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Racconti Erotici Etero

Le Cronache della Strega

By 16 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019One Comment

Ci sono momenti in cui l’unica cosa che mi da pace &egrave scrivere’.
Ci sono momenti in cui l’unica cosa che mi da pace &egrave vivere, nel senso di MORDERE la vita x disintossicarmi da qualsiasi altra cosa, soprattutto dai pensieri’come se pensando ad altro’a qualcosa accaduto in un altro tempo e forse in un’altra vita, ad un’altra ME, placasse i sentimenti contrastanti della Me attuale’
Ma poi forse le situazioni si ripresentano sempre uguali, paradossalmente ce ne accorgiamo solo quando &egrave troppo tardi perché la cosa ci sia di una qualche remota utilità pratica’
Ricordo che era Halloween’ricordo che allora, come oggi, ero perdutamente innamorata’.si perché per me non c’&egrave altro modo di innamorarsi se non perdutamente’&egrave un’abitudine in effetti malsana, che mi porta sempre a credere che la persona della quale sono innamorata sia la persona giusta, un’abitudine bestiale che sempre mi ferisce’eppure sempre ci ricasco’lo so questa cosa mi farà sembrare patetica e voi che state leggendo in attesa che arrivi la parte clou perderete la vostra eccitazione’mi scuso e sono delusa di deludervi’ora potrei dire di essere perdutamente innamorata ed ora come allora avevo la ME STESSA razionale che SAPEVA che mi ero innamorata della persona più sbagliata a questo mondo’ma la ME STESSA IRRAZIONALE quella che aggiunge il ‘perdutamente’ all’ ‘innamorata’ non voleva sentire ragione’esattamente come ora’ si’ avevo radi attimi di lucidità’.purtroppo molto radi’
Ovviamente secondo le insondabili leggi del buon Murphy accade SEMPRE che quando sono presa da un uomo’immancabilmente altri uomini piacenti e simpatici nonché accattivanti si interessino a me’ cosa che OVVIAMENTE non accade se sono sentimentalmente libera e soprattutto se sono LIBERA in generale’
E’ un dato di fatto inutile piangerci sopra ‘
Era la notte di Halloween ed ero innamorata’PERDUTAMENTE’.
LUI l’uomo per il quale perdevo il sonno la notte stava sperimentando tutto il Teorema di Ferradini’.a partire dal ‘ chi meno ama &egrave piu forte si sa” tutto ciò dopo mesi di coccolosa tenerezza tesa a farmi innamorare’ ricordo che si faceva sentire di rado’facendo sì che ogni nostro incontro fosse come manna da cielo per me'( me ne rendo conto solo ora’) io lo desideravo pazzamente’e penso che noi desideriamo sempre pazzamente quello che appunto PERCEPIAMO di non potere avere’o comunque AVERE nel modo che vorremmo’ricordo che ogni sua frase mi dava i brividi e ricordo che custodivo gelosamente i suoi sms sul telefonino’.rileggendoli fino ad impararli a memoria’lo so sto cadendo di nuovo nel patetico ma se volete leggere un racconto di sole scopate andate sul genere ‘incesto’ vedo che quelli sono più sessuali e meno introspettivi’
Ora io le tecniche a me note le avevo provate tutte : farsi sentire, non farsi sentire, farlo ingelosire, coccolarlo’ma non c’era verso’. Tentai anche in extremis di chiudere la storia ma bastò qualche sua parola ed un mazzo di fiori nel momento giusto a farmi ricredere’ resta il fatto che la notte di halloween lui non sarebbe stato con me, improrogabili impegni gli impedivano non solo di essere assieme a me ma anche di chiamarmi o di mandarmi un misero messaggio’molto IMPROROGABILI’.anzi esageriamo IMPROROGABILISSIMI!!
Quindi’visto che lo so, me ne rendo conto, ero patetica, ma desideravo esserlo il meno possibile, accettai, seppur di malavoglia un invito ad una delle solite feste a tema HORRORIFICO’ i soliti amici’la solita festa similhorror’immaginavo avrei passato la serata a stringere il tel fra le mani aspettando un messaggio, una chiamata’si pero’ potevo dissimulare’sarebbe stato peggio fare la stessa cosa a casa no?
Mi sarebbe venuto a prendere a casa un amico’un ‘AMICO’..si si guarda caso un amico che mi corteggiava da mesi’ripetendomi che quell’altro il DESAPARECIDOS non era l’uomo per me’cosa che sapevo essere vera ma sentirmelo dire mi faceva girare le palle’MOLTO’MOLTISSIMO anzi DI PIUISSIMO.
Questo ‘amico’ che chiamerò M. per rispetto alla sua privacy era ( ed &egrave ancora) un bellissimo ragazzo’capelli lunghi fino al sedere, lisci, castano chiaro, viso macho, occhi verdemuschio, un’espressione malinconicomalandrina che non ho mai ritrovato in nessun altro e un corpo niente male’e voi vi chiederete ‘ ma sei cretina allora???almeno il DESAPARECIDOS era più bello?’
Ebbene vi deluderò di nuovo : No il DESAPARECIDOS era normalissimo, così normale che ora mi chiedo cosa ci vedessi in lui’ma allora era TUTTO ecco dove basa le proprie radici il ‘ PERDUTAMENTE INNAMORATA”
M. invece mi ricopriva di attenzioni’chiaramente NON DESIDERATE’
Uomini che mi state leggendo’.prendete nota ( rimettetevi un attimo il cazzo nei pantaloni non siamo ancora alla scena clou e prendete nota) Quando una donna viene delusa per troppe volte’ le girano le palle’e può fare cose inconsulte’ &egrave vero che le donne ne sanno una più del diavolo’non per nulla Satana ha un bel paio di corna sulla testa’
Mi ero vestita da strega’.si lo so state ridendo’beh in effetti non &egrave che mi sia dovuta poi sforzare molto’diciamo che ho aggiunto un cappellaccio da strega ad un abbigliamento seminormale’ma’ma ma ma’sotto alla gonna lunga nera tutta pizzo e merletti avevo indossato le autoreggenti’.
Lettori lo so cosa state pensando ‘ ma cazzo allora un po’ troia lo sei anche te”
Ebbene vorrei stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci dicendovi ‘ ma noooo &egrave che avevo rotto i collant e avevo solo quelle in casa’.’ Invece vi dirò la verità nuda, cruda e patetica’ovvero che le avevo indossate perché in una remota e bastardamente malsana parte del mio cervello speravo che il DASAPERECIDOS mi raggiungesse alla festa e mi trovasse cosi stregosamente irresistibile da volermi scopare lì sul posto..e io sarei stata pronta'( sottofondo la musica di AI CONFINI DELLA REALTA’ ma non c’&egrave limite all’immaginario femminile ed ai castelli in aria che posso costruirmi da sola’.ci pago l’ICI io sui miei!!)
Beh M. suonò alla porta semipuntuale’.ovvero con 5 minuti d’anticipo cosa che mi obbligò a correre ad aprire con uno stivale sì ed uno no’
Ricordo che pensai che era dannatamente bello’indossava una tunica lunga e nera t aveva una fascia attorno alla testa..tipo Guru di qualche messa satanica’e in quel momento pensai anche ‘ ma quanto sei imbecille da uno a dieci? Non lo vedi &egrave qua basterebbe allungare la mano e saresti felice” invece lo feci entrare in fretta, saltellando su un piede solo e dicendogli ‘ cazzo non trovo più l’altro stivale’.deve essere sotto al letto assieme alle altre scarpe e ci vorrebbe l’esorcista per trovarlo’.’
M. ridendo entrò in casa’e lo lasciai solo in sala mentre entravo in camera a cercare lo stivale bastardo’.dopo circa 15 minuti in cui avevo nominato irriverentemente quasi tutti i santi del calendario trovai lo stivale e mi sedetti sul letto per indossarlo e, alzando gli occhi, vidi M. in piedi sulla soglia della stanza’ non sapevo da quanto fosse lì e se mi avesse vista fare come catherine z. jones in entrapment fra i batuffoli di polvere sotto al letto’ma gli sorrisi ( tanto non mi fregava di lui non avrei mai fatto una figura del genere col desaparecidos) dicendo ‘ TROVATO”
Ricordo che sorrise in un modo cosi dolce'( alla fine a noi donne quella che ci frega sempre &egrave la dolcezza) che mi si sciolse il cuore’e restai per un attimo seduta inebetita a guardarlo’poi mi alzai dall’alto dei mie stivali col tacco ( ero quasi alta come lui cosi e ci tengo a precisare che sono 1.75) e mi avvicinai per sospingerlo fuori e andare alla STRAMALEDETTA festa’ma lui fece una cosa pazzesca che non pensavo avesse il coraggio di fare: mi baciò.
Ma non era un bacio normale’.poich&egrave mi leccò lentamente il labbro inferiore, poi quello superiore, con una lentezza esasperante, ed infine tuffò la sua lingua fra le mie labbra, perdendosi in un bacio che io definirei estremamente romantico ed eccitante’
Lettori zitti!! So che pensate ‘ romantico una bella cippa voleva scoparti cara la nostra streghetta’ ma io sono il narratore e se vi dico che &egrave stato romantico allora E’ STATO ROMANTICO!!!
Vorrei dirvi che mi divincolai’ma dal momento che non lo feci non ve lo dico’restai invece lì a godermi quel bacio inatteso’e visto che in casa faceva freddo, mi fece piacere sentire le sue mani scivolarmi sulle spalle e lungo tutte le braccia, ricambiai invece il bacio come un affamato divorerebbe una bistecca’e penso che in quel momento lui capì di avere ‘ vinto”ma noi donne siamo strane e vogliamo sempre mettere i puntini sulle i e le dieresi sulle u e le autoreggenti sotto alle gonne da strega’e dissi ‘ senti’.guarda non &egrave come pensi” ma M. mi conosceva bene e sapeva che se avessi parlato sarebbe finita nel solito modo : MALE. Cosi fece una cosa da film di quelle che mi lasciano sempre senza fiato perché mi fanno credere , seppure per un solo attimo, che sono in un film : mi poggiò l’indice sulla labbra dicendo ‘ shhh non dire niente’ so tutto e non lo voglio sapere’ma questa &egrave la notte in cui le ombre vivono’e io voglio farti vivere”
Ora mi rendo conto che forse l’aveva pensata proprio apposta ma ad un certo punto’.MACHISSENEFREGA!!
Riprendemmo a baciarci con una voracità spaventosa’sentivo le sua mani che mi spogliavano, via la maglietta, una delle sue grosse mani sulla mia schiena come a tenermi incollata a lui e l’altra sulla tetta, a stringere fino a farmi male ricordo il suo respiro ansante sul collo mentre leccava dalla clavicola all’orecchio, e ricordo le mie di mani a liberargli i capelli’poi lui che mi fa sedere sul letto, mi toglie il reggiseno, e mi bacia i capezzoli mordendoli e baciandoli mormorando frasi stupide come ‘ quanto sei bella, come sei morbida’hai una pelle di seta”beh c’&egrave da dargli atto che aveva studiato bene la sua parte, poi le sue mani sotto alla gonna che salgono lente lungo le gambe fino ad arrivare ai fianchi, la sua bocca sulle mia ginocchia’.io che rovescio la testa all’indietro’e poi lui si alza per togliersi la tunica’.e in quel momento’mi rendo conto che sto cercando con gli occhi il cellulare’devo averlo sotto mano in caso il desaparecidos chiamasse e/o mandasse un messaggio..PATETICA PATETICA!!
Ma M. non mi da tempo di pensare ( muhhahhahah non &egrave vero in quel momento avevo tutti i neuroni a defcon 1), si leva anche la maglia e resta in jeans davanti a me’ora lo so che in quel momento ci sarebbe voluto un bel pompino’..ma NON TROVAVO IL CELLULARE, quindi ero distratta’.e non ho colto’M. mi spinge indietro sul letto e mi bacia le tette, poi scende verso la mia figa e la bacia come bacerebbe una bocca’.con passione leccando accuratamente e lentamente’e facendomi dimenticare in quel momento dell’utilità di un cellulare’io sono purtroppo più passiva che attiva il che non &egrave da me’.e non va bene’.quindi gli sposto la testa e lo bacio’sentendo il mio sapore nella bocca di lui’e non c’&egrave cosa più eccitante’lasciatevelo dire’M. si slaccia i jeans e se li sfila con una rapidità che nemmeno Ethan Hunt in mission impossible avrebbe fatto meglio e resta con i boxer’ posso sentire il suo cazzo atraverso quella sottile barriera premere sulla mia figa ed &egrave bellissimo &egrave meraviglioso sentirmi desiderata’.non mi importa se avesse programmato tutto, mi importa solo dei suoi capelli che mi circondano, della sua bocca che mi bacia e delle sue mani che mi accarezzano’.poi accade l’impensabile’si stacca e mi guarda ridendo’.e dice ‘ hai un preservativo’?
Ora io lo so, lettori, che siete abituati a leggere di scopate alla grande senza nessuna precauzione’ma ehm’.io vi sto raccontando solo i fatti’.e non ci fu cosa più arrapante perché’il fatto che non l’avesse significava che non l’aveva programmato, significava che si era eccitato nel vedermi senza uno stivale mentre bestemmiavo fra i batuffoli di polvere’significava che lo eccitavo anche se non ero perfetta’.così mormorai quello che ogni uomo vuole sentirsi dire in quel momento : ‘ secondo cassetto del comodino’.
Cosi mentre io tornavo a farmi seghe mentali su dove avessi messo il cellulare lui si mise il preservativo, e poi mi penetrò lentamente’prima la punta, guardandomi’e mi disse ‘ sta succedendo davvero?’
E io dissi semplicemente ‘ si” non dissi mettimelo tutto dentro o sfondami come vi aspettate, dissi solo un tremolante ‘si”poiché non connettevo poi cosi bene’da essere lucida’sentivo solo quel cazzo caldo che voleva entrare in me, e quel ragazzo dolce che però non si dimenticava che ero anche una persona e non solo un buco da riempire’ma forse nel miei occhi c’era un velo di tristezza perché lui mi sussurro’ all’orecchio ‘ allora chiudi gli occhi” quasi come se volesse dirmi” se vuoi pensare a lui’pensa che io sia lui”
Ma io pensavo solo a quel ragazzo dolce che mi stava facendo impazzire di voglia’
Venni quasi subito..eh si’mentre lui si muoveva sempre piu forte su di me, ansimando e serrando le labbra’mentre sentivo il suo cazzo entrarmi tutto dentro e le sue spinte farmi muovere sul letto, mentre le mie gambe si allacciavano dietro alla sua schiena’avevo ancora gli stivali e le autoreggenti, e gli andavo incontro coi movimenti del bacino, per sentirlo sempre piu dentro’.lui con una mano a sostenersi sul letto e l’altra sotto alle mie chiappe accarezzandomi ‘.andò avanti molto’.poi il suono si un messaggio ricevuto sul cellulare’.e in quel momento il suo dito che entra nel mio sedere e mi stimola mentre il suo cazzo &egrave piantato saldo dentro di me’. La mia mente che pensa ‘ &egrave tardi per un messaggio’dovevi amarmi quando ero ancora tua” e poi un nuovo orgasmo’veniamo assieme’mentre la stanza &egrave piena dell’eco di quel messaggio’.e dei nostri sospiri’il suo ansito mentre viene e ci guardiamo negli occhi e sorridiamo’.
Vorrei concludere dicendo cosa diceva il messaggio’magari con un finale poetico tipo ‘ e lessi TI AMO sto venendo da te’.quando oramai era tardi per tutto’.’ Ma’.era il messaggio della mia amica’e diceva” allora venite o no alla festa”.’
Avrei potuto risponderle con ‘ siamo appena venuti’.”

Commenti a ghostofwinter@hotmail.it

Il Serial Killer

‘la foschia ammanta tutto il luogo, &egrave una nebbiolina umida, che mi si appiccica addosso, mi intride gli abiti di freddo e di inverno, rabbrividisco nel mio lungo cappotto nero e mi chiedo cosa ci faccio lì’
La notte &egrave nera come l’inchiostro, ed una nuvola solitaria sta coprendo anche la flebile lune della luna’.&egrave una notte senza stelle’
Se non fosse che ci siamo dati appuntamento qui, e che ne abbiamo parlato per mesi me ne andrei, scapperei a gambe levate, a casa, davanti ad una bella tazza di the bollente, mentre mi guardo CSI’..
Ecco ecco non ci dovevo pensare’in fondo questo ragazzo lo conosco solo tramite internet’.ecco magari &egrave un serial Killer’oddio’.quando troveranno il mio cadavere fra i cespugli di lavanda mi malediranno, con tutti i peli di gatto che ho addosso manderò in rovina la scientifica per fare tutte le analisi’. Me li immagino, con la musichetta della sigla in sottofondo :
Sara Sidle : ‘ ehi Grissom, credi che abbia sofferto morendo?’
Grissom : ‘ oh Sara ti immedesimi sempre troppo’no non ha sofferto, le ha dato subito una botta in testa, per rubarle la borsetta’.vedi non l’ha nemmeno violentata’si vede subito che i vestiti sono a posto’.dovremmo solo analizzare queste fibre ‘.che ha addosso’

(Argh come non mi ha nemmeno violentata? ma se in chat faceva tutto il galletto sulle cose che voleva farmi argh bastardo umiliata pure nella morte’..ma sta a vedere che devo tirare le cuoia da arrapata)

Stokes : ‘ ehi Grissom, ho trovato qualcosa’.guarda’.la borsetta della donna, gettata qui nel cestino dei rifiuti”

( Imbecille valeva più la borsa che quello che c’era dentro’.lo sapevo che eri un cretino!)

Catherine : ‘ &egrave vero Gil, guarda e ci sono i documenti dentro’vediamo 28 anni, nubile’.poveretta chissà cosa ci faceva in questo posto a quest’ora di notte’forse un appuntamento eh’.cosa non fa la disperazione’. Single’a questa età”

( ma brutta troccola (=troia+zoccola) parli te che hai fatto streap tease fino all’altro ieri !!)

Grissom : ‘ bene su su mandate il corpo all’obitorio’e che Greg faccia tutte le analisi’
(mmm si si Greg che mi piace tanto, &egrave il mio preferitissimo)

Più tardi al laboratorio ( prima lo stacco sulla panoramica dall’alto su Verona City)’mentre Greg analizza i campioni :

Greg Sanders : ‘ Cavoli 2800 miliardi di stradollari per tutte le analisi sui peli che aveva addosso’e poi scopriamo che viveva con otto gatti’.Grissom te lo devo dire :la scientifica non ha mai speso così tanto’ne valeva la pena per questa donna? Cos’ha di speciale?’

( Bastardo e dire che nonostante tu sia meno prestante di Stokes ti preferisco sempre! Sei uno sporco capitalista!’su edita quello che hai detto!! La storia &egrave mia!!)

Grissom : ‘ Sei sicuro di quello che dici Greg?’

Greg : ‘ Beh’si per questa GIOVANE e BELLISSIMA donna ne valeva la pena in effetti guarda che tette!’

( Lo sapevo che ti sarebbero piaciute’)

Aggrotto la fronte mentre penso a tutto questo e so che c’&egrave qualcosa di malsano nei miei ragionamenti, qualcosa di Molto malsano’perché non sono anche io sposata e con un paio di marmocchi come le mie amiche che se ne stanno a casa a vedere CSI abbracciate al marito perché perché? E SOPRATTUTTO ne vogliamo parlare che sono in un parco di notte ad aspettare uno sconosciuto? Ne parliamo di questa cosa o aspettiamo che arrivi la botta in testa?
Poi mi chiedo’.perch&egrave il parco non andava bene un bar un caff&egrave?
( scemotta hai scelto tu un posto non pubblico per non farti vedere in giro con lui dalle amiche e/o parenti e/o colleghi e/o qualsiasialtrapersona in caso fosse un tipo impresentabile e adesso ti lamenti’.guarda per me t’ha vista e ha pensato la stessa cosa di te ovvero che sei te una serial Killer)
Naaa ci sono pochissime serial Killer donne’.non lo penserebbe mai’
( ci sono anche pochissime donne che sono dei master in D&D e che leggono i manga e gli Hentai eppure tu lo fai’.piccola serial killer sfigata’)

Uhm’non ci avevo pensato’.beh sento dei passi..che stia arrivando?
Tiro su il collo, se lo tendo bene sembrerà che io abbia il collo piu lungo ed un aspetto generale più slanciato, mi ravvio i capelli, poi ne porto alcune ciocche a coprire il viso, che lui sia bello o non bello non mi importa io devo sembrare figa a tutti i costi’

(catherine : ‘L’AVEVO DETTO CHE ERA DISPERATA” IO : ‘ zitta troccola, non &egrave un fatto di disperazione &egrave che ci tengo per la mia autostima’)

Filippo: ‘ Ciao’.allora sei venuta non pensavo di trovarti’
Mi sorride con un sorriso disarmante, gli occhi sono di un azzurro ghiaccio, e quando ride lo socchiude un po’ e formano piccole e irrisorie rughette tutto attorno che li rendono maledettamente simpatici, le labbra si piegano asimmetricamente in un modo unico’che penso non dimenticherò mai’mi fissa e si passa una mano fra i capelli, che, biondini, gli arrivano fino alle spalle, forse poco più giu’.io mi sto maledicendo per non esserci andata a cena o in un locale’.se avessi incontrato una delle mie amiche avrei fatto un figurone’ora non so come salutarlo’abbiamo fatto sesso in chat, cosa faccio gli stringo la mano’oddio ma dal vivo &egrave tutto più difficile’
Cercando di non sorridere troppo ( perché se rido a 32 denti trovo che la mia faccia sembri maledettamente idiota ‘) mi avvicino e gli tendo una semitremolante mano, non mi viene da fare altro perché non so se gli piaccio, se lo baciassi e si allontanasse di scatto ci resterei male’e odio essere ferita’
Lui mi prende la mano fra le sue, la stringe e sempre sorridendo mi dice ‘ hai le mani fredde, vieni qua’
Mi attira a sé e mi abbraccia poi mi da un bacio a stampo in testa, mormorando ‘ non essere tesa in fondo ci conosciamo, anzi sei proprio come immaginavo”
( Ti&egrave Catherine beccati questa e vai a piangere dal Mascellone di Nick’e Greg’mi spiace magari fai il necrofilo con un’altra’.)
‘ beh grazie’sai mi fa strano vederci cosi’.dal vivo intendo’
Balbetto poco convinta mentre le sue braccia attorno a me mi confondono maledettamente’
‘si fa strano ma &egrave bello non trovi ? &egrave come riabbracciare una cara amica dopo tanto tempo’.&egrave bellissimo’ti senti come a casa’
Cazzo! Ha detto quella parola’sigh Catherine bastarda m’hai gufata’Greg potrai approfittare del mio corpo freddo dopo che mi ritroveranno con le vene tagliate in bagno fra’.-guardo l’orologio- diciamo un’oretta e mezza’..ha detto Amica’ha specificato che non ci sarà altro’.
Filippo : ‘ guardi l’ora? Non mi dire che stasera non sei tutta per me’che te ne devi andare?’
Io : ‘ no, no controllavo solo sai per una cosa con Greg”
Merda che cazzo dico?
Filippo : ‘ Greg e chi sarebbe un altro amico di Chat? ‘
La voce &egrave tesa ‘bene!!
Io : ‘ no Greg &egrave il mio gatto &egrave l’ora della pastiglia sai &egrave malato’.’
Azz non ho un gatto che si chiama Greg’ora se le cose andranno bene dovrò ribattezzarne uno e pure fingere che &egrave ammalato’.oddio oddio’
Filippo : ‘ ah mi spiace’se vuoi , cio&egrave se devi andare a casa da lui’ti accompagno’.’
Merda! Che faccio me lo porto a casa? O faccio la dissennata che se ne frega del gatto ammalato perché &egrave con uomo? ( Catherine : ‘ beh da una disperata come te c’&egrave da aspettarsi di tutto’)
Io : ‘ si beh facciamoci un salto gli do la pillola e poi usciamo’
( pastiglia idiota!! Pastiglia!! hai avuto un lapsus freudiano!!)
Filippo : ‘ e cosi prende la pillola il tuo gatto Greg’.beh almeno si preserva da gravidanze indesiderate’
Alzo gli occhi al cielo’ma diosanto ma sono una frana ora come lo ero a 16 anni’ma porca miseria ma certe cose non cambiano proprio mai?
Io : ‘ eh eh si beh si fa quel che si puo”
Cerco di confonderlo col delirio’del resto come disse Homer Simpson : se non puoi convincerli’.allora CONFONDILI!!
Parliamo allegramente fino a casa mia che in effetti non dista poi molto, lui &egrave caldo, simpatico, allegro, sa sempre cosa dire e scherza in modo intelligente, mi piace molto’sto già costruendo il mio castello in aria’mattone su mattone’lo vedo che svetta alto sulle nuvole’&egrave bellissimo una vera dimora’
Arriviamo sotto casa mia, finalmente’.
See Finalmente le belle balle’ora non so se farlo salire o meno ma ci sono zero gradi che faccio lo lascio qua sotto?
Così gli chiedo se vuole salire’.annuisce distrattamente come se restare sotto o salire fosse uguale’.imbecille’dimostra almeno un po’ di gratitudine’
Saliamo pigiandoci assieme nello stretto ascensore’mi guarda negli occhi’.poi si avvicina piano e appoggia le sue labbra sulle mie’mi bacia lentamente ma con passione, massaggiando la mia lingua con la sua, ricambio il bacio’.ma arriviamo presto al piano’
Filippo : ‘ uff peccato già arrivati”
Io : ‘ già’ mormoro serenamente mentre mi pulisco la bocca dalle incrostazioni di rossetto, e cerco le chiavi di casa’.con le mani un po tremolanti’oddio non sono una novellina di primi appuntamenti ma questo &egrave tutto particolare’.
Entriamo’.i gatti mi vengono incontro’ ne prendo uno a caso e glielo metto in braccio
‘ ehm spero che tu non sia allergico’.questo &egrave Greg’
Filippo lo accarezza e gli da i bacini ‘-_- vorrei essere il gatto’.
‘ ehm ma &egrave una femmina’.’
Argh HO FATTO UNA CAZZATA
Io : ‘ si si beh &egrave una lunga storia ‘ma”
Cazzarola’ cazzarola mi resta solo una cosa da fare mi sporgo verso di lui e lo bacio con passione’molta passione tutta la passione necessaria a fargli scordare che in casa c’&egrave una gatta femmina, ammalata di qualche strana malattia che si chiama Greg, cosa che potrebbe confondergli le idee sulla mia identità sessuale e forse anche sulla sua’.
Risponde al bacio, con intensità, passando poi a baciarmi il collo, mentre con le mani mi apre il cappotto, che cade a terra con un ‘pluff’ sordo, con la coda dell’occhio vedo ‘ Greg’ che ci si accoccola sopra’.e penso ‘ scusami Sofia’.ma &egrave a fin di bene’o di pene?’.ma non domandiamoci questo”
Filippo si stacca da me e si toglie il giubbotto, poi riprende subito a baciarmi, mi infila una mano sotto alla maglia, arriva al mio stomaco, ai miei seni li tocca quasi timidamente mentre mormora al mio orecchio ‘ dio non resisto mi fai impazzire sono mesi che ti desidero’ed ora sei qui”
Io non rispondo sarebbe troppo banale dirgli ‘ anche io”invece continuo a baciarlo, &egrave tenero con le sue mani che hanno quasi paura di stringere troppo, &egrave tenero con i suoi occhi chiusi mentre mi bacia, col respiro corto, mentre non sa se proseguire o meno’alla fine tutti abbiamo le nostre paure’.comunque la paura del rifiuto &egrave forse una delle peggiori’
Le sue mani scorrono sulla mia pancia, infine si spostano dietro, mi accarezzano la schiena, certo quella &egrave zona franca difficile che ti dicano ‘ NO LA SCHIENA NON LA TOCCARE COME TI PERMETTI?’
Io gli metto una mano sotto al maglione e glielo sfilo, &egrave maledettamente carino mentre alza le braccia lasciando che io lo spogli, coi suoi occhi di mare e di ghiaccio fissi nei miei, &egrave vero &egrave come se ci conoscessimo da sempre e fossimo stati lontano troppo a lungo, mi viene in mente la scena di sesso fra nicole kidman e Ashley Judd in ‘ritorno a Cold Mountain’..si devo pensare che &egrave una cosa romantica non solo sesso sennò mi sento un po’ troia’non ci posso fare niente’
Filippo sempre che sorride ma un sorriso tenero, carino, &egrave rimasto con solo la t-shirt addosso, sulle sue braccia radi peli biondicci, i muscoli non esagerati ma ben delineati, gli accarezzo le braccia’.improvvisamente mi sento imbarazzata come se la vista del suo corpo, quello di un estraneo, mi bloccasse’.e dico stupidamente
‘ beh vuoi un caff&egrave?’ allontanandomi
Lui: ‘ te’
Io: ‘ vuoi un the?’
Lui : ‘ no voglio te’.adesso” mi prende da dietro per i fianchi e mi abbraccia cosi, stringendomi a se mentre mi sussurra piano : ‘ti voglio ti voglio lo sai che ti voglio ti prego non scappare piu basta giocare’.’ Mi bacia il collo e mette le mani sotto alla maglia, poi sotto al reggiseno, mi tocca le tette, i capezzoli’li stringe, poi soppesa i seni con entrambe le mani, &egrave quasi volgare questa cosa’.e mi eccita da morire’lui &egrave cosi carino’&egrave vero ci conosciamo ci siamo detti l’uno dell’altra’.mi rilasso e lo prendo per mano portandolo in camera da letto poi gli dico che mi vado a mettere comoda’si si gli dico cosi come nei film’&egrave una soddisfazione immensa dirgli cosi’lui si aggira nella camera da letto’vorrei fargli una foto per le mie amiche mettendoci sotto il commento ‘ GUARDATE UN PO COSA HO IN CAMERA”.ma non sarebbe dignitoso fotografarlo’alla fine vado in bagno, mi tolgo la maglia, i pantaloni, poi commetto un errore madornale: guardo la mia faccia nello specchio’.non sono io’non &egrave mia quella faccina spaventata, quegli occhi sgranati, le labbra semiaperte, quasi stupite’mi guardo bene, avvicinandomi allo specchio mormorando:
‘LO SAI QUELLO CHE STAI FACENDO?’
Deglutisco, nessuna risposta arriva dallo specchio’.lo guardo di nuovo e poi mi lavo sommariamente, infine rialzo il volto verso lo specchio
‘ specchio specchio delle mie brame chi &egrave la piu scema del reame?’
Voce mia in falsetto ‘ sei tu mia regina della fifa”sorrido ed il brillìo nei miei occhi non ha nulla di umano’.ecco sto tornando me stessa’. Mi infilo addosso la giacca del pigiama, di quei pigiami che si aprono sul davanti’non ho nient’altro sotto’sento i miei capezzoli farsi turgidi’cammino scalza fino alla camera da letto lui &egrave steso, indossa solo i boxer, ha le mani dietro alla testa ‘il vederlo lì cosi sfacciatamente bello’quasi mi fa male’ma mi sente , si gira e mi sorride’.e mormora
‘ vieni”..
Io vado vicino a lui sorridendo timidamente’poi salgo sul letto, lui non si muove allora mi abbasso sulla sua bocca divorandola di baci, finalmente sento le sue mani su di me’poi si sposta ma lo tengo fermo’con una leggera pressione delle mani’gli bacio la gola, scendo sul suo petto, non ha quasi peli’&egrave adorabile’&egrave proprio come lo immaginavo’scendo a baciare la rada peluria sulla pancia, lo sento sospirare, sorrido con le labbra contro la sua pelle’.lecco la pancia lasciando una scia di saliva e poi ci soffio sopra, piano piano’.sento che lui sorride’ho appena fatto una delle cose che ci dicevamo in chat, resta fermo in attesa’nella mia mente la fantasia si frappone alla realtà, quante volte abbiamo sognato questo momento? Mordo il suo membro eretto attraverso la stoffa dei boxer’sento che il sorriso si trasforma in un suo ansito..
‘ ti prego” dice con una voce che non sembra nemmeno la sua’
Allora alzo il viso e lo guardo dicendo ‘ ti prego cosa?’
‘ ti prego non farmi aspettare’
( beccati questo Catherine!! Fatti delle pippe Greg!)
Lo guardo con un’espressione malandrina negli occhi
‘ allora cosa vuoi che faccia?’
Sgrana un po gli splendidi occhi color della nebbia d’autunno e poi senza guardarmi mi dice ‘… prendilo in bocca ” lo dice in un sospiro, in un soffio’.vorrei che la sensazione che sento non finisse mai’.
Lo osservo e poi gli dico ‘ va bene ma devi dirmelo guardandomi negli occhi’.’
Pianta i suoi occhi nei miei, io metto una mano sul suo cazzo, lo sento duro’lui apre la bocca’io sono ferma in attesa’non lo sto segando, tengo solo la mano poggiata, sul suo membro, separato dalla mia mano solo dalla stoffa dei boxer leggeri’.
Filippo : ‘ prendimelo in bocca Mirta’.’ Il suo cazzo ha come un sussulto, i suoi occhi sono quasi liquidi, non dico niente e mi abbasso su di lui, gli sfilo i boxer, poi rapida lo imbocco fino alla radice, me lo sento fino in gola, non l’ho nemmeno osservato bene, volevo solo sbalordirlo e sento che sospira forte, inizio a massaggiarlo con la lingua e ad andare su e giù accarezzandolo con le labbra, sento che mi mette una mano sulla testa, penso mi voglia spingere giu, invece mi sta accarezzando, una carezza affettuosa, quasi di gratitudine’.( Non mi sbroccare sul sentimentale adesso ti prego’stai facendo un pompino e non si parla con la bocca piena!) Mi sposto fra le sue gambe, lascio quel cazzo favoloso, e mi sposto piu giù gli lecco le palle, sento che si irrigidisce, forse gli faccio solletico, allora lascio perdere e torno su’percorro tutto il cazzo con la lingua dalle palle alla cappella, lentamente, poi arrivata in cima me lo infilo di nuovo in bocca e mentre lo lecco e succhio e massaggio lo sego anche con la mano, con movimenti fluidi verso la punta, rapidi ma non troppo’sento le vene che tremano, si ingrossano ancora di più’so che sta per venire’un fiotto di sperma caldo mi arriva in bocca, ingoio tutto, ripulendolo lentamente’.lui non parla ha gli occhi chiusi lo guardo’&egrave bellissimo sembra un angelo dannato’mi struscio addosso a lui fino a raggiungere la sua bella bocca che sembra cesellata’
Filippo : ‘ &egrave stato bellissimo’..adesso tocca a te’un po ciascuno no?’
Mi rigira sul letto ed inizia a slacciarmi la giacca del pigiama’
Ma voi siete curiosi’questa ve la racconto alla prossima puntata’.ometti reinfilate i vostri cazzi nei pantaloni’anche tu Greg!! Catherine smetti di sditalinarti’.avrai il tuo momento!!
Io : ‘ Filippo saluta che i signori lettori se ne vanno’.’
Filippo : ‘ ciao lettori vi assicuro che &egrave stato il pompino più bello della mia vita”
IO : ‘ Ciao lettori, Ciao Catherine, Ciao Greg’e poche pippe che poi col luminol ti sgamano!!’

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Io : ‘ Filippo va che sono tornati’.va che facciotte allupate’.eh eh le donne che sbavano per i tuoi occhi’gli ometti presi dalla descrizione del pompino”
Filippo : ‘ Doh proprio adesso che abbiamo appena finito’stavo giusto accendendomi una sigaretta’.’
Io : ‘ vabbe dai gli faccio un rewind’senno’ ci restano male’guarda sto segaiolo di Greg che faccia’.’
Filippo : ‘ ma chi la gatta?’
Io : ‘ -_- lasciamo perdere’

Rewind’.
‘ si adesso tocca a me ma non voglio che”
Filippo ‘ zitta’shhh non esiste non voglio’.’ Mi apre la giacca del pigiama usando i denti’&egrave una estenuante tortura, si sorregge sollevato dal mio corpo con le mani’io resto immobile a fissare il soffitto’ah Cara Catherine’mi domando se tu abbia mai avuto un amante di questo calibro ( scusa il gioco di parole) no non ho detto calibro perché trattasi di pistola’.vabbe lasciamo perdere concentriamoci sul momento’.infine il pigiama &egrave slacciato, meno male fra l’altro che aveva solo quattro bottoni sennò me lo strappavo come l’incredibile Hulk!
Filippo : ‘ adesso sei tutta mia’.’ Non ha ancora guardato in basso mi sta fissando le tette’ne tocca una quasi con riverenza’poi mormora
‘sono favolose’.guarda non mi sta nemmeno tutta nella mano’.’
-_- ma uomini ma non avete filtro eh delle volte’non dico nulla sennò lo mando a fanculo’.si abbassa con la bocca sui miei capezzoli moridicchiando e succhiando, baciando e titillando con la lingua’ visto? Con la bocca occupata &egrave un gran bravo ragazzo!! Solleva gli occhi verso di me e mi mormora:
‘ mi sembra di essere un bambino alla mattina di natale’.Mirta sei favolosa’.’
Penso fra me e me che se magari la luce fosse meno soffusa penserebbe di essere al giorno della Befana’.e penso che non &egrave che gli sembra di essere un bambino’lo &egrave proprio’.ecco questa &egrave la cosa che mi sono SCORDATA di dirvi non sembra un ragazzino’lo &egrave per davvero, proprio per sul serio’non so quante esperienze abbia avuto credo comunque pochine’.&egrave maggiorenne da quanto un anno e mezzo? questa cosa da un lato mi smonta dall’altra mi eccita’
Ah le fantastiche perversioni dell’animo femminile’ah le lussuriose inimmaginabili avventure di questa Strega a spasso per la vita’.scrivero’ un libro : ‘ sex & the sfiga’ avrà un successone’ma argh forse dovrei concentrarmi su cosa sta combinando il ragazzino’
Se si comporta male lo porterò a letto SENZA CENA!
Lui sta ancora sbaciucchiando il solco fra i miei seni’&egrave tenero col questo suo modo tranquillo di fare un po’ come se tutto fosse una scoperta, non ha la fretta e la frenesia di concludere la trombata non ha il patema d’animo del FICCARLO DENTRO E SCOPARE SCOPARE si sta invece gustando ogni singolo momento, ogni centimetro della mia pelle, ogni attimo’. Dio se va avanti cosi mi daranno la pensione quando arriva alla figa’
Catherine non ridere’.sditalinati in silenzio mentre leggi!
Concentriamoci’mi bacia lo stomaco la pancia’solleva speranzosi occhioni per incontrare i miei e mormora ‘ ti piace piccola?’
Seee piccola di t-rex’comunque metto su una faccia dolce, si in effetti mi piace’e molto’
‘ da morire”
( di vecchiaia)
Lui sorride e sussurra ‘ la tua pelle sembra seta e ha il sapore delle cose proibite’.’
Sarà la crema antismagliature che più che di cose proibite magari sa di 80 euri spesi in profumeria’
Sorrido e gli accarezzo i capelli che sono morbidissimi’mi concentro’lui porta le sue mani, belle, grandi, affusolate, sotto alla mia schiena poi le fa scorrere sulle natiche, scende con la bocca’ diocisiamononlofarenonlofare’.
‘ &egrave tutta rasata proprio come dicevi’.&egrave bellissima’&egrave bellissima anche solo da guardare’.ti prego apri le gambe fammela vedere bene non me la voglio scordare mai più’
Oddio perché sono io quella in imbarazzo? Oddio non era cosi che dovevano andare le cose’penso di essere arrossita’.mi appoggia le mani sulle ginocchia’fa un po di pressione’.’ Ti prego” mormora con quegli occhioni da cerbiattino bastardo’.Bambi mi aveva fatta piangere da piccola’.C’ERA UN MOTIVO!!
Apro un po’ le gambe’lui scorre le mani all’interno della cosce’poi sussurra ‘ ancora aprile di più voglio vederla bene’.’
Sento un brivido caldo partire dalla spina dorsale ed irradiarsi a tutte le mie terminazioni nervose’.no anzi’MOLTO NERVOSE’NERVOSISSIME!!
Apro le gambe come vuole lui’.lui me le spalanca ancora di più , giro la testa dall’altra parte non voglio vedere la sua faccina mentre mi osserva cosi intimamente’.poi lo sento che mi bacia le cosce’scende con la bocca’&egrave calda questa sua bocca’&egrave calda’
Mille domande si affastellano nella mia mente domande cruciali tipo ‘ oddio sarò depilata bene non &egrave che ho scordato qualche peletto bastardo? Avrò un buon sapore? Non credo’lo avrà già fatto? E se non lo ha mai fatto? E se mi lecca e poi gli fa schifo e sputa’.e se ho cattivo odore? oddio che faccio’.e da quella angolazione vedrà la cellulite’.oddio alla sua età ‘alla sua età non me la può mettere la faccia lì’.la lingua dentro’.
Lui nel frattempo &egrave sceso e sta leccando il clitoride
‘ FERMO!’ gli dico in tono fermo &egrave quasi un urlo’solleva la faccia e mi guarda
‘ come fermo’faccio qualcosa che non va? Allora dimmi come lo devo fare”
Perlamiseriamaremmamaialaimpestata’.sempre peggio sempre peggio’.perch&egrave mi caccio in queste situazioni?? Perch&egrave perché? Gli sorrido dolcemente non &egrave che dalla posizione in cui sono possa fare poi un grande discorso come Evita al balcone’.cio&egrave &egrave imbarazzante essere seri quando uno ti sta con una mano sul culo e l’altra ad allargarti la figa e ti osserva fra le tue gambe aperte’e poi da qui lo vedo io un filo di cellulite’.stamattina non c’era’.NON DEVODISTRARMINONDEVODISTRARMI’infine ho un lampo di genio e mormoro
‘ non lo devi fare se non ti va non sei obbligato sai ‘nel sesso &egrave bello fare solo quello che ci si sente non quello che gli altri si aspettano da te”
Ecco mo’ gli do i compiti a casa : – studia bene la tabellina del 69 e domani ripetizioni di lingue’ahim&egrave ANTICHE-
Filippo : ‘ ma io VOGLIO farlo &egrave bellissimo’se ti rilassassi lo sarebbe ancora di più, perché non ti rilassi un po’? siamo sempre noi’stai tranquilla’dai vedrai che poi ti piace”
Ma perché deve sempre ribaltare le parti? Qua quella saggia sono io io io non tu’.mi rilasso e appoggio la testa sul cuscino’
Sento la sua lingua riscendere’stavolta &egrave più sicura, quasi impaziente mentre si tuffa nella mia figa, mi allarga le labbra e la lecca a lingua larga, lentamente, poi la mette tutta dentro, &egrave calda e morbida’mi tocca il clitoride con un dito’ma dove le imparano ste cose? Gliele insegnano al doposcuola? Sento che qualcosa si rompe in me’.vorrei inarcarmi per sentirlo più dentro’ma diosanto non posso ‘ non posso mostrarmi cosi’
Ma un lento sospiro mi parte dalla gola’sento brividi percorrermi il corpo, l’onda lunga dell’orgasmo sta arrivando’.e sento una voce di donna dire ‘ si ti prego si fammi venire’
&egrave la mia voce’la MIA VOCE’maledetta traditrice!
Lui non smette di leccare e lappare e titillare il clitoride con le dita’.poi scambia i ruoli inizia a succhiare e baciare il clitoride con la bocca, mentre mi infila quasi timidamente dentro due dita, le ruota, le muove’.non lo so più cosa mi sta facendo perché sento come un enorme centro del piacere partire da in mezzo alle mie gambe ed arrivare dritto al cervello come se mi ci avessero sparato un petardo’.sento che sto venendo, stavolta mi inarco e godo mentre rantolo qualcosa che adesso non ricordo’poi ricado sul letto’come se la scossa elettrica che mi stava galvanizzando fosse finita.
Lui solleva la testa e mi osserva, la sua faccia &egrave impiastricciata dei suoi umori’&egrave irresistibilmente e perversamente bellissimo’.gli pulisco la faccia con le dita della mano destra, lui tira fuori le dita che stavano dentro di me e se le mette in bocca ridendo e dicendo ‘ buonissima, come la immaginavo”
Rido anche io e lo abbraccio o almeno faccio per abbracciarlo, ma si sposta sopra di me e sento la punta del suo cazzo premere sulla mia figa’.solo preme non sta entrando’e la sua faccia &egrave sopra alla mia, le mani ai lati della mia testa’.
Poi mi porta una mano davanti alla bocca’mi accarezza e labbra con l’indice’lentamente, molto piano, poi le forza e io prendo in bocca quel dito e lo succhio e lo lecco mentre ci guardiamo negli occhi, come se fosse il suo cazzo’.lui per un attomo socchiude gli occhi e mormora ‘ mi fai morire’.posso mettertelo dentro?’
Ora direte voi gli dici di si perché non sei cosi stronza da dire di no’ebbene leggete’
‘ Filippo’il preservativo”
Lui : ‘ ma non prendi la pillola? ‘
Io : ‘ quello &egrave Greg’e comunque metti il preservativo’ti prego”
Fa una faccina sconsolata e lo va a prendere, poi torna e si siede sul letto’sembra quasi che la magia sia scomparsa, me ne rendo conto..ma poi lui mi guarda con sto coso fra le mani e mi sembra un bambino un adorabile e perverso bambino’.allora glielo prendo dalle mani e glielo infilo lentamente guardandolo negli occhi sul cazzo che &egrave incredibilmente durissimo’.
Lui sorride e dice un grazie a fior di labbra’la magia &egrave tornata’mi si accoccola addosso e lentamente riprendiamo a baciarci’infine scivola dentro di me come se fosse la cosa piu naturale del mondo’io sorrido e ci guardiamo lui mormora
‘ sembra di scivolare dentro ad una nebbia di velluto caldo che ti abbraccia’&egrave bellissimo” lo stringo forte’lui va su e giu piano piano, lentamente come se volesse gustare ogni centimetro della penetrazione’.poi si ricorda di me e chiede
‘ ti piace? ‘ speranzoso’
‘ mi piace tantissimo”. Mormoro baciandolo e allacciandogli le gambe dietro alla schiena mentre gli passo le unghie addosso’
Lui aumenta il ritmo e dice fra i denti serrati ‘ voglio farti venire, voglio vedere la tua faccia mentre godi”
Io non rispondo ma mi muovo per andare incontro ai suoi movimenti’lui mi sbatte sempre più forte’gocce di sudore imperlano le sue sopracciglia, gli scorrono sulla fronte’i suoi capelli ondeggiano, mi mette una mano su una tetta e la stringe, forte. Non per farmi piacere ma per provarlo lui e quel gesto mi fa sbarellare , non so perché e sento che sto venendo, così di botto mentre mi perdo in quegli occhi sbarrati’sento le contrazioni dell’utero, piccole come gocce di pioggia le sente anche lui, mi passa una mano sulla bocca’.e mi mormora ‘ sei venuta tesoro e sei bellissima”
Da due colpi forti io chiudo gli occhi’vorrei durasse in eterno ma mi rendo conto che sta per raggiungere l’apice’e voglio che venga’mormoro ‘ vieni anche tu ti prego ‘
Sento un sospiro forte biascica ‘ si’ohh si’.’ e viene per poi accasciarsi sopra di me’sudato..sento i pettorali che accarezzano la mia pelle’oddio &egrave bellissimo’
Mi rotola di fianco e mormora” dormo qua’cosi lo rifacciamo fra poco e poi ancora e ancora’e domani mattina ancora”
Io sorrido a mia volta e lo abbraccio
Filippo : ‘ spetta solo che chiamo a casa avviso i miei”
Beh anche i castelli in aria ‘hanno un’uscita di sicurezza’.&egrave la 626 che li ha fatti mettere’

Commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

Alcune volte abbiamo bisogno di rompere le regole’.
Io sono una persona previdente: se devo fare un viaggio faccio un elenco di tutto quando mi devo portare, e poi spunto la lista a mano a mano che metto le cose nella valigia’
Mi piace avere il controllo della situazione, e di solito grazie alla mia naturale empatia so cosa aspettarmi dalle persone’così cerco di farmi sorprendere il meno possibile'( questa cosa ha anche dei lati negativi’tipo prevedo sempre cosa mi regalerà il mio uomo a natale e devo FINTARE lo stesso una faccia stupita’.vabbe’) Comunque io So quello che faccio e quello che voglio’.quasi sempre intendo’ad esempio se diventassi una Potentissima Signora del Male’l’artefatto da cui traggo il mio potere non sarà conservato nelle Montagne della Disperazione oltre il Fiume del Fuoco, sorvegliato dal Dragone dell’Eternità.
Sarà nella mia cassaforte.
Lo stesso si applica ad ogni oggetto che sia una mia debolezza’Tutti i nemici uccisi saranno cremati, o perlomeno numerosi caricatori di munizioni scaricati nei loro corpi.
Non saranno lasciati per morti in fondo ad un precipizio.
L’annuncio della loro morte, così come le conseguenti celebrazioni saranno deferite fino all’esecuzione di quanto sopra’ insomma sono previdente IO mica bau bau micio micio’e se mi caccio in qualche situazione di merda’beh &egrave perché mi ci sono cacciata CONSAPEVOLMENTE’.quasi sempre intendo dire!
Ecco nella mia perfetta teoria del Controllo ogni tanto c’&egrave qualche falla’. Beh del resto non penso diventerò mai una Potentissima Signora del Male, o perlomeno non nell’immediato futuro, quindi ho ancora qualche piccola remota possibilità di perfezionare le mie tecniche’
Lettori vi voglio raccontare di quella volta in cui tutte le cose selvagge che non si possono mettere in un elenco quando si parte per un viaggio mi sono saltate addosso tutte assieme, un po’ uscite dalla mia machiavellica testa ed un po’ stuzzicate dal mio malsano comportamento’
Come discepolo del Male, e soprattutto in attesa di diventarne Potente ed Oscura signora’beh mi alleno giocando, ogni tanto, con qualche malcapitato uomo’ che poi per dirla tutta, a costo di sembrarvi meno prosaica e tenebrosa, spesso mi chiedo chi stia giocando con chi’
Comunque vi racconterò cosa successe fra me e Marco dopo la “famosa” notte di HAlloween…nei primi tempi non ci furono grossi sviluppi : io restavo ancor alegata al maledetto desaparecidos e lui non si faceva avanti…anche xch&egrave, arresosi al fatto che io non ero libera, si era trovato uan fidanzata semidecente…ora la sua fidanzata era sparita magicamente e fra me e lui non er apiù un’amicizia normale ma un’amicizia finta fra uomo e donna carica di tensione sessuale’o almeno io la sentivo, ed ero QUASI certa che la sentisse anche lui e quel QUASI mi faceva rodere il fegato’perché celava benissimo i suoi pensieri, modificando i suoi comportamenti di volta in volta.
Lo faceva dannatamente bene il maledetto’. beh si una sera sempre in compagnia c’era stato l’episodio del cellulare’.io stavo cucinando, lui s’era sporto per prendere una cosa e mi si era appoggiato addosso restandoci più tempo del dovuto ed avevo sentito nettamente qualcosa di rigido spingere sul mio sedere’e lo avevo guardato con un sopracciglio inarcato’.e lui mettendo le mani in tasca mi aveva detto ‘ guarda che &egrave il cellulare inutile fare quella faccia assurda” peccato che in quel momento un trillo mi abbia impedito di rispondere’.nessuno rispondeva a quel cellulare che suonava nell’altra stanza’e poi la voce di Tony che urlava ‘ Marco guarda che &egrave il tuo che suona” e ‘MArco’ che se ne andava dalla cucina senza dire niente. Questo mi aveva fatto pensare di avere un qualche effetto su di lui’e aveva stuzzicato la mia voglia di gioco’
Così ogni tanto si sprecavano le battutine piccanti, le sfioratine di gamba, i baci sulle guance che duravano più a lungo del previsto’
Sarebbe stato facile decidere di uscire assieme’.un po’ troppo forse’ io non ci volevo uscire, non volevo il primo bacio dato sotto casa, le cose classiche’ io volevo giocare’
Da piccola mi dicevano di non giocare col fuoco, poiché &egrave pericoloso’si ma &egrave anche affascinante e ti scalda’ti scalda ti scalda’
Una sera venne da me al lavoro’si sedette scherzoso alla mia scrivania’ed io dovendo andare al computer mi sedetti tranquillamente sulle sue ginocchia’iniziando a stuzzicarlo’gli davo piccoli bacetti sulla barba incolta, inanellavo le dita nei suoi capelli, mi strusciavo su di lui cambiando posizione di continuo ma ogni volta che faceva per prendermi con le mani gliele rimettevo giù’era l’ennesima battaglia di una guerra che durava da settimane, una guerra fatta di strusciatine, di palpeggiamenti lievi senza mai nessuna concessione’Marco &egrave un uomo alto e robusto, capelli lunghi rosso biondicci, una specie di vikingo, perciò tenerlo a bada non era semplice, ma era un BUONO, nel senso non uno di quelli che ti mandano affanculo come meriteresti se fai cosi, non uno di quelli che poi ti saltano addosso, non uno di quelli che alla fine sbroccano.
Noi lui reggeva’e più reggeva più mi divertivo’non c’&egrave cosa più bella che vedersi con gli occhi degli altri’e vedersi irresistibili e potenti e padroni del gioco’può dare alla testa’soprattutto alla MIA!
Quella volta mi disse tutto d’un fiato ‘ stasera devo andare in un ristorante brasiliano, per lavoro, devo parlare col proprietario, che cmq mi offre la cena’&egrave triste andarci solo’dai vieni?’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ ci sta provando, lascia perdere o ti troverai alle strette’
ME STESSA IRRAZIONALE ( che di seguito chiameremo Vì abbreviazione di VOCINA) : ‘ ma vacci ma guarda che poi ti diverti che senso ha giocare se poi ti tiri indietro quando tocca a te?’
ME STESSA RAZIONALE: ‘ NO NO una cena &egrave impegnativa, sai hanno quasi approvato la legge sul sesso sicuro, quella che dice che se accetti la cena poi alla fine &egrave quasi SICURO che gliela dai”
Vì : ‘ sei proprio una cacasotto, lanci la pietra e nascondi le tette, e quindi te ne starai a casa tutta sola a vedere Sweet november o Kate e Leopold e a sbavare sugli addominali dei protagonisti e poi a piangere sulla scatola di Kleenex alla fine del film’ mentre sto figo qua se ne va a cena e ‘MAGARI INCONTRA UN’ALTRA E FINE DEI GIOCHI”
ME STESSA RAZIONALE : ‘ come sarebbe che incontra un’ALTRA? Ma stasera proprio???’
ME STESSA IRRAZIONALE ovvero Vì : ‘ e che ne so io’.sono irrazionale, ma comunque non si può dire’POTREBBE essere’e se succede poi non venire a scoccodrillarti con me’il gioco &egrave bello quando &egrave corto”
ME STESSA RAZIONALE : ‘ lo sai che sei una stronza vero??? Adesso se non ci vado sto tutta la sera a pensarci’.’
Vì : ‘ si se non ti sbrighi a dire qualcosa fa anche la muffa”
Così risposi :’ beh si guarda avevo noleggiato un paio di film’ma il brasiliano mi attira molto”
Vì : ‘ yeah evvai che si scopa!!’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ -_-‘
Quella sera venne a prendermi con 10 minuti di ritardo durante i quali continuavo a passarmi nervosamente la piastra per i capelli sui capelli già liscissimi’mentre guardavo me stessa allo specchio e quasi non riconoscevo quel faccino spaventato ed eccitato al tempo stesso’.
ME STESSA RAZIONALE : ‘ Beh così non incontrerà un’altra almeno’.’
Vì : ‘ beh dal ritardo che ha mi sa che l’ha incontrata per la strada eh!’
DRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIINNNNNNNN campanello
ME STESSA RAZIONALE : ‘ toh brutta stronza!’
Scendo le scale rapidamente, indosso dei pantaloni non troppo aderenti, un top non troppo scollato e una maglia non troppo’.NON TROPPO E PUNTO la frase &egrave finita.
L’idea era di essere carina e sexy senza avere l’aria da SCOPAMI SCOPAMI’ma già appena salita in macchina vedendo che lui non mi guarda mi maledico per non avere messo la gonna e le autoreggenti’accidenti sto mica perdendo al mio stesso gioco? Oddio’non diventerò mai una Tenebrosa Signora del Male e non potrò assumere uno stilista affermato per creare le uniformi per le mie Legioni del Terrore, invece di affidarmi a qualche economico maneggione che me li faccia sembrare truppe Nazi, fanterie Romane o selvagge orde Mongole. Tutti questi furono infine sconfitti ed io voglio che le mie truppe abbiano un atteggiamento mentale più positivo’ecco tutti i miei sogni infranti!! Lui non mi caga!! Bastardo bastardo!!
Vì : ‘ guarda io non ho voluto dire niente ma se ti vesti come un’educanda non &egrave che puoi pretendere che gli si rizzi appena sali in macchina’su fai qualcosa’.magari sfioralo accidentalmente sulla PATTA DEI PANTALONI muhahahahahaha’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ non diciamo cazzate’ ( guardando la patta) ‘ ora vediamo come va la cena’&egrave impegnato vedi? Guida!’
‘ sai Marco, volevo mettermi la gonna ma poi magari sto posto &egrave più una cosa sportiva e troppo in tiro sarei stata a disagio”
Marco : ‘ mmm stai bene anche cosi non preoccuparti’ ( senza guardarmi) ‘
Arriviamo infine al ristorante, un posto un po’ strano semi immerso nei boschi, mi sembra d’essere in una puntata di X-Files ‘.
Vì : ‘ bel posto per imboscarsi dopo’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ zitta’la verità &egrave la fuori”
Entriamo e mangiamo, il vino mi fa rilassare’siamo alla 4, o forse quinta bottiglia, anche lui ha bevuto parecchio, ha parlato anche col tizio’.ora siamo al dessert, abbiamo scherzato e riso’infine &egrave stata una serata piacevole, io sono seduta su una specie di divanetto, ogni tavolo ha dei piccoli separ&egrave, lui &egrave sulla sedia posta dinanzi a me’le luci soffuse fanno sembrare i suoi capelli di fuoco’o forse &egrave il vino’ sono perfino troppo rilassata, sento i miei occhi farsi liquidi, mi scopro ad immaginare come sarebbe baciarlo e mi domando se anche ‘là sotto’ sia dello stesso colore dei capelli ( scusate ma lo pensavo davvero era l’effetto del vino forse)’non me lo ricordo piu o forse non l’ho guardato mai attentamente
Vì : ‘ adesso scommetto che non aspetti altro che te la chieda per dirgli di si’.pensa se non te la chiede”
ME STESSA RAZIONALE : ‘ potrebbe ?’
Vì : ‘ essì guarda lì tutte le tette coperte, i pantaloni per bene’.va che sei proprio cretina!!’
Mi tolgo la maglia e resto solo con il top’lui sembra guardare in fondo alla sala’cosi mi giro anche io ‘AAAAARGHHHHHHHHHHHH
Una tipa che sembra uscita dalla copertina di vogue O_O alta, belle tette che sembrano stare su da sole, minigonna giu dalla vita e cortissima ( una cintura praticamente) capelli rossi, e labbra sensuali’.e lui che la guarda’
Vì : ‘ MUHAHAHAHAHAHAHA non dico niente xch&egrave sto troppo ridendo’.ti sta bene’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ ma vaffanculo’adesso vedi’IO HO IL CONTROLLO’
Cosi mormoro : ‘Marco, me lo metteresti per favore?’
Vì : ‘ Ho creato un mostro”
Ovviamente indicavo il vino con la mano’.OVVIAMENTE’
Marco : ‘ certo’.hai visto che tipa là in fondo? ‘
Io : ‘ si una bella ragazza”
Marco : ‘ ma non &egrave il mio genere e poi stasera non ho occhi che per te’
Gli uomini alcune volte hanno delle favolose intuizioni che permettono loro di salvarsi in corner’
Vì : ‘ toh sei sempre fortunata’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ NON &egrave fortuna &egrave savoir faire’.’
Marco si alza e fa il giro attorno al tavolo’.non sorride più adesso’.mi mette una mano dietro alle spalle’&egrave calda, &egrave piacevole, ha le dita affusolate’&egrave tutto bello e io forse sono ubriaca’
L’altra sua mano va a posizionarsi proprio fra le mie gambe’si decisamente lì, tocca e massaggia’la mia mente non fa che pensare che siamo in un ristorante’
Vì : ‘ dio &egrave bellissimo vorrei mi toccasse più a fondo..che sentisse che sono bagnata per lui’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ ma che vacca che sei siamo in luogo pubblico vergognati!!’
Io : ‘ Ma ma che cazzo fai??? Sei uscito di testa? Togli la mano’.’
Gli afferro il polso ma lui &egrave forte non si schioda, sento che piu fa cosi e piu mi bagno e ho paura che si senta attraverso gli slip e i pantaloni’.
Marco : ‘ non la tolgo finch&egrave non ammetti che sei eccitata anche tu’
Io : ‘ non fare l’imbecille’smettila subito”
Marco : ‘ lo sento che sei bagnata allora voglio che tu lo dica e ti lascio libera”
Vì : ‘ MMMM &egrave bellissimo non dirlo non dirlo”
ME STESSA RAZIONALE ‘ CAZZOOO SIAMO IN UN LUOGO PUBBLICO’.’
Io : ‘ si Maxrco sarà il vino non lo so ..ma si sono eccitata, ora leva la zampina’
Come se nulla fosse toglie la mano
Vì : ‘ noooooooo’
Senza ridere si veste e mi dice
‘ vieni”
ME STESSA IRRAZIONALE : ‘ se mi davi tempo”
Mi conduce fuori alla macchina e mi dice
‘ vuoi andare a casa?’
Io sconvolta : ‘ si per favore’e non parliamo di quello che &egrave successo dentro non amo trovarmi in imbarazzo”
Vì : ‘ non ti sopporto più’digli che vuoi scopare adesso qui nel parcheggio finch&egrave non gli fan male le palle!!’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ sto perdendo il controllo voglio andare a casa’
Marco si mette al volante senza dire nulla, il volto teso’inizio a pensare che abbia fatto cosi solo xch&egrave era eccitato’sta a vedere che era eccitato per la tizia strafiga’accavallo le gambe e mi sento sempre più bagnaticcia, vorrei lavarmi’mi viene quasi da piangere e non so perché forse perché alla fine non ci ha davvero provato’ha solo voluto dimostrare che aveva il controllo’la mia carriera di potentissima Signora del Male temo resterà solo un sogno’.ma vedo che non sta guidando verso casa’.sta guidando verso ‘.verso dove non so’ma &egrave dalla parte opposta’.
Vì : ‘ ecco non sei mai contenta’non sai cosa vuoi!’
ME STESSA RAZIONALE: ‘ -_-‘
Marco guida fino ad un boschetto poi visto che ha un fuoristrada coi controcazzi sotto al culo deciso entra nel bosco’
Io : ‘ scusa dove stai andando?’
Marco: ‘ zitta ‘
Io ( voce isterica) : ‘ come zitta dimmi SUBITO dove stiamo andando’
Lui ferma il motore, toglie le chiavi e se le infila nella tasca dei pantaloni, lascia le luci accese’illuminano un bosco tenebroso’.davvero X-files’
Io : ‘ mi stai facendo paura’.’
Marco: ‘ si devi averne perché non si scherza col fuoco se poi si ha cosi tanta paura di bruciarsi’
Vì : ‘ azz non me lo aspettavo nemmeno io’.pero’ &egrave eccitante non trovi?’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ ho paura’questo ha bevuto’.cosa gli passa per la testa? E poi &egrave vero ho tirato troppo la corda’
Io : ‘ mi fai paura davvero voglio andare a casa’.’ Mi rincantuccio sul sedile spostandomi verso la portiera’.ma dove potrei scappare? E se scappassi sarebbe come ammettere che sta per capitare qualcosa di grave e non puo succedere’non a me..non così”
Marco : ‘ no non avere paura voglio solo un bacio’un bacio me lo puoi dare?’
Penso che in quel momento ho paura e la sua voce calda ed il suo sorriso mi stanno consolando, mi rincuorano’forse mi sono spaventata per niente’mormoro un si timido lui sorride e mi si avvicina, mi prende la mano destra e poi la sinistra e le stringe, mentre si sporge per baciarmi’il contatto con la sua lingua calda, la sua bocca morbida, mi inebriano, mi tranquillizzano, lo bacio un bacio tranquillo, sereno cauto’mi sto rilassando’lui mi massaggia le mani, poi scende a baciarmi il collo, mi irrigidisco un po”lui lo avverte’sento una cosa fra la mia mano e la sua’sembra un laccio, una cordicella, spalanco gli occhi, lui rapido mi blocca le mani e le porta dietro di me’
Io : ‘marco cosa cazzo fai?lasciami andare lasciami” sento nella mia voce le sfumature di quando si sta per piangere’.cerco di liberarmi ma lui &egrave forte e molto grosso mi lega i polsi’sento che iniziano a scendermi le lacrime’
Marco : ‘ hai voluto giocare col fuoco e adesso giochi fino in fondo”
Vì : ‘ calma stai calma’
ME STESSA RAZIONALE : ‘ ho paura vorrei essere a casa’a piangere su Kate e Leopold a novembre!!! oddio cosa ho fatto altroch&egrave signora del male’.ho tanta paura’
Inizio a piangere, poi lui scende dalla macchina e fa il giro’.lo vedo illuminato dai fari, mi sembra un pazzo e si muove veloce’molto veloce , fa il giro ed apre il mio sportello’mi trascina giù con una facilità che non credevo possibile’
Io : ‘lasciami ti prego mi fai paura , mi fai male’marco ti prego scusami scusami, sono stata una stupida’.ti prego smettila”
Marco : ‘ zitta stai solo zitta’ alzando il tono di voce.
Io piango in silenzio, lui mi porta davanti alla macchina e mi mette a 90′ sul cofano, il petto schiacciato contro il cofano caldo, le mani legate’punto lo sguardo verso il bosco’sento freddo e caldo assieme’una parte di me si sta eccitando l’altra ha una paura folle’lui mi tiene ferma con una mano sulla schiena contro il cofano, con l’altra mi tira giu di botto i pantaloni e gli slip’.poi resta fermo’non lo vedo ma lo sento ansimare’mi aspetto da un momento all’altro di sentire la zip dei suoi jeans’poi con i piedi mi fa allargare le gambe’io le sento come pezzi di ghiaccio’non piango più’sono come in attesa dell’inevitabile’
Marco: ‘ allarga bene le gambe’.’
Io non mi muovo’
Marco ‘ ti ho detto di allargare per bene le gambe” mi strattona sulla schiena’le allargo ‘come dice lui’poi sento qualcosa di caldo’non &egrave il suo cazzo’&egrave la sua lingua mi sta leccando piano’pazientemente’.parte dalle grandi labbra, insinua poi la lingua nella mia figa, poi smette, mi succhia il clitoride, lentamente’e io sento che, quasi contro il mio volere mi sto scaldando’
‘ti piace vero?’ mi chiede’.in tono neutro’
‘ no’lasciami’ mormoro ma la mia voce impastata suona poco credibile’
‘ apri le gambe ancora di piu’
Ubbidisco’.sono annientata’sono stordita’ lui riprende a leccarmi, lascia la presa sulla mia schiena, mi allarga le chiappe e mi lecca il buchino, insinua dentro la lingua, sento brividi di piacere scuotermi’lui torna giu mi infila la lingua nella figa lecca di nuovo’poi torna sul clitoride e ancora e ancora e ancora’.alla fine vengo violentemente, mentre lui mi tiene le gambe aperte con le mani’i miei sospiri si sentono bene nel silenzio del bosco’non appena mi calmo, mi slega le mani’mi tira su i pantaloni’io sento lo sterno dolorante, mi volto lo guardo non capisco’mi abbraccia e mi stringe forte’
‘ non volevo spaventarti’solo farti capire che non puoi controllare tutto e non puoi scherzare come fai tu’.tu giochi a giochi pericolosi’.&egrave stato eccitante vero? Ti conosco e so che ti &egrave piaciuto”
Annuisco e lo bacio’
‘ su &egrave tardi e domani lavori, piccola stupida”
Mi accompagna a casa non parliamo’.
Vì : ‘ mmm &egrave stato bello ma una bottarella ce la poteva anche dare’già che c’era’.’
ME STESSA RAZIONALE: ‘ mmm in effetti si’ma questa &egrave un’altra storia”

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UNTIL THE LAST DROP FALLS

Interno giorno’.tarda mattinata’.ora sono a casa’.ora posso piangere come desidero’ senza muri sottili dietro ai quali non ci si possa nascondere’
Oddio non &egrave come sembrerebbe a vedermi dall’esterno non &egrave la fine del mondo’no.
E’ SOLO la fine di una storia’.ne ho viste tante del resto’e anche vissute’&egrave come quando finisce un film’già guardando l’ora vi rendete conto che mancano si e no quei 15-20 minuti di scene’e sapete che vi state avvicinando all’epilogo’e l’attore principale sta morendo’e la sua bella sta messa male pure lei’eppure sperate ancora in un favoloso, epico lieto fine’.MA DICO IO!! SVEGLIA!! MA NON L’AVETE VISTO TITANIC??? Non tutti i film hanno un lieto fine’.’ E vissero x sempre felici e contenti’ &egrave riservato alle favole per bambini e ad alcune strane e improbabili commedie rosa’poiché nulla &egrave per sempre.
La parola ‘felicità’ e la parola ‘sempre’ entrano in conflitto appena le si mette nella stessa frase'( ho fatto fatica a scriverle accanto’word mi segnalava errore!!), figuratevi a metterle assieme nella vostra vita’.cio&egrave in fin dei conti siamo nella vita REALE mica sul set di ‘ se scappi ti sposo”nella vita VERA ci si sveglia con le occhiaie e i capelli a merda’non con il trucco perfetto ed i riccioloni freschi di parrucchiere’
E così ho chiuso col DESAPARECIDOS ( finalmente direte voi….tanto c’&egrave Marco…) ma io il desaparecidos l’ho amato tanto.
Beh &egrave FINITA !finished !stop !che dire’.nulla’tutto quello che si poteva dire &egrave già stato detto ( sempre da me da lui niente’richiedeva troppo sforzo farlo’) anche la parola FINE l’ho messa io’.lui ha solo annuito’ si un piccolo sforzo lo hai fatto lo ammetto’muovere la testa in su e in giu con tale destrezza non &egrave da tutti’certo che un minimo di 8-10 parole su questa cosa potevi dirmele’ma no tu sei come una figura mitologica’mezzo uomo e mezzo pirla’un minopirla’.
E pensare che ti avevo scritto un lettera ma poi ho pensato che per una volta’PER UNA SOLA STRACAZZO di volta nella mia vita volevo provare a fregarmene’niente frasi dolci e niente recriminazioni, tu fai finta di sbattertene le palle’bene ci riesco anche io’
Si beh poco importa se dentro di me sto morendo, l’importante &egrave proseguire la recita’THE SHOW MUST GO ON’cantava il buon freddy’Poco importa se mi sembra che mi abbiano messo un macigno sul petto e quasi non riesca piu a respirare, e non abbia piu nessuna certezza’e mi sia quasi annullata per te’.ricordo il profumo dei tuoi capelli e la tua pelle contro la mia’.e i tuoi occhi strani, come quelli di un rettile’.cangianti e sinistri ma dolci al tempo stesso’lo sguardo malandrino, il sorriso pronto e li vorrei deletare dal mio cervello questi cazzo di ricordi’ma il cervello non &egrave come l’hard disk, da lì non le posso cestinare le tue foto e i tuoi ricordi’
E io di certo non voglio fare quella che piange e recrimina’.manco una lacrima hai visto e mai la vedrai’.se devo avere le palle le avro’ fino in fondo’.almeno ora sono a casa..MIA, non più da te’qui non devo nascondermi per stare male’e potrò soffrire e vivere il dolore finch&egrave non cadrà l’ultima lacrima perch&egrave l’ultima goccia l’hai fatta cadere tu’finch&egrave non mettero’ da parte la sofferenza per tenermi solo i ricordi belli’.aspiro una boccata dalla sigaretta’.guardo la TV’.mi sembrano solo immagini prive di senso’bevo l’ennesima birra’.oddio prima o poi il cervello cederà’diosanto perché quando uno necessita di sbronzarsi non ci riesce mai in tempi utili???
Mi sento una patetica donnetta che piange sull’inevitabile’e una rabbia profonda monta dentro di me’.scendo rapida le scale verso la tavernetta eccoti qua’sacco tirapugni’.mmmmm pregusto già quello che ti faro”.mi fascio le mani e mi metto i guanti’ecco’mi sento già meglio e ancora non ho tirato manco un cartone’.
Un sorso di birra’.PAM PAM due cazzotti all’innocente sacco’.ancora, altri due, tre, un calcio, due, altri pugni’.non so per quanto proseguo ma quando sento dolore alle spalle ed alle braccia, &egrave pomeriggio inoltrato’.mi siedo a terra ansimante, guardo il soffitto e mormoro ‘ il mio nome &egrave MAIPIU””non voglio piu soffrire per amore’basta’e una vocina ben nota dentro di me sussurra : ‘non essere ridicola’non farmelo dire’.’
Io : ‘ cosa sentiamoti!!’
Vocina alias “vì’ ‘fino alla prossima volta’.’
Io : ‘ fanculo”
Dopo una doccia esco coi soliti amici’&egrave come rientrare in una casa calda ed accogliente dopo una tempesta’le solite battute mi sembrano divertenti e sanno di noi’
Uno di loro, uno nuovo della compagnia, con il quale c’&egrave una bella amicizia, che sta nascendo, mi chiede dopo l’ennesima birra se mi può accompagnare a casa’dio per quantemilavolte ho sempre detto di no a tutti ? Adesso lo dico..lo sto per dire poiché ora sono LIBERA’e per la prima volta respiro meglio’.sentiamo: no no niente sensi di colpa :
io : ‘si’
G : ‘ bene andiamo allora’
Vocina interiore alias Vì: ‘ tranqui ho controllato ovunque, perfino nell’intestino crasso, NESSUN senso di colpa!’
Inutile fare finta di nulla pero’ provo una rabbia profonda in me, una rabbia verso me stessa’che ti ho amato quando non era da fare’che ti ho desiderato quando non era da fare’.ed odio tutti quelli che mi avevano messa in guardia poiché avevano ragione’.se esteriormente sono tranquilla ed allegra, dentro di me vedo solo macerie e rabbia’.
odio soprattutto Marco per avermi mostrato cosa significa amare e per avermi dismotrato che il desaparecidos non mi amava, e per essere sparito quando ha saputo che la storia era finita definitivamente. Lo Odio xch&egrave ora vorrei che fosse qui a dirmi ” te l’avevo detto”. Ma non c’&egrave.
G. mi porta a casa sua’&egrave una bella casa, un ambiente rilassante’sorrido e gli dico che ha sbagliato che non &egrave casa mia ma la sua’.mi guarda e risponde ‘dettagli”.mi offre da bere e mi bacia’.voi uomini siete come gli squali: sentite l’odore del sangue!!
Ma io non sono una preda’no sono io il cacciatore’la rabbia cresce dentro di me come un desiderio di rivalsa’non voglio fare l’amore’voglio solo SCOPARE’si cosi tutto maiuscolo!
Lo spintono e cade sul divano sorridendo
G : ‘ ehi’.vuoi giocare?’
Io : ‘ zitto, non parlare o giochi da solo’.’
Vì: ‘ te la devi smettere di farti di film e telefilm’che cazzo di battute fai?’
Mi metto sopra di lui, lo bacio con desiderio, passandogli la lingua sulle labbra e sul collo mentre lo spoglio rapidamente, lui fa lo stesso con me come se avessimo una febbre che ci bruciasse la pelle’fa per rigirarmi e mettersi sopra di me, lo rispingo giù la mano’.lui mi tocca piano, &egrave quasi timoroso, io gli tolgo quella mano incerta che oltre a risvegliare ricordi e fantasie mi fa incazzare, e mi impalo sul suo cazzo, inizio una cavalcata veloce e rapida, lui cerca di guidare i mio ritmo con le mani sui fianchi, ma gliele afferro e tenendolo per i polsi le porto dietro alla sua testa’continuo a scoparlo’odio questo tipo di sesso’non mi coinvolge per nulla’e mentre sento quel cazzo scivolare fuori e dentro di me osservo i dettagli della casa, lampade a luci soffuse una bella Tv’.va quel film’mi piace’devo chiedergli di prestarmelo’
Vì ‘ non &egrave il momento sai?
Io : ‘-_-‘
lo cavalco sempre piu furiosamente, lui si lascia scopare ora &egrave docile’aumento il ritmo’voglio solo venire non me ne frega di nient’altro e so che questo non &egrave da me’ma lo sto facendo..anche SCOPARE così non &egrave da me ma lo sto facendo’come se fossi un’altra persona’.e questa altra persona’.forse ma solo FORSE non sta male dentro come me’
Sento che arriva l’orgasmo’non &egrave un orgasmo mentale, ma solo fisico’dato da un’azione meccanica’.anche lui sta venendo’le contrazioni della mia vagina devono averlo stimolato’io contrariamente a come faccio di solito non ho emesso nemmeno un sospiro’vedo una goccia d’acqua sulla bocca di lui’che fa sbava? Che Schifo!
Vì : ‘ no non sbava pulisciti gli occhi”
Mi porto una mano alla faccia’era una mia lacrima’.forse l’ultima’l’ultima goccia!
Mi alzo e mi rivesto’.rapida’.
G: ‘ ma che fai? Abbiamo tutta la notte’. abbiamo appena iniziato’.’
Io :’ vado a casa a piedi, voglio camminare’.non dire niente’.ciao’
le mie frasi sono secche e lui capisce che deve starsene al suo posto.
Esco nel freddo dell’inverno’mi accendo una sigaretta’mi viene in mente una canzone che dice ‘your love’s like last sigarette’.’… vorresti che durasse di più ma sai che comunque &egrave l’ultima…il vento gelido mi sferza il viso’e io mi sento la faccia come una maschera ‘inespressiva e immobile’
Ripenso a tutto’ma nemmeno più una lacrima riga il mio viso’.almeno esteriormente tutto &egrave finito’il dolore resterà imprigionato dentro di me, per sempre’ed ormai, l’ultima goccia &egrave caduta’.

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Piove’.
Ma come mai le giornate piovose hanno questa luce strana imprigionata dentro di loro?
Ti rendono felice e triste al tempo stesso’
Do uno sguardo al computer, non ci sono emails, non ci sono chiamate su msn’
Lui &egrave li in linea ma non mi chiama’.meglio cosi Desaparecidos vorrei che sparissi dal mio cuore …un vuore ignorante che non sa dire basta.
Piove’le gocce battono secche contro la mia finestra’
Mi viene in mente la frase di un film : ‘ non puo’ piovere per sempre”
Me la ripeto e spengo infine il computer, non mi ha querata, non mi ha scritto, ricontrollo anche il cellulare, no non mi ha chiamata’
Vì: ‘ per la miseria &egrave finita la devi capire prima o poi’
Io : ‘ si ma dammi tempo’cio&egrave ci devo fare l’abitudine’non &egrave che puoi spegnere i sentimenti con un interruttore qualsiasi”
Vì: : ‘ eh ma diosantissimo ma facci un pensiero a farti installare il salvavita eh!’
La ignoro’vado a farmi un bagno’stasera esco’ no cari lettori’non esco con il tipo delle mails e che attendevo mi contattasse’eh no purtroppo la vita non &egrave un romanzo e i personaggi fanno quello che gli garba senza preoccuparsi che la trama perda di senso’lo so, lo so ha sempre fatto incazzare meravigliosamente anche me questa cosa!
Mi metto a sorridere pensando che davvero, veramente, PER SUL SERIO, non posso controllare tutto e per quanto desiderassi ardentemente un finale ad effetto se non un lieto fine, per la mia storia ‘ favola’non l’ho avuto argh e ancora mi incazzo se ci penso’
Osservo l’acqua della Vasca’la schiuma la sta celando al mio sguardo vorrei che una nuova storia celasse allo sguardo del mio cuore la sofferenza e il buco che ho nell’anima’
Mi guardo allo specchio
Vì: : ‘ Lo sai che stai combinando di nuovo un casino vero?’
Io : ‘ beh diciamo che sto cercando di reagire”
Vì: : ‘ ma SMETTILA’a me non la dai a bere’tanto lo so: andrà a finire come tutte le altre volte”
Io : ‘ cosi male?’ ( sollevando un sopracciglio tipo il signor Spok)
Vì: : ‘ non mi esprimo perché odio poi dirti TE L’AVEVO DETTO’
Io : ‘ stronza!’
Eppure una parte di me vuole ancor acredere alle favole…ed al lieto fine….forse avevo solo scelto la favola sbagliata?
Mi spoglio e guardo il mio corpo nello specchio’mi soffermo un attimo sui seni grandi ma proporzionati, con le areole di un rosa pallido, poi scendo con gli occhi sulla sottile striscia di pelo, ben curato fra le cosce tornite, poi riporto il mio sguardo sui miei stessi occhi’occhi feriti ma che hanno ancora voglia di giocare’un’amica mi ha detto che anche dopo le batoste peggiori, ‘gattoniamo un po’ ma poi ci rialziamo’ ha ragione’. Solo che io sto ancora gattonando’eppure voglio rimettere insieme il mio cuore, provare a sentire i sentimenti di nuovo e crederci un po’ di più’in me e nella vita’per vedere se davvero ne vale la pena’.
Mi immergo piano nell’acqua bollente..ehm Molto bollente’.non mangerò mai più un’aragosta’me lo appunto, deve essere una morte orribile’!!
Mentre me ne sto a mollo nell’acqua caldissima quasi fumante osservo le candele tremolanti, appese ai portacandele sulle pareti’mi accarezzo piano i seni, quasi freddi, in confronto all’acqua cosi bollente, porto le mani al mio sesso lo schiudo e l’acqua rovente che vi entra dentro &egrave piacevole e dolorosa al tempo stesso’ voglio sentire dolore, voglio sentire l’amore voglio vivere, farmi male e poi tirarmi su e ancora e ancora finch&egrave non morirò, e quando sarà quel momento voglio poter dire ‘ ho vissuto, nel bene e nel male non ho nessun rimpianto e ho vissuto fino in fondo’.bevendo fino all’ultima goccia dal calice della vita!!’
Forte di queste parole mi alzo dalla vasca’nel lettore CD una canzone che lui mi aveva dedicato, qualche mese fa’
A piedi nudi lasciando impronte bagnate sul parquet mi avvicino al lettore, tolgo il CD e lo getto nella spazzatura’quel gesto mi fa salire le lacrime agli occhi’&egrave un pò come cestinare un sentimento, quello che lo deve avere spinto a sentire come ‘nostre’ le parole di quella canzone’
Vì: ‘ ma smettila!! Non sei mica in un film di Meg Ryan!!’
Io ad alta voce ‘ ma vaffanculo!!’
Chiudo il coperchio del cestino e mi vado a truccare con cura’stasera esco’potrebbe essere il primo giorno di una nuova vita’o potrebbe essere una serata come tante, ma voglio vivere l’emozione di quella piccola magia che si chiama ‘ sorpresa’, stavolta voglio giocare ad un gioco dove anche io possa vincere, non solo perdere’stavolta HO il controllo’stavolta vinco vinco vinco’
Una lacrima mi scende al lato del volto, e penso che non sempre &egrave necessario vincere’mi bastava perdere ma tenermelo accanto’ma invece’
Vì:’ smettila non recriminare’.sei anche patetica oltre che noiosa ( i lettori qua si stanno demoralizzando’)”
Non le rispondo e vado in camera’indosso delle calze autoreggenti nere, dal bordo alto, ma senza pizzo, un body abbinato, lucido e liscio, sexy nella sua semplicità, che mette in risalto i miei seni generosi, e che mi fa una scollatura niente male’
Vedermi carina allo specchio mi da forza’
( quasi)
Poi mi metto una maglietta scollata, quanto basta per non rovinare e rendere inutile l’effetto del body, ovviamente’.
Aggiungo una minigonna un po’ svasata, nera come tutto il resto’mi osservo non mi piaccio ma so che a Marco che mi verrà a prendere piacerò molto’.aggiungo degli stivali alti fino a sopra il ginocchio, col tacco, aggiungo una collana di pietre nere al collo’ed infine acconcio i capelli in una crocchia strana che lascia cadere qualche piccola ciocca ribelle’
Mi osservo ancora’ecco se non fossi IO direi che sono carina’ma sono IO’la stessa IO che &egrave stata lasciata e scaricata quasi come ho fatto io stessa col Cd’.ed &egrave come se non sentirmi piu’ amata dai suoi occhi mi mostrasse una me stessa brutta, come se si fosse spenta una luce in me’
Vì: ‘ E ma la dobbiamo riaccendere’appunto che esci con un elettricista, mica per caso no?’
Io : ‘ eh si infatti’pero’ quasi quasi sto a casa’ho noleggiato anche dei film”
Vì:: ‘ senti bella vuoi uno scafazzone ed un coppino subito o facciamo dopo?’
Suonano alla porta, vado a rispondere ‘ chi &egrave?’
‘ scendi che ti faccio vedere le stelle stasera’
-_-
Vì:: ‘ ehm non suona molto rassicurante’
Io ‘ ehm no per nulla’pero’ in che senso diceva?’
Vì: ‘ ti porterà a vedere un film di fantascienza’
Io :’ beh l’ultima volta mi ha legata e sbattuta sul cofano della macchina ricordi?’
Vì: : ‘ purtroppo si’più che altro ricordo che una bottarella ancora ce la deve”

Sorrido e prendo il cappotto e la borsa’.in fondo la vita non &egrave poi cosi male’certo molto INFONDO’.ma ad qualceh parte dobbiamo pure ricominciare no?
Vì:: ‘ guarda dove metti i piedi mentre scendi le scale e ‘.sono giorni che te lo dico che la vita in fondo non &egrave poi cosi male no?’
Io : ‘ zitta tu’troccola che non sei altro”
Lo vedo appoggiato alla macchina, sta fumando’&egrave dannatamente sexy coi pantaloni aderenti, e il giubbotto di pelle, una t-shirt nera che gli disegna i pettorali, i lunghi capelli biondo rossicci che ricadono compostamente sulle spalle, il pizzetto ben curato, e gli occhi vivaci’ appena mi vede piega la bocca in un ‘WOW’ muto’e gli occhi gli si illuminano..
Vì:: ‘ BINGOOOO’
Il viaggio fino al ristorante &egrave tranquillo e sereno, spariamo cazzate a nastro raccontandoci la giornata ma &egrave come se ci fosse elettricità fra di noi’mi sfiora la mano per caso, cambiando marcia e sento una scossa percorrermi’
Vì:’ essì &egrave un elettricista”
Io : -_-
La cena &egrave in un posto favoloso’un ristorante in collina’ha un tetto di vetro’se la serata &egrave sufficientemente tersa si possono vedere le stelle brillare lassù nel cielo’
MI sorride e mi dice : ‘ visto? Ti ho fatto vedere le stelle”
&egrave irresistibile’lo devo ammettere’se avessi ancora un cuore’glielo regalerei!!
Consumiamo una cena a base di pesce’lui &egrave brillante, regge qualsiasi conversazione e fa di tutto per farmi ridere’penso di non avere mai ricevuto cosi tanti complimenti in una sola serata’questo &egrave un brodo caldo per la mia anima stracciata e per il mio amor proprio andato in fumo’
Arriva un sms’mio fiondo a recuperare con mani affannose il cellulare nella borsa che, per inciso, sembra quella di Mary Poppins’..
‘ spero che tu stia bene, mi manchi TVTB”
Alzo gli occhi alle stelle’dio fammi morire adesso’
Vì:’ se non ti ripigli ti uccide Marco con le sue mani!’
Marco mi guarda : ‘ chi &egrave scusa?’
Cancello il messaggio e gli dico ‘ &egrave mia sorella’voleva sapere dove ho lasciato il suo maglioncino, quello rosa”
Marco mi guarda di sbieco’metto su un sorriso obliquo ma rido solo con la bocca’gli occhi sono quasi svuotati da ogni emozione’
Beviamo molte bottiglie di un delizioso vino bianco’ne perdo il conto’
Infine ce ne andiamo’rido’rido perché sono brilla’rido perché il mio cervello ha smesso di farsi seghe mentali’ rido perché non penso piu a niente’ rido perché la vita non ha senso’
Mi chiede di salire a casa sua’
Vì: ‘ dai dai non puoi andare mica a casa’saliamo saliamo’
Io : ‘ ok dai salgo da te ma non per poco tempo”
Ho un vuoto’dopo queste parole mi ritrovo seduta sul suo letto’lui &egrave andato in bagno’e faccio una cosa PAZZESCA..lettori attenti’.
SPENGO IL CELLULARE con una goduria tale da sentirmi subito meglio’.
Poi mi alzo e mi aggiro per la camera, toccando qualsiasi oggetto, come una bambina curiosa’
Vì: ‘ e calmarti un attimo?’
Allora mi accendo una sigaretta’.ne aspiro ampie boccate’
Vocina ‘ BRAVA cosi gli sembrerà di baciare un posacenere -_-‘
La ignoro’trovo lo stereo’lo accendo’in sottofondo una musica dei Metallica’the UNforgiven II’ bene’
Mi sento prendere le mani’mi spinge contro al muro’si schiaccia contro di me, da dietro’sento come una fitta d’eccitazione partire dal cervello ed arrivare in tutte le terminazioni nervose del mio corpo, non parlo, non mi viene niente da dire’resto cosi, ferma immobile arresa ai suoi voleri’
Mi blocca le mani in alto con la sua ‘zampa destra’ e con la sinistra mi tasta un seno, mentre mi bacia il collo mormorando qualcosa del tipo
‘ mi fai impazzire’adesso sei qui e non ti lascio andare, stella”
Vì:: ‘ MA CHI SE NE VUOLE ANDARE???’
IO : ‘ non voglio scappare”
Lui mi bacia ancora il collo tenendomi sempre le mani ferme in alto, fa passare l’altra mano sotto alla maglia’mi accarezza la schiena, poi la pancia’io sento brividi caldi percorrermi tutto il corpo ed i capezzoli inturgidirsi, con solo l’ausilio della mano sinistra ( e non &egrave mancino) mi slaccia il reggiseno’
Vì: : ‘ cazzo ha fatto un 20 naturale a rapidità di mano” ( per chi gioca a d&d &egrave un chiaro riferimento x chi non ci gioca : non la capirete mai n.d.g.)
Mi passa la mano su seni, quasi soppesandoli’e per un attimo mi sento carne da macello’
Vì: : ‘ si ma sto macellaio qua non ci dispiace mica vero? Io mi farei macellare tutta!!’
Ma &egrave solo un attimo’
Mi lascia libere le mani, ed io le appoggio al muro’con entrambe le mani ora mi tocca le tette, mi stuzzica i capezzoli’io resto zitta e stranamente inerte’forse &egrave il vino’o forse voglio stare al suo gioco’forse l’amore &egrave il solo gioco che so’per non sentire il dolore’
Vì:: ‘ sei carne andata a male..lo sapevo’
Marco scende con le mani sui fianchi’lentamente’io sento che mi sta venendo la pelle d’oca in tutto il corpo’
Vì:: ‘ognuno ha la pelle che si merita del resto”
Mi infila le mani sotto alla gonna, sente il bordo delle autoreggenti’passa le dita fra le pelle e l’elastico..e mi sussurra
‘ grandioso’.’
Non posso fare a meno di sorridere un poco’poi sento le sue mani sugli slip’mi accarezza piano, lentamente il sedere’poi passa un dito sotto al bordo’io resto immobile’lui si abbassa e me li sfila piano
Vì:: ‘ se li strappava faceva più scena dannazione!!’
Mi sembra di essere un insetto appiccicato alla parete’.mio dio non starò mica diventando La Mosca!!?!
Ma non faccio in tempo a finire di formulare il pensiero’mi prende e mi gira e mi bacia intensamente, &egrave un bacio selvaggio, sbava quasi’&egrave eccitante e schifosamente animalesco’
Vì:: ‘ quando ti decidi a perdere il controllo?’
Poi si stacca da me e mi guarda intensamente ‘ Lo sai quanto ti desidero vero?’
Vì: : ‘Oddio devi trovare qualcosa da dire il piu rapidamente possibile’pensa pensa pensa’dì qualcosa di intelligente”
Sento la mia voce mormorare :’si’
Vocina: ‘ come non detto -_-‘
Mi bacia ancora e mi fa stendere sul letto’
Mi apre le gambe io sono ferma passiva’
Vì: ‘ per la miseria’sembri morta!!’
M mi parla : ‘ apri bene le gambe”
Eseguo meccanicamente’
Vì: ‘ fai pena’fai almeno qualcosa’fallo almeno per i lettori!!’
Inizia un lento lavoro di lingua e mi porta in paradiso’..
Vorrei dire qualcosa’mi verrebbe quasi un ‘grazie…’ ma per la miseria non mi esce nessuna parola nessuna frase’.
Ma dove vanno a finire le cose non dette? Forse in un ripostiglio segreto dell’anima’se non le dici al momento giusto poi non le dici più’forse vengono archiviate in una cella della memoria assieme alle cose non fatte, ed insieme ai sogni non realizzati?
Vì ‘ ma che cazzo ne so’concentrati su quello che ti sta facendo..e’ sarebbe perlomeno educato ricambiare’.’
Si ma questa &egrave un’altra storia’

Commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

Allora vediamo’chemmimetto???
Vocina : ‘ ti pare che importi? Sarà bendato’forse imbavagliato”
Io :’ si ma prima o poi mi vedrà”
Vocina :’importa solo a te’mettiti una cosa che ti piaccia no?’
-_- odio quando si mostra cosi superiore e fa sfoggio di tutte le sue conoscenze arcane su di me’
Si ma se non vi racconto perché mi trovo qui..IN ESTREMO RITARDO a chiedermi cosa mettermi’non potete mica raccappezzarvici’ allora scusatemi’vi aggiorno’
Diario di bordo, data astrale 25.01.2007, eccovi i viaggi dell’astronave Enter(in)Mirta, alla ricerca di nuove forme di vita (possibilmente intelligenti ma oramai ci speriamo poco) e di nuove civiltà( lo so esagero sempre) fino ad arrivare là dove nessun uomo &egrave mai giunto prima’
Vocina ‘ come nessun UOMO??? Noooo voglio morire”
IGNORATELA’&egrave una mia alter ego pocoperbene!
Ordunque domani sarà il mio compleanno ( beh dopo una certa età c’&egrave poco da festeggiare pero’ il mio spirito fanciullesco quello che ancora mi fa credere nelle fiabe non ci si &egrave ancora abituato…festeggio più per forza d’inerzia’)
Il mio CARO(gna) amico A. ha pensato di farmi un pensierino’per distrarmi dalla batosta amorosa appena subita’da parte del DESAPARECIDOS ( per rendervi l’idea come se io fossi stata il Titanic’-no non TETTANIC proprio Titanic- e la batosta ricevuta il suo iceberg’) e ha pensato di regalarmi una casa a disposizione e un uomo anche’
L’uomo in questione &egrave MARCO CHE CHIAMEREMO ‘M’ ( dio mi sembra di essere in ‘men in black’ agente K, mi passi l’agente M’no non litigate’senno’ come ha detto un mio caro amico l’agente M potrebbe rendere l’agente K come un puzzle della ravensburger’.) sarebbe il mio regalo’
Il che mi renderebbe anche felice non solo perché ovviamente tale perversissima perversione stuzzica il mio lato perversamente perverso ma soprattutto perché l’agente M una volta mi ha legata e spaventata a morte’quindi..che i nodi vengano al pettine’che le cose vengano al dunque e soprattutto che IO VENGA’.( magari anche voi che mi state leggendo’che veniate’ si si ve lo auguro con tutto il cuore e buona parte del fegato’la cosa può essere estremamente poetica oppure decisamente truculenta’vabbe già che ci sono ve lo auguro anche con l’ultima parte del duodeno’)
Quindi il mio Caro amico mi farà trovare M. legato, bendato ed imbavagliato a letto’ora sono le 21.00 io mi sto ancora vestendo’il PACCO &egrave pronto dalle 20.15’lo lasciamo aspettare ancora? Avrà letto ‘il gioco di Gerald’? spero di si’
Sarò il suo space cowboy!!
Eh? Come dite ? meglio Cowgirl? Beh si’no solo cow &egrave troppo restrittivo!!
Vediamo vediamo lo so lettori che vi state domandando cosa indosserò me lo sto domandando anche io’soprattutto perché cosi nuda ho anche un gran freddo e la maglia di pile appoggiata lì sullo schienale della sedia mi sta quasi seducendo con la sua aria da ’tiscaldoiobaby’..eh ma non &egrave sexy’ ci pensate? Lui legato magari eccitato ed arrivo io in tutone di pile antistupro’magari con le moppine di hello kitty!! Sarebbe quasi da fare’hahahaha no no troppo da hot shots!! E’ troppo demenziale anche per me’BUh vediamo cosa mi propone l’armadio’lo apro’
Boogieman s’affaccia : ‘ehi ma zao’&egrave ora che levi della roba da qui ! cazzo ci sto strettissimo ed ogni volta che ci infili qualcosa di nuovo devo anche farti il suono del tetris quando fai punto’guarda che non ne posso più se continui così chiedo l’aumento”
Io ‘ eh lo so caro’il fatto &egrave che ci sono anche gli scheletri ‘(quelli ovviamente nell’armadio) che occupano un casino di posto’scusa”
Boogieman : ‘ si scusa le belle balle’eppoi ti pare bello usare gli scheletri-nell-armadio come grucce per appenderci gli abiti? Ma dove credi di abitare nel phantom manor?’
Io : ‘ uff eccheppalle boogieman se rompi ancora chiamo l’esorciccio e ti faccio sfrattare..cosi hai finito di farti le seghe quando mi porto i partners in camera hai capito???’
Boogieman ( con tono piagnucoloso’) ‘ uff mi tratti cosi solo perché sono piccolo e nero’.’
Io : ‘ zitto e passa qualcosa di sexy non fare il solito mangiapaneatradimento!’
Mi passa mestamente un reggicalze nero, delle calze nere’non velate tutte nere completamente, un body in tono’ed infine un abito lungo e nero tipo morticia’
Boogieman:’ ecco cosi dovrebbe andare ma voglio l’aumento’ non sono mica il tuo stilista di fiducia’sono l’uomonerocattivo” ( sempre in tono piagnucoloso’)
Io : ‘ -_- zitto e vedi di non fare il pirla senno ti pinzo le dita quando chiudo l’anta!!’
Mi vesto con cura’beh non troppa sennò il PACCO potrebbe nel mentre crepare x irrigidimento’DEGLI ARTI !
Infine esco precipitandomi in macchina per raggiungere la CASA DEL PECCATO ( muhahahaha)
Appena salgo in macchina e percorro due isolati’noto un movimento nello specchietto’qualcuno sul sedile posteriore'(sento un brivido lungo la schiena’)si sta alzando ed impugna una grossa accetta’.
Aspiro un tiro dalla mia sigaretta ‘ a’ urban legend’.non &egrave la serata adatta, vedi di non rompere il cazzo altrimenti tiro fuori l’ascia bipenne’e cmq sono armata anche io”
( infatti sul sedile accanto al mio nel suo astuccio nero di velluto, riposa il mio athame affilato’)
La figura minacciosa nello specchietto mormora un mesto ‘ok’ e riscompare nell’ombra’
Devo smettere di drogarmi!
Infine giungo a destinazione’
Salgo rapidamente le scale’meno male che il vestito da morticia addams ha un vertiginoso spacco posteriore altrimenti arrivavo al prossimo compleanno e trovavo una mummia sul letto!!
Ho le chiavi’apro la porta’evito di raggiungere subito la camera da letto’non sono poi cosi affamata ..eh eh
Vocina :’ muhahhaaha ma a chi la dai a bere??’
Io : ‘ ma sei ancora qua? Pensavo fossi rimasta in macchina a fare le porcherie con urbanlegend’.cose tipo lascia l’ascia accetta l’accetta”
Vocina : ‘ -_- no mi diverto di più a vedere come te la cavi cara la mia perversacombinaguai’
La ignoro’sta troccola! In sottofondo sento la musica dei metallica provenire dalla camera da letto’&egrave bello avere amici che ti conoscono bene!
Mi levo il cappotto’sul tavolo c’&egrave un bicchiere con un biglietto’mi avvicino’
Post it : ‘ bicchiere presente’il vino &egrave in frigo BEVI perché TI SERVIRà..il pacco &egrave insalamato in camera’non gli fare troppo male e soprattutto DOPO cambiami le lenzuola p.s. dai da mangiare al gatto”
Sorrido, prendo il vino dal frigorifero’ottima scelta’ne bevo un po direttamente dalla bottiglia’me la porto in camera’la camera da letto &egrave fiocamente illuminata da qualche candela sparsa in giro’A. ci sa fare’
il ‘pacco’ &egrave sul letto’&egrave immobile..
Ve lo descrivo bene poiché &egrave bellissimo’se non altro per il piacere del pubblico femminile..allora le mani sono legate alla testiera del letto, con grandi corde, le braccia sono aperte, spalancate, i polsi fermati.
&egrave bendato con una benda nera, i lunghi capelli lisci sparsi sul cuscino, non &egrave imbavagliato, ma, per ogni evenienza sul comodino c’&egrave una rotolo di nastro appunto” da pacchi”&egrave a torso nudo, indossa solo i jeans ed &egrave a piedi nudi, che arrivano quasi fuori dal letto’la luce tenue illumina quel corpo da vichingo, con riflessi rossastri che si intrecciano in una poesia di forme e colori con quelli dei suoi capelli’
Sorrido in silenzio’
‘ sei tu stella?’
La sua voce calda mi fa quasi sobbalzare, come se prima di udire la sua voce fossi in una situazione ovattata, una mia fantasia’mentre ora che ha parlato’&egrave REALE..
Sento il cuore in gola’per un attimo mi cedono le gambe’non so se andare avanti..
Vocina ALIAS Vì ‘ imbecille imbecille’
Pero’ se voglio giocare devo farlo fino in fondo’
Vì:’ oh si MOLTO IN FONDO TI PREGO TIPREGO TIPREGO’
-_-
Quindi non rispondo ( a nessuno dei due)’invece estraggo l’athame ( pugnale tipo quello delle sacerdotesse n.d.g.) affilato..e mi spiace che non faccia il classico suono tipo ‘scream’ in effetti non fa alcun rumore estrarlo..quello ‘szziiiiiinnnn’ lo si sente solo nei film -_-
Senza dire una parola mi arrampico sul letto..M. mi ripete
‘ ehi stella ci sei?’
Non rispondo’invece gli passo il coltello sul petto’lo premo perché senta il freddo della lama’e lo scorro di piatto dalla gola all’ombelico’
Rabbrividisce’&egrave quasi tenero perché per una volta lo vedo che non sa come reagire’questa cosa mi da una sensazione di potere che mi fa eccitare veramente’
‘ stella’mi sto anche preoccupando spero che non sia quello che penso io che hai in mano”
Sorrido ma senza emettere suoni e gli passo il coltello sul viso, sempre di piatto’
‘ stella’non ti fare prendere la mano eh’hai bevuto?’
Mi viene in mente che ho la bottiglia di vino sul comodino’.la prendo’poi mi metto a cavalcioni, sollevandomi il vestito, su di lui’ecco anche se ha un minimo di paura..la sta superando bene perché sento contro il mio sesso il suo eccitato..seppure attraverso le varie stoffe’
Vì ‘ OHMIODDIO MASIETE TUTTI PAZZI’
La ignoro e appoggio il sedere della bottiglia, freddo, sulla sua pancia’
Marco :’ porcamiseria”
Bevo un sorso di vino, a canna senza ingoiare, poi mi abbasso sulla sua bocca, sfioro le sue labbra con le mie, lui apre la bocca per baciarmi e gli passo il vino’
Ora sarebbe bello scrivervi che lo bevve lentamente ma anche io non &egrave che faccio ste cose tutti i momenti, devo avere esagerato un po con la dose passata, anche perché non se l’aspettava’inghiotte quanto può e poi tossisce’
Vì ‘ lo stai uccidendo ancora prima di averci fatto qualcosa’mi viene da piangere”
In effetti’.
Lui : ‘ cazzo ma mi vuoi uccidere?? Stellaaa ”
Non parlo ma mi sta venendo da ridere’unico lato positivo non ha perso l’erezione’
Vì ‘ &egrave un supereroe!! Sempre detto!!’
Mi struscio su di lui’
M: ‘ ho le mani legate’vorrei toccarti mi liberi?’
Vì : ‘ muhahahah povero scemo non ha capito mica che qua te ti stai divertendo da matti!!’
Non rispondo ed invece bevo un sorso di vino, M. tossisce ancora una volta’
Quasi mi farebbe pena a vederlo cosi’in mia balìa’QUASI’
Mi tolgo l’abito sflilandomelo dalla testa restando sempre a cavalcioni sopra di lui, i miei movimenti lo eccitano, anche perché non sa cosa sto facendo’piega le gambe e spinge il bacino, rotandolo un po’ verso di me’
‘ mi piace ma se mi liberi’giochiamo meglio..’mormora con voce suadente
I miei occhi si posano sul comodino’sul nastro adesivo’ingoio un altro sorso di vino’
Vì ‘ ma nooo muhahaha no non glielo fare’poi sai toglierglielo che male coi peli della barba tipregononglielofare”
Poso la bottiglia e mi allungo, prendo il nastro, ne strappo un pezzetto coi denti
‘ stella’che sono sti rumori? Cos’&egrave? Ho sentito un suono sinistro…senti guarda che il gioco &egrave bello quando &egrave corto”
Ecco ora so che ho fatto bene a prendere il nastro’glielo metto di colpo sulla bocca..
M : ‘ mpf mmmmmhhhhhpppffff mmmmmmmmmMMMMmmmmm’
Vì : ‘povero tapino”
Muove la testa a destra e a sinistra’beh respirare lo puo’ fare dal naso’eppoi non sta poi cosi male perché li sotto tutto &egrave duro come prima’forse anche di più’.
Riprendo il coltello e lo passo nuovamente sul petto’sotto al capezzolo destro’lentamente, l’acciaio &egrave davvero freddo’mi alzo’
&egrave dannatamente sexy con quella benda sugli occhi’i capelli scompigliati’.mi alzo’e mi inginocchio accanto a lui’passo il coltello in giro per il petto e bacio subito dopo ogni centimetro di pelle dove passo con la lama, arrivo alla pancia, sento che tende i muscoli, &egrave adorabile cosi indifeso’
Vì ‘ te sei pazza !!’
Slaccio il primo bottone dei jeans’si muove un po”mugugna qualcosa’
Chissà se &egrave più eccitato o più spaventato?
Se avete letto ‘where the wild things are”.starete pensando che ben gli sta’lo sto pensando anche io’sorrido e slaccio il secondo bottone’ora sta fermo’la sua erezione &egrave perfettamente visibile ‘li slaccio tutti rapidamente’poi gli sfilo i jeans’mi aiuta per quanto possa farlo, avendo le braccia e le mani legate’
Quando resta solo coi boxer'( sono carini’neri aderenti’)
Vì ‘ mmm ma non lo sa che il nero snellisce?’
Io alla vocina :’ si ma non vedi? Non ha problemi in quel senso’
Vì ‘ si vedo non mi ci fare pensare..COME TI INVIDIO!’
Bacio la pelle delicata della pancia, lui si muove un po”riprendo il coltello’mi sto eccitando terribilmente
Vì ‘ ci mancherebbe altro”
Tengo ferma una delle sue gambe con una mano e gli passo la lama nella pelle tenera dell’interno coscia’mugugna qualcosa’ma &egrave imbavagliato non si capisce un cazzo’
Vì ‘ meno male senno’ tirava giù tutti santi del calendario!’
Ripeto la stessa operazione sull’altra gamba’non mugugna più
Vì ‘ credo stia pregando di cavarsela tutto intero’Cara”
Bacio la pelle delle gambe dove sono passata con la lama, che, affilatissima, ha lasciato delle strisce rosse come dei leggeri graffi sulla pelle delicata’.
Si muove un po, sollevando leggermente il bacino’presumo che in qualche modo gli piaccia’ infilo il coltello sotto ai boxer’facendolo passare dalla parte dell’apertura dalla quale fuoriesce la gamba sinistra’. Tiro verso l’alto la stoffa si lacera senza alcuna difficoltà, ora M &egrave fermo immobile’ripeto l’operazione sull’altra parte dei boxer..
Vì ‘ a’ Dr House occhio che questa &egrave un’operazione quasi a cuore aperto eh!’
La ignoro’sfilo senza difficoltà i boxer’
M. &egrave fermo immobile’posso vedere il suo petto alzarsi ed abbassarsi rapidamente’ ancora una volta mi chiedo in che misura abbia paura ed in che misura gli piaccia’
Vì ‘ da quel che vedo non &egrave che sia poi cosi terrorizzato’non &egrave per deluderti ma guarda lì”
Sorrido un po”appoggio il coltello fra le sue gambe e accarezzo con le mani quel membro eretto..appena lo tocco ha un sussulto’poi arriva un mugugno’
Ripiega le gambe un pochino, io prendo il coltello di nuovo, più per evitare che si faccia male muovendosi che per altro, ma ora che ce l’ho in mano’. Il coltello dico’sarebbe un peccato non giochicchiarci no?
Mi immagino i lettori maschi che si stanno preoccupando per M.
Alcuni lo staranno ammirando per il sangue freddo..
Altri staran pregando che mi scivoli il manico e che lo eviri’
Altri invece si staran chiedendo se ne uscirà vivo ed intero e forse si sono immedesimati e parteggiano per lui’ suspence’
Le lettrici donne si staranno chiedendo dove si compera un athame e un A. e un M.
Se mi contattate ve lo dico ‘.
Vì’ allora giochiamo o no? Va che ti si fredda la preda!’
Prendo allora il coltello ( &egrave bello avere il coltello dalla parte del manico e soprattutto ADESSO)’e con esso, stando bene attenta a quello che faccio, accarezzo il membro turgido del mio partner’sento che resta immobile e trattiene il fiato’
Vì ‘ stai attenta per carità, potresti pentirtene’.’
sorrido e metto via il coltello, gli do un bacio leggero sulla pancia’ma non si rilassa’
Vì ‘ ettecredo’.
Gli do un bacio leggero sul sesso’adesso si sta rilassando un po’ perché prende a respirare normalmente’fa freddo in questa stanza sono quasi tentata di liberarlo per farmi abbracciare, il suo corpo &egrave caldo, e mi attira moltissimo’vorrei quasi smettere di giocare per farmi coccolare’
Vì :’ lo sapevo che cedevi’sei troppo orsacchiotta per questi giochini’lo sapevo che non lo portavi fino in fondo”
Io alla vocina :’ no no adesso ti dimostro l’esatto contrario’
Vocina ‘ &egrave una sfida?’
Io alla vocina : ‘ sempre!’
Ancora scocciata per l’intromissione della vocina mi abbasso lenta sul membro del mio compagno e inizio a leccarlo dalle palle fino alla punta, facendo molto piano e sbavando un pochino’lui resta immobile’forse &egrave spaventato’
Vì’ oppure &egrave morto d’infarto e l’erezione &egrave il rigor mortis!!’
La ignoro e gli apro le gambe per accucciarmi fra di esse, poi riprendo la mia opera, leccando e lappando, senza mai prenderlo in bocca’
Vocina ‘ datti na mossa va’che voglio vedere se &egrave ancora fra noi”
Al che lo prendo fra le labbra’mordiicchio un pochino’
Sento una ‘mphhh mpfffmmmm’
Mordicchio piu piano, poi lo ingoio per quanto riesco, me lo faccio arrivare in gola, spero non si muova perché se lo facesse mi provocherebbe dei conati’infatti resta fermo, posso proseguire la mia opera’
Vì’ DOH era vivo allora’&egrave proprio un supereroe!!’
Ci gioco un po’ massaggiandolo con la lingua e poi riprendendo un lento e poi gradatamente sempre piu rapido su e giù stuzzicando il frenulo con la punta delle lingua di quando in quando…finch&egrave sento che sta arrivando quel piccolo brivido, quasi quel leggero tremolìo che precede l’eiaculazione’aggiungo un po più di pressione delle labbra e accelero di poco il movimento finch&egrave non sento che viene nella mia bocca fra le labbra e infine distende le gambe..il petto ansante’il respiro corto’lo tengo ancora in bocca e lo ripulisco alla perfezione’
Poi mi accoccolo sopra di lui finch&egrave il respiro non torna quasi normale’
Gli bacio le gote e la bocca attraverso il nastro adesivo
Vì ‘ lo liberiamo allora sto poveretto?’
Io alla vocina ‘ non ancora”
Io : Allora’ti &egrave piaciuto no?’
M: ‘ mmmmhmmm mm mmmmm mhmhmhhm mmmmmmmhmhm mmmmhmhm’
Vocina ‘ un po monotono alle volte sto ragazzo’.’
Bevo un sorso di vino’mi faccio prendere la mano’ne bevo un bel po”.
Poi torno a stendermi accanto alla mia preda’ehm a M.
Mi tolgo il body, gli slip’resto nuda con solo il reggicalze, le calze e gli stivali che non ho mai tolto’e mi stendo accanto a M. strusciandomi voluttuosamente contro di lui’
Tende le braccia come per liberarsi delle corde..uno, due, tre violenti strattoni’
‘ non ancora ‘.dopo ti libero’fammi giocare ancora un po..’
Solleva la testa e poi la fa ricadere di botto sul cuscino’&egrave quasi tenero’e sicuramente bellissimo cosi indifeso ed allo stesso tempo arrabbiato ed intrigato’
Da ancora una botta con la testa sul cuscino’
Non cedo’gli bacio la gola, il collo’insinuo la mia lingua in un orecchio e scendo lungo il collo, poi con la mano cerco il suo sesso’lo accarezzo piano..sta tornando in tiro, non si era poi ‘arreso’ più di tanto nemmeno dopo la fine della mia prima ‘performance”
Vocina ‘ quasi quasi vado a prendere un pezzo di kryptonite cosi vediamo’.’
Gli mordicchio un capezzolo’scendo su di lui, appoggio il mio seno sulla sua semierezione e mi ci struscio lentamente’.per un po”
Vocina ‘ pronto pronto pronto all’uso su su dai prima che arrivi il nemico giurato dell’eroe e lo trovi in questa imbarazzante situazione”
M. risolleva un po le gambe’credo che sia anche un po scomodo se non fosse che mi diverto troppo quasi mi spiacerebbe davvero’.
Vocina ‘ non ti crede nessuno’.’
Mi sposto sopra di lui’accarezzo il mio clitoride col suo sesso, guidandolo con le mani’
Vocina ‘ SPEEEE MI SA CHE HAI BEVUTO TROPPO’ non ci stiamo mica dimenticando qualcosa? &egrave anche imbavagliato e legato”
OOPSS vero vero il preservativo’scendo’
M. ribatte la testa sul cuscino’due volte’
Cerco affannosamente nella mia borsa ed infine li trovo’ne scarto uno rapidamente, spero con le unghie di non fare danni’torno al letto’lo appoggio piano e glielo infilo’mi pare sia messo bene cosi..
Vocina ‘ M. senza dubbio!’
M’sta fermo immobile’ risalgo sopra di lui mi accarezzo un po’ col suo sesso’sono al limite’
Vocina ‘ anche io”
Me lo infilo dentro piano piano’scendo delicatamente su di lui’
M. asseconda il mio movimento spingendo in alto il bacino, più che può’mentre muove le braccia come per liberarsi’tira le corde’vedo che ha quasi i polsi arrossati, chissà perché questo particolare mi eccita ancora di più’scendo completamente su di lui, apro le gambe il più possibile, per sentirlo dentro di me più che posso’lui si muove piu rapidamente sotto di me’
Solleva il collo’come se potesse vedermi’forse scorge la mia sagoma attraverso la benda’non lo so’ma osservo quel viso dagli zigomi alti, intuisco le sopracciglia aggrottate di quando ‘ si impegna’ nel fare sesso’
Mi spingo all’indietro e poi ancora verso di lui iniziando una lenta cavalcata, mentre lui mi viene incontro, sento il suo respiro diventare più affannoso’proseguiamo per circa 10-15 minuti’
Squilla un cellulare’.CAZZO IL MIO, il cuore mi balza nel petto’
Vocina ‘ ma nooooooooooooooooooooo non rispondere”
Vado a rispondere abbandonando per un attimo M.
&egrave un caro amico che mi fa gli auguri per il compleanno’mi dice che ho la voce impastata’chiede se stavo dormendo’alla fine chiudo la telefonata..torno da M.
&egrave così bello’da fare male agli occhi’sento un’emozione che sale dal cuore e arriva fino al cervello un misto fra eccitazione e paura’
Vocina ‘ ci stai ricascando’il tuo nome non era mai piu?’
La ignoro’mi riposiziono sopra a M’.senza penetrarmi’poi mi abbasso sopra di lui e gli libero la mano destra’.poi la sinistra’ ci metto un po’ i nodi si erano stretti parecchio’
Penso che ora si massaggerà i polsi’
Invece mi stupisce, mi prende per i fianchi e stringe’non si &egrave tolto la benda dagli occhi né il nastro dalla bocca, infila una mano fra noi due e guida il suo cazzo dentro di me, poi mi spinge con le mani contro il suo bacino’forte, molto forte, mi da dei colpi netti, quasi violenti, poi tenendo una mano contro il mio fianco, si porta l’altra alla bocca e si libera dal nastro adesivo’stringe le labbra, altri due colpi violenti, un gemito esce dalle mie labbra..
M: ‘ ti piace stronza?’ Lo dice quasi con cattiveria mentre mi da altri due colpi forti, sento le gambe diventare molli’sospiro’non rispondo’sento che sto quasi per venire ma la situazione mi incuriosisce troppo’
Si libera della benda rapidamente, vedo finalmente i suoi occhi ci guardiamo io non dico nulla lui sorride’
‘oh stella”
Poi mi spinge quasi via da lui, si alza su un gomito e si stiracchia lentamente come un gatto’
M: ‘ mi hai fatto a pezzi i boxer’questo affronto va lavato col sangue..’
Mi spinge giu sul letto con violenza calcolata io rido..mi allarga le cosce e si mette fra di esse’mi guarda bene e sussurra ‘ sei bellissima’e stronza!!’
Poi mi penetra rapidamente, aiutandosi con una mano, entra tutto dentro di me, in un colpo solo’mi afferra le mani e le imprigiona con una soltanto delle sue, con l’altra mi strizza una tetta’
Estrae quasi tutto il suo cazzo dal mio corpo e poi riaffonda violentemente’da colpi secchi, distanziati fra di loro’
‘ ti piace?’
Mi chiede a faccia seria, labbra strette..
Mormoro un si stentato fra un colpo e l’altro..sento il letto che si muove sotto ai suoi colpi’
‘ ti piace cosi?’
Non dico niente chiudo gli occhi’sento che sto per venire’l’onda dell’orgasmo sta per trascinarmi via’
Poi la sua voce ferma ‘ voglio sentirti dire che ti piace”
Ritorno in me e mormoro un confuso ‘ si mi piace”
M: ‘ allora guardami negli occhi quando vieni non li chiudere’più”
Ricomincia gli affondi e ci guardiamo negli occhi, mi lascia le mani, si appoggia coi gomiti sul letto tenendomi le mani sul viso, come inchiodando il mio sguardo col suo, e affonda rapido e piu dolce dentro di me’non esce piu da me lo tiene dentro ed ad ogni colpo sembra che vada piu in fondo’
Vengo con un orgasmo lungo che sembra non finire mai mentre lo guardo in quegli splendidi occhi’sento che sta venendo anche lui, per come si muove e per l’espressione del viso’ma non lascia i miei occhi’infine appoggia la testa al mio petto mi sembra di sentire ‘ ti amo stronza”
Vocina ‘ ha detto vaffanculo stronza”

commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

Alcune volte i sogni sono cosi vividi e veri e vivi dentro di noi che al risveglio quasi ci spiace di averli lasciati’vorremmo essere ancora in quel mondo onirico fatto di sensazioni ovattate eppure cosi vere, ma comunque allo stesso tempo innocue in quanto appunto irreali.
Ma cosa divide veramente il mondo dei sogni dalla nostra realtà quotidiana? Forse solo una linea sottile che tracciamo noi stessi nel momento in cui lasciamo le coltri calde, il nostro nido sicuro, per entrare nel mondo reale.
E varchiamo quella soglia lavandoci il viso, prendendo il primo caff&egrave della giornata, accantonando i nostri sogni pensando invece agli impegni che ci riserva la giornata.
E’ cosi che dovrebbe essere’dovrebbe’
E’ il matrimonio di un amico, uno di quelli che si perdono di vista durante gli anni, lungo le fosche strade della quotidianità e dei giorni che si susseguono l’uno uguale all’altro, ma al quale si &egrave rimasti legati, come forse ci si aggrappa agli ultimi brandelli di un’amicizia di gioventù per non invecchiare.
Un amico col quale non fate un discorso serio da anni, se non gli auguri a natale, forse a capodanno il classico sms spiritoso, un amico col quale oramai scambiate solo chiacchiere di circostanza quando vi incontrate al supermercato al sabato pomeriggio, ognuno coi propri casini, troppo complicati oramai da condividere nel poco tempo che avete’ma &egrave pur sempre un amico e vi ha invitati al suo matrimonio’
Il pranzo &egrave fastoso’.siamo al secondo’mi sento piena già come un uovo, la sensazione dello stomaco sazio, la sensazione della testa resa leggera dal vinello, quel senso di rilassatezza generale e unico miraggio un posto dove poter chiudere gli occhi per un attimo e dormire, ma si tiene la conversazione se non altro per non fare brutta figura coi commensali’ ci si scambia aneddoti di lavoro e ci si passa il sale’
Poi sollevo gli occhi, nel momento in cui lo faccio osservo la tavolata, l’ALTRA quella dove stanno i parenti della sposa ‘quelli SERI veramente!
Tutte facce uguali tutte stereotipate, incastonate nei loro abiti ‘ della festa’. Ma qualcosa mi ha colpita &egrave un misto fra un deja vus e un ricordo.
Ritorno con gli occhi sul viso che ha catturato la mia attenzione. Quel sorriso. Quell’espressione. Quegli occhi. Mi ricordano qualcosa di bello e spensierato ma cosa’ mi scervello, non &egrave qualcuno che conosco, non &egrave un ex collega, non &egrave nemmeno un cugino lontano eppure perché associo a quel viso’un campo’un campo di pallaguerra?!
Ma esiste ancora quel gioco?
‘ scusa Mirta mi passi il sale? Hai visto il figlio della Marta qua ha già 12 anni &egrave un uomo’eh? Ehi mi senti? Ehi Mirta?’
Io : ‘pallaguerra”
Silenzio’.
Improvvisamente ricordo dove stavano quegli occhi’stavano esattamente al centro del mio cuore più di 20 anni fa’. Mi dico che non può essere proprio lui pero’ più lo guardo più riconosco dei tratti, delle espressioni’delle espressioni da bambino ora trasposte nel volto e nel corpo di un uomo. La foresta di capelli nerissimi &egrave ancora color del carbone, solo ha lasciato spazio ad una leggera stempiatura appena visibile, ma gli occhi color smeraldo e le sopracciglia eternamente corrucciate sono inconfondibili’
Passo il sale a Gioia senza guardarla’.
Gioia : ‘ ma sei ciucca?’
Io : ‘ &egrave veramente pazzesco!’
Mi alzo come una sonnambula e mi reco verso di lui ancora non so cosa dirgli’.potrei iniziare con un ‘ ciao ti ricordi che ti morivo dietro quando andavamo a scuola?’
Ma sarebbe veramente triste, comunque continuo a camminare, evidentemente le mie gambe han voglia di farmi divertire oggi’e mi portano verso nuovi casini’me lo sento’.
Infine arrivo al tavolo, sono di fronte a lui, lo fisso cosi intensamente che non può non vedermi, eppure non solleva lo sguardo’che abbia perso la vista?
Una storia lacrimevole, ecco sto per commuovermi! Mentre io pazzeggiavo di lavoro in lavoro e fra un desaprecidos e un minopirla, sta a vedere che il ragazzino spensierato che mi aveva rubato il cuore durante l’infanzia ha avuto un incidente gravissimo e ha perso la vista’dio sento gli occhi che mi si inumidiscono, un posto &egrave libero di fianco a lui, faccio misericordiosamente il giro e mi siedo accanto a lui, gli appoggio una compassionevole mano sul braccio, gli occhi lucidi’
Si gira, prima guarda la scollatura’ DOH STA A VEDERE CHE NON E’ CIECO!!
Infine i sui occhi palesemente ben funzionanti si incastrano coi miei’&egrave un attimo’io sorrido come una deficiente, lui resta interdetto per un attimo e poi mormora’
‘E tu sei?’
Io : ‘ io!’ indicandomi’ecco sono regredita a livello prepuberale!!
Lui ‘ sei Mirta!!’ occhi lucidi anche lui mi abbraccia forte, io sono felicissima, iniziamo a chiacchierare amabilmente gli piacciono le stesse cose mie e la sensazione che andiamo veramente d’accordo adesso si fa strada rapidamente fra le mie sinapsi cerebrali, fra i neuroni bruciati e quelli che han lasciato al loro posto un post-it con scritto ‘siamo all’anonima alcolisti’!
Il tempo vola ‘infine nell’atto di passare delle foto di un bambino che pare uscito da ‘the ring’ che qualche parente zelante sta facendo circolare, al commensale seduto accanto a lui, (che per comodità chiamerò ‘A’) mi sporgo allungandomi e nel ritrarmi mi trovo a pochi cm dalla sua bocca.
Mi viene la voglia irrefrenabile di sfiorargli le labbra con un bacio, e penso ‘ chissene tanto non lo rivedrò mai più!’ gli sfioro le labbra veramente con un bacio.
‘ signoresantissimo che sto facendo???’ penso’ma quel contatto &egrave cosi piacevole’.
A: ‘ era proprio quello che volevo che facessi!’ sorridendo
Io : ‘ eh cosa?’ ( rincoglionita al cubo)
A : ‘ questo!’
Mi mette una mano dietro alla nuca e mi coinvolge in un bacio appassionato’.nonostante la gente nonostante sto cazzo di matrimonio e tutti i parenti irrigiditi nei loro abiti della festa’e mi bacia, oddio &egrave bellissimo’belliss’
DRIIIN DRIIIN DRIIIN
Spalanco gli occhi’no no non era un cellulare’.era proprio la sveglia’
Ecco era tutto troppo perfetto dovevo sospettarlo!!!

Deve essere stata la spaghettata di mezzanotte di ieri sera’mi sfrego gli occhi, grazie al cielo &egrave almeno domenica, vorrei rigirarmi e riprendere il sogno ma ste cose non succedono a meno che non ci si trovi in un film della serie ‘ nightmare’.

Mi alzo controvoglia e ripenso al sogno, cazzo era cosi reale da sembrare quasi un ricordo! Cosi ricco di particolari e lui così’vero, mi rendo conto che vorrei rivedere veramente quelle labbra’e tutto quello che si stava attorno!

Invece di dirigermi zombizzante verso la cucina mi dirigo, sempre zombizzante al pc.

Guidata dallo spirito dannosissimo della VOCINA ( ave a te Signora dei Casini Immani), che con tutta probabilità sta ancora dormendo, vado a brucare su google e faccio una ricerca x nome e cognome inserendo quelli del malcapitato protagonista del sogno, pensando che solo nei film, dove ti fan l’inquadratura della schermatona di aol ( america on line n.d.M.), succede che veramente trovi chi cerchi’invece doh’ravanando fra i siti trovo un link’ mi porta ad un altro sito, c’&egrave una sua foto, con altri, una foto vecchierella pare da come &egrave stata scattata, ma uno dei 4 individui &egrave sicuramente lui, comunque si vede male, in ogni caso colta da raptus alla ‘ signora in giallo’ controllo il sito, infine vedo un address e mail, un’account hotmail’

Clikkando si puo’ inoltrare una mail’

Clicco mi si apre la finestra dove una persona normale scriverebbe una mail, oppure dove na pazza inizierebbe un gioco pericoloso, oppure ancora una persona seria non scriverebbe niente e andrebbe a farsi un caff&egrave e poi a sciacquarsi la faccia’
Opto per la B
Vocina : ‘ yaaaawn l’accendiamo?’
Io : ‘ mah non lo so chiedo l’aiuto del pubblico!!’
Vocina ‘ se opti per la A o la C il pubblico si rompe i maroni e io pure !’
Io ‘ bastardi e perché mai? guarda potrei essere benissimo una persona seria e normale!!!’
Vocina ‘ ma e te ti credi quando dici ste cose?’
-_-
‘ ciao scommetto che non ti ricordi di me!’
Chiudo e schiaccio INVIO
Ecco l’ho fatto ‘ecco ecco ecco ecco’.ora me ne vado a farmi il caff&egrave e non ci penso più probabilmente non risponderà mai, perché il sito &egrave vecchio, l’account non sarà più nemmeno in uso, però cara la mia vocina hai visto che ho avuto le palle di mandarla? Eh ? eh? Hai visto???
Vocina : ‘ se lo dici te’.caff&egrave dai!’
Tre ore dopo e circa 15 sigarette dopo sono di nuovo li che controllo la posta’.
Niente non risponde’non risponde ah ma &egrave meglio cosi!!
Vocina: ‘ ah di sicuro!!’
Mi vesto e controllo prima di uscire la posta’niente’tanto non risponderà mai’
Vocina : ‘ potresti aggiungerlo per scaramanzia ai contatti di msn magari ha un blog”
Io ‘ ma fffigurati”
Dopo 15 minuti e col cappotto addosso l’ho aggiunto’visualizzo il suo ‘spaces”
Accendo l’ennesima sigaretta’.
Vocina ‘ sono stanca di avere sempre ragione”
La ignoro e grufolo su quel blog’leggo interventi’.ha un casino di amiche e amici’soprattutto amiche’MALEDETTE TROCCOLETTE!!
Vocina ‘ &egrave un estraneo cara, come fai ad essere gelosa di un estraneo scusa?’
Io ‘ pallaguerra!’
Ci sono delle foto, le osservo non &egrave cambiato molto, anzi pochissimo &egrave riconoscibilissimo e particolare inquietante &egrave molto simile a come l’ho creato nel sogno’vedo le foto dei suoi viaggi, mi piace immaginare che stia realizzando i suoi sogni’mi commuovo’

Vocina : ‘ guarda’non &egrave nemmeno cieco!! Non &egrave meraviglioso??’
Suona il campanello’e devo scendere’controvoglia’
Rientro alla sera’per prima cosa, anche se mi scappa tantissimo la pipì controllo la posta’ NIENTE’
Vocina ‘ un tapiro!! &egrave una pianta grassa!!’
Delusa me ne vado a dormire ‘non sogno nulla’.e alla mattina appena sveglia mi fiondo al computer come un formichiere su un formicaio, &egrave strano come ci lasciamo prendere dalle emozioni seppure essere siano ingiustificate e del tutto irrazionali non credete?
Vocina : ‘ cosa vuoi che credano? Ste cagate le fai solo te”
Controllo febbrilmente la posta
Prima mail MIA ZIA’ ma cazzo!!! Ma ti pare il momento? Per errore, pensando di leggerla dopo la cestino’probabilmente era qualcosa di importante che non sapremo MAI’
seconda mail pubblicita’ma porc’non &egrave il momento di propormi cialis e viagra, forse dei calmanti!!
Poi eccola una mail da suo account’la apro o non la apro’

Nel dubbio mi sbrano le unghie della mano sinistra e accendo la prima sigaretta’

La apro o non la apro? Ho ancora un minimo, piccolo margine di tempo per cancellarla e restare nel limbo delle persone sconosciute, basta bloccargli il contatto msn’
La apro o non la apro?
Vocina : ‘ senti inutile tentare spasmodicamente di creare suspence, lo sappiamo tutti che mo’ la apri e quindi non tenerci sulle spine, salvati un polmone e aprila!!’
Infatti la apro (-_-)
‘ infatti non so chi tu sia! Ma ti ho aggiunta ai contatti, sarò on line verso le 10.30 se ci sei vedrò di rinfrescarmi la memoria’
Cazzo cazzo cazzo ‘guardo l’ora : 10.25 SUPERCAZZO!! Ho circa 5 minuti per cercarmi un avatar in cui sembrare ME, ma allo stesso tempo una ME piu figa anzi il più figa possibile!!
Vocina ‘ e perché? Mai ???’
Io ‘ perché da bambina non mi filava moltissimo ora voglio che capisca cosa si &egrave perso!’
Vocina ‘ questi sentimenti di rivalsa ti porteranno alla follia’ma ti rendi conto???’
Io : ‘pallaguerra!!’
Coadiuvata da un amico virtuale scelgo un avatar sufficientemente figo.
Si connette.
Si mette lo status su ‘occupato’.
Non lo chiamo’ no no no no!!
Accendo un’altra sigaretta.
Muovo la gamba sinistra convulsamente tipo nervosismo allo stato puro’
10.37 suona il telefono faccio un balzo pazzesco e rispondo’&egrave mia madre
‘ si no mamma non &egrave il momento si certo si si si sto benissimo no mamma non sono AGITATAPERCH&egrave MAIDOVREIESSERLO?’ ( note isteriche nella voce)
La finestra gialla si illumina sotto allo schermo mi sta chiamando LUI LUI LUI’
Vocina ‘ non capisco tutta st’agitazione in fondo &egrave un estraneo e non &egrave poi cosi carino abbiamo avuto di meglio”
‘ mamma adesso devo proprio andare..si ok no non ho la febbre’ciao!’

Sullo schermo intanto scorrono le parole fluide come acqua, ma non &egrave come parlare, quando parli, a voce, dal vivo, e dici una cazzata puoi sempre sperare che il tuo interlocutore non l’abbia udita, invece in msn resta lì’l’interlocutore la può rileggere e , quel che &egrave peggio, anche tu stesso, imbarazzandoti al cubo’

A scrive :
non so chi tu sia’

Mirta scrive : beh non vuoi giocare un pochino? MI vedi in avatar non ti dice nulla la foto?

A scrive :
Veramente no, dovrebbe?

Mirta scrive :
diciamo che ‘Potrebbe’

A scrive :
non ne ho la minima idea e comunque non ho molto tempo mi dici chi sei?

Mirta scrive :
Il mio nome non ti dice niente?

A scrive :
Conoscevo una Mirta tanti anni fa, improbabile che tu sia lei

Mirta scrive :
sono ‘lei’

A scrive :
impossibile ho visto le foto

Mirta scrive :
Sono io te lo assicuro’

A scrive :
Sei molto bella’e dove ero io in tutto sto tempo?

La conversazione si fa chiaramente interessante TARGET: ENGAGED!!
il mio istinto predatorio prende il sopravvento sulla razionalità, ammesso che ne abbia mai avuto almeno un briciolo.
Conversiamo amabilmente, e le ore volano, veramente abbiamo più cose in comune ora che non mai, &egrave piacevole parlare con lui e scoprire cosa ha fatto in tutti questi anni, capire come pensa, scavare nella sua personalità, così divertente ‘tanto che verso fine giornata ricevo un simpatico invito a cena, che declino con la scusa di un grave lutto in famiglia, avvenuto la sera precedente:
infatti, la bottiglia di assenzio da 1 litro &egrave defunta, lasciandoci distrutti ed attoniti di fronte alla sua prematura dipartita, dopo una rapida ma intensa agonia. Ha lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori, per non parlare dei bicchieri, ma non voglio rattristarvi, con questa trista novella, quindi vi dirò che ho eluso il suo invito dribblando alla grande e mi sono ritirata nella vasca da bagno per schiarire i pensieri’
Vocina : ‘mah io non capisco innanzitutto l’agitazione!! &egrave praticamente un estraneo conosciuto oggi’di quella bambina che arrossiva quando lo vedeva’ in fondo cosa diavolo &egrave rimasto? ‘
Io : ‘ lo so ma in fondo al cuore so che lui &egrave sempre lui, e quella bambina &egrave ancora viva dentro di me, salta fuori ogni qual volta mi sento rifiutata, ogni volta che qualcuno mi tratta come se non contassi niente, proprio come sono stata trattata da’.’
Vocina: ‘ io ti giuro, che se lo nomini ancora volta, prendo la mia targhetta con scritto VOCINA, come farebbe Ezio Greggio, e me ne vado”

Sprofondo con la testa sotto all’acqua’e decido che alcune volte non ci sono pensieri che possano riempire il vuoto che si sente nel cuore, che non ci sono verità che possano lenire la sofferenza, che non ci sono motivi razionali che ci impediscano di tentare di continuare a sognare, o, in alternativa, di infilarci in un nuovo casino al fine di scrollarci di dosso un casino oramai obsoleto’

Quella notte dormo decisamente male e sogno di un enorme Minotauro che mi insegue, mentre mi urla dietro con una voce dal vago accento del sud Italia : ‘ stai facendo una cazzata fermati, fermati finch&egrave puoi: non rifare gli stessi errori’ ‘ Mi nascondo dietro ad un masso che scopro essere un Drago sonnecchiante il quale mi strizza l’occhio e poi in un lampo divora il Minopirla’ehm il Minotauro, (scusate avevo sbagliato creatura mitologica), fatto sta che mi sveglio in ritardo, sudata e coi capelli tipo cum cum.

Vocina : ‘ devi smetterla di mangiare il gelato prima di andare a dormire’.’
Mentre guido verso il lavoro, palesemente in vistoso ritardo, continuo a pensare al sogno e a quanto fosse dannatamente affascinante il Minotauro finch&egrave a momenti stiro una vecchietta troppo presa dalle mie fantasie sul Minotauro, alias minopirla, alias il desaparecidos!! Argh! Freno inchiodando, la vocina impugna minacciosa la targhetta col proprio nome.

Arrivo infine al lavoro abbastanza stravolta e con un mal di testa atroce’mi siedo al mio posto, dietro alla mia scrivania, al sicuro, dietro al mio bello schermo, dai quali, se mi sporgo un po’, posso osservare i movimenti del barista/cameriere del bari di fronte a me, il quale chiamasi Alessio e abbiasi un culo veramente da favola'( che la forza sia con me).
Prendo il cordless e faccio la prima importante telefonata della giornata : ORDINO LA COLAZIONE’dopo 5 minuti il barista Alessio, il suo favoloso culo e tutto quello che ci sta attorno trotterellano veloci verso di me’appena giunto mi porge il vassoio..contenuto:
1 tazza di cappuccino ( chiaro), una brioche e UNA ROSA ROSSA’spalanco gli occhi’
Io: ‘ Alessio non dovevi disturbarti, sareiuscitaconteanchesenzalarosaalloraquandofacciamostasera?’
( sbav sbav allora anche le fantasie erotiche più recondite si possono realizzare)
Alessio : ‘veramente la rosa non &egrave da parte mia, bella, c’&egrave un biglietto, ma possiamo uscire la prima volta che tutte le mie morose sono fuori citta’
Vocina: ‘muhahhaahah non proprio tutte allora”
Io : ‘ ma certo che non &egrave da parte tua OVVIAMENTE SCHERZAVO ‘
Faccio un check di raggirare raggiungendo un 20 naturale’
Prendo il bigliettino mentre Alessio, salutando se ne va’
Lasciandomi preda di un dubbio esistenziale pazzesco :
a) guardare il biglietto oppure
b) osservare attentamente il fondoschiena del cameriere che si allontana?

Alcune volte la vita veramente ci pone di fronte ad un Bivio ( per la gioia di Ruggeri, chissà se faranno una puntata dedicata a me e a questo meraviglioso attimo di dubbio???)
Decido di osservare per poco ( sigh) il panorama e poi gli occhi curiosi si posano sul biglietto, &egrave chiuso in una busta, la prendo in mano’fronte :
‘ x Mirta’ ( minchia originale)
Retro : ‘ A’
Per un meraviglioserrimo, brevissimo attimo di gloria immensa sento i cori degli angeli e mi illudo che sia la A iniziale del mio desaparecidos, mi emoziono per 8 secondi durante i quali immagino lui ritornare strisciante da me mormorando che non può vivere senza di me ed io, magnanimamente, gli permetto di baciarmi la mano e di sdilinquirsi in scuse e lacrime’poi la vocina mi chiama all’ordine e mi ritrasformo : le mie pupille cambiano: da forma di cuore tornano normali’ed il sorriso ebete svanisce’apro il biglietto ‘ non mi hai permesso di offrirti la cena, permettimi almeno la colazione, dobbiamo recuperare 20 anni”

Rileggo due volte il biglietto’
In piedi guardando fuori, osservo la vita scorrere sulla strada, sul marciapiede, ognuno perso nei suoi problemi ed affanni’mentre mangio la brioche e bevo il cappuccino’
( mi intrometto, sono la Vocina, non &egrave vero che guarda la vita scorrere fuori, guarda di là sperando di scorgere quel bellissimo culo ed il cameriere che lo possiede’)
-_-

Mentre bevo l’utimo sorso di caffellatte, i miei occhi mettono a fuoco una persona che mi sta salutando’noooo non puo’ essere &egrave A!! lì presente VIVO LIVE NOT IN MSN!!
Mi prendo un’agitazione pazzesca e quindi con nonchalance faccio un cenno di saluto come lo farebbe una vera fatal lady come me : agito la mano in un gesto stile Papa dalla Papamobile e rovescio chiaramente la tazza con le ultime gocce di cappuccino.
Mi abbasso per recuperare la tazza che miracolosamente non s’&egrave infranta, rialzo il capo e lui sta entrando sorridendo.

Vedendolo entrare cosi deciso nella mia mente scattano, in sequenza, dei meccanismi meglio noti come trappole mortali:
1) mi sovviene perché mi piaceva cosi tanto : ha un sorriso che dovrebbe avere il porto d’armi per andarci in giro’
2) mi dimentico dell’esistenza di : fidanzato attuale, ex-partner alias desaparecido, e nel successivo nanosecondo anche dell’esistenza di tutto il resto del genere maschile in generale’
3) desiderio incontrollato di essermi truccata meglio quella mattina
Conseguenze immediate : ESPRESSIONE IDIOTA STAMPATA IN FACCIA.

Mi alzo e mi trovo alla stessa sua altezza, appoggio tazze e cazzate varie, lui sempre sorridendo e senza parlare mi abbraccia e mi da il classici tre baci’
1- guancia sinistra
2- guancia destra
3- guancia sinistra
si ferma a guardarmi, e mi dice ‘ sei bellissima pero”.’
Vocina: ‘ pero’ mi fai sempre cagare!’
Poi fa una pausa, mi mette un dito sul labbro superiore, per un breve stupendo attimo, poi noto che mi ha levato probabilmente uno sbaffo di cappuccino, si porta il dito alle labbra e lo succhia.
Regressione mia immediata allo stadio prepuberale, salivazione incoerentemente azzerata, rossore diffuso su guance e collo’
Iniziamo un’improbabile conversazione in cui io tento di rispondere in modo intelligente, sparando invece una cazzata dopo l’altra, come se avessi 15 massimo 16 anni.

Da come mi guarda e parla sembra interessato e molto, ste cose si sentono a pelle, e mi viene in mente che Dio, se esiste, deve avere un senso dell’umorismo grandioso, vi spiego:quando ero bambina ogni sera recitavo le preghiere ( no comment), e concludevo immancabilmente col desiderio ‘ fa che A mi ami’ un desiderio di bambina, ma evidentemente non ero stata chiara nell’esprimerlo, poiché intendevo tipo ‘ domani’ non DOPO 20 ANNI!!!!

Concludiamo la conversazione con l’intenzione di rivederci quella sera stessa a cena’infine se ne va, dandomi modo di ricompormi, in quanto era atteso al lavoro, lasciandomi con l’atroce dubbio di avere appena fatto una cazzata, una di quelle pericolose’

Il giorno passa regalandomi poca concentrazione al lavoro e la sensazione di cazzata sempre più radicata e forte dentro di me, &egrave come trovarsi su un giostra sulla quale siete saliti perché lo volevate voi, assolutamente e a tutti i costi e poi, una volta che vi rendete conto che ha preso velocità, voler scendere’ma la giostra gira troppo veloce per poterlo fare senza rischiare di farsi male o, peggio di peggio, di fare una figuraccia’

Alla sera opto per un abbigliamento simpatico ma non troppo tirato, meglio non esagerare, la mia vocina mi dice che la gonna &egrave allora troppo, ma se non metto la gonna veramente sembro troppo seria, poi devo ripigliarmi dalla magra figura da imbranata della mattinata, quindi scelgo una gonna nera, stivali, bustino e una castigata giacca che posso chiudere quasi fino al collo per, eventualmente, in caso di ritirata strategica, nascondere il bustino ^_^
Scendo, mi aspetta in macchina sotto casa, un’auto sportiva, bella, aggressiva, come &egrave diventato lui negli anni, poiché non &egrave più un bambino imbranato’CONTRARIAMENTE A ME A QUANTO PARE!

Salgo in auto, frasi di circostanza, lo osservo per vedere se butta l’occhio sulle gambe, non lo fa, mi innervosisco, passiamo ad argomenti frivoli per sciogliere la tensione’ care le mie elise di rivombrosa che state leggendo e cari i miei segaioli on line, non &egrave facile essere sexy, intelligenti, e non cadere nel banalismo delle frasi.

Non &egrave facile tenere una conversazione con qualcuno che non sai fino a che punto ti interessa ma comunque col quale, per una ragione di autostima in generale vuoi, in ogni caso fare bella impressione.

Mi dice che vorrebbe conoscere i miei amici, frequentarci un po”minchia tocco ferro, se M. lo piglia troviamo solo l’ombra tipo dopo lo scoppio di una bomba atomica, meno male che M. &egrave a casa in convalescenza dopo un’appendicectomia ( Il destino e/o il diavolo fa le pentole, poi tocca a noi cucinarci dentro’e senza i coperchi!!E io riesco sempre a bruciare tutte le pietanze!!).

Andiamo a cena in un posto fuori mano (forse il diavolo ogni tanto qualche coperchio lo fa allora’), durante la cena lui &egrave gentile, ma fa una corte diciamo mediamente aggressiva, della tipologia che ti lascia sempre il dubbio se sia educazione, istinto maschile di default, o vero interesse, di quel tipo che lascia spazio ad eventuali ritirate strategiche senza necessità di una vera spiegazione’

Dopo la cena, trascorsa a parlare un po’ di tutto,e che mi ha rilassata un briciolo, facciamo un giro in macchina, durante il quale tento di nascondermi il piu possibile, quasi fondendomi col sedile, aiutata dal fatto che l’auto ha l’assetto sportivo, in quanto non si sa mai che incontri proprio CHINONTIDOVREBBEVEDERECONUNALTRO, giro che si conclude con la fermata sotto casa mia.
Io immediatamente, coadiuvata dalla musica mentale in sottofondo stile mission impossible, osservo che non ci siano macchine sospette parcheggiate nei dintorni’

Mi saluta cordialmente, e, per un interminabile momento, temo mi stringa la mano, questo farebbe crollare la mia scarsa autostima veramente al 4′ girone infernale.
Ma mi si sporge dinanzi e mi da 1 bacio guancia destra, 1 bacio guancia sinistra e poi mi sfiora le labbra con un bacio calmo, del genere ‘ a stampo indeciso’ nel senso a stampo ma che si sofferma un attimo di troppo in fase stampaggio, cosi da darti un minimo di margine di possibilità di estrarre la lingua ed eventualmente dimostrare che la cosa non ti ha fatto schifo’certo se te, donna, sei sveglia e sicura di te.

Se sei una pera cotta come me, che ti vengono gli occhi tondi tipo peluche della trudy per l’emozione, sei spacciata perché resti li intronata e i tuoi tempi di reazione si sminchiano e aspetti ‘aspetti un attimo di troppo!
E lui si stacca in ritirata strategica, poiché over 25 nessuno si prende piu due di picche, ci sono canoni convenzionali di rifiuto che non si infrangono, infatti nessuno si lancia più come quando avevi 20 anni e nessuno ti da due di picche cosi grossi come quando ne avevi 15!!

Resto inebetita e lui mi sorride dicendo ‘ beh’.’
Devo avere fatto una faccia delusa perché, compassionevolmente mi da un altro bacio’stavolta tecnica del ‘semistampoazzardato’ ovvero incolla le labbra e poi resta li un paio di attimi, si stacca un po e ristampa un altro bacio e un altro sempre a labbra chiuse in modo da non marpioneggiare troppo’

Ora questa cosa se ve la fa uno che vi piace &egrave davvero troppo!!! Seppure vittima della regressione mentale ai 15 anni reagisco, perché non sono una vigliacca, e ricambio, cosi ci troviamo in un bacio’siamo quasi imbranati, teneri, appassionati, tutto insieme in un mix esplosivo’
Vocina ‘ sta giostra gira neh!’

Nella mia mente penso che almeno non &egrave stato un disastro totale’
Mi stacco, nessuno parla, lo ringrazio per la cena

Vocina: ‘ oppercarità ma che minchia fai?’

Metto una manina indecisa sull’apertura dello sportello’
A: ‘ vuoi veramente andare?’

Io ‘ si, cio&egrave no, ma si, nel senso, insomma &egrave tardi e domani lavoro, quindi no vorrei, starei ancora qui a PARLARE per ore, ma ecco, insomma, come dire , devo andare, e quindi’insomma &egrave chiaro no??’
Vocina ‘ INDUBBIAMENTE!!’
A: ‘ mi sono dimenticato di dirti una cosa però”
Mi si avvicina e mi bacia stavolta con estrema passione, l’imbranataggine &egrave sparita’
Senso di colpa mia per M.
Durata :15 secondi, poi coinvolta dal bacio e dalla situazione emozionante in generale mi dimentico di tutto’.ci baciamo a lungo, come nelle limonate adolescenziali infine mi dice con un po’ di imbarazzo ‘ ce ne andiamo da qua sotto casa tua?’
Quanti significati si nascondo dietro a frasi di circostanza’
Annuisco un po’ imbarazzata e col cuore a mille’resto zitta’lui accende il motore, mi guarda e penso veda il mio leggero disagio, mi prende una mano, intreccia le sue dita con le mie e se la appoggia sulla gamba, stringendola un pochino poi mormora
‘ ehi tutto bene?’
Dico un si stentato, ho tutte le sinapsi cerebrali attorcigliate in ragionamenti senza senso’.
Trova un posto sufficientemente imboscato riprendiamo a baciarci, alternando momenti imbarazzanti a momenti dolcissimi che non dimenticherò mai.

Mi ritrovo sopra di lui, con tutta la scomodità di una macchina sportiva’ma &egrave come fare un salto indietro ed avere di nuovo 18 anni’alla fine dopo contorcimenti e compromessi riesce in qualche miracoloso modo ad estrarre la sua ARMA e a puntarmela minacciosamente contro’

C’&egrave un momento nella mia testa in cui decido che non dovrei farlo per ottomila motivi validi” perché fa male, male da morire senza te’.fa male farlo con un altro”
Vocina : ‘ si ma non fare Tiziano Ferro, smettila di abbabbiarti in abissi di tristezza, goditi sto cazzo di momento per il quale hai pregato 3 anni di fila tutte le sere!! Fa che le tue richieste insensate abbiano un’utilità pratica levati sta dannata voglia!!’

E’ dentro di me ed &egrave cosi bello che non puo’ essere sbagliato, non questa volta, non adesso, non in questo particolare momento della mia vita.

Mi ero ripromessa di non farlo mai con qualcuno del quale non fossi innamorata, ma recentemente sono venuta meno alle mia promesse, perch&egrave la persona della quale sono innamorata ha battuto in ritirata in una notte senza luna, e mi sono ritrovata a stare con una persona alla quale voglio un gran bene’.e allora cosa cambia? Quando tutto quello in cui credevi ti ha dato uno schiaffo in faccia, puoi porgere l’altra guancia, oppure ricambiare con un uppercut!
Io credo nel ricambiare!!

Mi impegno e do il meglio, lui &egrave concentrato, pare gli piaccia, ci muoviamo in sincrono, seppure scomodi infine vengo in un orgasmo lungo che lo riempie d’orgoglio, lo vuole fare ancora, e ancora e ancora, devo dargliene atto &egrave bravo e non trascura nessun particolare, &egrave attento &egrave dolce, mi sussurra domande strane ed eccitanti, con quella sua voce sexy, alla fine confessa che viene solo che lo si fa alla pecorina.

Raggiungiamo quella posizione dopo diversi contorcimenti, lo sento dietro di me, il suo corpo addosso, il suo cazzo dentro di me, a scavare, a picchiare, a percuotermi le viscere, mi piace, lui viene finalmente, e mi domando perché a uno a cui piace farlo in questa posizione, debba venire in mente di comperarsi una macchina sportiva’

E’ stato bellissimo, molto, mi riaccompagna a casa, ci scambiamo i numeri di cellulare, ma già mentre vedo l’auto allontanarsi so che non ci sentiremo mai più’forse’

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNN

La sveglia!! Cazzo cazzo &egrave tardi supercazzo!!
Ma non &egrave tardi’perché &egrave domenica’ed &egrave stato tutto un sogno’.&egrave domenica e non ho fatto ancora nessun casino’..&egrave domenica e il sogno &egrave vivo dentro di me’.vivido di colori brillanti e sensazioni favolose’sono bagnata’

Ma cosa separa la dimensione onirica da quella reale? Forse un velo sottile che un alito di vento può sollevare, e a volte siamo noi stessi a scuotere quel velo, per vedere se le stelle che vi stavano incastonate dentro, illuminando i sogni d’incanto, potranno rendere magnifica , allo stesso identico modo, anche la realtà’
Mi chiedo se sia un tipo di magia che a volte riesce’

Vorrei andare a farmi un caff&egrave ma vado invece al computer’

Vocina : ‘ tu hai un cuore suicida!’

Io : ‘Pallaguerra’.’

( commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it)
Cosa rende esattamente speciali le cose che viviamo?
Il momento? Il luogo, o forse la persona con cui stiamo? O magari tutte queste cose tutte assieme?
Me lo chiedo, mentre nervosamente mi lavo sotto al getto della doccia, mentre penso che non voglio uscire da questo universo mio speciale fatto di profumi e vapore, perché stare qua con l’acqua che irrora il mio corpo &egrave bellissimo, non posso nemmeno sentire se il telefono suona o se arriva un sms, ed &egrave come se , finch&egrave resto qua dentro, fra queste 4 pareti di vetro satinato il mondo fuori non potesse farmi del male’né divorarmi’
Nella mia vita ho fatto tante, anzi tantissime cazzate, ma di poche mi sono veramente pentita, o quasi.
Poiché a loro modo, seppure con la loro carica significativa che le rende cazzate, in quanto tali, sono state speciali e magiche’
Però a volte abbiamo l’impressione di non farcela a sopportare il peso delle stupidaggini fatte e vissute e, per ritrovare la fiducia in noi stessi, abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricordi che non siamo poi cosi fragili come pensiamo.
A volte serve soltanto che qualcuno creda in noi’oppure anche solo che finga di farlo’
Il mio problema &egrave che sembro prenderci gusto a farmi del male, a cacciarmi nei casini più assurdi’.
Come se, non potendo avere esattamente cosa vorrei, mi trasformassi in una persona che non sono, in una bestia dai denti aguzzi che invece non fa parte di me.
C’&egrave un sottile e grottesco piacere nello riuscire finalmente a farsi odiare da chi ci ha amati:
come se rifiutare la mediocrità di un affetto a mezzo servizio fosse gratificante.
Non voglio più sentirmi dire che sono una buona amica, non voglio più sentirmi dire che mi si vuole bene se tanto resto nell’anonima sabbia di chi &egrave come gli altri, se non posso più essere speciale! Non voglio la sua amicizia come se mi fosse data per pietà’ maledetto DESAPARECIDOS
Preferisco farmi odiare, farmi considerare fredda e stronza piuttosto che malinconica e ferita!
Preferisco rifiutare di avere le briciole se tanto so che non potrò più avere tutto!
Ma non me lo perdono, e mi faccio del male, cacciandomi in situazioni off limits, in casini che solo una mente che deve sottostare ad un cuore malato può architettare!

Eppure ti voglio ancora bene, eppure sei ancora tutto per me, ma non voglio che tu lo sia più perché ti amo ancora troppo per farci ancora del male’e so che devo guardare avanti’e ancora e ancora fino a che l’orizzonte mi sembrerà meno triste, anche senza di te’caro il mio desaparecido’

Il getto della doccia mi rilassa un poco e con rabbia penso a quanto posso essere imbecille da uno a dieci, non avrei dovuto tradire M. IN QUALSIVOGLIA MANIERA, in un impeto di rabbia verso me, lui e tutte le catene del mondo’. mentre la vocina mi sussurra che non risponde poiché sarebbe politicamente scorretto sparare sulla croce rossa;
M. &egrave importante per me e se non lo amo ‘.&egrave solo una cosa temporanea’prima o pi farà qualcosa che me lo farà amare e mi convincerà che &egrave lui’che &egrave veramente lui che voglio e amo’
Mi volto verso lo specchio del bagno, fra le nuvolette provocate dall’acqua calda e il vetro della doccia mi pare di scorgere le parole
‘ TE L’AVEVO DETTO’ vergate con calligrafia decisa fra i sensi di colpa ed il vapore’
Pure le allucinazioni visive adesso!!
Devo veramente smetterla di concedermi una birra ogni qual volta metto il culo in casa’
Proseguo con la doccia, shampoo, poi balsamo, infine docciaschiuma, doh diamo anche ‘na rapida depilatina alle ascelle che non si sa mai’programma della serata : una cena a casa mia ed un film, sai che ppalle’ma devo appunto calmarmi ed accettare la calda monotonia di qualcuno che mi vuole bene sul serio e che vuole stare con me’
( vocina : BASTAAAAAAAA I SEGAIOLI SI SARANNO Già MESSI A PICCHIARSI SULLE BALLE COME TAFAZZI A STO PUNTO!! VAI AVANTI!!’)

Ultimamente tutto mi viene a noia, ma perché non posso avere quel tipo di depressione che ti fa dormire, soffrire, non mangiare, soffrire, ascoltare musica, soffrire’e invece devo avere questa che mi fa venire fame, fare guai, annoiare, creare casini, non dormire, combinare guai, bere troppo, cacciarmi nei casini, fumare troppo, cercare nuovi casini’ecc???
Spengo l’acqua ed esco dalla doccia’per un attimo mi gira la testa, poi prendo rapida l’asciugamano’
cazzo cazzo cazzissimissimo ma c’&egrave veramente una scritta sullo specchio!!

Fatta con le dita fra il vapore, cazzzzoooo ho cosi paura che non riesco manco a mettere in fila le parole una dopo l’altra’mi viene solo in mente ‘ so cosa hai fatto”il film’ OPPORCATROCCOLADIUNINFIMOBORDELLO, se qualcuno sa veramente COSA HO FATTO’. ci metterò ore a capire esattamente a quale dei miei casini si riferisce!!

Non lo so manco io cosa ho fatto!!

Vocina : ‘ spe metti a fuoco, non ti devi sistemare i capelli, nello specchio fra una parola e l’altra!!devi leggere attentamente!!’

Io : ‘ma vaffanculo !! se devo crepare perché un pazzo assassino &egrave entrato in casa, posso almeno farlo coi capelli non fatti a nido di chiurlo???’

Vocina : ‘ muhahahah pensa se muori e trovano tutti i tuoi logs di msn sul computer, pensa che casino’muhahhaahah’

Io : ‘ azz non ci avevo pensato!! NO NON POSSO PERMETTERLO!! Lotterò fino alla fine e, se non riuscirò ad averla vinta sull’assassino, gli racconterò tutto e’alla fine si commuoverà”
Vocina ‘ guarda al massimo crepa di noia gli tirerai due coglioni cosi!!’

La ignoro e vedo di mettere a fuoco la scritta mentre penso che quella dannatissima oca di mia sorella che proprio l’altra sera a momenti si uccide sporgendosi dalla finestra, per controllare con chi uscivo, stasera &egrave al mare !!! e sono sola in casa’come in tutti gli horror che si rispettino’

VAI IN CAMERA DA LETTO RAPIDAMENTE
Ecco cosa c’&egrave scritto’

Vocina : ‘ doh magari non lo sa cosa hai fatto visto???’
Io : ‘ si ma chi???? Chi c’&egrave in CASA!!??’
Non so che fare’il panico mi sta prendendo a morsi le viscere’se fossimo in x-files sarebbe già partita la sigla’
Mulder vieni a salvarmi lascia quella debosciata di Scully che non ti prende mai sul serio e vieni qua a svelare sto mistero'( sbav)

Vocina ‘ ma smettila e vedi di capire chi cazzo hai in casa no? Magari &egrave Willy il coglione!!’
Io : ‘ ma nessuno dei miei boys ha le chiavi di questa casa’.’
Vocina : ‘ prendi un oggetto contundente per difenderti!!’
Impugno la piastra per capelli’
Vocina ‘ fa cosi trendy!! &egrave quella ai cristalli di dilitio?’
Io : ‘ no scema non siamo mica sull’enterprise!!’

Mi sovviene che il bagno ha una porta dotata di chiave’gli occhi corrono alla toppa’la chiave &egrave sparita’

Potrei sigillarmi dentro puntellando la porta con il cesto dei panni sporchi’
Vocina : ‘ si apre verso l’esterno sei cosi patetica da spaventata!’
Il destino mi &egrave avverso!! Morirò in casa e i gatti mi mangeranno la faccia prima che quella sciagurata di mia sorella mi ritrovi e di me resteranno solo dei files di log compromettenti e un nickname tristemente veritiero’

E se non uscissi?
Vocina : ‘ sei deficiente? Nei film horror crepano sempre quelle che si cagano sotto!! Su su non era Ripley la tua eroina?? Ha affrontato la regina alien e te non puoi andare a vedere chi &egrave? Con tutta probabilità &egrave uno dei tuoi agnellini che vuole giocare!’

Io ‘ voglio cambiare eroina ‘voglio che sia cenerentola!! Quando viene il principe a salvarmi?’
Vocina: ‘ma piantala lì!!! Non esiste il principe azzurro &egrave una trovata pubblicitaria per vendere vibratori azzurri alla fata turchina!!! su esci !!’
-_-
Apro la porta: la casa &egrave tutta al buio’unica luce accesa la camera da letto’ed ovviamente quella del bagno’ il mio cellulare &egrave in camera’ma il cordless &egrave lì accanto a me, basterebbe allungare la mano’passo la piastra +3 dalla mano destra alla sinistra, metto la destra sul cordless’

Vocina : ‘ e sentiamo che faresti chiami la polizia e poi magari in camera da letto c’&egrave M. nudo, col cazzo in tiro che ha avuto le chiavi da tua sorella?’

Uhm’si potrebbe essere conoscendolo’ma non penso mi farebbe una roba cosi, mi conosce e lo sa che rischierebbe di prendersi una tegolata sulla scatola cranica!!
Vocina: ‘ mah lo dici te gli uomini sono cosi prede di facili entusiasmi ed emozioni”
E se M. avesse sgamato di A. e adesso fosse in camera con un’ascia bipenne pronto a mozzarmi la testa eh???
Vocina: ‘ se avesse sgamato di A. probabilmente avresti udito il suo vaffanculo echeggiare in tutta la città, cara, non si sarebbe scomodato a scriverti stupidaggini sullo specchio non credi?’
Si lo penso anche io’e se invece A. fosse un serial Killer che uccide le vittime pochi gg. Dopo l’accoppiamento???? Brrr
Vocina : ‘ e che &egrave un mantido pocoreligioso delle scappatelle? E comunque se cosi fosse ti avrebbe freddata nella doccia alla Psycho, mentre te ti facevi le seghe mentali tirando di bagnoschiuma al lampone!!’

Non mi ci fare pensare maremma mannara!! E se chiamassi M.? tanto doveva venire qua a cena, fra poco sarà comunque qua’ c’&egrave l’arrosto nel forno, con le patate novelle’morirò senza averle nemmeno assaggiate’che vita infame’

Vocina: ‘ &egrave proprio da te lasciare l’ultimo pensiero per le patate arrosto”

Prendo il cordless’lo accendo’non c’&egrave linea’deglutisco’fa tanto ‘ SAW L’ENIGMISTA!’
Vocina : ‘ oh ma te devi vedere meno TV!! magari l’&egrave la tu’ sorella che s’&egrave incazzata perché le hai fottuto il rimmel di nuovo!!’

MI sento le gambe paralizzate’penso che potrei semplicemente uscire di casa’.certo se non sapessi che le chiavi di casa sono nella borsa e la porta &egrave stata chiusa da mia sorella quando &egrave uscita e la borsa &egrave’.

Vocina: ‘ la solita disordinata ‘sarà sul divano”

Butto un occhio in quella direzione, coadiuvata dalla precaria illuminazione delle luci della strada noto che sul divano oltre ad un enorme gatto ronfante, ( uno di quelli che mi mangerà indubbiamente la faccia nello spazio temporale fra la mia prematura dipartita e il ritrovamento del cadavere straziato) non c’&egrave proprio nulla’se fossimo in un manga ci sarebbero i raggini ad identificare il punto dove AVREBBE DOVUTO trovarsi la borsa’
Merda!
Vocina : ‘ ti giuro l’ansia mi sta uccidendo andiamo in camera’ora hai due armi, la piastra e il cordless’brandiscine una come in ‘doom’ o ‘ duke nukem ‘ ti preeeego!!’

-_- la vocina &egrave stronza cari i miei segaioli e care le mie ditalinare!! Dobbiamo rendercene conto e tenercela cosi’io ci convivo da anni!!

E se uno dei lettori psicolabili delle mie storie on line mi avesse rintracciata e si fosse introdotto in casa mia? Oddio’paura ‘

Vocina : ‘ speriamo sia figo!!’
Ma cazzo ma non hai mai paura?
Vocina : ‘ in realtà sono meravigliata che tu non abbia creduto per un favoloserrimo attimo che fosse il desaparecido che ti voleva fare una sorpresa romantica guarda!!’

Incazzata a sto punto mi fisso meglio l’asciugamano sopra al seno e brandendo minacciosamente la piastra mi avvio verso la camera da letto, sentendo come se ogni ombra che mi lascio alle spalle volesse ghermirmi’
Vocina: ‘ escono dalle pareti !! Escono dalle fottute pareti!!’
Zitta imbecille non siamo sul set di alien!! PURTROPPO!!

Sporgendomi poco alla volta getto un occhio in camera e mi vengono i brividi’tanti, piccoli, che partono dallo stomaco e mi intrappolano le viscere e la mente facendomi perdere la capacità di ragionare: sul letto c’&egrave la mia gonna lunga nera e una maglia nera, messi a posto come se dentro ci fosse una persona stesa sul letto, ma sono vuoti’l’istinto mi dice di correre via, anche se onestamente non saprei dove, ma le gambe sembrano paralizzate’
Vocina : ‘ steek hutzee!!’
Poi qualcuno mi afferra rapido portandomi una mano sulla bocca e l’altro braccio ad imprigionarmi’una voce metallica, probabilmente modificata da un modulatore vocale mi dice lentamente : ‘ NON GRIDARE E ANDRà TUTTO BENE’
Vocina : ‘ minchia!!’
Resto paralizzata dalla paura’mi viene messa una benda nera sugli occhi, cerco di sentire gli odori per capire se si tratti di M’. cazzo solo odore di arrosto e patate al forno’
Vocina ‘muhahahahahaha la cena &egrave servita!! E sei te il piatto forte! Let’s Rock!’
Fossimo in sessione farei un check di ‘ percepire inganni”eh ma non lo siamo porcatroia questa &egrave la realtà e se non avessi fatto la pipì forse me la sarei fatta addosso’
Un qualcosa viene appallottolato e mi viene infilato in bocca prima di imbavagliarmi’mi sento quasi mancare’ poi di nuovo la voce’
‘ CI SONO DEI VESTITI SUL LETTO, ORA TE LI METTI E ANDIAMO A FARCI UN GIRO’, mi guida fino al letto strattonandomi un pochino’

Allora: quando vedendo i film in cui la vittima esegue i comandi dell’assassino si dice ‘ ah che cretina io farei così e cosà” lo si dice solo perché si &egrave a casa al sicuro, vi giuro che la paura e lo strano rapporto che lega vittima e carnefice, vi fa soltanto ubbidire perché il cervello, paralizzato dal terrore non reagisce più correttamente’

Eseguo e indosso le cose, seppure mi debba liberare dell’asciugamano sapendo che sono osservata, ma tanto morirò e quindi inutile vergognarsi’inutile tutto’

Ora lo so, cari i miei segaioli che cosa state pensando : ‘ se sta scrivendo la storia &egrave perché non &egrave morta” cazzo ma siete veramente perspicaci’
Basta pensare che vi si grippano i neuroni! Tornate a menarvelo!!

Ora indosso la maglia, e la gonna, chissà come, mi vengono dati gli stivali li infilo cosi senza calze, non ho intimo sotto, sono come nuda mi sento a disagio, nonostante sia vestita’poi mi viene fatta una specie di carezza sulla testa, forse un moto di compassione, forse &egrave una presa in giro’chi lo sa’usciamo insieme, sul pianerottolo, sento che il mio rapitore chiude la porta a chiave, probabilmente con le mie chiavi’ecco cosi nessuno sospetterà il rapimento, mi troveranno solo quando sarà troppo tardi per identificare il cadavere e i miei gatti non potranno nemmeno divorarmi la faccia’

Poi in ascensore’.cazzo in sto palazzo appena scendo in ciabatte e con la tuta di merda e struccata incontro tutto il mondo alle ore più disparate e adesso non incontro NESSUNO????

Vocina : ‘ vicini di casa di merda!! Nel momento del bisogno tutti a vivere le loro insignificanti vite invece di farsi i cazzi tuoi come al solito!! Tsk !!’

Vengo accompagnata ad una macchina’se &egrave quella di M. la riconoscerò ed il gioco sarà svelato, idem per quella di A. ma non la riconosco, soprattutto non &egrave né un fuoristrada né una macchina sportiva, A. ed M. sono scartati quindi’
Vocina ‘ merda!’
Stavolta siamo d’accordo’
Radio a manetta in macchina’CAZZO NO MUSICA ITALIANA’.MARCO MASINI’.oddio sto per morire e avrò questa musica nelle orecchie!! Non puo’ essere M’.non mi farebbe MAI una cosa simile’cio&egrave rapirmi si e spaventarmi si ma non arriverebbe mai alla tortura mentale di farmi ascoltare Marco Masini’sarebbe troppo perfino per la sua mente perversa’

Arriviamo infine da qualche parte’scende’chiude lo sportello’mi rincantuccio sul sedile’non mi viene nemmeno da piangere, forse la benda trattiene anche le lacrime’
Vocina : ‘ mah io quasi quasi me ne andrei se non ti servo più”
Non diciamo vaccate tu resti Genoveffa!!
Vocina : ‘ ma io veramente avrei un impegno”
Vengo aiutata a scendere” STAI ATTENTA A DOVE METTI I PIEDI!’
Non potendo né vedere né parlare cerco di acutizzare le mie percezioni’e mi rendo conto che siamo’allora vediamo non ci sono i suoni della città quindi non siamo in città!
Vocina : ‘ beh del resto non sei mica un ranger’si fa quel che si può’ovvero niente’non sai dove cazzo siamo’ottimo!!’

Avanziamo per un bel pezzo, sento l’erba sotto ai miei piedi, poi del pietrisco’
Infine ci fermiamo, vengo strattonata un po”

‘ INGINOCCHIATI”

Un’orride visione di qualcuno che mi spara un colpo alla nuca si fa strada in me’
Vocina : ‘ maffigurati se crepi cosi rapidamente ‘non siamo mica ai tempi della guerra del 15-18’come minimo una bella messa satanica con rito di riesumazione dei morti”
-_-
Mi viene liberata la bocca e mi vengono legate pero’ le mani dietro alla schiena mentre mi viene detto ‘ NON GRIDARE O E’ LA FINE’.
Mi inginocchio, sento il pietrisco sotto alle mie ginocchia attraverso la stoffa leggera della gonna’
Morirò così senza nemmeno sapere cosa cazzo sono ‘ gli altri ‘ di Lost e se veramente quella sequenza di numeri da immettere ogni 108 minuti nel computer serve a qualcosa’la vita &egrave veramente infame!!

Sento che il mio rapitore armeggia con qualcosa’poi sento qualcosa di caldo contro le labbra, e una pressione dietro alla nuca’
‘ SUCCHIAMELO STRONZA!’
(Vocina : ‘ segaioli sbizzarritevi dai che ce l’avete tutti in tiro di botto adesso!!’)
Le mie labbra non si vogliono aprire quasi mi viene da vomitare’
‘ PRENDILO IN BOCCA MUOVITI!’
Lentamente apro le labbra senza muovermi e il cazzo del rapitore mi viene infilato in malo modo in bocca, mentre con la mano dietro alla nuca mi spinge contro al suo pube, infilandomelo fino in gola ‘ma
Vocina : ‘ muhahahahah ma noooo non ci credo!!’
Quasi quasi lo finisco qua cari i miei segaioli e care le mie principesse sul vibratore’e vi lascio nel dubbio’
Vocina : ‘ ma no non fare la stronza..dai finisciglielo che mo’ viene il bello’e non solo lui immagino’dai non deluderli!’
Va bene uff!! però poi non dite che non sono buona!!

Ma non appena sento quel cazzo in bocca e quel particolare odore di pulito, la serica consistenza dei peli capisco di chi si tratta’mi rilasso e mi arrabbio al tempo stesso ma la sensazione più forte &egrave quella dell’eccitazione per la situazione’

Resto col cazzo piantato in gola per un attimo, poi faccio scorrere la mia bocca sull’asta rigida, lentamente, succhiando un po’ ma non troppo, devo fare la spaventata’vado su e giù un pò di volte mentre lui con la mano mi spinge la testa contro se stesso, poi mi tiro un po’ indietro e scendo a leccare le palle lentamente, il mio rapitore emette un piccolo sospiro, mi accarezza la testa, so di avere ancora i capelli bagnati’risalgo verso l’asta, ma sento le mani dell’uomo imprigionarmi la testa me la tiene ferma mentre entra ed esce dalla mia bocca con movimenti cadenzati e netti, sento che sospira, mi eccito enormemente nel sentirmi usata cosi, nonostante il grosso cazzo mi entri fino in gola, provocandomi dei piccoli conati, che cerco di trattenere’
‘ ti piace vero?’
La voce non &egrave più modulata, immagino sia perché non ha più le mani libere per tenere l’aggeggio davanti alla bocca’
Non posso rispondere ma la voce l’ho riconosciuta’
Vocina :’ va come stanno sulle spine i segaioli e le allupate’scommetto che quelli che han letto tutte le tue storie hanno capito chi &egrave..ma dai dillo fallo per gli altri’su su dai’
Mi tira indietro la testa’
‘ tieni la bocca aperta”
Ubbidisco’un fiotto caldo di sperma mi arriva sul viso, sulla benda, in parte nella bocca’sento il suo sospiro, il suo ansito contenuto, poi le dita sulla faccia mi ripuliscono e infine mi vengono infilate in bocca’
‘ succhia”
Ubbidisco un po’ sorridendo ora sono eccitatissima non mi aveva mai fatto una cosa simile’
Mormoro il suo nome”Marco’..’
Sento che mi fa rialzare’.senza liberarmi le mani mi bacia, se prima un minimo di dubbio lo avevo adesso non ce l’ho più! Sento la sua bocca sulla mia, la sua lingua accarezzare la mia e le sue mani stringermi forte e mentre mi bacia mi sta liberando i polsi’appena libera lo abbraccio, gli accarezzo i capelli’lui mi leva infine la benda dagli occhi, ma io li tengo ancora chiusi, li tengo sempre cosi quando bacio’
‘ mi sono eccitato più io di te amore’.’
Ora sorrido, poi apro gli occhi e’.non ci posso credere’
Vocina : ‘ questo ragazzone strampalato deve amarti veramente, ci sono cose che hanno dell’assurdo nella vita’con tutte quelle che gli combini!!’
Osservo e noto che siamo in un cimitero’il mio sogno erotico irrealizzato: farlo in un cimitero!!
Lo so che sa di blasfemo ma io vi assicuro che, quando sarò morta, non mi lamenterò se qualcuno verrà a scopare sulla mia tomba lo giuro!

Al massimo mi farò un ditalino con le mie scheletriche mani!

‘ma la macchina, e come hai fatto ad entrare? Cio&egrave e le luci? E poi il modulatore’a momenti mi viene un colpo ma come”
‘ zitta, le spiegazioni dopo’
Sempre tenendomi stretta fa risalire la gonna lentamente poi mi tocca piano, prima accarezzandomi’poi mi fa aprire un po’ le gambe, infila una mano tra di esse’mi tocca piano’sente che sono bagnata, e fa scivolare un dito dentro di me, lentamente, poi un altro’
Inizio a muovere un po’ il bacino per sentirle meglio, lui le infila dentro, le ruota, le allarga un po’ poi le fa uscire e mi masturba il clitoride con una infinita tortura’.

Mormoro il suo nome, capisce , mi fa girare ed appoggiare ad una lapide con le mani, non so di chi sia, perché siamo dietro alla lapide, non siamo esattamente su una tomba ma alle spalle di una di esse’si posiziona dietro di me, mi accarezza le labbra della figa con il suo cazzo che &egrave di nuovo duro’
‘ lo vuoi?’
Vocina : ‘ mmm ma che domande ‘.digli di no cosi ridiamo”
‘ si’
Mi penetra con un colpo solo facendomi un po’ male nonostante fossi bagnata’resta fermo poi inizia dei movimenti circolari col bacino’lenti esasperanti, io sporgo il sedere in fuori, apro di più le gambe per sentirlo meglio’

Infila una mano sotto alla maglia, prendendo in mano un mio seno e schiacciandolo fino a farmi male, mentre con l’altra mano raggiunge il mio clitoride e lo stimola sempre più velocemente, iniziando una serie di affondi dentro di me col suo cazzo, sempre più in fondo sempre più veloce’.
Non parla più, ma ansima alle mie spalle, mentre io sento che sto per venire, non so se per l’idea della cosa in sé o per l’eccitazione successiva alla paura, vengo con un orgasmo che dura tantissimo’
Lui dopo che le mie contrazioni si sono calmate, esce e mi viene sul sedere’sento il suo seme caldo colarmi addosso come fossero carezze di seta’mi mormora delle frasi scomposte all’orecchio ed infine mi sussurra:
‘ questo perché devi capire che non smetterò mai di stupirti e di giocare’.e adesso andiamo devo restituire la macchina a Davide’prima che faccia follie con la mia’eppoi ci sono le patate nel forno di casa tua’che ho spento stai tranquilla!’
Sorrido e mi avvio con lui nella notte incuriosita dal fatto che abbia trovato quel piccolo cimitero’e ancora incredula’ancora stupita, meravigliosamente stupita da quanto quell’uomo possa sempre ed incredibilmente sorprendermi’
E cosi dico una cosa romantica, proprio da me :
‘ spero solo di non prendermi un raffreddore’.’
Lui sorride e mi dice ‘ guardati attorno’non vedi? C’&egrave sempre chi sta peggio’.’

( commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it)

Outlaw of Love
(Wanted dead or alive)

Si forma un particolare tipo di nodo allo stomaco quando sai che stai perdendo il controllo e non puoi farci assolutamente niente: lo stomaco si fa duro come la pietra e sembra che voglia disfarsi in mille piccole briciole…
Chissà forse &egrave una reazione naturale all’inarrestabile moto della Terra…
Poich&egrave noi siamo sempre alla ricerca di qualcosa che ci illuda di poter avere il controllo su tutto, sulla vita, sul lavoro e anche sull’amore… Come se credessimo di poter fermare tutto semplicemente puntando i piedi ed arrabbiandoci!
E’ incredibile a che punto arriviamo per mantenere un po’ di controllo anche solo apparente…il Mondo, girando crea un cerchio dentro ad una altro cerchio e noi ci aggrappiamo fino a farci male alle mani, mentre ciò che vorremmo veramente &egrave soltanto lasciarci andare…cadere….altrove …senza alcun controllo.
Eppure resistiamo aggrappati, con le unghie e con i denti. Illusi! Spaventati! Ostinati!
Senza sapere dove cadremmo se ci lasciassimo andare veramente…
Ma in fondo…ci lasciamo mai andare VERAMENTE?
Credo che perdere il controllo, i freni inibitori, la razionalità, sia un lusso che non ci concediamo mai, o quasi, e quando lo facciamo &egrave soltanto perch&egrave siamo pregressamente convinti di avere ugualmente il controllo…Illusi!!
E poi arriva qualcosa che non riusciamo a governare, qualcosa che ci travolge con una furia insospettata, e noi persi nella tempesta possiamo solo tentare di restare aggrappati, ma già sentiamo il dolce moto delle onde iniziare a cullarci e quando la presa si fa ostica da trattenere, ci rendiamo conto che ci siamo già lasciati andare e siamo in balìa delle onde…
naufraghi in mezzo ad un mare ostile, persi dentro noi stessi’

Vocina (..alias ‘ Vì’) : Senti ma ste dissertazioni filosofiche le devi sempre mettere? Non potremmo passare subito subito alla parte HARD? I segaioli han due maroni cosi solo a vedere che c’&egrave un tuo racconto pubblicato!! ‘

Vabb&egrave ‘Vì’ a parte che sto nomignolo te lo sei dato da sola e ti rende perfettamente giustizia, ma guarda che i lettori a vederti saltare fuori cosi, alla fine si faranno un’idea sbagliata di me’penseranno che sono un organismo geneticamente modificato, che ho uno sdoppiamento di personalità’

Vì : ‘ uhm’sai che me ne frega’e ancora meno a loro che aspettan solo la parte finale per tirarselo fuori e menarselo”

Ma non &egrave vero qualcuno mi legge veramente, guarda anticomare, mi ha dedicato un racconto’che mi ha fatta anche commuovere, fra l’altro’

Vì : ‘ vabbe ogni tanto susciti un po’ di pena, ce l’hai nel DNA!!’
-_-

Comunque, dissertazioni pseudo-filosofiche a parte &egrave un sabato sera e mi trovo in birreria, &egrave bello, ogni tanto parlare con lo gnomo della birra, quel piccolo esserino marcescente che vive in fondo ai boccali della birra, i boccali grandi solo’e pensa ..lo vedi solo dopo la terza media, come minimo’non &egrave facile evocarlo a quanto pare’l’ideale &egrave discorrere con lui e poi eventualmente sentire anche il parere della sua eterna innamorata : la fatina verde che alberga sul fondo dei bicchieri di assenzio’

Vì : ‘ permettimi di non commentare, sai che preferisco molto di più quel figaccione che vive nel tuo armadio!!’

Doh’ho dimenticato lì dentro qualcuno!?

Vì : ‘ no no Boogieman dicevo’lui si che &egrave un bel tenebroso, un po’ guardone ma ha un suo fascino”

-_-

In ogni caso sono alla quarta media rossa’in compagnia si sta parlando un po’ di tutto, quando hanno iniziato con la politica ho ordinato la seconda birra, più che altro perché Vì si era messa a piangere, poi sono passati a digressioni sul passato, lì Vì s’&egrave messa le mani nei capelli ( miei) , e allora ho ordinato la terza’infine ora stanno parlando dell’amore, territorio sul quale mi piacerebbe scorrazzare, dicendo la mia, fra le praterie del non-sense, ma c’&egrave M. accanto a me e mi tiene un protettivo ( Vì :’ POSSESSIVO’) braccio attorno alla vita, lasciando la mano molle sul fianco, e quindi potrei dire qualcosa che lo potrebbe ferire (Vì : ‘fare insospettire!!’), e quindi sono passata alla quarta media rossa, e sarò andata in bagno minimo due volte a media. Mi sento un depuratore che &egrave stato installato sotto ad una distilleria clandestina!!

Butto un occhio a cosa sta bevendo M. : ha scolato un paio di boccali in più di me e ora sta cercando anche lui la fatina verde fra i fondi d’assenzio’.penso gli stia rivelando il futuro : si all’anonima alcolisti!!

Uff alcune serate non finiscono mai, altre finiscono troppo presto, e questo finesettimana mi sento le ossa dell’anima a pezzi’

Poi M. mi si avvicina e mi sposta i capelli dalle orecchie, stringendo la mano sul fianco e mi sussurra con voce calda e quasi impostata :’ non vedo l’ora di andarcene, ho voglia di scoparti fino a farti male”

Poi torna a rivolgersi al gruppo e riprende a parlare della e vacanze come se nulla fosse’

Vì : ‘ ma quando hanno iniziato a parlare delle vacanze scusa?!’
Ma che ne so, forse lo hanno fatto quando lo gnomo m’ha detto che iniziavo ad avere un velo di muffa nel cervello’
La birra rallenta i miei riflessi..indubbiamente’

Marco rivolto al gruppo : ‘ beh io e lei penso andremo a Parigi, o forse ad Amsterdam, st’anno qua voglio farmi delle vacanze rilassanti”

Vì : ‘ muhhahhaha ma assieme a te se le vuole fare rilassanti? &egrave fuori?’

Beh ha bevuto parecchio in effetti’.

Marco si risposta al mio orecchio : ‘ voglio scoparti e sentire come me lo stringi quando vieni”

Poi riprende nuovamente a dire cose intelligenti’io invece già non capisco più se sto parlando con lo gnomo, con la fatina o con Vì’

Vì :’ ma ti pare che io o la Fatina ti diciamo ste cose? Non siamo fornite in tal senso’pero’ lo gnomo’forse…’

Morale della favola sono sull’allegro/stordito/eccitato andante’ penso che il sesso parta innanzitutto dal cervello e quando lui mi fa queste sortite che non mi aspetto, mi stupisce e mi eccita sempre’fosse per me già me ne andrei via, trascinandomelo dietro per i capelli, per andare a mettere in pratica le sue ‘minacce”

Vì : ‘ evvai!! Consiglio di agguantarlo per bene, prendilo per il coppino come si fa coi gatti dai dai!’

Mentre sorrido con fare ebete, sento, come se avessi una premonizione’tipo Final Destination, un brivido lungo la schiena’

Vì :’ mah sarà un rivolo di sudore freddo per l’attesa snervante di farti fare le porcherie da M.!!’

Mi volto lentamente per guardami alle spalle’MERDAMERDAMERDAMERDA’&egrave entrato A. dalla porta principale, ma porcatroccola, ma non era fuori città fino a martedì?!

Vì : ‘ cosi ti aveva detto, e per inciso, te lo ha detto alla terza telefonata, dopo che tu sostenevi che non si sarebbe più fatto sentire”

Zitta che devo pensare rapidamente’.

VUOTO MENTALE’

Che faccio?! Lo saluto quando passa o mi mimetizzo nella poltroncina? Uhm potrei anche uscire dalla finestra con la musica di Mc Gyver in sottofondo’oppure fingere che ad uscire con lui sia stata la mia gemella cattiva’

Vì : ‘ oppure potresti affogarti nella birra e/o fingere un coma etilico’.’

Mi nascondo da vera vigliacca con le mani sulla faccia’

M: ‘ che hai?’
Io : ( mugugnando fra le mani) ‘ un mal di testa pazzesco’devo avere bevuto troppo’
Vì: ‘ non dico niente non dico niente non dico niente’
M: ‘ non stai bene ti accompagno in bagno?’
Io: ( quasi urlando) ‘ NOO’
Vì : ‘ calmati e ricorda la regola numero uno : negare SEMPRE TUTTO, IN OGNI CASO!!’
M: ‘ ok tranquilla’dai magari usciamo a prendere un po’ d’aria?’
Annuisco e nego insieme dicendogli che mi passerà subito’poi sbircio fra le dita delle mani’A. ci ha superati’oddio meno male’credo che mi trasferirò per non vederlo più’
Vì: ‘ ah si e dove?’
Penso su Alfa Centauri!!
Io : ‘ vado in bagno’ ( per sempre)
M: ‘ ok ti accompagno!’
Io : ‘ no lascia sto meglio torno subito..’ ( col cazzo!)
Vì : ‘ vai vai scappa finch&egrave sei in tempo”
Mi alzo ed esito un attimo guardando verso A’poi una voce tonante alle mie spalle chiama il suo nome’MERDA MERDA mi risiedo di botto’lui si gira’
M. mi parla : ‘ bla bla bla?’
Vì :’ non ha detto cosi..ha detto ehi non stai bene?’
Vabbe nel panico avevo capito bla bla bla’
A. si volta verso l’amico che lo ha chiamato’poi mi vede torna indietro’
Vì : ‘ siamo morte’!!’
A: ‘ ehi bellissima ma che fine avevi fatto? Non rispondi al telefono”
Vì : ‘ MOLTO MOLTO morte’
Marco : ‘ ehi non mi presenti?’
Vì : ‘ DECISAMENTE mortissime’
Mi vedo tutta la vita scorrere davanti’
Vì : ‘ non &egrave il momento’fra un po ti scorrerà il sangue davanti!!’
Io : ‘ eh. M. ti presento A. A., ti presento M’scusami, A. ma purtroppo ho avuto qualche problemino..’
Do le spalle a M. e strizzo l’occhio ad A’. sono certa che capirà ^^’
A: ‘ agli occhi?’
Vì : ‘ merda! Pure cerebroleso!! ‘
Io : ‘ noo sai col lavoro?’
M: ‘ ma come vi siete conosciuti scusa?’
Io e A IN CONTEMPORANEA : ‘ eravamo alle elementari assieme’.’
Vì ‘ che culo immenso!!’
Io : ‘ ehm e per quella cena quella rimpatriata, ci sentiamo in settimana”
A: ‘ ah QUELLA rimpatriata, si si ovviamente, penso io a chiamare gli altri’magari si fa per il prossimo week end”
Vì : ‘ magaaaari”
Io : ‘ ehm si certo beh vedremo’.’
A: ‘ beh io vado che mi reclamano’ciao Mirta sempre bella, Ciao M. buona serata’bei capelli”
Vì :’ merda’
M. : ‘ ciao’
Io :’ &egrave sempre stato un po’ cosi’.’
M: ‘ scemo?’
Io : ‘..eclettico”
A. si siede lontano’ogni tanto guarda di qua’io mi fingo indifferente’poi decido di andare in bagno’sono bianca come un cadavere MOLTO MORTO’
Vì :’ azz ce la siamo vista brutta”
Io mi guardo gli occhi dilatati nello specchio’ho il cuore letteralmente in gola’

Michelangelo diceva che il metodo migliore per capire quali sono gli elementi essenziali di una scultura, &egrave quello di gettarla da una collina, in modo da staccare i pezzi inutili…
Penso che la Vita faccia lo stesso con noi: a volte ci butta giù da una collina e, quando ci rialziamo, rimangono solo le cose importanti, e dobbiamo fare chiarezza dentro di noi…
E’ allora che occorre fare tesoro delle cose che abbiamo capito e imparato…ed &egrave allora che dobbiamo fare entrare la speranza…
Nella vita ci sono momenti assolutamente perfetti nei quali c’&egrave solo una cosa GIUSTA da dire, ma siamo esseri umani, e ognuno ha le proprie idiosincrasie e le proprie paure, e non sempre rispondiamo come gli altri se lo aspetterebbero da noi…
In questi casi ci rendiamo conto che la VERITA’ ha un prezzo preciso che non può essere contrattato.
Dobbiamo solo decidere se pagarlo o meno.
E’ allora che si vede se abbiamo coraggio e quanto ne abbiamo esattamente…
E’ allora che vediamo se riusciremo veramente a spiccare quel salto che ci permetterà di volare ancora, e forse di cadere ancora, sempre su quella maledetta collina, sempre sugli stessi maledetti sassi, fino a che non capiremo veramente cosa resta di noi e di quello che siamo e che vorremmo essere’

Vì :’ ok troppe birre’te se dai ascolto a me la verità non la dici”
Beh si pero’ le bugie’
Vì :’ han le gambe corte per chi non le sa dire’noi ce la caviamo piuttosto bene invece’non fare casini, stai zitta!!’

Sospiro guardandomi allo specchio’sono stravolta e confusa’
Vì : ‘ e felice no?’
Non direi’.
Si apre la porta entra M.
Io :’ guarda che &egrave il bagno delle donne Genoveffo”
M :’ volevo vedere come stavi ero preoccupato”
Io : ‘ sto benissimo’.’
M si avvicina e mi bacia spingendo il suo bacino contro di me, ha un’erezione, la sento distintamente’
Vì :’ va va che c’&egrave il gran finale’il lieto fine, l’happy ending”
Io ‘ M. siamo in un bagno pubblico”
M :’ si lo so, ma ho voglia di te adesso non me ne frega un cazzo”
Apre la porta di un bagno, da una pulita al gabinetto, si siede sopra e mi dice :
‘ vieni dentro e chiudi la porta”
Non so perché ma ubbidisco’
Vì : ‘ io lo so ma non lo dico altrimenti mi censuri”
Sono imbarazzata e non so che fare’ho paura il cuore mi batte forte nel petto’M. mi fa voltare con la faccia verso la porta’mi concentro sulle scritte incise.. : A AMA B ‘ CAZZO ‘ VAFFANCULO ‘ CHIAMAMI 3473245*** – GOVERNO LADRO ‘
Che squallore..perch&egrave M. vuole farmi fare sta cosa? E soprattutto io mi sento cosi in colpa che non mi sento di dirgli di no’
Vì :’ deve essere proprio il senso di colpa che ti sta facendo bagnare’.’
M : ‘ togliti i pantaloni dai ‘
Mi dice mentre, sempre da seduto mi accarezza le gambe da dietro’
Eseguo come un automa senza voltarmi, non lo voglio vedere in faccia, appendo i pantaloni ad un gancio, il bagno in fondo non &egrave poi sporchissimo’
M: ‘ levati il perizoma’
Eseguo meccanicamente e mentre lo faccio sento che si sta slacciando i pantaloni, non lo vedo ma me lo immagino che se lo sta prendendo in mano’un’ondata di eccitazione mi arriva al cervello’sento che ho poco tatto alle mani’deve essere l’alcool’mi sento la testa vuota..
Vì:’ non &egrave l’alcool quella &egrave sempre vuota!”
M : ‘ toccati, voglio che ti tocchi”
Deglutisco imbarazzata, timidamente mi metto un dito sul clitoride, mi tocco piano’
M: ‘ allarga le gambe per bene e sporgiti verso di me, voglio vedere cosa ti fai”
Lo faccio, e mi masturbo con più convinzione’sento la sua mano sul mio fianco destro, poi i suoi piedi appoggiati all’interno delle mie caviglie spingono per farmi allargare di più le gambe, lo faccio per quanto possibile, con la destra mi appoggio alla porta mentre con la sinistra mi sto sgrillettando piano..
M: ‘ no infilati le dita dentro, prima una e poi due’voglio vederti mentre ti scopi con le dita’
Io :’ no per favore’non chiedermelo’per favore lo sai che non mi va..fallo tu’
M: ‘ voglio vedere che ti scopi con le dita’infilale”
So che quando fa cosi non ammette repliche’
Vì: ‘ uff vorrei avercele anche io le dita invece di essere solo una vocina fuori campo”
Mi infilo il medio dentro, entra facilmente perché sono un lago’lo muovo un po’
M: ‘ di più e infilane un altro”
Lo faccio, lentamente, ci sto quasi prendendo gusto’
Vì : ‘ uhm che storia triste”
M: ‘ ti piace vero? Ti adoro per quanto sai essere porca e tenera al tempo stesso’dai scopati gioia, infilatele fino in fondo quelle dita”
Oramai sto partendo per la tangente’affondo la dita’
M: ‘ si cosi brava, bene in fondo e forte dai stella dai ‘
Eccitata dalla sua voce lo faccio, sento un piacere strano pervadermi’come brividi freddi’
Poi sento la mano di Marco sul sedere, mi sfiora le dita con le sue, sospira lentamente, mi accarezza il dorso della mano, poi risale, mi appoggia un dito sul buchino posteriore’spinge un po’ inserisce una falange, e resta lì fermo’
M : ‘ ti piace cosi vero? Voglio che mi dici che ti piace”
Io :’ mi piace”
M :’ brava gioia’vieni qui siediti su di me’allargati bene e poi siediti’vieni dai..dai che non resisto più ”
Faccio per voltarmi…mi blocca’
M :’ no siediti come eri prima vieni dai, vieni da me”
Eseguo scendo lentamente, lui coi piedi mi fa perdere la presa mentre sento la grossa cappella premere sulle labbra, finisco seduta su di lui, di botto. Per un attimo mi manca il fiato’lui mi accarezza e resta fermo’poi inizia a spingere, non mi pare di essermelo mai sentito cosi in fondo, forse &egrave l’effetto dell’alcool’
Porta le mani sui miei fianchi’
M :’ toccati ancora’dai”
Lo faccio lentamente mi tocco il clitoride’
M : ‘piu veloce amore dai”
Eseguo aumentando il ritmo’lui porta le mani avanti, le infila fra le gambe allargandomele ancora di più’
M :’ lo senti tutto cosi vero?’
Gli dico un sì stentato’sto perdendo il controllo’
M. mi sposta la mano e la sostituisce con la sua’
Mi tocca rapidamente, come solo lui sa fare’.sospirando sul mio collo, l’altra mano a stringermi un seno attraverso la maglia’
M : ‘ dai vieni gioia, dai fammi sentire come mi stringi quando godi”
Penso sia bello ubriachino anche lui ma sentire quelle parole nel mio orecchio..le sue mani che mi danno piacere in tutti i modi’vengo con un orgasmo improvviso’violento, forte, che mi sconquassa l’anima’dicendo ripetutamente ‘ si si si’
Non mi domando nemmeno se qualcuno &egrave entrato in bagno, non mi importa non mi interessa’siamo dietro a quella porta, siamo io e lui’
Sento che anche lui sta venendo, mi preme contro di sé con tutta la forza che può investire senza farmi male’restiamo un attimo cosi, fermi storditi’
M :’ ti adoro sei favolosa’ma mi sa che dovremmo tornare dagli altri’a proposito..ma quindi hai una cena di classe?’
Io : ‘Quale cena di classe??’
E’ cosi sono un bandito dell’amore, una fuorilegge’e cosa vuoi aspettarti da una fuorilegge? Che si ricordi di tutte le cene di classe?

(Come sempre sono graditi commenti a ghostofwinter@hotmail.it)
[ si ricorda che per la stesura di questo racconto nessun M., nessun A. e nessuna Vocina interiore &egrave stato veramente maltrattato, ogni riferimento a persona o cosa realmente esistenti &egrave pura sfiga’]

Maledizione ma non imparerò mai?!
Vi siete mai trovati in situazioni cosi paradossali da non sapere non solo come uscirne, ma anche e soprattutto come avete fatto a cacciarvici!!?
Provo a tirare il legacci che mi tengono i polsi fissati alla testiera del letto ma &egrave praticamente impossibile sciogliere i nodi ed in più il cuoio mi sta massacrando i polsi’

Muovo le gambe ma le mie caviglie sono legate in fondo al letto, tenendomi le gambe spalancate il più possibile’

Oltretutto la scomoda posizione mi sta facendo venire un dolorino insistente alla schiena’non ho più 20 anni del resto’

Vì : ‘ si nel corpo ma la mente &egrave regredita’adesso mi spieghi come cazzarola abbiamo fatto a ritrovarci qua!’

( per sapere chi sia ‘Vì’ vi consiglio i miei precedenti racconti meglio nel seguente ordine:

1) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6717
2 e 3) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6721 ( in due capitoli)
4) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6719
5) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6787
6) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6927
7) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=6902
8) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=7162
9) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=7188
10) http://www.iomilu.com/viewstory.php?sid=7235

Se sopravvivrete alla lettura di tutti questi racconti fatevi ricoverare’.cmq’

Sospiro e sbuffo’in effetti lo so come ho fatto a ritrovarmi qua’ora ‘cari lettori lo so cosa state pensando : ‘ nuoooo eravamo partiti che eri già legata al letto, a gambe aperte e mo’ ci vuoi raccontare x filo e x segno i dettagli di come sei finita lì? Ma non possiamo leggere direttamente della scopata e buonanotte al secchio?’

Beh siete come sempre molto carini vi risponderò molto rapidamente : ‘NO!’

Vì ( alias la mia vocina interiore x gli sfaticati che non han letto i racconti precedenti) : ‘ mmm io mi ricordo solo di 4 martini, un paio di Vodke e poi 3 o 4 cocktails forti come una bomba nucleare”

Io : ‘ si chiamano Ammazzacammelli’e poi cm ti sei scordata dei due bicchieri di assenzio”

Vì : ‘ bleeeaahhh non me lo nominare che sbocco!!’

Ok il quadro &egrave chiaro , io e la mia alter ego spaccaballe ci siamo ubriacate’
Ma a tutto c’&egrave una motivazione’
Vediamo’.che sia perché &egrave finita con M.?
Vì : ‘ io x quello volevo suicidarmi sei te che mi hai costretta a bere’ed ora ho anche mal di testa”
Io :’ il suicidio era eccessivo’dai suvvia’&egrave solo un uomo”
Vì : ‘ sono certa che un cazzo cosi non lo troveremo mai più!! E Se anche lo trovassimo sarà appeso a qualcuno che non lo sa affatto usare’come un bambino con un kalashnikov in mano’non mi ci fare pensare che vorrei morire di nuovo’PENSAVO CHE L’ASSENZIO FOSSE VELENO IO ALTRIMENTI NON L’AVREI BEVUTO!!’

Io : ‘ calmati non ne fare una tragedia’cmq x inciso M. non ci ha lasciate’ci AVEVA lasciate mesi fa ma poi HO sistemato tutto ‘.’

Vì : ‘ ehm non mi pare’

Io : ‘ si HO sistemato tutto’e poi l’ho lasciato IO’una settimana fa circa”

Vì : ‘ sicura che non c’&egrave veleno in questa stanza?’magari un aspide?’come Cleopatra’e sulla NOSTRA lapide la tua faccia col rossetto sbavato e la mia in lacrime mentre simulo un pompino a M.!!’

Io : ‘-_-‘

Decido di fare chiarezza nella mia mente mentre schiarisco i pensieri obnubilati dall’alcool e soprattutto dal panico che mi sta cogliendo’

Vì : ‘ ricordo che lo HAI mollato xch&egrave ti eri stancata di essere gelosa di lui’ho deciso che ti ucciderò’la colpa &egrave soltanto tua”

Io : ‘ vedo che stai ricordando’si beh eravamo incompatibili e”

Vì : ‘ tutte grandissime balle’ ma tutto ciò non mi illumina sul perché siamo qua legate come delle mortadelle in una macelleria ”

Uhm’ci devo pensare in effetti’allora abbiamo bevuto come delle spugne’ed eravamo in un locale’questo &egrave indubbiamente un appartamento..
Vì : ‘ azz sei perspicace’scommetto che queste intuizioni ti porteranno a lavorare alla ceosai ‘magari un serial killer MI HA RAPITA’
Io : ‘ vì stai esagerando’siamo in Italia’gli unici serial killers credo siano al governo’ci uccidono lentamente con le tasse’non siamo a miami né a las vegas né a new york”

Vediamo’abbiamo bevuto, eravamo coi soliti amici’poi sono andata verso la macchina’.uno dei miei amici mi ha sconsigliato di guidare così ubriaca’io ho accettato che mi accompagnasse a casa lui, mi pare di averlo seguito come una decerebrata, attraverso i fumi dell’alcool’sono salita in macchina’e poi’boh poi mi ricordo che mi sono svegliata qua!

La sbronza sta svanendo’e un brivido mi scorre lungo la schiena. Non mi piace perdere il controllo in questo modo! Non mi piace perdere il controllo in generale, ma per assurdo mi fa quasi più paura il non sapere DOVE sono che non l’essere legata a questo letto.

Solitamente risolvo i problemi parlando, ma con chi posso parlare mentre sono qua legata mani e piedi?

Faccio un respiro profondo’

Poi la classica voce fuoricampo che parla : ‘ Ciao, forse non ti ricordi di me’.’

La voce &egrave non &egrave modificata eppure non mi sovviene alcun ricordo’

Vì : ‘ non iniziare a snocciolare ‘na serie inutile di nomi’peggioreresti le cose’io mi metto intanto a piangere nascosta dietro al tuo stracazzo di subconscio perché una cosa la so : non &egrave M’.miseranda me”

Io : ‘ ehm sai cosa?’devo avere bevuto troppo ed in effetti a meno che non mi abbiano presa come comparsa in SAW XXIV non saprei proprio dire né chi sei né dove sono”

La Voce fa una risata sommessa’
Entra finalmente nel mio campo visivo, ma &egrave in controluce e data la mia scarsa libertà di movimento, proprio non saprei dire di chi possa trattarsi’

Si siede sul letto accanto a me ed inizia a slacciarmi la camicetta’.mentre con l’altra mano mi accarezza le labbra’

Apro gli occhi e lui l’UOMO-senza-Nome &egrave lì seduto..che mi sta semispogliando lentamente, mi ha già liberata di camicetta, reggiseno’.appoggia una mano sul mio seno…e mormora…

” indimenticabili….non mi basta la mano per contenerne una….”

( continua’.e’.chissà se indovinate chi &egrave?x chi indovina una chiacchierata in chat in premio cn me XD)
Come sempre commenti a ghostofwinter@hotmail.it
Assenzio 2′ parte

Nel nulla’mi pare di vagare come una nuvola nel cielo, ma un cielo terso dove non ci sono altre nuvole, ma solo questa calma pesante che mi opprime il petto, un misto fra eccitazione, paura, terrore, curiosità’non mi starà mica per venire un infarto?!

Apro gli occhi e lui l’UOMO-senza-Nome &egrave ancora lì’non si muove e non parla più’osserva solo le mie tette esposte, la camicetta aperta, il reggiseno sollevato’

Si passa una mano fra i capelli, la penombra me li fa solo scorgere di profilo, sono lunghi fino al collo, colore indistinguibile’

Poi mormora ‘ ma che cazzo sto facendo?’

Beh se non lo sai te’lo posso sapere io ? Che sto tette al vento, senza sapere se devo crepare dopo atroci sofferenze’e vedere come dicono nei film tutta la mia vita scorrermi davanti agli occhi ( in tal caso vista l’età penso d’avere ancora quelle 3-4 ore di margine in effetti), oppure se devo fare la sborona perché tanto &egrave solo uno scherzo e te sei uno dei miei ex’.ehm ecco ne avessi avuti due’come quelle mie amiche’quelle tranquillette le ‘ acque chete”la cosa sarebbe stata risolta, se non era uno era l’altro, sarebbe come stato avere l’aiuto del computer, ma qua manco il jolly o l’aiuto del pubblico o la telefonata a casa mi possono aiutare. Oltretutto mi si stanno indurendo i capezzoli’no no fermi ometti, via la manina dal pacco, non &egrave ancora ora, mi si stanno indurendo perché fa un freddo bestia qua dentro’

Si alza ed inizia a passeggiare su e giù per la stanza’
La sua voce ‘ ma cosa CAZZO STO FACEENDOO??’ e sbatte violentemente la porta, poi si siede contro di essa con la testa fra le mani’quest’impeto di foga può essere o tremendamente eccitante, o terribilmente terrorizzante, che fo’? la uno o la due’faccio la telefonata al casa :
DRRIIIN DRIIIN
Vì : ‘ Risponde la segreteria telefonica della tua Vocina Interiore, al momento non posso rispondere, in quanto sto raccogliendo le palle che mi sono cadute per terra, no, cosa pensate? Stavo facendo l’alberooooo’
Io : ‘ imbecille!!’
Vì: ‘ Zitta te, cara la mia bella prosciuttona legata sul letto”
Io : ‘ lasciamo perdere’.’
Vì : ‘ ti consiglio di eccitarti, almeno se tiri le cuoia le tiri felice’.’
Io : -_-

Ma cosa avete voi uomini? Non Pensate prima di agire? Insomma dico io’se vuoi fare lo STUPRATOREMALVAGIO’fallo fino in fondo ( in senso anche non lato).
Non che organizzi tutto l’ambaradan e poi ti fai prendere una crisi di panico’

Vabb&egrave peggio per lui se avesse visto tutte le puntate di Smallville saprebbe che tutti i cattivi, prima o poi commettono l’errore fatale di mostrare la loro faccia debole all’eroe’e l’eroe solitamente non &egrave che li schianta a terra con un POTENTE MANROVESCIO o li crepa de mazzate lì senza dire una parola’no’l’eroe fa una cosa eroica: LI FA PARLARE’.per sapere il perché ed il percome del loro comportamento’

Ora io non ho una S in colori stroboscopicamente sbrilluccicanti sul petto’&egrave vero, ma ho due tette che i signori uomini probabilmente apprezzerebbero maggiormente, e mi sento pure io un po’ eroina quindi &egrave venuto il momento ( visto che già qualcuno &egrave già VENUTO? Precoce eh?) di svelare le oscure trame del Malvagio Rapitore’.

‘ Chi sei?’
Mormoro con voce dolce’quando il Cattivo si fa cacasotto’non serve prenderlo ehm scusate il giUoco di parole, di PETTO, a volte con la dolcezza si ottiene tutto'( non so se l’ha detto qualche filosofo o era la pubblicità di una purga’cmq proseguiamo)..

CATTIVONE : ‘ eri cosi triste a quel tavolo’sembrava che ti ci volessi ammazzare con l’assenzio e anche se avrei voluto restare nell’ombra dove tu mi avevi relegato’non ho potuto resistere’ma’ma che cazzo sto dicendo? Ora ti libero e te ne vai ”

Io : ‘ aspetta’la tua voce”

CATTIVONE : ‘ Sì ora se capisci chi sono una parte di me &egrave contenta e l’altra vorrebbe seppellirsi’MERDA, cosa ho fatto!!’

Vì ‘ beccatelo lì ho capito chi &egrave!! Certo che te basta che tocchi un giovane ed innocente ragazzo e subito si STRASFORMASTRASFIGURA come per incanto nel peggiore dei maniaci!!’

Io : ‘ Filippo!! Ma cosa ci fai a verona e perché farmi questo scherzo!! Non potevi semplicemente telefonarmi o mandarmi una mail?’

( BREVE INTERLUDIO : Filippo &egrave il protagonista di Serial Killer, il 19 ora 20enne conosciuto in chat’.e per la cronaca di tutte le mail ricevute in due hanno indovinato, e sono due donne una &egrave ‘E.Z.’ che ha indovinato per prima e l’altra &egrave FantaFavola’gli uomini si vede che eran troppo presi a segarsi per fare caso alla trama ^_^ BRAVI VUOL dire che i miei racconti vi eccitano e BRAVE vuol dire che i miei racconti li seguite pure!!)

Si alza e mi slega, mi richiudo la camicetta rassettandomi alla meglio e mi massaggio i polsi’

Filippo ‘ non potevo chiamarti’non riesco a chiamarti’ho bisogno di te”

La sua bocca si avvicina alla mia, e vengo stretta in un abbraccio fatto di lingua e di calore, e di passione desiderio’le sue mani scorrono sul mio corpo, io sono passiva, nonostante non abbia più alcun legaccio a trattenermi, resto ferma, mi lascio fare ciò che vuole, perché alcune catene non sono d’acciaio, ma sono di pensieri, di sentimenti, di paure e di nebbia.
Mi riapre la camicetta ‘.

Vì : ‘ e decidetevi una buona volta’e per il futuro’magliette con la zip!! Che qua non la finiamo più’

Bottone dopo bottone’lentamente, mentre mi guarda negli occhi’

Vì : ‘ sto facendo un maglione all’uncinetto mentre vi dedicate ai particolari melensi’

Filippo, mi toglie la camicetta ed il reggiseno e poi scende a baciarmi i capezzoli, ogni tanto solleva lo sguardo, ma nel buio non posso scorgere i suoi occhi fantastici, però so che sono scolpiti da qualche parte nel mio cuore.
Io sono fatta cosi, ogni volta che faccio l’amore mi innamoro un po”e non posso fare l’amore se prima non sono innamorata, così una parte del mio cuore appartiene sempre all’altro, piccola o grande che sia.
Le sue mani sono più grandi al buio, o almeno il fatto di non vederle me le fa percepire cosi’

‘oh che mani grandi che hai”
Filippo ‘ sono per amarti meglio”

C’&egrave qualcosa che non va’un uomo normale avrebbe risposto’.una cosa tipo ‘ eh?’ deglutisco’e poi di colpo mi SVEGLIO’.sono nella mia camera da letto, bagnata, umida, e con un gran mal di testa’eppure Filippo sembrava cosi vero nel sogno e la sua bocca cosi calda e desiderabile’se solo la testa non mi facesse cosi male’lo devo contattare a tutti i costi’
A volte il confine fra sogno e realtà &egrave cosi sottile che basta un bicchiere in più di assenzio, in una notte senza luna’per varcarlo’

yours Ghost
( racconto dedicato a M. il mio Assenzio, sempre)

Come sempre commenti a ghostofwinter@hotmail.it

Ci sono alcune persone che sono legate a noi non solo per ‘sempre”ma anche DA sempre’ovvero delle persone che sono destinate ad avere le radici del loro albero della vita inscindibilmente intrecciate e terribilmente incastrate con le radici del NOSTRO albero della Vita.
Questa cosa può sembrare bellissima e prosaica, in un racconto, in un film, o in un libro’purtroppo nella realtà non &egrave affatto cosi’nella realtà vorremmo prendere una sega elettrica e falcidiare via le loro e le nostre di radici perché a volte veramente non li reggiamo più’ma voglio raccontarvi tutto dall’inizio.
Era una di quelle mattine meravigliosamente stupende in cui sapevo di non avere nulla da fare, nulla da fare x me equivale a :
a) alzarmi ragionevolmente tardi senza avere puntato la sveglia
b) concedermi una colazione cosi schifosamente grassa da aumentare del 25% circa la possibilità di crepare d’infarto prima di poter intitolare un racconto ‘i miei primi 40 anni)
c) applicarmi un impiastro probabilmente inutile in faccia, ma che mi darà l’illusione di migliorare notevolmente la mia pelle, mentre mi faccio un bagno caldo.
d) svaccarmi sul divano a guardare un film in dvd.

Ero sul divano e stavo giust’appunto per passare dal punto c al punto d quando mi squilla il cellulare, &egrave sul tavolino: lo osservo’poi volgo la mia mano destra verso il diabolico oggetto allargando tutte le dita, ed osservando attentamente il cellulare cerco di usare la Forza ( v. starwars n.d.v.) x attirarlo a me senza alzarmi’non ci riesco…allora inizio a prendere in considerazione l’eventualità di sollevare il sedere dal divano per prenderlo fisicamente in mano’ma l’oggetto smette di trillare’non &egrave colpa mia se il mio allenamento come Cavaliere Jedi ha delle considerevoli lacune’
Pigio il tasto play del lettore dvd appropinquandomi a gustarmi il film’mi sistemo bene i cuscini dietro alla testa’ mi stiracchio’
TRILLA NUOVAMENTE IL CELLULARE’ sento che sta per scendermi una lacrima’
Da un lato vorrei lasciarlo squillare’ma e se poi &egrave la mì mamma? Mi darebbe x morta entro 30 minuti e rischierei di trovarmela sottocasa con un’ambulanza oppure di vedere diramato un volantino con la mia faccia x tutta Verona city’
Eppoi..e se fosse qualcosa di importante’
Eppoi’eppoi porcouomo, sn troppo curiosa’ così mi alzo agguanto il malefico oggetto e guardo’NUMERO PRIVATO’.ecco manco posso prepararmi psicologicamente prima’metti caso che &egrave qualche scassaovaie non posso nemmeno fintare una voce malata’
Vabb&egrave rispondiamo’
Io : ‘si?’
Voce : ‘ Mirta sono io, scusami se ti chiamo, ma devo dirti una cosa importante”
&egrave indubbiamente la voce di Marco’il mio Marco’il mio Vikingo’.le lettrici donne che mi stan leggendo immagino avranno un fremito all’utero’io ho uno scatto di nervosismo :
Io:’ Marco, cazzo quale parte di NON-DEVI-CHIAMARMI-MAI-PIU non hai capito? No perché mi pareva di essere stata chiara, non ti voglio più sentire’.conosco i tuoi trucchetti ma”
Marco ‘ senti lo so lo so ma &egrave successa una cosa, volevo solo dirtelo e”
Io ‘ inutile che fai quella voce come se stessi male o altre puttanate delle tue, non ti voglio più sentire, basta stop”
Marco: ‘ si ho capito ma senti &egrave successa una cosa molto grave, non voglio spaventarti ma’ti ricordi di Sandra?’
Ecco ora esplodo e lo insulto come merita’Sandra l’abbiamo conosciuta tanti anni fa, mi pare che Marco avesse cornificato la sua morosa dell’epoca proprio con questa Sandra’che a me stava veramente sulle palle, tutta bellina, tutta perfettina, sempre magra nonostante mangiasse dolci a profusione, riusciva in tutto quello che faceva, sempre informata sui fatti d’attualità oltretutto io sembravo starle simpatica e visto che ero l’unico essere di sesso femminile in tutta la nostra cerchia d’amici a starle simpatica, fingevo simpatia anche io, seppure non la sopportassi, ma non volevo perdere la mia ‘posizione’ privilegiata con lei’quanto tempo &egrave passato da allora’
Io :’ se mi hai chiamata x dirmi che ti sei rimesso a scopazzare con quella puttana travestita da manager in carriera di Sandra io ti giuro che ti taglio le gomme della macchina…e adesso caro mio scusami ma’
Marco : ‘ E’ morta ieri sera.’
BAM
Mi sento in colpissima’.non capirò mai questa cosa che fa la Morte: trasforma le peggio persone in semisanti, e tutto quello che eran di orribile in vita viene dimenticato per ricordare solo le cose belle’quando morirò io, se toglieran le cose brutte non resterà più niente 
Io : ‘ morta come?’
Marco : ‘ un incidente mentre tornava a casa da ‘
Ohh fa che dica mentre tornava dal night club dove lavorava come lap dancer cosi mi sentirò meno in colpa e per una sola volta non sarà SandrinaPerfettina’
”dal lavoro, sai lavorava fino a tardi era cosi dedita al lavoro’e alla famiglia’
PORCAPUTTANA!
Io : ‘ ma s’era sposata?’
Marco : ‘ sì con Nicola sai quel ragazzo strano? Hanno avuto due bambini, lei era una dirigente della ****** una bella famiglia, eran felici sereni’ed ora’poverina'( voce incrinata ) mi sembra di ricordarmela spensierata quando usciva con noi e rideva sempre’.’
Per forza rideva sempre le andava sempre tutto bene e pure scopava con te! No no no non posso essere cosi cattiva’
Marco : ‘ qualche stronzo le aveva trovato quel soprannome bastardo : ‘sandrinaperfettina’ ricordi ? e noi la sfottevamo ‘mi sento cosi in colpa”
Non posso dirgli che il soprannome gliel’avevo dato io’.cerco di sentirmi in colpa, e una parte di me &egrave dispiaciuta, seriamente ma un’altra parte di me &egrave come se urlasse che le sta bene perché aveva avuto una vita perfetta, breve ma perfetta, non come la mia scalcagnata e piena di casini e di pasticci che ho fatto e di tristezze varie’
Io : ‘ uhm mi dispiace, cavoli. &egrave stata una doccia fredda ‘
( cazzo non dovevo dire doccia io e lui lo facevam sempre sotto alla doccia)
”cio&egrave proprio una botta’.’
( cazzo cosa sto dicendo??)
”cavoli ”
( ecco una roba proprio intelligente)
”non so che dire”
( ma va? Non l’avremmo mai detto)
Marco : ‘ sì lo so son rimasto di merda anche io, poi ho chiamato i suoi per sapere, il funerale lo fanno domani a Pisa, te la senti di accompagnarmi? Non mi va di andarci solo e non mi va di non andarci”
Io : ‘ ma e tutti gli altri non vengono?’
Marco : ‘ stava sulle palle a tutti’invece tu e lei lo so che in fondo eravate un po’ amiche’
Mannaggia le mie bugie mi si ritorcono contro’cosa faccio? Vorrei dire di no ma una parte di me ci vuole andare, non oso scandagliare il mio animo per sapere se &egrave per stare una giornata con Marco o se &egrave per vedere se ci sarà qualcuno al funerale di SandrinaPerfettina’
Io : ‘ non lo so Marco’mi metti in una strana situazione’
Ho detto cosi x vedere cosa dice, vediamo se insiste o no’
Marco: ‘ Ho capito mi devo fare 3 ore e mezzo di andata e altre 3 ore e mezzo di ritorno da solo, grazie per il sostegno’.vabb&egrave ciao’
Non so come ma mi sento dire:
Io : ‘ no aspetta Marco’dai ti accompagno guidiamo a turno ma’perché il funerale a Pisa?’
Marco: ‘ si era spostata a Pisa per lavoro, vivevano tutti lì, quindi il funerale verrà fatto a Pisa, qua diranno solo una messa, credo'( voce triste)’
Io : ‘marco ma non &egrave che ci polverizziamo entrando in chiesa, io te ‘.’
Attendo una risata’non arriva
Marco ‘ vengo a prenderti alle 9.00 domani mattina, ciao grazie’

MI sento agitata e preoccupata al tempo stesso’cosa faremo in sette ore da soli in macchina? Voglio dire di cosa cavolo parleremo per sette imbrazzantissime ore? Ma proprio cosi lontano doveva andare a schiantarsi SandrinaPerfettina?
Mi odio per avere detto di si, non so cosa mi abbia spinta a farlo, vorrei richiamarlo e dirgli che purtroppo ho un impegno inderogabile il giorno successivo, di cui, nello shock del momento mi ero completamente scordata’poi penso alla sua voce che si incrinava e suonava cosi debole e strana’mi fa quasi tenerezza e poi’un pensiero mi folgora :
SAREBBE COSI TRISTE SE CREPASSI IO? Non penso proprio! Probabilmente si leverebbe un peso dal cuore, una roba del tipo : non me la trombo io ma non se la scoperà più nessuno in questo mondo!
Mi incazzo e mi metto a vedermi il film : sostituisco però Titanic con INDEPENDENCE DAY!

——————

Ore nove e 15 della mattina del FATIDICO giorno’.
Sono compostamente seduta in macchina, accanto a Marco, ed indosso un impeccabile completo nero che ho impiegato circa due ore a scegliere.
Ho optato per un tailleur nero, di lana, dal taglio semplice, gonna appena sotto al ginocchio, con un piccolo spacco dietro, calze nere, stivali al ginocchio, sottogiacca grigio antracite, giacca ai fianchi, con i classici tre bottoni, borsa nera, senza pretese. I capelli li ho raccolti in una morbida crocchia che lascia ricadere alcune ciocche, non troppo severa ma diciamo carina.
Marco &egrave tutto in nero, pesudoelegante, post sportivo’.insomma, na roba strana, immaginatevi un vikingo tutto vestito di nero ma senza giacca e cravatta.
Mi sono rifornita di sigarette, mentine, giornali, e anche ovviamente un lungo elenco di finte telefonate da effettuare in caso la tensione diventi troppo palpabile’
E direi che, tolti i saluti di rito nessuno di noi ha detto molto.
Mi accendo una sigaretta per darmi un tono e iniziamo a parlare un po’ di come &egrave morta Sandrinaperfettina, ma ben presto ci ritroviamo a parlare della vita e di tante altre cose’
&egrave strano come quando devo dimostrare sia a me stessa che all’altro, che non mi interessa più, io riesca ad essere fredda e calcolatamente distante’
Ad un certo punto mi chiede se sto con qualcuno, mormoro un amichevole ‘ uuhhmm direi di no, ma ho qualche storia”
non posso certo fare la patetica, single inacidita’al massimo farò la single inacidita ma pur sempre corteggiata!!
La sua vicinanza non mi &egrave totalmente indifferente, mi piace. L’alchimia &egrave ancora forte ma ho un maledetto elenco composto di almeno 100 buone ragioni per le quali anche solo pensare a lui come uomo sarebbe totalmente deleterio per il mio essere’
Eppure &egrave come se le nostre dannatissime radici intrecciate, strusciassero le une sulle altre sussurrandosi pensieri sconci, travestiti da frasi colloquiali.
—–
Ore 10.25 3′ sigaretta, primo caffe preso all’autogrill.
Abbiamo ripreso il viaggio in silenzio, guardo fuori dal finestrino persa in fantasie sul controllo della mia psiche da parte di un manipolo di alieni che mi convincerà senza revoca che non posso pensare a Marco come ad un uomo’quando lo sento dire
‘ sono solo anche io comunque”
In quella una nota voce si ridesta in me :
Vì: ooohh evvai ora si che entro in scena, mi stavo tagliando le vene, lì nascosta nel tuo subconscio affumicato e annoiato’quando si scopa?
Io: taci Vì, stiamo andando ad un funerale’come puoi pensare al sesso?
Vì: come puoi non pensarci tu con sto stallone da monta, biondo seduto di fianco a te, io mi metterei a sbavare subitissimo’
Mi volto verso Marco, lo osservo un attimo e poi spegnendo la sigaretta mormoro : ‘ ah, beh meglio soli che mal accompagnati no?’
Marco solleva un sopracciglio ‘dipende”
Vì: io se non ti fai avanti chiedo il divorzio!

—-
Ore 12.30, numero 3 caff&egrave bevuti, 6′ sigaretta della giornata.
Siamo a Pisa, cerchiamo un bar dove magiare qualcosa, perché il funerale sarà all’una e mezza’
Non so perché ma ho lo stomaco completamente chiuso, vorrei rannicchiarmi sul sedile della macchina e dormire un po’ invece di infilarmi in un bar vestita come una suora e dover mangiare qualcosa di stantio, mentre dico frasi che non hanno senso per nascondere quelle che vorrei dire.
Marco trova un bar mi guarda in faccia e senza bisogno di parlare, scende a prendere il pranzo.
Io ne approfitto per darmi una ripassata al trucco e una spruzzata di deodorante, mi sistemo i capelli’che idea morire a Pisa!!
Dal parcheggio del bar posso vedere un pezzo della famosa torre’chissà se anche lei ha una vocina interiore che le suggerisce di cadere?!
——

Ore 13.10 numero 4 caff&egrave bevuti, 10 sigarette.
I convenevoli di rito con familiari e parenti si fanno interminabili’gli stivali mi fanno male, vedo il marito di Sandra, &egrave alto, bello, prestante. Pare quegli uomini delle pubblicità alla Tv; quelli che sanno accompagnare i figli a scuola mentre contano i chicchi di cioccolato nella brioche al mattino, e che poi alla sera scopano da dio e che pure fan fare i compiti ai figli’
I suoi figli sembrano anche loro usciti dalla Casa del Piccolo Mugnaio Bianco. Sono cosi seri, compiti, nemmeno una lacrima sui loro volti pallidi’mi guardo attorno, ci sono solo colleghi di lavoro e parenti, non ci sono amici, ci siamo solo io e marco. Non c’&egrave nessuno che pianga per Sandrinaperfettina.
Una piccola lacrima solitaria scende sul mio volto, lo attraversa tutto, perché non faccio nulla per fermarla, e poi sgocciola sulla punta del mio stivale.
Non so se quella lacrima sia scesa perché qualcuno, in fondo, doveva piangere per lei, o forse perché in un piccolo angolo della mia mente, Messer Morte ha fatto quella sua cazzo di magia, e mi sono ricordata una Sandrinaperfettina allegra e spensierata, dimenticandomi di quanto l’ho sempre invidiata, o se forse sono troppo impressionabile’
Mi passo una mano sul viso, non voglio fare il plateale gesto di estrarre un fazzoletto dalla borsa’vorrei solo sparire. Sento una mano stringere la mia, non alzo gli occhi ma so che &egrave quella di Marco. Le conosco bene quelle mani’e anche questo stracazzo di brivido che mi han dato’non devo pensarci non devo pensarci non devo pensarci’.
Ecco focalizzo il mio sguardo su quel bell’uomo là in fondo, &egrave proprio il mio tipo: silenzioso, solenne, tenebroso’
Vì: son tutti cosi qua’non so se lo hai notato ma siamo ad un FUNERALE!
Inizia la messa’e io non faccio altro che pensare che avesse tardato ancora un po’ avrei potuto stringere ancora un pochino quella mano nella mia’

——-
Ore 15.30 n. 4 caff&egrave bevuti, 15 sigarette, un cognac.
Dopo la funzione siamo andati a prendere qualcosa da bere, perché a detta di Marco ero pallida’più del solito.
Mi sento come svuotata , i funerali non hanno mai un bell’effetto su di me. Sarà il clima, sarà il tanfo di naftalina che emana dalle anziane signore, o sarà che non mi piace vedere che Messer Morte ci passa accanto, o forse sarà che la vicinanza di questo Marco strano, quasi rassegnato mi fa un po’ paura’&egrave come avere uno sconosciuto che conoscevi benissimo accanto.
I piedi mi fanno male, avrei dovuto scegliere delle scarpe basse, e la gonna, beh a dire il vero &egrave un po’ stretta sui fianchi’avrei dovuto portarmi una tuta x cambiarmi prima del viaggio di rientro’
Non mi viene più nulla da dire, sono come sconfitta dal fatto che Marco possa turbarmi ancora cosi tanto’cosi’TROPPO.

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Ore 19.45 n. 6 caff&egrave bevuti, 22 sigarette fumate, 1 cognac, e due birre
Seduta sul ciglio della piazzola di soccorso bevo la birra mentre tengo la sigaretta nell’altra mano, un sorso, un tiro, un sorso un tiro.
La macchina s’&egrave fermata all’incirca alle diciotto, fortunatamente accanto alla piazzola sulla quale siamo ora. Vedo solo il culo di marco e quello del tizio del soccorso ACI che frugano sotto al cofano. Sono stanca, mi bruciano gli occhi, ho fame e ne ho le palle strapiene di questa strafottutissima giornata. Ogni pensiero peccaminoso su Marco ha lasciato il posto a pensieri concupiscenti sul MIO letto soffice’e sulla MIA vasca da bagno piena d’acqua calda’
Marco ‘ s’&egrave guastato l’iniettore, ce la ripara domani in mattinata ora ci accompagna in un hotel per la notte..’
Se non fossi cosi stanca sveglierei Vì’lei ne sarebbe felice’ma me la immagino che sonnecchia ciucciandosi il pollice , in mancanza di qualcosa di meglio, accoccolata dietro alla mia coscienza. Mormoro un ‘ok’ poco convinto. Non so perché ma mi immaginavo che marco in qualche modo ci provasse, questa sua indifferenza mi lascia intristita.
Oddio gli avrei detto di no, ma il fatto che non ci provi mi fa sentire questo strano malessere allo stomaco che non so spiegarmi’quella tristezza che mi prendeva da ragazzina alla domenica sera, quando sapevo che il weekend era finito, il giorno dopo sarei dovuta tornare a scuola, e nulla di bello era successo’
Prendiamo due camere ( tristezza e mal di stomaco) e ci dirigiamo ognuno verso le nostre camere ripromettendoci di ritrovarci piu tardi per magiare qualcosa nel ristorante dell’albergo. Marco mi accompagna mestamente fino alla mia stanza’
Quando sto per infilare la chiave mi prende le mani, mi guarda’
GLOOOM
Poi si avvicina a me e mi bacia sulla fronte.
-_- ( cazzo)
‘ Mi dispiace Mirta per questo inconveniente, mi dispiace veramente’
Mi sorride e se ne va verso la sua stanza.
Ci metto due minuti d’orologio per riuscire ad aprire la porta’

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Ore 20.59 n. 6 caff&egrave, 29 sigarette ( le ultime tutte fumate in camera), 1 cognac, 2 birre
Ebbene mi son fatta la doccia, con il pannello in vetro della doccia aperto, per sentire, in caso che Marco avesse bussato fintando che la sua doccia non funzioni, per avere la scusa x venire da me.
Risultato, ho fatto un lago sul pavimento, e marco non c’&egrave.
Odio quando mi convinco di qualcosa che poi non accade.
Perché poi dovrebbe accadere solo x il fatto di averlo pensato &egrave un mistero, ma di solito mi sento sempre defraudata di qualchecosa se poi non succede nulla. Come avere perso una puntata del mio serial preferito o una roba cosi.
Me ne sto qua avvolta nel mio asciugamano, i capelli bagnati, il posacenere pieno, lo sguardo sconsolato’
Vì: ‘yaaaaaawn’. Ma da quando sei cosi patetica? Dì che &egrave la tua doccia che non funziona e vai da lui !!!’
Io : ‘ ma sei matta e se capisce che &egrave una scusa?’
Vì: ‘se non &egrave rincoglionito negli ultimi mesi ne approfitterà in ogni caso”
IO : ‘ E SE NON NE VOLESSE APPROFITTARE? CHE FIGURA CI FACCIO?’
Vì: ‘ hai presente Sandinaperfettina nella bara? Ecco quando ci starai tu nella bara ti pentirai di non averlo fatto, e invece di un viso sereno ne avrai uno incazzoso!’
Io: ‘non mi abbasserò ad una scusa cosi banale e patetica”
Vì: ‘ fa un po’ come vuoi”
Ohh maledizione!!!
Vado in bagno prendo un po di shampoo e me lo strofino in testa, faccio un po’ di schiuma’poi faccio l’ultimo tiro dalla sigaretta, apro il frigobar e prendo una minibottiglietta di vodka e la scolo in un lampo. Esco e mi dirigo in asciugamano verso la porta della stanza di Marco.
TOC TOC
Marco aldilà della porta ‘ Arrivo sono sotto alla doccia’
Si apre la porta e mi vedo ‘
Non posso scrivere prima deglutisco
GLOOOM
E mi vedo questo vikingo alto un metro e 90, con sto fisico pazzesco, asciugamano in vita e capelli bagnati che mi guarda’
Io: ‘ maledetta doccia, mi ha lasciata proprio mentre mi stavo facendo il secondo shampoo ed ora guarda qua’posso usare la tua?’
Faccio per entrare ma
Marco : ‘ ok dai vengo a darle un’occhiata’
Merda merda merda merda
Vì: ‘ ahahaha sta a vedre che s’&egrave ricoglionito pure lui!’
Io: ‘ Ma no, mi sciacquo qua da te ci metto poco” cercando di entrare
Marco: ‘ ma figurati so che ti metterebbe in imbarazzo. Lascia che veda cosa non va nella tua doccia”
Vì:’addio marco’hai perso la tua occasione’
Io ‘ no non voglio che ti sbatti x me a sistemarmi la doccia’
Marco ‘ su dai insisto’
Vì ‘ fai ciao ciao con la manina alla trombata, marco’
Io ‘ non sei mica l’idraulico dell’albergo diosantissimo!! Sei un elettricista!!’
Marco : ‘ hai ragione’allora chiamo qualcuno del personale’
Vì: ‘ e quando esci non sbattere contro il culone di Mirta!’
Io urlando: ‘ Marco ma cazzo!’
Marco : ‘ cosa?’
Io : ‘!QUESTO!’
Mi premo contro di lui e mi avvicino rapida alla sua baciandolo, mentre penso ‘ fa che ci stia o morirò qua fa che ci stia o morirò qua con lo shampoo nei capelli’.’
Sul subito tiene le mani lungo i propri fianchi, le labbra serrate, per un lungo attimo mi viene quasi da piangere. Poi sento che mi abbraccia e poi per un meraviglioserrimo vittorioso attimo sento la sua lingua cercare la mia, mi solleva fra le braccia e sento che chiude la porta con un calcio.
Marco : ‘ potevi dirmelo”
Mi sussurra mentre mi bacia il collo’
Non gli rispondo nemmeno, ho il cuore che batte cosi forte che ho paura che possa schizzarmi fuori dal petto come il chestburster di Aliens.
Io : ‘ ho lo shampoo nei capelli’.’ Mormoro fra un bacio e l’altro.
Sento che sorride, mi porta per mano verso la doccia’
Per un momento ho timore che mi sbatta dentro e se ne vada’poi vedo che si toglie l’asciugamano
( momento sbav)
Ed entra nella doccia regolando l’acqua, mi fa cenno di entrare, mi tolgo quindi l’asciugamano, ma mi sento impacciata &egrave quasi come se ci vedessimo nudi per la prima volta. Vorrei coprirmi con le braccia e le mani e chiudermi a riccio. Ma lui mi guarda, davvero, sul serio, osserva il mio corpo, la mia pelle, sento che sto arrossendo, cosi cerco di avvicinarmi a lui per baciarlo, sarebbe quasi meno intimo che sentirmi cosi osservata. Ma lui mi allontana senza parlare e guardandomi negli occhi, prende a sciacquarmi i capelli, poi con delicatezza prende una saponetta e se la sfrega sulle mani, mi insapona, guardandomi, mi fa alzare le braccia, mi accarezza e mi insapona, ancora, soffermandosi sul collo, sulle braccia, sui seni, vedo la sua erezione fra il vapore della doccia, mi sento fremere fra le gambe, lui mi sorride, e mi tocca ovunque con tanta attenzione che sembra quasi voglia imprimersi qui momenti nella mente.
Sto tremando e non di freddo quando si inginocchia e si mette la mia gamba su una spalla. Il suo viso sparisce fra le mie gambe e io mi sento trascinare via, un brivido, una sensazione liquida fra le gambe e nello stomaco, chiudo gli occhi, li riapro, sto venendo ma non voglio che finisca, non voglio che smetta di occuparsi di me’
Poi &egrave il mio turno, mi abbasso fra le sue gambe, accarezzo quel membro lucido, i peli rosso-biondicci, sento che mi afferra la testa prima quasi con violenza, poi si trattiene, appoggia la schiena alla parete piastrellata, i palmi delle mani appoggiati accanto alla sue cosce, si lascia fare.
Lo prendo in bocca con dolcezza, ci vado piano, l’acqua che scorre &egrave come una pioggia calda su di noi. Lo lecco, lo mordicchio, poi lo tengo fra le labbra facendolo scorrere piano fino in fondo alla gola, sento i suoi sospiri, vedo le sue mani premere sulle piastrelle. Dopo un po’ mi blocca. Mi fa risollevare’mi guarda e mi sorride’
Sembra leggere nel mio pensiero la mia voglia e mi sussurra
‘ Per tutta la notte, fino a domani finch&egrave non ne avrai abbastanza’.’
E Marco &egrave sempre stato un uomo di parola’.

sono graditi commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

Per il Cuore, che un tempo ho avuto ( il sabba della Strega)

Alcune volte mi sento come quei poveri topolini su cui si fanno orridi esperimenti.
Gli si mette un pezzo di formaggio dinanzi’e 100% sicuro che il topolino addenterà il formaggio anche se avvelenato’ a volte probabilmente il topolino lo sa che il formaggio gli sarà letale, ma’.del resto morirà comunque con la pancia piena ed un ottimo sapore in bocca, che a volte &egrave preferibile al morire di fame ma con la certezza di non essere prevedibili.
Forse.
Comunque quel formaggio avvelenato per me era Marco.
Un favoloso, delizioso, squisitissimo gran bel pezzo di formaggio, ce l’avevo lì, da addentare, gustare, sgranocchiare, ma sapevo che alla fine mi ci sarei ammazzata con quel boccone prelibato.
Così decisi di invocare su di me la protezione della Dea dei Single, e di tentare di Ri-ri-ri ( ho saltato qualche ri?) chiudere con lui prima che quella che era stata una F.S. ( Favolosa Scopata) si trasformasse magicamente in una R.I. ( Relazione Incasinata).
Ovviamente la mia cara Vì ( la mia vocina interiore) non appoggiava la mia decisione di separarmi da quella favolosa macchina da sesso che risponde al nome di Marco, ma la me stessa razionale sapeva che era probabilmente l’unica cosa da fare prima di trovarmi innamorata persa ad implorarlo di non lasciarmi a casa da sola alla sera per uscire per andare chissadovechissaconchi.
L’amore ha due facce’e sono entrambe due facce da culo!
Così dopo l’Incidente avvenuto in occasione alquanto funesta
gli comunicai elegantemente che non me la sentivo affatto di avere una storia, o almeno non con uomo impegnativo come lui, propinandogli la vecchia balla del ‘ ho bisogno di un po’ di tempo per fare chiarezza nei miei pensieri’.
A volte quando si dice una palla molto grande, occorre avere un’espressione convinta, molto convinta, così dannatamente convinta da convincere almeno un pochino anche noi stessi, e una volta convinta me stessa’.&egrave difficile dissuadermi!
Perciò decisi di mascherare la mia fottutissima paura d’amare con uno stramaledettissimo bisogno di stare soli.
Che poi il bisogno di stare soli per me si esplica in questo sconvolgente modo : se qualcuno vuole stare con me allora voglio stare sola, se nessuno vuole stare con me allora mi sento sola e necessito di qualcuno che voglia stare con me per alimentare il mio bisogno di restare sola.
E’ FOTTUTAMENTE CHIARO MI PARE!
Morale della storia: avevo nuovamente scaricato Marco.
Morale criptico della storia: me ne ero già pentita ma non volevo e non potevo ammetterlo, cosi non facevo che vivere la splendida vita dei single, in quella parte dell’universo che si chiama Sono Single e Sto Benissimo.
Era passato quasi un mese dall’ incidente dal funerale e non facevo altro che vivere la mia single adventure cercando di limitare i danni’
Ora voi penserete che mi stessi portando a casa un ragazzo per sera’.ebbene, ste robe le vedete solo nei film, non &egrave così semplice!
Innanzitutto per giocare a Single serve essere in tanti.
Tantissimi, e la cosa più impressionante &egrave che serve essere in tantissimi e SOLI.
Lo so &egrave inspiegabile come funzioni sta regola, eppure occorre prenderla come un dogma!
Il Single si sente Solo in una stanza piena di soggetti single come lui/lei.
Non c’&egrave cameratismo, solo rivalità fra individui dello stesso sesso e guerra aperta con quelli del sesso opposto.
La S.d.R. ( Serata di Rimorchio) del single viene decisa preventivamente a tavolino.
Serata a) : LA SERATA CON LA SCOPATA A BREVE TERMINE ovvero si esce in tiro perfetto con l’intenzione ferma di portarsi a casa un bel tipo per una sana scopata, che rimpinguerà il proprio amor proprio e calmerà i bollenti spiriti si spera fino alla successiva S.d.R. Il bel tipo in questione se non &egrave un novellino, avrà il buongusto di sparire al levarsi del sole, per gratificarvi con un saluto cortese quando lo rivedrete.
Serata b) : LA SERATA CON LA SCOPATA A MEDIO/LUNGO TERMINE si esce sempre in tiro perfetto ma meno provocante, con l’intenzione di trascorrere la serata trovando un tipo interessante, col quale trovare interessi in comune, magari da non consumarsi nell’immediato futuro, mal col quale almeno tentare un approccio più duraturo, qualche uscita, magari un weekend al mare e qualche serata anche al cinema e cosi via.

Francamente penso che la serata b sia di difficile gestione, perché in qualche modo malsano alla fine quando si prova un interesse tale da spingerci ad uscire con un individuo pescato a caso dal mucchio per più di tre volte, vuole dire che in fondo ci piaciucchia, e dal piaciucchiarci a pensare a come ci starebbe bene al fianco il passo &egrave breve e da lì a convincerci di essere innamorate il passo &egrave ancora più breve’e da lì in poi solitamente va tutto a scatafascio.

Armata di queste semplici regole e consuetudini, ero giunta alla conclusione che i miei amici vedessero oramai la scritta ‘R.I.C.’ ( Riposa in Castità) sulla mia fronte.

I Single non &egrave che pullulino ovunque, almeno non quelli socialmente accettabili per la mia età.
Non posso tuffarmi in mezzo a dei ventenni e falcidiarne uno a caso per poi portarmelo a letto, sarebbe deludente, deprimente e troppo facile.
O no?
Alcune volte commettiamo errori stupidi, ed alcune volte commettiamo errori inevitabili.

Era una bella serata, una di quelle serate in cui sembra che tutto sia perfetto e se qualcosa, per puro caso non lo &egrave, allora la ignoriamo.
L’importante &egrave credere nella perfezione delle cose, l’importante &egrave essere convinti.
Ero dannatamente convinta che quella fosse proprio la serata perfetta per pescare un partner adatto alla serata di tipo a).
Perciò mi ero messa in tiro: una camicetta nera sufficientemente scollata da lasciare intravedere soffici e calde promesse al suo interno, una minigonna nera, pieghettata sul davanti, un po’ svasata, calze francesi rigorosamente nere, sopra al ginocchio e stivali alti fin sotto al ginocchio, per non esagerare’
I capelli neri lunghi, lisci ricadevano morbidi sulle mie spalle, &egrave bello potercisi nascondere dietro quando non si sa bene che cosa dire, e anche quando lo si sa così bene da non volerlo proprio dire.
Insomma la serata si prospettava fantastica.
Andai a prendere le mie amiche, e anche un po’ d’amor proprio, e ci recammo verso il solito locale.
Simona mi guardava in tralice, lei sosteneva che avrei dovuto stare con Marco.
Simona non sa che le favole non esistono, almeno non per me.
La mia Fiaba l’avevo vissuta e l’avevo gettata al vento. Era andata, era cosa finita, materiale per ricordi e rimpianti e nulla di più.
Le fiabe non esistono e se esistono, non sono adatte a quelle come me, le fiabe credono solo in chi crede in loro.
La bella favola della donna e del desaparecidos era finita. Nel peggiore dei modi, lasciando l’amaro in bocca. Marco, il ‘mio’ vikingo, aveva fatto di tutto per sostituire l’amaro col dolce, ma quando conosci un amore cosi impossibile eppure cosi puro, da lasciarti stregata, non basta un po’ di dolcezza per riprenderti dallo shock.
Ed ora sono qua, sola, nonostante sia con le amiche. Sola : perché nelle distese misteriose dei palpiti del mio cuore, ero sempre stata sola e lo sarò sempre.
Arrivano i primi drink’arrivano dei ragazzi al nostro tavolo. Non so di quale servirmi per prima. Forse meglio il drink.
Beviamo tutti, molto.
Uno dei ragazzi &egrave molto carino : capelli medio-lunghi, occhi azzurri, e una deliziosa fossetta che gli si forma sul mento ogni volta che sorride. Vorrei che fossero altri occhi, vorrei che fosse un altro momento, ma ora ho soltanto questo attimo e mi ci debbo aggrappare per non impazzire. Sorrido, anzi gli sorrido.
Vì raggomitolata dietro al mio amor proprio scuote la testa e riprende a leggere ‘vogue’.
Lui di rimando mi prende la mano e mi chiede se possiamo uscire un attimo.
Non &egrave per nulla imbranato, anzi &egrave il perfetto candidato per la serata di tipo a), scommetto che domattina avrà il buon gusto di levarsi dalle palle prima del sorgere del sole.
Prendo la borsa e lo seguo. Mi tiene per mano.
Quel gesto mi avrebbe riempita di tenerezza, se fosse fatto con amore, ma invece mi sento un pesciolino preso all’amo, &egrave come se mi tenesse per non perdersi la cacciagione.
Ma non dovevo essere io la Cacciatrice?
Sono confusa’saranno i drink’sarà che s’&egrave fatto tarduccio, ma una parte di me non vuole seguirlo.
Una parte di me, per rispetto del Cuore Vero che un tempo ho avuto, vorrebbe scappare via, a casa, nascondersi sotto al piumone e risvegliarsi in un mondo dove amare sul serio &egrave possibile e non fa così male.
Ma un’altra parte di me sa che non posso vivere di illusioni e devo formattarmi il cuore! E questo &egrave un ottimo modo.
Ma mentre ci facciamo strada fra ragazzini vomitanti ed ubriachi so di avere comunque perso. E’ stupido e patetico e non mi sentivo cosi da molto tempo.
Usciamo nella fredda aria della sera.
Mi guarda, e qui, sotto alla luce della luna, non mi sembra più così carino, ha la faccia di un estraneo, con un paio di occhi estranei, con mani estranee che mi guidano giù dalla scalinata del ‘looze’, e poi fino dentro al sottoscala buio, senza lasciarmi andare.
Per terra ci sono dei preservativi usati’mi chiedo che storie avrebbero da raccontare e poi le mani estranee del ragazzo che mi mettono fra le dita uno spinello ‘ per rilassarmi’. Ma io lo sono fin troppo, ho bevuto troppo, mi ronza la testa, eppure prendo quella sigaretta geneticamente modificata e faccio dei tiri lenti’
‘ anestetizzami il cuore, anestetizzami il cuore, anestetizzami il cuore..’
Ripeto come un mantra dentro di me. Lo ripeto alla ragazzina spaventata che non vuole stare nel sottoscala del looze con un estraneo con occhi estranei. Lo ripeto al Cuore che una volta ho avuto e poi ho perso lungo la strada dell’amore sfigato. Lo ripeto alla me stessa che vuole essere donna ma che &egrave ancora una bambina che vorrebbe credere alle fiabe e una lacrima, leggera, sottile come capello ribelle scorre lungo la mia gota.
Il ragazzo mi bacia, infila la sua lingua estranea nella mia bocca impastata. Rovista e fruga nella mia bocca, mentre con una mano estranea mi tasta le tette come se fossi una tipo di merce sulla bancarella del mercato delle singles’
Lo lascio fare, &egrave come se non fossi lì’poi le sue mani estranee e prepotenti si insinuano sotto alla gonna, non toccano le cosce, vanno veloci verso la méta, tastano rapidamente le chiappe poi si infilano sotto agli slip.
Lo fermo
‘ sei matto? Non qui non cosi”
Non so cosa mi aspettassi, mi aspettavo una conversazione leggera, poi saremmo andati da me, nel mio ambiente, dove non sarei stata una preda, bensì sai stata la Cacciatrice, nel mio ambiente sì , non voglio questa cosa qui, nello squallidume, come se fosse un bisogno fisico da espletare, come una pisciata’
Lui senza fermarsi mi dice
‘E dai bella lo so che lo vuoi anche tu, mi hai fatto gli occhi dolci tutta la sera, adesso non fare la stronza e lasciami fare!’
Mi slaccia la camicetta, io istintivamente cerco di riallacciare i lembi
‘ SMETTILA!’
Lui mi guarda, &egrave incazzato ora:
‘ piantala di fare la stronza e fammi divertire, ti ho pagato da bere tutta la sera!’
Ecco ora sono una cosa da avere in cambio di qualche drink.
Gli do uno schiaffo. &egrave leggero, poco convinto, non &egrave per fargli male, &egrave solo per fargli capire che ho cambiato idea.
Lui ribatte con un manrovescio che mi fa finire contro il muro freddo del sottoscala, sento la bocca che si riempie di sangue, e peggio di tutto, gli occhi mi si stanno riempiendo di lacrime. Se piango &egrave come se mi arrendessi, gli do una spallata e cerco di scappare, fuori dal buio del sottoscala, vorrei urlare ma la musica copre tutto.
Sento il mio cellulare che suona, un suono che viene da un universo parallelo, un universo in cui, una volta, avrei potuto essere felice.
Ma subito la mia mente torna al presente.
Lui &egrave più rapido di me mi afferra e in un attimo mi blocca le mani dietro alla schiena, mi spinge con la faccia contro il muro. Sento il cemento freddo contro la mia faccia’
Il cuore che una volta ho avuto sta piangendo, nascosto dietro ad un sipario di delusioni.
‘ stronza adesso ci divertiamo vedrai che poi ti piace!’
Mi strappa gli slip con una mano, sento l’aria fredda sul mio fondoschiena, so che ora arriveranno in sequenza: il dolore, l’umiliazione, lo schifo e poi non lo so.
Con una mano mi tiene ferma bloccata e con l’altra armeggia con la zip dei suoi pantaloni
Non riesco a dire nulla ripeto solo fra me e me ‘ no no no no no no no no’ e poi diventa un urlo : ‘ NO NO NO NO NO NO ‘ vorrei dire ti prego no, ma non voglio pregarlo almeno questo no!
La Paura mi ha paralizzata. Il Terrore mi ha bloccata. Non per la cosa in se ma per l’idea di cosa rappresenta e di cosa rappresenterà per me.
Sento un rumore, come se qualcuno entrasse nel nostro campo d’azione. Penso che siano più di uno e la mia mente &egrave come un flipper impazzito. Ora so cosa sia l’orrore.
Ma sento solo un suono fortissimo, come un colpo attutito ma potente, e poi in contemporanea, le mie mani sono libere e il rumore di un corpo che cade a terra.
Nella frazione di secondo che impiego a girarmi sento suoni attutiti e mugugni come di qualcuno che sta incassando colpi. La mia mente non riesce ad elaborare un possibile scenario tanto &egrave terrorizzata.
Poi vedo un energumeno di quasi due metri, con lunghi capelli biondo rossicci, che sta prendendo a calci nella pancia il ragazzo a terra, fra i preservativi usati.
Una parte di me vorrebbe andare ad aiutare l’energumeno, e l’altra sa che se non fermo quell’energumeno, domani lo arresteranno perché lo ammazzerà. Quei capelli possono essere solo del ‘mio’ energumeno!!
‘ Marco lascialo, cosi lo ammazzi! Non mi aveva ancora fatto niente, lascialo!!’
Ma lui mi spinge via, prende il ragazzo per la camicia e lo appiccica letteralmente al muro, poi gli da una testata cosi forte, che credo gli spezzi la testa. Il ragazzo &egrave ancora in sé, non so come abbia potuto non svenire, Marco lo prende come un sacco di spazzatura e lo scaraventa lontano’diventa un fagotto scuro, che si rialza e quasi gattonando si rimette in piedi e scappa via.
Marco, il mio eroe vikingo!
Vorrei chiedergli mille cose, e soprattutto come ha fatto a sapere che ero lì sotto, nei guai, ma ci sono risposte per le quali &egrave meglio aspettare.
Sento le lacrime traboccare dai miei occhi, Marco ha un’espressione seria, si avvicina rapido e mi stringe forte. Ed &egrave come essere a casa. Una Casa che conosci bene.
‘ stupida ! sei una stupida!’
Mi dice fra i capelli, poi mi prende per le spalle, mi spinge contro il muro ed urla
‘ MA LO SAI COSA HAI RISCHIATO?? ‘
Sì che lo so, ma le parole mi sono tutte morte in gola.
Sento la sua mano che mi pulisce dal sangue che devo avere sputato dopo lo schiaffo ricevuto.
‘ Stupida’
Mi ripete prima di baciarmi.
Si appoggia a me. E un calore mi prende al ventre.
Vorrei che fosse lui a violentarmi: fammi male vikingo fammi male, puniscimi, straziami, fai scempio di questo corpo prigioniero di un cuore che gioca a nascondino.
Forse il mio bel vikingo può leggere i miei pensieri perché mi bacia ‘ forte’ con arroganza, e le sue mani sono rudi e si posano con violenza sul mio seno, traboccante dal reggiseno; ma non sono mani estranee, non stavolta.
‘ sei una strega e mi incanti coi tuoi sortilegi, ma devi stare attenta!’ mi dice scostandosi un poco e guardandomi.
Pianto i miei occhi, probabilmente contornati dal trucco sfatto nei suoi e senza dire una parola, mimo con le labbra la parola ‘ scopami ‘. Scandendo ogni lettera.
‘strega maledetta’.
Mi sussurra fra i capelli, mentre fa scivolare una mano fra le mie gambe, trovandomi già bagnata, ed insinua un dito, un dito vikingo, non estraneo, dentro di me. Nel mio fiore bagnato e nel mio cuore spaventato.
‘ così amore? ‘ mi ansima addosso’ed il suo tono di voce, fa vibrare le corde del mio piacere e del mio tormento.
‘ no voglio te dentro di me’ gli dico con voce ferma.
Si slaccia rapido i pantaloni ed in un attimo &egrave dentro di me.
Mi spinge e mi schiaccia contro il muro, mentre mi entra tutto dentro. I miei fianchi, per quanto immobilizzati dal suo peso, cercano ugualmente di andargli incontro. Balliamo una danza come due indemoniati in un sabba. Mi sostiene lui e sono sospesa nel vuoto, fra il suo corpo e il piacere e fra un cuore perduto e l’orgoglio.

Dentro più in fondo, con forza.

‘ fammi male, fammi male ‘
Gli dico nell’orecchio ed il suo ritmo aumenta, &egrave una animale, ma lo conosco questo animale, che se si lascia andare può fare male, ma &egrave un dolore piacevole. Sento la schiena contro il muro ruvido e freddo colpi sempre più forti e lui che ansima : ‘ così così, ti spacco strega! Dai godi !’
Veniamo insieme. Non ho altro ricordo se non quello di mani forti che mi mettono a letto e mi rimboccano le coperte’proteggendo il cuore, che una volta ho avuto.

( Commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it )

‘Non cantarmi canzoni del giorno
perch&egrave il sole &egrave nemico degli amanti.
Cantami invece delle ombre e del buio
e dei ricordi di mezzanotte…’
Saffo

Alla fine &egrave il sesso che conta. E anche all’inizio.
Siamo nati perché i nostri genitori hanno fatto sesso. E’ un dato di fatto.
Ci innamoriamo di persone e poi ci facciamo sesso.
A volte non rispettando nemmeno quest’ordine e a volte trascurando pure il dettaglio dell’innamoramento.
Per me &egrave diverso perché mi innamoro sempre. In modo più o meno grave, quello sì ma bene o male ci casco sempre.
Non riesco a capire come si possa fare sesso senza amore perché una piccola parte di me si innamora sempre. O prima o dopo’a volte anche durante.
Ci sono diversi gradi di innamoramento per me :
1) la Cotta: situazione poco grave e dalla quale mi riprendo facilmente
2) la Sbandata : situazione mediamente grave che mi lascia sempre qualche livido sul cuore.
3) La Testata : situazione molto grave che al culmine della propria gravità può diventare anche Nucleare ovvero una Testata Nucleare. Da questa &egrave dura ripigliarsi, le conseguenze sono nefaste e lasciano sempre un post-it nella location dove stava il mio cuore, con la scritta ‘ sono in riparazione torno appena possibile’.
La parte peggiore &egrave che spesso le cotte e le Sbandate si trasformano anche nottetempo in Testate, spesso Nucleari, senza che mi venga preavvisato alcunché. Così si trasformano come i gremlins’da una cosina simpatica, tenera e buffa in una roba pericolosa, mordace, e soprattutto totalmente ingovernabile.
Perciò conoscendo tutto questo &egrave difficile navigare fra i flutti della vita senza timore di essere trascinati a fondo da pesi che noi stessi applichiamo alle nostre cinture’cinture ovviamente di NON-Castità.
Passiamo l’infanzia all’insegna del gioco. Forse come per i felini &egrave una sorta di preparazione ai giochi che faremo da adulti? I rapporti d’amore sono una partita a scacchi? Strategia, mosse e contromosse il cui scopo &egrave tenere in sospeso l’avversario fino a quando non riusciamo a vincere? A volte veramente &egrave difficile capire quando &egrave ora di ritirarsi dal gioco. Per me il momento &egrave adesso.
Marco, forse giocando, o forse credendosi innamorato mi aveva fatto credere di essere innamorato e peggio di tutto ci stavo credendo anche io’prima o poi anche i cacciatori come me vogliono diventare una preda ed essere felicemente catturati. Ero stanca di giocare a guardie e ladri, e mi ero lasciata catturare’la Sbandata era diventata in breve tempo una Testata Nucleare di Immani dimensioni. Il cuore che un tempo avevo avuto era tornato al suo posto, e si era illuso di essere finalmente sazio di dolore.
Ma &egrave proprio quando ci si ferma e ci si rilassa che le cose iniziano ad andare a scatafascio.
Quando le cose sono troppo facili siamo portate a sospettare, devono diventare complicate per poter credere che siano reali? Ma cosa succede se non ci sono ostacoli? Significa che ci manca qualcosa? Ci serve il dramma per far funzionare una relazione?
Era un sabato sera come molti’le cose che un tempo erano eccitanti erano divenute quasi una calda abitudine in cui rifugiarsi, perciò le cenette fuori eran diventate cenette cinesi take away consumate a letto a casa di lui, fra una coccola ed un bacio’Entrai serena con circa una mezz’oretta di anticipo, avevo le chiavi’tanto valeva usarle..Vì era serenamente acquattata dietro al mio ventricolo destro in attesa di un eclatante quanto oramai classica notte di passione’
Infilai la chiave e girai seranemente, ma la porta era aperta. ‘Strano’ mi dissi. Sono quelle piccole cose che non dovrebbero suonare strane ma noi donne abbiamo un sesto senso’ per alcune cose’ma non vediamo le persone morte, vediamo le relazioni camminare lentamente sul filo del rasoio già prima che il rasoio venga affilato’
Marco era sotto alla doccia, c’era un’atmosfera strana e non sapevo perché’cosi mi sedetti un attimo sul piccolo divano’levandomi la giacca’
Vì : ‘ Opium’
‘ no magari dopo ora sto bene cosi”
Vì : ‘ Opium’il profumo’
La cosa odiosa di avere una vocetta interiore &egrave che ti fa notare anche quei piccoli particolari che la tua mente razionale non avrebbe notato, ed il fatto stesso di non notarli a volte aiuta a vivere più sereni’ignoranti ma sereni !
Già il cuore mi balzava in gola ancora prima che la mente avesse fatto germogliare l’amaro seme del dubbio’
‘ deve esserci una spiegazione”
Vì : ‘ sì come le sigarette col rossetto rosa ciclamino che tu non usi nel posacenere accanto al letto’.
Le avevo viste ma non le avevo forse volute vedere?
Ancora prima di sentire qualche spiegazione già la mia mente era infuriata. Ma con chi?
Con lui o con me stessa per esserci cascata di nuovo con un uomo che sapevo non essere portato per la monogamia?
E’ come chiedere al vento di non strapazzare i fiori’.c’&egrave scritto ‘vietato calpestare le aiuole’ ma il vento le può scompigliare perché il vento’non sa leggere!
Marco uscì dalla doccia, &egrave un luogo comune se scrivo bello come un dio greco, quindi scriverò bello come un guerriero vichingo. I lunghi capelli bagnati, il fisico bellissimo nella sua malcelata imperfezione che lo rendeva cosi sexy’. E già sapendo che forse non era più mio, era ancora più desiderabile, come se ci abituassimo alle cose che diamo per scontate ma desiderassimo sempre quelle che non possiamo ( forse ) avere.
Dovevo vomitagli addosso miriadi di domande come un interrogatorio in un poliziesco o dovevo fare finta di nulla e buttare lì qualche domanda casuale nel corso della serata?
La mia ansia mi suggeriva di seppellirlo di domande, la mia naturale insicurezza mi indicava di andarci moderatamente cauta. Se sai di camminare su una strada fatta di uova non puoi mica saltare’devi procedere con cautela.
Vì disapprovava seduta con le lunghe gambe accavallate dietro alla mia coscienza, mentre il mio amor proprio mi comunicava le proprie dimissioni con effetto immediato, sfoderai un gran sorriso, proprio di quelli da pubblicità del dentifricio, e dissi ‘ wow sei bellissimo !’
Mentre artigli di tenebra scrivevano a lettere di fuoco sul mio cuore la frase ‘ FRAGILE’.
Lui si mosse con la sicurezza di sempre, insinuando dubbi nella mia mente scossa da turbamenti’ mi stavo immaginando tutto? Oppure era proprio come immaginavo e chiudevo gli occhi per non vedere?
Le mie lettrici donne staranno inorridendo’sono certa che loro parteggiavano per Marco’e che in fondo al loro cuoricino assetato di sesso, sono felici quando leggono racconti a lieto fine’e sono semisicura che ci credono cosi tanto al lieto fine che sperano che veramente io mi fossi immaginata tutto’
Suspence’leggete e lo scoprirete.
Lui sorrise, uno di quei sorrisi che possono fare male al cuore, c’era come un velo di tristezza, o forse ero solo io che lo volevo vedere, perché non potevo credere che lui potesse ingannarmi con tanta leggerezza’e poi mi si avvicinò, velocemente, prendendomi fra le braccia e sussurrandomi fra i capelli ‘ mi sei mancata’.
Che gli ero mancata era chiaro’.oppure nascondeva una banana sotto all’asciugamano? A voi la risposta.
Chiusi la mente ai dubbi, o almeno cosi volevo fare, in quell’istante.
Perché a volte un istante può scorrere lento come una vita intera, e a volte &egrave fuggevole come passettini d’elfo?
La me stessa razionale voleva dargli una sberla e interrogarlo piantandogli l’abat jour in faccia, vederlo mentire o forse dire la verità, calmare le mie paure, consolare le mie ansie’la me stessa irrazionale voleva solo sentirlo ancora una volta mio’forse come una gatta in amore che segna il territorio volevo dargli ancora una volta tutta me stessa per mostrargli ‘ quello che sapevo fare”? O semplicemente, umanamente volevo solo sentirlo dentro di me per l’ultima volta di sapere la verità?
Ci sono domande destinate a restare senza risposta’almeno per me. Voi potete immaginare quello che desiderate’
La mia camicia volò via, dimenticata da qualche parte fra i divano e le mie insicurezze’le scarpe erano già state eliminate, la gonna scese lentamente accarezzandomi le cosce nude, ultimo baluardo di una mia presunta ribellione. Sotto non indossavo nulla, ero nuda come lo era la mia anima.
Vì gioiva del fatto che avremmo nuovamente goduto con il nostro vichingo, sbattendosene le balle di qualsivoglia implicazione sentimentale. Mentre Marco scendeva a baciarmi il seno e la pancia io ancora mi ponevo domande’ma per il momento l’unica risposta era ‘ lo voglio adesso non mi frega niente di niente’. Scese ancora spostando la sua bocca sul mio sesso già umido, gli piaceva scrivere cose.
Con la punta della lingua scriveva cose, piccole brevi frasi nella mia intimità ed io dovevo indovinare cosa diavolo stesse vergando con la sua lingua calda ‘ il più delle volte sparavo cose a caso, provateci ragazze’non &egrave semplice, ma c’&egrave da dire che questo gioco, seppure difficile &egrave comunque mooooolto divertente ed appagante; ma non era il tempo dei giochi, spostandomi mi avviai verso il grande letto, domandandomi se anche alla fantasmagorica ‘ altra’ avesse scritto frasi con linguaggi ( e quando dico linguaggi intendo proprio LINGUAGGI) da sms nella figa e soprattutto se nel letto ci fosse ancora l’odore di lei’ma a volte, come detto all’inizio &egrave il sesso che conta. In quel momento per me contava quello, una parte di me voleva essere ‘brava’, come se dimostrando la mia bravura potessi in qualche modo scacciare via in fantasmi, e un’altra parte di me voleva invece dimostrare superiorità e godersi solo la scopata. Ma io non so scopare. So soltanto fare l’amore!
Così presi fra le labbra il suo membro turgido, leccandolo e baciandolo con tenerezza e arroganza al tempo stesso. Come un cane col suo osso? O forse come una ragazza disperata? Lo feci scorrere fin giù in fondo nella mia gola, godendo dei suoi sospiri, in quei piccoli momenti era tutto mio, fuggevoli momenti, piccole vittorie.
Il suo membro mi soffocava, mi entrava nel profondo della gola, violava il mio palato, la mia lingua, il mio cuore. Piccole calde lacrime presero a scendermi lungo le gote’se le vide le scambiò per una conseguenza meccanica dell’atto in sé. Almeno credo.
Poi mi fu sopra, il suo peso che mi allargava le cosce, la sua bocca sulla mia. L’odore dei suoi capelli le sue mani dappertutto.
E’ strano come quando amiamo qualcuno diventiamo quasi tutt’uno col suo corpo. Conosciamo tutto, la grana della pelle, la disposizione dei nei, impariamo a riconoscere piccole costellazioni intime nella loro disposizione, ed ora i miei pensieri erano rivolti al fatto che un’altra donna probabilmente aveva navigato in quella galassia.
‘Mirta sei fantastica’ mi sussurrava nell’orecchio mentre entrava prepotentemente dentro di me.
Era come una dolce violenza perché il mio corpo lo voleva, il mio bacino seguiva i suoi movimenti cadenzati, mentre la mia mente urlava.
Dentro , a fondo, più in fondo, giù, tutto dentro, più forte, con forza, più veloce, ansima, stancati, sfogati, fammi male, godi e fammi godere ma sii solo mio! tutto! adesso!
Godetti all’improvviso, come se i sensi ed i corpo si fossero scordati di comunicare alla mente che avevano intenzione di entrare in un travolgente orgasmo. E anche se mi immaginavo lui che faceva le stesse cose con un’altra non mi fregava un cazzo. Assolutamente nulla’ero quasi fiera di me.
Riempiendomi il collo di baci e piccoli morsi mi fece girare mettere a carponi, e poi fu di nuovo dentro di me. Questa volta con furia, come se volesse farmi male’ma era un dolce dolore in confronto a quello che stava per piombarmi nel cuore. Le sue mani sui fianchi a guidarmi a sottomettermi ai suoi voleri, e io, donna senza faccia vedevo piccole lacrime bagnare il cuscino.
Il mio corpo mi tradiva. Come poteva godere e piangere al tempo stesso mentre la mente doveva decidere ancora da che parte schierarsi?!
La sua mano sul mio sesso a stimolarmi il suo bel cazzo piantato a fondo dentro di me, e quel fuoco caldo liquido, quella sensazione che appaga i nervi ed i sensi, come buttare giù un bicchiere di brandy in un sol sorso’
‘ Ti amo Mirta’. E poi il suo sperma caldo che mi arriva sulla schiena’.come se fossi una cosa da marchiare, e il senso di vuoto che lascia dentro di me quando esce’si butta sul letto e mi dice ‘ vieni qua, non dici nulla?’ se fosse tutto normale mi rifugerei fra le sue braccia aspettando il secondo round’ma ora voglio litigare’e non posso farlo con il suo marchio cocente sulla mia pelle’cosi mi divincolo e scappo nella doccia’
Mi dice qualcosa mentre me ne vado’ma io ho già acceso l’acqua’e mi rifugio in un mondo che mi monda dai pensieri e dai marchi a fuoco.
Quando uscii una strana calma mi pervase’Vì mi fece notare che era solo la conseguenza dell’appagamento sessuale’io mi sentivo forte perché in qualche modo avevo ottenuto qualcosa’forse di effimero, ma in quel momento mi serviva sapere di poter avere un minimo di controllo. Uscii dalla doccia, mi asciugai con calma, raccolsi i capelli in una crocchia scomposta sul capo e poi cosi nuda, come una dea guerriera mi accinsi a combattere una battaglia che avrei perduto.
La differenza tra i litigi fra innamorati e gli incontri di boxe &egrave che non c’&egrave un arbitro. Nessuno ti dice quali colpi sono sotto la cintura o quando andare nei rispettivi angoli e di conseguenza qualcuno solitamente si fa male.
Non sapevo come iniziare, non volevo cadere nemmeno nelle frasi fatte, nei luoghi comuni di dire ‘ mi tradisci’.
Così ricacciando indietro le lacrime mormorai con voce ferma ad un uomo nudo che mi guardava sorridendo: ‘ Lei passa sempre prima di me? Oppure ora se me ne vado torna subito?’
Mi resi subito conto che gli avevo un po’ bloccato ogni scappatoia. Gli uomini non sono mai capaci di nascondere bene le tracce dei tradimenti, dimenticano sempre qualchecosa’forse lo fanno apposta inconsciamente o forse sono semplicemente fatti cosi.
Marco si alzò a sedere e si coprì parzialmente con il lenzuolo, come se la discussione necessitasse di occultare il corpo del reato. Poi mormorò ‘ ma che dici?’. Probabilmente non riusciva a capire i sottili meccanismi che si erano susseguiti nella mia mente.
Feci un gesto nell’aria e poi dissi ‘ il profumo’le sigarette nel posacenere accanto al letto”una pausa strategica, anche perché quelle due cose dette cosi a parole, sembravano non incriminare più nessuno se non la mia insicurezza’e cercavo qualcos’altro un’altra prova per incastrarlo’e poi arrivo” e’la tua faccia!’
Se non fosse stato vero avrebbe sorriso, ed invece era pallido, si era coperto, non aveva parlato ma l’aveva ammesso. Le lacrime odiose, bastarde, traditrici, scesero giù inattese, stupide come me.
‘ Non capisci fammi spiegare”
Mi rivestii mentre l’atmosfera si faceva cupa, pesante, ad un tratto non volevo più essere lì. Non volevo più essere io!
‘ non dire niente perché almeno di sentirmi dire altre balle non lo merito’.
La mia voce incrinata mi faceva incazzare, più di tutto!
Si prese la testa fra le mani. Avrei voluto che facesse mille altre cose ma non fece nulla.
Se ne stava lì con la testa fra le mani come se una disgrazia gli fosse piovuta addosso’
Ed uscii, lasciando al porta aperta, e in un istante, ma di quelli brevi ero seduta in macchina, un istante dopo ero sulla strada del lago’
Spezzoni, come se la mente si prendesse delle piccole vacanze.
Seduta sul cofano a fumare una sigaretta mentre il vento accarezzava le acque nere del lago. Lo stesso vento che non sa leggere.

Graditi commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it
E non scordatevi di leggere anche i racconti precedenti!!
Mirta

Ma se il principe azzurro non fosse mai arrivato? Biancaneve avrebbe dormito per sempre nella sua bara di cristallo? O dopo un po’ si sarebbe svegliata, avrebbe svomitazzato la mela, denunciato la strega all’associazione consumatori e al N.A.S., trovato un lavoro, acquistato un vibratore azzurro, affittato un bell’appartamento e fatto un bambino grazie alla locale banca dello sperma? Dentro ogni donna single determinata e sicura di s&egrave c’&egrave una delicata e fragile principessa che aspetta di essere salvata? Le donne vogliono solo essere salvate? Oppure rifuggono questi luoghi comuni?
Abbiamo proprio bisogno di un uomo al nostro fianco? O possiamo anche fingere di farne a meno?
Io penso che in ogni donna che ha portato sul capo il cerchietto di Dolce & Cornuta, collezione primavera ‘ estate ci sia il recondito desiderio di rivalsa. Rivalsa che vorrebbe concretizzarsi inizialmente nel dimostrare la propria capacità di non avere bisogno di un individuo possibile omaggiatore di protuberanze cornute sul capo della compagna, e che poi sfocia invece nella necessità di dimostrare a tutti (ma soprattutto a se stessa) di poter fare ‘COME GLI UOMINI ‘. Ovvero scopazzare senza metterci il cuore.
Personalmente posso dire di avere tentato entrambe le strade, e su entrambe le suddette carreggiate ho beccato i lavori in corso’i classici MEN AT WORK.
Credo che il nostro apparato riproduttivo sia stato creato per essere complementare ad un altro. Credo che il nostro apparato gastro-intestinale non sia fatto per essere cornificate, poiché ulcere e malesseri non piacciono a nessuno, ed infine penso che ogni individuo, portatore sano di corna o meno, dovrebbe avere al fianco un altro individuo più o meno simile con cui condividere quel cammino irto di pericoli e dispiaceri, ma anche di gioie e meraviglie che &egrave la vita.
Questa &egrave la mia teoria personale per spiegarvi e soprattutto per spiegarmi, perché mi vado sempre ad incastrare con qualche individuo del sesso opposto.
Sperimentato che il sesso occasionale deve essere consumato solo occasionalmente e solo quando si presenta l’occasione, senza andarsela a cercare, avevo pensato di prendermi un periodo sabbatico di disintossicazione-after Marco.
Non &egrave che non ci sia stata male’anzi’era come vivere ogni giorno con un buco nel cuore.
Vi siete mai svegliati con la sensazione di avere dimenticato qualcosa? Per me era cosi tutti i giorni.
La tremenda sensazione di voler correre a dire a qualcuno di una cosa splendida che abbiamo appena vissuto, e sapere che quella persona a cui vorremmo dirla non fa più parte di noi &egrave quanto di più terribilerrimo possa esistere’
Per questo &egrave stata inventata la Vendetta.
Vì si era trasformata subito the day after macello in Vì per Vendetta!!
Vì : ‘ ed ora Voglio Vaneggiare su quando Vedrà quanto la nostra Veloce e Verace Vendetta sarà Vendicativa e quanto Velocemente gli diremo Vaffanculo” ed altri sproloqui del genere’ io in verità non Volevo Vendicarmi’anzi Volevo solo dimenticare tutto’ma l’insistenza della mia Vì x Vocina mi stava lentamente lavorando ai fianchi..così pensai che era triste marcire in casa quando potevo organizzare giusto qualche cosuccia per diVertirmi.
E poi lo ammetto, cari lettori e lettrici, un Marco non &egrave facile da dimenticare!
Alzi la mano quella donna che non ha mai fatto gli appostamenti all’ex fidanzato o al fidanzato’NO FERME ALT’vabb&egrave rimettetevi le mani nelle mutandine’che prometto che alla fine della storia verrà la parte clou e sarete felici di averle messe lì quelle dannate manine!
E va bene forse siamo in poche lo ammetto, ma vi prometto anche che avremo la nostra Viennetta’
Vì : ‘ Vendetta!’
Sì scusate Vendetta, no &egrave che quando finisce una storia io mangio quintalate di gelato’

La prima parte del Piano venne a galla nella mia mente quasi per caso, una sera quando cercando le chiavi della macchina nella mia borsa che &egrave tipo quella di Mary Spompins, riemersi con in mano delle chiavi non mie.
Primo pensiero ‘ ma vaffanculo pure quando cerco le mie chiavi mi devono venire in mano quelle di scorta della macchina di quel cretino’.’
Vì : ‘ ma &egrave Veeero che ce le hai ancora tuuuu’V V V V V x Vendetta’.’
Secondo pensiero ‘ ghgh’
Ok il secondo pensiero non &egrave da premio nobel, ve lo concedo, ma avevo tutti i neuroni sotto a fare gli straordinari’cercate di capirmi!
Decisi di seguire Marco, ovvero dove cazzo andava dopo il lavoro? Andava a trovare la sua fiamma? Andava dritto a casa o’
Vì : ‘ andava affanculo?’
o’
cosi mi feci prestare la macchina da un’amica per non essere troppo riconoscibile, mi appostai nei pressi del suo parcheggio aziendale’ed eccolo che esce.
Vì : ‘ certo che &egrave un gran figo anche vestito da lavoro’anzi con sta tuta da metalmeccanico me pare un California Dream Men!’
‘ Alora!! siam venute qua per Vendicarci o per sbaVare?! ( e da quando sei romana??)’
Vì : ‘ per Vendicarci, ma se sbaviamo un pochettino che male c’&egrave? ( no era per dare enfasi alla frase)’.
-_-‘
Così lo seguii da lontano, districandomi fra il traffico urbano e gli urletti decisamente poco eleganti di Vì che quando vede Marco mi pare sempre una gatta in calore.
Si recò a casa di una sue ex fiamma’tale Eva'( epporca Eva ci sta proprio benebenebene)’ed eccola che scende in sciantosi fuseaux rosa shoking, minitop modello ‘ non &egrave la rai ‘ ( se me la dai? Boh non ricordo), coda di cavallo e tipo 4 cm di trucco in faccia’
Rabbia allo stato puro’
Vì :’ nu dai non fare così poteva andare peggio”
non credo’ecco lì una perfetta taglia 40 strizzata in fuseaux che se pigli una taglia in meno vanno bene alla barbie, con la piega sempre perfetta ( forse ha una miniparucchiera nel cassetto del comodino…)
Insomma la conosco sta tipa, piena di soldi, bellissima e disinibita.
No vabbe dei difetti li ha anche lei’non ha molto cervello ma quando hai un bel fisico, ed i soldi per farti strafiga in fin dei conti puoi anche avere poco cervello, penso che sia una regola non scritta.
Una piccola parte di me voleva solo scappare a casa a mangiare la Viennetta’l’altra voleva consumare la Vendetta.
Vì : ‘ no dai non possiamo arrenderci cosi, ora siam qui..proseguiamo’
Cosi seguii il fedifrago e la sua Ottusangola, fino alla loro destinazione ovvero la palestra.
Non una palestra normodotata tipo quella in qui vado io , ma ovviamente in una di quelle più alla moda di Verona beach’nel suo caso Verona BITCh!
Del genere che se entri con un tampax non di marca se ne accorgono perché suona il coatto detector alla recepiton.
Mi appostai in un angolo poco illuminato, complici le prima tenebre della sera.
Vidi entrare la P.E. ( Porca Eva), e un Marco un po’ ingobbito seguirla’ proprio lui che in palestra si iscriveva sempre e poi ci andava tipo 3 volte al mese’
Misi mano al pacchetto delle sigarette, fedeli amiche di chi desidera farsi del male’
Non ero neppure giunta alla metà della prima che notai Marco uscire dalla palestra, sedersi su una piccola panchina, tirare fuori anch’egli il fedele pacchetto di veleno ed accendersi una ‘paglia’ come la chiamava lui.
Un po’ di tenerezza albergava ancora nel punto dove prima stava il mio cuore ed ora invece vi erano locati solo cocci scricchiolanti e non so perché ma vederlo lì tutto solo mi fece venire una strana voglia di abbracciarlo’subito scacciata come una mosca fastidiosa e sostituito col più sano pensiero di dargli una roncolata sulla faccia!!
Rimasi un’ora fuori dalla lusso-palestra alias accademia di chi se la tira, e per tutto il tempo Marco rimase fuori a fumare’a volte guardava in alto, ma non potevo scorgere il suo volto.
Poi P.E. uscì ed andò verso di lui, salutandolo con una bel bacio, poco passionale devo dire ma comunque un inequivocabile bacio’e subito la voglia di dare una roncolata sul muso anche a lei divenne quasi insopportabile’
Era quasi un sollievo che la rabbia avesse preso il posto del dolore, seppure il fatto stesso di trovarmi lì fuori, camuffata in un’auto presa a prestito ledesse inevitabilmente al mio amor proprio. Devo anche ammettere che durante quell’ora avevo immaginato di iscrivermi anche io in palestra per poi casualmente eliminare fisicamente la porca eva, magari in un incidente del tipo ‘ OH SCUSA QUANDO ME NE SONO ANDATA NON SAPEVO CHE FOSSI RIMASTA CHIUSA NELLA SAUNA ED ORA SEI BOLLITA COME UNA TESTINA DI VITELLO”
Oppure ‘ ooops scusami non volevo farti cadere il bilanciere da 25Kg in piena fronte”
Ma accantonai la cosa ritenendola veramente poco dignitosa’o forse avevo solo paura di sfigurare in un confronto diretto’
E poi in fin dei conti la colpa era di Marco.
La cosa che più mi scocciava &egrave che non aveva nemmeno tentato di negare’aveva accettato di perdermi cosi senza lottare come se non gliene fregasse nulla anzi, come se non vedesse l’ora di liberarsi di me!
Li seguii fino a casa e notai che la borsa di lei era rimasta sull’auto di lui’ seguii anche lui fino a casa. Dopodich&egrave attesi mezz’ora e quatta quatta complice il buio mi avvicinai alla macchina, tolsi l’antifurto ed aprii il bagagliaio’ed eccola lì la borsa della Porca Eva!!
Decisi di rovistarci dentro e trovaii oltre ad un bell’assortimento di indumenti taglia bambola anche una bottiglia di Gatorade aperta e consumata per metà.
L’istinto era quello di scioglierci dentro un paio di lassativi ma in fondo sarebbe stata una vendetta inutile’.anche se il solo pensarci mi dava brividi di gioia’optai invece per chiudere il baule, salire sull’auto di Marco e parcheggiarla poco distante, più o meno 4 posti auto più a destra’
Felice della mia piccola vendetta innocente risalii sulla mia vettura e tornai a casa.
Il giorno dopo mi trovai all’uscita della sua azienda circa 20 minuti prima della chiusura, questa volta con la mia auto, nascosta solo da un enorme paio di occhiali da sole, i miei lunghi capelli raccolti in una crocchia severa sul capo… c’era da spostare una macchina’come cantava Francesco Salvi!’
Non ancora felice introdussi un CD della Pausini nell’autoradio.
Forse avevo esagerato?!
Dietro alla mia voglia di innocue vendette si celava forse il desiderio di avere comunque a che fare con lui?
Vì non commentava, se ne stava seduta mestamente appoggiata alle mie ferite, ed ogni tanto ficcava un dito dalle lunghe unghie smaltate di nero nelle cicatrici.
Io attesi nascosta che Marco uscisse e poi lo guardai mentre smarrito non trovava l’auto. Stava forse credendo di impazzire? Infine salì e dopo poco vidi volare il cd fuori dall’auto.
Desideravo forse in quel modo che mi venisse a cercare? Volevo lo scontro? O volevo soltanto rivederlo?
Se mi avesse chiesto scusa l’avrei perdonato?
Quand’&egrave che l’arte di creare un compromesso diventa compromettente?!
Presa da questi sinistri pensieri mi stavo avviando verso la mia auto parcheggiata poco distante quando, cercando con mani malferme le sigarette e l’accendino rovesciai quasi tutto il contenuto della mia borsa sul marciapiedi. Mi acquattai subito e mi sistemai per bene gli occhiali scuri, e mentre le mie mani scendevano a raccattare alla veloce tutti gli oggetti che si erano spappardellati a terra, compresi i tampax e vari mascara e rossetti, vidi un bel paio di scarpe accanto a tutto il mio necessaire x le unghie.
Titubante alzai gli occhi’e..TERRORE, il capo di Marco se ne stava lì in piedi sorridendo, poi si abbassò ed iniziò ad aiutarmi.
Lo avevo visto solo una volta, mesi prima quando Marco me lo aveva presentato, era un manager in carriera aitante ed ovviamente, rigorosamente single, un tipo alla Keanu Reeves, quando fa il ragazzo per bene, con un sorriso smagliante ed una duplice laurea in ingegneria ed in economia e commercio.
Dottor G. : ‘ La aiuto io signorina, tutto bene?’
Non mi aveva riconosciuta, bene, calcandomi gli occhialoni sul naso ostentai un sorriso ebete tralasciando un particolare : agli uomini che vogliono restare single piacciono le donne ebeti!
Mormorai : ‘ Sì tutto bene, sa ero distratta” mentre mi affannavo a strappargli di mano la confezione intatta di preservativi alla banana .
Vì : ‘ sempre le solite figure!!’
Lui sorrise e mi disse ‘ perché non mi fa compagnia per un aperitivo?’
DONNE AL BIVIO NUMERO DUE!!
Vì’ :’ e vacci e prenditi una rivincita su Marco, cambia genere, questo &egrave un bel ragazzo, tutto chic’.pensa a come faresti rosicare Marco se ti vedesse con lui”
Ma come posso accettare? Dovrei dirgli tutto?
Vì ‘ e da quando prendere un aperitivo con qualcuno presuppone che tu debba dirgli chi sei e spiattellare tutto?’
A volte l’amor proprio ferito ci fa fare cose impensabili’ero felice a mio modo di avere calamitato l’attenzione di quell’uomo’
Vì : ‘ o tu o i preservativi alla banana’.’
Quasi come se fosse una piccola rivincita sulla bambolona taglia 40 che si scopava il MIO Marco’
Dissi ‘ ok vada per un aperitivo’.
Gli uomini quando vedono terreno fertile sanno essere tutti dannatamente affascinanti…si vedono bene.
Il Dottor G. era una panacea per la mia autostima ridotta allo zero assoluto.
I suoi modi di fare gentili, la cura nel parlare, ed il suo sorriso affascinante e forse due martini di troppo mi stavano lentamente facendo dimenticare che quello era il capo di Marco, e soprattutto che nella mia vita c’era stato un Marco.Così quando mi chiese qualcosa di me, mi inventai un improvviso appuntamento, non sapevo se inventarmi una vita falsa che andasse bene con la donna che lui avrebbe voluto o se dirgli tutto sembrandogli una squilibrata patetica. Non avevo via d’uscita.
Ma prima di salutarlo volle che ci scambiassimo i numeri di telefono’uscii dal locale col cuore in gola.
Ed improvvisamente tutto quello che avevo fatto, gli appostamenti, gli spostamenti d’auto mi sembrarono ridicoli e patetici.
Guidai fino a casa col cuore in gola, e mentre cercavo un parcheggio vidi una sagoma familiare appostata accanto al mio portone: Marco.
Parcheggiai.
Scesi dall’auto e mi diressi con passo deciso verso casa mia, come se non lo avessi visto’ora mi sembrava quasi appartenere ad una realtà parallela’una realtà in cui io avevo perso’ avevo perso la possibilità del mio Happy ending’Marco aveva ucciso la nostra favola. In qualsiasi modo fosse andata sarebbe sempre stato cosi.
Non appena fui a portata di voce mi venne incontro.
Con la tuta da california dream men che piaceva tanto a Vì.
Strattonandomi per un braccio mi ringhiò ‘ adesso dobbiamo parlare’, e mi spinse verso la sua auto. Io me ne stavo zitta e tutta la miriade di cose che volevo vomitargli in faccia mi stavano roteando nel cervello come le palline di un flipper impazzito, e nemmeno una voleva uscire fuori’mi stavano per uscire solo le classiche lacrime da idiota, perché trovarmi in auto con lui mi risvegliava una marea di ricordi’
Vedendomi piangere in silenzio, accostò l’auto.
Marco : ‘ ora mi ridai le mie chiavi e la smetti con questi giochetti, stai solo facendo i capricci’.
Una rabbia sorda si impadronì di me’
‘ se non erro sei tu quello che ha pensato di andare a scopare in giro i capricci, li hai fatti tu’
In cuor mio sapevo di non avere scuse per le mie bambinate ma mi erano parse divertenti quando le avevo fatte ed ora non sapevo piu nemmeno perché.
E’ vero forse lo avevo tradito anche io ma era PRIMA che decidessimo che stavamo assieme ‘PER SUL SERIO.’. Quelle non contavano’
Vì : ‘ sei sempre indulgente con te stessa’.’
Frugai nella borsa e gli buttai le chiavi addosso, urlando
‘ sei un grandissimo bastardo, quando finalmente mi ero innamorata di te mi hai dato una coltellata alla schiena, grandissimo stronzo!’
La mia mano più rapida del mio pensiero gli diede un violento schiaffo.
Mi aspettavo uno schiaffo di rimando ma non arrivò
Marco ‘ colpiscimi ancora se ti fa stare meglio’.
Vì ‘ e spaccagli la faccia!! Staccagli le braccine ed usale per percuoterlo!!’
‘ Vaffanculo ! Scopati la tua troia vi meritate l’uno con l’altra!’
Odiavo la mia voce tremebonda come odiavo che lui anche cosi stravolto, stanco, sporco, con una guancia rossa e la barba trascurata fosse così bello.
Lui se ne stava zitto.
La sua passività mi mandava in bestia, optai per un altro schiaffo, sentìì un bruciore intenso sul palmo della mano, subito dopo, probabilmente lo avevo colpito molto forte.
Non reagiva. Se ne stava lì fermo’mentre stava oramai calando la sera, quella giornata si stava spegnendo, ed io non sapevo più cosa fare’ mi aspettavo una reazione, delle scuse, delle giustificazioni alle quali poter controbattere e non arrivava nulla’
Marco si voltò verso il parabrezza, guardando davanti a sé.
Poi mormorò qualcosa’
Sul subito non capii, mi sembravano le parole più assurde che potesse dire.
Vì : ‘ eeehh? Che cazzo ha detto? ‘
‘Cosa?’
Nella mia voce c’era rabbia.
E cosi lo disse di nuovo’
Ma ancora non riuscivo a collocarle in quel contesto’
Vì ‘ opporcamalura’
‘ Che cazzo stai dicendo??’
Il mio tono stava salendo, volevo capire, il mio cuore batteva forte, sentivo le orecchie ronzare, non capivo’
Poi lui si girò verso di me, e guardandomi negli occhi disse per la terza volta con voce calma, rassegnata
‘ Ti amo. Ho detto che ti amo.’
Un brivido mi corse lungo la spina dorsale’
Vì ‘ temo che siamo capitate in una puntata di AI CONFINI DELLA REALTA’ !!’.
Qualcosa si stava rompendo dentro di me. Ma ancora non riuscivo a cogliere il nesso’
‘ fammi indovinare: e per dimostrarmi il tuo immenso amore ti sei scopato un’altra’.o meglio mi butto ad indovinare’sei inciampato ed il tuo cazzo per pura sfiga &egrave scivolato dentro alla Eva.’
Ecco il pensiero di quella cosa mi fece tornare le lacrime’
Marco ‘ No. E’ successo due mesi fa. Quando non stavamo ancora assieme, cio&egrave non seriamente, sono uscito con lei perché mi ha chiamato piangendo che il suo fidanzato l’aveva lasciata e voleva suicidarsi, cosi per distrarla, sai in nome dei vecchi tempi.’
Pausa.
Aspettava che dicessi qualcosa ma io non avevo nulla da dire ero incredula stavo solo ascoltando’
Marco ”mi era sembrata cosi fragile e poi mi &egrave saltata addosso e”
La mia faccia doveva essere diventata cosi incazzosa che si zittì per un attimo, poi proseguì:
‘ e’lo so non ho scuse, potevo dire di no, ma non riuscivo a staccarmela di dosso e poi non sono più riuscito a dire di no e”
Io : ‘ se ti aspetti che mi intenerisca ti sbagli, non ti avrà mica violentato !! CAPISCI ANCHE TU CHE &egrave UNA CAZZATA!!’
Marco : ‘ No, l’ho voluto anche io, ad un certo punto me la volevo fare, mi stuzzicava e ho pensato che in fondo era solo una scopata, e basta ma invece”
‘ Invece ti sei innamorato della Troia, cazzo Marco già ci stavi assieme e le cose non andavano e ci sei ricascato?! TI ODIO SEI UNO STRONZO!’
Marco : ‘ Sì sono stato stronzo, ma non mi sono mai innamorato di lei, anzi me la sono scopata e basta e la cosa non mi &egrave nemmeno molto piaciuta cio&egrave insomma una scopata cosi , una roba stupida’e poi non l’ho più rivista lo giuro e..’
‘ ma smettila se &egrave pure stata da te’NON MI RACCONTARE BALLE MARCO ALMENO L’ONESTA ME LA DEVI’
Con voce calma ricominciò a parlare mentre le sue mani tremavano alla ricerca di una sigaretta :
‘ e poi qualche giorno fa &egrave venuta da me, &egrave incinta il bambino &egrave mio.’
SILENZIO, MACIGNO SUL CUORE. PANICO.
Marco : ‘ Ho fatto tante cazzate, stavolta devo fare la cosa giusta, se non ci sposiamo lei si libererà del bambino, mi ha minacciato anche di ammazzarsi’e non so cosa fare, ora stiamo uscendo per vedere se le cose funzionano’volevo solo che tu te ne andassi che non vedessi tutta questo schifo. Che la mia cazzata non ti facesse più male del dovuto’volevo solo che tu te ne andassi, lontano da me.’
La sua voce si faceva sempre più flebile, ed era come se si fosse tolto un macigno dal cuore’
‘ ma’non hai usato delle precauzioni?’
Marco ‘ sì certo ma a volta possono essere bucati o che so io’non lo so..’
‘ ma sei certo che sia tuo?! Marco cazzo s’&egrave fatta mezza città”
Vì: ‘ oh ma che sei solidale con il nemico?’
Marco : ‘ non lo so beh penso di si insomma i tempi, cio&egrave non lo so le ho creduto..’
Gli uomini’a volte cosi ingenui’a volte cosi stronzi..
Non sapevo cosa fare ma mi veniva da piangere.
Piccole lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi, lacrime per la nostra favola che non poteva avere un lieto fine, per Marco che stava male, anche se aveva commesso un errore, per me che non sapevo come smettere di amarlo’
Io ‘ marco come si fa a smettere di amare?’
Dissi fra le lacrime’
Marco ‘ non si può Mirta.’
Aveva gli occhi lucidi
Marco ‘ non posso sopportare di farti stare cosi male..per questo avrei preferito non vederti mai più, ma forse non lo volevo davvero’sono uno stronzo!’
Con il pollice mi pulì le lacrime dal viso. Era cosi serio e cosi bello’che mi venne naturale sporgermi verso di lui e baciarlo.
La foga con cui rispose al bacio quasi mi travolse. Come se in quel bacio ci fossero tutte le cose che pensavamo ma che non volevamo o che non potevamo dirci.
E poi le sue mani che mi trascinavano verso di lui.
‘ Ti amo Mirta, ti amo tanto’ mi mormorava fra i capelli mentre oramai ero in braccio a lui e lo desideravo con tutta me stessa’ come se volessi riappropriarmi del mio territorio in lui.
Mi tolse la giacca con gesti rapidi impazienti
‘ ti voglio, ti prego non dirmi di no ne ho bisogno amore’
Io non parlavo lo baciavo e basta lo divoravo, con baci violenti e con mani impazienti.
‘ sarà difficile uscire da questa tuta’ mi disse ridendo e quella piccola risata ci commosse entrambi, come una piccola isola di felicità in un mare di casini.
Io non parlavo volevo averlo anche io, mi liberai dei pantaloni, mentre lui mi apriva la camicia.
La sua tuta non era facile da togliere come quella dei California Dream Men’fu difficile sfilargli le maniche, sotto portava una t-shirt macchiata.
‘ in effetti sono tutto sporco faccio schifo.’
Si fermò, guardandomi’.ma sapevo che dietro a quelle parole se ne nascondevano altre’ che voleva dirmi ‘ non voglio farti ancora più male’.
Voleva delle parole da me ma io non ne avevo’io avevo solo il mio corpo che desiderava il suo affanculo la ragione e affanculo la logica, l’orgoglio e la rabbia.
Gli sfilai la maglietta, e lo baciai sul petto, sentivo il suo odore forte e pungente ma invece di farmi schifo mi eccitava ancora di più, fu quello a farmi capire come e quanto lo amavo!
Riuscimmo non so come a sfilare anche la tuta e lì sul ciglio di quella strada, seminudi, nell’abitacolo della sua auto c’eravamo solo noi due.
Come era possibile che da fidanzata fossi diventata ora l’amante?!
La strana ineluttabile ironia della cosa mi lasciava stupita ed in un certo qual modo mi stavo prendendo una grossa rivincita’almeno al momento..
E poi fu dentro di me.
Inizialmente era dolce quasi timoroso che da un momento all’altro potessi cambiare idea, rifiutarlo, ma poi il suo corpo ed il mio iniziarono a muoversi in sincrono, i corpi non dimenticano.
Il suo cazzo era piantato dentro di me ed almeno in quel momento, finch&egrave mi restava dentro, era tutto mio, mente e corpo.
Spingeva e mi mormorava dolci sciocchezze sul collo, ma i suoi sospiri mi facevano pensare ai temporali estivi e a tutta la rabbia che sfogano.
‘ ma dopo quella volta ci sei andato ancora a letto?’
Gli chiesi cosi a bruciapelo mentre era dentro di me, mentre mi scopava.
Si bloccò senza uscire.
‘ No, a dire il vero non mi viene più nemmeno duro con lei, ci ha provato il giorno dopo che abbiamo litigato io e te, ha provato a farmi un pompino ma non ci sono riuscito’e te se ti bacio mi si drizza” mi disse sorridendo. Quel sorriso sbarazzino eppure da stronzo.
Lo amavo e lo odiavo per quello che mi stava facendo’
Poi riprese i suoi movimenti ed il mio corpo le seguiva in quella danza’
‘ Amore voglio sentirti godere’.’mi disse all’orecchio, mentre entrava profondamente in me , con un dito prese a stuzzicarmi il buchino posteriore, un dito, piano lentamente poi due’
‘ Godi amore lo so che cosi ti piace’ mi disse con voce roca mentre le sue spinte diventavano più violente sentii l’orgasmo arrivare come una liberazione, mi mancava il fiato e mi accasciai su di lui, poi mi spostai lentamente sull’altro sedile e mi abbassai per farlo godere con la mia bocca.
‘ lascia stare’
Mi disse sorridendo’
‘ perché? Dai’
Marco : ‘ non voglio sono sporco, ho cattivo odore e poi sono contento cosi, volevo solo sentirti venire e sentirti ancora mia’
Le mi insistenze furono inutili,ed alla fine prese a rivestirsi’
Non sapevamo ancora come sarebbe andata a finire questa storia’
Io sapevo che da cornuta ero diventata amante’
Mi trovai a riflettere sulla meccanica delle separazioni in un tribunale &egrave una giuria a decidere l’esito finale, in una relazione sono le vittime stesse che devono decidere il proprio destino. Ma come riuscire a trovare una via d’uscita? Abbiamo bisogno della distanza per riavvicinarci?
Avevo paura.
Paura di quella storia e di tutte le conseguenze’
Quando sei giovane tutta la tua vita &egrave dedicata al divertimento, poi cresci e impari a essere prudente, potresti spezzarti qualche osso, o il cuore. Guardi prima di saltare e qualche volta non salti per niente perch&egrave non sempre c’&egrave qualcuno ad afferrarti e nella vita non c’&egrave rete di sicurezza. Quando ha smesso di essere divertente e ha cominciato a far paura?
( to be continued)

Commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

Dopo la nottata delle meraviglie passata con Marco era giunta infine la mattina’ che mi aveva trovata sola, nella mia camera da letto, a domandarmi come cazzo fosse possibile passare dal ruolo di fidanzata, a quello di amante con un semplice rimescolìo di carte e ruoli.
Del tipo ‘ vabb&egrave, Vita, sei corta e visto che mi pare d’essere felice con sto marcantonio di Marco, m’arrendo e ammetto che lo amo”
Vita : ‘ sei sicura ?’
‘ mah mi pare di si’.cio&egrave sono quasi certa, insomma non si &egrave mai certi certi di nulla però’.direi di si. Si si.’
Vita : ‘ l’accendiamo?’
‘ mah non ne sono certerrimamente certa’magari chiedo l’aiuto del pubblico”
Vita : ‘ beh puoi anche dare ‘na girata alla ruota’proprio perché sei te’
‘ vabb&egrave dai do’ un’ultima girata alla ruota, sì”
TADADADAN!!!!
Vita: ‘ s’&egrave verificato un errore irreversibile e l’applicazione sarà terminata”
‘Ma nuuuuo che cazzo, per una giratina’spe ‘.riavvio’.’
Vita ‘ ok ma ora le cose stan cosi : te sei cornuta ed amante e la porca Eva, che di seguito chiameremo solo P.E. per abbreviare, &egrave la sua morosa ufficiale ed aspetta un pargolo da lui.’
E’ come essere al casinò’.se sappiamo che il banco vince sempre’perché la febbre del gioco prima o poi ci prende?
Mi rigiro nel letto, ho un peso sullo stomaco. E’ come se avessi inghiottito qualchecosa di duro e freddo che mi fosse rimasto incastrato nell’esofago.
Ero in una brutta posizione’
Vì : ‘ oH beh non era poi cosi scomoda ieri notte sta benedetta posizione’mmm che bei ricordi’ ‘
Mi deprimo ancora di più pensando a quanto ero felice ieri.
Sono come un’ubriacona dell’amore’quando voglio amare non mi interessa nulla, voglio solo farlo’e poi a mente lucida mi riprometto di smettere!
Perch&egrave permettiamo all’unica cosa che non abbiamo di rovinarci quelle che invece abbiamo?
Basterebbe lasciare andare Marco per la sua strada, una strada che si &egrave scelto in fondo lui.
Vì : ‘ nuuuoooo scopiamocelo almeno ancora un po’? non ti eccita sapere che presto sarà papà?’
Sigh! La mia vocina ‘ma dove sarà l’interruttore per spegnerla?!
Ma una piccola parte di me sa che sono cose che possono capitare’insomma la vita non &egrave un film e lui in fondo ha commesso solo un errore’madornale si ma chi non ha mai sbagliato!?!?
O forse sono troppo leggera. Insomma non &egrave cosa da poco.
Potrei perdonarlo se mi avesse solo tradita, ma non posso accettare di essere la sua amante. Non sono brava a fare la parte dell’ALTRA donna. Già faccio fatica a fare la parte di QUESTA donna!!
Vì : ‘ Beh allora lasciamolo nel suo brodo e cerchiamoci un altro marcantonio’tipo il Dottor G.’
Ma il pensiero di non potere avere più Marco’la sua barba ispida contro la mia bocca, le sue mani grandi e calde, i suoi occhi, e
Vì ‘ il suo cazzo!! Te lo stavi dimenticando’se non ci fossi io!!’
‘e soprattutto la sua voce ed il suo modo di fare, insomma tutto di lui, mi fa stare male.
Male male male.
Merda!
Mi alzo e mi faccio un caff&egrave forte. Ma non serve a molto sono come stordita in un limbo. So di dove prendere una decisione.
Devo prendere quella giusta!
Anche se fa male, meglio un taglio netto Meglio soffrire una sola volta invece di stare male giorno dopo giorno!
Gli dirò che lo amo, ma che non sono fatta per questo genere di cose ecco!
Vì : ‘ ecco brava, cosi invece di stare qui a struggerci per lui troveremo un altro, mi raccomando, PRESTANTE, per cui struggerci!!! Ahhh il fascino ella novità, il brivido della conquista’togli i reggicalze dalla naftalina vah!’
Sì si farò cosi. Meglio ora che dopo.
Meglio farlo adesso prima di soffrire e poi doverlo fare comunque!
DRIIIIIIIN
Telefono
DRIIIIIIIIIIIIIIIIN
Suona il telefono ‘.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Vì : ‘ rispondi sta diventando insistente sto suono onomatopeicamente improbabile nel 2008!’
Io : ‘ pronto.’
Marco : ‘ Ciao Amore , volevo dirti grazie per ieri sera, mi hai ridato la voglia di vivere”
Vì : ‘ diglielo adesso prima che sia tardi digli che puo’ anche crepare e noi ci troviamo uno PRESTANTE ecc’tralascia la parte del reggicalze magari’.’
Io : ‘ ah si ieri’.si vero.’
Vì : ‘ diglielo ADESSO. ORA. LIFE IS NOW lo sa pure Totti! ( anche se lui dice NAU)’
Marco : ‘ Stella possiam vederci in pausa pranzo? Ho bisogno di vederti mi manchi già’
Vì : ‘ ecco bravo pesciolone, digli no che può fottersi, prenditi una rivincita ! Massacralo adesso che &egrave debole!!’
Io : ‘ ok, vengo da te ?’
Vì’ : ‘ maccheccazzo! ‘
Marco : ‘ no sai non si sa mai non voglio insospettirla, passo io, parcheggio lontano e poi vengo a piedi’
Vì : ‘ speriamo lo tirino sotto nel tragitto!’
Io : ‘ ok’
La cosa devastante della mia vocina alias ‘ Vì’ &egrave che mi da sempre torto’Lo Spirito di Contraddizione Potente in lei, lui &egrave…come direbbe Maestro Yoda.
Ancora una volta ho calpestato le mie idee per lui.
Se un tempo mi sentivo amata e corteggiata ora mi sento solo una vittima. Un’anima dannata. No non D’annata’non sono ancora cosi vecchia!
Passo un’inquietante mattinata a decidere cosa mettermi, non posso sembrare né troppo aggressiva come se volessi conquistarlo a tutti costi’
Vì : ‘ ah e invece cosa vuoi?’
Zitta tu!
E nemmeno sembrargli sciatta, come se non me ne fregasse niente.
Vì : ‘ ma non corriamo questo pericolo temo’.
Rimpiango i bei tempi in cui avrebbe fatto di tutto per me’o almeno cosi mi faceva credere ed era bellissimo credere’come direbbe MULDER : I WANT TO BELIEVE.
Eppure quei bei tempi non li ho saputi apprezzare, forse &egrave uno scherzo del destino? Se non cogliamo l’attimo, quando quell’attimo &egrave fatto apposta per noi, diventa veramente un attimo FUGGITIVO invece di fuggente?

Forse &egrave proprio quando non possiamo avere una cosa che la desideriamo con tutti noi stessi, credo che sia nella natura umana.

Ho ribaltato due armadi ed una cassapanca, &egrave mezzogiorno passato e sono ancora in pigiama.
Ho fumato mezzo pacchetto, ho mangiato 2 brioches e bevuto 3 caff&egrave’questa storia dell’amante mi ucciderà.
Se camminando per strada vedi un tombino aperto, solitamente ci sono indicazioni, attenzione keep out’.ma per un cuore aperto che avvertimenti ci sono?
Il mio cuore, come sempre, mi stava mettendo in serio pericolo.
E soprattutto al parte dell’ALTRA mi era cosi sgradevole?
Perché quella situazione da un certo punto di vista mi sembrava cosi eccitante?!
Il campanello.
E io sono in pigiama e l’appartamento &egrave un macello che pare si esplosa una bomba’
Vì : ‘ chettifrega mica sei la moglie che deve tenere in ordine’ora sei l’amante!’
-_-
Corro ad aprire e mi trovo un Marco leggermente trafelato davanti.
Sono gelosa di questo Marco che per non farsi beccare ricorre a sotterfugi. E Sono orgoglioNA di questo Marco che s’&egrave fatto due isolati a piedi per venire a da me anche solo per un’ora’
Ho deciso che CORNUTI &egrave bello. Perché spesso la cornuta NON SA.
E’ invece l’ALTRA quella che sa’ed &egrave tremendo sapere!
Marco resta a pranzo’e no’non ci siamo saltati addosso come due salmoni infoiati.
Stavolta almeno per ora debbo deludervi. E autodeludermi.
Quasi avrei preferito, perché il sesso dice tutto senza le parole e fa bene, fa godere.
Le parole invece, quelle sono taglienti e fanno male.
Allora si sta attenti a cosa si dice, per timore di ferire l’altro e soprattutto si schivano gli ostacoli per il timore ben peggiore che l’altro ci ferisca.
E quindi Eva diventa ‘lei’.
E ‘lei’ &egrave sempre fra noi, una presenza costante, seppure assente, innominata eppure fastidiosa. Odio sentirlo dire che dobbiam stare attenti’ma attenti a cosa poi ?
Chi lo vuole questo bambino? Chi la vuole questa storia’la vuole solo ‘lei’? O un po’ anche lui? E’ vero che non ci va a letto? E’ vero che lo fa solo per dovere?
Perché devo essere solo io a perderci qualcosa?
E se stare con lei &egrave cosi giusto’come puo’ sembrargli giusto iniziare questa cosa nuova già col piede sbagliato?
Se ne va lasciandomi con un appuntamento alle sette, in videoteca, dove ‘lei’ tanto non ci va.

E’ strano.. solo quando la nostra incolumità fisica &egrave in pericolo prendiamo delle precauzioni. E le nostre emozioni? Sarebbe bello se ci fosse un manuale per metterci in guardia sui comportamenti che potrebbero rappresentare un rischio per noi e le nostre relazioni. Dovrebbe esserci un manuale sul sesso SICURO. Ma non nel senso che ti protegga da gravidanze indesiderate ( che abbiamo visto danno i loro frutti) o da malattie sessualmente trasmissibili, un modo di fare sesso senza distruggerci l’anima.
Dovrebbero brevettare dei profilattici per il cuore.
Stimolanti per LUI e’.INDOLORE per lei.
—————–
Alle sette, nonostante le sentite rimostranze di Vì, sono in videoteca’.ci fermiamo a parlare fuori’
Improvvisamente abbiamo mille cose da dirci.
Improvvisamente il tempo ( poco) che abbiamo a disposizione ci sembra pochissimo, forse perché finch&egrave parliamo non dobbiamo per forza separarci’
In fondo al cuore l’idea che lui, dopo, andrà a casa da ‘LEI’ mi distrugge l’anima. Ma finché &egrave qua e ci parlo, non ci penso, ed il dolore mi pare quasi sopportabile. Quasi.
Eppure dobbiam separarci.
Mi viene il ‘magone’ come ai bambini, quando gli si dice che la festa &egrave finita e devono tornare a casa.
Ha iniziato a piovere, e c’&egrave quel colore nell’aria. Quel colore che non &egrave un colore e che porta via tutti i colori. Anche dall’anima.
Gli sfioro una guancia, e lui appoggia uno zigomo contro la mia mano.
Quel contatto &egrave cosi intimo che sento il cuore perdere un battito.
Chissà se anche con ‘lei’ fa così?
Chissà se i suoi occhi hanno questa luce imprigionata dentro quando sta assieme a lei. Occhi colorati, in un’atmosfera senza colore?
Mi volto e vado verso la macchina.
Gli faccio un cenno di saluto con la mano, perché non voglio che veda questa cazzo di lacrime da ragazza debole che si confondono con la pioggia.
Salgo e accendo, parto rapida. Non posso vedere la sua auto che farà una strada che lo porterà da lei.
Mi chiedo se tutte le amanti del mondo, le ALTRE donne, soffrano cosi.
Se la risposta &egrave sì’vorrei sapere chi glielo fa fare!
Devono amare tantissimo e ancora di più perché altrimenti questa roba &egrave insopportabile.
Sono l’ALTRA da solo 48 ore e già sto sfiorando l’esaurimento nervoso!!
Forse al dolore ci si abitua? Mi verranno mica i calli sul cuore?!
E’ scesa la notte, piove ma si vede la luna, solo un piccolo spicchio’.
Sono ferma al semaforo, la pioggia &egrave sempre più violenta, si si incazzati cielo, guarda se potessi..PIOVEREI anche io!! Un bel nubifragio!!
Poi sento picchiare sul vetro, mi spavento tantissimo!
Ed &egrave lui.
&egrave lì fuori bagnato zuppo.
Abbasso il finestrino, con aria interrogativa credendo che abbia dimenticato di dirmi qualcosa’ed invece mette dentro la testa’
Le sue labbra sono fredde e bagnate.
Si appoggiano sulle mie in un bacio urgente.
La sua lingua scorre sulle mie labbra, salate, per le lacrime’le schiude.
Una mano mi preme sulla spalla, la sua lingua &egrave nella mia bocca.
Vorrei aprirla tutta e divorarlo, cosi nascosto dentro di me sarebbe soltanto mio.
La sua lingua &egrave calda, mi sento sciogliere qualcosa dentro’
Le macchine attorno a noi suonano il clacson, stiamo intasando l’incrocio’ non me ne frega un cazzo.
Lui ha fatto questo.
Se ne &egrave fregato che qualcuno ci possa vedere’
I clacson sono solo una sinfonia sotto alla luna, con un’orchestra di archi di lacrime e di pioggia come base.
Si stacca da me.
‘ Ti seguo’ mi dice’.
Non mi ricordo nemmeno come ma siamo lontano dal traffico, ho guidato fino al lago.
Controllando ogni due nanosecondi netti se lui mi sta seguendo’
Qui non piove più.
Fermo in un posto un po’ isolato, dove vado sempre per pensare’
Scende e mi raggiunge’
Sale in macchina, ci guardiamo’&egrave ancora bagnato di pioggia, ma sorride.
Vorrei scrivere che non c’era bisogno di parole’ma le stesse parole taglienti che ci fanno paura sanno anche consolarci’
‘ ma non devi andare da lei?’
Marco: ‘ si’
‘ e quindi?’
Marco : ‘quindi sono qui con te, perché voglio stare con te.’
So che sono le parole solo per una sera’.mi va bene cosi. Le ALTRE imparano ad accontentarsi di piccole bugie, per non affettarsi il cuore.
Ci baciamo con calma, come se non avessimo fretta di saltarci addosso’sappiamo fingere bene’noi due.
Porto una camicetta nera, senza reggiseno sotto, l’acqua e l’eccitazione mi hanno fatto inturgidire i capezzoli, lui scende lentamente a baciarli, attraverso la stoffa leggera.
Succhia e li tortura, metodicamente, prima uno e poi l’altro, mentre io mi inarco sul sedile, frustrata dal non poterlo sentire subito contro di me.
Le mie mani fra i suoi capelli bagnati di pioggia, a ricordarmi che &egrave sceso in pieno centro, in mezzo ad un incrocio per baciarmi.
Mi infila una mano sotto alla gonna’
Squilla il cellulare’tratteniamo entrambi un secondo il respiro’poi lui con un sospiro lo prende dalla tasca’lo guardiamo ‘c’&egrave scritto ‘ Eva’ sul display.
I cellulari non hanno cuore!
Nemmeno i ripetitori’.cio&egrave voglio dire sarebbe stato carino se lì non ci fosse stato campo’o no?!
Trilla’
Trilla ancora’
Marco lo guarda, apre lo sportello, scende, io credo che sia sceso per rispondere.
Invece mi stupisce’lo lancia via, con rabbia, verso il lago’.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime’
Risale in macchina’. Io riesco solo a pensare a quant’era sexy mentre lo lanciava via.
Marco : ‘ evvaffanculo!!’ mi dice ridendo.
Sorrido’non so che dire’
Marco ‘ dove eravamo rimasti?’
‘ah non so’non mi ricordo’.’
Marco ‘ per non sbagliarci riprenderemo daccapo’.
Mi succhia nuovamente i capezzoli, con rinnovata calma, mentre io sono agitatissima, e non faccio che pensare al cellulare gettato via cosi.
La sua mano scende fra le mie gambe’
Marco : ‘ eri partita bene senza reggiseno’e vedo che però ti sei messa gli slip’non va non va non va’.’
Sorride’&egrave un sorriso strano, chissà se tutte le ‘ ALTRE’ vedono l’amore nei semplici gesti e nei sorrisi?
Mi sfilo gli slip, lui li prende e se li mette in tasca, ridendo.
Poi mi bacia e mentre mi bacia armeggia col sedile per farlo reclinare’.in un botto sono distesa con lui: sopra ridiamo come due ragazzini’lui scavalca il cambio, il cruscotto e tutto l’armamentario, che non &egrave facile per un orso alto più di un mt. e 90′
Sentirlo sopra di me &egrave bellissimo’
Si slaccia i pantaloni, armeggia un po”.e gli &egrave facile entrare dentro di me, sono bagnatissima, scivola dentro come fosse la cosa più semplice del mondo.
E poi tratteniamo un attimo tutti e due il respiro’.
I suoi movimenti sono rapidi ed urgenti, non &egrave mai stato cosi frettoloso’e subito il tarlo del dubbio mi rosicchia l’anima’.vorrà sbrigarsi per andare da lei?
Faccio fatica ora a rilassarmi’&egrave dura la vita dell’ALTRA!
Ma poi questo suo modo impellente di prendermi mi trascina via, le sue mani, sul mio seno mi fanno quasi dimenticare dove siamo e chi siamo’
Mi appoggia un dito sulla bocca, mentre mi scopa a fondo’fa scorrere il suo dito sulle mie labbra, lentamente, poi mi apre le labbra’
Marco : ‘ succhialo come se mi facessi un pompino” mi ansima con voce roca nell’orecchio’
Ed io eseguo, come incantata da quella voce…scorro la mia bocca su quel dito, mentre lui col suo cazzo scorre dentro di me , veloce, ancora , sempre di più, più in fondo’ansima, e setire i suoi sospiri mi da i brividi.
Sta piovendo anche sul lago ora’ la nostra sinfonia sotto alla luna, ha un nuovo ritmo, quello di noi due.
Sto venendo, e le mie contrazioni lo eccitano, da due spinte forti e viene dentro di me. Poi rimane lì’.appoggiato, quasi mi schiaccia.
E’ un grande peso da portare, ma non mi importa, voglio sentirla ancora questa sinfonia.

( continua)

Sono graditi come sempre commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it

”I wish, I wish, I wish in vain,
I wish I had my heart again,
And vainly think I’d not complain,
Iss guh day thoo avorneen slawn”

Clannad ‘ Siuil a Ruin

Mi sono fatta male’&egrave quasi un sollievo’ mi massaggio la caviglia dolorante, &egrave un sollievo provare un dolore fisico, qualcosa di tangibile, per cui possiamo fare qualcosa. A casa mi ci metterò del lasonil, due garze boh qualcosa farò e mi passerà. Invece &egrave difficile mettere del lasonil sul cuore.
Il mio respiro ansante mi ricorda che non posso smadonnare perché mi beccherebbero.
Vi starete domandando cosa sto combinando’beh sono in appostamento! Che domande! Purtroppo ci sono stati dei problemi, insomma &egrave vero fra di noi sembrava finita’lui mi ha lasciata’ma poi in qualche modo arcano &egrave tornato’ed io da fidanzata ufficiale sono diventata l’ALTRA donna’cosa alquanto complicata visto che già ho dei seri problemi ad essere QUESTA donna! Lui &egrave in procinto di iniziare una nuova (falsa) vita con una donna che a detta sua non ama’ma che gli darà qualcosa che io non posso dargli : un figlio.
Se volete sapere tutta la storia leggetevi i racconti dal numero uno ^_^
Quando una cosa che ci &egrave stata prestata non ci serve più sarebbe quantomeno educato restituirla’io gli avevo dato il mio cuore’e lui’beh lui se l’&egrave tenuto. Non sono mai stata brava a resistere alle tentazioni’e lui &egrave la mia tentazione! Vorrei riavere il mio cuore indietro! Perché lui cosi col mio cuore fra le zampe &egrave troppo potente! Lui &egrave tutto quello che mi sono convinta di volere: &egrave bello, desiderabile, sexy affascinante…ed io’beh io sono soltanto io. Come posso reggere a tutto questo? Io ricordo l’odore della sua pelle, ricordo le sue mani su di me, la prima notte assieme, il suo sorriso sghembo, i suoi occhi liquidi di desiderio, ricordo tutto cazzo! Riprenditi i ricordi e ridammi il mio cuore! Perché cosi non posso vivere! Rilascia l’ostaggio e lasciami andare’non posso alzarmi alla mattina e pensare che tu non sei più mio!
Mi sono arrampicata nottetempo fino alla finestra della P.E. precedentemente nota come Porca Eva, la sua ‘nuova’ donna’quella che l’ha fregato insomma’o meglio che ha fregato me. Perché una piccola parte di me, in fondo allo stomaco, non &egrave convinta, o almeno non fino in fondo, che a lui questa situazione non spiaccia cosi tanto.
La P.E. ovviamente vive in una bella villetta non in un appartamento incasinato come me, e la finestra della sua stanza &egrave ovviamente al primo piano, cosi mi sono dovuta arrampicare, passando prima da una sedia da giardino, ad un gazebo in ferro e poi arrancando e spezzandomi due unghie, mi sono appesa ad una grondaia, sbattendo una caviglia contro al maledettissimo gazebo ed infine eccomi qua, schiena contro il muro, caviglia dolorante, mano a tenermi contro un tubo che spero non sia dell’acqua, perché se lo sradico sarà un casino, ed ogni tanto mi sporgo per vedere cosa fanno, col terrore di trovarmi la faccia della P.E. a pochi cm , magari se si mettesse a guardare fuori, nella notte’
Vì : ‘ secondo me stai veramente superando ogni limite, vai a casa, ubriacati, sentiti le tue canzoni strappalacrime, poi esci con qualcun altro, &egrave vero c’&egrave crisi, ma di uomini soli penso che ne sia rimasto ancora qualcuno eh!’
La ignoro, e la odio’Vì &egrave la mia vocina interiore ed adora contrariarmi’
Vì :’ se passa una volante della polizia lo potresti incontrare in commissariato magari l’uomo della tua vita’ti immagino già ad implorare di essere perquisita!!’
La ignoro e mi concentro a capire cosa sta succedendo nella stanza che sto cercando di sbirciare con tutta me stessa’ so che farà male. Perché le persone sono cattive anche senza volerlo, e se udissi qualcosa di terribile non so come reagirei’
Vì:’ cadresti a faccia in giù nel roseto ecco cosa succederebbe! Magari il chirurgo plastico che ti ricostruirà la faccia si innamorerà di te’&egrave un’occasione da non tralasciare in effetti’magari somiglia pure al Dr. Troy di Nip/Tuck!! ‘
Ehm coff dici? C’&egrave questa possibilità??
Vì : ‘ -_-‘
Eppure una parte di me forse spera’spera di sentire Marco dire qualcosa ad Eva che mi ferisca, così tanto da farmi scappare lontano da lui’che mi dia la forza di staccarmi e di riprendere a vivere…&egrave diventato difficile mandare avanti questa tresca! Gli amici sono tutti solidali con me, ma con loro ho tralasciato di raccontare che io e Marco ci vediamo ancora’loro mi consolano, ma non c’&egrave consolazione per un ladro come me’ sono la Robyn Hood dell’amore? Rubo a chi ha rubato prima che a me per ridare A ME?? Ha un senso??
Mi sto comportando male, forse peggio di lui. Lui almeno ha cercato di fare la cosa giusta, sono stata forse io con la mia presenza assordante a non permettergli di essere sereno. Io che non mi arrendo mai e che aspetto sempre il lieto fine. A volte il miglior lieto fine &egrave invece un nuovo inizio. Ma non &egrave da me. Io non mi arrendo mai’finché posso. E fa male’fa maledettamente male!
Eva : ‘ scusa ma dove sei stato fino alle 3 di notte? Ti ho telefonato milioni di volte”
Lo so dove &egrave stato era con me’ ( v. ‘puntata’ precedente), sento ancora le mia parti intime dolermi per la violenza di come ci siamo amati, ed &egrave un dolore piacevole, vorrei che restasse con me. Per ricordarmi che in quel momento era tutto mio’FORTEMENTE mio’ed il suo cellulare che lui stesso ha scagliato via’ahhh che gesto romantico’
Vì : ‘ seeee probabilmente lo voleva cambiare ed ha voluto fare lo splendido, voleva solo scoparti senza che la P.E. gli scartavetrasse i coglioni, ma svegliati’te lo concedo a letto &egrave un portento ma ne possiamo trovare un altro!!’
La zittisco’voglio ascoltare cosa dicono in casa ( prima di spalmarmi a faccia in nel roseto dalle spine acuminate e farmi ricostruire la faccia, magari migliorandola, se possibile, dal Dr. Troy).
Marco : ‘ ho fatto un giro in macchina per pensare..’ ( voce atona e se lo conoscesse bene saprebbe che le sta dicendo una palla, perché quella voce suona strana’)
P.E. ‘ Pensare a cosa scusa? Non abbiamo già parlato di noi? Avevi detto che ci avresti provato a fare andare bene le cose ma qui mi impegno solo io’tu te ne freghi’
Vì : ‘ uno a zero per la squadra delle sfigate!’
Sento un rumore’cerco di ricordarmi se Eva ha un cane’un altro intendo!
Marco : ‘ mi pareva di averti detto che comunque &egrave solo una prova, e non sono certo che sia una buona idea, te l’ho detto, tieni il bambino, ti sarò vicino, ma &egrave meglio che non stiamo assieme, non funzionerebbe!’
Vì : ‘ e la squadra delle sfigate segna un clamoroso rigore con goal di Mirta !! Le ragazze Pon pon vanno in visibilio’anzi visto che &egrave la nostra fantasia mettiamoci dei ragazzoni Pon Pon’ vestiti solo coi PON PON!!’
Non mi distrarre Vì, quest’ultima rivelazione &egrave favoloserrima’
Sobbalzo e sono certa che il cuore deve avere saltato qualche battito’mi emoziono, quasi mi commuoverei per la vittoria schiacciante che sta per verificarsi, come farò a saltare di gioia qua appesa al cornicione come un gufo?? Come faranno i ragazzi Pon Pon a fare festa?!
P.E. ‘ Non dire stupidaggini, sai che se non resti con me non lo terrò, non ci tengo a fare la brava mammina, però &egrave tardi, non parliamone ora, vieni qua dai”
Mo’ la manda affanculo e corre a casa da me’dovrò sbrigarmi a scendere da qua, sarà dura, forse dovrò trafiggermi di spine nel roseto ma che mi frega’evviv..
Vì : ‘ spetta prima di trafiggerti il culo’.non sento la risposta di lui”
Che faccio? Mi sporgo e do un’occhiata? O no? O Aspetto? Aspetto o guardo? Rischio o aspetto? Quante strade, quante deviazioni, quante scelte e quanti sbagli.. Lungo la strada chiamata vita di tanto in tanto una ragazza si sente persa, a quel punto credo debba liberarsi dei potevo, volevo, dovevo ed essere impulsiva’
Vì : ‘ più impulsiva di cosi c’&egrave solo catwoman!’
Mi sporgo lentamente mentre tengo la mano sinistra ancorata al tubo misterioso, i miei capelli lunghi e neri mi aiutano a non spiccare troppo, contro lo sfondo della notte o almeno spero’ma non vedo nulla, solo un armadio, la porta della stanza’maledizione!
Vì : ‘ sporgiti di più a’ catwoman dai che voglio vedere se se la sta trombando”
Ma cosa diciiiiiii?? Come puoi pensare questo di’ehm in effetti forse &egrave meglio se mi sporgo di più per levarmi il dubbio!
Mentre cerco di allungare il collo, penso a come possa una donna come Eva abbassarsi ad avere un uomo solo mediante un basso ricatto come quello. Mi sembra triste. Se non fossi in bilico su un cornicione con il cuore che mi sta esplodendo nel petto mi farebbe quasi pena’quasi più di me. Ma solo QUASI.
Vì : ‘ L’amore &egrave un compromesso, forse lei lo ha capito prima di te’la favola non esiste”
Zittisco Vì per l’ennesima volta, lo so che le favole non ci sono, ma &egrave come quando si guarda un film, lo sai che &egrave tutto finto, che un regista l’ha girato e che gli attori recitano, ma se ti fai prendere dalla trama, nulla ti vieta di sognare’almeno per un po’, almeno fino a titoli di coda’
Mi sporgo di più’la prima cosa che vedo &egrave la P.E. &egrave di spalle, &egrave nuda almeno per la parte che posso vedere, sul letto, il busto fuori dalle lenzuola di seta bordeaux, le gambe snelle coperte dalle coltri, lui &egrave in piedi, vestito come era quando mi ha salutata poco fa’ la sta guardando, e vedo il dubbio nei suoi occhi. Mi fa male più del sale su una ferita. Ma resto immobile, ho quasi timore che il battito del mio cuore li faccia voltare entrambi’.sarebbe cosi patetico essere beccata cosi!
Vì sogghigna, adora avere ragione. Io resto immobile in attesa della prossima mossa’quasi vorrei che lui la baciasse , e che, mormorandole parole di passione se la scopasse sotto ai miei occhi’cosi non avrei più dubbi e forse mi verrebbe restituito il cuore’un po’ ammaccato certo ma lo potrei fare riparare, magari potrei anche migliorarlo’come l’uomo da sei milioni di dollari’ LO POSSIAMO RICOSTRUIRE : bionico, più forte, insensibile, silenzioso, perfettamente funzionante, resistente all’innamoramento!!
Continuo a guardarli, lui solleva un sopracciglio, ogni cosa mi sembra che succeda al rallentatore, mentre i miei pensieri palpitano frenetici nel cervello, rimbalzano con artigli di ghiaccio da un punto all’altro della testa, come piccoli avvoltoi impazziti. Poi lei parla :
‘ se non mi ami non m’importa: col tempo imparerai ad apprezzarmi e a volermi bene, l’amore &egrave per i ragazzini, ed io e te lo sappiamo no? ‘
Picchietta con il palmo della mano sulla porzione di letto accanto a sé’
Qualcosa si sta spezzando dentro di me, perché so che lui cederà, lui &egrave tornato da lei e se vuole fare funzionare questa cosa, sa che ci saranno dei compromessi’una parte di me ci crede al suo amore per me’ma sa anche che Marco può essere dannatamente cinico e calcolatore. Non sa che lo sto guardando’non pensa di ferirmi’
Vì : ‘ lo dobbiamo anche giustificare? Povera Vittima che si sta immolando?!’
Deglutisco piano, il cuore mi sta sfarfallando nel petto come se dietro alla cassa toracica ci fosse un piccolo colibrì impazzito’Forse le favole non esistono’forse se Jack di Titanic non fosse morto in mezzo al mare per salvare la sua bella, e se si fossero sposati, e fossero andati a vivere assieme, nel giro di 10 anni lui l’avrebbe tradita e lei lo avrebbe affogato nella vasca da bagno dopo avere scoperto l’orribile verità!! Nonononono non voglio pensarci’ torno ad osservare il ‘mio’ Marco con lei.
Lo fa. Si siede vestito e composto dove lei gli ha indicato. Proprio come farebbe un bravo cane. Mi danno entrambi le spalle ora. E’ quasi un sollievo non vederlo più in faccia.
Vì : ‘ soprattutto perch&egrave non rischi che sollevi il volto di scatto e ti veda lì appollaiata come un pipistrello triste dal cuore spaventato.’
Non avevo mai pensato realmente a loro due assieme. Cio&egrave si me li immaginavo ma rifuggevo quelle visioni, erano sporadiche, come lampi di luce nel buio. Non erano cosi vere e vivide. Mi sento sconfitta. Questa guerra non &egrave per me’ho sempre odiato le rivalità, soprattutto sapendo di non poter vincere’
Vì : ‘ non ti vorrai mettere a piangere proprio adesso eh? Continua a guardare, se devi farti male fallo per bene, massacrati e tocca il fondo, così dopo potrai risalire..’
..o restarci per sempre’
E guardo. Una parte perversa di me quasi ci prova gusto, come se preferissi odiarlo piuttosto che amarlo sapendo di non poterlo avere. E se devo imparare ad odiare voglio avere delle fondamenta solide su cui basare la mia repulsione: perché spesso il mio cuore va in conflitto col cervello e non ci sono drivers nuovi da scaricare!
Lui resta chino con le spalle leggermente ricurve. I lunghi capelli biondi che poche ore fa mi sfioravano i seni ed il volto mentre facevamo l’amore, ora sono accarezzati dalle mani di lei. Strizzo gli occhi, stringo i denti. Fa tanto male. Non devo piangere.
Vì : ‘ le lacrime oltre ad impedirti una corretta visuale farebbero anche un quadretto maggiormente patetico della tua precaria situazione per non parlare della posizione!!’
Non piangerò ( c’&egrave tempo dopo per quello).
Lui resta immobile, lei invece si siede sul letto, dietro di lui, poi gli avvolge le lunghe gambe seriche attorno, da dietro, mentre con movimenti fluidi gli sfila la maglia. Fa male. Cazzo se fa male! Ma resisterò. Chissà se il mio profumo &egrave ancora sulla pelle di lui? Chissà se sentendolo si incazzerà? Lo spero tanto! Avrei dovuto farmici il bagno nel profumo!
Lui le accarezza le gambe lisce e leggermente dorate, con le mani. In gesti quasi distratti’sento un brivido, e immagino cosa stia provando lei’a me quasi manca il fiato. Mi sto quasi per immedesimare in lei, posso sentire il suo desiderio, e le mani di lui come ferri roventi sulla pelle, desiderate, agognate’ deglutisco e resto a guardare, so che farà sempre più male.
Lei con gesti lenti e calcolati gli massaggia la schiena nuda, ha un tocco delicato, forse se fai sesso senza amore &egrave più facile pensare a cosa fare, e dare una prestazione tecnicamente migliore’mentre se sei innamorato ti fai prendere dalla passione?
Gli bacia una spalla ed esita’una piccola parte di me &egrave quasi certa che abbia sentito il profumo di un’altra’se &egrave furba fingerà di non sentirlo ed andrà avanti’se invece ci tiene veramente a lui gli farà una scenata. Lui &egrave fermo, le accarezza solo le gambe con gesti sempre identici. Lo odio per questa sua passività! Se devi scopartela fallo e basta, non acuminare le punte di acciaio che mi stanno trapassando l’anima! Fallo e basta!
Lei gli deposita un altro bacio sulla schiena’&egrave di spalle e non capisco bene cosa fanno, ma sono quasi certa che gli stia dando dei piccoli baci su tutta la schiena. Brucio dentro dalla gelosia e dal dolore. Perché non sono andata a casa a godermi i bei ricordi della serata con la testa sotto alla sabbia?! A volte &egrave meglio non sapere’l’ho già detto che se rinasco preferisco essere la cornuta al posto dell’ALTRA? O della cornificatrice? Sono ruoli che non mi si addicono perché mi faccio troppi problemi’
Ora le mani di lei passano ad accarezzargli il torace, sempre restando dietro a lui. Vedo che armeggia, penso gli stia slacciando i jeans. Lui &egrave fermo la lascia fare. Lo odio! Perché non le dice che non vuole?? Il cuore mi sta esplodendo nel petto’ sto bruciando viva. Poi lei come una gatta in calore, morbida e sinuosa strusciandosi su di lui, scivola giù dal letto, si accuccia fra le sue gambe. Non può vedermi perché il busto di lui copre parzialmente la visuale’
Posso immaginare cosa sta facendo, se lo sta lavorando con le mani e con la bocca. Ed io brucio dentro e fuori. Un fuoco liquido che mi attraversa le vene. Non so dire se sia dolore, o rabbia, ma so che brucia ogni cosa che ci sia dentro di me, e che presto non resterà niente.
Lei muove la testa con inequivocabili movimenti, si aiuta con le mani, chissà cosa sta facendo, una parte perversa di me vorrebbe poter vedere da vicino, zoomare, come fossimo in film hard e vedere esattamente come le mani di lei lo toccano, come la sua lingua scorre sul suo cazzo, la faccia che fa lei’se ha gli occhi chiusi o se lo sta guardando negli occhi come piace a lui. E lui? Cosa sta facendo? Avrà gli occhi chiusi? Forse sta immaginando me? No che cosa sto dicendo? &egrave altamente improbabile che sia cosi, starà invece godendosi il momento. Perché non dovrebbe farlo? Ha una bellissima donna ( seppure vacca, ed odiosa ovviamente) che gli sta facendo un lavoretto di tutto rispetto’
Marco sposta la testa guarda sù, poi si fa indietro col busto, le mani dietro di sé a sorreggersi, mentre guarda in alto, i suoi capelli lunghi sfiorano le lenzuola. Chissà se ha gli occhi chiusi? Mi fisso su questo dettaglio, non capisco perché ma per me &egrave importante saperlo. Mille lame mi tagliano l’anima. Vorrei entrare dentro, attraverso questa dannata finestra, un’entrata coreografica, coi vetri che saltano ovunque, piombare lì dentro come un supereroe e’

Vì : ‘ e che cosa diresti ? Molla quel cazzo &egrave mio? Ma ti prego!! ‘
In effetti non ha tutti i torti’ma non posso stare qui così, fa dannatamente male, mi manca perfino il respiro!
Vì : ‘ e allora sei ancora in tempo per catafotterti giù nel roseto, distruggerti la faccia e filare a casa, e poi hai due alternative: o fai finta di non avere mai visto nulla, oppure, meglio di tutte: chiudi questa storia che ti sta facendo solo del male, e vedrai che prima o poi starai meglio, sicuramente meglio di adesso, appesa qua a fare la guardona!’
La odio quando ha ragione, ma &egrave come se non volessi staccarmi da questa scena. Mi fa male ma allo stesso tempo voglio restare a vedere, come se volessi appurare fino a che punto posso sopportare la sofferenza’forse se riuscissi a resistere di più alla fine sarebbe parte di me’o forse..
Vì : ‘ o forse ti stai solo facendo del male!’
Non mi interessa, voglio vedere cosa succede’ non sto piangendo, questo, signor Giudice delle Cause Perse, che sia messo a verbale! Sono forte io!
Nel frattempo vedo che i due piccioncini stanno cambiando posizione’come credo stiano facendo anche i miei organi interni, dal momento che lo stomaco deve essere andato al posto dell’intestino e viceversa’Ora lei si &egrave arrampicata tutta sorridente sul letto’spero che le prenda una paralisi! Mi ritiro dalla visuale’perché potrebbero scorgermi’ guardo la notte su questo giardino estraneo, le mie scarpe infangate’mi faccio un po’ pena a dire il vero’faccio un profondo respiro’conto fino a 10, cercando di estraniarmi. Poi mi riaffaccio all’infausta finestra’&egrave tutto al contrario di come dovrebbe essere ora che ci penso : da una finestra si dovrebbe guardare FUORI non dentro’e dovrei esserci io a letto con l’uomo che amo non lei. E’ tutto sbagliato’
Lei ora &egrave stesa con la faccia rivolta in alto, verso di lui, di traverso sul letto, a gambe aperte, non so se questa cosa sia sexy’a me sembra rivoltante al momento’e lui &egrave nudo, ora, e si sta per adagiare su di lei’o meglio, diciamo le cose come stanno : DENTRO di lei.
Dio, vorrei urlare dal dolore…perch&egrave &egrave cosi questo dolore: lo stesso di quando ci si schiaccia un dito, improvviso, fortissimo e vorrei gridare la mia furia al mondo! Sgrano gli occhi quasi incredula’eppure lo so che lo han già fatto ma era differente (come la mia banca ), era quasi per caso voglio dire’
Vì : ‘ seee quasi per caso’stai iniziando a ragionare come lui…i casi sono due : o ti ha fatto il lavaggio ( e anche stiraggio e smacchiatura) del cervello…oppure le tue sinapsi cerebrali stanno per andare a puttane e ti sta venendo un ictus”
In quel momento, mi rendo conto che la sta penetrando, con un movimento lieve, il suo volto &egrave impassibile, concentrato ma inespressivo, mentre quello di lei non lo posso vedere’ma comunque posso immaginarmelo, posso immaginare quel brivido sottile di aspettativa soddisfatta quando la pelle serica del suo cazzo ti accarezza intimamente, e sai che sarà solo il preludio’
Merda , merda, merda!
Resto inchiodata con gli occhi su quella scena, lui le &egrave sopra, e si sorregge con le braccia, certo per non schiacciarla, sarebbe veramente un peccato ridurre in piccoli pezzetti quei suoi ossicini da uccellino, sbriciolarglieli’.un vero tremendo peccato! Ed in quell’attimo, come se i miei pensieri avessero bussato alla finestra lui alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano.
Probabilmente abbiamo fatto la stessa faccia. Non posso saperlo con certezza perché la mia non la posso vedere, ma &egrave stato per un momento come se mi guardassi in uno specchio, e sapessi che i lineamenti non sono i miei, ma la faccia e tutti i muscoli che ci stanno sotto invece si!
Sgraniamo gli occhi’entrambi. Ma io non perdo tempo, mi levo dalla finestra e mi ritiro contro il tubo’ Dio, fa che non spalanchi la finestra, salvami da questa umiliazione! Il cuore mi sta esplodendo nel petto, lo sento che perde battiti e poi accelera e poi perde battiti di nuovo’ e so che devo scendere da qui. Saranno circa 2 mt e mezzo’posso spaccarmi qualcosa se salto?
Vì : ‘ se non salti mi si spaccano le balle a me’frattura multipla scomposta! Salta cazzo!’
Salto’
Non mi ritrovo a faccia sotto nel roseto, come avevo preventivato, bensì mi trovo mezza infradiciata nel giardino, in ginocchio’ la terra fangosa e cedevole ha attutito la caduta!
Qualsiasi tipo di dolore io abbia provato, in questo momento &egrave stato sostituito dal bisogno fisico impellente di rintanarmi al sicuro. Il dispiacere e la delusione sono stati momentaneamente sostituiti dall’ancestrale istinto di protezione. Le mie mani sono nere di fango, i pantaloni praticamente sono irriconoscibili sotto ad uno strato d’erba e terriccio. Anche il mio cuore &egrave cosi.
Corro fino alla macchina, all’improvviso s’&egrave rimesso a piovere, e di brutto. Arrivo all’auto, cerco frenetica le chiavi, non so come ma riesco a non farle cadere a terra e le infilo nella serratura, poi mi siedo al posto di guida, sospirando, non so perché ma ho il terrore di essere seguita. Non voglio parlare ora con la faccia che sta montata su quel corpo che stava per scoparsi la Porca Eva’resto per un attimo con le mani convulsamente strette attorno al volante, e sento una fitta alla caviglia, spero che non si gonfi. Metto in moto ed in un attimo sono a casa’ Non so come ma in qualche modo sono giunta fino dentro al mio appartamento. Chiudo a doppia mandata la porta’ come se a qualcuno interessasse entrare ed incontrare la donna-fango. L’abominevole yeti dei fanghi cittadini. Coi capelli incollati addosso come polpi in umido. Mi trascino fino alla doccia e mi ci chiudo dentro, vestita’.accendo l’acqua calda’
Vì : ‘ sta andando veramente male cara la mia regina dei fanghi eterni’comunque magari sono una cura termale ‘sti fanghi’può essere che domani ti risvegli più bella, più giovane’più simpatica’.no vabb&egrave non esageriamo!!’
Le lacrime copiose iniziano a scendere senza alcun singhiozzo ad accompagnarle’forse ho sfarfallato troppo in giro’forse ho esagerato nel divertirmi ed ora questa &egrave allo stesso tempo la mia punizione e la mia redenzione’
Non so quanto tempo sono rimasta là dentro alla cabina doccia, con l’acqua calda ad abbracciarmi come una madre affettuosa’ma mi risveglio alla mattina.
Sono asciutta e calda nel mio ‘pigiama’ preferito costituito da una vecchia felpa dei Metallica dei tempi della scuola e da un paio di vecchi pantaloni reduci da una carriera di coppia come tuta. Fuori splende il sole’
Anche quando la mia vita va a scatafascio il sole splende’anche quando il mio cuore &egrave stato affettato alla julienne il sole splende’anche quando ho perso la mia dignità il sole splende’certo che sto sole se ne sbatte proprio i coglioni!!
Mi sarò mica sognata tutto? Non sarebbe la prima volta che i miei sogni sono straordinariamente vividi!! Un caff&egrave mi schiarirà le idee’mi alzo anzi cerco di alzarmi ma un dolore sordo alla caviglia mi fa in contemporanea male sia al piede che al cuore’&egrave gonfia e violacea’sollevo gli occhi sul segnale pulsante della segreteria che indica 15 nuovi messaggi’mestamente la prendo in mano e la scaravento dall’altro lato della stanza’poi mi nascondo nuovamente sotto alle lenzuola’&egrave questa dunque la mia redenzione?
( continua)

Graditi commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it
E non scordatevi di leggere anche i racconti precedenti!!
Mirta

”One cloudy day we both lost the game
We drifted so far and away

Nothing is quite as cruel as a child
Sometimes we break the unbreakable, sometimes”
Sonata Arctica – Shamandalie

LE REGOLE DEL LASCIARSI:
1. Distruggere tutte le foto dove lui ha un’aria sexy e tu sembri felice
2. Mentire. E’ più facile che ammettere la realtà delle cose.
3. Finché non si &egrave emotivamente stabili evitare di parlare di lui con gli altri.
4. Non smettere di pensare a lui neanche per un momento perch&egrave &egrave proprio in quel momento che lui apparirà
5. La più importante di tutte. Non conta chi ti ha spezzato il cuore o quanto ci vuole per guarire, devi farcela perché &egrave l’unica via che hai, devi esserne consapevole’

Le conoscevo queste regole, anzi più ci penso e più mi sembrano sagge, più ci penso e più mi incazzo’L’uomo avrà anche scoperto il fuoco.. ma la donna ha scoperto come giocarci, probabilmente io ho tralasciato la parte dove dovevo imparare a non farmici del male.
Ho seguito tutte le mie regole eppure fa ancora dannatamente cosi male, cosi tanto cosi profondamente, so che un giorno il dolore sparirà, diluendosi lentamente nel trascorrere dei giorni ma adesso sono trascorse solo due settimane e non si sta diluendo per nulla, anzi fa sempre cosi male! Sono una carta moschicida per amori sbagliati, &egrave questa la realtà!
Però ho fatto una cosa folle : ho venduto la macchina’.punto primo.
E questo &egrave stato un grande passo per me che conservo ancora le foto della mia prima auto e mi ci commuovo quando le vedo. Le donne si affezionano alle macchine, o almeno io. Vendere il mio fuoristrada &egrave stato un grande passo. Una follia forse.
Al suo posto ho comperato una moto. Una splendida Ducati ultimo modello, sembra di cavalcare una pantera. E’ una svolta significativa: ora non ho più un posto passeggero al mio fianco, ne ho uno dietro di me.
Ora non vedo più la vita con un parabrezza che mi protegge, ora posso prendere l’aria direttamente in faccia se lo desidero.
Ora posso sfracellarmi completamente senza alcuna carrozzeria a salvaguardarmi.
Sì in fondo penso che sia un cambiamento molto significativo.
In realtà l’ho fatto perché volevo fare una follia, e credo di esserci riuscita perfettamente.
Ma vorrete sapere di Marco.
Beh vi posso dire che la segreteria non si &egrave mai più ripresa dal colpo subito quando l’ho scaraventata a terra ‘ the day after’. Oppure posso dirvi che ho gettato nella spazzatura senza leggerle almeno 3-4 lettere , stracciate seduta stante. La stessa fine hanno fatto i mazzi di fiori, quando mi chiama sul cellulare semplicemente non rispondo oppure elimino la chiamata, beh certo &egrave venuto sotto casa mia un paio di volte, forse tre, chi le conta più’ma quando hai un cuore fatto a pezzettini cosi piccoli che nemmeno tu sai più riconoscerli e metterli assieme ‘beh &egrave automatico cercare di proteggere almeno quelle piccole particelle pulviscolari come meglio si riesce!
Gli uomini tradiscono per lo stesso motivo per cui i cani si leccano le palle; perché ci riescono, sono giunta a questa inquietante conclusione’oh anche le donne ci riescono, ma le donne solitamente hanno delle motivazioni migliori, e poi diciamocelo, non si fanno beccare!
Vi starete chiedendo se ho deciso di chiudere con lui’beh non ci ho ancora pensato. Quando ti spezzano le gambe devi ricominciare a camminare’ma lo fai lentamente, non &egrave che ti iscrivi direttamente alla maratona di New York, ed io sono ancora in piena riabilitazione!

E’ difficile lasciarlo andare maledizione.
Ho guidato tutta la notte per le strade che non andavano da nessuna parte, ma in qualche modo mi hanno portata qui. Davanti a casa sua. Non so se lui ci sia. Francamente non so se mi importa. Se solo mi avesse lasciata andare. Ma questa scelta &egrave dovuta spettare come sempre a me, e per me &egrave stato difficile e lo &egrave anche ora.
Ho scommesso su questo amore, e ho perso. Ho perso tutto, anche una parte di me stessa perché una piccola parte di me resterà sospesa nel tempo insieme a lui. Resterà imprigionata in un istante maledettamente felice, poiché la felicità può essere solo temporanea.
Il sole sta sorgendo, vorrei essere da un’altra parte, in un tempo ed in un luogo felici. Invece sono qui, con me stessa in una domenica che si prospetta triste e lunga, in una domenica che sarà decadente e solitaria, e a suo modo poetica.
Do gas e sgommo letteralmente via. La moto ha questo vantaggio, di farti sentire potente e padrona di quello che fai, e poi diciamocelo, puoi avere qualcosa di grosso, vibrante e potente tra le gambe, ed averne il controllo totale. In effetti non &egrave una cosa da sottovalutare!
Mentre guido il mio potente surrogato attraverso solitarie strade di periferia e poi di campagna, vedo i paesaggi sfilare dinanzi a me come fotogrammi di un film.
Non voglio che sia un film triste, a dire il vero odio compatirmi, eppure a volte &egrave necessario. Decido che questo sarà il mio V day!
No Vì non gioire non &egrave la tua giornata e non ce ne andremo in giro a scopare come vorresti tu! Sarà il Vaffanculo day! Il giorno in cui manderemo affanculo tutta la tristezza e la solitudine dell’anima per trovare forse un piccolo angolo sereno in cui rifugiarci!
Forse devo cambiare aria, anzi leviamo il forse. Fermiamoci, leviamoci il casco.
Accosto, con una proposta veramente indecente che mi frulla in testa. Partire.
Posso lavorare da qualsiasi posto nel mondo, grazie alla tecnologia e ad internet, quindi perché non andarmene da qualche parte? Prendo il cellulare e chiamo Margherita. Una mia vecchia amica che si &egrave trasferita a Parigi per stare con il suo uomo, anche se in realtà il suo uomo &egrave un uomo sposato, ma lei &egrave felice cosi’
– pronto? Ma sei davvero tu?-
– Marghe! Sì sono io, sono in profonda crisi’indovina a causa di un uomo!’
– Normale, beh spero almeno ne sia valsa la pena-
– Sì ‘
– Allora cosa posso fare per te?-
– Pensi di potermi ospitare per qualche tempo? Ho bisogno di cambiare aria! ‘
– Ma scherzi?? Qui sarai sempre la benvenuta! Dai promettimi che vieni, anzi dimmi quando!-
– Domani ? pensi che domani vada bene? Ti mando l’ora di arrivo, prenderò l’aereo domani stesso!-
– Ti organizzerò una favolosa festa di benvenuto!!-
– Con molti alcolici?-
– Naturalmente!-
– Ci vediamo domani Marghe e’grazie per ora ! ‘
Ecco basta cambiare orizzonti e già la storia con Marco sembra appartenere al passato!
Guido fino a casa con l’ansia di fare la valigia, già pensando a cosa portarmi via, ed &egrave splendido pensare ad altri progetti, ad altri sogni, in un nuovo spazio, dove non esistono porche Eve, e Marchi bastardi.
********************
La Festa più favolosa degli ultimi 5 anni!! Forse 10! Margherita ha organizzato tutto nel suo splendido appartamento parigino, regalo del suo non-uomo! Effettivamente non posso fare a meno di domandarmi come possa la mia amica essere un ‘altra donna’ cosi felice. Del resto lei non ha un compagno di cui potersi annoiare. Ed ogni volta che lui si ferma da lei &egrave un momento unico o quasi da assaporare, non gli stira le camicie, non si preoccupa se fa tardi, non &egrave gelosa della moglie, lui le ha detto che fra loro non c’&egrave più sesso, lei ha voluto crederci, chissà perché? Forse per non soffrire, forse alla fine l’amore e la felicità possono coesistere, nel tempo, solo mediati da compromessi accettabili.
Margherita &egrave felice, &egrave serena, ha uno splendido appartamento, fantastici amici, non le manca nulla, e se le manca qualcosa, beh o &egrave molto abile a nasconderlo oppure non se ne &egrave ancora resa conto. Da un lato la invidio. Dall’altro’beh anche!
Alla festa conosco un ragazzo francese. Purtroppo ho notevoli problemi con la lingua, parlo un ottimo inglese ma mastico veramente un pessimo francese, quindi comunico in inglese che non &egrave la lingua madre di nessuno dei due!
Si chiama Pierre, oh ma non cosi come lo leggete voi: quando lo dice lui tutta la sua bocca si increspa in una buffa espressione terribilmente sexy. Labbra carnose e uno splendido paio d’occhioni grigi incastonati su un volto da fotomodello incorniciato da una massa di capelli neri lunghi fino al collo. Portati disinvoltamente scarmigliati, uno scarmigliamento studiato intendo ovviamente!
Usciamo insieme sul terrazzo. Sono un po’ brilla. Margherita mi sorride sempre quando incrocio il suo sguardo, &egrave come un inno all’incoraggiarmi a buttarmi.
Pierre mi prende il bicchiere dalle mani, poi mi stringe in un abbraccio e appoggia delicatamente le labbra carnose sulle mie.
Vì : alleluia vive la France ! Liberté, égalité, Fraternità, Scop&egrave!
Io : calmati Vì’insomma dammi tempo
Vì : ma che tempo e tempo siamo a Parigi, divertiamoci, non sarai mica venuta qui per farti suora!
Concordo con la mia vocina interiore, Pierre mi bacia con passione e pazienza come se non volesse arrivare frettolosamente all’epilogo scontato di una serata in cui una ragazza straniera che ha bevuto un bicchiere di troppo. So che se le cose andranno avanti non ci sarà nessun Vikingo a salvarmi, eppure una parte di me vorrebbe vederlo fare irruzione nella sala e portarmi via sul suo cavallo bianco’ma non possiamo vivere di soli sogni!
Prendo Pierre per mano e lo accompagno nella mia stanza, sotto lo sguardo furbacchione di Margherita che mi strizza l’occhio!
Nella mia stanza tutto &egrave viola e lilla, i gusti di Margherita mi sono sempre piaciuti. Pierre estrae un accendino ed inizia ad accendere le candele sapientemente dislocate nella stanza.
Sembra che Pierre sappia cosa sta facendo, un pensiero mi sfiora il cervello: speriamo che sappia anche levarsi dalle palle nei tempi giusti!
Mi sento un po’ stronza, lo sto usando per avere un attimo di felicità, ma in fondo chi mi dice che non sarà lui ad usare me? Il mio cinismo mi fa rabbrividire, ma che colpa ne ho se le mia fiabe si trasformano in tragedie? E se ciò comporta una formattazione cardiaca ? Dovrei reinstallare i driver corretti del cuore prima di innamorarmi di nuovo forse.
Pierre nel frattempo si &egrave steso sul letto, vestito. Non ha fretta, questo mi piace.
Salgo sul letto a carponi come una pantera, gli mordo le labbra lentamente, lui dice qualcosa in francese che non capisco. Ma ho trovato il modo di capire la sua lingua: con la mia! In effetti quando si intrecciano ci capiamo a meraviglia!
Le sue mani sono calde sul mio corpo, mi libero della maglietta e dei pantaloni, lui apprezza, seppure in francese, e mi accarezza la schiena, gli tolgo la t-shirt, rivelando un petto modellato sicuramente dalla palestra. Emana un buon profumo. Non lo sento estraneo, &egrave come se fosse qualcosa di mio, che mi spetta, una specie di rimborso-danni per quello che ho passato.
Gli slaccio i pantaloni, non porta indumenti intimi sotto. Che sia una moda francese’.forse non hanno né boxer né bidet! Ma chissenefrega!
Scendo su di lui, accarezzo il suo sesso con la lingua, non posso fare sfigurare le italiane!!
Cosi mi ci impegno, e non so perché ma i miei pensieri volano via, non vorrei essere qui ma ci sono ed andrò in fondo. Il mio cavaliere non &egrave entrato per portarmi via e dirmi che Eva &egrave andata affanculo. Ed io sono qui con un cazzo francese fra le labbra a riflettere sullo sfacelo del mio cuore. Dannazione qualcosa non sta andando come prevedevo!
MA proseguo me ne devo fare una ragione, devo prendere una posizione ferma. Ci pensa Pierre optando per la posizione classica del 69.
In effetti la posizione &egrave ottima, ma non riesco a provare piacere. Oddio non riesco a metterci il cuore. Possibile che la sua lingua non possa darmi piacere? Eppure &egrave bravo! Oddio non starò mica diventando frigida?
Si sposta su di me liberandomi contemporaneamente degli slip, mi sorride e mi mormora qualcosa in francese. Chissà cosa sta dicendo? Poi si sposta e si infila con rapidità un preservativo, chissà quante volte l’ha fatto.
Mi penetra con decisione, oh &egrave bravo, maledettamente bravo, mi riempie col suo cazzo mentre mi sussurra qualcosa che non capisco all’orecchio, poi mi prende le gambe e se le appoggia alle spalle’oh no no no questo non può farlo, questo lo faceva Marco. Mi divincolo e gli rotolo sopra, allora guiderò io, cosi saprò dove stiamo andando. Lo cavalco con furia, in questo modo devo venire. E’ una questione di principio! Lui mi stringe i fianchi, chiude gli occhi, io invece lo osservo, cinicamente voglio vedere quando verrà, cosi so quando fingere che sto venendo anche io. Ma resiste, oh cazzarola ho capito sta aspettando che venga prima io! Ok se la vogliamo smettere con questa imitazione di felicità devo agire, simulo un orgasmo contenuto, meglio non dargli false certezze, o almeno non troppe, e sento che anche lui sta godendo. &egrave sudato, provato, io non sono nemmeno accaldata. Vaffanculo!
Rotolo via da lui e mi metto a guardare il soffitto. La magia del desiderio &egrave sparita &egrave volata via, e restano solo una donna italiana dal cuore spezzato ed un francese convinto di avere eseguito un’ottima performance sessuale interrazziale. Sembra quasi l’inizio di una barzelletta. Mi accendo una sigaretta. Pierre mi dice qualcosa che ancora una volta non capisco. Poi si riveste, infine mi si avvicina per darmi un bacio, ma io giro la testa dall’altra parte. Esce in silenzio, lasciandomi sola con la mia sigaretta e tutto lo schifo che sento nel cuore. Cosa mi sta succedendo dannazione?
(Graditi commenti come sempre a ghostofwinter@hotmail.it
E non scordatevi di leggere anche i racconti precedenti!!
Mirta)

One Comment

  • ha detto:

    Ciao, ricordo del tuo magnifico racconto sul vecchio sito di iomilu e speravo di trovarlo qui, adoro il tuo modo di scrivere, per chi come me adora le storie e le atmosfere (e non solo la descrizione del sesso) i tuoi racconti sono meravigliosi, hanno la capacità di trasportarti nella storia ed in un’altra realtà……che poi è lo scopo dei racconti…….quindi ancora complimenti e grazie mille per avermi permesso di leggerli.
    ho provato a scriverti una mail ma l’indirizzo è disabilitato, se vuoi rispondimi a sdoors29@gmail.com

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