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Racconti Erotici Etero

Le vacanze iniziano bene

By 13 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Si, forse ho esagerato un po’ con i cocktail, ma tanto non devo guidare. Sono giunto questo pomeriggio insieme alla banda: io, Giuseppina la mia ragazza, e altre quattro coppie di amici.
L’idea &egrave di farci una settimana di sole e musica. Siamo scesi all’Hotel XXXXX, clienti abituali, e da qui, snobbando un pur necessitato riposo, abbiamo preso la navetta che dall’hotel ci ha portato, e ci riporterà indietro, alla più nota discoteca del circondario.
Appena entrati ci siamo divisi per le varie sale, per scegliere il genere che ci piace di più, con l’idea di ritrovarci all’uscita sul tardi.
Io e Pina ci siamo fermati subito, anni 80 e 90. Ci piace e poi avremo tempo per esplorare altri posti. Abbiamo ballato per alcune ore, fermandoci ogni tanto per bere qualcosa, e ora mi sento esausto. Manca poco per l’ora del ritrovo e lascio che Pina vada al bagno mentre io mi accascio su un divanetto appena fuori l’area delle luci. Contro la parete ce ne sono diversi, posizionati strategicamente per restare in penombra e permettere attività più o meno lecite. Ho caldo, forse anche un po’ di appetito, ma la stanchezza prevale su qualsiasi considerazione e resto lì a attendere Pina mentre guardo la pista ancora piena, assordato dalla musica.
La vedo avvicinarsi, o meglio vedo la figura stagliata sullo sfondo luminoso, ma &egrave Pina. Poiché se &egrave soffice come una rosa e odora come una rosa, allora &egrave una rosa, se ha i capelli come Pina, camicetta e mini come Pina, allora &egrave Pina. Mi si siede accanto e subito mi abbraccia appoggiando la testa al mio petto. Restiamo lì alcuni secondi, poi le alzo la testa per baciarla. Le voglio molto bene, forse &egrave amore, siamo insieme da due anni e mai, mai abbiamo litigato per qualcosa.
Mi impadronisco della sua bocca e ci baciamo profondamente. Comincio a eccitarmi e la mano sinistra va a accarezzarle le cosce. Le allarga consentendomi di salire. La cosa si fa seria, il bacio più vorace. Ora la mia mano &egrave sotto la sua mini, scosto le mutandine e prendo a masturbarla. Nessuno può vedere bene cosa stiamo facendo e anche se potesse sicuramente se ne fregherebbe. Si bagna rapidamente, &egrave eccitata anche lei. Mi morde dolcemente il labbro inferiore ma con la mano prende a massaggiarmi lentamente il cavallo dei pantaloni.
Ora sono duro, provo quasi fastidio, ma pensa lei a sciogliermi la cintura e liberarmelo. Provo sollievo e un po’ di euforia sconsiderata. Sono uccello all’aria a pochi metri da decine di persone, protetto solo da un gioco di luci e ombre che al massimo farà intuire ma mai capire veramente cosa accade. Pina me lo impugna e muove la mano, lentamente su e giù. E’ bellissimo. Voglio che anche lei si diverta e la penetro con due dita in profondità. Mugola, non la sento veramente con le orecchie ma con tutta la bocca e la lingua che continua a giocare con la sua. Prende a tremare Pina, si sta avvicinando al piacere. Poi si immobilizza e nasconde la faccia nella mia spalla. Sento che mi morde, non lo aveva mai fatto prima, poi sussulta e affonda ancora di più la faccia contro di me. E’ venuta. E’ stato bello sentirla godere, ma purtroppo aveva interrotto il movimento della sua mano. Penso che ora riprenderà, non &egrave mai stata egoista, e infatti ricomincia a muoverla e poi scivola un po’ indietro sul divanetto e scende con il volto verso il mio inguine. Capisco che vuole far godere anche me e mi rilasso gettando indietro la testa. Pina &egrave bravissima a fare pompini, riesce a tenermi sull’orlo dell’abisso finché vuole e poi mi lascia godere quando mi ha ‘cucinato’ a dovere, e ogni volta &egrave un orgasmo intensissimo.
Questa volta ha intenzioni diverse, forse pensa che dobbiamo andare via. Mi ingoia fino in fondo e mi tiene lì, succhiandomi piano. Lo tira fuori lentamente letteralmente lavandolo con la lingua e si sofferma sul glande circondandolo di baci e leccatine. Ancora se lo riaffonda in gola e succhia forte. Mi manca molto poco, e mentre va su e giù con la mano, tenendo dentro di se solo la punta che succhia e blandisce, sento una mano stringermi le viscere. Non resisto più e vengo, vengo abbondantemente nella sua bocca, con schizzi prolungati e densi. Non si stacca, mi munge completamente e capisco che sta ingoiando tutto il mio dono.
Solo quando ormai ha perso la sua durezza lo lascia, guerriero sconfitto ma felice. Sale a baciarmi e sento un po’ del mio sapore e poi si alza allontanandosi verso i bagni. Forse vorrà sciacquarsi o controllare il trucco. Mi sistemo i pantaloni e la attendo.
Dopo un po’, non vedendola tornare, mi alzo a mia volta e mi dirigo verso l’uscita, probabilmente ha incontrato gli altri e sa che comunque dobbiamo ritrovarci lì. Infatti &egrave con gli amici, e come mi vede mi si rivolge con l’aria un po’ incazzata chiedendomi dove fossi stato.
Rimango di sasso. Penso stia scherzando ma la conosco, non &egrave così brava come attrice. Improvviso una risposta sul troppo alcool e stanchezza e un crollo sui divani e pare accontentarsi. Risaliamo sulla navetta e mentre viaggiamo ripenso all’accaduto. Allora non &egrave stata lei. Non penso mi stia attirando in una trappola, era veramente incazzata per non avermi trovato. Quindi o ho fatto una conquista a mia insaputa o in quello stesso momento una ragazza sta rimanendo di sasso come me davanti a un fidanzato incazzato. Mi viene da ridere ma mi trattengo, la vacanza &egrave cominciata veramente bene e in cuor mio ringrazio la mia dolce e sconosciuta ‘bocca di rosa’.

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