle luci rosse suffuse, spostai il letto nel centro della stanza e misi in terra tutti i cuscini e i tappeti che avevo in casa, dava proprio l’effetto di una alcova, sul comò appoggiai i lubrificanti, li misi in mostra, volevo che li vedesse, volevo vedere la sua reazione, su uno dei flaconi era scritto specificatamente che era consigliato per le penetrazioni anali, mi feci una bagno rilassanti nella vasca idromassaggio e andai a dormire, come un bambino eccitato non vedevo l’ora che arrivasse domani.
Max; mgc56@tiscali.it

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