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Racconti Erotici Etero

La segrataria

By 21 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Era il periodo in cui facevo il servizio civile obbligatorio, lo svolgevo presso un piccolo comune non troppo lontano da casa mia.
Non facevo molto, lo ammetto, anche perché a parte pochi compiti da svolgere la mattina, il pomeriggio non c’era un granché da fare, così spesso andavo negli uffici del piano di sopra per fare due chiacchere con una segretaria, l’unica ragazza che non faceva part-time.
I suoi capelli erano ricci, quasi crespi, neri’i suoi occhi chiari quasi quanto i miei..era alta, seno prosperoso anche se non sodissimo, corporatura normale per una ragazza alta più o meno 1.75-1.80’non c’era nulla da dire, ero attratto da lei, ma mi aveva sempre fermato la differenza di età visto che aveva quasi 10 anni più di me. Andavo da lei, ci parlavo, ci ridevo assieme ma non sapevo come fare a provarci, su cosa puntare.
Un giorno entrai in ufficio, lei non c’era, probabilmente era in bagno’sulla scrivania il suo cellulare..mi feci coraggio e lo presi, scrissi il mio numero, lo memorizzai, mi chiamai per avere il suo e cancellai la chiamata in uscita dal suo.
Più tardi, appena finito il servizio le scrissi un messaggio spiritoso e così iniziammo a messaggiare per un paio di orette’ogni tanto partiva una battuta maliziosa a cui lei rispondeva e replicava senza problemi. Il giorno dopo non ebbe molto tempo per chiacchere, si limitò a dirmi ‘Questa sera da me alle 21′. Cosa? Non ci potevo credere’pensavo mi stesse prendendo in giro..ma il tono e lo sguardo non lasciavano molti dubbi’era seria.
La sera con il cuore a mille andai a casa sua, percorsi il vialetto e suonai; dopo pochi istanti mi aprì la porta e mi fece entrare’avevo il cuore in gola, per un momento non capii più nulla..indossava una gonna fino al ginocchio nera, la camicetta bianca sbottonata per mettere in evidenza il seno lasciava intravedere il reggiseno in pizzo nero, ai piedi un paio di decolt&egrave nere con tacco alto e fino, alle orecchie un paio di orecchini a cerchio grandi.
Mi fece sedere sul divano nel salotto ben arredato, con luci soffuse e musica di sottofondo. Aveva già preparato i bicchieri con del vino’ero in bambola, ma mi ripresi convinto che quella fosse un’occasione incredibile ed imperdibile.
Parlammo e ridemmo per un po’, ma piano piano ci stavamo avvicinando l’uno all’altra. Si stava creando quella magia, quell’atmosfera intensa ed elettrizzante allo stesso tempo. Ci baciammo, eravamo quasi imbarazzati, ci guardammo, sorridemmo e riprendemmo a baciarci con tutta la passione di questo mondo. Le ero sopra, inizia a slacciarle la camicetta e poco dopo sparì anche il reggiseno’lei era lì, seminuda, sotto di me, non ci credevo’iniziai a baciarle il seno, non so da quanto tempo desiderassi farlo..lei cominciò a tirarmi via la maglietta mentre io continuavo ad occuparmi dei capezzoli. Quando tornai a baciarla sulle labbra i nostri corpi si strofinarono con una sensualità incredibile. Mi buttò giù dal divano, quasi mi facevo del male, si alzò mettendosi in piedi a cavallo dei miei fianchi..mi guardava dall’alto in basso come nessuna aveva mai fatto..con calma e sensualità fece scendere la zip della gonna, la tolse e me la buttò sulla faccia. Ora era in piedi, sopra di me, con scarpe con tacco ai piedi, calze autoreggenti e giarrettiera, niente altro. Ero in estasi.
Si sedette sul mio petto, dandomi però la schiena e iniziando a spogliarmi di pantaloni e mutande. Io cominciai ad accarezzarla, la sua pelle era così liscia, lei era così eccitante. Sempre con dei movimenti lenti dolci e sensuali si chinò sul mio sesso ed iniziò prima a fare su e giù con la mano, poi a leccare la cappella, a baciarla ed infine lo prese tutto quanto in bocca..ero in paradiso. La tirai verso la mia faccia, e con la sua stessa calma inizia a leccarle il sesso, era un lago, il clitoride con le mie leccate diventò ben presto di marmo. Con una mano riuscii ad arrivare ai seni ed inizia a giocare con i capezzoli’gemeva dal piacere.
Pochi istanti dopo si mise a sedere sul mio membro ed iniziò a cavalcarlo, toccandosi le tette, guardandomi in maniera molto provocante. Potevo vedere il piacere nei suoi occhi. Ogni tanto tirava indietro la testa ed inarcava la schiena, era molto sensuale. Andammo avanti così per un po’ di tempo, eravamo tutti e due eccitatissimi, non esisteva altro che noi due.
Si staccò da me, sì alzò, mi disse di alzarmi’non me lo feci dire due volte’mi voltò le spalle, appoggiò le mani al bracciolo piegando in avanti la schiena’ora era lì, davanti a me, sempre con le scarpe con i tacchi, calze e reggicalze..era una visione..mi sussurrò ‘prendimi”la visione diventò realtà!
La penetrai, la tirai verso di me per farlo entrare tutto ed iniziai a fare avanti e indietro..lei iniziò a gemere dal piacere, le diedi uno schiaffo sul sedere, mi disse che le piaceva, lo feci altre due tre volte…mi disse che stava per venire, così misi un piede sul divano per poterla penetrare ancora più forte, volevo farle raggiungere un gran orgasmo’non mancava molto nemmeno a me a dire il vero’mi fermò’non capivo perché, mancava così poco’mi fece sedere sul divano, continuavo a non capire’ si mise sopra di me, si infilò il mio membro, mise le gambe intorno a me, ricominciammo a farlo, guardandoci negli occhi, baciandoci, ogni tanto mi baciava e mordeva sul collo e sulla spalla, le sue mani si muovevano in preda al piacere sulla mia schiena fino a quando venimmo assieme, fu in quel momento, nel momento del massimo piacere che mi graffiò con le sue unghie rosso fuoco. Mi fece male, ma mai un dolore fu così piacevole. Ci baciammo a lungo, aveva ancora il mio sesso dentro il suo, diceva che lo voleva sentire dentro il più a lungo possibile..

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