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Racconti Erotici EteroRacconti sull'Autoerotismo

l’odore di teo

By 5 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Alla ragazza piu’ bella del mondo…Teo, cosi’ diceva la dedica che trovai un giorno rovistando un cassetto, ricordo quando lo incontrai ,un ragazzo normalissimo e dal temperamento affettuoso,proprio quei classici tipi semplici e un po’ mammoni.Ma tutto sommato attraente anche se io in quel momento dovetti partire, All’epoca andavo al liceo,ero una ragazza con un certo fascino,dal corpo non proprio attraente,ma comunque giovane con un bel seno,un po’ meno il sedere,i fianchi abbastanza abbondanti,tutt’ora che ho una certa eta’mi ritengo ancora abbastanza attraente,anche se mi curo quanto basta e non ho stravaganze particolari,solo qualche anello oppure orecchini,anche nel vestirmi non ho stravaganze particolari,tutt’ora faccio un lavoro che mi ruba parecchio tempo,tanto che sono mesi che non faccio piu’ l’amore e non pratico l’autoerotismo da anni. Il tutto fin quando un giorno ero a casa da sola,e mi sono imbattuta o per meglio dire ci sono andata apposta in un sito erotico,cosi’ iniziando a guardare tutte quelle scene iniziai a scegliere quelle che piu’ mi erotizzavano,continuai a guardare e ad immedesimarmi in quei scenari molto erotici,a tal punto che mi guardai in mezzo alle gambe ed ero completamente bagnata,la mutandina inzuppata a tal punto che si poteva strizzare,una cosa meravigliosa e mai vista,e fu cosi’ che davanti a questo spettacolo mi prese di soprassalto un’orgasmo che mi contorse li sulla sedia,si,ho provato un’orgasmo con la sola pressione della mano .La cosa mi sorprese,mi appago’ ma rimasi anche perplessa. La sera stessa dovetti andare sempre per lavoro dall’altra parte della citta’,mio marito sempre geloso,anche questa volta non si risparmio’ l’ennesima sfuriata,litigammo e incazzata nera presi la metro che mi porto’ al capolinea dall’altra parte della citta’,l’immancabile nebbia invernale,con le strade lucide di ghiaccio,e con i vetri che sudavano,gente poco raccomandabile nelle stazioni,sguardi insistenti su di me,di uomini soli,di anime perse,ma allo stesso tempo viscidi come serpenti,stranamente quella sera indossavo una gonna,mi ero fatta una nuova acconciatura ai capelli e avevo in testa una fascia con i boccoli che mi scendevano fino alla schiena,sara stato l’orgasmo del giorno prima,ma comunque mi ero rivalutata come donna. Nella stessa carrozza semivuota mi si avvicina un ragazzo,dicendo di conoscermi,e mi disse:Hei,ti ricordi di me?Io capii subito che era lui,Teo Vox,ma gli risposi che non mi ricordavo,lui incomincio’ lo stesso a parlarmi,come se avesse capito che io fingevo di non ricordarmi di lui,si sedette di fronte a me,e mentre lui continuava a parlarmi del banale e io a rispondere in modo semplice e con la mia proverbiale pazienza,sentivo che mi piaceva,aveva un bel viso,una bella espressione,aveva delle belle mani,non troppo grandi,ma dalla forma aggraziata,i capelli neri e ricci,gli occhi vispi e profondi,un bel fisico magro e davvero un bel culo.Emanava un’odore molto buono,un’odore particolare che mi pervadeva il cervello,mi avvolgeva come una coperta calda,nel mentre il treno faceva la sua corsa al capolinea io mi distaccai completamente dalla vita quotidiana,e fu cosi’ che ad un certo punto scavallai le gambe,Teo continuava a guardarmele e io sentivo un pizzicore a livello dello stomaco,un brivido continuo nella schiena e tra una parola e l’altra arrivammo al capolinea, il treno si svuotò di colpo e rimanemmo soli su quel treno,io presi la sua mano e la misi sul mio ginocchio nudo,Teo si avvicino e mi sfiorò le labbra in modo molto sensuale,sentivo il suo respiro,le nostre labbra si schiudevano come fiori a primavera in contemporanea le luci si spensero e rimase una penombra che erotizzava il tutto ancora di piu’,la situazione era fuori norma,mi baciava dietro l orecchio,mi accarezzava i capelli,ed io mi lasciai andare in bacio passionale come non avevo mai fatto,come bere dopo una traversata nel deserto,fu un’istinto irrefrenabile,un’energia subliminare,la sua lingua che mi penetrava in bocca mi dava forti emozioni,io avvolsi le mie braccia intorno al suo collo,lui infilo’ la sua mano sotto la mia maglietta sulla mia pelle all’altezza del fianco provocandomi dei brividi che mi facevano letteralmente impazzire,io tirai indietro la testa e teo mi bacio’ il collo e in contemporanea la sua mano sinistra si mise sul mio seno destro,i capezzoli erano turgidi e sensibili ad ogni sfioramento,nel frattempo sentivo sulla mia gamba qualcosa di duro,Teo mi baciava il seno con le sue mani sui miei fianchi,poi mi tiro’ su la maglietta fino a scoprirmi totalmente le tette,roteando in contemporanea le sue mani che dai fianchi scivolavano sulle mie chiappe,che si facevano strada fino giu sotto nella mia fregna,poi con forza mi tiro’ su di peso alzandomi la gonna,le sue dita che scostavano la mutandina con decisione,io ero tutta un brodo,allora Teo annuso’ i miei odori,si lecco’ le dita e fece un sospiro ed io misi le mani sui suoi pantaloni,e sentendolo cosi’ duro glieli slacciai aveva un pene dalla pelle morbidissima e non esitai neanche un secondo,glielo presi in bocca fino in gola subito e con movimenti ritmici glielo succhiai mentre lui continuava ad accarezzarmi i capelli,con dolcezza,e mentre si faceva strada anche tra le natiche,ed io talmente intorpidita che non capivo dove infilava le dita se dentro in figa o dentro al culo.Nella penombra riuscivo a vedere il suo addome e i suoi fianchi,le mie mani che stringevano le sue chiappe sode come marmo,Il suo cazzo era duro e la sua cappella gonfia,le palle sode e lo scroto arricciato,aveva un’odore ed un gusto particolare,come l’essenze di un bosco,e sul sedile di quel vagone nel capolinea lui pose la sua femmina e la penetro’ con tutta la sua virilità, con movimenti prima educati ma sciolti poi piu’ intensi e quando arrivo’ in fondo sul collo dell’utero si fermo’,eravamo completamente appiccicati e nudi,i respiri affannosi,l’abbraccio caldo e umido,eravamo un tutt’uno,i gemiti che riecheggiavano come musica,lo sguardo fisso negli occhi,senza parlare,sincronizzammo i respiri,gradatamente i movimenti ripresero come un fuoco che divora tutto arrivammo in fondo a tutto cio’ con un’orgasmo dalla potenza incontrollabile,dai piedi al cervello,senza controllo e senza ritegno,ogni muscolo era in estasi,il cervello che impazziva dai brividi e ancora adesso se solo penso a quel momento cosi’ intenso riesco ancora a sentire quel suo odore Non so poi,ho come un vuoto di memoria ma ci addormentammo,e in piena notte fui svegliata da una telefonata di mio marito al quale non risposi,ero sola,in quella notte,su quel vagone,in quella stazione,decisi di tornare a casa chiamando un taxi,attorno a me puttane,magnacci malintenzionati,spacciatori,galeotti,rapinatori,profughi di ogni genere e puzze di tutti i tipi dal vomito alla merda al piscio al sudore eccetera;salii in taxi che parti’ all’istante,ero in balia degli avvenimenti,ma nulla mi importava quella notte,cosi’mi misi un dito dentro e lo annusai:era l’odore di sperma di quel ragazzo cosi’ attraente,poi mi leccai quello stesso dito,e mi pervase di nuovo quel pizzicore,i pensieri si rivolsero alla situazione di prima,ai suoi capelli,alle sue natiche e a tutte le sue virtu’ e fu cosi’ che da sotto la gonna mi abbandonai a un ditalino li sul sedile di quel taxi con due dita dentro e l’altra mano a strofinare e segarmi il clitoride,con in bocca e sulle labbra il gusto del suo sperma,un’odore forte che mi pervadeva il cervello,mordendomi le labbra inesorabile e incontrollabile arrivo’ un’altro orgasmo,che mi saliva da in mezzo alle gambe in su dalla colonna vertebrale fino al cervello,fino ai pensieri.Quel giorno non mi riconobbi proprio: io donna tranquilla e di sani principi con una vita sempre regolare mi sono vista diventare la piu’ puttana di tutta la citta’,questo senza farne una colpa mia,no questo mai:la colpa è solo dell’odore di Teo

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