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Racconti Erotici Etero

La supplente 2

By 27 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Quanto ti desidero!!’
La sua voce roca mi sussurra queste parole, mentre le sue labbra mi sfiorano il collo, le mani salgono sotto il golfino e il suo cazzo preme contro le mie natiche.
‘Anch’io’.’
Siamo soli in sala professori, tra poco comincerà lo scrutinio ‘ il mio primo scrutinio ‘ e lui, il vicepreside, mi tenta in questo modo!
‘Non possiamo ora” cerco di dissuaderlo, ma intanto spingo indietro con il sedere per’stuzzicarlo, a mia volta.
Lui se ne accorge:
‘Hai sentito quanto è duro?’
E gioca col mio seno, lo tortura’lo estrae completamente dal reggiseno in modo che i capezzoli struscino contro la lana’.
Poi rincara la dose:
‘Lo vorresti sentire meglio?’ mentre una mano si fa strada sotto la gonna, risale tra le gambe fino a sfiorare il bordo delle autoreggenti ( proprio lui mi ha suggerito l’abbigliamento da indossare oggi..)
Mi sfiora le mutandine, me le spinge nella fessura’.le bagna tutte con i miei umori che già sgorgano copiosi, nonostante la situazione’ così insolita .
Ho paura che qualcuno ci sorprenda.
Sono eccitatissima e nervosa nello stesso tempo’lui, con un gesto disinvolto mi sfila gli slip, se li porta alla bocca e poi’li fa sparire in tasca!!
‘ Ora andrai di là così’esattamente come ti ho messa io’non toccarti le tette’voglio che si staglino contro la lana del golf…’
‘Come così’e senza slip’?’ Sgrano gli occhi, allibita.
Lui, al solito, ride del mio imbarazzo.
‘Prego , professoressa!! I suoi colleghi e il Preside la aspettano in biblioteca’.’
Improvvisamente cambia tono di voce, proprio mentre sta entrando il collega di musica che viene a cercare me’
‘ Senza la coordinatrice non si inizia lo scrutinio!!’ conclude a voce alta, il ‘vice’ mentre mi strizza l’occhio di nascosto.
Mi accomodo al mio posto, a metà del lungo tavolone dove sono già tutti seduti’e lui, il mio tutor’…il terribile professor E, siede di fronte a me ‘

Iniziano le operazioni di scrutinio.
La sequenza di nomi e di voti si sussegue, noiosa e senza inciampi’io cerco di evitare i suoi occhi, anche se a volte, di sfuggita, li incrocio .
Ad un certo punto sento qualcosa che mi sfiora le ginocchia’alzo lo sguardo verso di lui’un risolino appena accennato all’angolo delle labbra’e il suo piede scalzo entra tra le mie cosce’e’arriva proprio là! Porco! Anche con la punta dell’alluce trova a colpo sicuro il clitoride’nudo’che mi lavora con la perizia degna di un cesellatore’impossibile resistere! Sento i capezzoli indurirsi’puntare contro il maglioncino’ cerco di dissimulare la mia eccitazione ed il mio imbarazzo’ma è un’impresa ciclopica, anche perché mi sembra che tutti abbiano capito ! No, ovviamente è impossibile’ma quanto mi costa assumere un atteggiamento disinvolto!!
‘Questa me la paghi!’ gli dico con gli occhi.
Di fianco a me il collega di musica, che non si è accorto di nulla, attribuisce il mio rossore al nervosismo della prima esperienza di giovane supplente e cerca di rassicurarmi:
‘Vai avanti così che vai bene’sei bravissima”
‘Sì, sì’vada avanti così che va benissimo, professoressa” gli fa eco lui, beffardo. Che faccia tosta! Che impudenza!! Lo ucciderei’ed invece gli ho inzuppato la calza’.
Non so neppure io come, ma finalmente lo scrutinio termina ed io esco dalla sala con le schede ed i registri in mano, per far posto ad un altro consiglio di classe.

Dopo aver depositato le schede in presidenza mi avvio al bagno attiguo per ricompormi, quando lui entra di soppiatto e, dopo aver chiuso la porta, mi sospinge verso il lavabo.
‘Finalmente soli!! – sorride dietro di me ‘ Dove eravamo rimasti? Riprendiamo la posizione”
Standomi dietro mi alza la gonna , mi slaccia i bottoni del golf e riprende ad accarezzarmi il seno’nuovi brividi mi percorrono il corpo’non resisto e mi struscio con i glutei contro suo membro, durissimo, che lui estrae dai pantaloni .
Che voglia di averlo dentro !!
‘Accarezzati le tette!’ ordina, mentre me lo appoggia sulla pelle nuda, lo strofina nel solco, lo bagna dei miei umori’.me lo fa sentire’desiderare’
‘ Dammelo, ti prego!!’
‘Quanto lo desideri?’
‘Tantissimo!’
‘Tantissimo non è abbastanza! Lo devi desiderare di più!’
‘ Lo desidero’ lo desidero’come l’aria’ Lo voglio! TI VOGLIO!!’
‘Te lo darò quando sarai pronta, quando sarai così eccitata che potrò entrarti nella figa come una lama rovente dentro al burro!’

Non resisto più, mi sto dimenando contro di lui e’ finalmente’ mette fine alla mia tortura’finalmente mi penetra’con un solo colpo, giungendo subito fino all’utero, facendomi spalancare la bocca, come se mi mancasse l’aria’.
‘Ti apro in due, puttana!’
‘Sì, scopami’sbattimi’così’!!’
Mi sento riempire , lo sento percuotermi,squassarmi, lo sento dentro tutto, lo sento…che quasi mi esce dalla gola!
Assecondo i suoi movimenti col bacino, aggrappata al bordo del lavabo, mentre lui mi tiene salda per i fianchi .
‘Guardati! Guarda nello specchio!’ mi dice, prendendomi i capelli tra le mani e sbattendomi in faccia il mio sguardo da puttana, riflesso nello specchio…
Lo specchio è lì davanti a me, ma non ci avevo fatto caso, tutta presa com’ero dalla situazione.
Ora guardo la donna dello specchio’no, non posso essere io la donna dalle guance arrossate , dai capelli scarmigliati, che le ricadono sul viso, dagli occhi semichiusi, la donna che ad ogni colpo è costretta a spingere il mento in avanti e a mordersi il labbro inferiore per non gridare’la donna dai seni gonfi ed enormi, che ad ogni colpo sobbalzano scompostamente’la donna che è l’immagine del piacere incontrollato e incontrollabile, l’immagine della lussuria’Quella …troia…….non posso essere io!! “Miss Perbenino” come mi sbeffeggia a volte lui, mettendo l’accento sulla mia presunta doppia personalità…ma forse devo ricredermi….forse..ha ragione lui!
‘Ti vedi? Ti vedi …..quanto sei puttana? Hai sbagliato mestiere’la puttana dovevi fare, non la prof !’
Le sue parole mi procurano scariche elettriche, come al solito’lui è un maestro in queste cose…e lo sa!
Le sue spinte accelerano il ritmo’.. i nostri respiri diventano rantoli’lo sento esplodere di piacere dentro di me, mentre abbassa il capo sulla mia spalla ed io contemporaneamente vengo travolta da un orgasmo che mi scuote da capo a piedi’

Ansimanti, con i visi arrossati, ci stringiamo in un abbraccio’io sento le gambe molli’mi avvinghio a lui’
Tra poco c’è un altro consiglio di classe’bisogna ricomporsi, mentre vorrei accoccolarmi vicino a lui a fare le fusa’
Ma il dovere ci chiama’
Dura vita quella degli insegnanti!!! ;)

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