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Racconti Erotici Etero

la moglie del capo

By 16 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa che sto per raccontarvi è una storia vera ed è soltanto il primo capitolo di una lunga serie di incontri anonimi ed in posti strani avuti con la moglie del padrone . è un caso di mobbing che ho subito volentieri ma che ha dato anche troppi frutti .
prima delle ferie estive il capo volle organizzare una cena con tutti i dipendenti per festeggiare l’incremento dei ricavi dell’azienda . in un anno di vacche magre aveva fatto affari d’oro .c’era anche maara , la moglie una splendida e formosa bionda , forse un pò volgare ma molto sensuale’.forse ninfomane . un vestito chiaro e scollato metteva ancor più in evidenza l’abbronzatura e le tette .non la conoscevo ma mi colpì per il profumo, la parlantina e per l’abbigliamento. Gli occhi mi caddero nella scollatura e l’abbronzatura sembrava integrale. le tettone erano adatte per fare una ‘ spagnola ‘ molto sensuale ed al solo pensiero il cazzo ..ero tra i primi ad essere arrivato e subito mi chiese chi ero ,casa facevo. prendemmo un drink ed uscimmo sulla terrazza coperta da una folta pianta rampicante .si sedette mostrando subito le cosce e per quanto cercassi di fare l’indifferente quel gran pezzo di gnocca mi attirava . continuava ad accavallare e scavallare le gambe e l’abito saliva sempre’ ‘ non ti ha mai detto nessuno che sei una gran bella donna desiderabile ? ‘ quelle parole le accesero un gran sorriso, cercai di fare l’indifferente ma continuavo a toccarmi il cazzo .se ne accorse accavallò le gambe con studiata lentezza sorrise dicendo ‘ scendiamo in giardino siamo arrivati un po’ presto ‘ evidentemente conosceva il posto perché mi guidò in un angolo nascosto ‘ quello stronzo di mio marito è tutto lui e lavoro e non mi guarda mai ‘ la strinsi in un abbraccio sussurrandole ‘ io saprei come soddisfarti ‘ ci baciammo da affamati , le nostre lingue sembravano trasmettere la scossa elettrica . mi abbassò lo zip trovò il cazzo sull’attenti ‘ questo è un signor cazzo ‘ la sua mano me lo scappellava da maestra ,le accarezzavo la figa divaricò e gambe , un mio dito le fece un profondo ditalino che la fece godere’ smaniando finché esplose in un violento orgasmo ‘ ‘ grazie avevo proprio bisogno di scaricare la tensione ‘ ‘ ‘ tu hai goduto ma io no ‘ si è prontamente inginocchiata e mi ha fatto un pompino’..che però non era una sua specialità . ‘ mi fermo un momento a riordinarmi ed incipriarmi ‘ la sala da pranzo iniziava ad affollarsi .durante la cena non faceva altro che lanciarmi sguardi conturbanti e sorrisi maliziosi , non sono certo timido ma il suo atteggiamento m’imbarazzava vista la presenza del marito ,dei colleghi e dei vari impiegati ,. le cadde ( o fece cadere ? ) una posata sotto il tavolo . mi guarda mi chinai per raccoglierla appena infilata la testa, la sorpresa . Aveva sfilato le scarpe e aperto le gambe. Non indossava niente . forse con gli slip si era asciugata la figa’ e s’intravedeva la peluria bionda . Ma la cosa che più mi eccitò fu che appena chinato per raccogliere la forchetta mi poggiò un piede sul viso, ed io istintivamente appoggiai le labbra . mosse il piede e le succhiai l’alluce ‘ sta forchetta l’ha trovata? ‘ disse il capo ‘eccola’ dissi rialzandomi . riprendemmo a cenare, cercavo di distogliere lo sguardo da quella figona ma all’improvviso sento qualcosa appoggiarsi sulla patta dei calzoni . mi aveva allungato un piede sul cazzo, guardandomi con un’espressione da gran troia. Cominciò a spingere freneticamente facendomelo diventare durissimo . Ero davvero eccitato, persi i freni inibitori e lo tirai fuori , tanto c’era la tovaglia a coprire tutto. Con un’abilità sconcertante me lo strinse tra le dita del piede, massaggiandomi la cappella con una malizia mai provata . il suo viso era indifferente . non so come fece , so solo che riuscì a stringere tra alluce e un dito il cazzo masturbandomi fino a farmi venire . Il liquido caldo le aveva ricoperto le dita ed il piede . ricordo la sua espressione . si leccava e si mordeva le labbra . mi ricomposi a fatica, per fortuna erano quasi tutti indaffarati ad abbuffarsi e nessuno aveva notato la tresca . al termine della seconda portata la troia , eccitata , si alza e va in bagno . poco dopo il gestore del locale mi chiama dicendomi che mi desiderano al telefono. Era Mara che dalla toilette delle donne aveva telefonato con il suo cellulare ‘ sbrigati vieni nell’ultimo bagno delle donne , mi hai fatto eccitare , muoviti, sennò lo dico al capo e ti faccio licenziare dicendo che mi hai fatto delle avance ‘ non me lo feci ripetere due volte e mi catapultai nel bagno. aveva tolto l’abito , mi afferrò per la testa e si fece leccare la figa, già bagnata . gliela leccai succhiandola come un animale , iniziò subito a dimenare il corpo e mi venne in bocca dopo nemmeno un minuto. I suoi umori erano davvero abbondanti poi mi spinse contro la porta e mi liberò il cazzo duro all’inverosimile . Se l’infilò in bocca ‘ hai ancora il cazzo sporco di sborra ed il sapore della sborra mi eccita , mi fa impazzire’. Prese a succhiarlo come un’ossessa e gemendo diceva ‘vieni, non abbiamo molto tempo’. nel succhiare lo tirava fuori dalla bocca ,faceva scendere un filo di saliva sulla cappella, e poi riprendeva asucchiare. Non vi dico la sensazione magica e sensuale che provai. Lo stringeva forte tra le labbra e succhiava solo la cappella. Poi esplosi lei non staccò la bocca dal mio cazzo e le scaricai tre bei fiotti caldi di sperma che le riempirono la bocca. Ingoiò tutto e succhiò anche le residue gocce. Poi con la mano si pulì le labbra e disse: ‘Quel coglione di mio marito queste cose se le sogna. Un cazzo così duro non lo provavo da anni’. Ci ricomponemmo e prima di tornare a tavola mi disse: ‘Da oggi in poi devi fare quello che dico io e quando vorrò altrimenti ti faccio licenziare dicendo che mi sei saltato addosso ‘ . ho descritto il pompino nei minimi particolari ma il tutto avvenne in 10 minuti . Tornò a tavola prima lei e dopo qualche minuto io. Nessuno notò niente forse perché tutti erano intenti ad abbuffarsi . lei fu la prima a chiedermi ad alta voce quando mi sedetti ‘ Chi era al telefono ? è successo qualcosa di grave a casa ? ‘ mi prese alla sprovvista ma inventai ‘mia sorella ha avuto un malore ‘ dissi ‘ ma è tutto sotto controllo’. Da allora passarono parecchie settimane. Un giorno ero in viaggio per lavoro , trilla il cell . è un n’ conosciuto ma rispondo ‘ ciao bel cazzone so che stai andando a torino , passa a prendermi ti allieterò le notti ‘ e dopo un prolungato silenzio ‘ ma se non vuoi dirò a mio marito che mi hai telefonato . ogni volta che andrai in trasferta mi telefonerai invitandomi , fai quello che vuoi ma io sono pronta a telefonare al cornuto se non mi telefoni , tanto io so tutto dei tuoi spostamenti ‘ ci siamo incontrati almeno una trentina di volte, facendo le cose più inaudite nei posti più strani . la cosa che più mi ha fatto godere è stata quando si è fatta inculare .prima mi ha fatto un super pompino’quella bocca era una pompa aspirante . poi dalla bocca ha sputato il miele ( come chiama lei la sborra ) in un bicchierino . quando è riuscita a farmi tirare di nuovo il cazzo si è fatta versare la sborra sul buco del culo e con quel bel lubrificante ha si è goduta tutto il cazzo in culo .che troia ,la classica troia da monta . alternava movimenti bruschi ad altri lenti . che inculata , che versi e che esclamazioni ( ho scritto esclamazioni ma erano ben altre’) di piacere uscivano da quella bocca’ la posizione che prediligeva era il 6 9 . potersi gustare il cazzo in bocca e sentirsi contemporaneamente leccare la figa la spediva in orbita . quegli incontri durarono alcuni mesi , ma poi ho cercato un altro posto di lavoro . va bene che chiavare è bello e mi piace ..ma farlo quasi da schiavo e a comando ‘.mi sentivo umiliato , quasi uno schiavo .
finalmente sono riuscito a cambiare lavoro”che liberazione . ha continuato a cercami , poi ho cambiato n’ di cell. . qualche lettore penserà che sono stato un pirla a mollarla ma prima o poi il cornuto l’avrebbe saputo’.se poi lo’avesse saputo mi a moglie’meglio non pensarci .
e per me sarebbero stati solo guai magari anche in famiglia .

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