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Racconti Erotici Etero

L’amica di mia madre (Dante)

By 6 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti! Voglio raccontarvi questa storia’ho già avuto modo di dire che ho un debole per le donne mature e formose, tra tutte quella che più agita le mie fantasie &egrave un’amica di mia madre, Mara, quasi cinquantenne, sempre ben messa, bionda, bocca carnosa, bel corpo con belle curve e soprattutto un seno mastodontico che non perde mai occasione di mettere in mostra, non vi sto a dire quante seghe mi sono fatto pensando a tutto quel bendiddio. Mara &egrave separata e non ha mai fatto mistero di avere una vita sessuale arzilla, e a me piace ancora di più perché sa godersi la vita’
Col tempo e la confidenza abbiamo iniziato a scherzare e a scambiarci battute tipo ‘ma che gli farai te alle ragazze” ed io ‘del bene Mara, solo del bene” e lei ‘eh me lo immagino’mannaggia che invidia’avessi vent’anni di meno” io ‘ah ma guarda la tua età &egrave giusta!’ e giù risate’ma niente di più’spesso mi sono domandato come fare per potermela fare’ma alla fine &egrave stato più semplice del previsto’visto che lei in fondo lo voleva anche più di me’ecco i fatti’
sono in casa da solo, nudo a guardarmi un pò di zozzerie in rete quando suonano alla porta’giusto il tempo di infilarmi un paio di pantaloncini di felpa e vado ad aprire’&egrave Mara
‘ciao bello! C’&egrave la mamma?’
‘no, doveva accompagnare la nonna da qualcheparte’non so quando torna”
‘ah va bene, era solo per un saluto…ciao!’ fa per andarsene poi si blocca ‘senti tesoro posso chiederti un favore?’
‘certo!’ rispondo
‘no &egrave che tua madre mi ha detto che ci sai andare con i telefonini’potresti dare un occhiata al mio che non mi invia più gli MMS”
‘ma figurati! Ben volentieri!’ e la faccio entrare’le dico se nel frattempo vuole un caff&egrave, lei accetta e andiamo in cucina e lei si siede accavallando le gambe fasciate da un paio di jeans molto aderenti, sopra indossa una camicetta leopardata molto leggera sbottonata sul seno, il solco delle sue bocce strette nel reggiseno mi mette in agitazione’mi muovo per la stanza con in dosso solo i pantaloncini senza slip, il cazzo mi si muove dentro liberamente, lo sento andare da una parte e dall’altra e penso si veda’lei noto che scavalla e accavalla le gambe più volte’come fosse agitata o forse eccitata’intanto parliamo del più e del meno, una volta pronto le servo il caffe e poi le chiedo il telefono, inizio a digitare quando mi si apre la galleria delle foto e cosa non ti vedo’una quantità pazzesca di cazzi fotografati, grandi, piccoli, mosci, in tiro, uno anche di colore’e qualche figa che suppongo essere la sua’
‘la miseria’ dico ‘che collezione!’
lei non si scompone nemmeno ‘ah si, scusami’ma sai com’&egrave’io sono una donna libera e mi piace divertirmi’ogni tanto mi stuzzico un po’ con gli amici’spero non ti faccia specie”
‘ah no guarda figurati’anzi mi viene da dire che manca il mio” mi viene da dire e lei di botta risponde
‘magari! Sarebbe il pezzo più bello della collezione!’
‘beh allora te lo mando” e lei sfacciata
‘mah’magari meglio dal vivo’no?!?’ e mi guarda con quello sguardo da troia che solo una donna di quella portata può fare”perché no” rispondo’ragazzi ci sono momenti che vanno presi al volo e questo &egrave uno di quelli! Inizio col farglielo desiderare un po’, me lo tasto attraverso la stoffa per farle capire com’&egrave messo, gioco con il cordoncino dei pantaloncini, li abbasso e poi li ritiro su, li abbasso fino a scoprire tutto il ciuffo dei peli e poi li ritiro, lei si sventola con una mano per enfatizzare la botta di calore’alla fine lo tiro fuori che a forza di giocarci e di guardare lei e già quasi completamente in tiro”bello’ dice lei, le basta allungare una mano per prenderlo’e subito inizia a massaggiare”davvero un bell’attrezzo’mmmmm’ si abbassa, se lo porta alle labbra e un attimo dopo &egrave nella sua bocca’divina, muove bocca e lingua contemporaneamente, intanto con due dita lo massaggia alla base’una vera maestra in pompini’poi mi guarda sempre col suo sguardo da troia incallita’a quel punto le dico
‘Mara, posso esprimere un desiderio che mi logora da tanto tempo?’
‘certo tesoro, a questo punto” tenendo ancora il mio cazzo in mano
‘me le fai vedere le tue tette?’
‘ahhh ti piacciono le mie tette’ e se le prende attraverso la camicetta con entrambe le mani a coppa ‘avevo notato come me le guardavi” inizia a sbottonarsi la camicetta, la toglie, si slaccia il reggiseno e mi ritrovo i suoi due meloni a portata di mano, i capezzoli sono grandi e scuri’inizio ad accarezzarli, a stringerli, mi chino per baciarli, leccarli, strusciarmeli sulla faccia, il mio cazzo &egrave di pietra, mi alzo e glielo sbatto al centro e realizzo uno dei miei sogni dell’adolescenza, una spagnola con le tette della Mara’lei sorride soddisfatta’si alza e ci baciamo, il mio cazzo sbatte sui suoi jeans, le infilo una mano attraverso la cintura fino alla figa che trovo calda e già abbondantemente bagnata”cazzo’ sussurro e lei ‘siii mi hai fatto eccitare un casino’lo sapevo che eri un porco” e torna a menarmi il cazzo”non hai visto ancora niente” le dico e le slaccio i jeans e li sfilo, un attimo dopo lei &egrave tutta nuda, seduta sul tavolo della cucina di mia madre, con le gambe aperte’vado a leccargliela, mi impegno per fare un ottimo lavoro, e penso di riuscirci visto che lei mugola come una cagna in calore’le infilo le mani dietro le ginocchia e le allargo le gambe ancora di più, lei &egrave costretta a sdraiarsi con la schiena sul tavolo, la lecco di brutto, sento il suo liquido che sgorga nella mia bocca”dai non ne posso più’dammelo’mettimelo dentro” non chiedo di meglio, ficco e lei &egrave così bagnata che in un solo colpo entra tutto dentro, la scopo che &egrave una meraviglia, lei ‘si si che bello dai” glielo sfilo giusto il tempo di girarla e metterla alla pecorina con i gomiti appoggiati sul tavolo, la prendo da dietro e in quella posizione posso impossessarmi delle sue tettone che tengo strette nelle mani, la sto scopando di brutto, lei continua a godere come una fontana ‘sto bagnando tutto il pavimento’ dice’mi fa impazzire e aumento i colpi all’impazzata’dopo mi fa sedere su una sedia, me lo prende un po’ in bocca dicendo ‘bello di Mara sua” e poi ci si infilza poggiando i piedi su pavimento’così &egrave fantastico la sento muoversi sul mio cazzo e vedo le sue tette ballarmi davanti al faccia’il paradiso’le stingo i seni, me li passo entrambi sulla lingua”godo ancora’ dice e anch’io sento che non durerò ancora per molto’la faccio mettere in ginocchio e glielo infilo di nuovo in bocca, le tengo la testa ferma con le mani e le scopo la gola’&egrave bravissima emette solo qualche rantolo soffocato ma non molla’sento che sto per arrivare e di conseguenza sto per realizzare la fantasia numero due su Mara: sborrarle sulle tette! Inizio a menarmelo, lei che ha capito le prende con le sue mani e le alza ‘dai vieni, tesoro, sborra, sborrami sulle tette” ‘si, siiiiiii’ e un attimo dopo mi parte una sborrata pazzesca, la sborra va a finire tutta sul suo seno, otto, nove schizzi fortissimi e poi altri, tanto da ricoprire quelle due bombe atomiche’finito lo infilo di nuovo in mezzo a spagnola e lubrificato dal mio seme lo lascio scorrere’un attimo dopo cado seduto sulla sedia stremato’ci guardiamo e sorridiamo’poi il pensiero di mia madre che potrebbe tornare da un momento all’altro mi assale’
‘dai rimettiamoci in ordine, che non vorrei arrivasse mia madre”
‘tranquillo’ dice ‘l’ho chiamata prima di venire qui’non arriverà prima di un ora” e sorride’
‘ma’ma allora sapevi che ero solo?’
‘certo tesoro, e ti dirò di più’il mio telefono funziona benissimo”
Ridiamo insieme’che troia! Rimaniamo che ci vedremo ancora’con più calma’

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