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Racconti Erotici Etero

Lettere a Elisa

By 16 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mercoledì 16 Novembre 2005,

Elisa, quante volte i nostri sguardi si incrociavano, ci incontravamo con i nostri occhi, i tuoi azzurrissimi, i miei verdi chiari, sorrisi carichi di emozione. Quante ci siamo parlati senza alla fine creare un rapporto tra noi due. Un giorno però ci fu la chiave di tutto.
Un giorno mi telefonasti e mi chiedesti un libro che tu non avevi che ti serviva assolutamente. Ti chiesi se preferivi venirli a prendere a casa mia oppure che te li portassi all’università. Tu mi dissi che era urgente, ti servivano subito. Che occasione, quante ho aspettato questo momento, e ora arriva in modo del tutto casuale. Sì, gli appunti, ma ti servivano veramente gli appunti? Io questo non l’ho mai capito.
Mio dio, che giorno memorabile, quando sei salita su, io t accolsi in casa mia, tu mi dissi “Sta tranquillo prendo gli appunti e vado, non voglio disturbarti”. E io le risposi “Ma tu vuoi veramente andartene?”…”Sei sicura”. Tu non mi impedisti di baciarti con tutta la passione e il desiderio che avevo. Tu con le tue mani mi accarezzavi i fianchi, il petto, il collo. Anche tu mi desideravi, mi desideravi eccome, e ora avevamo l’occasione di farlo, di lasciarci andare. Tutto il mondo fuori e noi soli avvolti nel piacere di possederci.
Ti portai dentro casa. Chiusi la porta quasi sbattendola, e cademmo sul letto che c’era vicino. Con i nostri corpi che si muovevano l’uno contro l’altro, tu inarcando il tuo ventre contro di me…Eri fantastica…T sbottonai i jeans e scesi con la mia testa in mezzo alle tue gambe. strofinavo le mie labbra contro il tuo perizoma, lo scostavo entravo con la lingua ed ero in grado di assaporarti, di gustare il senso della passione che ci travolgeva, tu con i tuoi sospiri lenti e i tuoi sorrisi, di beatitudine assoluta. Voglio portarti al settimo cielo…
Quanto mi piaceva assaporarla e poi con la lingua passavo su i tuoi seni perfetti. Volevo possederti, ti volevo, volevo godere con te, volevo distruggerti dal piacere. Ti serrai i fianchi con le mani e cominciai a infilartelo dentro con forza e a scavare dentro di te prima lento poi sempre più veloce. Ti piaceva sentire il mio sesso dentro il tuo. Godevi, ansimavi, sospiravi e poi ancora ansimavi e ansimavi. La musica che usciva dalla tua bocca era inebriante, eccitante. Mentre continuavo a spingere dentro di te le nostre lingue si intrecciavano continuamente. Quanto ci desideravamo, da quanto tempo e ora siamo qui con i nostri corpi ormai completamente nudi uniti. Ti diedi un altro colpo deciso e tu mi dissi con voce sospirata ma decisa ‘Riempimi’ e io ti soddisfai, il mio seme ti invase e anche tu provasti un orgasmo intenso, che mi trasmisi subito con un dolcissimo bacio’Le nostre labbra erano incollate. E tu mi dissi ‘Non voglio più andarmene di qui, voglio farlo tante volte con te’. Già hai capito proprio bene, non ti lascerei andare via comunque.

Bacco
Martedì 7 Marzo 2006

Sì avevo scoperto che stavi con un altro, magari deficiente, stupido, magari qualcuno che non ti soddisfa per niente visto che abbiamo scopato dentro l’ascensore di casa tua. E’ stato stupendo. Io ho bloccato il tasto dell’ascensore, e lei mi dice: “Lo sai che sono impegnata”. Però non hai fatto nulla per impedirmelo, ti sei lasciata scopare dentro l’ascensore. Ti sei lasciata afferrare per i fianchi, premerti contro la parete. Avvolgi le tue gambe attorno al mio busto e io spingo dentro di te mentre di bacio freneticamente e tu mi accarezzi le spalle e la schiena, sempre alla ricerca di godimento assoluto, mi ripeti di scoparti con tutte le mie forze, e tu godi, godi e lanci ansimi e sospiri, il tuo desiderio la tua voglia che si esprime attraverso i tuoi dolci suoni.
So che non mi hai deluso, perch&egrave in fondo la tua voglia, la tua passione &egrave sempre in mio possesso. Tu sei mia e basta, e me lo fai capire.

Bacco 8 Marzo 2006

Perché sei scappata? Forse tu non stai facendo la stessa cosa a me? Non mi stai tradendo? Io mi comporto esattamente come fai tu, mi hai visto con un’altra, che per me non conta nulla proprio come non conta nulla per te il tuo ragazzo. Anche quando te ne sei andata me la sono scopata senza farmi scrupoli, perché tu te ne sei mai fatti? Mi sono divertito, ho trattato come un oggetto un’altra persona per farti capire quello che provo io a sapere che stai con un altro. Sì l’ho scopata due volte una sulla scrivania, una nella doccia. Lei bella, ma con un cervello molto piccolo. Al contrario di te, che sei tutto per me. Però ti ho fatta svegliare. Vedermi trombare una sconosciuta davanti ai tuoi occhi non &egrave stato piacevole. Ti sei resa conto finalmente. Sonia &egrave stata fantastica, sa muovere i fianchi, il corpo, i suoi seni magnifici che io divoravo lentamente, e lei sospirava, ignara del fatto che non me ne fregasse nulla di lei. Volevo solo scopare e basta. Ora fatti un esame di coscienza e torna da me quando avrai le idee chiare.

Bacco

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