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Racconti Erotici Etero

L’amore riflesso

By 24 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho una finestra affacciata sul parco dell’amore.
L’ho chiamato così per che la notte vive di vita propria e si trasforma in un’
alcova all’aperto per coppiette in calore.
Niente di strano, luoghi appartati per coppie esistono da sempre.
Già…ma devono essere appartati, non binocolati o scrutinati
involontariamente o, come nel mio caso, guardati appassionatamente.
Vorrei precisare che non sono sempre stato un guardone o Voyeur che si dica, &egrave
la vita che &egrave strana, un giorno ti trovi a guardare qualcosa che ti eccita e
poi, ti accorgi che non ne puoi più fare a meno, aspetti quei momenti come
essenziali e ti accorgi che la tua sessualità, &egrave coinvolta diversamente.
Lo so, non sta bene…
Lo so, non &egrave bello…
Vivo di vita impropria appagandomi di felicità non mie, quindi, &egrave sbagliato.
Ho provato a convincermi dei miei bassi profili emozionali, mentre la mano
accarezzava il mio sesso nel tentativo di rubare un godimento riflesso.
Niente da fare… ho dovuto arrendermi nella battaglia con la coscienza e
accettare il verdetto definitivo, ‘ Non posso fare a meno di vivere
passionalmente i loro momenti’
Cerco di giustificarmi pensando a quante coppie esibizioniste esistono, a
quanti si mettono in mostra e, a quante varianti ci sono nell’ambito
dell’erotismo, ma, so che sono tutte scusanti per mettere a tacere i miei sensi
di colpa.
Amo le tenebre per quello che mi danno e per quello che mi fanno vivere.
Il mio piacere nasce con la fine della vita quotidiana: mi spoglio degli abiti
da professionista serio, integerrimo e mi vesto con quelli della passione.
Ogni rumore o movimento notturno tra le piante del Mio parco, sono sussulti di
libidine per il mio desiderio.
Prima ancora di vedere, mi eccito nell’immaginare.
Sono come un bidello in una scuola, conosco tutti, la differenza, &egrave che io
invece di tutelare l’ambiente, mi approprio dello stesso.
Indirettamente, conosco i guardoni che si appartano da vicino, nascosti dietro
piccoli ripari e, conosco le coppiette, quelle alle prime armi( per me le più
eccitanti) quelle abitudinarie e quelle che vengono appositamente per essere
guardate o per guardare.
E tutto attorno il resto del mondo: prostitute, omosessuali, drogati,
spacciatori, vittime e carnefici.
Un mondo nel mondo.
Stanotte la luna, &egrave piena, quale occasione migliore per vivere la mia vita
insieme a loro.
Il mio sguardo si posa su una coppietta di ragazzi mai visti, avranno circa
vent’anni, si vede che sono nuovi del posto, si guardano sospettosi intorno,
cercando un luogo più intimo e sicuro, distante da tutto e tutti, nel tentativo
di scambiarsi effusioni proibite: alla fine decidono di fermarsi tra alcuni
boschetti effettivamente fitti, il posto ideale per non essere visti da occhi
indiscreti che guardano dal basso.
Ecco la fregatura dell’inesperienza!
Nella loro ingenuità non pensano che possa esistere il ladro di emozioni
professionista, troppo presi ai loro piaceri intimi come &egrave giusto che sia alla
loro età.
Il vantaggio di essere al terzo piano di questo triste palazzo, &egrave la visuale
dall’alto verso il basso, la fitta boscaglia non esiste e tutto, &egrave chiaro con
l’attrezzatura ideale.
Pochi sanno o non vogliono sapere che esistono microfoni direzionali e
riflettori d’immagini notturne.
L’armamentario perfetto del buon guardone.
Con pochi euro si può tranquillamente vivere la vita degli altri, nutrirsene
di emozioni alle loro spalle creando un connubio dei loro piaceri a loro
insaputa.
I ragazzi, hanno deciso che il luogo erboso bagnato dalla prima rugiada della
sera, sarà per pochi intensi minuti, il loro talamo .
Guardo i loro volti e penso che sono come il resto dei milioni di ragazzi che
popolano questo mondo, visi anonimi come i loro vestiti.
Scruto i movimenti delle mani che nervosamente toccano e stringono
confusamente, vedo i baci furiosi e sento i languidi gemiti diventare sospiri
nell’irruenza dell’azione.
L’eccitazione sale violenta come l’azione che guardo.
Poca poesia, tanto erotismo, molta passione.
I seni escono allo scoperto sotto l’attacco del ragazzo e i calzoni si
abbassano, mentre le sottane si alzano, Il tempo, &egrave poco, la voglia, &egrave tanta,
il pericolo del posto alla portata di tutti, &egrave molto.
I corpi si uniscono creando balli timorosi di Dio, i rumori soffusi attirano
balordi in agguato con intenzioni molto peggiori delle mie.
Vedo avvicinarsi quattro personaggi che cercherei di evitare tranquillamente
di giorno, so già cosa succederà nei prossimi minuti, &egrave un deja vù letto e
visto in televisione e raccontato spesso da chi sa ma non dice per paura.
Pochi attimi e l’amore diventerà tragedia.
Che fare se non quello che faccio sempre nella mia quotidianità.
Smonto la sceneggiatura erotica e monto quella dell’eroe.
A malavoglia riprendo gli abiti da lavoro, la divisa da poliziotto mi ha
sempre donato.
Mi precipito giù per le scale e corro urlando verso il misfatto, giusto in
tempo per vedere scappare quattro tristi figure, raggiungere e rincuorare una
seminuda fanciulla piangente e sentirmi ringraziare mille volte da uno
sconvolto ragazzino.
Sono un guardone, anch’io ai lati della feccia, che qualche volta, &egrave contento
d’ avere osservato…

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