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Racconti Erotici Etero

La vicina di casa

By 10 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Eravamo cresciuti praticamente insieme, eravamo vicini di casa lei Michela due anni più grande di me una bella morettina senza molto seno ma con un sederino da favola. Ero molto amico del fratello e quindi spesso ero nella loro casa e alle volte avevo potuto anche ammirarla in reggiseno e mutandine e devo dire che spesso, specialmente il suo culetto, era in cima ai miei pensieri quando mi masturbavo. Il tempo era passato lei si era sposata molto prima di me e adesso era una splendida quarantenne con due figli un maschio Matteo di 13 anni e una femmina Carolina di 18 anni. Spesso la incontravo quando sia io che lei andavamo rispettivamente a trovare i nostri genitori era sempre molto bella e devo dire che pure sua figlia era molto bella.
Un giorno la incontrai e parlando mi disse che sarebbe venuta per un certo periodo ad abitare in affitto nella zona dove abitavo io in quanto aveva venduto la vecchia casa e attendeva che fosse pronta la nuova.
Spesso la incontravo, specialmente la mattina quando entrambi andavamo al lavoro e dentro di me continuavo a pensa re che sarebbe stata proprio una bella scopata.
Un giorno rientrai prima dal lavoro e la vidi vicino al portone di casa mia che parlava animosamente con un individuo dall’aria poco raccomandabile, attesi un attimo per vedere quello che stava accadendo e quando vidi l’uomo allontanarsi scesi di macchina e mi incamminai verso di lei che nel frattempo era scoppiata a piangere. Le andai vicino cercando di consolarla e le chiesi se voleva venire un attimo in casa mia così si sarebbe potuta tranquillizzare. La feci sedere sul divano offrendole un bicchiere d’acqua e iniziai a chiederle che cosa era successo. Iniziò a raccontarmi che per far fronte alle spese della nuova casa oltre al mutuo un conoscente di suo marito aveva loro offerto dei soldi a fronte di un assegna bancario da lei firmato comprensivo di interessi, tra l’altro nemmeno molto elevati. Adesso però questo conoscente aveva bisogno di rientrare della somma e quindi minacciava di mettere all’incasso l’assegno e purtroppo non aveva i soldi necessari per coprirlo e tra le lacrime mi disse che adesso il loro unico sostentamento era la piccola attività che lei aveva iniziato da poco in quanto suo marito era in cassa integrazione e la messa all’incasso di quell’assegno l’avrebbe rovinata. Così mentre cercavo di consolarla dicendole che a tutto c’era rimedio, iniziai a vederla sotto lo stesso aspetto di quando ero piccolo e mi masturbavo pensando a lei. Così l’abbracciai cercando di consolarla e mentre con una mano le toglievo le lacrime dagli occhi con l’altra iniziai a carezzarle la testa, poi la schiena e poi facendole passare il braccio dietro la schiena cercai di avvicinarmi il più possibile al suo seno. Lei di rimando inclinò la testa sulla mia spalla, io presi coraggio e iniziai prima a palparle con più decisione il seno e poi iniziai a baciarla a quel punto mi bloccò dicendomi di fermarmi immediatamente che lei non era quello che pensavo e così dicendo si alzo dal divano e si diresse immediatamente verso la porta. Mentre stava per uscire le dissi che sarei stato disposto a prestarle quei soldi ma che in cambio avrei voluto il suo corpo lei di rimando mi disse che ero un pazzo e uno stronzo e così uscì di casa.
Una volta uscita mi presero dei rimorsi di coscienza, che cazzo avevo fatto se avesse raccontato in giro la cosa, se lo fosse venuto a sapere mia moglie, se”. mentre mi tormentavo la testa con tutti quei se, sentii suonare il campanello, andai alla porta ed era nuovamente lei.
‘Che cosa vorresti di preciso?’ mi chiese.
‘Voglio tutto da te’ sapevo che adesso era in mio completo possesso.
La feci entrare e immediatamente le dissi di inginocchiarsi e di tirarmelo fuori, lei ubbidii e dopo poco il mio cazzo era completamente scomparso nella sua bocca. Iniziò a succhiarmelo con vera maestria io dal mio canto cercavo di dare delle spinte sempre maggiori per fare in modo che il cazzo le si piantasse fino in fondo alla gola. La cosa devo dire che non le dispiaceva, era veramente un’esperta in fatto di pompini. Dopo un po’ la interruppi dicendole di alzarsi e di iniziare a spogliarsi, mentre lo faceva vidi comparire del rossore sul suo viso. Quando rimase completamente nuda le andai vicino e iniziai a masturbarla prima con uno poi con due dita, iniziò a gemere sommessamente la feci sdraiare sul divano e le dissi di continuare da sola.
‘Non l’ho mai fatto in presenza di qualcuno!’
‘Stai zitta e inizia a masturbarti’.’
Non senza vergogna iniziò a farlo, io ne approfittai per alzarle le coscie e una dopo essermi insalivato il medio glielo infilai dentro il suo culetto.
‘no’.no’. cosa fai’. li no’..dai ti prego”’.’
Questo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione così inizia a masturbarla nel sedere sempre con maggior violenza.
Dopo un po’ decisi che era arrivato il momento, tra le sue proteste la feci mettere a pancia sotto e iniziai a far penetrare il mio cazzo nel suo culo.
‘no’. che dolore’dai basta’.no’mi fai male’..no’no..’
Era appena entrata la cappella e lei continuava a lamentarsi e a dibattersi sotto di me, così iniziai a dargli dei sonori sculaccioni, sempre più forti a quel punto smise di divincolarsi e io con un colpo secco sprofondai nel suo culo tra i suoi gemiti. Iniziai a pompare come un matto, ma quando sentii che stavo per venire uscii dal suo culo e una volta fatta girare le sborrai tutto in gola.
Una volta finito ci accordammo per la restituzione del prestito e le raccomandai la puntualità altrimenti sarebbe stato peggio per lei’.(continua)

Dedicato ad una carissima lettrice..Alessia

scrivetimi a mirabilius@hotmail.it

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