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Racconti Erotici Etero

LE AVVENTURE DI CLARY – LO SFIZIO

By 16 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

LE AVVENTURE DI CLARY ‘ LO SFIZIO
Eccomi di nuovo a voi; quello che sto per raccontarvi mi è accaduto qualche mese fa.
Dopo aver letto questo racconto, forse qualcuno si chiederà quando una ‘OLDER’ come me, la finirà di andare a caccia di ragazzi e diventerà una brava nonna.
Ma che ci posso fare se ancora sono piacente e se quando sento su di me lo sguardo desideroso di un uomo, meglio se giovane, mi si rimescolano gli ormoni (quelli rimasti) e la fica mi si bagna ancora? E se poi finche posso voglio togliermi ancora qualche sfizio.

E’ venerdì, sono in treno e mi sto recando nel nord della Francia per il battesimo del mio secondo nipote.
Sono sola, il mio compagno non è potuto venire per impegni di lavoro, sul treno ci sono pochissime persone e nel mio scompartimento di prima classe sono addirittura sola.
Decido di alzarmi ed andare al bagno e sgranchirmi un po’ le gambe.
Senza voler essere presuntuosa posso dire di essere ancora una bella donna, mora, capelli a caschetto, occhi verdi, abbastanza in carne, un bel fisico direi nonostante l’età, ma soprattutto sono molto orgogliosa dei miei due cavalli di battaglia, il culo ed il seno.
Oggi indosso un abitino sbracciato rosso, molto carino, aderente al punto giusto, allacciato sul davanti, con una generosa scollatura, adeguatamente riempita dalla mia quarta abbondante, valorizzata ancora più dal reggiseno di pizzo bianco che mi unisce e spinge in alto i seni.
Dopo essere andata alla toilette, mi fermo in corridoio guardando fuori dal finestrino, quando mi accorgo di essere osservata da qualcuno, mi giro e ad un paio di scompartimenti di distanza, noto un ragazzo molto giovane, sui diciotto/vent’anni che mi fissa, lo guardo e non ci faccio più di tanto caso.
Mi massaggio la schiena, facendo questo movimento, la inarco e di conseguenza vengono spinti in avanti i seni ed indietro il culo, creando senza dubbio un profilo di notevole effetto, me ne rendo conto e mi rigiro verso il ragazzo, lo scopro con lo sguardo fisso e le guance rosse…
Il seno ed il sedere, stretti nel vestito, devono averlo colpito!
Sorrido da sola e penso alle due ore di noia che devo passare ancora in treno.
A questo punto la mia indole porcellina salta fuori con un’idea…potrei, forse divertirmi a giocare un po’…
Rientro nello scompartimento, mi ripasso le labbra col rossetto, mi slaccio il bottone più alto del vestito, prendo la borsa ed esco.
Due scompartimenti dopo, c’è il ragazzo seduto.
“Ciao! Ti spiace se mi siedo qui, il vagone è vuoto e da sola non mi sento tranquilla:”
“No ,no, si figuri si accomodi pure.”
Mi siedo di fronte a lui, vicino al finestrino.
E’ un bel ragazzo, dall’aria pulita.
‘Dai Clary!’ – penso tra me ‘ ‘Potresti essere sua madre!
Solita vocina, che tutte le volte che adocchio un giovane, tenta di farmi ragionare, ma la voglia di giocare con lui fa sparire tutti gli scrupoli.
Mi sono messa gli occhiali scuri, sotto i quali spio le mosse del mio dirimpettaio, legge o meglio finge di leggere un libro e vedo benissimo che mi lancia degli sguardi, indirizzati soprattutto al seno che occhieggia dalla scollatura.
Accavallo e scavallo le gambe con sapiente e studiata lentezza allo scopo di incuriosirlo e probabilmente sono anche riuscita a fargli intravedere il mio tanga di pizzo bianco, il gioco comincia intanto a prendermi e mi rendo conto che piano piano l’eccitazione aumenta in me.
‘Posso aprire un po’ il finestrino?’ – gli chiedo.
“Sì, certo signora, non mi da fastidio, anzi lo apro io.”
Si alza e per aprire mi passa davanti e posso vedere che all’inguine dei pantaloni, un bel bozzo fa’ già mostra di se.
E’ già eccitato!
‘Grazie’ gli dico quando si risiede e gli sorrido passandomi poi la lingua sulle labbra che il rossetto rosso lucido rende decisamente molto eccitanti.
Il ragazzo riprende a leggere ed ogni tanto alza gli occhi dal libro e imbarazzato, mi guarda la bocca ed il seno.
Fingendo di sistemarmi un sandalo mi chino in avanti mostrandogli lo spettacolo della mia scollatura.
Rimango abbastanza tempo in questa posizione per permettergli di lustrarsi per benino gli occhi con la parte cospicua di tette che il pizzo bianco del reggiseno non riesce a contenere.
Alzo gli occhi e li incrocio con i suoi, mi sta guardando sconvolto!
Decido di rompere gli indugi.
“Che ti succede ? Cos’hai da guardarmi così?” – gli chiedo con aria preoccupata.
“No, niente, mi scusi signora, mi scusi, non volevo!” – mi risponde imbarazzatissimo.
“Cosa non volevi?” – riprendo io.
“Non volevo guardare ,li!”
“Lì dove?” ribadisco con fare malizioso.
“Nella scollatura!”
“Ah! Mi stavi guardando nella scollatura, come mai?”
“Signora, mi perdoni ancora, è stato più forte di me ,non ho resistito è bellissimo, lei ha un seno bellissimo!”
Fatta! Il pesciolino ha abboccato, penso contenta tra me.
“Ah! Bene, ti ringrazio per il complimento, sei molto gentile, non pensavo che una donna della mia età potesse colpire un ragazzo giovane come te!” – mentre gli dico questo, il mio sguardo scende in mezzo alle sue gambe che nel frattempo per la prima volta ha scavallato.
Un notevole ed inequivocabile gonfiore disegna la forma del suo sesso sotto i jeans!
Gli è venuto duro!!!
La soddisfazione di avergli provocato l’erezione, aumenta l’eccitazione che comincia a pervadere il mio corpo
Mi soffermo un attimo a guardargli la patta e sento i capezzoli indurirsi ed un piacevole umore bagnarmi la fica.
‘Ma davvero trovi che abbia un bel seno?” gli chiedo all’improvviso, spiazzandolo ancora una volta.
“Sì, si signora! Deve essere sicuramente molto bello!” – mi risponde imbarazzato.
“Come, deve essere! Allora hai dei dubbi!” – esclamo con aria seria.
“No, no per carità, assolutamente, vedendolo dal vestito direi sicuramente di sì!”
“Pensavo che visto come mi guardavi nella scollatura, ti fossi reso conto bene di come fosse o pensi che sia tutto merito del reggiseno?” – gli rispondo con una finta aria seccata.
Il ragazzo mi guarda, rosso in viso, incapace di rispondermi, con lo sguardo fisso sulle tette che chinandomi in avanti ho portato a cinquanta centimetri dai suoi occhi.
“Scommetto che ti piacerebbe vederlo?” gli butto lì a bruciapelo.
“Come scusi?”
“Ti ho chiesto se ti piacerebbe vedere il mio seno?” – gli ribadisco perentoria ed ormai decisamente eccitata.
“Sì, ma… come…” – l’imbarazzo pervade in lui tagliandogli le parole in bocca.
“Secondo me sì, hai voglia di vederlo e non solo'” gli dico guardandogli inequivocabilmente l’uccello duro sotto i jeans e leccandomi ancora le labbra rosse.
Mi alzo, vado sulla porta dello scompartimento, controllo che non ci sia nessuno nel corridoio, tiro le tendine laterali.
“Vieni.” – il ragazzo si alza, lo prendo per mano, (la mano è sudatissima) ‘ ‘Mettiti qui e controlla che non venga nessuno!”
Lui si mette sulla porta dello scompartimento.
L’idea di farmi vedere e di eccitare questo ragazzino mi ha ormai preso completamente, i capezzoli mi sono diventati così duri che sembra vogliano bucare il pizzo delle coppe e la fica è un lago’tutto ciò comincia a piacermi, a piacermi molto…
Il ragazzo è sulla porta dello scompartimento, io sono all’interno, contro il finestrino, di fronte a lui, mi sta guardando, mi guarda in un modo strano, mi sento desiderata da lui, gli guardo l’uccello sotto i jeans, deve essere completamente in erezione, è venuta anche a me una gran voglia di vedere e toccare quel giovane cazzo.
Inizio lentamente a slacciare i bottoni’mi apro completamente il vestito e mi dono ai suoi occhi in reggiseno e tanga.
“Ti piaccio? Cosa dici, come vecchietta sono ancora passabile?”
Gli occhi sbarrati del ragazzo sono più eloquenti che qualsiasi risposta; il reggiseno, molto trasparente, lascia intravedere perfettamente i capezzoli ed sul tanga già s’intravede un alone di umido.
“E’…è bellissima signora, bellissima…!”
“Sei soddisfatto? Mi sa di no, vero?” – gli chiedo sorridendo in modo molto birichino.
Togliermi il vestito è troppo pericoloso, potrebbe improvvisamente arrivare qualcuno per cui decido di sollevare il reggiseno.
Le mie tette ormai libere, sobbalzano fuori e, anche se scendono un po’, i capezzoli sparano in avanti duri ed eretti.
“Come ti sembrano ? Ti piacciono ?” – gli chiedo, mentre sto cominciando a desiderare le sue mani su di loro.
“Cazzo, come sono grosse…!” – mi risponde quasi balbettando.
Mi avvicino a lui che è ormai completamente incantato a guardarmi i capezzoli, gli sono davanti:”Vuoi toccarmele?”
Non mi risponde, ma subito le sue mani tremanti ,avanzano verso i miei seni, me le appoggia dolcemente, quasi mi sfiora, un brivido mi passa per il corpo…
Mi accarezza piano, con timore, poi comincia a stringere, mi passa le dita sui capezzoli, sono bagnatissima…
Di colpo me li stringe fortissimo, poi con le mani a coppa mi schiaccia i seni con forza uno contro l’altro, inizia a palparmeli con una violenza inaudita, completamente infoiato, mi fa male ma sto cominciando a godere, le mani di questo ragazzino che mi strapazzano le tette mi stanno facendo impazzire…
Lo allontano un attimo, controllando che non arrivi nessuno, poi gli prendo la testa e la metto tra le tette, sento la sua lingua e la sua bocca inesperta sulla mia carne, baciarmi e leccarmi, mi prende in bocca i capezzoli, sono completamente partita…
“Guardami!” – gli ordino perentoria.
Lui alza la testa dal mio seno e mi guarda.
“Ti piace la mia bocca ?” – gli chiedo mostrandogli con tutta la porcaggine che ormai è entrata in me le labbra rosse socchiuse.
“Sìììì, è bellissima, invitante!”
“Cosa stai pensando guardando la mia bocca ? Cosa vorresti che ti facessi ,eh ?” – gli chiedo vogliosa.
“Ma, non so, forse…”
“Forse ?”
Non resisto più, la mia mano destra scende al suo inguine.
Sento subito un bel cazzo duro sotto la stoffa dei jeans, lo accarezzo e scendo a tastargli le palle, mica male il ragazzino!
“Signora la prego, non resisto, non resisto!” – mi dice quasi implorante.
Non posso farlo venire nei jeans…!
Mi abbasso e comincio a slacciargli la cintura ,gli abbasso la cerniera, sulle mie labbra comincio a sentire quella strana sensazione che provo quando sto per prendere un cazzo in bocca…
Sotto i boxer azzurri vedo un arnese di belle dimensioni e duro come una sbarra…
“Vengo, signora vengo…!”
Gli abbasso i boxer, lo prendo in mano, è duro e caldo, faccio appena in tempo a vedere una bella cappella paonazza che intuisco che devo prenderlo subito in bocca…
Come appoggio le labbra alla cappella un caldo getto di saporito sperma mi inonda la bocca, ingoio subito e comincio a succhiare questo giovane cazzo… lo ripulisco perbene con la lingua e riprendo a succhiarlo con foga.
La sua durezza non è stata minimamente scalfita dall’orgasmo precedente.
Questo è il bello dei ragazzi, possono andare avanti per ore senza mai cedere!
Continuo a succhiarlo ed a leccargli la punta e tutta l’asta insalivandolo per bene’
Ho la fica in fiamme…con una mano mi masturbo la fica gonfia e bagnatissima e con l’altra gli massaggio le palle dure.
Me lo sfilo di bocca e lo faccio scivolare nel solco dei seni.
Prendo a massaggiarlo con le mie colline di carne’lui gradisce e lo sento che mugola.
Lo guardo’ha gli occhi rovesciati dal piacere.
‘Ti piace così? Ti piacciono le mie tette? Era questo che volevi, eh porcellino?’
‘OOhh sìì’signora’è magnifico’sono morbide’calde” ‘ balbetta ‘ ‘ è troppo bello’non resistoooo.’
Capisco che è di nuovo sul punto di venire.
Mi piacerebbe farmi sborrare sulle tette e massaggiarmele con quel succo, ma non posso rischiare di farmi sporcare il vestito, così lo imbocco di nuovo.
Non devo attendere molto che lo sento irrigidirsi e una bordata di sperma mi arriva direttamente in gola.
‘AAAhhh’vengo’- riesce a dire mentre con altri due, tre schizzi mi riversa in gola una marea di denso sciroppo cremoso.
Ingoio tutto coscienziosamente e dopo averlo ben ripulito, lo rimetto, ancora barzotto, nelle mutande, e come una brava mammina, gli chiudo la lampo e gli allaccio la cintura.
Lo guardo in viso …è stravolto!
Solo che adesso sono eccitatissima e voglio godere anch’io!
Prendo la mano del ragazzo e la porto sul tanga ormai completamente inzuppato dei miei umori, schiaccio la sua mano sulla fica, lui capisce le mie intenzioni, scosta un po’ l’indumento e con un dito comincia a sditalinarmi…prima mi accarezza la clitoride poi me lo infila tutto dentro.
Muovo il bacino avanti indietro per prenderlo tutto fino in fondo.
“Infila un altro dito, caro, dai! Mettine due!”
Subito il ragazzo obbedisce, sento l’orgasmo arrivare…
Sono ancora con le tette al vento, così prendo a toccarmele; lui si china e prende in bocca un capezzolo’
“Sì, dai che sto venendo, dai cosiì, cosìììì! Muovi il dito’succhiaaa!!!”
La scarica arriva, violentissima, quasi da piegarmi le gambe…l’aria fuoriesce dai miei polmoni in un lungo grido rauco, coperto dal rumore del treno.
Chiudo un attimo gli occhi per godermi questo momento, poi ritorno in me, mi sistemo il reggiseno, mi allaccio il vestito e mi risiedo.
Il mio amante occasionale mi guarda compiaciuto, gli sorrido e vado alla toilette per sistemarmi un po’.
Dopo dieci minuti arriviamo, prendo la mia borsa:’ A proposito come ti chiami, caro?’ ‘ gli chiedo prima di lasciarlo.
‘Jean Claude, signora’
‘Clary, io sono Clary. Ciao Jean Claude chissà che un giorno non ci si rincontri’ – gli do un bacetto sulla guancia, lo saluto e scendo dal treno.
Mica male come inizio del week-end!

P.S.
Fatemi sapere se le mie avventure vi piacciono; m’interessano i vostri giudizi, soprattutto se femminili.
Scrivetemi a vivelafrance@interfree.it

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