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Racconti Erotici Etero

La notte dei profumi

By 28 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ notte, sto girando per casa e trovo nella lavatrice un paio di mutandine di quelle microscopiche che scompaiono dentro la fessura del sedere. Non sono di mia moglie. Lei infatti usa modelli più classici. Le guardo, le annuso … le riconosco dall’odore.
Hanno quel profumo che la sera sento spesso uscire dal bagno di servizio e che giorno dopo giorno mi entra nel cervello. Andrea &egrave una giovane polacca in Italia per lavoro che vive con noi ormai da alcuni anni. Non si può dire che sia una bellezza, ma con il passare del tempo vedendola girare per casa tutti i giorni ho incominciato ad apprezzarla e a farci un pensierino.
La vista di quelle mutandine con ancora il profumo di Andrea mischiato all’odore della sua fica mi aveva eccitato moltissimo. Torno in salone, accendo il televisore e sempre stringendo tra le mani gli slip bianchi metto una video-cassetta porno nel videoregistratore e continuo ad annusare quei minuscoli slip.
Sono eccitatissimo e il mio cazzo esce prepotente dai pantaloni. Inizio a massaggiarlo con prudenza. Mia moglie infatti sta guardando la televisione in camera da letto e i bambini dormono già da un pezzo. Ad un tratto sento la porta del bagno di servizio che si apre e vedo Andrea uscire in pigiama per andare a dormire.
Mi saluta come al solito, ma sono sicuro che si &egrave accorta del mio cazzo turgido. Aspetto continuando a masturbarmi che si addormenti. Poi dopo aver spento tutte le luci apro piano la porta della sua stanza ed entro ormai completamente nudo nella sua camera. Ho nelle mani ancora le sue mutande che ormai hanno inebriato tutta la mia mente.
Ho perso completamente la lucidità, mia moglie potrebbe alzarsi da un momento all’altro, e scoprirmi nudo nella stanza della nostra colf. Camminando nel buio ormai sono vicino al letto di Andrea la scopro incomincio ad accarezzarla lei si gira fingendo di dormire. Le tiro giù dolcemente le mutande e le accarezzo il sedere. Sento la leggera peluria che le ricopre il culetto e mi eccito ancora di più.
Mi siedo sopra di lei e inizio a strusciargli il cazzo sulle chiappe. Sento che sto per venire e mi fermo. La giro e le accarezzo la pancia avanzo sopra di lei e le accarezzo i seni duri dal piacere. Ormai il mio cazzo &egrave a un palmo dalla sua bocca. Le accarezzo la fica dolcemente e mi allungo per avvicinarle l’asta alla bocca.
Sento la sua lingua muoversi quasi in silenzio a sfiorare la cappella. Incomincio a godere e sembra che la sborra non finisca mai. Il silenzio in casa &egrave totale ed io piano piano ritorno in salone e poi raggiungo mia moglie in camera da letto. Mi infilo nel letto e sento che &egrave ancora sveglia. Mi mette una mano sull’uccello moscio e iniza a massaggiarmelo. Lui non risponde e allora sento mia moglie che si infila sotto le lenzuola e inizia a leccarmelo.
Io stringo ancora le mutante di Andrea nelle mani e mentre mia moglie mi succhia avidamente l’uccello io continuo ad annusare e leccare le mutande di Andrea. Ad un tratto sento una mano sul viso che incrocia gli slip. Una voce rompe il silenzio &egrave mia moglie che sussurra: ti stai eccitando annusando i miei slip. Io non rispondo e le sborro in bocca un fiume di sperma mai visto. Lei &egrave eccitatissima e quindi si sdraia a coscie larghe per farsi scopare. La infilo come non era mai successo e alla fine non riusciendo a venire per la terza volta tiro fuori il cazzo ancora duro e le piscio in faccia e mi adormento distrutto.
Al mattino mi risveglio con il profumo del caff&egrave e mia moglie indossa un paio di slip minuscoli…mi sembrano tanto quelli di Andrea. Da quella sera ogni volta che ho voglia passo da Andrea che finge di dormire e le struscio il cazzo sulle labbra le sborro in bocca e lei in silenzio ingoia. Poi con il cazzo ancora umido passo da mia moglie che ormai indossa solo slip minuscoli.

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