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Racconti Erotici Etero

La migliore amica di mia madre

By 27 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo vent’anni e non ero mai stato toccato da uno donna. Mai. Mi accontentavo di masturbarmi ma arrivo un momento che persi completamente il lume della ragione.
Avevo appena aperto un’attività io e mia madre e, con noi, lavorava la migliore amica di mia madre. Gloria. Per me Gloria &egrave sempre stata come una seconda mamma, mi ha visto crescere. Una settimana di fine agosto, mentre mia madre era ancora in vacanza e Gloria era in studio, successe inimmaginabile.
Arrivai in studio in tarda mattinata, non c’era nessuno. Solo Gloria se ne stava dietro al pc a compilare le ultime fatture. Gloria a cinquant’anni ormai, ma nonostante questo, &egrave ancora una bellissima donna. Bionda, formosa, bella. Poi una cosa in particolare mi colpiva quando ero piccolo, aveva delle unghie curatissime e sempre smaltate, anche se da un po’ di tempo non era più solito farlo. Beh, quella mattina era particolarmente caldo e lei era particolarmente poco vestita, sotto il camice aveva solo il reggiseno e una semplice gonna neanche troppo lunga. Arrivai davanti a lei, la notai subito. Ci mettemmo a parlare del lavoro, poi lei, come a tradimento, tirò fuori dal sotto il tavole le mani, con le unghie bellissime smaltate di rosso. Io lì non ci capii più niente. Incomincia a sudare, mi vennero le palpitazioni. Poi mi sedetti e le dissi queste parole:

– Gloria, posso parlarti di una cosa ? Così, in confidenza ?
– Certo, dimmi pure ‘ disse lei.
– Senti, &egrave una cosa un po’ difficile da esprimere ma’ io ho vent’anni e non sono mai stato con una donna. Allora mi chiedevo se tu’se a te’ sì, se ti andava di farmi una sega ?

Lei non disse niente, sbarrò gli occhi e deglutì incredula.

– Non voglio forzati, era semplicemente per darmi una mano. Perché sto male veramente e non so a chi chiedere. Poi qua adesso siamo solo noi, tuo marito non lo verrebbe mai a sapere. Nessuno lo verrebbe mai a sapere.

Lei si tranquillizzò, ci pensò su. Poi, si alzò dalla scrivania e mi prese per mano.

– Vieni, vieni come me che andiamo di là sul lettino.

Mi portò sul lettino per le consulenza, mi sdraiai.

– Fermo, adesso chiudi gli occhi che penso a tutto io ‘ disse lei.

Si tolse il camice, rimanendo in reggiseno. Mi slacciò la cintura, mi abbassò la zip e infine mi sfilò i pantaloni. Il mio cazzo, sotto le mutante, era già in piena erezione. Così, mi sfilò anche le mutante. Lei subito fu un attimo intimorita, io ero visibilmente agitato. Il cuore mi batteva all’impazzata. Poi me lo prese in mano e iniziò a masturbarmi, piano, era fantastica.
Poi io chiusi gli occhi e lei me lo prese in bocca, fece in tempo a spompinarmi solo per qualche secondo prima di riempirle la bocca di sperma. Lei si pulì, ,mi guardò e io le dissi:

– Grazie.

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