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Racconti Erotici Etero

L’insegnante di tennis

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Conobbi Rosi, qualche anno fa, ero stato chiamato come ufficiale di gara in un torneo di tennis internazionale, riservato a giocatori e giocatrici under 12 e under 14, che si tiene nell’ultima settimana di luglio di ogni anno in una cittadina balneare dell’Italia centrale.

Proveniva da un centro a sud di Monaco di Baviera, nella circostanza accompagnava e faceva da trainer alla rappresentativa bavarese, formata da due atlete e due atleti.

Rosi era una donna di elevatissima cultura, sui 45/50 anni conosceva diverse lingue e parlava in maniera ineccepibile l’italiano, era stata tennista di buon livello, purtroppo nel momento più interessante della sua carriera, la sfortuna si accanì contro lei, una serie di infortuni la costrinsero ad interrompere l’attività agonistica, grazie alla passione ed all’amore per il tennis aveva iniziato poi ad insegnare questa disciplina sportiva, ottenendo dignitosi risultati.

Incontrai Rosi nei pressi di uno dei campi del circolo, in un pomeriggio di una splendida giornata di sole, mentre era intenta a seguire una atleta della sua rappresentativa, mi intrigava molto conoscerla, va detto che era stupenda, decisamente alta ed aveva un fisico ancora molto aggraziato, capelli biondi lisci non eccessivamente lunghi e degli occhi azzurri incastonati in un viso bellissimo, mi avvicinai ed iniziai a parlarle con circospezione, Rosi era di una dolcezza estrema, di intelligenza notevolmente superiore alla media, aveva un sorriso espressivo con il quale riuscì a farmi vincere qualsiasi forma di imbarazzo, conversammo amabilmente per circa un’ora, tra le altre cose venni a sapere che era divorziata e viveva con la figlia diciannovenne nella campagna bavarese, aveva avuto una ottima impressione del torneo e dell’organizzazione, vestiva ovviamente in modo sportivo, tutta di bianco con un gonnellino da tennis, ad un tratto, mentre eravamo seduti stavamo parlando delle cose più disparate, scostò la minigonna non so fino a che punto inavvertitamente e riuscii a vedere i suoi candidi slip, la cosa mi eccitò da morire, più tardi gli proposi di uscire, la scusa era quella di recarci in una cittadina poco distante, molto bella, con una bellissima terrazza sul mare, ricca di storia ed interessante sotto il profilo dei monumenti, lei rispose che era affascinata e lusingata dalla proposta, ma c’erano dei problemi, in quanto non se la sentiva di lasciare soli i ragazzi, le dissi che non c’erano problemi e che comunque era stata una bellissima conversazione, fatta con una donna letteralmente straordinaria.

La gara terminò intorno alle 17.00, con una vittoria della sua allieva, che lei prese in disparte per fargli i complimenti e per una analisi in consuntivo della prestazione, quindi ci salutammo, ‘mi ha fatto molto piacere incontrarti’ poi aggiunsi ‘Adesso cosa farai? Come trascorrerai il resto della giornata?’. Rosi mi rispose’ Niente di particolare, vado in albergo a fare una doccia ed a riposare, poi la cena una passeggiata con i ragazzi per le vie del centro ed a letto abbastanza presto, in quanto domani mattina dobbiamo svegliarci presto per gli allenamenti’ .

‘Ti spiace se vengo a trovarti in albergo diciamo tra un’ora?’ ‘ Vorrei stare con te, lontano possibilmente da occhi indiscreti’! Lei colta di sorpresa, dopo un attimo di perplessità, mi disse ‘Va bene ti aspetto alle 18.00’.

Puntualissimo bussai alla sua stanza, mi aprì, era bella più che mai, la camera non era grandissima, mi disse ‘ sediamoci sul letto’.

Aveva addosso un profumo sensuale e di gran classe, indossava una t-shirt ed un paio di pantaloni bianchi.

Eravamo vicinissimi, ricordo le presi le mani con infinita dolcezza e le dissi: ‘Sei stupenda Rosi’. Lei rispose con un sorriso di incredibile bellezza, la strinsi a me forte ed iniziai a baciarla sulle labbra, la mia lingua entrò nella sua bocca per quello che fu un bacio appassionato, bellissimo, che sembrava non dovesse finire mai, era meraviglioso il contatto delle nostre lingue con la mia che ricercava in ogni dove la sua saliva. Lei adagiò la sua schiena sul letto, le fui sopra ed iniziai a baciarla in ogni parte del viso, in particolare le orecchie, mi faceva impazzire mordergli i lobi, poi mi spostai a sul collo, avvertivo in maniera inequivoca la sua soddisfazione ed il suo piacere nel ricevere questo trattamento. Ci rotolammo sul letto più volte scambiandoci ancora una serie infinita di baci appassionati.

La feci sdraiare pancia sotto nel letto, le tirai la maglietta fuori dai pantaloni, facendola salire verso le spalle, incominciai a baciare e mordere la sua schiena, volevo godermi quei momenti all’infinito e di questo volevo rendere partecipe Rosi, più tardi lei si sfilò completamente la t-shirt, era senza reggiseno, iniziai un bellissimo massaggio che lei gradì tantissimo, mi disse infatti che pochissime altre volte aveva trascorso dei momenti così belli ed intensi, permeati di grande dolcezza.

Dopo il massaggio, si girò verso me, riuscii a vedere per la prima volta i suoi seni, che non erano grandissimi, ma mantenevano ancora una buona consistenza. Vidi ancora il suo bellissimo sorriso, che durante il massaggio mi era mancato, tornammo avvinghiati cercai nuovamente la sue labbra, Rosi mi faceva impazzire, poi le scesi nuovamente sul collo infine assaporai per la prima volta i suoi candidi seni ed i capezzoli che morsi con avidità provocandogli piacere ed in qualche momento anche dolore, poi scesi ancora sotto penetrando il suo ombelico con la mia lingua.

Cercai di sbottonarle i pantaloni, ma lei mi fermò. Mi disse: ‘ Scusami, &egrave stato tutto fantastico, solo che ci conosciamo da qualche ora, penso sia prematuro, magari poi mi pentirò di tutto questo ma adesso non voglio’. Ci rimasi male ero eccitatissimo ed avrei voluto penetrarla, abbozzai delle timide contromisure ma non ci fu verso di farle cambiare idea.

Feci buon viso a cattivo gioco, le dissi che rispettavo le sue scelte, che grazie a lei avevo trascorso una giornata indimenticabile. Ci abbracciammo e baciammo di nuovo, la strinsi forte, parlammo ancora e dopo qualche minuto dopo ci salutammo. ‘Aspetto con impazienza di rivedere il tuo sorriso domani’ le dissi. Rosi mi rispose malinconicamente ‘Spero di non dover soffrire per te’.

Ci lasciammo, tornai nella mia città che dal circolo distava circa 30 chilometri, avevo trascorso una splendida giornata e non facevo altro che pensare a lei.

L’indomani alle 8.30 ero al circolo, queste erano le disposizioni del supervisor del torneo a cui noi arbitri di sedia dovevamo attenerci, il mattino fui impegnato a dirigere gli incontri, incrociai Rosi nella sala del circolo, adibita a ristorante, un soppalco in legno di recentissima costruzione, potemmo scambiare poche parole in quanto lei era impegnata ad assistere un suo atleta che iniziava a giocare poco dopo, le dissi che l’avrei raggiunta appena possibile, mi tornarono in mente le parole del giorno prima. Gli dissi ‘ Rosi se tu speri di non soffrire’ ‘ Io spero di non dover impazzire per te’. Mi regalò l’ennesimo splendido sorriso e ci salutammo.

Più tardi la raggiunsi, mi sedetti vicino e praticamente riprendemmo la conversazione del giorno precedente, con lei si poteva discutere dell’ argomento più disparato era preparata e convincente su tutto, glielo feci presente.

Le dissi che mai prima d’ora avevo conosciuto una persona fantastica, interessante, bella come lei’, aggiunsi altresì, ‘che morivo dalla voglia di stare con lei e mi sarebbe piaciuto trascorrere la serata insieme’.

Rosi cambiò espressione del viso, torno ad essere malinconica e proferì queste parole’ Ho riflettuto molto questa notte, ho dormito pochissimo, non ho fatto altro che pensare ai momenti trascorsi insieme, &egrave stato tutto bellissimo e di una dolcezza incredibile, ma in passato ho sofferto tantissimo per amore ed ora non me la sento di riaprire un’ altra storia, scusami se ieri mi sono lasciata andare, ma non me la sento di andare avanti con questa storia, anche se ho trascorso momenti indimenticabili che mi mancavano da tantissimo tempo, non voglio più soffrire per amore, scusami di nuovo, sei un ragazzo bellissimo, meriti qualcuna fisicamente molto migliore di me, lasciamoci con questo bellissimo ricordo’. Evidentemente si riferiva alla separazione dal marito, tutt’altro che indolore.

Le mie insistenze furono puntualmente respinte con argomenti fondati, nessun trionfalismo da parte sua, qualche venatura melanconica, sembrava che non ci fosse nulla da fare, ero molto dispiaciuto, ci tenevo tantissimo a stare con lei, ma ovviamente mi imbattevo nel classico muro di gomma che respingeva tutte le mie iniziative.

Alla fine le dissi ‘ Scusami se ho insistito molto Rosi, mi piaci tantissimo, sei una donna eccezionale, sappi che rispetto le tue decisioni, ma non ce la faccio a rassegnarmi, se dovessi ripensarci sappi che stasera ti aspetterò nel parcheggio di fronte l’hotel, dalle 22.30 sarò lì, se tu non dovessi venire, nulla cambierebbe tra noi’.

Rosi mi rispose’ Non sprecare inutilmente una serata così, meriti le cose più belle che la vita riserva ad una persona’ Gli dissi ‘ Con te ho passato momenti bellissimi, se non dovessi arrivare, ripenserò agli attimi meravigliosi trascorsi insieme e sicuramente non sarà tempo sprecato.’

Ognuno prese la sua strada, ma puntualissimo alle ore 22.30 con la mia autovettura ero davanti all’ hotel dove alloggiava Rosi, mi ero ripromesso di aspettare fino a mezzanotte dopodiché sarei tornato a casa. Accesi la radio e mi sintonizzai su un canale che trasmetteva buona musica e con lo sguardo cercavo la stanza di Rosi al quarto piano dell’ hotel, le finestre erano aperte, le luci accese anche se non si notava nessun movimento, erano passate le 23.00 da qualche minuto quando le luci si spensero, decisi di aspettare, forse sarebbe venuta, i minuti passavano ma di Rosi nessuna traccia, erano quasi le 23.45 quando praticamente avevo perso tutte le speranze, poi di botto dall’ingresso dell’albergo la vidi uscire e dirigersi verso la mia autovettura, bellissima come al solito. ‘Ciao amore’ mi disse &egrave salì sulla mia auto, ‘ dove mi porti di bello?’. ‘Dove tu desideri, tesoro’. Accesi il motore e ci allontanammo. Mi raccontò che aveva trascorso momenti d’inferno combattuta dalla voglia di venire all’appuntamento o rinunciare a tutto. Percorremmo il lungomare e ci fermammo,in un luogo abbastanza appartato, la abbracciai e la baciai, eravamo impazziti dalla gioia ed eravamo l’emblema della felicità, poi decidemmo di recarci sulla spiaggia mano nella mano, per una passeggiata, ma era più il tempo fermi a baciarci che altro.

Conoscevo bene quel tratto di spiaggia, al mare sin da bambino mi recavo sempre in quel posto, ad un certo punto le dissi ‘Rosi ti andrebbe di raggiungere la scogliera?’Accettò in maniera entusiastica, era eccitata e più tardi mi confesso che mai aveva provato quelle emozioni, l’acqua arrivava si e no al ginocchio ed in un paio di minuti raggiungemmo gli scogli.

La luna era molto bassa, il mare una tavola, l’atmosfera paradisiaca, in brevissimo tempo rimanemmo nudi, la strinsi forte a me ed iniziammo a baciarci, volevo garantirgli una escalation di piacere, quindi lentamente ma con grande intensità cominciai a leccargli il collo ed i seni, nel mentre iniziai a massaggiare in maniera molto delicata il pube, Rosi era in totale visibilio, pronunciava frasi sconnesse a metà tra l’italiano ed il tedesco, ma il maggiore godimento doveva ancora arrivare, cominciai con la lingua a solleticarle il clitoride e le grandi labbra, lavorai in quella zona per diversi minuti, non volevo deluderla in nessuna maniera, ebbe due orgasmi pressoché consecutivi, mi tirò forte i capelli fino a farmi male, potevo sentire con le mani anche la consistenza dei suoi capezzoli, il suo umore era quanto di più bello al mondo si potesse provare, la feci girare e la misi a pecora, la penetrai subito anche li facendo un lavoro di progressione, iniziai a stantuffare prima piano e poi con maggior vigore, fui attento a non venire, più volte abbassai il ritmo, poi alla fine schizzai copiosamente dentro e venni contemporaneamente a lei.

Distrutti ma felici ci appoggiammo sulla scogliera, per riprendere parte delle energie, lei mi strinse tra le sue braccia. Appoggiai la testa sui suoi seni.

Era stato bellissimo, da quel giorno &egrave iniziata una splendida amicizia che ancora oggi continua, nonostante siano passati diversi anni, vado a trovare Rosi in Germania quasi sempre sotto le feste natalizie, alle spalle abbiamo diverse settimane sciistiche dalle parti di Garmish, lei invece trascorre le vacanze estive a casa mia per ritrovare quel mare che ci vide protagonisti in una sorta di amore sublime.

Ancora oggi l’apparire ed i ricordi di quella scogliera sono per me quanto più di afrodisiaco ci possa essere.

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