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Racconti Erotici Etero

L’aria di montagna fa bene alla salute

By 27 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave una storia successa un paio d’anni fa nel periodo delle ferie estive.
Eravamo nel mese di luglio,mese in cui solitamente porto la mamma e le figlie in montagna a Zambla Alta.
Partiti da Milano verso le 9 siamo giunti a destinazione alle 11 circa in una giornata calda e piena di sole. Scaricata la macchina andai a fare un giro e mi fermai al bar di Pierre propietario che conosco da tanti anni per bere un aperitivo in attesa dell’ora di pranzo. Mentre ero seduto al tavolino all’aperto,con mia sor- presa vidi passare Vittoria (52) una vicina di casa a Milano, una donna normale ma una di quelle che a me sprigiona un qualcosa dentro che mi fa eccitare.
La seguii x vedere dove abitasse, distava meno di 500m da dova stavo io.
La stessa sera in compagnia della mia famiglia andammo in paese alla gelate- ria dove incontrammo Vittoria e suo marito i quali, a sua volta rimasero stupiti nel vederci. Fu una bella serata passata in compagnia e scoprii che lui sarebbe ripartito la mattina seguente x&egrave doveva andare al lavoro in quanto le sue ferie sarebbero inziate la settimana sucessiva cioe nel mese di agosto. Fu una magnifica notizia e dato che io avevo una settimana da stare li la notte la passai a pensare come fare x poterla …………
Mi venne un idea non propio brillante ma che alla fine pagò e anche bene.
Il lunedì seguente infatti era giorno di mercato nel paese vicino e decisi di chiederele se aveva bisogno e se voleve venire con me. Accettò anche x&egrave essendo arrivata anche lei il sabato doveva fare la spesa.
Quando arrivammo fu già un problema trovare parcheggio x la confusione che c’era (figuratevi con tutti i villegginti in vacanza) e camminare era cosa pressoche impossibile e dunque era l’occasione giusta x strofinarsi contro il suo corpo e contro il suo bel culo. Lei non diceva nulla anche x&egrave forse pensava che con tutto quel confusione era una cosa più che normale, ma poi notai che io ap-poggiavo il mio membro contro lei sentivo benissimo che la cosa non le dava fastidio e a sua volta spingeva il suo culo contro me. Tornati a casa scaricai la macchina e l’aiutai a sistemare la spesa in casa assicurandomi di aver lasciato in macchina un paio di cose x avere il pretesto di tornare da lei nel pomeriggio o il giorno seguente. Ma la tentazione e la voglia di lei era talmente tanta che nel pomeriggio mi recai a casa sua x darle ciò che le avevo sottratto con l’inganno.
Suonai il campanello e lei mi venne ad aprire con un vestitino mozzafiato.Era una specie di prendisole abbottonato davanti dal quale si intravedeva che non portava reggiseno e portava unpaio di slippini molto mini.
Mi disse che stava facendo le pulizie di casa e che le mancava da pulire la finestra della cucina ma che aveva paura di cadere dalla scala. Io mi offrii, ma lei subito mi disse che era un lavoro che spettava a lei e che se propio volevo rendermi utile potevo tenergli la scala così si sarebbe sentita più sicura.
E così fu.Certo che lo spettacolo che mi si presentò quando salii sui gradini più alti fu da infarto. Da giù potevo notare tutto il suo paradiso, cosa che immagina- ginavo ma non pensavo fosse così migliore. Due belle cosce nella normalità ma ben fatte e due belle chiappe dalle quali si intravedeva il perizoma x non parlare del suo cavallo che si poteva notare quando allargava un po le gambe nello spor gersi mentre puliva la parte più alta della finestra. Il mio cazzo ando in fibrillazzione ed in un attimo diventò di marmo. Sentivo l’odore della sua bernarda sudata che mi mandò in tilt. Ad un certo punto non so nemmeno io come le chiesi se potevo toccarle il paradiso che avevo sopra i miei occhi.
Al momento rimase impietrita dalla mia proposta forse x&egrave non pensava di mostrare le sua parti più intime in quel modo ma poi con fare scherzoso mi disse di non fare lo stupido alla mia età ( 48 ora 50 ) e che lei era sposata.
Ma ormai ero fuori e decisi di tentere,inizia a toccarle le caviglie x salire alle coscie fin alle chiappe. Al momento lei si comportò come una donna fedele ma poi pian piano si la sciò andare e cominciò ad eccitarsi e appoggiandosi alla scala sporse il suo bel culo verso me. Gli toccai le chiappe le misi una mano fra le gambe e sentii che era già tutta bagnata.Con una mano le tolsi il perizoma e gli toccai il ciuffetto e il grilletto cosa che la fece gemere di piacere.
Scese dalla scale si sbottonò il vestitino rimanendo completamente nuda e mi disse che xò prima di fare l’amore voleva farsi una veloce doccia x levarsi il sudore e mi invitò a seguirla in bagno, dove dopo avermi spogliato mi fece prima un mini segotto e poi un breve pompino da favola.
Quando fummo sotto la doccia che era abbastanza larga iniziammo ad insapo- narci e toccarci a vicenda x arrivare alla prima penetrazione del pomeriggio sotto il getto dell’acqua. Una volta finita la veloce doccia ci recammo in salotto dove ci aspettava il camino che emaneva un dolce tepore e una pelle di pantera dove ci sdraiammo x iniziare un bel “69”.
Fu un “69” intenso dove ci leccammo e succhiammo con foga oncredibile sia le ns parti più intime sia i ns buchini anali che sotto i colpi delle ns lingue si dilatarono per dei fantastici ditalini mozzafiato. Volle farsi fottere in tutte le posizioni ( non era mai sazia ) prima di mettersi alla pecorina x una chiavata ed inculata con relativa sborrata che la fece sobbalzare. Sfilato il cazzo si girò di scatto e con mossa fulminea me lo prese in bocca x assaporare i ns orgasmi mischiati e me lo lavorò talmente bene che riusci a farmi sborrare nella sua bocca x un magnifico ingoio. Facemmo un altra doccia rilassante e finito il tutto ci salutammo dandoci appuntamento alla sera al bar del paese.E così fu.
Dopo aver cenato con figlie e mamma ci recammo in piazza e prendemmo posto vicino al palco x&egrave quella sera c’era uno spettacolo di musica e ballo liscio. verso le 23.30 riaccompagnai a casa la famiglia x poi tornare al bar x bere una bella birra fresca insieme a Vittoria che era rimasta x&egrave non voleva tornare a casa da sola. Dopo aver sentito ancora un po’ di musica ci inam- minammo verso casa sua su una strada buia (come sono quelle di montagna fuori paese) e durante il tragitto ci furono baci e toccatine molto eccitanti.
Giunti a casa mi invitò ad entrare e ci mettemmo sul divano davanti al camino e parola dopo parola ci avvinghiammo ci baciammo e toccammo come due furie in calore senza xò arrivare a …………
L’indomani ( marted’ ) fu una giornata abbastanza tranquilla x&egrave Vittoria aveva già impegni presi in precedenza tipo parucchire e altre cose da donna.
La sera passò tranquilla anche x&egrave io son rimasto a casa in compagnia delle mie figlie. Il mercoledi io dovetti venire a Milano x sbrigare faccende della mamma.
Il giovedì andammo a fare una passeggiata x i sentieri di montagna fin a quando non trovammo un rifugio x consumare il ns pic nic. Nel pomeriggio ci sdraiammo su un prado e ci godemmo un sole stupendo,
Tornati dalla bella giornata stanchi ma felici dopo un giretto in paese andammo a dormire abbastanza presto x&egrave la sera dopo ci aspettava una serata da discoteca. Giovedì svegliatomi verso le 10 andai in paese a comprare il giornale e non persi poi l’occasione x andarla a trovare. Sio era appene alzata e venne ad aprirmi con un completino da notte da sballo. La baciai sul collo e cercai di scendere ma lei mi fermò di cendo che prima concedersi voleve farsi una doccia, ma vista l’ora decidemmo di vederci nel pomeriggio.
Andai da lei molto presto ed incominciammo a fare cose strabiglianti.
Fu un pomeriggio di sesso infuocato che almeno io non avevo mai provato in vita mia. Ci furono slinguate e pompini incandescenti montate ed inculate stravolgenti di cui io alla fine ne feci le spese ( si fa x dire ).
Dopo aver fatto quello sopra citato Vittoria decise di farmi godere a modo suo. Mi fece mettere alla pecorina mi slinguò x bene il mio buchino poi prese un va- setto di vaselina e me lo spalmò x bene poi prese un vibratore e inizio a lavorarmi il buchino con maestria fin a quando fu fu tutto dentro ed inizioò un su e giù meraviglioso che mi fece godere come non mai.
Purtroppo fu l’ultimo giorno del ns amore x&egrave alla sera senza avvisare tornò suo marito con un giorno e mezzo di anticipo. Ci rimasi male anche se quello che mi aveva regalato in quei giorni poteva bastarmi.

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