Ho una finestra affacciata sul parco dell’amore.
L’ho chiamato così per che la notte vive di vita propria e si trasforma in un’
alcova all’aperto per coppiette in calore.
Niente di strano, luoghi appartati per coppie esistono da sempre.
Già…ma devono essere appartati, non binocolati o scrutinati
involontariamente o, come nel mio caso, guardati appassionatamente.
Vorrei precisare che non sono sempre stato un guardone o Voyeur che si dica, è
la vita che è strana, un giorno ti trovi a guardare qualcosa che ti eccita e
poi, ti accorgi che non ne puoi più fare a meno, aspetti quei momenti come
essenziali e ti accorgi che la tua sessualità, è coinvolta diversamente.
Lo so, non sta bene…
Lo so, non è bello…
Vivo di vita impropria appagandomi di felicità non mie, quindi, è sbagliato.
Ho provato a convincermi dei miei bassi profili emozionali, mentre la mano
accarezzava il mio sesso nel tentativo di rubare un godimento riflesso.
Niente da fare… ho dovuto arrendermi nella battaglia con la coscienza e
accettare il verdetto definitivo, ‘ Non posso fare a meno di vivere
passionalmente i loro momenti’
Cerco di giustificarmi pensando a quante coppie esibizioniste esistono, a
quanti si mettono in mostra e, a quante varianti ci sono nell’ambito
dell’erotismo, ma, so che sono tutte scusanti per mettere a tacere i miei sensi
di colpa.
Amo le tenebre per quello che mi danno e per quello che mi fanno vivere.
Il mio piacere nasce con la fine della vita quotidiana: mi spoglio degli abiti
da professionista serio, integerrimo e mi vesto con quelli della passione.
Ogni rumore o movimento notturno tra le piante del Mio parco, sono sussulti di
libidine per il mio desiderio.
Prima ancora di vedere, mi eccito nell’immaginare.
Sono come un bidello in una scuola, conosco tutti, la differenza, è che io
invece di tutelare l’ambiente, mi approprio dello stesso.
Indirettamente, conosco i guardoni che si appartano da vicino, nascosti dietro
piccoli ripari e, conosco le coppiette, quelle alle prime armi( per me le più
eccitanti) quelle abitudinarie e quelle che vengono appositamente per essere
guardate o per guardare.
E tutto attorno il resto del mondo: prostitute, omosessuali, drogati,
spacciatori, vittime e carnefici.
Un mondo nel mondo.
Stanotte la luna, è piena, quale occasione migliore per vivere la mia vita
insieme a loro.
Il mio sguardo si posa su una coppietta di ragazzi mai visti, avranno circa
vent’anni, si vede che sono nuovi del posto, si guardano sospettosi intorno,
cercando un luogo più intimo e sicuro, distante da tutto e tutti, nel tentativo
di scambiarsi effusioni proibite: alla fine decidono di fermarsi tra alcuni
boschetti effettivamente fitti, il posto ideale per non essere visti da occhi
indiscreti che guardano dal basso.
Ecco la fregatura dell’inesperienza!
Nella loro ingenuità non pensano che possa esistere il ladro di emozioni
professionista, troppo presi ai loro piaceri intimi come è giusto che sia alla
loro età.
Il vantaggio di essere al terzo piano di questo triste palazzo, è la visuale
dall’alto verso il basso, la fitta boscaglia non esiste e tutto, è chiaro con
l’attrezzatura ideale.
Pochi sanno o non vogliono sapere che esistono microfoni direzionali e
riflettori d’immagini notturne.
L’armamentario perfetto del buon guardone.
Con pochi euro si può tranquillamente vivere la vita degli altri, nutrirsene
di emozioni alle loro spalle creando un connubio dei loro piaceri a loro
insaputa.
I ragazzi, hanno deciso che il luogo erboso bagnato dalla prima rugiada della
sera, sarà per pochi intensi minuti, il loro talamo .
Guardo i loro volti e penso che sono come il resto dei milioni di ragazzi che
popolano questo mondo, visi anonimi come i loro vestiti.
Scruto i movimenti delle mani che nervosamente toccano e stringono
confusamente, vedo i baci furiosi e sento i languidi gemiti diventare sospiri
nell’irruenza dell’azione.
L’eccitazione sale violenta come l’azione che guardo.
Poca poesia, tanto erotismo, molta passione.
I seni escono allo scoperto sotto l’attacco del ragazzo e i calzoni si
abbassano, mentre le sottane si alzano, Il tempo, è poco, la voglia, è tanta,
il pericolo del posto alla portata di tutti, è molto.
I corpi si uniscono creando balli timorosi di Dio, i rumori soffusi attirano
balordi in agguato con intenzioni molto peggiori delle mie.
Vedo avvicinarsi quattro personaggi che cercherei di evitare tranquillamente
di giorno, so già cosa succederà nei prossimi minuti, è un deja vù letto e
visto in televisione e raccontato spesso da chi sa ma non dice per paura.
Pochi attimi e l’amore diventerà tragedia.
Che fare se non quello che faccio sempre nella mia quotidianità.
Smonto la sceneggiatura erotica e monto quella dell’eroe.
A malavoglia riprendo gli abiti da lavoro, la divisa da poliziotto mi ha
sempre donato.
Mi precipito giù per le scale e corro urlando verso il misfatto, giusto in
tempo per vedere scappare quattro tristi figure, raggiungere e rincuorare una
seminuda fanciulla piangente e sentirmi ringraziare mille volte da uno
sconvolto ragazzino.
Sono un guardone, anch’io ai lati della feccia, che qualche volta, è contento
d’ avere osservato…
Ti ringrazio, sono questi commenti che danno valore ai sei mesi passati a sviluppare e scrivere la storia. Della serie…
Se lo leggete, mi farebbe piacere un commento, m scuso per alcune ripetizioni, l'ho riletto velocemente. Gazie
Hai letto bene e sentito bene la sensazione. Ultimamente sto dando spazio all'oscurità per alcuni dei personaggi che a mio…
La serie che ho apprezzato finora più di tutte, dove i personaggi sono parsi più "vicini" al lettore a mio…
Questa era... intensa. Sì, eccitante, ma a tratti quasi oscura, come se la naturale carica erotica di Fleur fosse stata…