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Racconti Erotici Etero

LA SERATA DI SANDRA

By 16 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La serata con Nick era stata davvero fantastica’durante la cena avevano parlato moltissimo del lavoro di lui come consulente legale presso la Simrhod Company, della professione di lei come giornalista per Women’s Fashion per poi passare a parlare di cose più intime e del desiderio di entrambi di creare una famiglia e di avere tanti figli ora che entrambi erano arrivati all’apice della loro carriera.
Sandra studiò Nick, guardandolo appena al di sopra del bicchiere di savignon blanch che stava sorseggiando. Era davvero un bel uomo’folti capelli biondo/castano appena un poco lunghi, occhi verde chiaro, con riflessi celesti. Non era eccessivamente alto, ma aveva un fisico asciutto e ben modellato, con spalle ampie e gambe forti.
Era da qualche tempo che uscivano assieme ed era palese che si desideravano entrambi’la tensione sessuale fra loro era palpabile.
Nick guardò Sandra mentre, ondeggiando sinuosa sulle scarpe con i tacchi a spillo, andò a sedersi sul divano accanto a lui, girandosi poi a guardarlo negli occhi appoggiando dolcemente le labbra sul bicchiere di vino. Si accomodò accavallando le gambe lisce che lo spacco della gonna lasciava intravedere.
‘Sandra, tesoro, se devo dirti la verità &egrave da quando &egrave iniziata questa serata che ho una voglia matta di baciarti e toccarti’.
Sandra ridacchiò imbarazzata.Una bella risata gutturale di gola che Nick trovava molto sexy, quindi rispose:
‘Anche io ho voglia di stare con te, ma voglio essere io a dettare le regole del gioco. Vedrai, se mi segui, sarà tutto molto eccitante per entrambi. Che ne dici, hai voglia di giocare con me?’.
Sandra non attese la risposta; del resto aveva notato il gonfiore sul davanti dei pantaloni di Nick, segno evidente della sua eccitazione.
Quindi si alzò, appoggiò la flute sul tavolino davanti al divano e si diresse verso il caminetto, accanto al quale era sistemata una magnifica pianta di girasole. Sandra sentiva lo sguardo di Nick puntato sulla sua schiena e se ne compiaceva intimamente.
Si girò a guardarlo dalla sua posizione davanti al caminetto. Lui la osservava con uno sguardo interrogativo vagamente divertito, continuando a sorseggiare il suo bicchiere di vino: era curioso di sapere cosa Sandra aveva in mente…molto curioso.
Con un’unghia laccata di rosso carminio, Sandra staccò un seme dalla corolla del girasole, lo mise delicatamente in bocca aprendolo con i denti e lo masticò piano, sempre continuando a guardare Nick fisso negli occhi.
‘Mi sono sempre piaciuti i girasoli’ disse ‘Non so per quale motivo. Mi piace il sapore del loro seme, ma ora vorrei assaggiare il sapore del tuo seme.’
A quell’affermazione per poco Nick non si strozzò con il vino, che gli era andato di traverso. Posò il bicchiere sul tavolino, raggiunse Sandra, sollevandole il mento con il tocco delicato di una mano e iniziò a baciarla, piccoli bacini delicati a labbra chiuse. Ma ben presto si accorse di volere di più, così iniziò a muovere sensualmente la lingua avanti ed indietro sulle labbra di Sandra, tracciandone il profilo, finché lei non rispose socchiudendo le labbra.
Il movimento della lingua di Nick era molto sensuale. Sandra dischiuse le labbra e la sua lingua incontrò quella di Nick, intrecciandosi con essa. I denti scesero a mordicchiargli il labbro inferiore pieno e carnoso, fino a quando lui non emise un gemito.
Sandra era molto soddisfatta, ma quando sentì la mano di Nick sulla schiena che tirava giù lentamente la cerniera del suo vestito, si scostò e gli disse:
‘NO! Ho detto che stasera voglio condurre io il gioco. Voglio che tu non faccia assolutamente nulla fino a quando non ti darò io il permesso’
‘Va bene, gioia’ le rispose ‘Sono il tuo schiavetto’.
La cosa si prospettava molto eccitante.
Sandra gli sorrise, quindi sfilò ad uno ad uno i bottoni della camicia di Nick dalle loro asole, facendogliela poi scivolare lungo le braccia e lasciando nudo il suo petto muscoloso.
Passò piano le unghie su entrambi i capezzoli, quindi gli slacciò il bottone dei pantaloni e si inginocchiò con il viso all’altezza del suo ventre.
Nick era già parecchio eccitato. Sentiva il suo pene agitarsi nei pantaloni, ma era troppo curioso di vedere cosa aveva in mente Sandra.
Lei prese fra i denti la linguetta della cerniera ed un millimetro per volta la spinse verso il basso. Quindi si rialzò e, infilando le mani anche negli slip di Nick, glieli spinse verso le caviglie lasciandolo nudo.
‘Ed ora siediti su questa sedia’ gli comandò.
Lui si sedette,e Sandra si portò alle sue spalle. Si sfilò le calze autoreggenti e, usandole a mo’ di corda, legò dietro lo schienale le mani di Nick all’altezza dei polsi.
‘Hey, Sandra, che mi stai facendo?’ domandò decisamente sorpreso.
‘Fidati di me’ lei gli rispose.
Dopo aver legato le mani di Nick, si portò davanti a lui. Iniziò a sfilarsi il vestito e rimase in reggiseno e mutandine di pizzo nero, facendosi ammirare.
Nick non riusciva a staccarle gli occhi dal seno. Era magnifico’grande (Sandra gli aveva rivelato che portava l’ottava misura) e con una pelle bianchissima messa ancor più in risalto dal colore nerissimo del reggiseno.
Nick chiuse gli occhi due secondi, poi le disse:
‘Sandra, tesoro, hai un seno meraviglioso, ti prego fammelo vedere’. Quindi si morse il labbro inferiore, in attesa.
Sandra si slacciò il reggiseno e i suoi seni nudi emersero in tutto il loro splendore. I capezzoli, curiosamente piccoli rispetto all’ampiezza del seno erano due piccole ciliegine turgide, che lei prese a pizzicare languidamente con le dita, sempre tenendo gli occhi fissi in quelli di Nick.
‘Ti piacciono?’ gli domandò.
‘Scherzi?’ rispose Nick ‘Se potessi ti farei vedere subito quanto. Li leccherei tutti millimetro per millimetro con la mia lingua bagnata e ti mordicchierei i capezzoli fino a farti urlare dal piacere’.
‘Mmmmmmmmhhhhhhhhh’. Sandra si godette quella parole e poi si sdraiò sul divano con le gambe piegate proprio davanti alla sedia dove Nick stava seduto legato, dischiuse le gambe e si sfilò anche le mutandine.
Nick pot&egrave vedere tutto il pelo riccio e nero che le ricopriva il monte di Venere scendendo poi giù, il piccolo foro al centro e che Sandra aveva le grandi labbra lucide del suo dolce miele d’amore. Si sentiva straeccitato.
Goccioline di liquido prespermatico iniziarono ad uscire dalla punta del suo pene quando vide Sandra che con una mano si allargava le grandi e piccole labbra e infilava due dita nella sua dolce intimità, iniziando ad emettere gemiti di piacere.
‘Mmmmmmmmhhhhhhhhh, Sandra, ti voglio. Sei una vera strega a tenermi legato così. Ma aspetta che mi liberi e vedrai che fine ti faccio fare’.
‘Zitto!’ lo rimproverò e continuò il suo gioco con le dita. Dal punto in cui si trovava, Nick poteva vedere tutto…le labbra vaginali rosse e bagnate ed il dito di lei che tracciava cerchi delicati lì attorno, bagnandosi del suo miele umido.
Poi le dita entrarono nella sua intimità, sempre più umide ed esigenti. Si inserirono prima piano, poi Sandra aumentò il ritmo, fino a quando non venne con un grido rauco sotto gli occhi di Nick, che era anche lui quasi sul punto di esplodere.
Quando i battiti frenetici del suo cuore si furono completamente calmati, Sandra si alzò dal divano, si avvicinò a Nick e gli introdusse in bocca le sue due dita ancora gocciolanti di liquido.
Nick le succhiò e se le gustò. Dio che sapore!
‘Ahhhhhhhh. Succhiami, Sandra! Voglio sentire le tue labbra che mi cercano’..
Si inginocchiò davanti a lui e prese in mano il suo pene duro ed eretto. Era veramente magnifico, duro, lungo e grosso. Lo prese in mano tenendolo appena sotto il glande, quindi lo avvicinò al suo seno e lo depose in mezzo, stringendovi attorno le tette e movendole poi su e giù, su e giù.
Continuò così per qualche minuto, godendosi i mugolii di evidente soddisfazione di Nick.

Poi allargò il buchetto in cima al glande e, facendo attenzione a non fargli male, vi strofino’ il capezzolo destro. Era una sensazione stupenda. Le sembrava quasi di essere lei a possederlo in qualche modo.
Continuò per un paio di minuti, quindi lo avvicinò a due centimetri circa dalle labbra e vi soffiò sopra il suo alito caldo.
Nick sentiva brividi di piacere corrergli impazziti lungo la spina dorsale.
Il suo piacere aumentò quando Sandra estrasse la lingua e iniziò a lambirgli il glande come se fosse un gelato. La sensazione della sua lingua calda proprio lì in cima era indescrivibile.
‘Mmmmmmmmhhhhhhhhh’, mugolò Sandra, e si mise accanitamente all’opera succhiandogli il pene in tutta la sua lunghezza.
Nick non ce la faceva più, sentiva i testicoli duri come il marmo e gonfi .
Provò a resistere ancora qualche secondo ma quando Sandra si mise a succhiare più forte e contemporaneamente a passare la lingua calda sul filetto, proruppe in un orgasmo terrificante nella bocca di Sandra, che si godette quel piccolo fiume di sperma mentre le riempiva gola e palato.
‘Sandra, ahhhhhhh Sandra’sei fantastica. Nessuno in vita mia mi aveva mai fatto godere così’.
Sandra si portò alle sue spalle e gli slegò le mani.
‘Sei bello, Nick, bello e bravo. Ma ora che sei libero, voglio che tu mi faccia vedere cosa sai fare e che mi faccia urlare dal piacere’.
Nick non se lo fece ripetere due volte. Una volta con la mani libere tutto quello che voleva era fare godere Sandra con la stessa intensità con cui lei aveva fatto godere lui.
‘Vieni qui, dolcissima strega’ le disse.
Posò le mani sul suo grandissimo seno, sollevandolo e stringendolo fra le mani. Accostandole, quindi le leccò i capezzoli con la lingua sentendoli duri e caldi contro il palato. Dio, aveva sempre sognato di avere tra le mani un seno così. E Sandra aveva anche due capezzoli dal sapore delizioso, che chiedevano solo di essere succhiati e mordicchiati con avidità.
Li prese con i denti e poi li lambì con la lingua e li succhiò con la bocca e le labbra. Mmmmmmm.
Sandra era soddisfatta. Mugolava di voglia e intanto passava le dita fra i capelli di Nick, spingendoli la testa ancor più verso il suo seno, desiderosa che lui lo esplorasse di più, che magari lo prendesse tutto in bocca.
‘Oh, Nick’che lingua che hai’
Nick diede una bella spinta a Sandra, facendola adagiare così di schiena sul grande tavolo da pranzo al centro del salone. Le sollevò quindi le gambe appoggiandosele sulle spalle e si chinò verso quelle labbra deliziose e scintillanti di rugiada, quel pelo riccio e nerissimo che scompariva verso la calda fessura. Non seppe resistere e vi introdusse dentro un dito, affondando dentro, sentendo le pareti che si allargavano per accoglierlo. Poi estraendo il dito umido lo diede a Sandra fra le labbra.Lei succhiò avidamente, ad occhi chiusi. Quella ragazza era davvero dinamite.
‘Sandra, qui fra le gambe sei stupenda ‘voglio riempirtela tutta con la lingua’
Si chinò verso il buchetto, aprì le labbra con i pollici e lambì il clitoride con la lingua leccando su e giù, godendo la sensazione di fresco dell’umore di Sandra sulle papille gustative.
‘Sei tutta calda’ le sussurrò con voce roca ‘Penso che dovremmo rimediare’.
Staccandosi da Sandra per qualche secondo, allungò una mano verso i bicchieri di vino vuoti deposti sul tavolinetto. Prese il cubetto di ghiaccio ancora abbandonato lì dentro , tenendolo fra le dita, lo inserì lentamente fra le labbra vaginali di Sandra.
‘Ora, dolce Sandra, ti rinfrescherò proprio qui dove sei più calda, e ti userò come la mia coppa per dissetarmi.’
‘MMMMMMMMMMMMMMM’ mugolò Sandra ‘Nick, ti prego’..così mi fai morire’.
Ma lui fece finta di non sentirla. Succhiò tutto il cubetto di ghiaccio finché non si sciolse poi, sorridendo sornione, indurì la lingua ed iniziò ad introdurla nel buchetto, cercando di affondarla il più possibile. Intanto era diventato durissimo di nuovo.
Tutto quello che voleva era prenderla e fare l’amore con lei, ma era troppo bello vederla perdere il controllo’sentire Sandra ansimare e fermarsi appena un secondo prima che lei raggiungesse l’orgasmo.
‘Nick, dannazione’dammelo, ti prego’non ce la faccio più’
Lui era davvero soddisfatto, ma voleva covare la deliziosa vendetta’anche lui prima la voleva ma lei l’aveva tenuto legato. Adesso toccava a lei sopportare quella squisita tortura del desiderio.
Si accostò con il pene e cominciò a strofinare la punta dura e bagnata contro il suo clitoride.
Era una sensazione troppo forte per Sandra. Si sentiva la cosina letteralmente in fiamme
‘Dannazione, Nick’ti prego’ gli urlò quasi.
Ma lui continuò a farla soffrire, inserendole dentro solo la punta e poi tirandola fuori per poi ritornare ad inserirla ancora.
‘Dimmi, mia Sandra cosa vuoi eh?’
‘Nickiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii’
‘Dimmelo’voglio sentirtelo dire’
‘Oddio Nick’.voglio’.mmmmmmm’. voglio teeeeeeeee’
‘Si, gioia, eccomi’tutto per te’
E finalmente lo spinse dentro di lei fino in fondo con un movimento tenero e dolce, riempiendola tutta.
Si fermò un solo istante per farle sentire la pienezza del suo pene e poi prese a muoversi dentro di lei tenendole le mani sotto il sedere e spingendola contro di sé.
La prese prima lentamente con stoccate ritmiche e profonde’facendole sentire il pene entrare fino in fondo. Poi si mosse più veloce, tanto che potevano sentire il dolce rumore prodotto dallo sfregamento dei loro sessi lubrificati.
‘Oddio Nick’.mmmmmmm’. mi piace. Ancora ancora, ti prego’ mormorò Sandra.
Ancora movendosi dentro di lei, Nick mosse la mano sul culetto di Sandra e le solleticò il buchetto con il dito. Lentamente poi iniziò a farsi strada nel suo orifizio.
‘Ti piace, Sandra? Ti piace sentirmi anche nel culetto?’
‘Oddio Nick’si, mi piace. Ti voglio anche li”
‘Pazienza, cara, pazienza’ti farò godere anche così, ma a modo mio’Girati ora.’
Nick uscì fuori da lei, in modo da consentirle di girarsi dolcemente a pancia in giù.
Nick poteva vedere il suo delizioso culetto esposto ed in mezzo l’altro orifizio delizioso in cui voleva tuffarsi. Prese il pene in mano ed iniziò a strofinarlo su entrambi gli orifizi con uno sfregamento veloce, che lo fece impregnare tutto dei liquidi vaginali di Sandra.
Era cosi’ bello sentire quei liquidi caldi sulla punta del pene. Ma voleva possederla di nuovo, sentirsi scivolare dentro di lei. Poteva vedere la sua figa congestionata e questo lo eccitava maggiormente. Aveva il glande gonfio a dismisura. Con un colpo deciso tornò ad immergersi dentro di lei, mentre Sandra lanciava un gemito di puro godimento.
La stantuffò lentamente, poi sempre più forte, tanto che Sandra pot&egrave sentire i testicoli che le sbattevano addosso. Era un godimento unico per Sandra, specie adesso che Nick prese anche a solleticarle il clitoride con le dita sempre più esigenti e veloci.
Gli occhi di Sandra erano chiusi per l’intenso piacere che sentiva. Non riusciva a parlare dall’intensità del godimento che Nick le stava facendo provare.
Raggiunsero assieme l’orgasmo, urlando a pieni polmoni tutto il loro piacere.Poi giacquero appagati l’uno nelle braccia dell’altro.

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