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Racconti Erotici Etero

Mi hai dato buca…

By 31 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono libera oggi, dopo un po’ che ne parliamo ci mettiamo d’accordo e ti raggiungo.
Sono in macchina stavolta, il tempo non &egrave un granché. Non manca molto, sono già in città, quasi da te quando mi arriva un messaggio’ sono al semaforo quindi lo leggo’ &egrave tuo, mi dici che hai avuto un problema a lavoro e che non sai se ti puoi liberare, ti scusi, mi dici che ti farai perdonare ma purtroppo non puoi venire oggi. La mia eccitazione diventa presto delusione forse anche un po’ di rabbia’ “e adesso?” ‘ non so proprio cosa fare’ magari un po’ di shopping mi tira su il morale.
Giro un po’ per il centro, compro qualcosa ma non &egrave giornata, non mi diverto e lo shopping non mi consola così decido di ritornare a casa. Non sono pratica di queste strade così trafficate, cerco l’autostrada e rallento per leggere i cartelli fino a che non trovo l’insegna di una concessionaria ******. Quasi non ci bado’ poi mi viene in mente che lavori proprio lì’ rallento e accosto.
Voglio almeno vederti, d’altronde &egrave colpa tua se non mi diverto come avevo immaginato di fare. Almeno un saluto’
Ti vedo da lontano, sei impegnato hai un sacco di fogli sulla scrivania ed il telefono squilla in continuazione, a me basterebbe che tu alzassi gli occhi un’attimo per farti un saluto (e per vedere che faccia fai a vedermi lì) e poi scappar via ed invece non riesco ad incrociare il tuo sguardo…
Un paio di persone ti salutano ed escono e tu rimani solo. E’ ora di pranzo, presumo che vadano a mangiare’ Mi faccio coraggio ed entro. mi guardo in giro e sei solo davvero, mi affaccio alla porta del tuo ufficio, busso’ “ciao”‘ alzi gli occhi un’attimo gli riabbassi e gli rialzi di colpo. “cosa ci fai qui?'” Ti spiego che volevo solo farti un saluto veloce e che poi sarei tornata via subito, ti guardi in giro ma ti rassicuro che siamo soli e che non voglio assolutamente creare problemi, ti alzi e ti affacci lo stesso per controllare poi torni indietro e stavolta mi sorridi e mi dai un bacio, fai un sospiro per rilassarti e ti scusi per avermi dato buca ma purtroppo sei incasinato e si vede’ Ti chiedo se per caso adesso hai un po’ di tempo per me magari una pausa pranzo diversa dal solito ma purtroppo sei solo e non ti puoi muovere anche se ti piacerebbe da morire, ti appoggi alla scrivania mi abbracci e mi dai un’altro bacio. Mi porti una mano sul tuo pacco e mi fai sentire che ti dispiace davvero sia a te che al tuo cazzo che pulsa nei tuoi pantaloni’ “Anche a me dispiace tantissimo e ti avrei fatto vedere volentieri come'” ti spingo verso la poltrona ti faccio sedere e mi metto in ginocchio davanti a te ti slaccio la cintura e ti apro i pantaloni “‘Dai fammi vedere quanto ti dispiace'” ti accarezzo e poi lo tiro fuori e lo bacio. Cerchi di farmi smettere che potrebbe entrare qualcuno ma i miei argomenti sono molto convincenti dato che lo sento crescere in bocca’ Inizio a bagnarmi anch’io ma una voce’ “permesso? c’&egrave nessuno?’.” Panico totale! E’ entrato un cliente’ neanche il tempo di alzarmi che lo vedi avvicinarsi all’ufficio, ti giri e ti metti alla scrivania mentre io senza sapere come mi ritrovo sotto, al buio, fra le tue gambe mentre hai ancora il cazzo di fuori.
Cerchi di fare come se non fosse niente, lo saluti e lo fai accomodare.
Lo conosci, …accidenti solo lui poteva venire in questo momento!
E’ un cliente fisso, capita spesso per provare nuovi modelli ma soprattutto per farsi vedere in giro sempre con una macchina diversa oltre che con una donna diversa.
Comunque per fortuna deve solo fare qualche firma e la cartella che ti serve &egrave proprio sulla scrivania. Sarebbe stato un po’ imbarazzante doversi alzare messo così’
Io sono sotto la scrivania ed inizio ad accarezzarti, hai un cazzo magnifico e questa situazione mi eccita molto’ cerchi di muoverti per non farti toccare ma non puoi farlo più di tanto per non sembrare matto davanti al cliente, ogni tanto ti chini e mi guardi’ “Tutto bene?” ti chiede e tu un po’ in imbarazzo’ “si credo di si, &egrave solo che cì&egrave una zanzara qui sotto e non riesco a prenderla'” .
Lo accarezzo e lo bacio, lo sento vibrare nelle mie mani’ lo ciuccio e lo succhio , lo sento crescere in bocca, mi piacerebbe avere la tua mano sulla mia nuca a dettare il tempo ma sei occupato :-)
Finalmente fai firmare le ultime carte al cliente e lo saluti dandogli appuntamento dopo un paio d’ore per fare un giro con il nuovo modello in arrivo. Esce dall’autosalone e te ti alzi di scatto e mi sgridi, ti chiudi i pantaloni di corsa e mi fai uscire da sotto la scrivania. Adesso &egrave meglio se mene vado, i tuoi colleghi stanno per tornare (così mi dici). In qualche modo dovevo fartela pagare no? Ti do’ un bacio e ti saluto poi esco di corsa e mene torno a casa.
Dopo un paio d’ore, hai l’appuntamento con il tizio di prima, fate un giro come previsto ma sembra che si comporti stranamente. Parlate un po’ della macchina e un po’ di donne, gli piace raccontare delle sue avventure e delle sue conquiste, farsi bello davanti alla gente, il don giovanni della città.
“sai mi piacerebbe conoscerla la zanzara di oggi”
“la zanzara?”
“si quella sotto la tua scrivania!”
Allora capisci’ rimani un’attimo sorpreso e lui ti anticipa…
“Senti io sono esperto di certe situazioni e ho capito subito cosa stava succedendo là sotto”
“guarda non so’ cosa tu abbia capito ma c’era davvero una zanzara”
“si anche molto carina! Molto fotogenica!” così dicendo ti mostra una foto, dove si vede che esco da sotto la scrivania..
Accidenti no!
“Ok e allora? volevo solo divertirmi un po'” cerchi di giustificarti’
“Facciamo una cosa’ io non voglio creare problemi. Anche a me piace divertirmi! Perché non facciamo una cosa a 3? A me non mene frega niente di questa foto anzi guarda la cancello subito” e così fa. “Dai cerco solo un po’ di divertimento! Fammi avere il suo numero o un modo per incontrarla”.
Tu gli dici che ci penserai e che lo chiamerai prima però &egrave giusto che tu parli con me e mi spieghi la situazione.

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