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Racconti Erotici Etero

Le avventure di Peppe

By 13 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve sono peppe ho 18 anni e frequento il 5 liceo.questo è il primo capitolo della mia storia erotica(se vi piace continuerò) Sono un bel ragazzo alto fisico asciutto capelli scuri occhi scuri e mi vesto alla moda. A scuola ho molte ragazze che mi vengono dietro ma piu di un uscita per ammazzare la noia niente. Ah dimenticavo sono un ragazzo i colore perché la mia famiglia mi ha adottato e come un buon africano che si rispetti ho un pene enorme. 25 cm x 16 di circonferenza. Molte ragazze con cui ho scopato non hanno voluto continuare con me perché le faccio troppo male. Tonando a me io non vado molto bene a scuola non perche non sia intelligente ma perche sto sempre fuori dalla classe quando i prof spiegano. La matreria che odio di più è la matematica,la mia prof i matematica è però proprio una bella donna ha un seno prosperosissimo, non e ho mai visti di così grandi e lo esalta sempre con scollature e poi e abbastanza magra e alta con uno stacco di gambe mozzafiato sempre accompagnato da minigonne e calze a rete. Anche il sedere non e male ma la cosa eccezionale sono le labbra,grandi e carnose sembrano quasi rifatte ma non lo sono, ha dei capelli neri con riflessi rossastri e porta degli occhiali che la rendono ancora piu intrigante. Tutta la scuola sa che la professoressa rossi aveva una relazione con il professore di filosofia ma la cosa ormai era andata a dare. La prof spesso mentre spiegava si metteva con il fondoschiena sul pizzo della cattedra oppure alle interrogazioni appoggiava il suo balcone sul tavolo. Era una provocatrice. Tutti i ragazzi della scuola desideravano scoparla pero secondo me lei aveva un debole per me o perché ero il piu bello o perche essendo vogliosa di cazzo sapeva che io essendo nero ce l avevo proprio grande. una mattina entrai nel bagno dei professori dopo che vi entro lei e mi accomodai nel bagno affianco quello degli uomini. In questo bagno i professori porci fecero un buco da dove si potevano spiare le colleghe e vidi mentre la prof faceva pipì. Si abbasso la gonna facendola scendere delicatamente sulle gambe poi sfilo il perizoma nero mostrandomi la sua figa con un’unica strisciolina di peli e si sedette sul water. Mentre urinava io sentivo lo scroscio e ebbi un erezione, stavo esplodendo dovevo spararmi una sega ma perché farlo da solo se potevo andare da Linda? Linda era una ragazza di 3′ che però era stata bocciata più volte ed era ninfomane,chiunque andasse da lei Linda lo portava nei bagni della palestra e gli faceva quello che voleva. Io non potevo circolare con quell erezione e la prof era uscita dal bagno quindi la chiamai sul cellulare e dopo 5 minuti la vidi arrivare in bagno. non era molto bella pero ci sapeva fare, gia alle scuole medie faceva i pompini in cambio di pochi euro. Appena arrivata mi aprii il pantalone e senza parlare lei si fiondo sul mio cazzo enorme. Iniziò a leccarlo e poi se lo mise in bocca ma dato che non c entrava tutto lo teneva un po in mano e lo masturbava mentre teneva in bocca la cappella. Improvvisamente si fermo e mi disse.: Pe tu ce l hai proprio grande perché non me lo metti dentro voglio provare. E girati dissi io però se ti faccio male non è colpa mia ok? Lei rispose di non preoccuparmi e che la sua figa era abbastanza larga per accoglierlo. Appoggio le mani sulla parete e rivolta con la faccia verso il gabinetto mi prostrò a novanta gradi al su figa bagnata. Senza esitare lo infilai e lei sospirò lo infilai tutto nella vagina e iniziai a scoparla velocemente. La puttana ansimava e cominciò a urlare ma io non feci caso al luogo in cui mi trovavo e continuai fin quando linda no arrivò al orgasmo. Io non ero riuscito a venire allora sfilai il pene dalla vagina fradicia e lo inserii verso l’ano. Linda mi prego di fermarmi a causa delle dimensioni ma ignorai ciò che diceva e iniziai a scoparla. Era strettissimo e lei piangeva dal dolore ma mi prego di continuare e lo inserii fino in fondo. Dopo 3 minuti arrivai nel suo fondoschiena mi alzai i pantaloni e uscii lasciandola e dicend ciao puttanella. Tornai in classe e mio sedetti nel banco pensando alla prof di matematica.

commentate al mio indirizzo e-mail Negriano@hotmail.it

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