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Racconti Erotici Etero

L’amica esibizionista

By 14 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando il tuo sorriso complice apparve sul tuo viso fu tutto più semplice. Il tuo capo s’abbassò affondando il viso sul mio pene. La tua lingua sferzò il mio cazzo turgido e pulsante, il pircing in essa massaggiò dalle palle alla cappella in un’unica passata. Ti lasciai fare e tu, senza alcuna esitazione, ripetesti il gesto tre, quattro volte inducendomi un rapido ed immediato piacere. Poggiasti le mani sulle mie cosce, inarcando la schiena e rialzando il capo per guardarmi negli occhi.

-Ora mi credi che voglio scoparti?-

La tua domanda mi fece sorridere. Non ti risposi, ti passai una mano sulla gota abbassandoti nuovamente sul mio cazzo. Tu ricominciasti a succhiare e leccare senza alcuna esitazione. Ti osservai. Avrei voluto che tutti potesseero guardarti. Succhiavi come se ne andasse della tua vita come se da quel fottuto pompino dipendesse o meno la tua vita. Ed io godevo, godevo della tua bocca come se mi avessi già dato la tua fregna. Potevo già immaginarla. Fradicia di umori, massacrata dalle tre dita che ti stavi infilando ossessivamente all’interno appena ripreso il pompino.
Ti lasciai succhiare con forza, quasi fossi tu a dover condurre il gioco. Ad un certo punto però decisi. Mi alzai di scatto, ti spinsi sul divano sul quale sedevo. Tu riuscisti a non cadere, ma ti ritrovasti piegata a novatanta e li fu un attimo.
Probabilmente avresti voluto che ti piantassi il cazzo in figa subito, scopandoti come quella gran troia che sei, ma io volli invece abbassarmi,allargarti le natiche con le mani ed infilare la mia lingua nei tuoi umori. Ti leccai la fica avidamente, come immaginavo era fradicia ben prima del mio arrivo o della mia lingua. Cominciasti ad ansare, a sentirti scossa.

-Oddio…Oddio ma fai così a tutte?-
-Solo alle zoccolette..-
-Mmmm allora si…si sono una zoccola…lecca…lecca ti prego!-

Inarcasti la schiena. Mi afferssti la nuca sospingendomi nuovamente fra le gambe. Quando ripresi a leccare lanciasti un piccolo gemito, ma non mi lasciasti andare. Volevi assicurarti il tuo piacere? Probabilmente si, volevi godere.
I gemiti continuarono. Un orgasmo ti colse e fu una scossa che nemmeno tu fosti in grado di controllare. Ti ritrovasti col volto premuto sui cuscini del divano e le unghie affossate negli stessi. Ansavi come se fossi soddisfatta, come se quell’orgasmo fosse qualcosa che aspettavi da tempo. Io, col volto umido dei tuoi umori mi alzai. Rimasi in piedi dietro di te per diverso istanti, guardando il tuo corpo ancora contorto dal piacere.

-Lo sai che non abbiamo finito vero?-
-Lo speravo…-
-Hai fame di cazzo cagna?-
-Sempre…-

Puntai il mio cazzo sulla tua fighetta fradicia, ma non fui io a spingerlo dentro. Fosti tu a spingercelo. Tu che sostituisti la mia mano con la tua, puntellandoti da sola la fica e violandoti il corpo. Io dovetti solo assecondare i tuoi movimenti, imprimere quella spinta necessaria a penetrarti lentamente, fino a ritrarlo quasi interamente per poi reintrodurlo. Un movimento lento. Giusto per sentirti gemere appena. Mi piegai in avanti. Afferrai il tuo seno sodo e lo strinsi con forza, fino a farti male.

-E adesso piatiamola di giocare agli amanti…-
-Mmmm-
-Stai per capire che essere mia significa rinunciare alla dignità cagna-
-Fanculo la dignità, scopami!-

Tenendoti forte i seni cominciai a scoparti. Colpi di violenza che scossero il tuo corpo. I tuoi seni frenarono il tuo incedere orizzontale. Gridasti di piacere e dolore. Le tue mani subito andarono a stringere i cuscini del divano, prima di fiondarsi con violenza sulle tue natiche, colpirtele da sola e poi allargartele per permettermi di entrare ancora di più

-Continua! Continua!Non fermarti bastardo!-

Ho continuato a scoparti fino a farti gridare come una zoccola. Quando fosti scossa dall’orgasmo ti lasciai cadere a terra. Avevo il cazzo ancora in tiro ed una voglia ancora forte di umiliarti. Sapevo che alla fin fine, l’umiliazione ed il piacere sessuale ti eccitavano. Guardando verso la finestra mi resi conto che alcuni ragazzini dal palazzo davanti stavano guardando la scena coi loro cazzetti in mano. Sorrisi ed afferrato un tuo braccio ti misi a favore di finestra. Ti cacciai il cazzo in gola scopandoti la bocca come una fica. Nel farlo mi assicurai che anche tu potesti vedere i ragazzatti. La loro vista ti eccitò. La solita cagna esibizionista. Mi afferrasti per le natiche, succhiando fino alle palle nonostante tu fossi ormai sconvolta dagli orgasmi. Mi lasciasti sborrare sul tuo viso e passasti le tue mani sullo sperma spalmandotelo sul viso e sul seno come in un porno. Mi guardasti e senza che nemmeno te lo chiedessi tornasti sul mio cazzo.
Lo spettacolo, era appena cominciato…

Come mia abitudine vi lascio la mia e-mail per lasciarmi i vostri commenti a riguardo,purtroppo devo cambiarla a causa di alcuni simpaticoni che mi hanno sottratto la pass nella precedente : zedkiel_milu@libero.it

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