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Racconti Erotici Etero

La seduzione

By 24 Febbraio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Nightwindale – Ottobre

I cavalli corrono veloci nel buio della notte, il loro scalpiccìo, mi rimbomba nelle orecchie, e il movimento della carrozza mi sembra quasi insopportabile.
Eppure mi stanno portando esattamente dove vorrei essere’.
Quanto distante potrà essere il castello di Nightwindale? Quanto distante potrà essere il mio cavaliere?
Mi rassetto la gonna e penso che tutto il sottogonna e l’imbottitura risentiranno senza dubbio di questo viaggio, poi penso alla mia immagine nello specchio della mia magione, e mi viene in mente che stasera sono davvero irresistibile: il corpetto dell’abito mi strizza i fianchi, rendendoli sinuosi e femminili, i seni fanno capolino dalla scollatura, impertinenti e provocatori, i miei lunghi capelli neri sono acconciati in uno strano modo, e fanno sì che una parte mi scenda sulle spalle mentre il resto mi sta alto, in testa, abbarbicati in una complicata crocchia che la mia cameriera ha ‘costruito’ con sapienza e gusto delicato, un intreccio di riccioli, boccoli e treccine.
Sento che il cocchiere sta rallentando, siamo quasi arrivati immagino’ i cavalli nitriscono, un fremito mi attraversa tutta, sento un brivido di piacere lungo al spina dorsale, e una calda liquida sensazione di aspettativa farsi strada dentro di me.
Siamo arrivati al torneo, lui era il più giovane, il più desiderato il più corteggiato, al cenone della sera c’erano moltissime dame che si sdilinquivano di fronte alla sua bellezza e alla sua parlantina sciolta, al suo bel sorriso e ai suoi occhi blu, incastonati in un viso dall’aspetto rude e simpatico al tempo stesso.
Io mi feci largo fra tutte quelle gallinelle che cercavano di interessarlo coi loro discorsi sciocchi, e non gli dissi nulla’lo guardai e basta, incatenando il suo sguardo con il mio per un tempo che mi parve lunghissimo, mentre il mio sangue pulsava nelle tempie e in tutti i recessi del mio corpo.
Poi gli sorrisi, ma solo con la bocca, mentre il mio sguardo restava piantato saldo nel blu dei suoi occhi incuriositi dalla mia audacia. ( Non &egrave bene che le dame fissino così a lungo dei cavalieri sconosciuti’ma che importa? A me no di certo!) E lui scostandosi dalle donzelle che gli stavano attorno si avvicinò deciso a me. Le dame erano abbastanza minute mentre io con i mio metro e settantacinque di altezza ero quasi alta come lui e mi poteva fissare negli occhi senza abbassare la testa. Ricordo che quando mi fu abbastanza vicino il suo sorriso scomparve e la sua espressione mi diede un brivido. ‘Balliamo.’ Mi disse solo’ non era una domanda era un ordine, e mi ritrovai a volteggiare nel grande salone, mentre lui mi stringeva e sentivo la sua mano calda sulla schiena, e avrei voluto che tutte le altre persone sparissero’ sentivo il suo odore, e il suo calore, la sua forza e capivo che poteva essere mio’mio in tutti i modi possibili..e impossibili. Volteggiammo per non so quanto, sembrava che non mi volesse mai lasciare andare e mi sembrava di vedere i volti pettegoli di tutte le squallide dame che mi guardavano invidiose, ma a me importava solo di sentire il suo corpo caldo vicino al mio’.’Usciamo a prendere aria’ gli sussurrai all’orecchio e fummo fuori, vicino ai fuochi accesi per illuminare la notte, parlammo di tutto o forse di niente, ma era chiaro che mi apparteneva già. Mi condusse in un luogo isolato, dietro al castello, poi mi spinse contro il muro con una foga che mi fece trasalire di spavento e di piacere, e iniziò a baciarmi sul collo, poi sulle labbra, la sua lingua le accarezzava, le apriva e massaggiava la mia con impeto e foga, io sentivo che qualcosa dentro di me si stava sciogliendo, pensai che era un bacio perfetto, e lo baciai a mia volta, stringendolo a me e tenendogli la testa con una mano. Poi lui scese a baciarmi i seni e io desiderai essere nuda per poterlo sentire meglio. ‘Ti desidero come non ho mai desiderato nessuna altra donna prima d’ora’ mi disse nell’orecchio mentre con una mano scendeva a sollevarmi le gonne, sapevo che si aspettava che lo fermassi, perché le ‘dame’ fanno così, ma lui non sa cosa io sia e chi io sia’.e io so che si vive una sola volta’forse.
Sollevò una parte della gonna e arrivò fino alla mia biancheria, sciolse i lacci che fermavano le mutande al ginocchio e insinuò sotto una mano, calda, arrivò fino alla mia natura e mi trovò bagnata e calda, sentii il suo sospiro nel mio orecchio e il suo respiro si confuse col mio, mi inarcai all’indietro e lui mi sostenne con l’altro braccio e mentre mi frugava intimamente mi ritrovai a pensare che lui era diverso, aveva qualcosa di particolare e di selvaggio che mi faceva fremere. Avvicinai le mie labbra alle vene pulsanti del suo collo e lo baciai, assaporando il suo odore e il suo sapore”Non così’.’ Gli sussurrai fra il collo e l’orecchio ‘meritiamo qualcosa di più mio signore”lui si fermò un attimo, fra il frastornato e lo scocciato. ‘ Ma io vi desidero adesso con tutto me stesso’, mentre due delle sue dita mi muovevano dentro di me, mi sentivo mancare e lo desideravo davvero, ma non potevo permettermi il lusso di una ‘sveltina’ dietro alle mura del castello’sarebbe stato davvero troppo’pericoloso. La sua voce era roca e calda ‘Mia signora, al Castello tutti vi temono ma io no’ io vi desidero e basta” supplichevole’..il tono, ma caldissima la voce. E gli risposi ‘ A suo tempo mio signore, una dama come me non si concede a tutti, vi farebbe piacere sapere che sono stata di non so quanti altri prima di Voi’?…sento che ho colpito nel segno.. l’orgoglio &egrave uno dei punti deboli degli uomini’da sempre.
La sua mano lascia ( con mio rammarico) il mio sesso, si sposta sul mio braccio e mi guarda negli occhi ‘Voi siete davvero una strega perché solitamente non accetto nessun rifiuto’ma se così volete così sarà’.’ Dopo quella sera ci furono altri incontri nei giorni successivi, parlammo e parlammo ma la passione era latente, languiva, ma ognuna delle nostre parole, ogni nostro sguardo era carico di promesse e desiderio.
Le altre dame ci osservavano fra il geloso e il curioso’.poi venne il giorno della sua partenza, e dell’invito che ricevetti per venire qualche giorno ‘in campagna’ da lui, a Nightwindale, ed eccomi qui, agghindata a festa, una vena di cinismo, e il desiderio di lui, di averlo in tutti modi possibili, e anche non.
La carrozza si ferma’ i cavalli sbuffano, la notte &egrave nera come i miei capelli, e le stelle sembrano così lontane ed aliene come non lo sono mai state. Mi accorgo che sono impaziente, emozionata, affamata.
I servi mi aprono il portone e mi fanno accomodare in un bellissimo salone, dove mi viene portato immediatamente un bicchiere di vino nero, scuro, penso che sia Borgogna, non lo so, lo bevo tutto d’un fiato, per scaldarmi e darmi coraggio ( e forse un po’ di colore alle guance pallidissime), ed ecco che giunge il mio cavaliere, mi guarda, sorride, e io divento ancora più emozionata ed impaziente’.Viene deciso verso di me, mi bacia sulle guance, dietro di noi ci sono i servi” E’ stato un buon viaggio? Faccio servire la cena’.Avete fame mia signora?’, mi avvicino un poco a lui e gli soffio nell’orecchio ‘Solamente di te”. Sento come se gli mancasse per un attimo il fiato, non &egrave avvezzo a tanto ardire, del resto &egrave giovane, con una mano fa cenno ai servitori di allontanarsi, si china e mi sorride’un sorriso malandrino e complice che mi intriga ancora di più. Non resisto e lo bacio sulla bocca, appoggio prima le mie labbra sulle sue poi con la lingua vado nelle profondità della sua bocca, veloce, audace, per stupirlo e deliziarlo, deve essere una notte indimenticabile.
Lui mi stringe fortissimo a sé quasi volesse stritolarmi, sento i miei seni premere sul corpetto, sul vestito, e sul suo petto, sembra che voglia divorarmi la bocca’lo voglio anche io. Usando un po’ di forza mi libero dalla sua stretta lasciandolo confuso e stordito, afferro la bottiglia di Borgogna e mi metto sfuggirli per la stanza”mi devi prima prendere’ gli dico ridendo, vedo che i suoi occhi ridono ma la sua bocca e il suo corpo fremono di desiderio e se da una lato quell’atteso fuori programma lo eccita, dall’altro lo lascia un po’ scocciato, si vede che non &egrave avvezzo a femmine così ribelli e passionali.
Vedo una rampa di scale, le imbocco e corro su per le scale, a momenti vado a sbattere contro un servitore che era venuto a vedere cos’era quell’insolito trambusto, gli sorrido e mi giro verso il mio cavaliere, &egrave ai piedi delle scale e sta sorridendo”Quando vuoi tornare giù io sono qui ‘ mi grida’.e io di rimando ‘ Quando mi vuoi prendere io sono qui su che mi aggiro per il tuo castello’ e strizzo l’occhio al servo, che mi osserva sfacciatamente i seni’io tendo un po’ il busto per evidenziarli ancora di più, e osservo la reazione del mio signore, che con ampie falcate inizia a salire lo scalone ‘Sparisci!!’ grida in malo modo al servo che si dilegua immediatamente. Ora il mio signore non sorride più, lo vedo che &egrave un po’ affranto da quella situazione, io invece mi diverto da matti…sotto al bustino non ho i soliti mutandoni, non ho messo nulla, tranne le calze si seta e i loro reggicalze e sento un delizioso umidore fra le cosce alla vista delle potenti falcate del mio cavaliere che sta correndo da me, mi rimetto a correre, se mi muovessi al massimo delle mie capacità non potrebbe acchiapparmi, quindi rallento un po’ e mi fingo ansimante contro una porta, lui mi raggiunge, quando &egrave a pochi passi da me si ferma, il fiato corto ‘Voi siete matta!!!’ Non so se &egrave più arrabbiato, sbalordito o divertito’ credo l’ultima ma &egrave troppo orgoglioso per dimostrarlo, quindi si finge offeso come un bimbo viziato’questa cosa mi fa sorridere’mi infilo il mio dito in bocca e lo succhio voluttuosamente guardando il cavaliere negli occhi’lo faccio scivolare su e giù attraverso le mie labbra rosse e carnose. Lo vedo stupito, eccitato, gli occhi gli brillano e si avvicina di scatto, mi bacia con forza e furia’forse una parte di lui sa che potrei scappargli via di nuovo’ ma in fondo chi vuole più scappare?
Gli permetto di baciarmi ..sento il suo respiro affannoso nelle mie orecchie ‘ti voglio ti voglio’, mi stringe mi bacia, poi la sua mano mi lascia e apre la porta dietro di noi’ non ci crederete ma &egrave la porta si una favolosa camera da letto’ non so se sia la sua, forse &egrave una delle tante camere del castello’entriamo mangiandoci di baci, lui ci tiene a chiudere la porta a chiave, io tolgo la chiave e me la infilo nel corpetto ‘per scapparmi la devi prima ritrovare’ gli dico seria ‘ ma io non voglio scappare” mi risponde con voce roca ‘poi slacciandomi il vestito aggiunge ‘&egrave pur vero che una chiave &egrave sempre utile”ho ancora il Borgogna in mano e ne bevo un sorso direttamente dalla bottiglia, qualche goccia mi scivola sul mento e il mio cavaliere si affretta a leccarmela via con la lingua, mentre armeggia con l’allacciatura del vestito’poso la bottiglia sul comodino e mi slaccio il vestito allontanando il mio cavaliere con un gesto lento’.lui mi guarda rapito’il vestito cade ai miei piedi e resto con il corpetto rigorosamente nero, e le calze di seta spessa, e le scarpe nere con le coccarde di seta lucida, una parte dei miei capelli copre i seni che sono traboccati dal corpetto rivelando piccole areole rosee su dei seni effettivamente generosi. Credevo si spogliasse anche lui ma temo sia rimasto scioccato dalla mia impudicizia’così mi avvicino e gli tolgo la giacca, allora lui si riprende e si slaccia con gesti convulsi la camicia, quasi strappandosela di dosso, mentre io gli lecco un orecchio, e gli accarezzo il collo…sento che ha il fiato corto, meno male che &egrave giovane altrimenti rischiava l’infarto’si stacca da me e si libera dei calzoni e dei mutandoni, delle calze e delle scarpe &egrave nudo ora , se non per il nastro di velluto che gli tiene legati i lunghi capelli biondi, mi avvicino a lui e lo bacio strofinandogli i capezzoli sul petto, con una mano scendo a toccargli l’asta, che &egrave durissima e di notevoli dimensioni, al contatto con la mia mano si lascia sfuggire un sospiro, poi mi guida sul letto mi fa mettere carponi e si scosta da me’ mi domando per un attimo dove debba andare poi sento qualcosa di freddo sulla schiena, sul sedere, e mi rendo conto all’istante che &egrave il Borgogna’lui ne versa piccole quantità e poi le lecca via’beh devo dargli atto che &egrave sufficientemente fantasioso, me ne fa scorrere qualche goccia sulla schiena, e la lecca via velocemente, un po’ viene versato anche sul letto, ne vedo il rosato rossore sul copriletto candido, poi sento delle gocce fredde scendere fra le natiche e lui aprirmele con le mani per leccare via ogni goccia’fantasioso e intrigante…devo dargliene atto! La sua lingua indugia sul mio buchino e poi scende fino alla mia natura bagnata di vino e non solo di vino, lui mi penetra con la sua lingua calda e posso sentire anche il suo alito caldo e il suo respiro affannoso’mi stuzzica, mi bacia, come se fosse un’altra bocca con cui dialogare baciandola sempre più a fondo’ sento che sto perdendo un po’ il controllo.. allora mi giro e lo bacio sulla bocca, scendo a baciargli il petto e i capezzoli, torturandolo un poco con la lingua, lui mi mette una mano dietro alla nuca mi spinge in giù, lo cosa vuole ( cari lettori ci mancherebbe che non lo sapessi!) ma lo voglio fare impazzire un pochino, mi metto a leccargli tutta la pancia, che &egrave tesa muscolosa, gli addominali sono perfettamente definiti, si tendono si muovono, sento che sospira lo sento mormorare ‘Ti prego così mi fai impazzire”allora scendo di colpo e mi metto il suo cazzo quasi tutto in bocca, spero di avere la bocca sufficientemente calda, lo massaggio con la lingua, succhio un pochino, gli metto una mano sotto alle palle e stringo molto lentamente, con l’altra lo spingo verso di me schiacciandogli le chiappe, stringo le mie labbra attorno a lui e inizio un lento su e giù fatto di leccate e morsichino, poi con una mano mi aiuto a scappellarlo del tutto e ci metto più impegno, dalle vibrazioni sento che sta per venire, allora mi interrompo, mi alzo e lo bacio voglio che senta il suo sapore nella mia bocca, lui mi stringe, mi bacia, mi spinge un po’ rozzamente sul letto e in un attimo scivola dentro di me con un sospiro, avrei voluto qualche altro preliminare, ma del resto averlo dentro di me così grosso così pulsante mi fa dimenticare che si poteva ‘giocare’ ancora. Alzo le reni per sentirlo più solidamente dentro di me. Lui inizia una serie di affondi lenti, lo fa uscire ed entrare lentamente, poi sempre più velocemente, inchioda i suoi occhi nei miei, mi guarda mi osserva, per un attimo vedo perfino paura, forse ha visto la Bestia che alberga in me, gli sorrido, e gli dico ‘sto venendo’, si rilassa mi guarda con le pupille dilatate, e mentre io sento un favoloso lunghissimo orgasmo che parte dalle gambe ed affonda nel più profondo del mio essere, sento che anche lui sta venendo, sento un fiotto caldissimo riempirmi tutta e lui abbandonarsi su di me ‘.mi giro e lo giro’ora sono sopra di lui’.sento il suo cuore battere furiosamente, sento che mi desidera ancora, le sue vene pulsano ha gli occhi chiusi’.tienili così amore, tienili chiusi per sempre tieni il mio ricordo nel tuo cuore, gli sciolgo i capelli e uso il nastrino nero per bendarlo, lui sorride, &egrave bello mentre sorride con gli occhi nascosti, lo bacio profondamente, poi scendo sul suo collo’annuso e lo mordo! Sento il sangue delizioso, caldo arrivare alla mia bocca alle mie papille gustative, in fondo alla mia gola’ favoloso’per un attimo sento che lui ha percepito il dolore, lo spavento, il terrore, ma subito si fa spazio il languore che prende tutte le vittime di vampiri, un caldo torpore’lui &egrave ancora duro, me lo infilo dentro’ lo voglio sentire e voglio che mi senta mentre vengo di nuovo, mentre lo bevo, lo mangio’mi nutro di lui.. il cuore così affannato non fa che sospingere ancora più sangue nella mia bocca, &egrave deliziosamente buono, caldo, se potessi vedermi vedrei il mio etereo pallore sparire lentamente’sento il mio utero frantumarsi di piacere in mille piccole violente contrazioni. il mio cavaliere sospira, forse sente anche lui il piacere o forse rantola non lo so’ lo faccio uscire da me’ sta morendo’ devo decidere se togliergli per sempre la vita o dargli una nuova vita’come la mia”

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