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Racconti Erotici Etero

La prima volta nel tuo ufficio

By 28 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi dai appuntamento per le 21.00. Sono emozionata per il nostro incontro, non ci conosciamo ancora bene, ma la voglia che abbiamo l’uno dell’altra è percepibile anche a distanza. L’adrenalina mi fa tremare le gambe e mi sento goffa mentre esco dall’auto. Tu sei li, appoggiato alla tua macchina e mi stai guardando. Il tuo sguardo è penetrante e inizio a sentire l’eccitazione crescere dentro di me.
Mi avvicino a te e salutandoti, faccio aderire il mio corpo al tuo, baciandoti. La tua lingua sguscia nella mia bocca e le tue mani mi avvinghiano come per trattenermi. La tua mano scivola lungo la schiena aumentando le mie palpitazioni. Ti fermi proprio al confine con il mio culo e staccandoti dal bacio, mi guardi con un ghigno malefico. Sembri un lupo che sta per sbranare la preda. Mi prendi per una mano e mi dici di entrare. Mi apri la porta e mi fai entrare in quello che durante il giorno è il tuo ufficio, ma che stasera si trasformerà nella nostra alcova.
‘Aspettami qui’ la tua voce è un soffio nell’orecchio che mi da brividi lungo la schiena, e ti allontani da me. Le luci si accendono, ma tu non torni. Mi guardo in torno, una scrivania con un pc nella quale ti immagino indaffarato durante il giorno e un divano’lo guardo immaginandolo già con i nostri corpi avvinghiati sopra. Ricompari con in mano una bottiglia di Cà del Bosco e un solo calice. Li appoggi sulla scrivania e con estrema calma, togli la capsula e stappi il vino che versi nell’unico calice. Mi guardi sorseggiandolo, il tuo ghigno è sempre più malefico, stai architettando qualcosa, che però non capisco. Mi acciglio, ho sete e ne voglio anch’io e come se l’avessi intuito me lo chiedi’ Ti rispondo con un si secco, ma tu non mi porgi il bicchiere anzi, ne bevi un altro sorso, mi trascini contro di te e baciandomi mi passi il vino direttamente dalla tua bocca. La tua bocca è calda ed il vino è freddo, il contrasto mi manda in extasy.
Il calice viene appoggiato alla scrivania ed ora le tue mani iniziano a sfilarmi il cappotto che lanci sulla sedia. Mi accarezzi il corpo ed i tuoi occhi ne seguono il percorso. Il mio vestito scivola via in un batter d’occhio e mi ritrovo nuda’ sul tuo volto leggo stupore ed eccitazione, sono senza intimo, con solo autoreggenti e scarpe. Ti allontani guardandomi, ma riaffiora quel ghigno perfido di prima. Torni da me, mi prendi la testa fra le mani e mi baci, mentre continui ad accarezzarmi il collo e poi le spalle fino al seno sul quale ti soffermi. Lo accarezzi, lo soppesi come se fossi una vacca da acquistare al mercato per poi dedicarti ai capezzoli, che martori pizzicandoli e tirandoli. Mi avvinghi e con le mani ancora al mio culo, mi spingi fino al divano, dove crollo come un sacco, non essendomi accorta che la strada da percorrere era ormai terminata.
Crollando mi ritrovo sdraiata a gambe aperte e il tuo viso si tuffa in mezzo come un lupo affamato. La tua lingua si è infilata immediatamente dentro la mia figa eccitata e stai già gustando la mia eccitazione. Mi lecchi ancora, adesso andando anche a stuzzicare il mio clitoride che ormai svetta verso di te, duro e voglioso dalla tua bocca. Ti fermi e ti alzi lasciandomi in preda all’eccitazione, il mio cuore batte all’impazzata, ho voglia che tu continui, ma mi volti le spalle e ti versi un altro bicchiere di vino. Mi guardi, sono ancora a gambe aperte, offerta al tuo sguardo, mentre tu sorseggi lentamente, come se nulla fosse’ un ultimo sorso e finalmente torni da me, ti inginocchi e ricominci ciò che avevi interrotto prima. Le tue labbra sono fredde e mi danno i brividi. Hai ancora del vino in bocca e lo fai colare dentro di me, proprio come prima hai fatto nella mia bocca, facendomi godere e bevendo l’elisir che sgorga da me mischiato al vino’
Continui a leccarmi, lentamente, finchè il mio respiro torna ad essere regolare. Le tue dita si sostituiscono alla tua bocca ed accarezzano tutta la lunghezza della mia fessura. Ricomincio ad eccitarmi, il tuo sguardo è fisso su di me, vuoi leggere ogni mutazione del mio volto mentre le tue dita esplorano anche l’interno della mia figa’sono bagnata e le pareti interne, ricominciano a contrarsi. Infili un secondo dito e poi un terzo a riempirmi, un lento dentro e fuori che mi fa impazzire, ma non voglio staccare gli occhi da te, voglio che vedi quanto mi piace sentirmi piena di te. Le tue dita escono lentamente portandotele alla bocca per gustare ancora il mio sapore. Ti alzi e mi baci. La tua bocca con il mio sapore è una delizia e la tua mano si riappropria del suo spazio. Tre dita sgusciano dentro di me senza difficoltà, ma una esce’.biricchina e bagnata va a titillare il mo buchetto. Ne disegna cerchi attorno per poi infilarsi all’interno. Rincuorato della mia mancanza di proteste, continui fino ad infilarmelo tutto dentro. Percepisci che mi piace e che le sensazioni che mi dai sono superbe.
Non vuoi farmi godere con le mani, vuoi sentirmi godere sul tuo cazzo. Ma sei ancora vestito. Ti allontani lasciandomi nuda sul divano e inizi a spogliarti’ il tuo maglione, che sfili dalla testa e poi fai uscire la camicia dai pantaloni e slacci tutti i bottoni. I miei occhi si cibano della tua immagine, seguono i movimenti delle tue mani che sfilano la camicia. Vorrei accarezzarti il petto e baciartelo, ma non voglio interrompere il tuo spogliarello. Slacci la cintura, ti chini per sfilarti le scarpe ed i calzini per poi ritornare sui pantaloni che finisci di slacciarle e te li sfili lasciandoli cadere sul pavimento insieme a tutto il resto. Rimani così in mutande, avvicinandoti di nuovo a me, non vuoi togliermi il gusto di sfilartele e liberare il tuo cazzo teso sotto il tessuto.
Sono seduta sul divano e il tuo bacino è alla giusta altezza delle mie labbra. Ti bacio sul tessuto in corrispondenza della tua eccitazione e agguanto l’elastico per sfilarti gli slip. Il tuo cazzo svetta liberato dalla costrizione e me lo prendo tutto in bocca. Anche la mia bocca è eccitata e ha voglia di essere scopata’.e lo fai, ogni affondo che mi dai, mi lascia senza fiato, affondi nella mia gola come a volerne di più, il tuo ritmo serrato mi fa quasi perdere i sensi.
Un ‘ultimo affondo e poi esci da me, mi giri e mi fai inginocchiare sul divano. Impugni il tuo scettro e appoggi la cappella sulla mia figa’.la sfreghi un po’ costringendomi a sculettare per la voglia che ho di sentirmi presa e piena di te. Il tuo cazzo entra dentro di me come farebbe un coltello caldo nel burro e ricominci a scoparmi come prima facevi con la mia bocca. Una mano scivola sulle mie tette che stringi come a volerne rivendicare il possesso, mentre l’altra scivola sulla mia pancia per finire sul clitoride che stuzzichi’. Il tuo corpo è unito al mio, mi sento in tuo possesso e la tua bocca morde il mio collo facendomi rabbrividire. Mi scopi facendomi impazzire, sono prossima a raggiungere un altro orgasmo, ma ti fermi, ti sollevi e scivoli fuori di me, appoggiandomi la tua cappella sul buchino, sfregandomelo ed inumidendolo per bene. Ti voglio, ti voglio sentire dentro di me ed è quello che vuoi anche tu. Piano piano inizi a forzarne l’apertura che io facilito spingendomi verso di te per prenderlo tutto dentro. Le tue mani riprendono la posizione di prima, ma questa volta mi riempi anche la figa lasciata libera. Il piacere si fa strada prepotentemente dentro di me, voglio godere e anche tu sei prossimo al limite. Il ritmo si fa sempre più affannato finchè ti sento godere dentro di me, il calore e le tue contrazioni scatenano l’orgasmo che ci travolge entrambi. Ci accasciamo entrambi esausti sul divano, ancora avvinghiati e ancora l’uno dentro l’altra, coccolandoci finchè non ci calmiamo entrambi.

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