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Racconti Erotici Etero

La settimana di Berlino

By 27 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto iniziò una sera di febbraio dello scorso anno, io e Cinzia dovevamo fare un viaggio insieme per un contratto, saremmo stati a Berlino il giorno seguente. La sera prima il mio cellulare squilla, guardo il nome sul display e noto con sorpresa che è Cinzia che mi sta chiamando, premo il tasto di risposta mentre il cuore mi accelera un po’ (Cinzia è sicuramente una bella ragazza, bionda con gli occhi verdi, un fisico stupendo e una quarta abbondante di reggiseno) sento la sua voce squillante dall’altro capo dell’apparecchio:
– Ciao Alberto, scusa se ti chiamo a quest’ora, ti disturbo?
– No, ero davanti alla televisione, come mai chiami?
– Senti, dovremmo incontrarci stasera per definire meglio i dettagli del contratto, non vorrei che arriviamo li e ci fanno delle domande a cui non sappiamo rispondere
– E’ proprio necessario? Stavo per andare a letto!
– Ti prego, mi sentirei più sicura,!
– Ok, dammi cinque minuti e arrivo
Casa di Cinzia non distava molto dalla mia, ci misi effettivamente il tempo che avevo previsto per arrivare sotto il suo portone. Suono il campanello e lei dal citofono mi invita a salire. Devo dire che ha una casa molto graziosa anche se non molto grande, con il soggiorno e la zona notte praticamente nella stessa stanza, divise da una tendina, che al mio arrivo era chiusa.
– Entra pure, fai come fosse casa tua
La visione che avevo davanti era ai limiti del concepibile, in quanto, quando mi aprì la porta, indossava solo una vestaglia viola semitrasparente da cui si intravedevano le mutandine dello stesso colore e un reggiseno rosa che faticava a trattenere il copioso seno.
– Vedo che anche tu stavi andando a letto – esordo io con un po’ di malizia: la situazione si stava facendo interessante e mi stavo eccitando, anche il mio uccello si stava gonfiando e speravo che non si vedesse tanto dai pantaloni.
– Si, ma prima volevo discutere di quel contratto, almeno riesco a dormire serenamente
– Ok, ma nella fretta non l’ho portato, ne hai una copia qui?
– Si, ce l’ho nel cassetto, aspetta che vado a prenderlo
Così, mentre si piega per prendere il foglio, mi mostra il culo sodo attraverso la vestaglia, e io inizio ad avere il sospetto che stia facendo apposta, così mi avvicino e gli chiedo
– Ma tu vai sempre a letto vestita così o festeggi un’occasione particolare?
– Mi piace dormire leggero, e poi non si sa mai, tante volte venisse qualcuno…
in quel preciso istante il cazzo mi si erige completamente, e lei che è a pochi centimetri dal mio membro se ne accorge
– Vedo che ci sono dei movimenti là sotto, non è che per caso ti ho eccitato?
– Beh sai com’è, il vestito non aiuta
– Allora sarò ancora più esplicita
con un gesto repentino della mano mi abbassa la cerniera e mi tira fuori l’uccello, comincia a masturbarmi e mi dice
– Ora vediamo cosa non va in questo affare
Continuando a segarmi mi abbassa i pantaloni e comincia a baciarmi le cosce intorno all’inguine, poi sale e inizia a leccarmi intorno all’ombelico. Io rimango talmente spiazzato che non riesco nemmeno a parlare, così le mi chiede
– pensi che la parte orale sia da riguardare?
– si, un’occhiatina io la ridarei…
Me lo prende in bocca senza esitare, succhia in maniera divina e io non so quanto posso resistere a un pompino del genere, così glielo tolgo dalla bocca, la alzo in piedi e comincio a spogliarla. Devo dire che nuda è molto meglio di quello che mi immaginavo, le tette hanno due capezzoli non troppo grandi e la figa ha solo un ciuffetto di peli sul monte di venere, guardarla mi manda in estasi, così la stendo sul letto e comincio a baciarla dappertutto, gli lecco i capezzoli e poi inizio a scendere verso l’ombelico lentamente, la sento gemere e capisco che sta diventando impaziente, ma io mi voglio divertire e risalgo verso l’alto, comincio a baciarla sulla bocca.
– Vuoi farmi impazzire?
– aspetta e vedrai
e mentre continuo a baciarla le metto un dito dentro. Ora sta gemendo ancora più forte allora riscendo e comincio a baciargli il clitoride, poi, sempre col dito dentro, comincio a ciucciargli il clitoride prima solo con le labbra, poi con tutta la bocca, a tratti lo lecco solo con la punta della lingua
– non ti fermare – mi dice – sto per venire!
io l’accontento e la sento tremare, capisco che l’orgasmo la sta invadendo e la lecco con più delicatezza, poi mi stacco e trono a baciarla in bocca
– Cazzo, non pensavo di venire di già, se sapevo che eri così bravo ti invitavo prima
– Siamo solo agli inizi
mi ripresento davanti alla sua bocca con il cazzo eretto, lei ricomincia a succhiarlo con cupidigia, poco dopo lo rilevo
– ora ti scopo come dico io
la distendo sul letto e le divarico le gambe, strofino la cappella sulla vulva bagnata per un po e subito dopo la penetro adagio, le faccio sentire tutta la mia eccitazione…
piano piano incomincio a spingere più forte, percepisco che anche la sua eccitazione sta aumentando di nuovo, do dei colpi regolari ma ogni tanto mi fermo per godermi di più la sua espressione, e improvvisamente mi viene voglia di vedere fino a che punto è disposta a spingersi con me, gli dico di girarsi che la voglio prendere a pecorina, lei lo fa e finalmente mi rimostra il suo magnifico culo, a guardarlo viene voglia di morderlo! Penso fra me e me che in serata quel culo sarà mio e intanto continuo a scoparla con decisione da dietro, quando a un certo punto lei mi chiede se voglio che stia sopra, io penso alle sue enormi tette che mi sbattono in faccia e gli rispondo di si, esco da lei e mi distendo sul letto, le mi sale sopra e si penetra col mio cazzo ancora al massimo dell’erezione, comincia a muoversi su e giù mentre io raccolgo nelle mie mani il seno le stuzzico i capezzoli con le dita e comincio a leccarli, sento che il suo andamento si è fatto più veloce, ogni tanto mi abbraccia e io la ricambio, fino a che non la vedo fermarsi
– adesso cambiamo buco, ti va?
non so se essere contento o piangere dalla gioa, non so se alla fine della serata avrei avuto il coraggio di chiedergli se me lo avesse dato, ma ora tanto il problema non si poneva più quindi gli rispondo di si. Lei si sfila il cazzo dalla figa e strofina la cappella sui suoi umori, poi prende un lubrificante da sopra una mensola e ne sparge delicatamente l’ano, mi rimonta sopra e con un gesto abbastanza deciso si infila il mio cazzo in culo, sento un leggero dolore ma non è niente in confronto al piacere immenso di incularla. Continuiamo così per qualche minuto quando io le annuncio che sto per venire, allora le se lo sfila e mi dicembre
– Bene, lo sai che lo sperma è un’ottima crema per la pelle? Non vorrai sprecare tutto qual ben di Dio dentro il mio culo?
Mi fa salire sopra di lei e mi inizia a fare una spagnola divina, e mentre io vado su e giù dentro le sue tette le con la lingua mi lecca la cappella, a quel punto non ce la faccio più e sborro sul suo viso abbondanti getti di sperma, qualche goccia le finisce tra i capelli, altro in bocca…
Mi getto sul letto esausto dalla scopata, lei si spalma un po’ di sborra addosso e poi va in bagno, quando ritorna mi dice
– E’ stato bello, ma ora devi andare, domani partiamo presto e ho bisogno di dormire
le rispondo – Ok, ma dimmi che non sarà solo una scopata e via, in fondo è piaciuto a tutti e due!!
– Non ti preoccupare, sciocchino, non ti dimenticare che dobbiamo passare una settimana insieme… poi vedremo come si evolvono le cose
e infatti quella settimana fu insuperabile, però questo ve lo racconto un’altra volta…

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