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Racconti Erotici Etero

mai piu paura

By 12 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

su quel tavolo d’accaio mi sentivo nuda e svuotata non capivo bene ne dove fossi ne con chi fossi sentivo l’aria carica di profumo di fiori e mi sentivo impaurita per la situazione in cui mi ero cacciata….fino a qualche mese fa la mia storia con in ragazzo conosciuto nel mercatino di libri mi sebrava davvero la cosa piu eccitante mai vista ma ora credo che stiamo superando un po il limite….mi ha a sua completa disposizione 24 ore al giorno e mi chiede sempre di superare i miei limiti e io come una bimba alle cure del suo mentore mi concedo totalmente anima e corpo a lui..nonostante qualche tradimento,ma lui vuole unacoppia senza vincoli’.comunque.e la parte della mia anima che mi preoccupa …sono la sua donna che non puo mai dire noe se pur vere sono le vette di piacere che provo con lui a volte ho paura…vedere lo scintillio dei suoi okki profondi quando mi possiede quando vede le mie barriere abbattute mi terrorizza fin dove mi portera questo rapporto senzalimiti e senza regole?

tornando a noi quella sera mi aveva chiamato nel cuore della notte dandomi istruzioniben precise da seguire l giorno dopo…sarei dovuta andare da lui con solo una giacca a dosso …calze auto reggenti a rete e tacchi a spillo nient’altro …se avessi trasgredito mi avrebbe punita ….(dio solo sa quanto sojno dure le sue punizioni mi porta fino all orlo del piacere e mi abbandona piu volte finche sfinita e distrutta non piango dall’estasi e dalla eccitazione)alle nove ero da lui…

eccitata non vedevo l’ora di entrare in casa sua …ma cosi non fece…mi prese per mano e mi fece salire in macchina mi diede una pillola e mi disse di non preoccuparmi che sarebbe stato fantastico,mi ha dato un ipnotico…cosi caddi ben presto in uno stato di torpore per poi svegliarmi sul freddo di quel tavolo…una benda mi copriva gli occhi e un fulard di seta mi legava le mani….iniziai a chiamare l’uomo di cui fino a qualche minuto prima mi fidavo…ora avevo dei dubbi…seri dubbi…ecco dei passi…pesanti …
“m.sei te?DAI SMETTILA MI SPAVENTI”dissi
“taci “mi fu risposto non era lui…non era l’uomo che conoscevo e temevo ma io ero nuda ero li …ero terrorizzata…delle mani gelide iniziavano ad accarezzarmi le cosce…lunghe affusolate…mille fremiti percorrevano la mia carne e sensazioni contrastanti mi attanagliavano la mente….paura? curiosita?eccitamento?terrore?chi era colui che aveva quella voce metallica e che stava violando il mio corpo …altre mani su di me…sono 4 ….”chi c’e” grido
mi venne risposto in maniera moolto dura “zitta troia,hai 2 possibilita :1 urlare dimenarti e rompere le palle 2stare zitta e comportatri da troia come ci e stato detto che sai fare bene”e aggiusne”e ovvio che la prima ipotesi ti procurerebbe molto dolore e poco piacere la seconda invece ti farebbe godere proprio come una troietta” risposi”cosa volete da me? chi siete? vi prego non fatemi del male”altre 2 mani che mi palpavano e il silenzio piu assoluto…ero in una situazione agghiacciante 6 mani percorrevano il mio corpo…e io ero eccitata….non volevo che se ne accorgessero e istintivamente chiusi le gambe…ma non servi a niente delle possenti mani me le spalancarono subito e qualcuno disse”umh questa troia e proprio bagnata chissa che sapore ha”detto cio sentii stimolarmi il clitoride in maniera molto sapiente stavo per venire ma non volevo dare nessuna soddisfazione a quegli aguzzini….un altra voce mi ha detto d aprire la bocca e cosi feci mi mise il suo pene tra le labbra e pompava con una tale forza che mi sentivo soffocare stavo venendo e avevo un pene di tutto rispetto piantato in gola che cercava di andare semrp piu giu…a stento contenevo i conati di vomito che uno dei tre mi penetro alla sprovvista ….ma non sembrava un pene quanto piu un vibratore….uno di quelli enormi che vengono regalati per parodia agli addii al celibato…mi veniva spinto tutto dentro con una forza che va ben oltre il limite della sopportazione….ero fuori di me mi muovevo mi agitavo e cercavo di sottrarmi a quella presa….finche non senti uno “stop”era lui era tornato….un barlume di speranza si accese in me …quando rimasi ancora piu scioccata da cio che disse”vi avevo detto di spaventarla e di farla godere non di godere a vostra volta…se volete continuare seguite le regole”senza una parola il cazzo che avevo in bocca venne sfilato e finalmente riuscii a respirare….avevano ricomincuato a toccarmi e a leccarmi a turno la figa ero sicura che lui era li a godersi lo spettacolo d me nuda,legata che godo…decisi di stare al gioco …iniziai a mugolare….urlare e pregare di scoparmi ….dissi di continuare a leccare che di lingue cosi brave non ne avevo mai trovate …continuavo a urlare piu forte e ancora di piu calcando un po la mano…il mio corpo tremava si dimenava e sentivo tutti molto eccitati … loro mani divenivano sempre piu violente…..”stop “ancora lui…ma cosa ha in mente….silenzio ancora…e ancora e ancora…ero sola almeno credo….una porta metallica sbatte e di nuovo lui:”ti e piaciuta la mia sorpresa?”io “hai superato il limite ora mi sento molto a disagio,sporca”
lui”fai bene ad esserlo ho saputo che hai scopato con quello sfigato del tuo amico,marcello, cosa aspettavi a dirmelo?”
io:”perche avrei dovuto?sei stato te quello che voleva una coppia aperta”
lui”certe cose si dicono per sbaglio a volte”
io”anche certe cose si fanno epr sbaglio a volte”
lui”sei pentita di essere andata con lui”
io”no ,non ho fatto nulla di male te mi chiami solo a tuo piacimento e quando ho bisogno te non c sei”
lui:”non e cosi e lo sai”
io”si lo e ,poi a votle mi tratti proprio come una troia”
lui”si lo so ,ma non puoi negare di godere …quindi…”
io”quindi mi puoi usare a tuo piacimento?”
lui”no quindi sei una troia”
io”slegami ”
lui”perche se no gridi?come facevi con quei tre?si grida perche mi eccita sentirti gridare”
io:’sono pentita’
lui’di cosa’
io’di appatenerti’
lui’stai peggiorando le coe troia’
io’peggio di cosi’
lui’non hai paura?’
io’non piu’
lui sbagli a non averne
io ‘tra noi e finia slegami’
lui’senti troietta sei mia mi appartiene non mi puoi lasciare io ti ammazzo’
una lamafreddA e tagliente percorreva il mio corpo.era ferma ra proprio sui miei capezzoli poi mi slego di colpo e milioni di lacrime inondarono il mio viso,mi tiro i capeli e mi bacio puntandomi il coltello alla gola,lo odiavo,voòevo ucciderlo ‘ma poi come si fa ad odiare tanto un uomo e non desiderare altro che essere posseduta da lui,ricambiai il bacio con molta passione ero nuda mi alzai al suo fianco lo baciai ancora e ancora ,volevo fare l’amore con lui ‘non mi bastava il suo corpo volevo la sua anima e vedere i suoi occhi sperduti tra i miei leggere il desiderio in lui sentirlo fremere mi faceva impazzire gli dissi di farmi sua’.mi sollevo mi spinse contro il tavolo e mi toccava senza ritegno ne pudore mi stringfeva e mi tirava a lui mi schiacciava il sedere mi mordeva era violento mi spinse ancora di piufino a potermi penetrare violentemente,spingeva e ancora e ancora,sempre piu forte mi spezzava il fiato la violenza e la passione con cui mi possedeva ,non riuscivo a connettere nulla ero sua mi stavo bagnado all’inverosimile,gemevo godevo lo volevo sempre piu dentro ‘volevo dargli tutto anche cio che gli avevo sempre negato’lo fermai prima di farlo venire egli dissi di farmi tutta sua,mi giro e mi spinse sul tavolo sentivo la sualingua esplorare ilmio ano inesplorato le sue dita penetrarmi e poi tutto d’un colpo il suo pene dentro di me’fino alle viscere,il dolore mi annebbiava la vista ma ero eccitata come non lo ero mai stata continuavo a muovermi con un ritmo indiavolato’sconnesso e lui che ansimava sempre piu forte’.mi toccava il clitoride con uuna mano e con l’altra mi stringeva senza pieta il seno’sentii all improvviso un caldo infuocato dentro di me ‘e ancora i miei umori che mi colavano lungo le gambe ‘sfiniti dall odio dall amore dalla ripicca dai risentimenti ,sfiniti dalla passione dalla rabbia dal fuoco dentro dalla eccitazione ci accasciammo in terra e dormimmo’.quando mi sveglia lui era li’mi faceva tanta tenerezza ma non poteva continuare cosi’mi vestii con quel poco che avevo e mi appropiai della sua camicia uscii dal quel magazzino la luce del tramonto splendeva magica nel cielo’il tramonto che tragico eufemismo’non avrei piu rivisto quell uomo o per lo meno tutto sarebbe cambiato ,ora le regole le dettavo io ‘.me ne andai con il primo taxi non avevo mai detto a m. dove abitavo ‘.e adesso stavo sparendo senza una parola solo una scritta col rossetto su quel tavolo lussurioso’non ho piu paura e te ne hai?sono la tua troia …mi faccio viva io ‘da quel giorno non ero piu la sua schiava d amore,ero stata sua anima e corpo avevo appreso da lui piu di quanto potessi immaginare e ora ero pronta,matura,donna,troia,padrona,schiava,sua e mia’.mia’da quel giorno imparai la mia ultima lezione sugli uomini’pronti a tutto,vendere lapropria anima al diavolo se necessario per la donna giusta’e quella donna per tutti i miei uomini volevo essere io…

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