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Racconti Erotici Etero

Le confessioni di Roberta

By 15 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

I fatti di questa storia risalgono a qualche anno fa, quando frequentavo il primo anno di università e avevo una ragazza, Roberta (capelli lunghi fino al fondoschiena, castana, occhi verdi, un seconda abbandonte e un bel sedere). Era estate, io ero da poco tornato in paese (mi ero trasferito in una grande città per studiare) ed avevo deciso di andare in campeggio al mare per poter stare qualche giorno con lei. Mi ricordo che eravamo nella mia tenda…nudi e abbracciati…avevamo appena fatto l’amore mentre fuori un’orchestra di cicale ci cullava dolcemente facendoci lentamente assopire. Ad un tratto Roberta mi fa: “Antonio, devo confessarti una cosa”, e dopo una breve pausa, “Ti ho tradito”.
Rimasi di stucco. All’inizio non realizzai subito, anche perchè la cosa che mi venne in mente fu: “Ma porca puttana! Ho passato il primo anno di università attaccato al telefono a convincerla della mia fedeltà e adesso ‘sta stronza se ne esce che mi ha fatto le corna!”. Cercai, tuttavia, di mantenermi calmo, non la aggredii e le chiesi: “Ma come è successo? quando?” “La settimana scorsa” e dopo un lungo silenzio “con Pina (era un’amica della mia ragazza, frequentava l’ultimo anno di liceo; più bassa di Roberta, portava i capelli a caschetto, castano chiari, occhi azzurri, un bel seno formoso)”. “Come con Pina?”. Non riuscivo a dire altro…ero lì che la fissavo, lei era immobile, rannicchiata su stessa, potevo vedere il senso di colpa dipinto sul suo volto e anche la paura…la paura di una mia reazione. Ma io non reagii. Dopo un lungo silenzio che sembrò esser durato ore, le chiesi: “Ma perchè? come è successo?” E Roberta mi fece la sua confessione.

La settimana scorsa ero con Pina al bar dello stabilimento. Dovevano essere le due o le tre, il bar era vuoto a causa del caldo inferale, e noi ci stavamo annoiando. A un certo punto Pina mi chiede se mi va una canna, così decidiamo di appartarci in qualche posto tranquillo a fumare. Decidiamo per la sua cabina; lì non ci avrebbe disturbate nessuno, men che meno i suoi genitori che non la usavano mai. La cabina era molto piccola e dentro lo spazio era occupato solo da un tavolino e una sedia. Dentro faceva ancora più caldo, ma non ci importava. Io mi siedo sul tavolo mentre Pina sulla sedia e inizia a preparare la canna. Passa il tempo, le canne salgono a due, il caldo aumenta e anche l’euforia.
Ovviamente finiamo a parlare di sesso e Pina si mostra molto curiosa sulla nostra vita sessuale. Vuole sapere quanto sei bravo, come la lecchi, quanto sei dotato ecc. Alla terza canna Pina si alza e avvicinandosi mi allarga leggermente le gambe così da piazzarsi proprio di fronte a me, mentre con una mano mi accarezza il ginocchio. Il fumo che esce dalla sua bocca mi inebria sempre di più. Poi, avvicinandosi al mio viso mi dice:”Sei tutta sudata…si vede che hai caldo…perchè non bevi un pò?”, e così prende una delle bottiglie d’acqua che ci eravamo portate e me la porge, ma poi: “Aspetta…ti faccio bere io”. Mi avvicina la bottiglia alla bocca in modo tale che bevendo mi si rovescia un pò addosso. Ridiamo scioccamente dell’accaduto e poi Pina dice: “Guarda, sei tutta bagnata..ci penso io” e inizia a leccarmi le gocce che rigavano il mio collo. Sento la sua lingua, morbida e calda, che accarezza la mia pelle. Non riesco a reagire, non voglio reagire. Cercando di simulare tranquillità ridacchio, ma ben presto inizio ad ansimare. Pina continua nella sua opera e dal collo passa alle spalle e poi al petto, ma senza scendere fino al seno, e mentre con una mano mi tiene ferma una gamba con l’altra inizia ad accarezzare dolcemente il mio braccio. Ho la pelle d’oca…sono tutta confusa a causa del caldo e del fumo…e per Pina. Piano piano, sento che con la lingua inizia a risalire……..è sul collo….posso sentire il suo respiro…l’odore dei suoi capelli….poi si ferma, alza la testa e mi fissa dritta negli occhi. Sono completamente immobile, ormai non sorrido più, riesco solo a fissare i suoi bellissimi occhi azzurri….e poi lei si avvicina e mi bacia….sento le sue labbra che si chiudono sulle mie e la sua lingua che percorre tutta la mia bocca….mi sento sciogliere…Le sue mani iniziano a correre su tutto il mio corpo…fra i capelli, sulla schiena, sul seno, fra le cosce….e mentre mi bacia mi sussurra “Sei bellissima”. Non riesco a rispondere…il mio corpo non risponde…mi lascio toccare, baciare…Pina mi slaccia il reggiseno e inizia a leccarmi le tette: le stringe, succhia e mordicchia i capezzoli. Mi piace…mi piace tantissimo…ne voglio ancora…ormai non ragiono più….sono completamente nelle sue mani….Pina mi sdraia sul tavolo e mentre continua a massaggiarmi le tette mi lecca la pancia per poi scendere velocemente fra le gambe. Con gesto deciso mi toglie lo slip del costume e affonda la faccia fra le mie cosce. Fa guizzare la lingua dal clitoride alle grandi labbra per poi muoverla velocemente al mio interno….inizia anche ad aiutarsi con le dita: una, due, tre..fino a quattro!!! Ormai sono completamente fuori…non ragiono più…godo e basta…fino a quando non vengo scossa da un potente orgasmo!!!!!
Rimango per un pò distesa, poi, dopo che mi sono ripresa, mi sollevo e torno a sedermi sul tavolo e vedo Pina davanti a me che si avvicina e mi da un innocente bacio a stampo sulla bocca (posso ancora sentire i miei umori sulla sua bocca) e mi dice:”Ti è piaciuto?”. Tutta imbarazzata non so ancora cosa rispondere quando lei mi anticipa dicendo:”Ti ho sempre voluta…e ti voglio ancora” e mi infila di nuovo la lingua in bocca mentre con una mano ricomincia ad accarazzermi la passera. Benchè debole e ancora un pò spossata per l’orgasmo questa volta non rimango a subire…la stringo a me, la mia lingua cerca avidamente la sua e le mie mani corrono a slacciarle il reggiseno. Quando inizio a massaggiare quelle belle tette che ho sempre invidiato, sentondola ansimare provo un senso di piacere e soddisfazione. Allora non mi fermo….le tiro giù gli slip, mi accuccio davanti a lei e inizio a leccarle la passera!!! Non lo avevo mai fatto prima di allora, ma la mia lingua sembrava guidata dal ricordo di poco prima, quando era lei a darmi piacere. Sentivo per la prima volta il sapore della fica in bocca, il gusto di assaporare le grandi labbra, di succhiare il clitoride…ma soprattutto provavo la soddisfazione di sentire Pina gemere di piacere, implorandomi di non fermarmi….l’amica che avevo sempre invidiato per le sue forme, per la sua spregiudicatezza, per la sua nomena di esperta del sesso….io, Roberta, la stavo facendo godere fino all’orgasmo, che finalmente proruppe in una cascata di umori che mi inondò la bocca!!!! Ma non finì lì. Ancora eccitatissime, ci sdraiammo per terra, aggrovigliando i nostri corpi, mischiando la nostra saliva e i nostri umori…fino a sfregarci passera contro passera mentre ci
masturbavamo il clitoride per raggiungere un secondo e possente orgasmo!!!!

Ero rimasto completamente di sasso. Durante tutto il racconto avevo potuto osservare come Roberta si era eccittata man mano. Poi mi si avvicinò e mi disse: “Mi dispiace”. Io la strinsi forte a me…facemmo l’amore per ore.
Durante quella torrida estate successero molti altri episodi “piccanti” che segnarono la mia prima storia d’amore in modo indelebile e che magari, se vorrete, vi racconterò presto.
Per critiche e commenti scrivetemi a shubatenlil@yahoo.it
Un paio di giorni dopo la confessione di Roberta incontrai per caso Pina ad un bar.
Decisi subito di approfittare dell’occassione; il racconto di Roberta lì per lì mi aveva eccitato, ma con il passare del tempo mi ero anche preoccupato: che cosa era successo alla mia ragazza? Sapevo che la risposta poteva essermi data da Pina e così, dopo un pò di chiacchere di circostanza mi feci avanti. Pina mi disse che sapeva della confessione di Roberta e vedendomi basito mi disse che aveva avuto sempre una forte attrazione fisica per la mia ragazza, ma di non preoccuparmi perchè non aveva intenzione di portarmela via! (Grazie tante!)
“Ma perchè ha ceduto alle tue avance? Insomma, Roberta con me è stata sempre molto gelosa, perchè ha agito cosi?”
“Tranquillo non è lesbica! Eravamo un pò su di giri, io sono stata convincente…e poi lo sai, a lei piace sentirsi desiderata! Con te è così gelosa che arriva a chiederti di non frequentare neanche amicizie femminili, e invece lei non si è mai posta questo problema! Le è sempre piaciuto farsi guardare ed essere desiderata, e ha sempre risposto a sorrisi e occhiate mailiziose. Certo, non è mai andata oltre, tranne che…ops!”
“Che cazzo hai detto?”. Sapevo che quella stronza se lo era fatto scappare apposta, ma non mi importava! Volevo sapere!
“Vabbè tanto vale che te lo dica. Prima di tradirti con me Roberta è andata a letto con Omar! (è un ragazzo della comitiva della mia ragazza, coetaneo, di colore, ben fatto)”
“Se vuoi ti racconto come sono andate le cose. Io ho visto tutto. Magari ti ecciti anche questa volta e mi salti addosso! Ah ah ah!”
“Vaffanculo Pina!”
“E su non ti scaldare che te lo racconto lo stesso. Sei pronto?”

Devi sapere che già da un pò di tempo Omar e Roberta si stuzzicavano a vicenda e ultimamente, quando si usciva tutti insieme, si scambiavano sorrisi, abbracci e carezze galeotte…insomma, si erano avvicinati sempre di più, anche se ancora in modo innocente.
Un paio di settimane fa ho organizzato una festa qui nella case al mare, dove Omar mi ha confessato che Roberta le piaceva molto ma non sapeva come farsi avanti perchè lei era fidanzata. Devo ammettere di essere stata la cupido della situazione poichè consigliai a Omar di sfruttare la festa come un’occasione per farsi avanti. Roberta mi aveva fatto sempre un sacco di apprezzamenti sul fisico di Omar e non nascondeva la curiosità di sapere se quello che si dice dei neri fosse vero….e inoltre volevo metterla anche alla prova! Qualche giorno prima avevamo avuto una discussione sulla sua gelosia a senso unico, e lei continuava a dire che non c’era niente di male nel suo comportamento con Omar perchè sapeva benissimo come mantenere le distanze! Beh,quella sera scoprimmo entrambe che non ne era affatto capace.
Roberta era fuori al balcone a fumare una sigaretta e Omar, incoraggiato dalle mie parole, le si avvicinò da dietro e la cinse con le braccia; lei rispose con un sorriso. Mentre Omar sussurava all’orecchio di Roberta, i loro corpi si strigevano in un abbraccio passionale! Dentro di me pensavo che sicuramente Roberta doveva
sentire sul sedere la pressione dell’erezione di Omar, e risi ripensando a come mi aveva detto di essere capace a mantenere le distanze!
Poco dopo Omar prese Roberta per mano per condurla al piano superiore…alle camere! Incuriosita, aspettai un pò e poi corsi anche io di sopra, e allora li vidi.
Avevano lasciato la porta della camera leggermente accostata così potei vedere proprio un bello spettacolo (scusa Antonio, per me era prorpio uno spettacolo).
Omar si era già liberato della maglietta e dei boxer, e il suo corpo statuario troneggiava davanti al letto; Roberta era inginocchiata davanti a lui e teneva il suo cazzo in bocca! La sua testa andava avanti e indietro sulla nera asta; Omar gemeva di piacere e aiutava il movimento accompagnando la testa di Roberta con una mano. Lo spompinava per un pò e poi passava a leccargli le palle, poi tornava alla cappella dove faceva colare un pò di saliva e quando questa era scesa fino alla base del cazzo, con la punta della lingua ne risaliva la scia fino alla cappela che poi faceva sparire di nuovo dentro la bocca e ricominciava a succhiare! Poi Roberta fece sedere Omar sul bordo del letto, si slacciò il top del costume liberando le sue belle tette e iniziò a farli una spagnola. Da dove ero io potevo vedere solo la cappella scura che usciva dalle bianche tette di Roberta e sbatteva sotto il mento di lei. Poi fu Omar a prendere l’iniziativa: stese Roberta sul letto e le tolse le mutandine lasciando invece la minigonna. Iniziò a leccarle la figa! Doveva anche scoparla con le dite perchè le vedevo scomparire fra le cosce di Roberta….e lei sembrava appprezzare moltissimo; ansimava forte mentre si massaggiava le tette e stuzzicava i capezzoli. Dopo averla leccata per bene, Omar, sempre sul ciglio del letto, le allarga le gambe e inizia a scoparsela con potenti colpi di bacino. Urlano entrambi, sicuri che i loro rumori sono coperti dalla musica al piano di sotto. Le loro facce esprimono solo piacere, piacere e piacere; e mi faccio prendere anche io dal desiderio che inizio a toccarmi dietro alla porta! Vedo che Roberta decide di cambiare posizione: si gira mettendosi a carponi, mentre Omar, in ginocchio sul letto, inizia a scoparsela a pecora! Sento Omar che dice: “Sei fantastica Roberta, sei fantastica! Dio, non resisto più! Sto per venire!” A quelle parole vedo Roberta che si sfila il cazzo dalla fica, si gira, si sdraia e invita Omar a stendersi su di lei. Il ragazzo subito la penetra di nuovo e mentre da gli ultimi potenti colpi li sento gemere e gridare: “Vengo, vengo, vengoooo!”. Nel frattempo anche io raggiungo l’orgamsmo martellandomi la fica con le dita!
Torno ad osservarli. Sono immobili, l’uno sopra l’altra, si scambiano teneri baci; poi Roberta sussurra: “Dai, adesso scendiamo, altrimenti gli altri si accorogono della nostra assenza”. Anche io mi ricompongo e scendo al piano di sotto.
Dopo un pò loro ci raggiungono; effettivamente nessuno aveva fatto particolare attenzione alla loro assenza, anche perchè sono tornati separatamente. Solo quando la festa è finita Roberta mi racconta quello che è successo….mentre lei saprà del mio voyeurismo solo quel magico pomeriggio nella cabina balneare.
Eh già è proprio così! Le ho raccontato, come ho fatto con te adesso, quello che avevo visto, lei si è eccitata e mi ha concesso le sue grazie!

“Vaffanculo Pina!”, mi alzai e me ne andai infuriato, seguito solo dalla risata di Pina.

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