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Racconti Erotici Etero

l’atelier

By 3 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

L’atelier

Ringrazio tutti per i commenti e i suggerimenti sull’ultimo racconto’
Li mio indirizzo &egrave sempre serenity.bk@alice.it

Non ci potevo credere’la mia sorellina stava per diventare donna e sposarsi con un uomo più grande di lei ma pieno di soldi’si capiva perfettamente che lo faceva solo per interesse ma, dopotutto, lo aveva fatto anche nostra madre con nostro padre’

Mi aveva chiesto di farle da testimone e così mi recai in un atelier per farmi fare il vestito adatto per l’occasione’
Appena mi presentai all’appuntamento notai con mio grande piacere che le commesse erano tutte giovani di bell’aspetto’ mi accolse una ragazza con i capelli rossi fuoco, due occhi magnetici di un verde intenso ma, per mia grande sfortuna non molto prosperosa’ quello che più mi attirava di lei era il suo aspetto da verginella’ la sua faccia innocente ispirava sesso’
Gli spiegai velocemente quello che volevo e, una volta trovato il modello che mi piaceva mi fece accomodare nel camerino anche se più che camerino bisognerebbe definirla stanza piena di specchi’
Angela (questo il suo nome) mi disse di cambiarmi e di chiamarla per qualsiasi problema’
Accidentalmente si strappò il bottone dei pantaloni che dovevo provare e così la chiamai’ appena entrò mi vide con indosso solo i pantaloni e arrossì all’istante’ si avvicinò per verificare il danno e appena fu all’altezza del mio cavallo vide l’effetto che avevano provocato su di me i pensieri sconci di prima’ evidentemente imbarazzata non sapeva cosa fare’
‘tocca pure’non morde!’
A queste mie parole si fece ancora più rossa e così decisi di prendere il comando della situazione’ la feci alzare e cominciai a baciarla con trasporto’ Angela cercò di ribellarsi ma dopo qualche secondo si lasciò andare’ sentii i capezzoli farsi duri sotto la sua leggerissima camicetta e nn sappi resistere’ sbottonai quei piccoli bottoni e passai sotto al reggiseno’ aveva due tettine piccole’ troppo piccole per i miei gusti così cominciai a scendere con le mani’
Man mano che mi avvicinavo alla sua fighetta s’irrigidiva’ sembrava che si vergognasse di concedersi così ad un cliente’ strinse le cosce impedendomi di proseguire la discesa’
‘fai la brava bambina e lasciami entrare’ vedrai quanto &egrave bello”
‘non posso’ sono fidanzata”
‘e magari anche vergine???’
‘no’ però”
‘avanti’non fare la santarellina’lo so che mi desideri anche tu’
‘non &egrave vero’lo amo e gli sono fedele’
‘vedremo”
Era una sfida’e a me le sfide sono sempre piaciute’
Avevo poco tempo ma in quel poco tempo sarei riuscito ad avere tutto di lei compresa la sua sacrosante fedeltà’
Con il ginocchio le forzai le gambe e cominciai a strusciarle la coscia sulla sua figa’ tentava di trattenere i sospiri ma la sua stretta si allentava sempre di più’ riuscii a infilarle in mezzo una mano e con le dita la penetrai provocandole un’evidente tremito di piacere’
‘visto??? Non sei diversa da tutte le troiette che mi sono scopato”
Detto questo gli sfilai le mutandine e continuai a palparla e a penetrarla con un dito’ era calda e stretta’ non era vergine ma il suo fidanzato non doveva essere particolarmente dotato’ o cmq non come me’ non che il mio cazzo sia lungo ma &egrave sicuramente dotato di un bel diametro che fa impazzire tutte le ragazze’
‘hai mai fatto un pompino???’
‘n’n’no’
‘non fare la timida’abbassati e prendilo in bocca”
Chissà come faccio tutte le volte a convincere queste ragazze’fatto stà che in un attimo era inginocchiata davanti a me con il mio cazzo in bocca’
Si vedeva che era inesperta’ anzi’ non era proprio capace’c’&egrave chi &egrave portato e chi no e lei nn lo era proprio’voleva dire che mi sarei soddisfatto in altro modo’
‘alzati’ &egrave scandalosa la tua inesperienza alla tua età’ ma adesso cerchiamo di rimediare”
Le misi le sue mutandine in bocca’la sollevai per le gambe e la penetrai in un colpo solo’
Una smorfia di dolore comparve sul suo volto’sentii la figa contrarsi e avvolgere il mio cazzo come un guanto’mi fermai un momento per assaporare quella sensazione dopo di che cominciai ad entrare e uscire con sempre maggior decisione’
I lineamenti del suo volto cominciarono a rilassarsi’ stava raggiungendo l’orgasmo molto rapidamente ma io nn avevo ottenuto ancora tutto’ metro la tenevo così sollevata sentivo il suo culetto sodo tra le mie mani e la voglia di quel luogo ancora vergine si stava impossessando di me’ così mi fermai appena prima che lei raggiungesse l’orgasmo’ un lampo di rabbia attraversò i suoi occhi ma io la guardai tranquillamente’ quando vidi che si era allontanato ripresi fino a portarla sull’orlo di un altro orgasmo e mi fermai di nuovo’andai avanti così per altre tre volte finch&egrave lessi la disperazione nei suoi occhi’
‘vuoi godere???’
Fece cenno di si’
‘Allora distenditi a pancia in giù su quel tavolino’ voglio vedere la tua faccia riflessa nello specchio mentre godi”
Chiaramente non aveva la minima idea di quello che le sarebbe costato la sua voglia e così si sdraiò sul tavolino da lavoro’
Cominciai ad entrare ed uscire dalla sua figa’ quando la sentii particolarmente rilassata le sfondai il suo fiore vergine’ gli occhi le si riempirono di lacrime’ fortuna aveva le mutandine in bocca altrimenti tutti si sarebbero accorti di quello che stava succedendo in quel camerino’
Per niente impietosito dalla sue lacrime continuai a dare vigorose spinte finch&egrave venni copiosamente nel suo culo’
‘sei una gran bella troietta’ti meriti un premio”
Senza uscire da lei cominciai a penetrarla con il tacco di una scarpa da sposa che usavano come prova’ci volle un po’ ma dopo qualche minuto venne anche lei’
Le tolsi delicatamente le mutandine che aveva in bocca e me le misi in tasca’quindi aiutai a sistemarla alla meglio, mi vestii e uscii dal camerino’
Mi complimentai con la padrona per la disponibilità delle sue ragazze e la salutai..
Poi mi avvicinai ad Angela e le dissi: ‘spero di potermi ancora divertire con te’il tuo culo merita tutta la mia sborra’e vedremo di migliorare i tuoi pompini, magari con più calma’alla prossima prova”
Lei abbassò gli occhi arrossendo’
Si’ credo che mi sarei divertito ancora molto con lei’

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