Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Mari…

By 8 Dicembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando con gli amici capitava di discutere sulle persone che si possono conoscere sulle chat e le community di Internet, la migliore delle espressioni che veniva fuori era che “Sulle chat ci va chi non ha una vita sociale!”. Oppure, nel caso delle ragazze, brutte, chiatte (grasse per i non napoletani!) e sfigate. L’unico ad essere decisamente più aperto alla cosa ero sempre io:”Scusate, ma non sono le stesse persone che vediamo in strada?”
Dopo aver conosciuto Mari, posso dire che avevo ragione.
Fu lei a contattarmi circa 1 anno e mezzo fa con un messaggio in una community famosa…”Bello il tuo profilo, molto deciso! Finalmente qualche uomo vero! Non rispondermi se non ti va”
E come facevo a non rispondere, leggendo il suo profilo, ringraziandola per i complimenti e ricambiandoli dato che anche il suo profilo descriveva una donna di quelle con le palle, che piacciono tanto a me ma che spesso allontanano gli uomini. Magari anche alcuni dei famosi amici di cui sopra…
Un messaggio iniziava a tirare l’altro e, prevedibilmente, scopriamo di avere tante cose in comune. Paradossalmente era proprio Vasco l’unica cosa che ci divideva, non per molto però…
Tra una cosa e l’altra scopriamo di abitare a distanza di appena 15 km e, soprattutto, cominciamo ad approfondire la conoscenza su whatsapp, così da essere più immediati nel cercarci, nel trovarci. A volte per parlare di qualsiasi cazzata, come i ritardi, il mio lavoro ed il suo studio, ma poi i discorsi cominciarono a farsi molto più hard…
La voglia delle prime foto inizia a farsi largo: lei con il suo taglio particolare degli occhi mi attrae immediatamente ed anche la mia foto riscuote successo dati i suoi complimenti successivi. Iniziamo a passare buona parte della serata su whatsapp…inventiamo la nostra fascia protetta nella quale le nostre chat si intensificano di brutto…Iniziamo a parlare dei nostri gusti sessuali, delle cose che ci piace fare ma molto presto dal generale si passa a noi 2…
“Lo vorresti ricevere un bel massaggio?
“Si si, proprio adesso che sono tremendamente stanca, i libri oggi mi hanno uccisa…”
“Ma ti massaggio a modo mio…”
“Dimmi….”
“Inizio a massaggiarti il collo con le mani…poi però ci passo la mia lingua…”
“Si…poi…?”
“Con le mie mani ti massaggio più giù…così facendo arrivo fino al bordo della maglietta e te la tolgo…c’è tutta la tua schiena scoperta e continuo a massaggiarla…ma con le mie labbra e la lingua…”
“Sai che mi fai bagnare così?”
“E pensa che ora le mie mani vanno a toccare le tue cosce, a massaggiarle, a rilassarle…e poi ci pensa la mia lingua a percorrerle, dal basso verso l’alto”
“Oddio sei stronzo, mi fai godere cosììììì”
“Ma ora girati…che voglio massaggiarti con la lingua….sul pancino….sul bordo del perizoma che ti tolgo con le labbra….e leccarti dentro…”
“Cazzo Mi, vieni quiiiiiii che godo con te…il tuo cazzo com’è?”
“E’ duro e pronto per te…per scoparti dopo che ti ho frugato nella figa…con 3 dita…con la lingua….”
“Sai perfino che mi sto masturbando con 3 dita….ti vorrei tutto dentro me…”
“Io sono lì con te….ti ho spogliata tutta…ora ci prendiamo il nostro piacere…ti scopo tutta tesoro…”
“Dammelo….si…ti pregooooooo, scopami!!!”
“Ti metto a 90 gradi…come piace a te, sentirti dominata…e ti penetro tuttaaaaaaa…”
“Fermati ora, voglio montarti sopra…lo so che ti piace se ti salgo su….e ti ballo sopra…e mi scopi col tuo cazzone e mi muovo su di lui…daiiiii che veniamo insiemeeeeeeeee”
“Vai su e giù porcellona mia, vai su e giù, godiamo insieme, daiiiiii”

Fu una delle volte che abbiamo fatto sesso su whatsapp. Che ormai non ci bastava più, avevamo bisogno di ben altro…di fonderci finalmente insieme…

Continua…

Se già i nostri contatti virtuali erano particolarmente frequenti, figuriamoci dopo quella notte. Passavamo ore su whatsapp, lei si divertiva a mandarmi foto succinte mentre ero in ufficio, sapeva che ciò avrebbe generato una forte erezione che avrei voluto sfogare con lei ma che ovviamente non potevo fare. Ma era un altro modo per sentirci vicini.
Finchè una volta non ce la feci più. All’ennesima foto hard, ed in particolare il suo dito medio che stuzzicava la sua meravigliosa figa depilata, ed all’invito ad immaginare ed immaginarsi che ci fosse ben altro oggetto a godere di quel tocco, la mia risposta fu immediata:
“C’è mai stato qualcuno nella tua vita che è uscito prima dall’ufficio per venire da te?”
“Nessuno è mai stato così folle, credimi”
“Ci vediamo tra 30 minuti in Piazza XXXXX”
“Tu sei pazzo!”
“Tu stai già perdendo troppo tempo. A tra mezz’ora!”
Fu facile ottenere un permesso per uscire. Fu ancora più facile pensare al fatto che di lei sapevo viso e corpo ma per il semplice fatto che l’avevo visto in alcune foto. Giusto il tempo di chiedermi se quelle foto fossero reali: la mia risposta me la diedi implicitamente mentre chiedevo al mio capo di uscire un’ora prima. Nessun problema, dopo 5 minuti ero già in macchina per andare da lei.
Pomeriggio di primavera, non faceva nemmeno troppo caldo, arrivo dove ci eravamo accordati e dopo un minuto la vedo sbucare. Era assolutamente lei, nel suo vestito lungo col suo passo tanto veloce quanto sensuale. Si avvicina alla mia macchina, sapeva quale fosse e quindi non ci fu bisogno di troppe presentazioni. Anche perchè avevamo decisamente voglia di altro…
“Ciao Mari!”
“Ciao!”
“Finalmente…”
E le nostre labbra si incrociano immediatamente, un bacio lungo e vorticoso, le nostre lingue intrecciatesi furiosamente e le mie mani che iniziano a toccarla ovunque. Mi accorgo che ha una bella terza di seno, ma soprattutto un culetto semplicemente fantastico.
“Ehi rallenta, ora andiamo dove dico io”
“Mari muoviti che ho bisogno di te!”
Guido e con lo sguardo noto che lei s’è alzata ul suo vestito fino alle ginocchia. Una provocazione troppo irresistibile: la mia mano sinistra guida e cambia le marce, la destra va a frugare all’interno, sale sempre più, lei mi agevola aprendo leggermente le cosce e mi permette di arrivare sul suo sottile perizoma che scopro essere già bagnato.
“Vedo che sei già bella pronta…!”
Nel vedere la mia erezione sbucare dai jeans, la sua risposta fu immediata
“Anche tu sei pronto all’uso…e non vedo l’ora. Gira a destra e fermati lì”
Classica zona industriale abbandonata, nessuna macchina a rompere i coglioni. Una volta fermi, un solo invito.
“Saliamo dietro, c’è più spazio per divertirci!”
E subito dopo una nuova scarica di baci, le mani che vanno ovunque, le mie che vanno a solleticare i suoi seni che scopro con piacere esser privi del reggiseno, i suoi capezzoli sono già durissimi mentre vado a solleticarle il collo e le orecchie con la lingua…
“Mi stai facendo impazzire Mì!”
“Non è ancora niente…”
Sollevo quel vestito e finalmente vedo quel suo bel corpicino. Alta 1.60, abbastanza magra ma con le forme giuste, una bambolina ben fatta insomma!
La mia lingua va su tutto il corpo, scivola giù, lei continua a fremere di voglia, arrivo sul bordo del perizoma…e decido che devo finalmente conoscere dal vivo quella bella figa più volte ammirata in foto…
“Che aspetti? Toglilo e fammi godere!”
Obbedisco all’istante…mi aiuta a farsi sfilare il perizoma bianco di pizzo decisamente inzuppato…e con la lingua le sfioro tutto quel che vedo davanti…fino ad affondare nella sua figa, infilandoci anche 2 dita…
“Finalmenteeeeeeeee!! Dai continua che voglio venire, fammi godere dai!!!”
Non potrei che essere più accondiscendente. Lecco quella figa, la bacio quasi con foga, le dita che vanno su e giù la fanno fremere di piacere…
“Dai continua che mi fai venire, daiiiiiiiiiiii….ancora….siiiiiiiiiii”
Continuo con tutta la mia forza finchè all’improvviso…
“Ancora, ancora, daiiiiiiiiiii….SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”
Ed un lago inizia a scendere dalla sua figa, un lago di passione. Si riprende e poi mi chiede
“Non avevo mai goduto così, ma da dove cazzo sei uscito?!?!”
“E’ molto merito tuo tesoro, sei una femmina passionale, fantastica!”
“Ora tocca a te, ti avverto che oggi voglio solo bere…avremo il tempo di approfondire…!”
E così dicendo mi slaccia quasi con violenza cintura e jeans, mi toglie i boxer ed esce il mio cazzone svettante nei suoi 20 centimetri…
“Sono stata quasi sempre fortunata con gli uomini, ma un coso così l’ho visto raramente….dammelo immediatamente”
“Prendilo Mari, è tutto tuo…”
Se lo infila in bocca con naturalezza ed esperienza che raramente ho visto, ci sapeva fare benissimo. Prima sulla cappella, poi scopre il mio punto debole, la punta della cappella, e ci gioca con la punta della lingua. Stronza! E in maniera ritmata gioca e poi se lo infila tutto in bocca, e va con un sali-scendi che mi fa letteralmente morire. Posso tranquillamente dire che ho provato un piacere simile molto raramente. lei se ne accorge e continua…
“Ti piace come te lo sto trattando, eh? Dimmi stronzo, ti piace o no?!?!”
“Sei divina Mari, continua ti prego!”
E lei si che continua. Un pompino letteralmente fantastico, e ad un certo punto lei si accorge che sto quasi al limite, dopo circa 20 minuti di sega e pompino…
“Ti prometto che non ne perderò nemmeno una goccia, e non perchè ci tengo alla tua macchina ma perchè voglio che mi riempi tutta la bocca di te…!”
Più che una promessa sembrava una minaccia, una bellissima minaccia. E dopo 2 minuti il mio orgasmo liberatorio la riempì tutta, e lei mantenne la promessa: 3 o 4 potenti gettiti di sborra che finirono tra le sue labbra ma nessuna goccia che uscì fuori. Assaporò come se fosse la cosa più buona del mondo. E poi il bacio finale a suggellare quello splendido pomeriggio.
“Sei fantastica Mari, davvero”
“E questo è niente Mì, davvero”
Ed ebbi modo di accorgermene che non era niente quel che avevamo fatto…

Continua… Tornando a casa era inevitabile un dolce pensiero a quanto successo in quel pomeriggio, ed evidentemente non ero l’unico a pensarci. I contatti su whatsapp furono sempre più frequenti, iniziammo anche a telefonarci ed anche il sentire le nostre rispettive voci ci portavano a raggiungere vette di piacere impensabili. E scoprivamo di avere sempre più cose in comune, aldi là della passione innata per il sesso. Stava nascendo qualcosa di bello: non ci stavamo innamorando, ma quella voglia di attendere uno stupido messaggio, magari una foto di un cretino che girovagava e che ci faceva solo ridere, insomma stava nascendo un feeling mentale assurdo.
Ma non potevamo resistere al richiamo della passione: avevamo un discorso in sospeso, ci cercavamo anche e soprattutto per quello.
E come il nostro primo incontro fu un’autentica improvvisata, anche il nostro incontro successivo fu organizzato in pochi minuti.
‘Stasera dovevo andare a danza, ma quella strega dell’insegnante ha detto che non poteva esserci e quindi rinviamo a settimana prossima’!’
‘Lo sai che stasera mi è saltata la partita di calcetto? Chi è infortunato di qua, chi si scoccia di là”
‘Ogni lasciata è persa tesoro, che ne dici?’
‘Dico che hai ragione”
Ci volle poco per organizzarsi, non volevo che perdesse la sua danza’ ed immaginarla sul mio cazzo fu la scintilla che mi fece decidere che quella sera era quella giusta. Pochi convenevoli, non volemmo nemmeno prenotare una camera in motel.
Appuntamento alla solita piazza, il suo passo veloce e sinuoso, questa volta una bella minigonna poco sopra al ginocchio con un top la vestivano quel tanto che bastava ad eccitarmi ma senza essere volgare. Quando salì in macchina, l’erezione era già su buoni livelli’e Mari se ne accorse mentre la baciavo’
‘We we, vedo che siamo già eccitati. Felice di rivederti!’
‘Felicità e piacere sono tutti miei tesoro!’
La macchina parte, qualche sera prima le avevo goliardicamente imposto di venire senza perizoma al nostro prossimo appuntamento, nel sedersi notai che non c’erano segni sul vestito’stai a vedere che mi aveva dato ascolto’quindi iniziai ad accarezzarla sulla coscia che ora era più visibile. Lei capì dove volevo andare a parare e mi fermò ben presto
‘Calmati, solo dopo scoprirai”
A quel punto decisi di palparle il lato esterno del suo culo coperto dalla mini, e mi convinsi che non aveva alcun perizoma perché non c’erano segni.
‘Ti devi calmare altrimenti ti mando in bianco’!’
Lo disse per scherzo ma mi calmai davvero, dopotutto mancava poco al nostro posto. Arrivammo, il tempo di salire dietro e le nostre lingue di cercavano con passione estrema, mani ovunque, le mie sotto il suo top e quindi sui seni perché per fortuna non c’era traccia di reggiseno, stuzzicai ed abbrancai quei capezzoli come fossero l’ultima delle cose rimaste sulla Terra. Lei replicava accarezzandomi e graffiandomi sul petto, una vera e propria gattina impazzita. In breve sia la mia maglia che il suo top andarono dispersi nell’abitacolo della macchina, la mia lingua ora correva impazzita tra un capezzolo e l’altro’
‘Succhiali dai, prendimi così e non ti fermare!’
Il tutto mentre un dito penetrava la sua bocca che succhiava avida ed eccitata. Ad un certo punto mi blocca’
‘Questo signore qua sotto deve liberarsi, ora è mio!’
Mi sganciò la cintura e mi tolse i pantaloni con una voracità mai vista, i miei 20 centimetri erano già belli alti’
‘Ecco la mia bestia, ora ci penso io a te!’
Cominciò un incredibile pompino, mentre io le sollevai la mini e trovai certezza al mio dubbio: davanti a me c’era la sua splendida figa depilata, era già tutta bagnata ed ironicamente mi disse anche il motivo’
‘Ops, l’ho dimenticato a casa!’
Un sorriso e mentre lei continuava il suo lavoro di bocca sul mio cazzo, io iniziai a stantuffarla con 2 dita impazzite, più la penetravo e più lei si buttava eccitata su di lui, continuava impazzita ed io mi eccitavo ancor più finchè’.
‘Stasera ho perso danza, ora è giunto il momento di danzare su di te’!’
Il nostro feeling era tale che aveva usato il mio stesso concetto.
E decise di impalarsi’ed io finalmente di godermela tutta, senza limiti’
‘Piano, infilamelo piano piano’oradi più’..oddio quant’è bello, siiiiiiiiiii!’
Se lo infila fino alla sua base, fino a riempirle lo stomaco, e comincia la sua allegra danza, andando su e giù, e ballandoci sopra. Il tutto mentre avevo i suoi bellissimi occhi davanti e la baciavo, sulle labbra, sulle orecchie e di nuovo sui capezzoli.
L’effetto su di lei era devastante, trovammo subito l’intesa, decise di comandare lei il gioco e quando stava per venire accelerò di brutto, su e giù. La aiutai solevvandola ed abbassandola facevdo leva su quel meraviglioso culo che si ritrovava. L’effetto fu epico’
‘Dai contnua, spaccami tutta, dai che sto venendo, ancora ancoraaaaaaaaaaaaa’
Aveva il potee di farmi impazzire, facevo quel che diceva. Fin quando esplose’
‘Dai che ci sono, fottimi ti pregoooooo, dai scopami che ci sonooooo’.SIIIIIIIIIIIIIIIIIII, AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH’
E venne in un orgasmo magnifico mentre il mio cazzone era ancora duro e non gli mancava molto per venire. E decise di darmi il colpo di grazia con la sua frase che era una sorta di cavallo di battaglia’
‘Ora se vuoi venire, FAI L’UOMO!’
La scaraventai sul sedile, in basso, io su di lei ed il mio cazzo che la penetrò in un istante. Dopo un gridolino di dolore il suo piacere aumentò di brutto, furono una decina di minuti di penetrazione assurda, entrava ed usciva dalla sua figa che ormai sentivo bagnata come un lago
‘Mari sto per venire”
‘Si si dai, vienimi dentro, ti prego continua che veniamo, dai che veniamo insiemeeeeeeeeee’
Sapevo che prendeva la pillola, ma avevo desiderio di venire con lei. E fortunatamente riuscii a trattenermi quel tanto che basta per’
‘Mari eccomiiiiiiiii, ti riempio tutta, si si siiiiiiiiiiiiiiiiiii’
‘Continua dai, siiiiiiiiiii, insiemeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee’
Le nostre urla si unirono, il nostro orgasmo fu contemporaneo e niente di meglio potevamo chiedere. Una passione bruciante che ebbe il suo finale in contemporanea.
‘Mi è capitato solo una volta di godere insieme al mio compagno, mentre con te è successo alla prima volta. Ma che abbiamo noi?’
‘Passione e tanto feeling Mari, qualcosa che messo insieme non può avere nessun altro”
Quella sera lo facemmo ancora una volta. Non venimmo insieme ma era chiaro che la nostra intesa non aveva eguali.
Ci rivedemmo in seguito poi, come spesso capita, qualcuno vuole qualcosa in più e la storia finisce. Ma i ricordi non può e non deve cancellarli nessuno. Nessuno.
Ispirato da una canzone di Vasco ascoltata di recente, è proprio come è terminata…

Ogni tanto penso ancora a te
a quello che se
se fosse stato… fossi stato si
se fossi qui
ho bisogno di credere
che sei stata importante per me
anche se non ricordo più
nemmeno perchè

ogni tanto guardo intorno a me
a quello che c’è
se poi davvero è proprio tutto così!
se è tutto qui!
ho bisogno di credere che
c’è qualcosa più grande di me
anche se non capisco però
neanche cos’è!

Ehhh…
oh no!
cosa c’è!
sono qui
e penso ancora a te
son vivo o no?

E allora cosa aspetto… oh
oh no!
cosa c’è!
io son vivo anche senza di te
ma non mi basta mai…
… non basta niente!

ogni tanto penso ancora a te
e non so perchè!
perchè respiro l’aria intorno a me
che cosa c’è!
ho bisogno di credere
che sei stata importante per me
anche se non mi ricordo più
nemmeno di te

Leave a Reply