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Racconti Erotici Etero

La prima volta di Silvia

By 31 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La prima volta di Silvia

Mi odio!
La guardo realizzare i suoi sogni più intimi e non ho il coraggio di fermarla.
Mi sento il sangue alla testa mentre la vedo sorridere ai due ragazzi che le stanno di fronte.
Nel suo piccolo negozio, dietro al banco di lavoro, Silvia ha appena deciso di superare la soglia del proibito.
Mille volte mi ha raccontato dei suoi sogni erotici e di come anche da sveglia. rimanga eccitata al pensiero di fare sesso con più uomini e io mille volte le ho risposto negativamente.
Ma il tempo logora la resistenza e la sua determinazione ha vinto.
Solo sentirla raccontare i suoi desideri mi ha sempre fatto stare male dentro: adesso che la vedo sorridere e confabulare con i due prescelti, mi sento distrutto. Psicologicamente.
Eppure non posso fare niente, l’unico modo per stare ancora insieme, &egrave sottostare ai suoi bisogni sessuali
Vedo i suoi capezzoli duri sotto la stoffa leggera di quella camicetta bianca e, capisco quanto sia entrata nella parte di donna assetata di sesso.
Vedo il suo seno muoversi sinuosamente mentre raccoglie aria e cerca di stare calma, il più giovane gira attorno al bancone e comincia a palparle il sedere poi i fianchi, i seni e sale a toccarle i capelli.
Sono dietro questa maledetta parete con questo specchio spia che permette di vedere ma di non essere visti.
L’ ho fatto mettere per potere osservare i miei clienti senza bisogno di andare nell’altra stanza del negozio e adesso diventa la mia tortura.
Il secondo ragazzo va a girare il cartello con scritto:’ torno subito’ e io mi sento morire.
Il giovane spinge sulla testa di Silvia e senza fatica la fa mettere in ginocchio: vedo la sua gonna nera accarezzare il pavimento mentre le sue mani frugano sulla patta dei calzoni.
Il ghigno del giovane mi ferisce più delle sue mani che stringono la nuca nel momento che il suo cazzo si impossessa della bocca della mia Silvia.
Il più vecchio sta guardando la scena: tiene il cazzo in mano e nervosamente lo stringe.Rimango colpito dalle dimensioni del membro del vecchio, sono veramente notevoli mentre quelle del giovane sono simili alle mie.
Sono disperato, vedo quelle labbra stringersi attorno a quella carne tesa e penso a quanto sia brava la mia Silvia con la bocca, coma sappia muovere le labbra e la lingua e come sia capace di farti morire di piacere quando ha voglia.
Impazzisco’il movimento dei capelli mi copre leggermente la visuale, ma quello che vedo mi basta a sentirmi morire di gelosia.
Il ragazzo le ha preso deciso la testa e le sta letteralmente scopando la bocca.
Sento il vecchio che dice:
– Falla alzare, mettiti sul bancone: così posso scoparmela anch’io!
Sono impietrito,
Vedo la mia Silvia alzarsi e senza staccare le labbra da quel pezzo di carne, seguire il giovane che con calma si appoggia sopra il bancone e poi quello che segue mi svuota completamente.
Mentre la mia donna continua a succhiare l’anima del ragazzo, il vecchio si porta dietro di lei e le tira su la gonna senza tanti preamboli.
Vedo la sua carne bianca e le sue splendide natiche, guardo il piccolo lembo di stoffa nera che a messo a protezione della sua intimità e osservo con quanta malizia lo ha scelto.
Il piccolo perizoma ha alla fine del sottile filo che copre il sedere un piccolo filo di perle bianche che rende il tutto ancora più eccitante.
Vedo il vecchio che incurante della bellezza del perizoma , lo strappa deciso e con il cazzo abnorme in mano punta direttamente sulla figa depilata di Silvia.
Vedo le labbra carnose allargarsi e fare spazio a quel cazzo mostruoso.
Sento i gemiti uscire da quella gola ostruita e vedo come piano riesce a prenderlo tutto dentro di lei.
Il vecchio mette le mani sui fianchi di Silvia e comincia a spingere deciso, le mani di Silvia sono sulle palle del giovane e cercano di attutire i colpi secchi che il vecchio incurante del resto le da.
Vedo il suo sedere tante volte agognato, sformarsi sotto le bordate violente del bastardo e tutto mi appare come un sogno.
Ricordo i racconti eccitanti di Silvia.
Il piacere di essere posseduta da più persone insieme, la voglia di sentirsi troia si sta realizzando.
Il ragazzo si lascia andare e vedo un rivolo bianco scivolare dalle labbra piene della mia donna.
Ora Silvia mette le mani sui bordi del bancone, finalmente libera di parlare, incita il vecchio:
– Si’dai scopami come una puttana,
Quella frase fuori luogo, mi riporta alla realtà.
Anche se non voglio, mi ritrovo con il cazzo duro in mano e comincio ad accarezzarmi violentemente.
Il vecchio, sadicamente le esce completamente e poi aspetta di sentirla pregare.
– Bastardo’rimettilo dentro’
Sono costernato nel vedere come l’abbia allargata, il suo cazzo lubrificato dagli umori di Silvia, vibra nervosamente nell’aria, pronto come una serpe velenosa a scattare dentro di lei per cogliere l’essenza del suo piacere..
Guardo la gonna spiegazzata buttata sulla schiene e vedo i suoi seni stretti dalle mani del giovane, la vedo alzare ancora di più il culo per offrirsi completamente alle voglie del vecchio.
Guardo dondolare le natiche in segno di passione e poi sento lo schiaffo secco che si abbatte sulle stesse.
Il tempo di un grido e il cazzo di nuovo si impossessa della mia silvia’proprio mentre un getto caldo di sperma mi scalda la mano stretta attorno al mio membro.
Rimango attonito a guardare il vecchio che scopa selvaggiamente la mia bella, le sue mani sono immerse nei suoi capelli e solo ora mi accorgo che il giovane &egrave di nuovo eccitato.
– Falla salire sopra di me sul bordo del bancone, così me la scopo un po anch’io.
Gli occhi pieni di piacere del vecchio hanno un lampo feroce, evidentemente pregusta qualcosa.
Lo vedo uscire da lei e dirle:
– Sali sopra e scopa il ragazzo!
Silvia, sudata fradicia, sale sopra le gambe del ragazzo e senza pensarci un attimo si lascia andare di peso immergendosi nel suo piacer, le grida di piacere che emette sono come un pugnale per il mio ego ,il mio cazzo floscio assiste inerte al seguito di quel rapporto carnale a tre.
Il vecchio la fa piegare verso il giovane e così facendo il sedere aperto rimane indifeso alla sua merc&egrave.
Capisco le intenzioni del vecchio e rabbrividisco per Silvia.
Non &egrave certo una verginella e anche il culo ha provato da un pezzo il piacere di un cazzo dentro, ma sapere che presto verrà sodomizzata da quel mostruoso cazzo mentre già &egrave scopata davanti’
Quel pensiero porta nuova linfa al mio cazzo e presto mi trovo di nuovo eccitato e duro.
Se non fosse per la promessa di stare solo a guardare, andrei di là e gli e lo metterei in bocca per completare l’opera.
Rimango estasiato e terrorizzato quando la cappella si avvicina allo stretto pertugio e comincia a violarlo.
Vedo leggere perle di sudore scendere dalla fronte di Silvia e noto la rigidità del corpo nel tentativo di seguirne l’entrata.
‘Dio mio’
Le uniche parole che le sento dire mentre vedo la cappella farsi strada e sparire nelle sue viscere.
Poi le mani del vecchio si appoggiano sulle spalle di Silvia e subito dopo il vecchio urla;
– E adesso si parte’
Il tempo di finire la frase che vedo le anche del vecchio spingere decise verso le natiche della mia bella.
Mi sembra di percepire il rumore delle palle che sbattono contro i glutei, poi solo urla strozzate e gemiti di piacere
Sento di nuovo il piacere che si avvicina, cerco di non chiudere gli occhi nel momento del godimento per potere ammirare tutto di quel rapporto animale che si sta svolgendo nell’altra stanza.
Le mani del vecchio hanno arrossato la pelle di Silvia a forza di tenerla ferma, il ragazzo giovane le stringe le tette come a volere spremere dei succhi di acino nel momento della vendemmia, i capezzoli tesissimi subiscono inerti, le aureole esageratamente allargate sono l’apice del piacere della mia bella..
– Che gran culo ha questa troia!
Queste parole sono il preludio di un crescere di impalate violente dentro lo stretto cunicolo.
Poi a un certo punto vedo il vecchio fermarsi dieci secondi e infine dare un ultima stoccata violenta.
Capisco che un caldo liquido sta scaldando le viscere di Silvia.
Subito dopo anche il giovane urla il suo piacere seguito da Silvia.
Il sudore mischiato di quei corpi &egrave l’ultima immagine che ricordo, chiudo gli occhi e esplodo di nuovo.
Aspetto lunghi secondi pensando a tutto quello che ho visto e al piacere che ne ho tratto, poi, apro gli occhi e vedo il mio sperma sullo specchio, quasi a volere coprire la mia dolce Silvia ancora esausta tra quei due corpi.
Aspetto che il cuore torni normale, poi spengo la luce del vetro oscurando il tutto.
Mi adagio sulla sedia e aspetto la mia Silvia per dirle cosa ho provato quando l’ ho vista farsi prendere da due sconosciuti.
Il tempo passa, nuovi rumori arrivano da oltre la parete, capisco che il gioco non &egrave ancora finito, che il mio supplizio deve continuare.
Urlo il mio disprezzo silenzioso contro me stesso mentre riaccendo la luce del vetro e mi impossesso di nuovo della visione di quei corpi incuranti della mia sofferenza’

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