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Racconti Erotici Etero

La polizza

By 12 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Tarda mattinata, mancano pochi minuti alle 12,30: l’agenzia di assicurazioni in cui lavoro sta per chiudere. Io sono in ufficio da sola, i due colleghi sono usciti per il pranzo poco prima di me.
Mi avvio alla porta per chiudere e rimanere a sbrigare del lavoro in arretrato, ma proprio in quel momento suona un cliente:
“Dovrei rinnovare la polizza che è scaduta, mi faccia entrare per favore… la tratterrò solo per pochi minuti!”
Non so cosa rispondere, mi ha colto alla sprovvista e, in mancanza di soluzioni migliori, lo faccio accomodare. “ Tanto – penso – sbrigherò alla svelta anche questa scocciatura.”
Poi, per evitare che altri ritardatari dell’ultimo momento possano fare altrettanto, mi affretto a chiudere a chiave.
Mentre torno verso di lui immediatamente comprendo il duplice errore.

Seduto dalla parte esterna della mia scrivania, mi intercetta mentre passo, mi blocca.
Non si parla più di polizza. Le sue mani sono sui miei fianchi. Sento che dovrei ribellarmi, ma la sua vicinanza, quel gesto sfacciato e coraggioso al tempo stesso, il suo sguardo indagatore: tutto di lui mi attrae, tutto mi affascina. Sono come preda di una strana malìa, uno strano incantesimo che nemmeno io mi so spiegare.
La sua voce, ora fattasi improvvisamente bassa e roca, blandisce le mie orecchie con una lunga, profonda carezza:
“Questa gonna…che ti fascia così strettamente il culo sodo, mettendolo in mostra…”
Non conclude la frase, ma le sue mani, già scese alle ginocchia, ora risalgono, indugiano sulle cosce, alzano a fatica la stretta gonna , che in questo modo mi fascia ancora di più e mi blocca nei movimenti.
La situazione è assurda e la volgarità del suo apprezzamento, che normalmente mi irriterebbe, non so perché mi eccita, mi esalta, fa emergere la parte più nascosta di me, la parte più “impresentabile”. Mi sento viziosa e indecente e lui ha percepito in un attimo che è proprio questo che mi manda su di giri…

La sua mano si intrufola dentro la camicetta,dopo averne slacciato pochi bottoni… le dita si insinuano sull’orlo del reggiseno a cercare un capezzolo… lo trovano… lo sfiorano…. lo stuzzicano… lo costringono a reagire, lo costringono ad impennarsi…
Lo sconosciuto cliente mi guarda fisso negli occhi… quegli occhi scuri e profondi come la notte, che scavano dentro di me, abbattendo le ultime, incerte resistenze…
La sua mano sulla camicetta ha già aperto tutti i bottoni e messo a nudo i seni , che accarezza con rude dolcezza. Li sfiora con le labbra, vi lecca il solco che li divide, ritorna alle areole e ai capezzoli, mentre mi ritrovo senza forze e inaspettati brividi mi scuotono tutto il corpo…L’attesa di quella mano nelle mie parti più intime mi sconvolge… brucio dal desiderio di sentirla là… e spero con tutte le mie forze che vi giunga in fretta…o non potrò resistere…
E intanto umide sostanze mi scorrono tra le cosce… che finalmente lui raccoglie e che poi mi mostra stropicciando le dita con fare divertito.
Ora la sua mano è tornata dentro agli slip…e procede, lenta e sicura… attraverso tortuosi percorsi… due dita stringono le piccole labbra… vi frugano dentro curiose…armeggiano col mio sesso … con sapienza e rara maestria….
Il clitoride viene prima blandito e vezzeggiato…. poi, quando si erge tumido… viene strapazzato e schiacciato … e le dita proseguono sicure dentro di me…
mi scopro ad accompagnare i loro movimenti con l’ondulazione dei fianchi…
…chiudo gli occhi e attendo…. attendo e assaporo ogni gesto…ogni attimo…
Con le due dita ad uncino sa bene dove arpionare il mio punto di fuoco…lavora con alacrità… il tempo si ferma… quando… un sobbalzo! Ha colpito nel segno…colpito e affondato! Come a battaglia navale…
Una scarica elettrica mi attraversa il cervello… e il piacere inizia a scorrere copioso… ansimo e sobbalzo… continuo ad accompagnare con il bacino i movimenti della mano… la bocca aperta come per respirare più a fondo… chiudo gli occhi e mi lascio scopare così, in piedi, dalle dita di uno sconosciuto seduto accanto a me…
Le dita entrano ed escono sicure… mi fanno fremere di piacere…..e ogni fremito si traduce in una contrazione che mi scende dall’addome…..una…due.. tre…mille!! Perdo la cognizione dello spazio e del tempo…è un piacere continuo: non so neppure quante volte ho goduto!!
Alla fine mi accascio sulla poltroncina accanto alla sua, stremata e ansante.

Lui apre la cerniera dei jeans… posso sentire il suo odore di maschio…un odore di sesso e di eccitazione che mi invade le narici…
Come in trance mi lascio prendere la mano… me la lascio usare, guidata dalla sua, per massaggiare il suo membro… che è arrogante e irresistibile… proprio come lui!!
Lo so cosa vuole, lo so….lo intuisco, ma voglio sentirglielo dire, voglio altra adrenalina, voglio la sua voce che, come una staffilata, mi colpisca le orecchie:
“Succhia puttana! voglio schizzare quella tua camicetta…così bianca e impeccabile.. voglio macchiarla della mia sborra… voglio lasciarti un segno del mio passaggio, oggi! Succhia troia… succhia e fammi godere!!”

La mia lingua obbediente lavora, le labbra stringono e rilasciano, a ritmo, ingorde, il loro straordinario pezzo di carne… gocce di saliva mi scendono sul seno…Sento il suo sesso gonfiarsi ancora di più, mentre lui mi arresta, prendendomi per i capelli… Me lo estrae di bocca e, rovesciandomi all’indietro sullo schienale della poltroncina, me lo posiziona tra i seni. Mi scopa tra le tette con foga.. con vigore…. facendomi ad ogni colpo raggiungere la bocca col glande… che si gonfia e si tende… e si ingrossa …
…e poi di nuovo mi entra tra le labbra, con veemenza, con foga, con rabbia… Pochi ruggiti… e la “ belva “esplode…. investendomi con un getto poderoso… schizzandomi il viso… macchiando la camicetta… come aveva promesso. Mi precipito a leccare quanto posso, raccogliendo, con le dita, godendo il suo sapore…
Alzo gli occhi per scambiare con lui uno sguardo complice, troppo tardi: è già sparito!

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