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Racconti Erotici Etero

La prima volta con la bimba

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo tanti incontri erotici in chat ed una ‘Colazione con tanta schiuma’, non vidi Rocco per un pezzo. Il mio imbarazzo, di una bimba di 19 anni di fronte al suo capo di 35, mi faceva evitare accuratamente il ripetersi di occasioni pericolose. Eppure il ricordo di quella mattina, di quel membro duro nella mia bocca e di quella lingua esperta tra le mie gambe mi tormentava il cervello.

Da allora avevo anche iniziato a fare sesso con il mio ragazzo con più frequenza, ma non era la stessa cosa. Dopo averlo evitato per più di un anno, ormai volevo sentire in pancia il sesso duro di Rocco, volevo godere come una pazza fino a sentirlo sborrare tutto tra le mie tette.

Anche per Rocco, ormai, Lalla era diventata un’ossessione. Erano passati i tempi in cui la vedeva solo come una bimba. Aveva provato quella lingua morbida sul proprio cazzo, le aveva fissato gli occhioni mentre ingoiava il seme caldo fino all’ultima goccia, aveva ancorai n bocca il sapore di quella fichetta gustosa e profumata. Rispetto alle donne che aveva avuto in passato, Lalla le trasmetteva qualcosa in più. Un’attrazione difficile da descrivere che, più di qualche volta, lo aveva portato a masturbarsi pensando a lei. Era quasi dispiaciuto di non aver insistito per fare subito l’amore, ma il desiderio ormai montava inesorabile e sapeva che non avrebbe resistito a lungo.

Un giorno, finalmente, al termine di una delle periodiche riunioni di lavoro, gli chiedo di accompagnarmi a casa. Il sole sta calando e l’atmosfera &egrave veramente magica. Ho voglia di farmi scopare, di annusarlo e farmi annusare, di godere con lui, di vibrare all’unisono in un orgasmo da ricordare a lungo. Con la banale scusa di dover parlare in tranquillità, ci dirigiamo lentamente fuori paese.

‘Fermati qua ‘ gli dico con falsa ingenuità, indicando una stradina di campagna ‘ possiamo stare un attimo senza scocciature’.

Neanche il tempo di scambiare due chiacchiere, però, e le nostre bocche si uniscono in un bacio travolgente. Sento la sua lingua saettare sulla mia, le salive mischiarsi. Con la coda dell’occhio noto il gonfiore nei pantaloni di Rocco mentre avverto un piacevole formicolio in mezzo alle gambe. Mentre continuiamo a baciarci, la mano di Rocco da sopra la spalla scende leggera lungo i fianchi, mi sfiora un capezzolo e va a fermarsi all’interno della mia coscia. Il bacio continua, vorticoso, e la mano si muove lungo la morbida stoffa dei miei pantaloni fermandosi, però, a pochi millimetri dalla fica. Le sue dita sfiorano l’interno delle cosce, ma &egrave attento a mantenersi a pochi millimetri dal mio desiderio. Non resisto e con il bacino provo a spingermi avanti alla ricerca di quel contatto che darebbe sollievo alla mia eccitazione. Sento il perizoma zuppo di umori e sono certa che, quando finalmente la mano di Rocco arriverà alla meta, potrà accorgeeai anche lui che i pantaloni sono bollenti ed umidi.

Il massaggio tra le cosce si fa sempre più intenso e profondo ed io ricambio impugnandogli, attraverso la stoffa dei jeans, quel cazzo sempre più gonfio. A dire il vero ho paura a lasciarmi andare ma Rocco &egrave eccitatissimo ed inizia ad aprirmi i pantaloni. Infila la mano dentro, supera anche lo slip ed arriva in un lago di piacere. Il dito indice scivola dentro le labbra bagnate, poi lo tira fuori e me lo porta alla bocca. Sentire il mio sapore mi fa perdere letteralmente la testa.

La posizione assunta sui sedili non &egrave certo la più comoda, il posto non &egrave dei più sicuri ma non ci si può più fermare. Gli estraggo l’uccello e mi chino di lato per prenderlo in bocca mentre lui lascia scivolare la mano dietro la schiena e, passato sotto le natiche, arriva a toccarmi il clitoride. E’ una sensazione incredibile che mi spinge a leccare all’impazzata quel cazzo duro e ad agitarmi sul dito ormai quasi completamente dentro di me. Rocco &egrave eccitatissimo. Mi dice che il desiderio di me accumulato in tanti giorni lo spingerebbe a sborrarmi subito in bocca ma non vuole rovinare tutto sul più bello. E, per fortuna, sa bene come’

Scavalca il freno a mano e si sdraia sul sedile vicino a me. Adesso &egrave più agevole farci scivolare addosso le mani. E il desiderio cresce ancora. Con gentilezza mi fa girare su un fianco e, dopo aver strofinato la cappella bollente sulle labbra bagnatissime, inizia ad entrare lentamente dentro la mia fica. Centimetro dopo centimetro, quel cazzo duro e infuocato si fa strada nelle mie carni tra mugolii e gemiti di piacere. Una mano &egrave sul seno, e mi strizza un capezzolo, l’altra si muove nervosa sul clitoride. Reclino appena la testa all’indietro e, contemporaneamente a questo fantastico avanti e indietro, sento la lingua di Rocco che si intreccia con la mia. E’ un vortice di sensazioni troppo bello e l’orgasmo esplode in pochi istanti.

Mentre ancora tremo per il piacere, mi rendo conto che quel cazzo &egrave ancora lì. Più duro che mai. Rocco ci sa fare ed imprime ritmi diversi alla scopata. Ora &egrave lentissimo, quasi da manicomio, ora incredibilmente veloce. Il suo membro, completamente fradicio di umori, entra ed esce in mille modi scatenandomi un’eccitazione che non avevo mai provato. Godo, godo, godo’. Lui ha messo entrambe le mani sulle mie tette ed ogni tanto mi fa ciucciare il dito medio come fosse un altro cazzo’ Sono stravolta e porto le dita tra le mie gambe per sentire quel palo di carne che entra ed esce iniziando anche a masturbarmi. E continuo a godere’

Ad un certo punto lo sento fermarsi. Esce. Mi fa girare a pancia in su. Mi guarda con il cazzo duro stretto in una mano e mi invita a toccarmi ancora. Mentre lo faccio, senza alcun pudore, lo sento che mi lecca i capezzoli, poi mi bacia sulla bocca e torna a poggiare la cappella violacea sulle morbide labbra della mia fica. Adesso mi tocca il clitoride con il cazzo, percorre tutta l’apertura ma non entra. Va avanti così per un tempo che sembra infinito. Poi, con un affondo secco, lo rimette tutto dentro e comincia a stantuffare con forza. Sento le palle sbattermi sul culo, i liquidi colarmi tra le natiche.

Mi sento violata, oscenamente aperta da quell’uccello duro che sembra non voler venire. Con i talloni gli arpiono la schiena per sentirlo ancora più dentro e, quando sento il dito di Rocco che, lubrificando dal mio lago, mi viola il buchetto posteriore assestandomi un leggero morso sul capezzolo, esplodo in un nuovo lunghissimo orgasmo.

Sono stremata ma il mio amante merita un premio speciale per il piacere che mi ha fatto provare. Lo faccio sdraiare e mi accuccio tra le sue gambe prendendogli il cazzo in bocca. E’ buonissimo il sapore mischiato dei due sessi. Lo lecco accuratamente, poi lo prendo tutto mentre con la mano accompagno ritmicamente i movimenti. Dopo pochi minuti mi accorgo che sta per esplodere. Aumento il ritmo con la mano, apro completamente la bocca fin quando sento uno schizzo bollente colpirmi il palato. E’ il primo di una lunga serie. Il suo sperma &egrave buono ed eccitante: in parte lo ingoio, in parte lo lascio ricadere sulla sua pancia per poi raccoglierlo con la lingua. E con le labbra che sanno di lui gli bacio la bocca per l’ultima volta di quel fantastico pomeriggio.

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