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Racconti Erotici Etero

La via del peccato

By 7 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Il tutto inizia il 16 marzo, la mattina era iniziata benissimo il mio unico cliente della giornata aveva disdetto il suo appuntamento e in questo modo avevo tutta la mattinata libera per preparare la camera degli ospiti per il fratello di Marco: Andrea. Nonostante non lo conoscessi molto siccome era sempre in giro per il mondo una cosa la sapevo, era una specie di hippy che si sarebbe fermato per un mese a casa nostra prima di ripartire per l’India. Secondo me uno come lui sarebbe sembrato fuori contesto sopratutto dopo che avevamo comprato l’appartamento superiore fondendoli in uno solo, il primo piano aveva le zone comuni come cucina, soggiorno, un bagno e la camera degli ospiti, mentre il secondo piano aveva due grandi studi, due grandi armadi e la camera matrimoniale con bagno, proprio per questo cercavo di rendere la stanza più accogliente possibile. All’improvviso iniziai a immaginare la stanza in un futuro sarebbe potuta diventare quella di mio figlio o figlia ma il discorso serio di avere figli non era ancora stato affrontato, venni colpita da una profonda tristezza per dover appena intavolare il discorso e allora decisi di uscire a fare un giro. Indossai una gonna nera aderente, una camicia di colore giallo acceso e un tacco 6 giusto per non soffrire troppo, mentre mi mettevo il rossetto guardandomi allo specchio sentendomi una bomba sexy mi sentii meglio e mentre mi prestavo a uscire dissi “Fortunato mio marito” contenta di me stessa.

Passai la giornata a fare shopping per poi incontrare Francesca con un gruppo di nostre amiche e fare quattro chiacchiere davanti a un caff&egrave, Francesca era una delle mie care amiche e l’avevo sempre invidiata per la sua sicurezza e sincerità per la sua vita sessuale. Mi misi a guardare l’orologio mentre Franci finiva di parlare del suo ultimo amante ed erano quasi le 19.00, essendo il bar a due passi dall’ufficio di mio marito e sapendo che lui smetteva di ricevere i clienti per finire le scartoffie, il piano si formò da solo: Io lo vado a prendere, lui mi porta in un bel ristorantino e poi a casa lui mi fà sua con la stessa foga di un tempo. Con questa idea in mente salutai il gruppo anche se lo sguardo e il sorriso di Franci voleva farmi intuire di sapere tutto, ancora non capisco come faccia a sapere sempre quando qualcosa riguarda il sesso facendomi sentire imbarazzata presi il volo. Quando arrivai al portone utilizzai la mia copia per potergli fare la sorpresa, dopo essere uscita dall’ascensore lentamente mi avvicinai alla porta e mentre l’aprivo lentamente con lo sguardo cercavo Sylvie per avere la sua complicità trovai la sua scrivania vuota. Mentre entravo in rigoroso silenzio pensai che stesse aiutando Marco nel suo ufficio, nonostante dovesse ancora compiere 20 anni sentiva spesso mio marito parlare di come fosse professionale e brava, il suo aspetto di giovane bionda, bellissima e slanciata davano una buona immagine. Mentre mi inoltravo per la sala d’attesa per raggiungere la porta dell’ufficio sentivo dei rumori che mi fecero venire un forte peso al petto nonostante non capissi cosa fosse, ma dopo aver guardato attraverso la porta accostata mi crollò il mondo addosso. Sylvie era sdraiata seminuda sulla scrivania mentre Marco con solo la cravatta e i pantaloni alla caviglie se la scopava mentre lei con la gamba destra sulla spalla di lui e la gamba sinistra dietro il sedere come a spingerlo. Marco si stava scopando la sua segretaria con tutta la sua foga:”Si troia ti piace il cazzo eh?”

“Oui Patron!!!(si capo)” Sylvie tra i gemiti di piacere e il suo accento francese, sentire il suo capo scoparla in un modo rude eccita Sylvie e la sensazione del suo cazzo

Con il sorriso sulla faccia ” Dai troia voglio sentirti ……… parla!” si vedeva sul suo volto il piacere un piacere che non vedevo da molto

“Massimo ha una piccola BAGUETTE mentre voi avete ………….. aaaaaa oui!!!!!” Sylvie viene interrotta da un’orgasmo

“Avete cosa?”

“Voi avete una TOUR EIFFELL SEIGNEUR MARCO!!!!!” tutto d’un fiato per non essere interrotta da quello che sembra un secondo orgasmo

Marco all’improvviso si ferma e pensando di essere stata scoperta mi preparo a fare il finimondo non appena avessi incontrato il suo sguardo ma lui semplicemente gira Sylvie e la mette a pecora, lentamente inserisce inserisce il suo cazzo duro di 17 cm come non lo vedevo da molto avvolto da un preservativo e lentamente prende un ritmo lento ma profondo. Non riuscivo a muovermi e le lacrime non si fermavano, non potevo crederci tuttavia sentivo un misto di eccitazione-odio mentre lui parlava con quella troia francese: “Allora come và con Massimo?”

Sylvie sentiva il Membre de Fer entrare in profondità per poi ritornare indietro provocandole una scarica di piacere e rendendole difficile parlare “Oui, tutto bene ……………. abbiamo deciso la data del matrimonio ……………. Monsieur et Madame sono invitati ovviamente” il sorriso compare sul volto di lei

“Davvero? Avrò qualche compito?”

Mordendosi il labbro dal piacere “Potreste venire ………..” si morde ancora più forte il labbro quando sente Marco spingere di più e più violentemente come se lo stesse facendo volontariamente ma riesce a continuare ” a trovarmi da solo prima che salga sull’altare”

“Vedrò di non deludere la SPOSA !!!!” non appena finisce di dirlo prende la coda di cavallo di Sylvie e inizia a tirare violentemente mentre inizia a montarla con tutta la sua foga. Continuo a rimanere immobile come paralizzata mentre mio marito ritorna a cavalcare la puttana francese con un ritmo più lento e iniziando a baciarla sul collo: “Non riesco a resistere alle bionde ………. e poi quell’accento francese, mi fai impazzire mh”

“Sono tutta a suo servizio Sig…… Marco” i baci sul collo diventano dei baci molto intensi con la lingua
Marco interrompe il bacio “Tra poco avrai la mia sborra, piccola” per poi darle un leggero morso all’orecchio

“No! Non ancora!!!!” velocemente Sylvie scivola via dalla pecorina e quando si ritrova faccia a faccia con Marco gli dà una forte spinta, Marco atterra sulla sua poltrona e lei lentamente si inginocchia prendendo il suo cazzo duro tra le mani. Lentamente sfila il preservativo per poi iniziare un dolce massaggio seguita da una serie di baci sulla sua cappella “Cosa volevi chiedermi prima?” Marco con una voce profondamente eccitata e colma di piacere

Con un tono seducente “Si ricorda quei Boucles d’Oreille che abbiamo visto due giorni fa?”

“Mh Si ricordo continua”

“Bhe da allora proprio non riesco a togliermelo dalla mente e con quel design in stile antico posso dire a Massimo che sono di famiglia “Sylvie guarda profondamente Marco mentre dai baci passa a leccare tutta l’asta “non starebbero benissimo con i miei occhi azzurri”

“Si tuttto quello che vuoi …………………. te lo sei meritato ma sbrigati abbiamo del lavoro da finire” Sylvie esegue l’ordine iniziando un pompino mettendoci tutta la sua passione, Marco sente il suo cazzo entrare e uscire dalla sua bocca e la sensazione arriva inizia ad arrivare “Stò per venire!!”

Dopo quelle parole Sylvie smette di fare e continua facendogli una continuando a massaggiare il cazzo duro, alla fine Marco non riesce più a trattenersi e sborra. Il primo schizzo la finisce sulla sua seconda di seno e il secondo la prende in faccia “Mh sporcaccione, mi tocca pulire tutto” cominciando a leccare lo sperma sull’asta di mio marito “per sua fortuna lo sperma fà bene alla pelle”.

Marco con un’aria beata mentre la sua fedelissima e cara segretaria finisce di leccargli il cazzo “Se solo mia moglie fosse brava come te …………………… scommetto che Massimo non ti apprezza del tutto”

Con un gran sorriso “Sono fortunata e felice di avere un Patreon come lei …………… che si prende cura di me”

Dopo quelle parole riuscii ad andarmene ma in modo da non farmi sentire, quel bastardo doveva pagare ma non adesso. Con l’arrivo di Andrea non volevo creare un putiferio ma alla sua partenza con il divorzio lo avrei lasciato in mutande insieme a quella puttana, avevo bisogno di sbollire e per questo ritornai a casa. Quella sera feci finta di niente o almeno ci provai ma non si accorse di niente, ma quella rabbia che mi portavo doveva essere sfogata e infatti avevo già chiamato Franci per ritrovarci la mattina dopo.
Continua……….. La mattina dopo quando esce di casa quel bastardo chiamai Franci affinch&egrave venisse da me, dovevo sfogarmi con qualcuno e lei era degna di fiducia. Quando Franci venne da me all’epoca 30enne, uno stangone di 190cm, capelli castani ricci, una seconda abbondante e un bellissimo paio di cosce che invidiavo. Lei subito mi rassicura e ci sedemmo sul divano:
“Cosa ti succede Lu? Sei sconvolta” allarmata la Franci
“Ho visto quel bastardo di Marco scoparsi Sylvie!! Mi tradisce non sò da quanto” dissi in una crisi di pianto
Franci non tanto sorpresa “Come ha potuto? Ma almeno si spiega quello” io la guardai facendole capire che non capivo “Quando a una festa me lo feci conoscere più tardi a notte inoltrata ………. la sua mano sfiorò il mio sedere”
“Cosa!?”
“Quando mi girai lui si scusò dicendomi che non l’aveva fatto apposta, ma adesso capisco di no. Cosa pensi di fare? Chiedere il Divorzio?”
“Ovviamente!! Voglio rovinare quel bastardo, chissà quante si &egrave scopato”
“Che ne dici di buttare tutte le cose dello stronzo?”
“No! Prima preparo tutte le carte e poi lo butto fuori, dovrò fare finta di niente per un pò ma ne verrà la pena e ti chiedo di fare lo stesso”
“Va bene ma ..” venne interrotta dal citofono “aspetti qualcuno?”
Cercando di riprendermi “Oh no &egrave Andrea! Mio cognato”
“Che vuoi fare?”
Velocemente andai ad aprirgli il portone “Farò finta di niente per tutta la sua permanenza e poi chiedo il divorzio, ti chiedo ti non dire niente a nessuno e vai ti prego”
Franci prese la sua roba e uscì dall’appartamento mentre l’ascensore scende “Sei sicura di farcela?”
“Si, ti invito quando lo butto fuori, ora và!”
Quando Franci inizia a scendere le scale io cerco di ricompormi e a un certo punto sento sento l’ascensore arrivare e mi affaccio all porta “Ciao Andrea quanto tempo”

Andrea aveva 22 anni, alto 190cm, era un ragazzo in forma e magro anche se non muscoloso, quando lo incontrai il 17 marzo aveva i capelli e barba lunghi ma nonostante i miei gusti aveva un fascino primitivo, selvaggio. Cercai di nascondere la mia lontananza da Marco ma Andrea mi capì subito, una mattina mi affrontò e allora mi decisi raccontando tutto. Andrea capì e mi disse che tutte le ex prima di me le aveva tradite ma con me sembrava aver messo la testa a posto, ci sbagliavamo entrambi e stranamente quello fu un ponte. Da allora andammo d’accordo, lui mi raccontò dei suoi viaggi e io delle persone ricche e vip che avevo conosciuto, grazie a questa amicizia le giornate passarono veloci e serene mentre ero alla ricerca del migliore avvocato sulla piazza. Il 21 marzo iniziai a fare dei sogni spinti, molto vivi e mi impedivano di addormentarmi, 3 giorni dopo uno di quei sogni provai a toccarmi, pensando a una persona in particolare e dopo l’orgasmo con Marco vicino a me senza che se ne accorgesse mi addormentai soddisfatta. All’epoca mi chiedevo cosa avesse potuto scatenare quei bellissimi sogni ma dentro di me sapevo chi.

Il 1 aprile ritornai a casa nel primo pomeriggio e mentre controllavo la posta arrivai in soggiorno, mi fermai e vidi Andrea coperto solo da un’asciugamano mentre sceglieva i canali della tv. Andrea sentendomi si girò, si era tagliato la barba e i capelli, era molto carino: “Oh scusa volevo solo mettere un canale, vado subito a vestirmi”.
Mentre si precipitava in camera sua io ero in imbarazzata e mi diressi nel mio ufficio, ricevetti una telefonata da una cliente, un’appuntamento per il giorno dopo. Volevo prendere i documenti necessari immediatamente per non pensarci su ma si trovavano su un scaffale in alto e dovetti prendere la scala, avevo una ampia gonna corta bianca con pois neri, tacchi e una camicetta nera nuova, l’ideale per una scala. “Vuoi che salga io?” Andrea all’entrata del mio ufficio, indossava un paio di jeans e una camicia bianca
“Posso fare da sola ma potresti tenermi la scala?” ero ancora imbarazzata per prima
“Sicura?” mentre si avvicinava e afferrava la scala
Iniziai a salire “No, faccio prima io e finiremo subito” arrivai in cima alla scala e guardando giù “reggi?”
“Si fà pure” guardando in alto verso di me
Iniziai a cercare le scartoffie ma l’occhio mi cadde su un riflesso di un’armadio vicino, dal vetro vedevo Andrea guardare in sù mentre sorrideva e si leccava le labbra, solo allora realizzai che mi poteva guardarmi sotto la gonna e io avevo un tanga bianco. Molti mi facevano i complimenti ma da quando portavo l’anello di famiglia datomi da Marco non avevo più visto nessun altro uomo guardarmi così intensamente, invece di sentirmi offesa mi sentivo compiaciuta anzi onorata. Alla fine trovai i documenti ma per farlo allargai le gambe e spinsi il mio sedere indietro, guardai il riflesso e Andrea si morse il labbro per quello che vedeva, con la mano si toccava per calmare il suo pitone. Decisi di smetterla e iniziai a scendere la scala “Hai cambiato aspetto, qualche programma?”
Andrea aveva un sorriso soddisfatto “Pensavo di cucinare e cenare insieme, poi andrò dai miei” sapevo perch&egrave sorrideva
“Non ceni da loro?” gli risposi con un sorriso felice mentre mi sentivo leggermente stuzzicata dalla situazione
“Bhe dovrò parlare del mio ultimo viaggio per poi sentire le loro lamentele su di me, in questo modo le lamentele sono dimezzate” Andrea prende la scala “dove la metto?”
Per un’attimo fraintesi “Ah si, nel guardaroba nella camera da letto e senti io rimarrò qui a lavorare”
“Io invece cucinerò, ci vediamo a cena” facendomi un’occhiolino

Rimasi a lavorare per alcune ore ma l’episodio della scala non mi usciva dalla testa, a cosa avevo pensato? Non ero così audace dai miei 14-18 anni quando scoprivo il sesso ma non provavo imbarazzo ma brama, all’improvviso iniziai a sentire l’odore della cena. Decisi di interrompere e iniziai a scendere seguendo l’invitante odore, scesi le scale per il piano inferiore e vidi Andrea in cucina con il grembiule: “Sento qualcosa di buono”
“Lo spero viaggiando si impara qualcosa ma ci vuole anche un pò di pratica, spero di averne abbastanza” ironico
“Per una volta non cucino io, posso aiutarti?”
“Certo ma prendi un grembiule, sarebbe un peccato sporcare dei vestiti simili”
Mi misi il grembiule offerto “Che premuroso, allora cosa posso fare?”
Mentre controllava i fuochi “Tu pensa al riso e alle verdure, io invece al pollo e al dessert”
Per un pò cucinammo vicini ma ad un certo punto mi ritrovo Andrea dietro di me, la situazione si stava scaldando e allora decisi di fare l’audace iniziando a strisciarmi su di lui, lentamente sento la sua asta indurirsi. Andrea prende un assaggio di curry “Prova” me lo fà assaggiare, era buonissimo e piccante, la situazione si stava facendo incandescente e la situazione sulla scala, cucinare a stretti contatto con lui, l’odore delle spezie mi stavano facendo impazzire facendo salire la mia eccitazione a livelli mai sentiti prima.

Alla fine decisi di agire d’istinto e mi girai baciandolo con passione avvinghiando le mie braccia attorno al suo collo, dopo una iniziale sorpresa rispose al bacio e le nostre lingue si fusero, le sue mani sporche di curry iniziarono ad accarezzarmi le gambe e ci misi poco a bagnarmi. Nonostante il momento Andrea ebbe la lucidità di chiudere i fornelli con una mano ma ritornò subito sotto la gonna, aveva imparato bene dalle sue avventure negli anni in giro per il mondo, le sue mani mi modellavano come burro e i suoi baci mi mandavano in estasi, ero incandescente. Ci togliemmo i grembiuli e mi alzò prendendomi per le cosce, io avvolsi le mie gambe su di lui mentre lui iniziava a camminare, mi portò sul tavolo da pranzo e mi appoggiò sopra. Io mi distesi mentre lui mi aprì la camicia facendo saltare i bottoni, la su faccia affondò sulle mie tette mentre le tirava fuori dal reggiseno “Oh si!” sentivo il suo cazzo duro sopra di me, la sua mano sinistra sulla mia coscia e la destra mi massaggiava il seno mentre me lo baciava “dispiace per la cena”
“Preferisco questo piatto forte” a quelle sue parole gli tolsi lentamente la camicia e facendolo staccare da me rialzandomi iniziai a baciargli il petto “oh si, sei fantastica”
lo allontanai e scesi dal tavolo ma ritornai a baciargli il petto per scendere mentre gli toglievo i jeans, alla fine glielo tirai fuori ed era duro “Tu e Marco in qualcosa siete uguali” lui mi rispose con un sorriso, iniziai ad accarezzarlo e succhiarlo dolcemente. Leccando su e giù, succhiandolo e assaporandolo con la lingua lo sentivo duro ma avevo come l’impressione che stesse diventando più grande. Quando lo riguardai meglio era diventato più grande “Questi saranno 20cm, altro che fratellino minore” maliziosa
Andrea mi prese con foga per rimettermi sul tavolo e abbassandosi mi alzò la gonna, iniziò a baciarmela mentre le sue mani mi accarezzavano le cosce, i suoi baci mi facevano venire un brivido di piacere e quando iniziò a leccare per poi succhiarmela divenni un fiume di piacere come la mia passera zuppa. Si alzò all’improvviso per accarezzarmi con la sua verga prima di penetrarmi “Come può Marco tradirti con quella puttanella francese quando ha una vera donna in casa?” a quelle parole mi ricordai di come Marco si scopava Sylvie e iniziò ad unirsi la rabbia alla lussuria.
Lo allontanai e lui fece la faccia di qualcuno che aveva perso l’occasione, ma io non avevo finito e scesi dal tavolo, gli diedi le spalle, allargai le gambe provando lo stesso piacere provato sulla scala e piegandomi sul tavolo “SCOPAMI! Dimmi perch&egrave sono meglio di Sylvie!” lo volevo
Andrea deciso mi strappa il tanga e mi assaggia lentamente con la sua cappella, la senta muoversi mentre mi tortura con l’attesa per poi spingermelo con un colpo secco “Ah SI!!” non avevo mai preso un cazzo così grande “al tuo cazzone piace?”
Inizia lentamente a scoparmi per farmelo sentire e godersi la situazione “Marco si scopa la Francesina solo per sentirsi sentirsi giovane!! Se scopasse te come si deve non ne avrebbe bisogno” voleva farmi sentire la differenza
Lo sentivo imponente dentro di me ma sopratutto la sua voglia di me “Ah si se sapesse scoparmi come fai tu, sarei stata la sua troia non la tua” Andrea mi tira verso di lui iniziando a strizzarmi i capezzoli
Non volevo che finisse “Dillo ancora troia!” iniziando a scoparmi forte senza pietà
Sentivo il suo cazzo attraversarmi non dandomi tregua “Fanculo Marco! Sono tua, solo tua!” non mi ero mai sentita così porca ed era il primo ad arrivare così in profondità, godevo e soffrivo allo stesso tempo
“Per tutte le corna messe, ti aiuterò a rimetterti in pari” mentre sentivo i suoi baci sulla schiena e le sua mani e strizzarmi le tette “Sto per ………. venire!”
Lo volevo caldo dentro di me “Sborra dentro!! Giorno …………… ah SI! Sicuro!” il primo schizzo lo sentii meraviglioso ma poi lo tirò fuori e finì di sborrare sulla mia gonna e le gambe.
Quando finì mi inginocchiai e mi misi a succhiargli il cazzo da tutta la sborra, lo volevo “Dicevi sul serio prima?” mi chiese
Stavo succhiando quel bel cazzo mentre ritornava normale “Marco &egrave fuori e tu sei dentro tutte le volte che vuoi, io sono solo tua” quelle mie parole ebbero un bellissimo effetto.
Il suo cazzo in poco tempo era ritornato duro come il marmo pronto per un’altra sessione “Ora facciamo sul serio” Andrea mi prese in braccio portandomi in soggiorno dove prese una cornice e poi si incaminò verso la camera matrimoniale.
Andrea mi mise sul letto e appoggiò la foto del mio matrimonio lì vicino per farmela vedere bene “Mostriamogli come si fà” si distese sopra di me e io mi avvinghiai a lui.
Non smettevamo di baciarci, le sue mani non smettevano di esplorarmi mentre il suo cazzo continuava a strisciare su di me, il migliore piacere provato sul quel letto e non era Marco. Lui era nudo mentre io ero rimasta solo con la gonna sporca e i tacchi, il mio sguardo incrociò la foto e iniziai a sentire un senso di colpa ma il ricordo di Marco con Sylvie cancellò tutto. In quel momento ero piena di desiderio, lussuria, piacere e rabbia, tutto questo era ……. era “Bellissimo, forse questo letto vedrà qualcuno che sà scoparmi” non ero mai stata volgare durante il sesso ma con Andrea mi veniva naturale e mi piaceva.
Mi prese le gambe piegandole sulle spalle iniziando scoparmi forte “Ah si dai stallone mio” la mia rabbia e il suo pompare forte mi mandavano mi facevano godere, lo sentivo entrare e uscire mentre mi succhiava i capezzoli.
Poi con furia mi mise a pecorina “Ah si che troia che sei, prendilo puttanella mia” mentre mi sculacciava, mi sentivo come una vacca con il suo toro e non mi era mai capitato fin a quel momento. Era già venuto da poco e quella nostra passione non aiutava “Tra poco dovrò sborrare” dispiaciuto
Mi allarmai “No!” non volevo che finisse ora e lo fermai bruscamente, lo distesi sul letto e mi misi sopra di lui, lentamente con la mano ferma sul suo cazzo lo infilai dentro mentre lui con le mani mi teneva i fianchi. Ora comandavo io, ero io a imporre il ritmo con il mio bacino mentre lui faceva il possibile per resistere, mi muovevo lentamente e lo cavalcavo, ero lenta ma intensa.
Iniziai a cavalcarlo più velocemente facendolo entrare in profondità “Tra poco sborro!” mentre iniziava a spingerlo più dentro possibile, godevo come una matta.
Andrea non c’&egrave la faceva pù “Sborra quando..” non feci in tempo a finire quando mi diede un ultimo colpo da spaccarmi in due mentre schizzava dentro di me “Ah SIIIIIIIIIII!!!” sentivo lo sperma caldo mentre lui mi baciava il seno “….. quando vuoi” con un tono dolce al suo orecchio.

Io e Andrea ci coccoliamo per un pò “Eri seria?”
“Su cosa?”
“Da adesso sei solo mia?” stringendomi a s&egrave
Guardandolo negli occhi serissima “Solo tua” misi una mano tra le mie gambe piacevolmente e raccolsi un pò del suo seme, lo spalmai sulla foto del mio matrimonio e precisamente su Marco “che si scopi Sylvie”, ci baciammo intensamente e poi appoggiai la mia testa sul suo petto “Non farai tardi?
Mentre mi coccolava il seno e il culo sotto la gonna con le sue mani “Nessun problema, sono abituati ad essere delusi”
Vi ricordate quando vi dissi che la mia Via del Peccato era iniziata con tradimento? Bhe eccolo qui
Dopo quella sera io e Andrea diventammo amanti fissi come Marco e la sua puttanella Francese. La sera mentre Marco era in ufficio io ero a casa con Andrea e ognuno si godeva il proprio amante, io a casa dove capitava e lui in ufficio. Strano a dirlo ma ritrovai una felicità e volevo che non finisse mai……………..ma la partenza di Andrea si avvicinava. Sapevo che prima o poi andrea doveva partire ma il tempo passò veloce e il giorno della sua partenza si avvicinava, il 25 maggio.

Era il 22 Maggio e sapendo che Andrea sarebbe partito tra un pò ero leggermente triste, non ne avevo ancora parlato con lui ma…… non sapevo cosa dirgli. Cosi mi ritrovavo a cucinare la cena per noi due chiedendomi: Dovrei chiedergli di non partire?.

Dopo cena eravamo sul divano a guardare la tv, lui era tranquillo ma io ero preoccupata. Lui non mi aveva detto niente sulla sua prossima partenza e mi rendeva nervosa, speravo che mi dicesse che non partiva oppure…………sarei dovuta partire io con lui? Non sapevo cosa fare.

Mi diede un bacio “Ho un regalo per te” si alzò e mise un DVD
“Ma cosa?” comparve l’ufficio di Marco

“Bhe sò che vuoi chiedere il divorzio cosi ho pensato di darti un’aiuto” lo guardavo incredula ” e poi volevo vedere cosa ha questa Sylvia di tanto speciale per tradirti con lei”

“Purtroppo li ho già visti in azione lo sai” ero leggermente irritata
Mi abbracciò “Ma io non c’ero”

“Mmmmmm va bene vediamoli” mi diede un bacio e fece avanzare il video

Vedevo Marco fare il porco ma vedendo come reagiva lei il mio umore cambiò, quando vidi lui regalarle una collana capì che lei si faceva scopare solo per soldi e regali “Che fratello idiota non si accorge di niente”

“Hai ragione” gli dissi mentre iniziava a baciarmi sul collo, ad accarezzarmi le braccia e le gambe. Come mi piaceva e intanto vedevo Marco fare lo stesso con Sylvia, se la baciava e le alzava la gonna mettendola sopra al tavolo “Oh si” mi sentivo strana Andrea mi stava eccitando mentre vedevo mio marito fare lo stesso con un un’altra. Sentivo la sua mano che si spostava sull’interno coscia e l’altra sotto la maglietta, come mi piaceva deciso e passionale. Godevo con le sue mani e come mi baciava il collo “Sei fantastico Andrea” mmmmmmm che labbra

Lui sorrise “No tu sei fantastica” mi sussurrò all’orecchio per poi iniziare a giocarci con la bocca e la lingua. Iniziò a massaggiarmi il seno mentre l’altra mano entrava nei miei pantaloncini e mi massaggiava tra le gambe………..sulla mia passera.

“Mmmmmmmmmmm si…………continua” mi faceva godere con le dita, vedevo Marco mentre leccava la figa di Sylvia e la cosa mi faceva eccitare. Ero bollente e sentivo caldo, volevo spogliarmi ma non volevo interromperlo, poi fece entrare le dita “AH!” facendomi sussultare e iniziando a scoparmi lentamente. “Mmmm dai si…………Scopami con le dita porco!” come godevo con la maglietta alzata mentre Andrea mi leccava e succhiava il seno, l’altra mano nei miei pantaloncini mi scopava sempre più forte. Avevo le gambe allargate “mmmmmmmmmmmm” una mano tra i suoi capelli mentre mi succhiava il capezzolo e con l’altra mi accarezzavo la coscia “continua” ero vicina lo sentivo “mmmmmmmmmmmmmmmmm” stavo per venire “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!” esplosi in un orgasmo bagnandoli tutta la mano. Mi godevo il momento mentre vibravo per il piacere e vedevo Marco sullo schermo mentre si scopava la Francesina……………….. mi venne una gran voglia, con frenesia spogliai Andrea e poi me stessa.

Mi inginocchiai, mi spogliai e iniziai a succhiarlo………….era durissimo “Mmmmmmm Lu” lo leccai per bene bagnandolo tutto per poi iniziare a succhiarlo iniziando dalla punta “oh………………… mmmmmmmmm……mmmmmmmmmm” lo succhiavo lentamente mettendomelo sempre di più in bocca “fantastica” mi teneva le mani sulla testa e io mi toccavo. Era troppo grande non riuscivo a prenderlo tutto ma mi piaceva il sapore “mmmmmmmm”

Smisi di succhiarlo “Scopami” dissi eccitata mentre mi misi sopra di lui, lo baciai mentre lui con le mani mi aiutava a……….impalarmi. Con i piedi ben piantati nel divano mi appoggiai alla sua cappella e lentamente lo facevo entrare “Mmmmmmmmmmmmmmmmmmm” prima la punta e poi tutto il resto mmmmmm lo sentivo ……………. lo feci entrare tutto dentro “AH…………”. Con la bocca iniziò a leccare e succhiare le mie tette “Mmmmmmmmm leccami………succhia” che bocca vogliosa………….e le sue mani sui miei fianchi……..facevo uscire il cazzo fino alla punta ma poi mi spinse in basso “Ah si!” facendo ritornare il suo bel cazzone dentro di me “Sono tutta TUA!” la sua bocca sulle mie tette e il suo cazzo duro dentro di me……………mi faceva godere come una porca”Ah………….ah……….AHHHHHHHHHHHH! ANDREA!” come lo cavalcavo……. Mi piaceva troppo e mentre mi godevo la situazione scivolai con i piedi……..mi impalai completamente “Ah CAZZO!” e per poco non caddi all’indietro ma per fortuna mi reggeva Andrea per le braccia. Ero cosi tanto piegata all’indietro da vedere sottosopra la Tv con Marco che scopava con Sylvie, Andrea mi prese per bene e iniziò a scoparmi duramente “Mmmmmmmm SI! Fammi godere!” non sò se era la posizione…………ma godevo sempre di più

“Lu!…………………mmmmmmmm” voglioso e arrapato mi fece cambiare posizione mettendomi a pecorina “Ti piace essere montata vero?” prendendomi di nuovo per i fianchi inizio e sdraiandosi sopra di me mi sussurò all’orecchio ” Sei solo MIA!”

Lo sentivo sopra e dentro di me mentre guardavo ipnotizzata lo schermo della tv……….non riuscivo a smettere di guardare ma poi……….invece di vedere Marco vedevo solo il riflesso di Andrea…………..”Ti AMO!”

“Ti Amo Lu” mi girò e con le mie gambe sulle sue spalle mi baciava……………lo tenevo stretto a me mentre mi sfondava la figa “Non ti lascerò mai!”

“Mai?” mentre lui mi leccava il petto e il collo

“MAI!” era il mio uomo………..il mio stallone iniziò a scoparmi come un matto “MAI!”

“SIIIIII!” venni per la seconda volta “MMMMMMMMMMMM”

“Vengo!” con un ultimo venne dentro di me………sentii la sua sborra calda riempirmi tutta

Lasciò le mie gambe e sdraiati sul divano ci baciavamo avvinghiati l’uno all’altro “Eri serio?”

“Non sono un coglione come Marco…………………non ti voglio perdere…….se non puoi venire con me………rimango io”

“Oh Andrea” lui si che era un’uomo………..l’uomo per me

“Ma che si fà ora con Marco?”

Guardai la tv……ormai il video era finito “E’ il momento di passare dall’avvocato con un video”

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