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Racconti Erotici Etero

Labbra calde

By 7 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Apro la porta di casa, sono stanco e stressato, la giornata in ufficio è passata con pesante lentezza, tanto lavoro da fare alternato a noiosi momenti morti. Giro la chiave ed entro nel mio appartamento. Sento subito un intenso profumo di incenso pervadere la casa, può significare solo una cosa. Ed infatti mi volto a sinistra e lei è lì che mi guarda e sorride. Appoggio la borsa, mi tolgo il cappotto e le scarpe all’ingresso poi la osservo invitandola a venire da me. Capelli scuri leggermente mossi lunghi cadono lungo la schiena e davanti oltre al seno. Mi bacia con le sue labbra morbide e mi sento già un po’ più rilassato, ma dissimulo e mantengo un’espressione seria.
“Ciao amore” Trattengo un sorriso, è così spontanea nel suo modo di accogliermi, così dolce. Le cingo la vita con un braccio tirando tutto il suo corpo a contatto con il mio, sollevando leggermente la camicia bianca che indossa, scoprendo la pelle dell’ultima parte della schiena. Appena sotto il suo bel culetto, che mi da tante soddisfazioni, fasciato da stretti shorts di jeans, nient’altro addosso. Sento l’odore della sua pelle.
“è stata una giornata pesante, che dici di farmi rilassare un po’ con questa bellissima bocca?” La mia è una richiesta esplicita, ma tutto sommato gentile, c’è chi potrebbe trovarla una mancanza di rispetto, ma tra di noi funziona così. Chiedo e lei mi accontenta, con soddisfazione, desiderio e amore. Mi sorride maliziosa prendendomi per mano, mi trascina verso il divano dove mi fa accomodare. Mi slaccia la camicia, lo stesso fa con la sua, mostrando i suoi seni tondi con i capezzoli già turgidi e bramosi di attenzioni. Si spoglia completamente, come a volermi convincere di quando lei sia mia e totalmente disponibile. Mi slaccia i pantaloni e li abbassa, lasciandomi in boxer. Non riesco a non guardarla, ha imparato a fare questo gesto con una reverenza che adoro. Il mio corpo risponde all’istante, all’interno delle mutande troppo strette per tenere la mia eccitazione ormai palese. Allargando le gambe mi lascia guardare il suo chiaro sesso liscio, che si apre lasciandomi intravedere l’interno leggermente arrossato. A cavalcioni su di me si appoggia alle mie spalle baciandomi ancora con passione, prima le labbra, poi spinge dentro la lingua con impertinenza, accarezzando la mia con decisione. Stacca di un millimetro e inizia a succhiarmi lievemente il labbro inferiore e io non vedo l’ora che lo faccia con il mio glande. Scende, lecca il collo, raggiunge il lobo dell’orecchio e lo tira con i denti delicatamente. Scariche scendono lungo il corpo, alimentando il mio desiderio. Non sono un uomo abituato ad aspettare, respiro pesantemente e accarezzo energicamente le pelle nuda del suo culo, aprendolo e insinuando le dita tra le gradi labbra, bagnandole dei suoi dolci umori. Ho voglia di masturbarla, lo ammetto, ma tiro indietro la mano mentre il suo gioco di baci e lingua prosegue, dapprima sui capezzoli poi sulla pancia, arriva all’inguine. Sfiora il mio pube con il viso scostando l’elastico dei boxer e rimuovendoli definitivamente. Mi abbandono alle sue attenzioni, ma non smetto di fissare i suoi occhi mentre tira fuori la lingua e inizia a leccare con la punta i testicoli, formando un otto più volte, per poi prenderne in bocca uno alla volta e massaggiando il pene con la mano. Succhia, preme lievemente la lingua verso il palato, passando poi dall’altra parte e ripetendo. Inizia poi alla base del pene a baciare, salendo lentamente tutta l’asta, per poi ripetere lo stesso percorso con la lingua, lasciando colare abbondante saliva che faciliterà il movimento. Ho l’istinto di afferrarle la testa e spingerglielo in bocca, giù per la gola, per trattenermi devo afferrare forte lo schienale del divano con le mani e stringere. Lo fa apposta, desidero sentire quanto è umida e profonda la sua gola. Arriva finalmente alla cappella sempre con la punta, indugia qualche secondo osservandomi, infine risucchia tutto il glande, girando intorno con la lingua e leccando il frenulo verticalmente, mi fa impazzire. Succhia, gira, lecca. Si posiziona con le labbra proprio sulla punta e aspira sempre succhiando, mentre con una mano indirizza il pene e con l’altra massaggia oltre lo scroto, raggiungendo quel punto così sensibile e premendo con decisione. Finalmente scende a ingoiare tutti i cm che riesce a contenere nel caldo della sua bocca, giù più che può e poi su di poco per poi aumentare i cm. La mia mano si serra attorno ai suoi capelli aiutandola nel movimento. Su e giù, su e giù con passione, inizio a spingere il cazzo nella gola con foga, scopandola mentre inizia a produrre suoni forti che riempiono la stanza, le tolgo l’aria furioso mentre pompo. Lacrime nere scivolano sulle sue guance, godo sempre di più sentendola stringere convulsamente i muscoli sulla cappella e la lingua accarezzare tutto ciò che le capita a tiro, mentre la mano preme in continuazione vicino al mio ano. Scoppio in un orgasmo grandioso, riversando abbondante seme nella profondità della bocca in più fiotti. Saliva e sperma escono dagli angoli della sua bocca. Pochi secondi dopo ripulisce tutto, sorride leccandosi le labbra, nuda, bella e ammiccante, in ginocchio tra le mie gambe.
Mi riprendo e sorrido anche io, finalmente libero dallo stress, le allungo una mano che afferra e la faccio accoccolare in braccio, stringendola tra le braccia e baciandole il collo “brava piccola”. Compiaciuto e rilassato accarezzo la pelle della mia donna.

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