Skip to main content
Racconti Erotici Etero

L’incidente – cap. I

By 1 Settembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

1.

Erano passate appena un paio di settimane da quella serata incandescente in sala prove* con Laura – e con Massimo – ma nella mia mente il ricordo era fresco come se fossero trascorsi soltanto una manciata di minuti. Ne ripercorrevo incessantemente gli episodi più intensi, proiettandoli nello schermo della mia mente; il ricordo e le sensazioni ad esso connesse erano talmente vivide che ormai da diversi giorni avevo preso a snobbare i soliti porno, provocandomi squassanti orgasmi semplicemente rivivendo quanto successo quella sera.
Natale era ormai alle porte, e con esso una quindicina di giorni di vacanza in cui avrei potuto rilassarmi, e provare a disfarmi di certi pensieri…
…la stufa alogena emanava piacevoli ondate di calore, illuminando allo stesso tempo il bagno di una luce dolce e soffusa, color dell’ambra. Mi trovavo a cavalcioni sul bidet, con la prospettiva di un lungo bagno ristoratore e di una tranquilla serata casalinga, illanguidito dal tepore e dall’attimo di tranquillità che stavo attraversando. La mia immaginazione, vagando pigramente, forse per la forza dell’abitudine approdò a uno dei lidi che ultimamente erano tra i più frequentati: nitido e preciso come il flusso di immagini che scaturisce da un proiettore, il ricordo della scopata con Laura riprese a svolgersi una scena dopo l’altra davanti all’occhio della mente. Iniziai ad accarezzarmi l’uccello, e sentendolo inturgidirsi nella mia mano iniziai a menarlo, lentamente per prolungare l’ascesa verso la vetta del piacere. Sentivo il sangue pulsare all’interno dei corpi cavernosi, e ripensavo alle parole di Laura mentre mi tirava giù gli slip: “Questo sì che è un presentat’arm!”, che mi avevano ringalluzzito e sollevato dalle paranoie sulle mie dimensioni. Aumentai il ritmo della sega, soffermandomi sui momenti più conturbanti di quell’intensissima scopata a tre, come ad esempio quando Laura volle entrambi i nostri cazzi – il mio e quello di Massimo – in culo.
Sentivo l’orgasmo crescere lentamente dentro di me, lo sentivo guizzare come se stesse percorrendo le montagne russe, partendo dal cuore e inabissandosi verso i miei lombi, dai quali rimontava acquistando potenza e intensità come un’onda che si abbatta sulla costa dopo avere preso la rincorsa al largo. Aprii gli occhi e osservai il glande di un’accesa sfumatura di porpora, ricoperto da un sottile strato di precum perlaceo e trasparente; nonostante mi sentissi ardere di eccitazione e avvertissi l’orgasmo incombere su di me, una piccola parte dei miei pensieri realizzò che il ricordo della scopata con Laura stava perdendo ormai la sua forza propulsiva, e che presto non sarebbe più stato sufficiente a saziare le mie voglie. Venni trattenendo il respiro per alcuni istanti, lasciando poi uscire l’aria in un lungo soffio, e apparentemente insieme all’aria soffiai via il buonumore residuo dell’intera giornata. Mentre il getto di acqua fredda dava il colpo di grazia alla mia – già indebolita – erezione, guardai la vasca piena in cui non avevo più molta voglia di immergermi. Ciononostante scelsi comunque di fare il bagno, se non altro per rimuginare ancora un po’.
L’unica soluzione cui riesco a giungere, immerso fino al collo nell’acqua che va lentamente raffreddandosi, è quella di provare a parlare con Laura, per dirle… in realtà non ho le idee chiare sul cosa, e soprattutto sul come, ma penso di riuscire a improvvisare in qualche modo. È rischioso, e probabilmente non porterà a nulla, ma non vedo altre possibilità.
Tutto ben considerato, alla fine fare il bagno ha avuto la sua utilità.

Leave a Reply