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Racconti Erotici Etero

La prigioniera

By 16 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Non è una cantina buia, non è una gabbia, no niente di tutto questo, ma è comunque una prigione. Non posso uscire ed entra solo chi vogliono loro. La villa è isolata, fuori vedo alberi, un prato e un perimetro di filo elettrificato. Quando mi hanno presa stavo andando in bibblioteca a studiare con Chiara, sarà stata lei ad avvertire i miei genitori preoccupata della mia scomparsa. Ormai sono 3 giorni che sono qui, non posso comunicare con nessuno all’esterno, mi hanno lasciato solo il mio diario ed una penna. Se ripenso all’altro giorno, mi viene ancora l’ansia, mi hanno bendata, presa di forza, ho viaggiato per non so quanto. La cosa peggiore di tutta la vicenda è la vergogna. Già perchè quando faccio quello che devo fare, mi piace. Forse mi hanno drogata non lo so, ma ora vorrei solo tornare a casa, se solo non avessi mai pubblicato le mie fantasie su quel sito di racconti erotici…

 

Il primo giorno mi hanno fatto lavare, sono stati anche gentili, erano in 2 ragazzi, sui vent’anni e una signora sulla cinquantina, comincio a pensare che lei sia la madre dei due. Mi hanno fatto indossare un perizoma nero e mi hanno legata ad un letto che non aveva il materasso. Dopo un po è entrata una coppia sulla trentina, io al momento ero terrorizzata. Lei una bella ragazza, molto elegante, profumo di classe; lui più basso di lei ben vestito e dall’aspetto timido ma ben curato, direi carino. Paradossalmente non mi sentivo imbarazzata, anzi la situazione quasi mi eccitava. Mentre lei si spogliava lui ha cominciato ad accarezzarmi e a leccarmi il seno, ero rigida ma la mia figa divenne subito fradicia. Mi levò le mutandine, mi prese per un braccio e mi sdraiò sulla rete che mi gelò la schiena. La ragazza tutta nuda ci osservava seduta su di una vecchia poltrona sistemata in fondo alla stanza. Non capivo cosa stesse succedendo ma mi lasciavo fare. Il ragazzo tirò fuori da una valigia di pelle un enorme cazzo di gomma dura, ci sputò sopra e pian piano me lo infilò nella figa bagnata. Mai avevo accolto dentro di me qualcosa di cosi grosso, all’inizio mi fece male ma quando comincio a muoverlo dentro e fuori cominciai a godere e parecchio. Dopo un po si spogliò anche lui, il suo cazzo era bello in tiro e me lo avvicino alla bocca, mi prese la testa e me lo cacciò dentro tutto. Io stavo in silenzio ma stavo godendo come non mai. Prese l’enorme cazzo finto e lo porse alla ragazza che prima lo leccò e poi cominciò a scoparselo, ansiamando e gardandoci. Lui mi girò a pancia in giù, mi allargò le gambe e cominciò a leccarmi il culo, prima tutto intorno poi nel buchetto. Poi ci appoggiò sopra il cazzo e cominciò a masturbarsi fino a riempirmi chiappe e schiena del suo sperma caldo. L’unica cosa che pensavo in quel momento era che avevo voglia di godere anchio. La ragazza si avvicinò a noi e cominciò a pulirmi dello sperma leccandomi, io mi misi a quattro zampe e lei capì che volevo la sua lingua nella figa. Mi fece godere come una pazza mentre il ragazzo la penetrava col fallo di gomma a volte davanti e a volte dietro. Ebbi una serie di orgasmi di fila poi i due si rivestirono e se ne andarono, lasciandomi sola e nuda in quella stanza.

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