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Racconti Erotici Etero

Lezioni di sesso

By 5 Agosto 2021Aprile 14th, 2022One Comment

Nicole era semplicemente bella: 18 anni, occhi neri e  capelli dello stesso colore,  lunghi  fino a lambirle il sedere modellato dalla scuola di danza che frequentava fin da quando aveva 10 anni. Proprio in quei giorni  alla scuola si era iscritto un nuovo allievo: un ragazzo  che a Nicole era piaciuto immediatamente. Ma  le sue  compagne le avevano consigliato di lasciarlo perdere poichè quello era un tipo famoso per uscire solo con ragazze e  donne navigate ed esperte di sesso. Nicole non era quel tipo: desiderava piacere ai ragazzi anche per il suo essere interiore  e non solo per la sua piacevolezza fisica.  Per lei concedere qualcosa più di un bacio  era una cosa da meritarsi e le rare volte in cui aveva concesso agli  ” amichetti” una carezza sulle sue morbide tettine o una palpatina al sedere erano per lei dei premi per un comportamento gentile e rispettoso verso di lei. Nicole riuscì a conoscere quel ragazzo, ma non andava oltre i convenevoli e aveva notato che le sue amiche avevano ragione: alla fine degli allenamenti se ne andava davvero con ragazze dei corsi di danza decisamente più sgamate di lei nel sesso. Ma a Nicole le sfide piacevano: decise dunque di acquisire l’esperienza che le mancava chiedendo aiuto a un amico più grande.

Mattia era il vicino di casa di Nicole, di 10 anni più grande di lei: abitavano vicino da quando lui, che aveva ereditato l’azienda agricola del nonno, si era potuto permettere  di  affittare una casa tutta per sè. Gli affari andavano bene e Mattia non era uno spendaccione,  senza contare che nella sua azienda non era solo il capo ma anche lui metteva mano a macchine agricole  e si dava da fare, tanto che la maggior parte delle sere era così stanco che  nemmeno usciva:   di rado  andava fuori per una pizza con gli amici o per andare a cena dai genitori. L’ultima storia seria  l’aveva avuta con una compagna di classe all’ultimo anno di liceo, e dopo di essa  solo un paio di sporadiche relazioni conclusesi nell’arco di poche settimane. Mattia a Nicole aveva voluto bene da subito: lei aveva 13 anni quando lui si era trasferito lì e provava per lei lo stesso  affetto che si può provare per una sorella minore; tante volte la era andata a vedere nei saggi di danza e  molte volte lui l’aveva aiutata coi compiti di inglese o le aveva dato un passaggio  in qualche locale dove doveva vedersi con le amiche. Anche Nicole voleva bene a Mattia come a un fratello tanto che  di tanto in tanto  gli faceva qualche  semplice regalo come un cd o gli preparava un dolce con le sue mani, per ringraziarlo della gentilezza che lui mostrava sempre verso di lei.

Quella sera, quando Nicole l’aveva chiamato per chiedergli se poteva fare un salto da lui, aveva capito dal tono che gli avrebbe chiesto qualcosa di diverso. Nicole dal canto suo aveva deciso di mettersi in tiro per essere attraente agli occhi del suo amico:  c’era confidenza tra di loro e  solitamente anche quando lei andava da lui per farsi dare una mano con l’inglese  andava tranquillamente in tuta e a volte addirittura in ciabatte. Ma quella sera no, doveva essere più bella che mai: indossò una canottiera nera aderente che lasciava intravedere la freschezza del suo giovane seno nella scollatura e una minigonna dello stesso colore che non aveva mai osato mettere in discoteca perchè considerata troppo corta.  Si era lavata i lunghi capelli lisci con uno shampoo che li aveva resi ancora più  lucenti;   aveva indossato 10 centimetri di tacco e si era legata al collo una felpina leggera che per le prime sere di settembre era l’ideale. Giusto un accenno di trucco poichè sapeva che a Mattia non piacevano i make-up esagerati.  Una spruzzata di sensualissimo profumo e Nicole era pronta: quando suonò al campanello  di Mattia sfoderando il suo miglior sorriso, il padrone di casa rimase  incantato  a vederla  così,  tanto che si  stava scordando di farla entrare. ” Non mi fai entrare, Matti?

” Sì, scusa, Nicky, vieni. Credo anche che il caffè sia pronto”. Mentre versava  per sè e per Nicole  il caffè nelle tazzine, Mattia si espresse:     ” Stai davvero bene Nicky stasera. Per questo sono rimasto imbambolato  a guardarti. Sei molto carina”

” Grazie” rispose Nicole sorseggiando il suo caffè seduta al tavolo della cucina

“Nicky, vai da qualche parte di speciale, vero? Per essere vestita così in tiro dico”

” No, non esco stasera”.

” E ti sei messa così solo per venire da me?”

” Sì, vengo da  te sempre in tuta, con i jeans strappati, in ciabatte.  E’ giusto che  anche tu mi possa vedere un po’ più in ordine, un po’ più carina”.

” Nicky- le rispose Mattia con l’affetto di un fratello- Ma tu sai che io ti trovo carina sempre, anche con i pantaloni con le toppe”.

Nicole sorrise in silenzio, alchè Mattia la guardò:

” Ma tu non dovevi chiedermi qualcosa?”. Nicole annuì, alchè Mattia la prego:

” Ok, ti ascolto, ma ti va se ci mettiamo sul divano? Ho avuto una giornata pesante e vorrei stare più comodo”

Una volta sul divano,  fissandola negli occhi, Mattia le  si rivolse:

” Allora?

” Si tratta di un ragazzo, Matti”.

” Uhm…. Che ragazzo?”

” Un ballerino, uno che viene nella mia scuola di danza”.

” Ti piace?”

” Tantissimo”.

” Ma deduco dal tuo sguardo che lui non ti caga”.

” Infatti.  E io, nella mia situazione, non ho la minima possibilità con lui?”

” Cosa significa Nicky ” nelle tue situazione”?  Tu sei carinissima, sei giovane, sei simpatica, non te la tiri,  sei generosa,   vai bene a scuola. Se io fossi quel tipo non ci  penserei due volte a uscire con te”.

” Vedi, Matti, è che lui esce solo con ragazze esperte. Esperte sessualmente intendo”.

” Ah..  e tu non sei …”

” No, io non sono proprio esperta, io  attualmente sono vergine. E vuoi sapere una cosa? Ho avuto due brevi storie: il primo mi ha solo fatto  mezzo ditalino, mezzo perchè era troppo grezzo:  mi faceva male  e l’ ho fermato. Il secondo era più bravo e mi ha fatto un ditalino completo, così io ho ricambiato con una sega. E non penso di essere stata nemmeno granchè visto che ci ha messo un mucchio a venire. La mia esperienza sessuale è tutta qua”.

Nicole guardò Mattia che si era ammutolito e imbarazzato, ed ella scoppiò a ridere:

” Dai, Matti, ti ho scandalizzato davvero?

” No, scandalizzato no, un po’ imbarazzato sì, non mi aspettavo queste confessioni da te”.

” Sai perfettamente che mi fido di te: se ti racconto qualcosa di me anche intimo è perchè sono sicura che non lo urlerai a quattro venti”

” No, quello tranquilla che non lo dico in giro, ma, tornando al sodo, sei venuta da me perchè vuoi un consiglio per conquistare questo ragazzo?”

” Non proprio un consiglio”.

” Cioè?”

” Vorrei che mi aiutassi ad acquisire l’esperienza che mi manca”.

” Temo di non capire Nicole”.

“… ti va di alzarti un attimo dal divano?”

Mattia sempre più perplesso ubbidì a Nicole, la quale, alzandosi a sua volta, andò dritto contro Mattia e abbracciandolo alla vita, pose le sue labbra sopra quelle del ragazzo stringendolo fino a fargli sentire   distintamente il calore del suo seno. Nicole si staccò e tornò , sorridendo sorniona,a sedersi sul divano  e davanti a un pietrificato Mattia,  si alzò lentamente un lembo della minigonna scoprendo una sua atletica coscia fino a far  intravedere le sue mutandine bianche. Riabbassandosi la gonna, Nicole chiese a Mattia:

” Hai capito adesso?”

Mattia scosso dall’estasi  tornò in sè domandando: ” E’ una candid camera vero? O qualche programma stupido tipo ” Scherzi a parte”? . Nicole fece cenno di no, così Mattia tornò a sedersi di fianco a lei, la quale spontaneamente gli prendette una mano e se la pose sopra il ginocchio nudo. ” Nicole- tornò  a fissarla Mattia- Mi stai davvero chiedendo di venire a letto con te?”

” Ti sto chiedendo di avere una storia di puro sesso con me”

” Ma…Nicky… là fuori ci sono decine di ragazzi della tua età che sognano a occhi aperti la proposta che hai fatto a me. Perchè non chiedi a qualcuno dei tuoi amici? Lo sai che io ho 10 anni più di te?

” I miei coetanei mi salterebbero addosso senza tanti riguardi, mentre quello che io voglio davvero da te sono lezioni di sesso. E per quel che riguarda la differenza di età io sono maggiorenne e consenziente”.  Dopo una pausa Nicole prese la mano di Mattia che aveva sul ginocchio e se la mise sul seno chiedendo: ” Allora, va bene?” Mattia   togliendo la mano dal corpo di Nicole e scattando in piedi: ” Ma non se ne parla proprio!”.

” Sicuro? chiese Nicole ripetendo  il gesto dell’alzata della mini.

” Tira subito giù quella gonna!”  le  intimò Mattia. Nicole ubbidì, si alzò in piedi e avvicinandosi a lui con aria supplichevole sussurrò un :

” Per favore”.

Mattia sospirò, alchè Nicole languidamente a bassa voce si espresse: ” Sarebbe solo per un periodo e lascerei decidere a te quanto tempo dedicarmi. Ti prometto inoltre che sarà un segreto tra di noi”.

Mattia sospirò di nuovo, alchè Nicole gli  chiese:

” Mi prometti che almeno ci pensi?”

” Va bene, ci penso.

” Grazie Matti!- si entusiasmò Nicole, approfittando della sua vicinanza per schioccare un altro bacio sulle labbra a Mattia prima di congedarsi per tornare a casa.

Quella notte Mattia non dormì: aveva sempre considerato Nicole quasi come una sorella minore e per l’affetto che provava per lei le dispiaceva non esaudire un suo desiderio. Dall’altro canto temeva che andare oltre con Nicole avrebbe rovinato per sempre il loro rapporto di tenera amicizia e che non si sarebbe più potuti tornare indietro.  Ma i due  baci sulle labbra e  il contatto della sua mano col suo seno non l’avevano comunque lasciato indifferente.  Di certo c’era una sola cosa: nella vita di Mattia le occasioni con le donne non erano poi molte e Nicole era anche una gran figa.

Due giorni dopo Mattia aveva telefonato a Nicole chiedendole di andare da lui quella sera anticipandole solo che aveva preso una decisione. Nicole si vestì uguale a due sere prima, pensando che l’abito le avesse portato fortuna: dentro di sè infatti si sentiva sicura che Mattia  le avrebbe detto di sì.  Presero il loro solito caffè in  cucina sorseggiandolo in religioso silenzio ma guardandosi attentamente negli occhi cercando di scrutare reciprocamente delle emozioni. Nicole, dopo il caffè, si decise a chiedergli l’esito delle sue riflessioni: ” Allora, ci hai pensato? ” Mattia annuì: ” Sì, accetto la proposta”. Nicole lanciò un urlo di gioia e gli buttò le  braccia al collo sussurandogli un grazie e schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia. Alchè lui si staccò e le disse: ” Nicky, accetto la proposta ma solo ad alcune condizioni”

” Quali, Matti?”

” Punto prima la riservatezza: non lo deve sapere nessuno”

” Te l’avevo già promesso, mi pare”

” Punto secondo l’igiene:  doccia prima e doccia dopo ogni prestazione per entrambi”.

” Matti, ma per chi mi hai preso, per una barbona? Questo lo davo per scontato”.

” Punto tre: anche se la nostra storia sarà solo di sesso, io non voglio e non posso pensare a te come a una mignotta. Perciò  voglio che ci sia anche un po’ di romanticismo tra noi e intendo che voglio  vederti non solo per scopare ma anche per andare al cinema o mangiare una pizza insieme”.

” Nicole sorrise:” Sì, Matti, questo fa piacere anche a me. Altro?”

” Sì: visto che è un settembre caldo vorrei che andassimo al mare una volta o due, così se ti vedo in costume magari mi sembrerà più normale vederti svestita quando… insomma, in quei momenti lì”.

” Ok. Basta?”

” Una cosa sola ma non è una condizione: è solo un avviso. Non voglio fare tutto in una sera o due, voglio andare per gradi perchè, capiscimi, Nicky….

” Lo so-lo interruppe lei- Mi hai considerato  finora quasi una sorella minore e hai bisogno di tempo per sciogliere il tuo imbarazzo”.

” Esatto”

” Va bene tutto- disse Nicole alzandosi in piedi- Quando vuoi cominciare?”

” Se vuoi anche subito”

” Ok, perchè no?”

Mattia si alzò, prese Nicole per mano  e la condusse davanti al divano  dove si erano  confidati due sere prima. Le fece una tenera carezza tra i  suoi lunghi capelli, le cinse i fianchi, e quasi tremando, poggiò le sue labbra su quelle di Nicole in maniera così dolce da farle chiudere gli occhi e aprire spontaneamente la bocca  per accogliere la lingua di Mattia. Ma dopo pochi secondi  di quella danza di lingue Mattia si staccò e rimproverò Nicole:

” Nicky, cosa fai li imbambolata braccia a penzoloni? Abbracciami anche  tu, no?”

” Scusami,  mi sono incantata: non pensavo che baciassi così bene”.

” Ok ok, ricominciamo. Nicky, lo sai che ti toccherò, vero?”

” Matti, certo che lo so, è quello che voglio”.

” Scusami, è che.. insomma, lo so, sono cose normali tra uomo e donna ma con te…mi sembra una cosa sporca”.

Nicole sorrise e incitò il suo amico: ” Dai, Matti, ricominciamo”. Nella stanza rischiarata solo dalla fioca luce di un’  abat-jour, Nicole e Mattia tornarono a baciarsi, stavolta toccandosi reciprocamente: Mattia fece scivolare le proprie mani più volte  ad accarezzare il sedere  di Nicole che dal canto suo fece altrettanto. A un certo punto  Mattia spinse dolcemente Nicole sul divano, sotto di sè, in maniera delicata e oltre a baciarla  in bocca, le baciava il collo e  la scollatura mentre lei gli accarezzava la schiena. Lui interruppe il silenzio per avvisarla:

” Ora ti leverò la canottiera e resterai in reggiseno”.

Nicole scoppiò a ridere: ” Non c’è bisogno che mi anticipi tutto quello che farai,  guarda che la mamma mi ha spiegato qualcosa”. Fu più lesta lei a levare la maglietta a Mattia di quanto lo fu lui a togliere la canottiera della sua amica. Subito dopo Mattia le carezzò le tette da sopra il reggiseno e tornò a sbaciucchiare le parti scoperte di pelle di Nicole prima di riprendere possesso della sua bocca.  Nicole non provava nessun imbarazzo a stare in reggiseno davanti al suo amico più grande, sia per la grande fiducia che riponeva in lui sia per i sensi. che si stavano soddisfacendo con quelle attenzioni maschili. Ma a un certo punto Mattia volle interrompere bruscamente e invitò Nicole a rivestirsi: ” Per stasera basta Nicky. Vai a casa. Ti faccio sapere io quando ci rivediamo”.  Nicole senza dire nulla lo baciò sulle labbra e con un sorriso si congedò. Mattia aveva voluto interrompere perchè l’eccitazione nei suoi pantaloni si stava  gonfiando troppo e temeva di non riuscire a trattenersi se fosse andato oltre.

Due giorni dopo Mattia aveva chiamato Nicole chiedendole se le andasse di andare al mare il giorno dopo. La ragazza accettò volentieri  anche se Mattia le chiese di andare presto  e le fece fare una levataccia, nonostante il mare fosse a meno di un’ora di macchina dal loro paese: a lui piaceva  il tepore del primo sole mattutino.  In macchina Mattia chiese a Nicole se aveva rivisto quel ragazzo che la attraeva:

” Sì, alla scuola, abbiamo parlato come sempre, ma niente di più”

Giunti in spiaggia, noleggiarono un ombrellone e, stesi gli asciugamani, cominciarono a spogliarsi: Nicole indossava un bikini arancio fiammante mentre Mattia un costume  a pantoloncino celeste con  una riga nera sul bordo. Appena sdraiatisi  Mattia notò che Nicole non gli staccava gli occhi da dosso: ” Cosa c’è da guardare Nicky?”.

” C’è che hai un fisico bestiale. L’altra sera, in penombra, non ci ho   fatto caso. Insomma, complimenti”.

” Grazie”.

Dopo qualche minuto di silenzio Mattia chiamò la sua amica:

” Nicky”.

” Dimmi”.

” Anche tu hai un fisico favoloso!”

Passarono la giornata prendendo  un po’ di sole, facendo un paio di bagni e giocando a  beach volley con un’altra coppia di amici conosciuti sulla spiaggia. Parlarono anche molto delle loro passioni: Nicole della danza, Mattia del suo lavoro in agricoltura e del teatro che praticava a livello amatoriale abbandonato per seguire al meglio  l’azienda agricola.  Al ritorno, Mattia volle fermarsi in un locale carino che conosceva lui per bere un aperitivo insieme alla sua amica. Nicole fece per estrarre il portafoglio ma Mattia la bloccò, alchè lei chiese: ” Questi non posso offrirli io”? ” No Nicky, l’aperitivo offerto dall’uomo fa parte di quel romanticismo che ti ho chiesto”.

Nicky sorrise e gli schioccò un tenero bacio sulla guancia, prima di prendere il  calice del suo vino bianco e fare cin cin con quello di Mattia. Giunti a casa, prima di scendere dall’auto, Nicole chiese:

“Stasera ci vediamo?”

” Va  bene. Mettiti dei jeans attillati o dei leggings. Ti aspetto dopo cena”.

Quando Nicole suonò il campanello di Mattia, in quei pochi secondi che passarono prima  dell’apertura della porta,  a entrambi tornarono nella mente le carezze di tre sere prima: non era stata un’esperienza asettica come avevano immaginato, a entrambi era piaciuto che le loro bocche si fossero possedute  reciprocamente e che i propri corpi  si fossero accarezzati  con lascivia. Quando Mattia aprì fu lui ad accogliere Nicole con quel bacio sulle labbra che  negli ultimi giorni era lei a riservare per il suo amico. Mattia aveva preparato il caffè: sapeva che la sua piccola amica ne era ghiotta e per Nicole quella piccola attenzione era la conferma che il suo vicino più grande era  stata la scelta giusta per avere lezioni di sesso: in lui c’era la dolcezza che desiderava nel divenire  più esperta. Terminato il caffè, Mattia si alzò e guardo Nicole, la quale capì e lo seguì fino al suo divano: si misero entrambi in ginocchio su di esso e cominciarono a limonare, dapprima quasi con tenerezza, e poi selvaggiamente. Mattia accarezzava ora teneramente ora con più decisione il sedere di Nicole avvolto nei leggings: le aveva chiesto di indossare un paio di pantaloni più attillati proprio per godere al meglio dei suoi tonici glutei.  Staccandosi dalla stretta della ragazza, Mattia le chiese: ” Mettiti seduta in braccio a me!”.  Mattia si mise sul divano in posizione normale e Nicole si piazzò  sulle sue gambe, col culo che centralmente era proprio addosso al pacco di Mattia che stava prendendo vigore.  La ragazza si accorse dell’imminente eccitazione e si strusciò con le chiappe  su Mattia per  rendere il suo membro duro al massimo grado.  Mattia poso le sue mani dolcemente sulla pancia  di Nicole e la tirò verso di sè  fino a che la schiena della ragazza toccò il petto di Mattia. Mattia accarezzò la pancia ancora coperta dalla maglietta di Nicole  e scivolò più su fino a  toccarle il seno e poi di nuovo giù fino alla pancia per poi ripetere l’operazione.  Tolse le mani per   passarle una mano tra i lunghi capelli e dolcemente  farle girare il viso per  baciarla.  Rimise le mani sulla sua pancia ma per sollevarle lentamente i lembi della maglietta fino a levargliela del tutto e gettarla da qualche parte nella sala. . Mattia continuò massaggiandole le sue toniche spalle e piano piano facendole cadere le spalline del reggiseno. Appoggiando la sua bocca sulla schiena nuda di Nicole, Mattia glielo sganciò del tutto e Nicole stessa lo fece scivolare in fondo al suo corpo: ora il giovane seno di Nicole svettava libero  nell’aria e i suoi capezzoli, già turgidi, fremevano sotto il tocco delle dita di Mattia, il quale aveva riportato la schiena della sua amica contro il suo petto e aveva cominciato a massaggiare quelle dolci piccole sfere.  Ogni tanto Nicole girava il suo volto per cercare le labbra di Mattia: i suoi occhi chiusi  testimoniavano il suo coinvolgimento e Mattia non rifiutava mai la sua bocca.   Mattia intrufolò anche una mano in mezzo alle gambe di Nicole  ancora coperte dai leggings: per la ragazza fu spontaneo allargarle  per permettere a Mattia di toccarla meglio e, presa dall’eccitazione, si alzò un attimo, per levarseli insieme alle scarpe che indossava e lanciarli via. Si risedette poi spontaneamente in braccio a Mattia il quale continuò a giocare col suo seno e solo di tanto in tanto infilava una mano  sull’esterno delle mutandine della sua amica,  unico indumento che indossava, percependone l’umidità dovuta all’eccitazione.  Mattia decise che per quella sera bastava così e invitò Nicky a  rivestirsi. Dopo un attimo  di esitazione, dovuta anche alla delusione di interrompere quel momento, Nicole si alzò e cominciò a riassettarsi, esprimendo il suo disappunto:

” Peccato però, Matti. Mi stava piacendo”.

” Anche a me”

Dopo quella serata Mattia e Nicole non riuscirono a incontrarsi per una settimana: Mattia aveva diversi impegni in azienda e  con la sua mente era assorto dalle preoccupazioni lavorative, ma quando era a casa, prima di andare a letto,  pensava a Nicole: si era accorto che le mancava. E così tutte le sere le mandava un messaggio di buonanotte, scusandosi  per  dover rimandare  ancora il prossimo incontro e promettendole che appena avrebbe risolto i suoi urgenti impegni lavorativi le avrebbe fatto passare una bella serata. Anche Mattia mancava a Nicole  tanto che  al pomeriggio, appena terminato di studiare,  lo chiamava:  lui non sempre rispondeva e quando rispondeva  chiudeva la conversazione in fretta, mortificato per non poter stare al telefono con lei.  Bastava però il messaggio della buonanotte per far passare a Nicole ogni delusione. E soprattutto  fu la buonanotte di una settimana dopo a rasserenare completamente l’animo della ragazza: ” Ti auguro una dolce notte, Nicky.  Ho terminato le cose urgenti in azienda e domani e dopododomani ho due giornate libere. Domani sera ti va di venire a cena da me? Buonanotte cucciola!”.

” Certo che ci vengo Matti! Un bacio, anzi due!” fu la risposta della ragazza prima di lasciarsi andare al sonno.

Nicole si era vestita in maniera elegante per andare a cena dal suo amico, ci teneva ad apparirgli bella non solo per essere eccitante ma anche per dimostrargli  che aveva apprezzato il suo pensiero: indossava una   una gonna longuette nera e un elegante maglietta dello stesso colore   appena lavorata sullo scollo appena accennato e una giacchina leggera sempre nera lasciata aperta, 10 centimetri di tacco di scarpe  lucenti  di una nota firma, anch’esse nere, e sulle gambe due collant di color chiaro fino a coprirle il sedere, valorizzato da un perizoma non eccessivamente minuscolo.,  di colore bianco candido. Il perizoma non era un capo che Nicole, nella sua giovanile pudicizia, aveva indossato spesso, ma riteneva che  Mattia meritasse di vederla con quel capo: Nicole era consapevole di essere bella, quel fisico minuto modellato dalla danza  era un bel bocconcino per gli occhi maschili e quel capo sexy l’avrebbe resa ancora più desiderabile per Mattia. Aveva lavato accuratamente  I suoi lunghi capelli lisci  che le cadevano morbidamente sulle spalle e si era cosparsa il viso di alcune gocce del suo profumo preferito. Aveva persino indossato una catenina d’oro che  le avevano regalato i suoi genitori per la Cresima diversi anni prima.  Anche Mattia aveva scelto di essere elegante per quella sera, seppur contenuto entro certi limiti: indossò  ai piedi mocassini neri lavorati finemente con calze sottili di cotone a mezza coscia dello stesso colore, jeans attillati e una camicia bianca  sopra la quale portava un’elegante giacca da ufficio di colore nero.  Aveva curato i suoi capelli con una buona dose di gel e anch’egli  aveva usato qualche goccia di profumo. Quando Mattia aprì la porta a Nicole, entrambi rimasero qualche istanti a guardarsi, estasiati dalle rispettive eleganze, finchè Mattia prese la mano di Nicole  e le fece il baciamano alla francese su quell’arto dove spiccava il colore rosso dello smalto sulle unghie.

Mattia aggiunse un: ” Sei bellissima, Nicole” guardandola negli occhi prima di lasciarle la mano e  farle cenno di entrare . Nicole non riusciva a profferire parola: non si aspettava tanta eleganza e raffinatezza dal suo amico, il quale la invitò ad andare con lui sul  suo ampio terrazzo per un aperitivo: appena Nicole uscì sul terrazzo vide un tavolo apparecchiato con sopra  tartine al philadelphia, frittatina con zucchine, olive verdi giganti e bruschette al pomodoro e al centro del tavolo un vaso di cristallo in cui si ergeva un colorato mazzo di fiori ;  in un tavolo più piccolo a fianco  il secchiello del ghiaccio con dell’ottimo Franciacorta in fresco. Mattia prese i fiori  dal vaso e li porse a Nicole dicendole: ” Questi sono per te. Le rose rosse mi parevano un po’ troppo…impegnative, ma spero ti piacciano lo stesso”.Nicole affondò il volto  chiudendo gli occhi dentro  quel mazzo di fiori per inspirarne il profumo. Riaprì gli occhi e si rivolse a Mattia: ” Sono bellissimi. E tu sei matto. Fatti dare un bacio”.

Mattia si avvicinò a Nicole per ricevere uno dei suoi soliti baci sulle labbra, anche se stavolta la ragazza pigiò le proprie labbra   con più intensità  e più a lungo. Mattia invitò la ragazza a rimettere i fiori nel vaso e a fare un brindisi: versò  due calici di Franciacorta e dopo averli fatti cozzare bevvero quel delizioso vino, sorseggiandolo piano piano. Nicole si sentiva già ebbra dopo il primo sorso, ma forse non ere l’effetto del vino ma l’effetto di tutte quelle attenzioni che Mattia le aveva riservato.

I due assaggiarono quello sfizioso antipasto e  bevvero in mistico silenzio quel prezioso vino bianco, ma senza smettere  mai di guardarsi negli occhi. Alla richiesta di Mattia  se volesse un altro sorso, Nicole rifiutò e dunque egli la invitò a venire dentro e a sedersi a tavola:  quando Nicole vide che il primo piatto che gli  venne servito era un profumatissimo risotto ai funghi porcini provenienti da una nota riserva della Lunigiana  e che in tavola, oltre a una caraffa di fresca acqua di fonte, vi era del pregiato vino rosso  di Montepulciano, rimase ancora più estereffatta e non potè fare a meno di esprimersi ad alta voce: ” Cavolo, Matti, io pensavo a una cosa semplice: pensavo che avremmo mangiato una banale pasta con un po’ di prosciutto e formaggio e avremmo magari bevuto una birra”.

Mattia restò ammutolitò qualche secondo ma poi parlò:

” Se vuoi una birra in frigo ce l’ho”.

“Ma no, scemo: intendevo dire che è tutto bellissimo e che non mi aspettavo quest’accoglienza, in fondo è una cena tra amici.”

” Amici sì, ma non abbiamo  qualcosa  in programma per dopo?”

” Sì, ok, ma…”

Mattia la zittì versandole un calice di Montepulciano e facendo un  brindisi: ” Alla nostra amicizia…speciale”. Nicole non disse nulla, alzò il calice e bevve. Bevve  più del suo solito, ma solo così riuscì a godersi il seguito della cena preparata dal suo vicino: un bel vitel tonnè al profumo di rosa  con insalata mista  fu la seconda portata mentre  due coppe di fragole con panna furono il dessert, accompagnato da ottimo Cartizze. Caffè e arancino fatto in casa furono il degno coronamento di quella straordinaria cena e il preludio a ciò che sarebbe successo poco dopo :  in entrambi si sarebbero scatenati  i sensi.

Finita la cena i due ragazzi si accomodarono sul divano per gustarsi il secondo giro di arancino: Mattia aveva preparato il caminetto e mentre armeggiava per accenderlo Nicole gli  fece una domanda.

” Perchè vuoi accendere? Non è freddo”.

” Voglio accendere  non per il freddo ma per l’atmosfera”. Quando quei ceppi di faggio  presero fuoco Mattia tornò a sedersi accanto a Nicole, la quale,  carezzandolo tra i capelli corti, espresse tutta la sua approvazione: ” Matti, io sono mezza ubriaca ma ti voglio dire che stasera sei stato dolcissimo”.

” Davvero, Nicole?”

” Sì: l’aperitivo sul terrazzo, i fiori, la cena elegante, e adesso anche il camino… bellissimo!

” E pensa che non ho ancora finito di essere dolce con te!”

Nicole si interrogò in silenzio sulle intenzioni di Mattia, mentre questi  mise due cuscini su una sponda del divano e gentilmente vi spinse contro la sua amica: una volta appoggiata la testa di Nicole, Mattia prese le gambe delle ragazza, se le mise sulle proprie e le tolse  i tacchi da 10 centimetri, cominciando un lieve massaggio ai suoi piedini coperti dai collant.  Quelle attenzioni stavano  intrigando Nicole  e mentre  le carezze di Mattia  dai piedi si erano spostate sulle gambe, Nicole pensava a una maniera di essere altrettanto intrigante. Quando Mattia era arrivato con le mani sotto la gonna di Nicole, la quale lo lasciava accarezzare con forza le sue cosce di danzatrice, ebbe un’idea: lasciò che Mattia  la scaldasse ancora un po’ con le mani e poi disse. ” Anch’io voglio fare qualcosa di intrigante per te”. Mattia smise di accarezzarla e la guardò interrogativo negli occhi. Nicole si alzò, levò tutti i possibili ostacoli e prese il suo  smartphone. Accedendo a You Tube, selezionò una canzone poi diede il telefono a Mattia e chiese  di farla partire appena lei  avrebbe dato il via; Nicole aveva deciso di sfruttare le sue qualità di ballerina improvvisando  uno striptease a ritmo di danza. La canzone prescelta era ” Goodnight Moon” dei Shivaree e già dalle prime due movenze  di Nicole, Mattia rimase strabiliato dalla  sensuale bellezza fisica e artistica della ragazza. I suoi  lunghi capelli che ondeggiavano, le sue curve morbide  che seguivano la melodia, i suoi occhi neri che  pur muovendosi intorno al suo corpo  fissavano costantemente  Mattia, lo avevano scaldato già da quando Nicole aveva levato il primo capo che indossava, la giacchina nera di pelle.  Quando poi Nicole danzando  aveva fatto volare via anche la canotta nera  scoprendo il suo reggiseno bianco, Mattia si era sentito prendere fuoco. La temperatura nelle sue gote era aumentata ancora quando, davanti a lui, Nicole aveva lasciato scivolare via  la gonna. Riprese a danzare  e da terra, con mosse da danzatrice professionista, si sfilò i collant restando di fatto solo con l’intimo.  Gli ultimi passi  di Nicole coincisero col suo reggiseno lanciato in aria e il suo sedersi in braccio a Mattia  proprio sull’ultima nota della canzone.  Mattia cinse la pancia nuda di Nicole e scostandole i capelli la baciò sul collo. In quella stanza era tornato il silenzio e  gli unici rumori erano il crepitiò del camino e i loro respiri profondi.  Restarono così alcuni istanti  finchè Nicole ruppe la quiete: ” Vedo, anzi, sento, che il mio spettacolino ti è piaciuto”. Il sesso di Mattia infatti aveva davvero apprezzato e Nicole sentiva chiaramente l’erezione sul suo sedere appena ricoperto dal suo perizoma bianco. ” Sei stata fantastica, Nicky” riuscì a sospirare Mattia. Prendendola gentilmente per i fianchi, fece a capire a Nicole di alzarsi. Ora avrebbe dovuto renderla nuda nella sua integrità: ne erano entrambi consapevoli ma Mattia voleva essere davvero gentleman con la sua giovane  amica tanto da chiederle il consenso.   Davanti al  viso del ragazzo si ergevano i  glutei scolpiti di Nicole e dopo averli osservati  con ammirazione, prese gentilmente i lembi del perizoma  di Nicole e le chiese : ” Posso?” La ragazza sussurrò un ” sì” sottovoce:  più che imbarazzo provava dell’emozione. Mattia fece scivolare il suo intimo fino ai  suoi piedi, dai quali Nicole stessa lo tolse, e Mattia avvicinò la sua bocca al tenero sedere  della sua amica per darle dei piccoli morsi che la fecero sussultare.  Mattia fece poi  capire a Nicole di voltarsi. La ragazza lentamente si girò: ora Mattia aveva davanti il luogo più segreto di Nicole, che guardava il suo amico  dall’alto in basso  per vedere le sue reazioni durante la rivelazione della sua essenza di femmina.  Mattia guardò Nicole negli occhi, fece solo una carezza al  suo luogo della passione  e poi, sempre a gesti, invitò Nicole a mettersi a smorzacandela sopra di lui. Non appena lo fece, Mattia la baciò e i due cominciarono un vortice di lingue che si esauriva soltanto quando Mattia si dedicava a baciare  e  stimolare con la lingua  le piccole ma belle tettine di Nicole,  prima di tornare dalla bocca della sua amica.  Ora anche Nicole si stava scaldando.

“ Sei troppo vestito!” disse all’improvviso Nicole a Mattia, e armeggiò per levargli la giacca. Dopo averlo fatto tornò a baciarlo e a muoversi come un’anguilla sopra di lui. Iniziò a sbottonargli la camicia e quando fu a torso nudo, Mattia fece sdraiare Nicole nella stessa posizione di quando aveva cominciato il massaggio ai piedini ma stavolta, dopo essersi tolto la camicia aperta, le sue mani si posarono sopra il suo seno, accarezzandolo appena, per poi scivolare più giù, lungo la pancia e arrivare alle intime umidità delle sue amica. Ricordandosi della brutta esperienza che Nicole ebbe col suo primo moroso con quel preliminare, le chiese di avvertirlo: “ Se in qualsiasi modo ti faccio male me lo devi solo dire, ok? ”. Nicole asserì col capo in silenzio e Mattia intrufolò pian piano il suo dito indice dentro Nicole: dopo pochi lenti movimenti la ragazza cominciò a sospirare e a diventare ancora più bagnata. Mattia era decisamente bravo con le dita e quella masturbazione stava soddisfacendo Nicole, che ebbe un ‘orgasmo: ma anche se la sua voce non espressa nulla, i suoi sospiri più profondi e le sue contrazioni muscolari, oltre che l’aumento dei suoi umori, rivelarono a Mattia l’appagamento fisico della sua amica. Ma Nicole, pur senza parole, fece capire il suo stato d’animo al suo amico: alzandosi lo abbracciò e lo tirò sopra di sé per baciarlo col fuoco nelle sue labbra. Mattia ricambiò quella passione per un attimo, ma poi tornò in sé e decise che per quella sera lì doveva bastare così.

“ Rivestiti Nicky. Per stasera è sufficiente così”

“…non vuoi che ricambi?”

“ Stasera no. La prossima volta”.

Nicole si alzò e cominciò a rivestirsi, ma, mentre infilava i collant, pregò il suo amico:

“ Non mandarmi via subito, Matti. Io mi rivesto ma fammi stare ancora un po’ con te. Non rovinare tutto”.

“ Va bene Nicky. Resta qua. Vado un attimo in bagno”.

In bagno Mattia, dopo essersi dato una sciacquata, si guardò nello specchio e fece delle domande alla sua immagine riflessa nello specchio: “ Sei sicuro Mattia che le stai facendo solo un favore? Sei sicuro che stai soltanto esaudendo il suo desiderio? Sei sicuro che Nicole non…? Non finì la frase e dopo aver fissato il suo volto ancora qualche secondo tornò in sala da Nicole che trovò accoccolata sul divano con la tv accesa

“ Intanto che ti aspettavo ho scelto un film. Ti va di guardarlo insieme?

“ Sì, volentieri. Tanto è presto”.

Mattia si mise accanto a lei e dopo pochi minuti con una mossa spontanea cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli. Nicole si girò verso di lui guardandolo interrogativa negli occhi.

“ No, Nicky- chiarì subito lui- Stasera non voglio andare oltre. Quelle che ti sto facendo sono coccole innocenti”. Nicole sorrise e si adagiò contro il corpo di Mattia che continuò ad accarezzarla e coccolarla in maniera così dolce che la ragazza si addormentò prima della fine del film. La risvegliò Mattia con un soffice bacio sulle labbra: “ Nicky, è tardi, devi andare a casa”!

Era passato qualche giorno dalla serata che Nicole e Mattia avevano trascorso insieme a cena: i due avevano continuato a sentirsi per telefono ma non si erano più rivisti poiché in quel periodo Mattia era impegnato nella sua azienda con la raccolta delle patate e arrivava a sera particolarmente stanco. Una sera però Nicole decise di fargli una sorpresa: dopo cena si presentò alla sua porta con un dolce che aveva preparato nel pomeriggio. Dopo aver suonato il campanello, Mattia si presentò alla porta visibilmente stanco ma le riservò comunque un sorriso:

“ Ciao Nicole, che bella sorpresa. “

“ Ciao Matti. Tieni, questo è per te” disse porgendogli il piatto con il dolce che aveva preparato.

“ Grazie. Vieni, entra dentro”.

Nicole seguì Mattia in cucina e vide che la tavola era ancora apparecchiata:

“ Ma stavi ancora mangiando? Ti ho disturbato?”

“ No, ho finito. Ho mangiato un po’ di minestrone avanzato da ieri. Stasera non avevo voglia né di cucinare né tantomeno di mangiare: ho mangiato quello giusto per non svenire.

“ Il mio dolce lo assaggi però”.

“ Certo, volentieri”.

Quando Mattia tolse la pellicola che avvolgeva quella delizia, Mattia si lasciò andare a un’esclamazione: “ Noooo! Il cheesecake ai frutti di bosco, il mio preferito. Come facevi a saperlo?”

“ E dai Matti, è qualche anno che ci conosciamo. Saprò qualcosa di te, non credi?

“ Grazie Nicky. Tu invece vuoi un caffè?”

“ Sì, ma lo faccio io per entrambi , vedo che sei un pochino stanco, tanto so dove tieni tutto”.

“ Come vuoi_ rispose Mattia mentre Nicole prendeva la moka. Guardandola meglio notò il suo abbigliamento sportivo: una tuta e un cappellino con visiera. “ Sai, Nicky, che io ho un debole per le ragazze more col cappellino?

“ E’ un complimento sincero o me lo dici solo perchè ti faccio il caffè?”

Mattia le sorrise senza rispondere e dopo aver messo la moka sul gas, Nicole cominciò a sparecchiare :

“ Che fai?” – le chiese Mattia

“ Stasera i piatti li lavo io, tu riposati e mangia il cheesecake”

“ Ma no, Nicky, li lavo io domattina”.

“ Matti, lo faccio volentieri, sono due stoviglie in croce, ci metto un attimo”.

“ Grazie allora”.

Mattia divorò il cheesecake con avidità e con la stessa avidità bevve il caffè che Nicole gli aveva servito. Quando fu tutto a posto Mattia la invitò a mettersi sul divano con lui.

“ Ti devo dire due cose, Nicole, a riguardo dell’altra sera”

“ Va bene, dimmi”.

“ La prima cosa è che mi è piaciuto stare in intimità con te, non solo per lo striptease o per tutto il resto. Mi è piaciuto passare una bella serata insieme a te

“ Anch’io sono stata bene con te. E la seconda cosa?”

“ Ecco, questa è un po’ più imbarazzante” arrossì Mattia

“ Matti, dopo avermi visto nuda e avermi, in un certo senso, avuto, non credo ci debbano essere imbarazzi tra noi. Cosa riguarda?

“ Il tuo corpo Nicky”.

“ Non iniziare a dire anche tu che sono troppo magra: c’è già mia madre che rompe le scatole”.

“ No no, io lo trovo meraviglioso il tuo fisico. Volevo parlarti di una parte specifica del tuo corpo, la tua…passerina”. Nicole sorrise per il nome popolare con cui il suo amico aveva chiamato l’organo genitale, poi in silenzio guardò Mattia per esortarlo a continuare e questi lo fece:

“ Ho notato che te la depili, Nicky”.

“ Noi che facciamo danza ci depiliamo tutte, è indispensabile per indossare i costumi. E’ anche più igienico”.

“ Si, ma vedi… è che già tu hai 10 anni meno di me… così glabra… mi sembri ancora più piccola”

“ Ma davvero preferiresti una con una foresta amazzonica lì in mezzo”.

“ Una foresta no, ma un ciuffetto mi farebbe piacere”.

Nicole all’improvviso abbracciò Mattia e gli sussurrò all’orecchio:

“Ma vai a cagare!” e d’impeto lo baciò. Mattia fu travolto dalla passione con cui Nicole lo stava baciando e anch’egli prese fuoco lasciandosi coinvolgere dall’intensità di quell’intreccio di lingue

che  aveva portato la ragazza  a far cadere per terra il suo cappellino. Un’intensità che Nicole aveva aumentato ancora rovesciando Mattia sotto di sé e cominciando a spogliarlo. Mattia si scosse un attimo da quell”attacco di passione solo quando si ritrovò a non avere addosso altro che i suoi boxer neri elasticizzati. Allora fu lui che cominciò a spogliare Nicole , rendendosi conto che sotto la giacca della tuta nera indossava soltanto il suo reggiseno bianco, coordinato coi suoi slip esposti dopo che Mattia le aveva levato i pantaloni. Ripresero a baciarsi così, indossando solo l’intimo, sotto il quale i loro organi stavano reagendo: Nicole si stava bagnando copiosamente mentre l’erezione di Mattia aveva raggiunto il suo massimo livello. Mattia si ricordò all’improvviso che doveva avere lui il ruolo predominante e chiese a Nicole:

“ Ma non ero io a comandare i giochi?”

“ No, tu puoi solo decidere quando fermarti”.

Ripresero a baciarsi muovendosi uno addosso all’altra come due serpenti, finchè Mattia non fece scivolare via reggiseno e slip della sua amica e la fece sedere sopra di sé, coperto solo dai boxer. Comincio ad accarezzarle i capelli, a baciarla sul collo, a fare scivolare le sue mani sopra tutto il corpo fremente di Nicole finchè con le dita entrò nel suo sesso umido e accogliente. Quell’azione fu accompagnata solo dai sospiri delle ragazza e dai fremiti del suo corpo. Raggiunse l’estasi che visse a occhi chiusi e immobile per qualche momento, scossa dal piacere provato, finchè riprese coscienza e, alzandosi dalla gambe di Mattia, si mise di fianco a lui, avvolto da un mutismo comtemplativo, e gli disse:

“ Ora tocca a me!”.

Senza tanti preamboli, Nicole abbassò i boxer di Mattia che inarcò la schiena per permettere alla ragazza di sfilarglieli del tutto. Nicole diede solo un’occhiata al sesso desideroso del suo amico poiché si accorse del suo rossore in volto:

“ Matti- gli chiese- Sei davvero imbarazzato? Perchè dovresti? Sono nuda anch’io, mi hai baciato e toccato finora. Cosa ti preoccupa?

“ E’ che…Nicky… è tanto tempo che una donna non mi vede nudo e…insomma, non posso fare a meno di pensare alla differenza di età”.

Nicole sorrise e poi fece una proposta a Mattia: “ Facciamo un patto: per tutto il tempo che ci frequenteremo, escluso quando devo preparare i saggi di danza, io lascerò un pochino di pelo sopra la mia passerina, così non ti sembrerò una bambina. In cambio invece tu sfoltisci un po’ il tuo pube, non mi piaci così tanto peloso. Ok?”

“ Ok”- disse Mattia con un sorriso mentre Nicole impugnava la sua asta. Sentire quelle giovani mani che lentamente, con una dolce decisione facevano su e giù lungo la sua asta e avere davanti il corpo splendido di Nicole per Mattia era strabiliante. Sentiva che non sarebbe durato molto e decise di confessarlo a Nicole: “ Nicky, io credo che.. insomma, che verrò presto”.

La ragazza non si preoccupo’ della durata di quell’atto ma di dove farlo concludere:

“ Vuoi venirmi addosso? Preferisci sulla pancia o sulle tette?

“ Ma io..non.. non lo so!”

“ Ok, scelgo io, Avvisami solo quando stai per venire”

“ Ma io sto già per… ahha sììììì!

La ragazza direzionò il getto del suo amico sul proprio addome, venendo ricoperta in abbondanza dal suo seme. Dopo l’ultimo schizzo, Mattia prese dalla tasca dei fazzolettini umidificati che porse a Nicole per ripulirsi, la quale prendendoli, commentò:

“ Certo che sei davvero fissato con l’igiene!’”

“ E tu no, Nicky?”

“ Ci tengo anch’io certo, solo che mi hai dato i fazzoletti che praticamente non avevi ancora finito di spruzzare. Forse sei un po’ esagerato, ecco. Comunque sono stata brava?”

“ Bravissima! Comunque per stasera ci fermiamo qui. Rivestiamoci.”

“ Agli ordini generale!”

Quando furono completamente rivestiti, Mattia disse a Nicole: “ Resta un po’ se vuoi, magari guardiamo un altro film”

Nicole sorrise: “ Cavolo, è già la seconda volta che mi fai restare dopo la…prestazione. Allora cominci a volermi bene”

“ Ne dubitavi? “ rispose Mattia schioccandole un bacio. Poi dopo un attimo di silenzio le chiese:

“ Novità con quel ragazzo?”

“ Chi?”

“ Il ballerino, quello per il quale io e te siamo diventati un po’ più che amici”. “

Nicole si ammutolì per qualche secondo: non ci stava pensando proprio per niente, quand’era con Mattia il tempo le volava, stava bene con lui, non pensava ad altro.

“ Ehi Nicky- la richiamò Mattia- Ti sei incantata?”

“ Sì, scusa- si destò lei- Comunque nessuna novità!”

Anche quella sera Nicole si addormentò prima della fine del film, cullata dalle morbide carezze con le quali Mattia la sfiorava appena.

Passò qualche giorno in cui i due ragazzi non si videro, finchè una domenica pomeriggio Nicole telefonò a Mattia chiedendogli se poteva andare a casa sua poiché aveva una proposta da fargli. Mattia rispose di sì, poiché lui invece aveva una cosa da darle.

Quando furono sulla soglia della porta di Mattia per entrambi fu naturale baciarsi: un bacio sulle labbra, semplice ma vissuto con l’intensità di chi sapeva dentro di sé che il significato di quell’atto era più profondo della semplicità del gesto. I loro sentimenti, anche se non lo ammettevano a sé stessi, erano mutati da quando avevano iniziato ad aggiungere l’eros nel loro rapporto di tenera amicizia. Seduti al tavolino della cucina si divisero il contenuto di un’intera moka: condividere il caffè era per loro un momento sacro, che si gustavano in silenzio per quei pochi minuti che servivano a svuotare le loro tazze di vetro. Poi Mattia tirò fuori dalla tasca una scatolina e la porse

a Nicole che silenziosamente la prese e la aprì, rimanendo stupita del contenuto: un braccialetto d’argento.

“ Cosa significa?- chiese Nicole

“ E’ un regalo, in segno di amicizia!”

“ Non ti sembra impegnativo un braccialetto d’argento per un’amica?

Mattia sorrise: “ “ Guarda che è tarocco, l’ho preso al mercato”

“ Stupido!- lo redarguì Nicole avvicinandosi per baciare Mattia e poi dirgli: “ Grazie”.

Nicole lo indosso subito e Mattia le chiese:

“ E tu che proposta avevi?”

“ Facciamo una doccia insieme?”

Mattia rimase ammutolito e poi canzonò Nicole:

“ Non ti sembra impegnativa una doccia insieme per un amico?”.

In perfetta sintonia scoppiarono a ridere insieme, poi Mattia le prese le mani e le disse:

“ Cucciola, sarebbe bellissimo, ma è meglio di no!”

“ Perchè?” domandò una delusa Nicole

“ Sotto la doccia mi verrebbe voglia di scoparti e non potrei resistere. Non è giusto che tu perda la verginità in quello che non è nient’altro che un gioco erotico, è giusto che quel momento sia speciale e vissuto con qualcuno di speciale”.

“ Sei così romantico, Matti?”

Mattia non rispose e Nicole , stringendo ancora più le sue mani e fissandolo negli occhi , affermò:

“ Va bene!” e aggiunse quasi sussurrando : “ Secondo me non sarebbe così brutto fare l’amore con te”

Mattia rimase turbato dalle parole di Nicole, aveva parlato di “ fare l’amore” e non di scopare. Fece una controproposta: “ Dietro casa dei miei c’è un prato stupendo, potremmo andare lì e coccolarci un po’”

“ Mi stai proponendo una camporella? E lì non ti verrebbe voglia di fare l’amore con me?”

Mattia rimase turbato ancora una volta dalle parole “ fare l’amore” ma si scosse subito:

“ I campi sono il mio ambiente naturale, lì so gestire tutte le mie emozioni”
“ Va bene, allora, Matti, facciamo questa passeggiata fino a quel prato”.

Mentre camminavano verso quel verde luogo Mattia rifletté a voce alta:

“ E’ la prima volta che io e te ci vediamo di giorno da quando abbiamo cominciato la nostra… relazione solo fisica”.
Mattia si sentì ipocrita a parlare di legame puramente fisico e Nicole dentro di sé pensò la stessa cosa: anche se il loro sentimento non era amore non potevano dire di avere una relazione solo fisica. Poi la ragazza replicò: “ Siamo usciti un’altra volta di giorno, quando siamo andati al mare”.

“ E’ vero. Allora diciamo che è la prima volta che usciamo qui in paese”

“ Ti dispiace?”

“ No! Perchè me lo chiedi?”

“ Beh, magari ci vede qualcuno insieme e la regola della riservatezza va a farsi fottere”

“ E non potremmo essere semplicemente due vicini di casa che si fanno una passeggiata insieme?”

Boh, sì”- rispose Nicole stringendosi nelle spalle

Arrivarono in quel verde prato riscaldato dal timido sole dei primi giorni di ottobre e senza preoccuparsi di sporcare i loro abiti si sdraiarono sull’erba uno di fianco all’altro, in silenzio. Finche Nicole non si girò su un fianco, cingendo con un braccio l’addome di Mattia e piazzandosi col volto a pochi centimetri da quelli del suo amico. Mattia direzionò il suo sguardo verso gli occhi di Nicole, nerissimi ed espressivi come non mai, chiedendole:

“ Perchè volevi fare una doccia insieme?”

Nicole sorrise, poi rispose:” Matti, io sono perfettamente a mio agio con te nell’ intimità. Invece percepisco che tu sei ancora un po’ imbarazzato. Nel momento romantico sei perfetto, nel momento erotico invece ti sento ancora un po’ legato. Pensavo che una doccia insieme potesse renderci più complici. O meglio, che potesse rendere te più complice con me, io complice tua mi sento già”

“ E non pensi che sia più normale il mio imbarazzo che il tuo essere perfettamente a tuo agio? Fino a due mesi fa ti consideravo come una sorella minore, ci sono pure 10 anni di differenza tra me e te”

“ Che palle con ‘sta storia della differenza di età, Mattia!”

Mattia non rispose, abbracciò Nicole e all’improvviso la baciò attirandola sopra di sé. Si baciarono con foga per alcuni minuti, finchè Nicole non si staccò per riprendere fiato: “ Cazzo, che limonata!” non potè fare a meno di esprimersi ad alta voce la ragazza che poi continuò: “ Mi piace quando mi sorprendi” e fu lei stavolta a baciare all’improvviso Mattia. Si baciarono per ore, senza andare oltre lo scambio di saliva e di carezze per timore che arrivasse anche qualcun altro in quel prato. Mentre tornavano a casa, una decisa Nicole sussurò all’orecchio di Mattia: “ Voglio fare la doccia con te. Non faremo l’amore, ci daremo piacere reciproco usando solo le mani”. Mattia assentì in silenzio ma dopo qualche minuto avanzò improvvisamente una proposta: “ Nicky, per te sarebbe lo stesso se facessimo un bagno anziché una doccia insieme?”.

“ Sì, Matti, va bene anche un bagno insieme”.

“ Non stasera però”.

“ No, stasera ho da fare pure io. Devo studiare: ho una settimana d’inferno con le interrogazioni e i compiti in classe, credo che ci vedremo poco questa settimana. Magari domenica pomeriggio, quando torno dalla solita uscita con le mie amiche, tipo verso le 18.

“ Va bene, dai…. comunque se vuoi passare in queste sere da me per un caffè, un caffè e basta davvero, passa pure. Domenica io vado dai miei a pranzo ma alle 17 sarò a casa e preparerò una vasca accogliente!

La  fatidica domenica arrivò presto. Mattia e Nicole si sentirono per telefono tutta la settimana ma non riuscirono a vedersi nemmeno una volta, perciò  l’ansia che arrivasse quel momento era crescente ogni giorno  per entrambi. Mattia era stato a pranzo dai genitori come tutte le domeniche mentre Nicole era uscita con le sue amiche  per una passeggiata, due chiacchiere e un aperitivo rapido. Quando  bussò  alla porta di Mattia, lui stava ancora finendo di riempire la vasca di acqua calda.  La chiuse solo per andare ad aprire a Nicole e dopo il solito bacio di saluto la invitò senza tanti giri di parole ad andare a spogliarsi in camera sua e di tornare  nella stanza  da bagno solo  con l’intimo mentre lui finiva di preparare  la vasca. A Nicole piacque quella decisione e arrivò  proprio nel momento in cui Mattia  aveva finito di riempire la vasca di bagnoschiuma. ” Eccomi qua” gli disse, e lui girandosi vide la sua giovane vicina di casa  indossare elegante intimo di pizzo bianco.   Rimase stupito: ” Complimenti  per l’eleganza, Nicky. Non pensavo  avresti messo biancheria di pizzo”.

” Volevo farti una sorpresa… ma tanto me lo devo togliere, ahahah!”

Mattia sorrise, poi Nicole riprese a parlare: ” Visto che tu mi hai dato un ordine appena entrata e io ho ubbidito, ora te ne do uno io. Spogliati da solo, qui davanti a me, fino ai boxer. Quelli voglio toglierteli io. Come tu toglierai a me  reggiseno e mutandine!

” ….Ok” rispose Mattia dopo una pausa e iniziò a sfilarsi i  vestiti e a a riporli ordinatamente in una mensola del suo ampio bagno”. Toccò a Mattia per primo denudare la sua amica in un silenzio irreale. Quando Nicole invece tolse i boxer a Mattia non potè fare a meno di commentare, vedendo il suo membro già quasi completamente eretto, con  sottile ironia: ” Beh, dai, vedo che sei contento di vedermi”.   Mattia arrossì, Nicole invece scoppiò a ridere  e istintivamente abbracciò il suo amico: ” Sei troppo buffo quando ti imbarazzi. Dai, entriamo, prima che l’acqua si raffreddi”. Nicole si immerse nella vasca con tutta la sensualità dei suoi 18 anni e del suo fisico scolpito dalla danza. Mattia si immerse davanti a lei e appena lo fece Nicole posò subito un piede sul suo petto. Mattia però non si scompose: prese la spugna e insaponò la gamba di Nicole fino all’inguine, intimandole poi: ” Dammi l’altra zampa!”. La ragazza ubbidì e Mattia ripetè il trattamento: fu lui poi a poggiare un piede sul tenero seno della ragazza la quale lo apostrofò, sorridendo: ” Porco!”

” Sei tu che hai voluto fare un bagno insieme”- sottolineò il ragazzo sornione. Nicole scoppiò a ridere  ma il suo riso si smorzò quando Mattia poggiò anche l’altro piede sul seno di Nicole e coi suoi arti inferiori comincio a massaggiare i suoi teneri rigonfiamenti. Il riso di Nicole divenne sorriso poi solo silenzio e sospiri quando Mattia, accortosi che i capezzoli della sua  amica erano diventati rigidi come chiodi, scese coi piedi sulla sua pancia andando chiaramente a cercare la sua intimità avvolta dalla schiuma, e la trovò  agevolmente anche  perchè Nicole, intrigata dal pensiero di quella stimolazione inusuale, allargò subito le proprie gambe. I piedi di Mattia dapprima le accarezzarono il sesso esternamente poi utilizzando solo il piede destro  si insinuò  dentro di lei  i cui umori si confondevano  con l’acqua della vasca ma i cui gemiti non lasciavano dubbi  su quanto le fosse gradito quel trattamento inaspettato. Forse la situazione, forse la sorpresa, forse l’eccitazione che aveva raggiunto livelli abissali causarono  alla giovane un’orgasmo che manifestò con un impudico urlo. Mattia la rimproverò:

” Nicky, cavolo, trattieniti: devono averti sentito anche  in Olanda”. Nicole divenne rossa in volto: ” Scusami, Matti, è che- si interruppe per riprendere sottovoce-  insomma, mi hai fatto godere tantissimo” . Detto questo diventò ancora più rossa e Mattia colse l’occasione per sfotterla:

” Ehi, stavolta ti sei imbarazzata tu. E vaiiii!!!!”

Nicole sorridendo fece schizzare l’acqua in faccia a Mattia gridandogli: ” Vaffanculo! Adesso ti faccio vedere io chi si imbarazza”. E coi suoi due piedini andò a cercare sotto l’acqua saponata il membro di Mattia, trovandolo già piuttosto eretto, e cominciò una masturbazione con gli arti inferiori  lenta ma  decisa che lo portò a schizzare il suo piacere fuori dalla superficie della schiuma. Ed effettivamente divento rosso per la rapidità e l’abbondanza  con cui era venuto. La ragazza sorrise ma a quel punto, visto anche che si avvicinava l’orario in cui  entrambi sarebbero dovuti andare a cena, Mattia  tolse il tappo della vasca e si alzò in piedi invitando Nicole a fare altrettanto. Quando la vasca fu completamente svuotata ordinò a Nicole di sciacquarlo col telefono della doccia, cosa che lei fece da dietro, aiutandosi con le mani e soffermandosi di tanto in tanto  un po’ di più sul sedere e sul pacco di Mattia. Quando ebbe finito, riservò lo stesso trattamento a Nicole: da dietro sciaquò tutto il suo corpo, sempre trattenendosi un po’ più del necessario  con le mani,  sul sedere, sul seno  e sulla passerina della ragazza. Si asciugarono reciprocamente e poi andarono in camera di Mattia a rivestirsi. Quando   entrambi finirono di indossare i loro abiti Mattia tirò Nicole a sè e la baciò con forza sulle labbra. Staccatasi, volle farle un complimento: ” Sai, Nicky, che tu sei ugualmente bella sia nuda che vestita?” . La ragazza non se lo aspettava e pur sussurrando  subito un grazie divenne rossa. Mattia la notò e scherzò ancora: ” 2 a 1 per me nella partita di Imbarazzo”.

Nicole si scosse e rispose: ” Stronzo!”. Mattia la accompagnò alla porta e dopo l’usuale bacio di saluto, le sussurrò all’orecchio: ” Lo penso davvero che tu sia  bellissima sempre. Ciao Nicky”.

Nicole se ne andò a casa senza rispondere se non con lo sguardo. Giunta in camera sua, stordita dalle  sensazioni fisiche e mentali che aveva appena provato, si guardò allo specchio e si interrogò a bassa voce:

” Nicole, ma tu sei proprio sicura che con Mattia vuoi fare solo esperienza? Sei propria sicura  di non essere attratta da lui in qualche maniera?”. Il silenzio fu la risposta prima di andarsene a cena.

Dopo  il bagno insieme, per Mattia e Nicole iniziò un periodo di impegni: lei, oltre a quelli scolastici, doveva preparare  insieme alle sue compagne un saggio di danza per un’esibizione che si sarebbe tenuta nel periodo  delle nebbie, a novembre,  mentre lui era impegnatissimo in azienda con la raccolta delle patate e la vendemmia. Riuscirono a vedersi solo un paio di sere  durante le quali non andarono oltre la masturbazione reciproca. Nicole però aveva preso una abitudine  quotidiana: ogni mattina, prima di andare a scuola, andava a suonare a Mattia e appena lui le apriva lo baciava di getto. La prima volta Mattia si era imbarazzato poichè  vedendola con lo zaino sulle spalle si era ricordato della differenza di età, ma già dalla seconda aveva apprezzato quel mattutino scambio di lingue e quasi sempre, in quel minuto che durava il bacio, oltre a impegnarsi con  la bocca, metteva anche le mani sul sedere della sua amica e la stringeva a sè per sentire il calore del suo seno.

Arrivò la serata dell’esibizione di danza: il palazzetto dello sport era vicino e Mattia ci andò a piedi sfidando il freddo della sera. Andò a sedersi  sugli spalti in un posto dove il pubblico era meno folto. Vide da lontano i genitori di Nicole e li salutò: era sempre andato a vederla ballare da quando si era trasferito vicino a loro e non ci trovarono niente di strano nel vederlo anche quella sera, non pensavano minimamente che ci fosse qualcosa oltre un’amicizia tra loro figlia e Mattia. Cominciò lo spettacolo: Mattia rimase estasiato, Nicole era davvero brava e leggiadra, e anche le sua compagne non erano da meno. Tutta la squadra di ballerini e ballerine aveva incantato il pubblico. All’uscita  Mattia si trattenne con vecchi compagni di scuola che erano andati a vedere le sorelle o le fidanzate o le amiche del cuore: si fecero una lunga chiacchierata, promettendosi di ritrovarsi per una pizza. Salutati tutti, credendo non ci fosse più nessuno, Mattia si voltò per tornarsene a casa quando sentì all’improvviso lo sbattere di una porticina laterale e uno sghignazzare di ragazze. Istintivamente si girò e vide che c’era Nicole insieme a dua compagne. Anche Nicole lo vide e lo chiamò:

” Matti! Ehi Mattiii”!

Mattia tornò indietro e  avvicinatosi al trio salutò:

” Ciao Nicky. Ciao a tutte!”

” Ah, loro sono le mie amiche Lara e Paola mentre lui è il mio vicino e superamico Mattia”.

Si strinsero la mano  poi Nicole disse: ” Non mi avevi detto che saresti venuto”.

” No. Volevo farti una sorpresa. Sei stata fantastica Nicole….Siete state tutte bravissime”.

Le ragazza ringraziarono e poi Nicole congedò le sue amiche: ” Visto che è stato carino a venire, torno a casa con lui. Vi dispiace ragazze?”.

” No, Nicky. Vai  pure” assentirono le due

Nicole e Mattia salutarono e poi  istintivamente mentre camminavano la ragazza abbracciò Mattia in vita, mentre erano ancora a portata di sguardo delle due ragazze le quali in coro gridarono: ” Grande Nicky divertitevi”. Nicole si girò solo per rivolgere una linguaccia alle due  e Mattia fece una domanda: ” Ma quelle due adesso pensano che noi facciamo fuoco e fiamme? E la riservatezza?”

” Ti giuro, Matti, che di noi non sa niente nessuno. Ma tu adesso mi stavi mangiando con gli occhi, era evidente che delle tre ero la tua preferita…l’intuito femminile non fallisce”. Mattia sorrise, ricambiò l’abbraccio sui fianche e diede un sonoro bacio sulla guancia a Nicole. Giunti sulla porta di casa di Mattia, questi chiese: ” E adesso Nicky? Vai a casa o facciamo davvero fuoco e fiamme?”

” Mmmm…. considerato che è da un po’ che non ci vediamo, considerato che domani è domenica e non mi devo alzare presto, considerato che  sono fresca di doccia..”

Mattia non la lasciò finire e le tappò la bocca con un bacio. Entrati freneticamente in casa, si gettarono istintivamente sul divano per continuare a baciarsi e andare oltre.

Entrati freneticamente in casa, si gettarono istintivamente sul divano per continuare a baciarsi e andare oltre.  Nella penombra della sala Nicole si ritrovò completamente nuda sul divano sotto Mattia che la baciava con  un infinito desiderio. Si stacco un attimo  dal suo corpo solo per farle una domanda: “ Credi che stasera possiamo andare oltre?”. La ragazza fece cenno di sì con la testa e  subito dopo Mattia  scese  a baciarle i seni per  poi continuare a percorrere il suo corpo   verso la pancia e ancora più giu:   quando si trovò col viso davanti alla fonte del piacere di Nicole alzò lo sguardo verso di lei  ma lei non interpretò subito bene quello sguardo tanto che disse : < Lo so Matti, non ti piaccio completamente depilata ma te lo avevo detto che per i saggi sono obbligata a farlo”.

 “ Nicole,  il mio sguardo non era per quello: era per chiederti il consenso a ciò che sto per fare”.

“ Matti, è un anno che sogno che qualcuno me lo faccia. Ma non qualcuno qualsiasi: una persona dolce, una persona di cui potermi fidare, una persona con cui potermi abbandonare. Una persona come te, insomma!”.

 “….quindi. , Nicky,  lo devo considerare addirittura un onore?”

“ Diciamo che è un onore per entrambi, dai” rispose sorridendo la ragazza e allargando istintivamente le gambe appena vide la testa di Mattia intrufolarsi tre le sue intimità! Mattia dopo aver cominciato a baciarla morbidamente sulle grandi labbra,  gliele lisciò  con la lingua prima di andare più a fondo dentro di lei, aumentando gradualmente il ritmo per poi calarlo e riprendere velocità con movimenti circolari alternati a movimenti dall’alto in basso  e a movimenti in orizzontale.  Mattia sentiva Nicole gemere ed era soddisfatto  che la sua azione  orale le piacesse. I cambi di velocità , soprattutto quando dalla lentezza si passava alla velocità, erano ciò  che aveva eccitato di più la ragazza e  all’ennesimo cambio di marcia non potè esimersi dal gridare sospirando: “ Oddio, vengooo”. Ma appena Mattia la sentì gridare ciò le diede un ultimo colpo di lingua e poi le tappò la bocca con un bacio. Per Nicole fu strano ed eccitante sentire il proprio sapore. Dopo il bacio Mattia si adagiò su di lei e guardandola negli occhi le chiese:

 “ Ti è piaciuto?”.

 Nicole sorrise e fece cenno di sì con la testa. Nel frattempo Mattia aveva cominciato a giocare  con la bocca sulle tettine della sua amica la quale a  un certo punto strinse Mattia a sé, lo baciò aspramente  infilando quanta più lingua poteva nella sua bocca per poi dichiarare:

 “ Ora tocca a me”. Ma rimase stupita quando Mattia le disse seccamente : “ No!”

 “ Perche”? –gli chiese delusa.

“ Una prestazione orale è una cosa molto intima, cucciola. Devi essere pronta,  devi volerlo veramente”

 “ Ma tu me l’hai appena leccata !”

 “ Sì, ma io ho 10 anni più di te e qualche volta l’avevo già fatto. Per te sarebbe la prima volta, e sarebbe solo per ricambiare”

 “ Chi ti dice Matti che non lo faccia volentieri?”

“ Cucciola, puoi dire quello che vuoi, ma finchè la nostra intimità e confidenza non aumenterà ulteriormente,  non ti permetterò di farlo”.

 Nicole stette in silenzio, perplessa, poi prese in mano il membro di Mattia e cominciando a masturbarlo gli chiese: “ Questo posso farlo?”

 “ Sì, questo sì”.

 Mattia era talmente eccitato che dopo pochi  movimenti venne riversando sul seno di Nicole tutto il suo piacere.  La ragazza, dopo essersi ripulita, diede la buonanotte a Mattia e andò a casa.

 Pochi giorni dopo la sua prima esperienza di sesso orale passivo, Nicole decise di fare un’improvvisata a Mattia  sul lavoro. Quando quel pomeriggio il vicino  e ormai intimo amico della ragazza, sentì il suo collega gridargli: “Mattia! Ehi, Mattia! Ci sono visite per te”, mentre si avvicinava all’ingresso pensava che la visita fosse quella di un cliente che voleva prenotare una fornitura di  olive da frangere  e  voleva trattare il prezzo direttamente col capo. Ma quando vide Nicole  avvolta in una semplice tuta che ad alta voce lo salutò gridandogli <Ciao Matti> ebbe un sussulto:

“ Nicky, e che ci fai qui?”

 “ Volevo farti una sorpresa” rispose la ragazza baciandolo a stampo appena fu abbastanza vicino a lei.  L’operaio di Mattia capì che non era il caso di rimanere lì e disse che tornava al lavoro. Quando si fu allontanato a Nicole venne in mente che aveva appena trasgredito una regola:

“ Scusami, Matti. Ti ho baciato davanti al tuo collega. Scusa,  non mi è proprio venuta in mente la regola della riservatezza”.

 “ No, Nicky, tranquilla, è un tipo molto discreto”.

“ Comunque Matti, visto che tu sei venuto a vedermi ballare, volevo vedere anch’io la tua azienda agricola. E’ la tua passione, no? .

 “ Certo, Nicky, vieni, facciamoci una passeggiata” e istintivamente la prese per mano. Nicole glielo fece notare: “ La riservatezza!” sussurrò. Mattia sorrise e poi le lasciò le mano, guidandola tra  due piccoli vigneti, un modesto  uliveto,  campi dove in stagione verdeggiavano le patate e prendevano il colore del fuoco rigogliosi  pomodori da salsa. E per ultima cosa la portò in un castagneto secolare, ben curato e amato dal suo padrone: “ Questa è la mia parte preferita dell’azienda- spiegò Mattia a Nicole- La mia famiglia è proprietaria di questo castagneto da generazioni, ancora prima che mio nonno fondasse l’azienda agricola>.

 “ Sai, Matti- rispose Nicole- Questi castagni piacciono anche a me. Sembrano così forti, sono pezzi di storia, mi danno  un senso di sicurezza. La stessa sicurezza che mi dai tu!”.

Mattia strinse  teneramente a sé Nicole e le chiese:

 “ Ti va una pizza stasera? Non abbiamo molto da fare in azienda oggi e   sarò a casa presto. “

“ Volentieri Matti. Vengo io da te allora. A che ora?

“ Alle 19. Così ci facciamo anche un aperitivo da qualche parte prima di andare a cena. Poi decidiamo dove insieme!”

“ Ok. A stasera”. Lo baciò e poi si diresse verso l’uscita accompagnata da lui.

Quando Mattia  quella sera aprì la porta di casa a Nicole non potè non notare una stonatura nel suo look: la ragazza infatti si era vestita in  maniera elegante ma portava  su una spalla uno zaino  tanto che Mattia le chiese subito il significato:

“ Cosa significa lo zaino Nicky? Ti devo aiutare a fare i compiti dopo cena?”

“ Nello zaino c’è il pigiama, un po’ di biancheria intima, una tuta  e lo spazzolino”

 “ Ma stai scappando di casa?”

“ Ma no, scemo!” sorrise la ragazza

“ E allora?”

 “ Ti spiego:  mio padre stasera aveva la cena aziendale nella sede principale  a 100 chilometri da qui, una cena alla quale sono invitati anche i coniugi dei dipendenti, e mia madre è andata con lui. Tornano domani con comodo, perché preferiscono dormire in albergo piuttosto che rifarsi 100 chilometri dopo cena. E a mia madre non faceva piacere che restassi a casa da sola a dormire”

“ Capito! Immagino che ai tuoi  tu abbia detto che dormi da un’amica”.

 “ No, no, lo sanno che vengo qui- disse candidamente Nicole, facendo sbiancare Mattia, alchè continuò per rassicurarlo dopo aver visto il suo pallore:

“ Guarda che non sanno niente di noi. Ho solo detto loro che ci eravamo sentiti e parlando  mi avevi detto che se volevo una stanza libera per me ce l’avevi. Anzi, mia madre ti ringrazia tanto  e mi ha pure dato i soldi per la pizza. Stasera offre lei!”

 “ Mamma mia , mi avevi fatto venire un colpo, Nicky.  Dai, porta lo zaino dentro, in camera mia. Immagino che tu non voglia dormire nella stanza degli ospiti” disse Mattia schiacciandole l’occhio”

 “  Col rapporto che abbiamo ora, se non mi facessi dormire  con te,  potrei strozzarti!” specificò Nicole mentre andava a sistemare le sue cose  nella camera dove quella notte sarebbero stati protagonisti.

 In pizzeria Nicole ordinò una bufala accompagnata da coca-cola  mentre Mattia una pizza al crudo con una birra piccola. Mentre  stavano mangiando, in una pausa di silenzio, Mattia si accorse, mentre masticava una fetta della sua pizza, che Nicole lo stava fissando insistentemente. Con la bocca ancora mezza piena le chiese:  “ Che c’è da guardare?”

 Alchè Nicky rispose: “ E’ che sei sempre più bello!”

 A Mattia  andrò  di traverso l’ultimo boccone e, dopo qualche colpo di tosse e un sorso di birra, fu in grado di replicare:” Ma sei scema a dirmi queste cose? Mi sono quasi strozzato!”

 “ Ma sentilo! E io che volevo farti un complimento”

 “ Davvero? Non mi stavi pigliando per il culo?”

“ No,ero seria. Non  che facessi schifo prima, ma ultimamente  ti trovo più curato, più attraente, più disinvolto. Secondo me ti ha fatto bene un po’ di figa, ahahaha!”

 “ Cretina! “ la apostrofò Mattia con  un sorriso. “ Comunque, lo prendiamo il dolce?”

“ Certo. Cheesecake ai frutti di bosco, vero?”

 “ Io sì, ma tu prendi quello che vuoi”

“ Piace anche a me, lo prendo pure io”

“ … E se ci bevessimo un po’ di champagne insieme?”

 Nicole sgranò gli occhi e poi esclamò:

 “ Non credo che i soldi che mi ha dato mia madre siano sufficienti”.

 “ Non ti preoccupare, quello lo offro io…anzi, prendiamo una bottiglia intera e quello che resta ce lo portiamo in camera” affermò Mattia sorridendo, alchè Nicole ebbe un presentimento:

“ Tu hai in mente qualcosa, vero?”

 “ Già!”

“ E allora vada per lo champagne”

Tornati a casa, Mattia mise la bottiglia di champagne ( quasi intera poiché col dolce avevano bevuto solo un  bicchiere a testa) nel secchiello del ghiaccio, poi andato in camera con Nicole, le spiegò il suo piano, o quantomeno la prima parte del suo piano: “Ora io vado a fare una rapida  doccia calda. Quando rientrerò qui, in accappatoio, dovrai andare tu a fare una doccia calda e poi mi dovrai raggiungere, anche tu in accappatoio:  se non te lo sei portato  ce n’è uno in più in bagno.

“Sì, userò il tuo” rispose Nicole.

 Mentre seduta sul letto aspettava che Mattia rientrasse dalla sua  doccia, Nicole pensava a cosa poteva avere in mente il suo vicino e  il solo pensare alle varie ipotesi la stava eccitando. Quando Mattia rientro in camera,  Nicole andò in bagno per ubbidire all’ordine guardandolo negli occhi e sussurandogli solo una parola: “ Arrivo”.

 Nel frattempo Mattia  estrasse la bottiglia di champagne   dal secchiello e  riempì due calici, sulla sua cassettiera  a specchio. Quando Nicole dopo poco rientrò in camera era tremendamente sensuale: i suoi lunghi capelli neri ancora umidi sulla sua carnagione mediterranea, avvolta  da un accappatoio bianco, la rendevano desiderabile oltremodo. Mattia la fece avvicinare, le porse il suo bicchiere, si mise dietro di lei cingendole la vita con un braccio mentre con l’altro fece un brindisi.

“ Alla mia amica Nicole, che oltre a essere bella, ha tutte le qualità che un uomo possa desiderare. Entrambi bevvero un sorso, poi Mattia posò il bicchiere  e Nicole lo imitò. Il ragazzo si mise dietro di lei e con gesti lenti le sciolse la cinta dell’accappatoio le lo fece scivolare fino a terra rivelando  il meraviglioso fisico della sua amica, rimasta in religioso silenzio. Mattia riprese il calice di champagne, scostò i capelli di Nicole e le fece scivolare un rivolo di quel pregiatissimo vino  sul collo, facendola fremere. Mattia iniziò a succhiarle la pelll sul collo e fece scivolare un altro po’ di champagne sulla schiena di Nicole: lo champagne formò una scia che si andò a insinuare fin tra le sue natiche e Mattia la seguì con la bocca per raccogliere il sapore del vino mescolato al sapore di Nicole. Dopo essersi inginocchiato per godersi le ultime gocce sui glutei di Nicole, Mattia si rialzò e fece girare Nicole: la baciò lievemente sulle labbra. La ragazza aveva capito ormai il gioco: prese il suo calice, ne bevve un sorso e poi si lasciò scivolare un rivolo di champagne sul seno, fino a che non vide scivolarne una scia fino alle sue intimità. Mattia bevve via quel vino dal seno di Nicole, dalla sua pancia  e anche dalla sua essenza di femmina. Dopo aver sentito lì la  lingua di Mattia Nicole lo fece rialzare,  gli sciolse a sua volta il nodo dell’accappatoio  rendendolo poi nudo, lo guardò negli occhi e  lo supplicò: “ Facciamo l’amore ,ti prego”.  Nicole prese Mattia per mano, indietreggiò fino al letto dove si gettò supina e Mattia sopra di lei. Dopo baci e carezze, Mattia si infilò un preservativo  e penetrò dentro la carne di Nicole: Nicole   in quel momento non avrebbe accolto dentro di sé  nessun altro che non fosse Mattia e Mattia non riusciva a  pensare di fare l’amore  con qualcuno che non fosse la sua amica Nicole. L’iniziale dolore per la perdita della purezza  si trasformò piano a piano in attimi magici e indimenticabili.

 Il giorno dopo il primo a svegliarsi fu Mattia: dapprima pensò di aver sognato, ma poi, voltatosi, vide di fianco a sé il viso angelico di Nicole che dormiva beatamente.  “ Allora era vero”, non potè fare a meno di esclamare ad alta voce Mattia, che svegliò Nicole, la quale aprendo gli occhi si rivolse al suo amico:” Sì, Matti, era tutto vero. Ed è stato bellissimo”. Dopo un attimo di esitazione,  per Mattia fu spontaneo sorridere, stringerla a sé e schioccarle un bacio sulle labbra . Dopo un attimo di esitazione, per Mattia fu spontaneo sorridere, stringerla a sé e schioccarle un bacio sulle labbra. Rimasti a fissarsi in silenzio per alcuni istanti, Nicole sciolse l’incantesimo con una dichiarazione: “ Matti, lo hai capito , vero, che io l’amore con te l’ho fatto perché mi piaci, e non per fare esperienza? “
“ E tu l’hai capito che mi sono innamorato di te?”
Nicole rimase ammutolita per un attimo ma poi rispose con l’ironia: “ Certo che non è molto romantico dirmelo mentre mi tieni le mani nel culo”.
Mattia si staccè dall’abbraccio con la sua amica:
“ Scusa…non mi ero nemmeno accorto dove ti stessi stringendo”.
Nicole scoppiò a ridere: “ Scherzavo, scemo, riabbracciami subito!”
“ Come prima, Nicky?”
“Ovvio, mani tassativamente sul mio culo, ahahah!”.
Ma Mattia fece di più: oltre ad abbracciarla andò sopra di lei e la baciò con una passione tale da travolgerla, le mani del ragazzo esplorarono non solo il lato b di Nicole ma tutto il suo corpo. Nella foga lenzuola e coperte caddero dal letto. In un attimo di pausa Mattia osservando la tenuta da notte della sua amica, non potè fare a meno di commentare: “ Nicky, il tuo pigiama è orrendo”. La giovane scoppiò a ridere: “ E’ una scusa per farmelo togliere, vero, Matti?”
“ Sì” rispose lui.
Erano fianco a fianco sdraiati guardando sognanti il soffitto della camera nella quale penetravano i raggi solari mattutini attraverso le persiane, quando Nicole prese la mano di Mattia e stringendola cominciò una confessione: “
“Se solo tre mesi fa mi avessero detto che la mia prima volta sarebbe stata col mio vicino più grande di 10 anni che praticamente mi ha visto crescere, mi sarei fatta una grassa risata. E invece non solo è andata così ma è stato meraviglioso…. Sono stata bene con te, Matti”
“ Nicky, visto che siamo in tema di confessioni, se a me tre mesi fa avessero detto che sarei venuto a letto con te, avrei risposto che non mi piacciono le bimbe. Ma ho scoperto frequentandoti che nonostante la differenza d’età tu non sei una bimba, ma una ragazza meravigliosa. Ah, Nicky, e comunque da oggi ti tolgo l’obbligo di riservatezza”.
“ Cioè?”
“ Cioè, se vuoi dire a qualcuno che ci frequentiamo, parlare di noi con qualche tua amica, lo puoi fare…sempre che tu voglia continuare a frequentarmi”.
“ Certo che lo voglio, stupido E sono contenta che possiamo venire allo scoperto”

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