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Racconti Erotici Etero

Lo stage di Federica

By 6 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Federica stava per terminare gli studi universitari di economia e per l’estate d’accordo con un suo professore aveva previsto uno stage presso un ufficio che sarebbe durato da giugno a luglio’ lei, Fede,una ragazza sbarazzina,dall’aspetto acqua e sapone ancora da ragazzina,ma dotata di una forte sensualità,aveva pensato ‘Periodo un po’ caldo per fare uno stage!’,ma ai fini della tesi che stava preparando era necessario. Così Federica,questa bella 22 enne dai capelli castani chiari e gli occhi neri,di corporatura magra,poco formosa soprattutto nel seno in quanto portava solo una prima,ma molto slanciata soprattutto nelle gambe,era pronta per affrontare quella fatica e in cuor suo era felice perché avrebbe avuto occasione di conoscere gente nuova;puntualmente ed inesorabilmente arrivò il primo giugno e questo significava l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita,anche perché non era escluso che potesse essere poi assunta in quell’ufficio una volta laureata. Federica era emozionata e tesa,perché inevitabilmente quel giorno sarebbe stata oggetto delle attenzioni di molte persone,dei loro giudizi,ma lei non aveva mai amato essere al centro dell’attenzione perché un po’ timida. Quel giorno aveva curato ogni dettaglio,si era alzata presto,una doccia,poi si era infilata un paio di mutandine bianche con il reggiseno di quelli col ferretto dello stesso colore,sopra una magliettina un po’ attillata di un rosa molto chiaro e per questo un po’ trasparente e una gonna di jeans ne troppo lunga ne troppo corta,poi si era leggermente truccata,ma il suo aspetto era comunque molto limpido;poi,dopo essersi infilata un paio di scarpette rosa,via verso quell’ufficio.

Era alla porta di quello stabile che conteneva il luogo in cui avrebbe trascorso i successivi due mesi’entrò:ad attenderla c’era un portinaio seduto dietro ad un bancone,lui sentì il suo arrivo.

Portinaio: Buongiorno signorina!

Fede: Buongiorno a lei.Stavo cercando l’ufficio xxx,mi sa indicare a che piano si trova?

Portinaio:Certo,è al secondo terzo piano,ma è un po’ complicato raggiungerlo,ci sono due corridoi da azzeccare,se vuole la accompagno. (inutile dire come i pensieri di quel signore sui 50 anni già correvano ad immaginare quella ragazza così giovane e carina,i suoi occhi si posarono inevitabilmente su quella maglietta rosa un po’ trasparente,sul segno lasciato dal reggiseno sul tessuto e fra sé pensava ‘Ha due piccole tettine,è proprio eccitante,sarebbe da cogliere subito!’).

Fede: Molto gentile,accetto volentieri. (lei invece di quel signore non aveva fatto pensieri maliziosi,anche perché quell’uomo così vissuto non si addiceva alla sua età e ai suoi gusti).

Il portinaio,con molta gentilezza,che serviva a celare parte della sua malizia e perversione,aveva accompagnato Federica alla porta dell’ufficio,così lei altrettanto gentilmente lo aveva ringraziato. Ora Fede doveva entrare,il suo cuore batteva fortissimo’bussò alla porta e un coro non coordinato di voci disse ‘Avanti’.Lei entrò nell’ufficio e si presentò ‘Piacere,io sono Federica,sono la nuova stagista!’.é inutile dire che,come previsto,aveva puntati addosso gli occhi di tutti,non solo dei colleghi,ma anche delle colleghe perché era nuova,perché in fondo in quell’ufficio anche se non c’erano rapporti troppo profondi tra le persone comunque tutti si conoscevano e volevano conoscere e spettegolare sui fatti altrui. L’ufficio era un open space ampio con una serie di scrivanie senza barriere fra di loro tenuto illuminato da una serie di luci al neon perché le finestre erano troppo piccole e l’esposizione al sole di alcuni video dava ai loro titolari il diritto di tenere sempre giù le tende.Le scrivanie in totale erano otto,disposte su due file opposte,con in mezzo un corridoio centrale per il passaggio ed erano occupate da sei persone,esclusa Federica.Nella prima rispetto alla porta di entrata sulla destra c’era un signora rubiconda sui 40 anni,Nadia,di fronte a lei una ragazza sui 27 anni,Paola,a dire il vero bruttina,molto concentrata sulla sua carriera.Al fianco della donna c’era poi un ragazzo sui 35 anni,Antonello,che pesava sui 110 kg e che sudava in continuazione.Al suo fianco una scrivania vuota e più in là verso l’altra parete della stanza,un po’ isolato c’era Gianni,un ragazzo sui 30 anni,molto schivo e continuamente incollato ad internet a caccia di foto di donne o di cose piccanti e con un chiodo fisso,il sesso,senza per altro aver occasione di soddisfare spesso i suoi desideri in quanto oltre a non esser bello aveva modi un po’ misteriosi e poco affabili. Sull’altra fila di fianco alla ragazza c’era Luca,35 anni anche lui,impegnato a passare da una storia all’altro e poco interessato alle vicende di quell’ufficio,fino a quel giorno. A fianco a lui c’era una scrivania vuota,quella che fu subito affidata alla nuova stagista. E infine,accanto a lei c’era un ragazzo sui 30 anni,Giacomo,molto introverso e dall’aspetto un po’ strano,molto magro e con in testa una grande quantità di gel per modellare i suoi capelli all’indietro.Rimaneva quindi una sola scrivania vuota,proprio di fronte a Fede,ma Gianni,avendo la ragazza in visione diagonale,in quanto come detto era nella fila opposta scalato di una scrivania rispetto a lei era nella posizione migliore per ammirarla:poteva vederle le gambe da sotto la scrivania e così in diagonale poteva osservarla anche sopra la scrivania (insomma,nei suoi pensieri viso e seno),senza peraltro dare nell’occhio. Federica,malgrado la tensione dei primi giorni,si trovò molto bene in quell’ufficio e la prima settimana passò velocemente,ma le servì per prendere confidenza coi colleghi,e ormai a suo agio in quell’ufficio,poteva ora vestirsi in modo meno formale rispetto ai primi giorni e più consono alla stagione,anche perché il condizionatore faceva capricci e funzionava poco e male.Infatti alternava gonne leggere a jeans a vita bassa,canottierine a magliettine molto carine,a volte indossava anche vestitini,sempre comunque castigati,ma che proprio per questo avevano creato nei colleghi una morbosa perversione nei suoi confronti;aspettavano la mattina per sapere come era vestita,se inconsciamente quella ragazza poteva offrire loro qualche spettacolo,qualche porzione del suo corpo scoperta dai quei vestiti leggeri o ancora qualche trasparenza nei vestiti che potesse permettere loro di andare oltre all’immaginazione.

Un giorno,durante la seconda settimana,Federica si era presentata al lavoro con una mise un po’ diversa dal solito,un po’ più audace,ma sempre senza malizie:indossava una maglia panna senza le maniche,con le spalline larghe fatta come una canottiera,ma molto scollata,che disegnava una V sul decoltèe e che andava ad allacciarsi su un fianco;sotto si intravedeva il reggiseno bianco con dei pois lilla;indossava poi una gonna bianca,molto leggera che lasciava chiaramente distinguere le mutandine alla brasiliana coi laccetti sui fianchi,nere.Ai piedi aveva dei sandali lilla che lasciavano scoperto il piede. Gianni,oggi non guardava internet,era troppo preso da quella bellezza,che era lì in carne ed ossa:appena si alzava,lui la squadrava,cercava i riflessi della luce che potessero mettere ancora più in evidenza le trasparenze dei quei vestiti leggeri,per non parlare del suo decoltèe’lo eccitava tantissimo,anche se non era eccessivo. Gianni,era in preda ad una folla voglia di poter mettere le mani su quella ragazza,la desiderava ardentemente;doveva pensare a qualche cosa per poterla approcciare;ebbe un’idea:le avrebbe lasciato un biglietto anonimo sulla scrivania e avrebbe aspettato le reazioni della ragazza.Tornata dal pranzo veloce,Federica era da sola in ufficio,se non per la presenza quanto mai leggera ed inavvertibile di Gianni che scrutava le reazioni della ragazza. Ella si sedette e sulla scrivania sotto una serie di fogli lesse questo bigliettino: ‘Dopo la chiusura dell’ufficio la porta sul retro è aperta,e se la curiosità e donna scoprirai chi è il tuo spasimante segreto’. Al contrario di quanto aveva creduto Gianni,Fede non ne parlò con nessuno e dentro di sé stava pensando sul da farsi,da un lato aveva timore,ma dall’altro era curiosa di sapere chi fosse quell’uomo e nel segreto sperava fosse Luca,il suo collega più belloccio.Terminata quella giornata di lavoro,Federica decise che quando tutti se ne fossero andati sarebbe tornata in ufficio per conoscere l’autore del biglietto.

Entrò per la porta secondaria e si diresse verso l’ufficio,era buio e la cosa la intimoriva ma inconsciamente un po’ le provocava un brivido di piacere. Entrò in ufficio e si sedette al suo posto,aspettò qualche tempo ma non arrivò nessuno.Decise di alzarsi e andarsene,ora pensava che fosse stato tutto uno scherzo per prendersi gioco di lei.Quando è sulla porta,sente i passi di una persona che si avvicinano,crescono i suoi battiti’si incrociano’è il portinaio. Sì,perché nel corridoio poco più in là c’era Gianni,che non aveva avuto il coraggio di uscire allo scoperto e che ora era lì nascosto. Così il portinaio riconobbe subito la figura della ragazza.
Portinaio:Buonasera Federica,che ci fa ancora qui?!
Fede:Ehm,niente’un contrattempo in ufficio!
Portinaio:Spero niente di serio.Una ragazza come lei a quest’ora dovrebbe essere a divertirsi (mentre pensava ‘Ti farei divertire per bene io’se solo potessi spogliarti!’).
Fede:No,non si preoccupi.

Il portinaio la invitò giù alla guardiola e senza troppi giri di parole aveva iniziato a inondarla di complimenti,anche molto arditi,non aveva perso tempo e l’aveva squadrato in ogni centimetro di pelle lasciata nuda dalla sua scollatura.In Federica,senza un preciso perché,si era fatta strada l’idea che fosse lui lo spasimante segreto,e colpita da quel gioco si era fatta più audace,accondiscendente;dimostrava al portinaio che sarebbe stata al gioco,che aveva apprezzato la sua intraprendenza e che avrebbe esaudito il suo desiderio sessuale di averla.Il portinaio,pur non capendo il motivo,capì che la ragazza era disponibile,così da vecchio porco quale era iniziò a baciarla sul collo in modo vorace,poi con gran foga scesa con la sua lingua rugosa nel decoltèe lasciato scoperto dalla maglia’la baciava in modo violento,per tutta quella settimana l’aveva desiderata e ora dava sfogo alle sue voglie.Poi iniziò ad usare le mani,le toccò quello splendido sedere da sopra la gonna,lo teneva nelle mani quasi facendo male a Federica tanto lo palpava’intanto quelle mani abili avevano slacciato la maglia sul fianco,ora si vedeva per bene il reggiseno,che in un attimo fu sganciato e cadde per terra:ora aveva quella adorabili tettine al vento. Inutile dire che la sua lingua si diresse subito lì,a quei due frutti delicati da leccare,toccare, adorare.Ma il vecchio non aveva finito,le sue mani avevano sapientemente alzato la gonna,ora vedeva quelle mutandine nere,lo eccitavano da morire. A quel punto le spinse la testa verso il basso e Fede capì che era il suo turno,con grande esperienza gli aprì la cerniera dei pantaloni e inginocchiandosi davanti a lui,tirò fuori il suo membro dalle mutande.Era un bel pene,inarcuato in avanti’bastò toccarlo per pochi attimo che era già divenuto lungo e dritto.Lei iniziò a leccarlo, dapprima poco,poi lo introdusse gradualmente tutto nella bocca,dando piccoli colpi di lingua che facevano letteralmente eccitare l’uomo.Lui godeva e intanto continuava a palpare la ragazza alla meno peggio,soprattutto i seni.Poi ad un certo punto la fermò,le disse di alzarsi e di mettersi su quel tavolo,la voleva penetrare’non resisteva più.Lei non se lo fece dire due volte e si sdraiò su quel tavolo aspettando il membro di quell’uomo.Il portinaio,con uno sguardo pieno di desiderio si avvicinò alla ragazza e posizionatosi su di lei iniziò ad entrare,all’inizio fece fatica perché la fessura non era troppo aperta,ma poi,una volta entrato iniziò a pomparla con forza e decisione’Fede stava godendo tantissimo,perché era in una situazione strana,imprevista mai pensata prima.Il vecchio continuava a pomparla,mentre Gianni,ancora nascosto stava assistendo a quello spettacolo,era molto eccitato,si stava masturbando a quella vista e poco gli importava se non si era rivelato a lei,ora con quella visione stava godendo comunque e per rivelarsi e Fede c’era tempo.Con questi pensieri,Gianni venne nei suoi slip quando vide che il portinaio volle entrare anche nel forellino più piccolo.Il portinaio provò e riprovò ma in quel momento,forse per la troppa eccitazione o perché Fede non era mai stata dietro,non riuscì nell’intento. Così riprese a penetrarla davanti e dopo qualche colpo,iniziò a gemere così uscì da lei e terminò con la mano producendo uno schizzo denso di sperma che colpì Federica sul pancino scoperto.

Federica si pulì del seme prodotto dal portinaio,si rivestì e chiese al vecchio come gli era venuta in mente l’idea del bigliettino. L’uomo la guardò e le disse ‘Scusa,ma quale bigliettino?!’. Solo in quel momento Federica capì che aveva sbagliato persona e che era al punto di partenza,intanto però aveva stretto amicizia con il portinaio.continua’

PS:per suggerimenti e commenti estetadestate@virgilio.it
Ormai erano le 21,30 e sebbene fosse estate,era già buio’prese la bicicletta con cui era solita recarsi in ufficio e andò verso casa soddisfatta della serata passata col portinaio;la sua mente però era impegnata nel provare di comprendere chi fosse l’autore di quel bigliettino.

Intanto Gianni,era ancora nel palazzo dell’ufficio,nascosto e ancora eccitato per lo spettacolo visto; dopo qualche minuto si riprese,e con lucidità pensò come poter sfruttare a suo favore quella situazione,lo spettacolo che aveva visto era in un certo modo compromettente per la ragazza,almeno nell’ottica di un’assunzione futura,e quindi lui avrebbe potuto ricattarla in qualche modo per soddisfare le sue perversioni più nascoste.

Quest’uomo infatti,era quasi ossessionato dal sesso,lo amava in tutte le sue sfumature, dall’autoerotismo al sesso di gruppo,ma allo stesso tempo si eccitava anche soltanto vedere qualcuno fare sesso,proprio come era accaduto quella sera.Il piano era semplice,ora,prima di andarsene a casa avrebbe scritto un nuovo bigliettino da lasciare sulla scrivania di Federica.

Così la mattina dopo,tornata in ufficio,Fede,mentre stava lavorando ad alcune pratiche,sotto dei documenti trovò un fogliettino piegato in quattro:lo aprì.La scrittura era la stessa di ieri,pensò la ragazza.Dapprima il suo viso si colorò di rosso fuoco,poi improvvisamente impallidì,tanto che Gianni,che la stava osservando le disse ‘Fede,tutto bene?!’.Lei rispose ‘Sì,sì,tutto bene,è solo un po’ questo caldo!’,anche se in realtà era molto preoccupata dalla frase che c’era scritta su quel foglietto:’Complimenti per lo spettacolo.Volevo esserci io al posto del portinaio,ma è stato molto bello anche soltanto guardare.Se ci tieni che la notizia non raggiunga il Direttore,stasera a mezzanotte vieni nel Bar X,con un bel vestitino bianco e senza biancheria intima,solo il reggicalze coi collant bianchi’.Federica,era preoccupata,ma non poteva fare altrimenti doveva andare all’appuntamento,in fondo quell’uomo sconosciuto non le faceva paura,lo conosceva di sicuro,quindi non era una persona pericolosa’si fece coraggio e decise di andarci.

Indossava un vestitino bianco corto fino a poco sopra il ginocchio,davanti molto castigato,ma dietro con la schiena scoperta,quasi fino all’inizio del sedere (era molto osé,ma era l’unico bianco che possedeva),sotto,come scritto sul biglietto,reggicalze e collant,anch’esse bianche.Con la sua bicicletta si stava dirigendo verso quel bar e nonostante l’ora tarda alle persone ancora in strada offriva inconsciamente uno spettacolo eccitante:ogni pedalata faceva leggermente salire la gonna,e poiché era senza le mutandine,si poteva scorgere il pelo castano chiaro del suo pube;inutile dire che i passanti che la vedevano erano presi da quella ragazza,si chiedevano dove andasse così bella e provocante e chi fosse il fortunato a poterla possedere.

Arrivò in quel bar,all’entrata luci molto alte,che si diradavano man mano che si entrava;poi una sorta di corridoio con tanti tavolini un po’ appartati per favorire il dialogo:Federica notò subito Gianni’era seduto da solo in un tavolo abbastanza nascosto…lei lo vide,ma non capì immediatamente che era lui l’autore del biglietto,anzi si chiese come potesse fare per non fare capire a lui cosa era venuta a fare lì.Il problema scomparve subito,anche se quello che si presentò era sicuramente più grave’infatti Gianni le disse ‘Finalmente Fede,è da dieci minuti che ti aspetto,sei in ritardo!’.Lei sbiancò in viso,non sapeva che dire,ma si sedette insieme a lui.

Gianni: Fede,allora sei sorpresa?Non era difficile da capire.
Lei non parlava impietrita dalla scoperta.
Gianni:Bene,allora veniamo a noi’la questione è semplice.Se non vuoi che il Direttore sappia delle tue avventure dovremmo trovare un accordo tra noi due.Tu cosa offri?
Fede:Cosa dovrei offrirti?
Gianni:è molto semplice’tu sei giovane e bella,hai un corpo da favola e io invece’guardami bene,come potrei mai avere una ragazza come te?!’voglio semplicemente esaudire i miei desideri sessuali con te,tu sarai l’oggetto dei miei desideri,dovrai soddisfare qualunque mia voglia sessuale,dalle più normali a quelle più piccanti.
Federica aveva capito che non c’erano alternative,ma l’idea un po’ le metteva ribrezzo:avrebbe dovuto soddisfare i desideri di quell’uomo,peraltro tutt’altro che bello,e chissà quali cose le avrebbe fatto fare,vista la sua fama di allupato.
Gianni:Allora accetti?
Fede rassegnata mosse la testa in segno di assenso.
Gianni:Allora l’affare è fatto,d’ora in poi qualunque cosa ti chiederò,tu la dovrei fare per me!
Federica,ancora una volta fece un cenno di assenso con la testa.
Gianni a quel punto si alzò dalla sedia e si avvicinò all’orecchio sinistra della ragazza e le sussurrò di alzarsi e seguirlo.Lei si alzò sicura che lui volesse andare in bagno’ma si sbagliava:infatti Gianni uscì da quel bar e prese un vicoletto buio e stretto,sempre seguito dalla bella ragazza vestita in bianco.Dopo qualche minuto raggiunsero una sorta di cortile chiuso da tre muri e aperto solo sul lato della stradina che conduceva lì,quindi abbastanza nascosto,in quanto ad illuminarlo c’era solo un lampione abbastanza vecchio e stanco di funzionare.Arrivati in quel luogo Gianni disse a Federica di togliersi quel bel vestitino bianco che aveva indosso;Fede,cercò di opporsi,gli disse che temeva l’arrivo di qualcuno,ma bastò ricordargli il patto che lei acconsentì immediatamente. Così in pochi attimi si tolse quel pezzo di stoffa che la copriva. Gianni si era fatto un po’ indietro,la stava osservando da un paio di metri di distanza con indosso soltanto il reggicalze e i collant bianchi e quel paio di scarpe col tacco che slanciavano ulteriormente la sua figura. A quel punto Gianni iniziò a toccarsi da sopra i pantaloni e poco dopo entrò con la mano nelle mutande,si stava masturbando alla vista di quel corpo fantastico,sprigionante sensualità da tutti i pori.Poi piano piano le si avvicinò:con il dito medio le toccò il sesso,scostando le grandi labbra iniziò a stuzzicarle il clitoride’continuò per un po’ in quella pratica e sentì che Fede non disdegnava la cosa:infatti la ragazza a poco a poco si era sciolta ed ora era presa dalla situazione.Lui proseguì nel darle piacere e lei iniziava ad ansimare,stava godendo’nemmeno lei lo credeva,non poteva immaginare che con quel tipo avrebbe goduto,ma era così,era eccitatissima. A quel punto lui le prese la mano e la indirizzò verso il suo pene eretto e già fuori dai pantaloni:lei lo prese in mano,lo strinse forte e iniziò a scendere e a salire,lo masturbava con piacere e con foga,perché il dito di Gianni le stava provocando godimento e questo la eccitava e la rendeva molto disinibita. Federica si era abbandonata ai suoi sensi,aveva calato ogni difesa nei confronti di Gianni,il quale stava a sua volta godendo del piacere provocato sul suo pene da quelle dita lunghe e affusolate’era pronto ad esplodere’stava ansimando e nel mentre avvicinò il suo pene al corpo di Federica,cosicché ogni volta che lei lo masturbava le sfregava sul pancino’finalmente uno schizzo caldo e denso uscì e andò a colpire il ventre della ragazza:Gianni aveva prodotto una grande quantità di sperma,che ora stava colando giù verso il reggicalze,ormai imbrattato,e scendeva verso l’inguine della ragazza. Intanto Gianni dopo essere venuto,aveva interrotto la pratica sul sesso di Federica e così facendo le disse ‘Ora possiamo andare,rivestiti pure!Per stasera sono soddisfatto!’.Così la ragazza si poté rivestire,anche se lo sperma che aveva sul corpo le si appiccicò completamente al vestitino e chiunque l’avesse vista avrebbe potuto capire di cosa si trattasse. Continua’

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