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Racconti Erotici Etero

Mia moglie

By 5 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto ebbe inizio dopo che per lungo tempo nell’intimità del nostro letto, che a dire il vero veniva usato un po’ troppo per dormire e poco per fare sesso, avevo continuato a rendere partecipe mia moglie riguardo le mie fantasie sulla nostra vita sessuale.
Le raccontavo di quanto mi sarebbe piaciuto che si depilasse intimamente, anche se a dire il vero per fortuna non era eccessivamente pelosa, di quanto mi sarebbe piaciuto poterle leccare la vagina più spesso, ma soprattutto, dopo che avevo goduto in lei.
Avrei voluto vederla un po’ più disinibita nel vestire, con qualche minigonna indossata su calze autoreggenti e tacchi a spillo magari accompagnati da una camicetta scollata indossata senza reggiseno insomma di essere un poco esibizionista vista la fortuna che ha di possedere un corpo niente male.
Raccontavo a lei anche fantasie come quella di volerla vedere in azione con altri uomini magari in un gioco a tre con me presente, purtroppo questo argomento la raffreddava completamente tanto che alcune volte interrompeva l’amplesso;
lasciai perdere questo argomento ripiegando sulla richiesta di raccontarmi storie, come fossero vere, di suoi presunti tradimenti, purtroppo anche questa soluzione ottenne scarsi risultati, il suo interesse verso
il sesso rimaneva freddino.
Tutto ad un tratto successe un fatto che se da prima mi fece immenso piacere in un secondo tempo mi fece riflettere, una sera rincasando dopo un lungo viaggio di lavoro entrando nel letto la trovai completamente nuda ad aspettarmi, mi si scaraventò letteralmente addosso infilandomi la lingua in bocca, solitamente i suoi baci erano a filo di labbra mentre in quel caso furono profonde penetrazioni di lingua con successive succhiate della mia a mo di pompino, la mia reazione di stupore le permise di spogliare i pochi indumenti che indossavo e di sedersi letteralmente sulla mia bocca con la sua splendida figa completamente depilata, il mio stupore fu indescrivibile tanto che il mio cazzo, che di solito &egrave autonomamente in tiro solo al pensiero di fare sesso, non si era ancora svegliato, ad un tratto sentii il caldo della sua bocca che lo avvolgeva ed una portentosa erezione si fece strada fra le sue labbra, cominciai a leccare il clitoride e le grandi labbra penetrando leggermente le piccole labbra per assaporare il nettare che ne fuoriusciva, dall’altra parte in tanto mia moglie stava letteralmente divorando il mio cazzo lo leccava come
fosse un gelato e lo faceva sparire nella sua calda bocca tanto che sentivo il suo respiro caldo sulle palle, e dire che il mio cazzo non &egrave così piccolo con i suoi 19 cm eppure con mio sommo stupore riusciva ad ingoiarlo quasi tutto.
Travolto da quella situazione mi lasciai andare e non pensai più a nulla che non fosse il godermi quel momento, leccai avidamente quella figona calda che mi riempiva la bocca del suo delizioso nettare mentre lei si dilettava in un pompino da troia professionista.
Ad un certo punto lei decise di dare una svolta al piacevole 69 che stavamo facendo, a dire il vero il primo 69 della nostra vita di coppia, io perso nei meandri dolcissimi di quella figa non immaginavo lontanamente quello che stava per succedere, ad un tratto sentii le sue mani sollevare le mie gambe facendomele aprire, la sentii abbandonare il cazzo e spingersi più in basso, mi succhiò le palle e dopo scese ancora più in basso fino a leccare il buco del culo.
Ebbi un sussulto ma non smisi di leccarla anzi fu come una tacita autorizzazione a poterlo fare anch’io così che spostati la lingua alternativamente dalla figa al buchino posteriore senza staccarla dal suo corpo leccando ben bene anche quella delicata e sensibile porzione di pelle fra i due buchi.
Sentivo crescere la sua eccitazione pensavo venisse ed invece con mossa inaspettata tornò ad infilarsi il mio cazzo in bocca e nel contempo mi infilò due dita nel culo, la cosa mi colse alla sprovvista ed una scarica di libidine pervase il mio corpo facendomi perdere il controllo, infilai per quanto mi fu possibile la lingua nel suo buchino e mi lasciai andare nella più
colossale delle sborrate, nonostante non fossi più in condizioni di capire cosa mi stesse succedendo riuscii a cogliere solo la sensazione di avere ancora la sua bocca avvolta intorno al cazzo cosa che non essendo mai avvenuta mi fece perdere del tutto la ragione.
Terminate le violente scosse dell’orgasmo che avevo appena provato, lei si sfilò il cazzo dalla bocca e si girò per baciarmi, un sorriso malizioso illuminava il suo viso e quando unì le sue labbra alle mie dalla sua bocca uscì un mare di sperma si riversò nella mia, ad un primo attimo di sorpresa guardandola negli occhi capii che si trattava di una sfida del tipo, vuoi che ingoi il tuo sperma allora devi provarlo anche tu, lasciai che mi riempisse la bocca senza reagire continuando a baciarla e a leccarla ingoiando parte della mia sborra condividendola con lei, durante il bacio un po’ ne uscì sui nostri corpi, sorprendendomi con un?altra novità cominciò a strofinarsi su di me spalmando con le sue splendide tette i nostri corpi aiutandosi con lo sperma che faceva colare dalla sua bocca.
Il mio cazzo non accennò neanche a ridurre un poco l’erezione alla quale quella splendida nuova versione di mia moglie troia lo aveva portato, la presi fra le braccia sollevandola fino a metterla in ginocchio sopra di me la guidai fino ad impalarsi sul cazzo che la trova splendidamente bagnata dell’eccitazione e dalla mia precedente leccata, si sedette su di me ricevendo
per intero il cazzo dentro di se mugolando di soddisfazione, il suo volto trasfigurato dalla libidine mi era praticamente sconosciuto e rischiava di farmi perdere nuovamente il controllo, mi dovetti concentrare parecchio per non sborrare subito, il suo corpo sudato e cosparso di sperma emanava una fragranza altamente eccitante, le sue mani che continuavano senza sosta
ad accarezzarsi indugiando sui capezzoli che non avevo mai visto così pronunciati strizzandoli e torcendoli in un modo deciso che non poteva non procurarle un certo dolore, la bocca semi aperta pronunciava frasi di una sconcezza divina tipo ‘allora cosa ne pensi di questa lurida troia che hai trovato
nel tuo letto,
vedi come sono diventata brava, adesso che sono come tu mi vuoi dovrai pagarmi come fanno tutti gli altri uomini con cui scopo quando tu sei lontano da casa e la mia figa vuole godere, all’inizio l’ho fatto solo per piacere ma poi visto che siete tutti dei luridi porci schifosi ho deciso che per farvela pagare non c’era niente di meglio che guadagnarci sia in sesso che in denaro e dovrai essere molto bravo altrimenti il conto sarà molto salato, più mi farai godere meno dovrai pagare.? devo dire che
stavo cedendo a quel trattamento, cercai di raggiungere la sua bocca per farla tacere ma in tutta risposta dopo un inizio di bacio mi addentò letteralmente il labbro inferiore con una violenza tale che ebbe almeno il risultato di fermare la mia libidine allontanando l’orgasmo che stava crescendo in me.
Vedendo il mio sguardo perplesso sorrise con una dolcezza immensa si sdraiò sopra di me e cominciò a sbaciucchiarmi con libidine e trasporto, il suo corpo prese a muoversi con sensualità facendosi entrare e uscire il cazzo quasi completamente dalla figa che causa l?eccitazione era una cascata di umori che mi avevano bagnato completamente il cazzo e le palle colando fino
in mezzo alle chiappe.
Allontanato il mio orgasmo mi dedicai completamente a lei accarezzando il suo splendido corpo partendo dalla schiena fino a raggiungere le chiappe belle sode che cominciai a palpare strizzandole leggermente, lei mi chiese di stringergliele più forte incitandomi ad aumentare la stretta, decisi di assecondarla anche se avevo paura di lasciarle dei segni visto il vigore
che ci stavo mettendo.
Aad un certo punto ricordandomi quanto mi aveva fatto durante il pompino di apertura cercai di bagnarmi le dita nelle vicinanze della figa da dove colavano abbondanti secrezioni e dopo averle sfiorato per un paio di volte il buchetto vi introdussi con lenta ma inesorabile decisione due dita completamente, nello stesso istante staccò la sua bocca dalla mia ed inarcando all’indietro la testa emise un urlo che corrispose al suo orgasmo, sentivo la sua voce per la prima volta durante un orgasmo
ed era bellissimo, nel contempo la figa pulsava attorno al cazzo dandomi delle strette violente che non pensavo sinceramente possibili visto quanto si fosse dimostrata accogliente appena un attimo prima.
Durante tutta la durata dell?orgasmo mi incitò a penetrarla più a fondo con le dita che aveva nel culo, dopo un tempo che sembrava interminabile si abbandonò su di me chiedendomi di sfilare le dita dal buchino posteriore, distese le gambe e rimase ben impalata sul cazzo che non voleva saperne di ammorbidirsi, dopo un paio di minuti durante i quali continuai ad accarezzarle
lo splendido corpo felice di quanto fosse successo fino a quel momento la sentii muoversi, riprese a strusciarsi contro di me ma lo sperma che ci ricopriva cominciando ad asciugarsi rendeva la cosa difficile.
Si spostò leggermente da me osservando la situazione, decise di sfilarsi dal cazzo per farmi godere in una maniera che sapeva piacermi in modo particolare, si sdraiò sul letto ed io mi alzai standole di fianco, cominciai a masturbarmi guardandola e lei cominciò a raccontarmi una fantasia erotica dove si trovava al centro di attenzioni sessuali da parte di due sconosciuti coi quali faceva di tutto, le sue mani cominciarono ad accarezzare il suo corpo scendendo fino in mezzo alle gambe che aveva spalancato per farmi vedere la figa depilata ed oscenamente spalancata, cominciò masturbarsi penetrandosi con due dita aumentando pian piano fino ad infilare quasi la mano per intero nella figa, il racconto si fece frammentario causa la crescente eccitazione che la stava assalendo, la qual cosa non importava più in quanto quello che stava succedendo superava di gran lunga ogni più porca fantasia.
Raggiungemmo l’orgasmo simultaneamente guardandoci dritto negli occhi dopo esserci osservati reciprocamente mentre ci procuravamo il piacere masturbandoci, i nostri sguardi furono il più potente eccitante che avessimo potuto trovare, lei si abbandonò esausta sul letto sfilandosi semplicemente la mano dalla figa ma lasciando le gambe completamente aperte così che potei vedere la figa incredibilmente dilatata. Crollai sul letto distrutto ma sessualmente appagato mi avvicinai a lei abbracciandola, dormimmo tutta la notte un tranquillo sonno ristoratore abbracciati, prima di addormentarmi un solo piccolo pensiero
attraversò la mia mente felice, come aveva fatto a cambiare in questo modo così deciso la mia dolce metà? Cosa mi avrebbe riservato il futuro?
Ma questa &egrave un’altra storia per ora godiamoci quanto &egrave appena avvenuto
Il mattino dopo guardandomi allo specchio mentre mi facevo la barba mi tornò in mente quel sottile pensiero che la notte precedente prima di addormentarmi aveva attraversato la mia mente, cosa stava succedendo a mia moglie?
Il suo comportamento a letto la sera prima mi aveva da un lato entusiasmato ma una domanda sorgeva spontanea, cosa aveva cambiato mia moglie in quello splendido modo?
Una strana sensazione mista fra gioia e gelosia si impossessò di me, mi vestii ed uscendo di casa passai a salutarla, era ancora in camera da letto intenta a scegliere i vestiti, mi salutò completamente nuda infilandomi la lingua in bocca e strizzandomi l’uccello da sopra i pantaloni, mi prese una mano e se la portò in mezzo alle gambe facendomi sentire quanto fosse bagnata, allontanandosi da me sorridendo mi disse che aveva ancora una gran voglia e che non sapeva se sarebbe riuscita ad aspettare il mio rientro la sera stessa.
Si allontanò verso il bagno ridendo, questo mi confuse ancora di più, non capivo se stesse scherzando o se fosse seria.
Durante la mattinata il lavoro mi aveva assorbito completamente facendomi dimenticare le novità della mia vita di coppia quando suonò il cellulare, era mia moglie che con una strana voce resa roca dell’eccitazione mi chiedeva di recarmi in bagno al più presto che aveva bisogno di raccontarmi una cosa, giunto che fui in bagno mi chiese di estrarre il cazzo e di cominciare a masturbarmi quando le dissi che lo stavo facendo mi disse che aveva una voglia incontenibile e doveva sfogarsi così aveva deciso di farlo con me al telefono, mi disse che era nella toilette della palestra e non resisteva più, si stava masturbando dicendomi che tutti quegli uomini muscolosi che aveva visto l’avevano eccitata oltremodo e che avrebbe voluto scoparseli tutti ma che mi amava e quindi non lo voleva fare a meno che?.. a meno che cosa? Dissi io e lei, a meno che non abbia il tuo permesso.
Avevo fermato la mano ma a quelle parole il mio cazzo ebbe un sussulto, le parole di mia moglie che seguirono fecero il resto, con una voce da troia mi ricordò tutte le volte che le avevo chiesto di esibirsi ed anche di farsi fottere da altri uomini e che in fondo quella non era che una occasione per fare quello che le chiedevo, mi disse: volevi che fossi una troia ed ora che voglio accontentarti cosa mi rispondi? Lo posso fare o no? Dai che poi ti racconto tutto quello che faccio.
Travolto dalle spire di un orgasmo dirompente le urlai un siiii lunghissimo al telefono mentre sborravo un fiume di sperma, quando mi ripresi mi accorsi che mia moglie aveva chiuso la telefonata.
La mia mente era pervasa dalla confusione, sentimenti contrastanti di gelosia, rabbia e curiosità attraversavano i miei pensieri dandomi un senso di vertigine, tornai alla scrivania ma non riuscivo a lavorare.
Decisi quindi di uscire con una scusa, quello che non riuscivo a capire era se ciò che era successo era solo una fantasia ben orchestrata al telefono o fosse successo realmente, in effetti avevo sognato una moglie cosi da tempo ed il fatto che ora l’avessi doveva essere un piacere e non un problema.
Decisi di stare al gioco e rientrai in ufficio, il pomeriggio passò velocemente.
Rientrato a casa trovai mia moglie affaccendata per la cena come sempre come se la mattina non fosse successo nulla, mi avvicinai per baciarla e lei contrariamente al solito invece di ricevere il bacio in modo passivo si voltò verso di me abbracciandomi ed infilandomi mezzo metro di lingua in bocca, con una mano corse a stringere il mio uccello che si era irrigidito come un pezzo di marmo, lasciò la mia bocca sorridendo e si inginocchiò davanti a me liberando il mio cazzo facendoselo poi sparire in bocca iniziando un pompino al quale non seppi resistere più di un paio di minuti, sborrai nella sua splendida bocca, mi ripulì per bene succhiandomi fino all’ultima goccia e sollevandosi con un sorriso malizioso mi baciò sulle labbra dicendomi: ho sentito il sapore dello sperma di questa mattina quindi ti &egrave piaciuta la sorpresa, sono contenta, e tu sei contento della tua nuova mogliettina?
Risposi con una domanda, era tutto vero o era stata una fantasia?
Lei ridendo mi rispose che non lo avrei mai saputo.
Dopo l’ottima cena accompagnata da abbondante vino ci sedemmo sul divano e lei, guardandomi negli occhi con una strana luce, cominciò a raccontarmi:
La mattina si era recata in palestra molto presto e del tutto inaspettatamente aveva trovato un paio di ragazzi che abitualmente vi trovava alla sera, non erano di quelli pazzi per la massa muscolare ma si erano creati una corporatura asciutta e tonica con i muscoli ben delineati, sapevo che questo faceva impazzire mia moglie che continuava a lamentasi di una mia rilassatezza sportiva.
Entrando in palestra li vidi attraverso l’ampia vetrata che da sulla sala attrezzi, quella mattina faceva particolarmente caldo e l’umidità era molto elevata, complice la rottura del condizionatore, in palestra faceva un caldo insopportabile, comunque sia, pur di resistere i due giovani vestivano solo un paio di short aderentissimi lasciando completamente scoperto il resto del corpo che risaltava ancora di più ricoperto da un leggero velo di sudore.
Mi recai negli spogliatoi femminili seguita dallo sguardo sornione dei due che mi fece sentire a disagio, mentre mi stavo cambiando mi accorsi di essere fradicia e non mi potevo certo permettere di entrare in palestra in quelle condizioni, feci un salto veloce sotto la doccia gelata per calmare i bollenti spiriti, asciugatami, visto il gran caldo, indossai la tutina leggera senza indossare nulla sotto, non pensavo neanche più a loro fino a quando, entrando in palestra, incrociai nuovamente i loro sguardi ammiccanti.
Presi posto sulla cyclette per sciogliere i muscoli, dalla posizione in cui si trovava potevo tenere sotto controllo tutta la sala, i due uomini mi davano le spalle mentre compivano dei piegamenti con il bilanciere sulle spalle, gambe larghe ben piantate a terra, spalle dritte e petto in fuori, le mani sostenevano il bilanciere sulle spalle cosi facendo potevo ammirare i glutei marmorei tendere la leggera stoffa dei pantaloncini e tutti i muscoli tesi delle spalle e della schiena che sotto lo sforzo dell’esercizio si gonfiavano ritmicamente, cominciavo a sentire caldo, il sudore stava cominciando a scendere lungo il mio corpo, stava tornando in me quella sensazione di eccitazione che non ero riuscita a spegnere con la doccia gelata fatta poco prima.
Uno dei due si accorse del mio sguardo fisso quasi ipnotizzato sui loro corpi e sorridendo ammiccò al compare e si voltò verso di me per compiere a sua volta l’esercizio con il bilanciere, il mio sguardo incrociò il suo che resistendomi mi fece desistere, lo spostai allora sul su corpo, i pettorali gonfi guizzavano ad ogni movimento, gli addominali, che sotto sforzo facevano bella mostra, sembravano una scultura di marmo, solo in quel momento, scendendo leggermente con lo sguardo, mi accorsi della poderosa erezione che veniva evidenziata splendidamente dal tessuto elasticizzato dei pantaloncini teso all’inverosimile.
In quel momento il mio sguardo salì ad incrociare il suo che beffardo mi stava spettando, resistetti alla sua sfrontatezza sorridendo ma la condizione in cui mi trovavo non mi consentiva altra scelta o ci stavo ed allora avrei soddisfatto la voglia che mi era cresciuta dentro, oppure dovevo abbandonare la scena, non sarei riuscita a resistere stando li.
Colta da incertezza sul da farsi pensando a te ho deciso di chiedere il tuo parere ed ecco la telefonata, ero quasi certa riguardo la tua risposta poiché volevo a tutti i costi vivere quella esperienza tanto da costringerti a dirmi di si come del resto hai fatto, mi sono recata negli spogliatoi da dove ti ho chiamato provocandoti senza troppa fatica in quanto la mia eccitazione era al parossismo, sentito il tuo “si” dettato dall’orgasmo che stavi provando ho chiuso immediatamente la telefonata e spento il telefono per non dati modo di ripensarci.
Feci un profondo respiro per trovare il coraggio di affrontare quella situazione nuova che avevo sempre desiderato ma non avevo avuto ancora il coraggi di affrontare e tornai in palestra.
Nel breve tragitto mi venne in mente che non avevo visto l’istruttore ma solo i due ragazzi, la cosa mi parve strana ma non ci badai molto, tornata nella sala degli attrezzi i due ragazzi interruppero l’esercizio che stavano facendo e mi si avvicinarono, sentivo distintamente il profumo virile emanato dai loro corpi sudati che fungeva da afrodisiaco per le mie narici, sentivo la testa girarmi e le gambe molli, poggiai le mie mani sui loro pettorali sentendo una scossa passare il mio corpo dalla testa ai piedi, mi si posizionarono ai lati a mi strinsero in un abbraccio doppio.
Mi ricordai ancora dell’istruttore e chiesi loro notizie, in risposta mi fecero vedere le chiavi della palestra e mi indicarono un avviso appeso in bacheca dove c’era scritto che la palestra per quella settimana sarebbe stata aperta solo il pomeriggio, visto il mio sguardo sorpreso si apprestarono a tranquillizzarmi sul fatto che non recavo loro alcun disturbo ma anzi’.
Quelle parole ebbero la capacità di abbattere ogni mia residua resistenza, le mie mani raggiunsero immediatamente i membri dei due da sopra i pantaloncini per saggiarne la consistenza che con mio sommo piacere si confermò come appariva, splendida.
Con un gioco di squadra, che mi fece capire non essere la prima volta che i due giocavano assieme, fecero scivolare a terra la mia povera tutina che presentava un’imbarazzante zona ampiamente fradicia di umori, furono altrettanto abili nel liberarsi dei loro pochi indumenti lasciando svettare i poderosi membri a mia completa disposizione, si divisero equamente il lavoro dopo che mi fecero adagiare sui materassini uno mi si piazzò in mezzo alle cosce cominciando una sapiente leccata con colpi di lingua lenti e profondi alternati a succhiate di clitoride che mi trasmettevano scosse di libidine dritte fino al cervello, l’altro invece si era posizionato sopra di me porgendomi il cazzo da leccare, con la lingua cominciai a passarla per tutta la sua lunghezza, dalla cappella fino alle palle, lo prendevo in bocca a fatica tanto era grosso, riuscivo a malapena a farmi entrare la cappella, poi giù fino ai coglioni duri come il marmo pieni di sborra che aspettava solo di esplodere grazie alle mie cure, la libidine aveva ormai eliminato ogni mia volontà, agivo solo alla ricerca del piacere senza pensare a nulla, l’odore forte di maschio che emanava il cazzo che stavo baciando mi spinse, in un impeto di libidine, a scendere sotto alle palle leccando in mezzo alle gambe fino a raggiungere il buchetto posteriore, nello stesso istante il compare sposto in mezzo alle mie gambe ebbe la stessa idea cominciando a leccarmi il culo.
All’unisono sia io che il maschio sopra di me fummo attraversati da una scossa violenta, ero ormai prossima all’orgasmo e le parole che uscivano dalla bocca di Marco, il ragazzo sopra di me, ebbero il potere di farmi esplodere nel più pirotecnico degli orgasmi avuti fino a quel momento, continuavo nel frattempo a leccare e a succhiare quel cazzo poderoso.
Calmate le scosse dell’orgasmo appena provato e, sinceramente svuotata di ogni forza, anche quella di volontà, rimasi stesa per un tempo che non saprei quantificare Marco si spostò da sopra e Luca, dopo avermi ripulita dagli umori, si alzò da in mezzo alle mie gambe.
Mi sentii sollevare dalle loro braccia robuste, aprii gli occhi e vedendo quei corpi contro il mio sentii risvegliarsi dentro me l’eccitazione solo parzialmente placata dal primo orgasmo, ora volevo provare quei cazzi dentro di me, Luca come premio per la splendida leccata, si sdraiò a terra ed io gli salii sopra impalandomi sul suo cazzo, un po’ più corto di quello di Marco ma decisamente più largo, lo sentivo entrare poco alla volta, la mia figa fradicia facilitava l’introduzione ma le dimensioni notevoli mi riempivano quasi a spaccarmi in due, infilatolo per tutta la sua lunghezza mi fermai per abituarmi alle dimensioni dopo di che cominciai lentamente a salire e scendere su quell’asta, Luca nel frattempo mi impastava le tette strizzandomi i capezzoli che si trovavano in perenne erezione.
Marco si posizionò davanti a me per farsi succhiare ancora il cazzo, cosa che ripresi a fare molto volentieri, i due si scambiavano opinioni sul mio conto poco lusinghiere definendomi la troia travestita da donna per bene, che sapevano da sempre che non sarei resistita a loro, cosa che stavano dimostrando fottendomi in quel modo, che ci sapevo fare molto bene e che quindi ero una troia professionista e ti compatirono dicendo povero quel cornuto del marito che mentre lavora non sa che quella puttana della moglie si fa fottere da chiunque, quelle parole invece di offendermi ebbero il potere di scatenarmi, con il volto trasfigurato dalla voglia di godere ho guardato negli occhi Marco mentre mi succhiavo un dito che poi gli infilai su per il culo facendolo godere ancora di più, lo sentii irrigidirsi, segno che stava per raggiungere l’orgasmo, gli presi in bocca il cazzo e succhiai fino a sentire i primi fiotti di sperma colarmi in gola poi trattenni in bocca tutto quello che potevo perché l’esperienza della sera prima provata con te mi aveva eccitato moltissimo quindi volevo riprovarla con una piccola variante.
Terminato di sborrare mi staccai dal suo cazzo e mi sdraiai sopra Luca che nel frattempo non aveva smesso di scoparmi e con una faccia da troia lo baciai, appena aprì le labbra gli riversai tutto lo sperma di Marco in bocca, reagì malissimo alla mia iniziativa sputandomi in faccia quanto gli avevo donato ma il suo cazzo reagì in modo diverso cominciando ad inondarmi la figa con potenti getti di sperma segno che la cosa non gli era dispiaciuta.
Marco nel frattempo si era sdraiato privo di forze, mi sfilai il cazzo di Luca dalla figa cercando di non far colare lo sperma che mi aveva appena donato e mi avvicinai a lui sedendomi letteralmente sulla sua faccia, cominciò a leccare fermandosi solo un secondo quando lo sperma di Luca cominciò a colargli in bocca, mi guardò torvo ma il mio sguardo lo convinse a continuare, anche a lui quel trattamento piacque tanto da leccarmi così bene fino a farmi raggiungere l’orgasmo, nel frattempo anche Luca si era unito a noi ed aveva cominciato a leccarmi tutto il volto ove aveva poco prima sputato lo sperma di Luca chiedendomi scusa per la reazione avuta, fu cosi bravo che quando raggiunse le mie tette leccandomi i capezzoli contribuì a scatenare un altro orgasmo in abbinamento alla lingua di Marco.
Finito tutto ci salutammo e raggiungemmo i rispettivi spogliatoi dove una bella doccia ci avrebbe restituito un minimo di dignità, uscita dallo spogliatoio li salutati con un bacio a fior di labbra dicendo loro che se mi avessero voluta ancora avrebbero dovuto propormi qualche giochino nuovo ed ammiccando li salutai.
Mi ritrovai allibito dal racconto ma al tempo stesso con un cazzo talmente duro che mi faceva fin male, Claudia ridendo mi disse che non si sarebbe scandalizzata se avessi liberato la creatura stretta nei miei pantaloni e così dicendo si avvicinò facendolo in prima persona, non riuscii a trattenermi dallo scaraventarla sul divano e dal sollevarle i vestiti trovandola pronta senza intimo, mi sfilai appena i pantaloni e sollevatole le gambe le infilai con violenza il cazzo nella splendida figa anche lei abbondantemente fradicia, un misto di rabbia e gelosia combatteva con l’eccitazione che stavo provando ma fortunatamente la libido ebbe il sopravvento ciononostante una piccola ripicca non me la tolse nessuno, sfilai il cazzo grondante umori dalla sua figa e lo appoggiai al suo sfintere, la guardai deciso dritta negli occhi e lei in tutta risposta con uno sguardo di sfida mi disse fallo pure se ne hai il coraggio perché poi dovrai pagarne le conseguenze, la decisione ed il tono della voce mi fecero capire che non stava scherzando, la qual cosa mi fece tentennare giusto un paio di secondi, dopo di che decisi che avrei vissuto con lei tutte le esperienze che avrebbe voluto.
Spinsi dolcemente ma con decisione il mio cazzo in quello splendido culo che fino ad allora avevo solo sognato, trovai una certa resistenza comunque meno di quanto mi aspettassi, sul suo volto invece di dolore lessi una libidine crescente e la cosa mi fece capire che non ero il primo ma non mi interessava, avevo la moglie che avevo sognato e me la volevo godere, arrivato in fondo al suo culo mi fermai per un paio di secondi per potermi godere quella splendida sensazione poi cominciai a stantuffare con sempre maggiore decisione, stavo fottendo il culo di quella splendida troia di mia moglie e lei stava godendo come una vacca, cominciai ad insultarla sperimentando che la cosa piaceva sia a me che a lei, continuava a fissarmi negli occhi fino al momento in cui, sentendosi vicina all’orgasmo, decise di dare una svolta all’inculata dicendo: dai cornuto che non sei altro fai quello che altri hanno già fatto prima di te riempimi il culo di sborra.
Neanche a dirlo quelle parole ebbero il potere di farmi esplodere in uno splendido orgasmo accompagnato in simultanea da quello di mia moglie. Passò circa una settimana di soddisfacenti rapporti tra me e mia moglie dove lei, continuando a giocare sul filo della fantasia, riusciva sempre ad accendere il fuoco della lussuria nei nostri rapporti sessuali, non mi confessò mai se fosse tutto vero o frutto della sua fantasia, da pare mia avevo più di un sospetto sul fatto che fossero esperienze vissute, erano troppo dettagliati i racconti che mi faceva, la cosa non mi dispiaceva ma, se fosse stato tutto vero? Avrei gradito essere partecipe agli incontri di mia moglie anche solo come spettatore ma non mi sarei per nulla voluto perdere l’occasione di vederla fra le braccia di un altro uomo.
Il venerdì pomeriggio, mentre mi trovavo in ufficio, ricevetti una telefonata da lei che mi raccomandava di essere a casa presto, visto che, aveva organizzato una serata particolare, non volle spiegarmi nulla lasciandomi curioso e distratto per tutto il pomeriggio, come promesso arrivai a casa presto, entrai in casa e non vedendola la chiamai, mi rispose dal bagno dove si stava preparando, la raggiunsi e la vidi intenta in una minuziosa depilazione corporea con tanto di creme e cerette varie, era girata di spalle leggermente piegata in avanti e lo spettacolo che offriva era decisamente superbo, mi avvicinai abbracciandola e baciandola sulla schiena, il suo profumo mi stava già facendo perdere la testa, rimproverandomi scherzosamente mi invitò a farmi una doccia e a sbrigarmi altrimenti avremmo fatto tardi, con un?imbarazzante e fastidiosa erezione mi infilai sotto il getto caldo della doccia che mi tolse la stanchezza senza ridurre minimamente la mia eccitazione, uscii dalla doccia che lei era già uscita dal bagno, mi feci la barba e la raggiunsi in camera da letto, la trovai seduta sul letto mentre indossava un paio di calze nere a rete larghissima e si stava sistemando l?elastico sulla splendida coscia, mi misi di fronte a lei aprendo l’accappatoio mostrandole il mio attrezzo in splendida erezione ma lei, facendo finta di nulla, mi ricordò che avremmo fatto tardi, mi stavo quasi alterando visto che mi aveva fatto venire una voglia tremenda ma non dava segno di volerla soddisfare quasi che non fosse dedicata a me tutta quella provocazione?
Un dubbio si insinuò dentro di me; e se la sorpresa fosse stata si per me ma proprio nell’esaudire i miei desideri?
Cominciai a pensare che si stesse vestendo in quel modo per un altro uomo, la solita punta di gelosia contribuì finalmente ad attenuare l’ormai dolorosa erezione.
Osservai meglio come si stesse vestendo, abbinata alle calze indossò lingerie trasparente in tulle blu e turchese impreziosite da ricami dorati, sotto una brasiliana aderentissima fasciava la parte alta dei glutei marmorei insinuandosi profondamente in essi separandoli ed evidenziandoli meravigliosamente, il reggiseno a balconcino lasciava generosamente scoperto il seno fino al capezzolo che occhieggiava provocante fra le orlature ricamate, una camicetta bianca di seta quasi trasparente senza bottoni aveva un’allacciatura incrociata che faceva si che la scollatura fosse proporzionale a quanto stretta venisse legata, lei la legò molto morbida tanto che, nel piegarsi, le si poteva vedere l’ombelico; una gonna nera con spacco laterale talmente alto che stando in piedi le arrivava al bordo di pizzo della calza ma, una volta seduta, avrebbe scoperto completamente il bordo della calza mostrando la pelle della coscia.
Tornò in bagno a truccarsi mentre io finii di prepararmi, quando uscì notai gli ultimi dettagli, capelli freschi di parrucchiere, le unghie, che normalmente potava corte e senza smalto, ben curate e colorate; il trucco leggermente più marcato del solito le conferiva un?aria estremamente provocante, ero felice di quanto fosse splendida, mi avvicinai le cinsi la vita e l’attirai a me le feci molti complimenti dicendole quanto fosse attraente, sottolineai le parole con una nuova potente erezione che cominciai a sfregare sul suo pube per fargliela sentire bene, mi allontanò da lei con gentile fermezza e mi disse che quella sera mi avrebbe fatto crescere di una misura il cazzo dal tanto che lo avrei avuto in erezione.
Uscimmo di casa dirigendoci verso una cittadina ad un centinaio di chilometri di distanza, in auto continuavo a guardare la sua gamba completamente lasciata libera dallo spacco della gonna, effettivamente la mia erezione continuava imperterrita senza accennare a calmarsi, dopo qualche Km lei rincarò la dose appoggiandomi una mano in mezzo alle gambe cominciando un dolce massaggio.
Raggiungemmo finalmente la destinazione, era una splendida villa immersa in un parco meraviglioso, parcheggiai l’auto in un parcheggio già decisamente affollato, chiesi per la prima volta dove fossimo capitati e mia moglie, in tutta risposta, con un dolcissimo sorriso mi disse che non voleva rovinarmi la sorpresa, entrammo ricevuti da un cameriere che verificò la presenza dei nostri nomi sulla lista degli invitati, ci condusse in una grande sala affollata solo da coppie, al centro della sala trovava posto una specie di palco rotondo con al centro un palo simile a quelli ove si esibiscono le ballerine di pole dance, non conoscevo nessuno degli invitati e mi sentivo un poco a disagio mentre mia moglie, per nulla turbata, si muoveva con naturalezza, salutando tutte le persone che la guardassero, ad un certo punto lasciò la mia mano per abbracciare e salutare l’uomo di una coppia, lo fece con un po’ troppo trasporto tanto che io e la compagna dell’altro ci scambiammo un’occhiata interrogativa.
Salutato l’uomo passò alle presentazioni, detti i nomi ci spiegò che si conoscevano essendo entrambi frequentatori della stessa palestra , mentre lo disse mi guardò con uno sguardo provocante, ebbi un tuffo al cuore, quello sarebbe potuto essere uno dei due uomini con cui si sarebbe lasciata andare la prima volta, lui si scusò per l’amico che purtroppo non era potuto venire causa improvvisi impegni di lavoro.
Nel frattempo i camerieri avevano sistemato delle sedie attorno al palco e le persone avevano cominciato a prendervi posto, vennero spente tutte le luci della sala lasciando accese solo quelle che illuminavano il palco, mia moglie attirandomi a se mi diede un bacio sulle labbra e mi invitò ad accomodarmi che lei sarebbe arrivata di li a poco, un cameriere mi fece accomodare in prima fila ove era posta una poltrona simile ad uno scranno molto comoda ma altrettanto vistosa, vicino a me sedeva l’amico di mia moglie che vedendomi turbato mi tranquillizzò invitandomi a godermi lo spettacolo.
In sottofondo venne mandata della musica soul molto calda e ritmata, le note ebbero il potere di rilassarmi mentre la mia dolce consorte prendeva posto sul palco dove un uomo distinto si premurò di dare il benvenuto alla nuova coppia appena iscritta al club, ci ringraziò dell’adesione e spiegò che quella sarebbe stata la prova di ammissione, lo guardai con aria interrogativa mentre mia moglie gli sussurrava qualcosa all’orecchio, a quel punto l’uomo disse che trattandosi di una sorpresa avrebbe lasciato a mia moglie il compito di svelarmi il segreto.
L’uomo scese dal palco e la musica salì di volume, lei cominciò a ballare con movenze a dir poco sensuali, man mano che il ballo progrediva divenne ancora più provocante fino a dare inizio ad uno spogliarello mozzafiato, non capivo più nulla, eravamo giunti alla prova del nove, lei stava dando vita alle nostre fantasie, si stava esibendo in pubblico.
Quando cominciò a spogliarsi il suo sguardo era nei miei occhi, iniziò dalla camicetta per passare alla gonna poi prese un po’ di tempo ballando meravigliosamente prima di affrontare il primo indumento cruciale, ebbi modo in quel frangente di guardarmi attorno vedendo che le coppie si erano avvicinate e le mani vagavano sui corpi dei partner sempre più liberamente, la carica erotica in quella sala era palpabile, l’amico di mia moglie aveva infilato una mano sotto la gonna della sua compagna e la stava baciando con molto trasporto, tornai a concentrarmi su mia moglie che di li a poco tornò con lo sguardo verso i miei occhi portandosi le mani verso l’allacciatura del reggiseno, sulla sua pelle si era formato un velo di sudore che la rendeva ancora più provocante, i suoi capezzoli, vistosamente turgidi, mettevano in mostra tutta la sua eccitazione.
Slacciò il gancetto e lasciò scivolare il reggiseno lungo le braccia che coprivano le sue splendide tette in un barlume di pudicizia che scomparve allorché, spalancando le braccia, fece volare lontano l’indumento, il suo florido seno esplose in tutta la sua splendida bellezza, riprese a danzare con movenze sempre più sensuali, ad un certo punto si fermò con le braccia in alto allargate così come le gambe restando completamente esposta agli sguardi dei presenti, l’uomo tornò sul palco e si rivolse a me chiedendomi se avessi voluto completare l’opera iniziata da mia moglie suggellando così il nostro ingresso nel club, vista la mia aria interrogativa mi spiegò che se fossi voluto entrare nel club avrei dovuto completare lo spogliarello iniziato da mia moglie.
Rimasi per un paio di secondi indeciso ma poi mi alzai e raggiunta la mia consorte mi misi dietro a lei e cominciando a baciarla dal collo scesi lungo tutta la schiena facendo scivolare l’indumento fino ai suoi piedi, in quello stesso momento un applauso spontaneo si levò dal pubblico.
Ero talmente eccitato che feci girare mia moglie e cominciai a baciarla in mezzo alle cosce, la trovai allagata come nei momenti di maggiore eccitazione, un lungo brivido la percorse dalla testa ai piedi facendole perdere l’equilibrio, tanto che si dovette appoggiare sulle mie spalle per non cadere, aveva avuto il suo primo orgasmo in pubblico? o no?!?
Mi alzai la presi in braccio e la portai sulla poltrona dove la feci adagiare stringendola in un caldo abbraccio, aveva un sorriso splendido che illuminava un volto sereno ed appagato, non resistetti e ci scambiammo un bacio molto sensuale.
Nel frattempo gli altri partecipanti alla festa avevano abbandonato ogni pudore dando vita a scene di pura libidine.
In ogni angolo della stanza, con estrema naturalezza, le coppie si fondevano fra loro scambiandosi i partner alla ricerca del puro godimento, feci i complimenti a mia moglie per lo strepitoso spettacolo che aveva appena terminato ringraziandola per la splendida sorpresa, lei ridendo mi disse che la sorpresa non era ancora terminata e che il più bello doveva ancora venire, nel guardarla in modo interrogativo mi accorsi che un paio di coppie ormai completamente nude si erano avvicinate per esternare i loro complimenti alla mia consorte e per darci il benvenuto nel club, l’usanza voleva che ci si scambiassero baci di benvenuto ‘alla francese’ così mi ritrovai la lingua di un avvenente fanciulla sulle mie labbra come a chiedere il permesso di entrare, cosa alla quale acconsentii subito, con gli occhi vidi mia moglie nelle stesse condizioni baciare con trasporto un prestante giovanotto, la ragazza che mi stava baciando cominciò a spogliarmi, in un batte d’occhi mi ritrovai completamente nudo con il cazzo saldamente impugnato dalla donna, le mie mani nel frattempo vagavano libere, nel tentativo di dare il massimo piacere a quella splendida creatura.
Mia moglie nel frattempo si stava dando da fare con il cazzo di notevoli dimensioni del giovane che l’aveva appena baciata, le sue labbra salivano e scendevano lungo tutta l’asta turgida lasciando una traccia lucida di saliva mista agli umori del giovane, nel frattempo non mi ero accorto che l’amico di mia moglie e la sua compagna ci avevano raggiunti, lui mi diede una pacca sulla spalla facendomi trasalire e complimentandosi con me dimostrò un profondo apprezzamento alle doti di mia moglie chiedendomi se si fosse potuto accomodare, nel pormi la domanda avvicinò la sua compagna a me, la quale si inginocchiò subito cominciando una sublime fellatio che mi fece perdere il senso del tempo, la giovane creatura con la quale mi stavo intrattenendo mi salutò dandomi un bacio e lasciandomi nelle mani , o per meglio dire nella bocca, della nuova venuta, appoggiai le mie mani sul capo della donna e dettai il movimento della sua testa come se la stessi scopando in bocca, cercai la mia consorte con lo sguardo e la vidi sdraiata su di un divano con le gambe spalancate ed il suo amico intento in una leccata intima che a giudicare doveva essere proprio efficace, gli ululati di piacere di mia moglie riempivano la stanza, quelle scene stavano mettendo a dura prova la mia resistenza ed il lavoro sublime di quella bocca sul mio cazzo non facevano altro che accorciare la distanza dal mio orgasmo, quando vidi l’uomo che stava leccando la figa di mia moglie alzarsi, posizionarsi in mezzo alle sue cosce ed appoggiare il glande all’imboccatura della vagina spalancata e fradicia, ebbi un sussulto, vidi lo sguardo di entrambi cercare il mio consenso, cosa che diedi con un quasi impercettibile movimento del capo, vidi un ghigno sul volto dei due mentre lui spingeva inesorabilmente tutto il suo notevole cazzo dentro di lei, vidi lei inarcare la schiena nel tentativo di favorire la penetrazione, buttare la testa all’indietro abbandonandosi alle violente scosse di un devastante orgasmo, quello fu la goccia che fece traboccare il vaso della mia resistenza, senza neanche avvertirla eiaculai tutto il mio orgasmo nella bocca della fanciulla che mi stava succhiando l’anima, lei bevve avidamente il mio sperma senza farne colare neanche una goccia, nel frattempo il mio sguardo venne rapito dall’amplesso che stavano portando avanti mia moglie ed il suo amico, lei lo stava incitando utilizzando un linguaggio al limite del turpiloquio, lui la stava penetrando con forza e decisione vidi lei aggrapparsi alle sue spalle conficcandogli le unghie nella carne, le gambe di lei avvolgevano il corpo di lui attirandolo a se nel tentativo di rendere più profonda quella penetrazione, il volto della mia donna era trasfigurato in un godimento che non avevo mai visto, non era lei in quel momento o meglio non era più la donna che conoscevo, dopo una serie di affondi talmente violenti da farmi temere che la volesse distruggere li sentii esplodere in un orgasmo simultaneo con lei a sottolineare ad alta voce che sentiva lo sperma riempirle completamente l’utero, dopo alcuni istanti in cui le scosse dell’orgasmo si placarono.
I due si sciolsero da quel selvaggio abbraccio, lui sfilò il cazzo ancora parzialmente in erezione dalla figa di lei, nell’uscire quel poderoso arnese portò con sé un rivolo bianco di sperma che cominciò a colare verso l’orifizio anale di mia moglie, la creatura che mi aveva appena donato piacere mi prese la mano e mi invitò ad avvicinarmi a mia moglie ed il suo amante che nel frattempo aveva estratto tutta la sua virilità cosparsa di umori vaginali e sperma, lei abboccò la verga ripulendola golosamente spingendo con decisione la mia testa fra le cosce di mia moglie, sentii l’afrore di seme maschile mescolato con le secrezioni vaginali penetrarmi le narici, ebbi un leggero moto di disgusto vinto dalle mani di mia moglie che, afferratami la testa, la attirò verso la sua vagina abbondantemente allargata che colava le abbondanti secrezioni dell’amplesso appena concluso.
Il pensiero di quello che mi stava accadendo, l’umiliazione di costringermi a leccare direttamente dalla figa di mia moglie il frutto del tradimento che aveva appena portato a termine e bere lo sperma del suo amante, ebbero la capacità di infoiarmi come un porco, cominciai a leccare come un indemoniato risucchiando tutto il contenuto della sua figa ripulendo con dovizia il solco che si spingeva fino al suo fiorellino posteriore, raggiunsi l’ano leccandolo con trasporto facendovi penetrare la lingua per quanto fosse possibile.
In quel frangente sentii qualcuno divaricarmi dolcemente le natiche e cominciare a leccarmi il buchino posteriore ancora vergine ed inviolato, tentai di rialzarmi ma le mani di mia moglie mi trattennero con decisione e la sua voce dolce e calda mi invitò a continuare l’opera di pulizia delle sue parti intime e di non preoccuparmi, quella lingua mi stava facendo impazzire, dopo aver leccato ben bene il buchetto era riuscita a forzarlo, lo stava esplorando in modo delizioso, il mio cazzo era di nuovo tornato duro come il marmo, ad un tratto la lingua si staccò da me e sentii delle dita spalmare una morbida crema sopra e dentro al mio buchino, i timori che mi erano passati per la testa stavano drammaticamente prendendo corpo, cercai di divincolarmi con più decisione ma due paia di mani robuste mi bloccarono nella posizione che avevo preso in mezzo alle gambe di mia moglie con il sedere bello alto alla portata del mio carnefice che, causa la posizione non avevo ancora avuto modo si vedere.
La mia dolce consorte mi diede il consiglio di rimanere calmo e rilassato, in quel modo avrei cominciato a goderne prima della splendida pratica alla quale mi stava iniziando, sentii il glande appoggiarsi al mio buco ed avvertii una leggera ma decisa pressione, mi venne consigliato di spingere così che lo sfintere si sarebbe rilassato, un moto di terrore attraversò la mia mente avevo una sfottuta paura di sentire male ma, vista la situazione senza vie di scampo, ad un certo punto spinsi e sentii un dolore lancinante contemporaneamente all’entrata della cappella nel mio povero culo, cercai di non contrarmi ma il dolore era davvero forte, il cazzo si era fermato, dopo poco il dolore cominciò ad attenuarsi e nello stesso momento, una nuova spinta introdusse il cazzo ancora più in profondità nel mio povero intestino, ancora una sosta e poi ancora una spinta così per un altro paio di volte fino a che sentii qualcosa sbattere contro le mie chiappe, ero stato penetrato completamente.
Mia moglie mi prese il volto fra le mani e con sarcasmo mi disse ‘Caro, ora ai provato quello che ti piace tanto farmi, così d’ora in poi saprai cosa vuol dire’.
Mi lasciarono libero, appoggia le mani a terra e mi voltai a vedere chi fosse il profanatore e con estrema sorpresa vidi l’accompagnatrice dell’amico di mia moglie che altri non era che uno splendido transessuale, in quel momento capii che il tutto era stato organizzato apposta per questo scopo, un misto di rabbia ed umiliazione si impossessarono di me ma ci pensò la deliziosa creatura a riportarmi alla realtà, appoggiate le mani sui miei fianchi cominciò ad estrarre il suo cazzo da dentro di me, una sensazione di vuoto si impadronì delle mie viscere, cominciai a sperare che lo rimettesse dentro al più presto, il mio cazzo, che si era ammosciato completamente durante la penetrazione, stava di nuova dando segni di risveglio.
Il cazzo che mi stava penetrando mi donava un calore piacevole, cominciai ad incitare la mia sodomizzatrice pregandola di sfondarmi, di incularmi come una vacca , che ero la sua troia e la volevo sentire dentro di me volevo che mi riempisse di sperma l’intestino come alla più laida delle troie da strada.
La sentii accelerare ed affondare i colpi con maggiore violenza, capii che stava per raggiungere l’orgasmo e, sorprendendomi di me stesso, feci uscire il suo cazzo dal mio culo e lo presi in bocca succhiandolo con forza fino a che non esplose in una colossale sborrata.
Era la prima volta che prendevo un cazzo in bocca e per giunta che mi facevo sborrare in gola, feci fatica ad ingoiare tutto lo sperma che aveva eiaculato ma ci riuscii, il sapore della sborra del trans non era male, ne trattenni un po’ in bocca per sentirne il gusto e la cosa mi piacque particolarmente forse perché stavo facendo qualcosa che ritenevo decisamente trasgressivo, lei ad un certo punto mi fece alzare e ci scambiammo un bacio lingua in bocca molto sensuale.
Calmate le scosse dell’orgasmo della mia sodomizzatrice mi guardai in giro cercando mia moglie, la trovai seduta su di un cazzo dalle proporzioni equine impalarsi a spegnimoccolo, di fronte aveva una donna che a gambe larghe si faceva leccare una figa perfettamente depilata, lei era così intenta a gustarsi il cazzone ed il nettare che stava leccando che non si accorse che mi ero portato alle sue spalle, mi inginocchiai dietro di lei e cominciai a leccargli il buco del culo, lei dimostrò di gradire il trattamento, allora fattomi coraggio decisi, di prendermi una piccola rivincita, feci un cenno di intesa alla donna che si stava facendo leccare ed appoggiai il glande all’orifizio anale di quella porca di mia moglie, lei cercò di guardare chi fosse alle sue spalle in quel momento tentando di impedire l’introduzione, ma la ragazza la bloccò fra le sue gambe consentendomi di forzare il suo buchetto.
Finalmente stava avvenendo la sua prima doppia penetrazione, entrai in lei a fatica data l’ingombrante presenza di quel palo di carne che stava dilatando completamente la sua bella fighetta, sentivo l’anello dello sfintere imprigionarmi il cazzo con forza, in quel momento cominciai a spingere con decisione facendo penetrare tutto cazzo in profondità nelle viscere di quella troia divora cazzi della mia gentil consorte.
Giunto a completare l’introduzione, la ragazza la lasciò libera e lei emettendo un grido strozzato si girò con uno sguardo truce per vedere chi fosse il colpevole, il suo sguardo sofferente era sottolineato da due grosse lacrime, appena vistomi non riuscì a trovare le parole per apostrofarmi, mi avvicinai a lei e con voce calda e sensuale le sussurrai ‘amore mio rilassati che ti porterò in paradiso’, poi la baciai infilandole la lingua in bocca, dopo un iniziale passività la sentii sciogliersi e cercare la mia lingua con la sua, cominciai a muovermi avanti e indietro lentamente, vidi i suoi occhi sbarrarsi durante la reintroduzione ma con la bocca continuava a baciarmi con trasporto, allontanandosi da me mi diede un morso feroce al labbro inferiore fino a farmelo sanguinare, guardandomi negli occhi con uno sguardo tagliente mi disse ‘almeno anche tu partecipi in parte a quello che mi stai facendo provare infilando il tuo cazzo nel mio povero culo’, la cosa ebbe il potere di farmi imbufalire ed in risposta cominciai a sbatterla menando colpi sempre più forti, l’uomo sotto di lei riusciva a fatica a far scorrere il suo cazzo dentro di lei dalla violenza con la quale la stavo inculando, lei giratasi completamente cominciò a godere del trattamento al quale veniva sottoposta, ci stava incitando a sfondarla a fare di lei ciò che avessimo voluto, il suo corpo fremeva in preda ad un orgasmo infinito, non mi trattenni oltre e riversai nel suo intestino una eruzione di sperma incandescente, l’uomo sotto di noi arrivò dopo poco riempiendole l’utero di litri di caldo sperma.
La mia dolce consorte si accasciò sopra l’uomo ormai senza forze, estrassi il cazzo dal suo culo rimanendo ad osservare il buco dilatato da cui stava uscendo un rivolo bianco di sperma, non resistetti e mi chinai a leccarlo, un brivido percorse il suo corpo come una scossa, l’uomo estrasse il cazzo da figa che rimase dilatata per alcuni attimi, una quantità copiosa di sperma stava uscendo anche da quel buco, spostai la mia bocca a leccare anche quel nettare, il cazzo enorme dell’amante della mia signora era a pochi centimetri dalla mia bocca e, vedendolo li a portata di mano così grosso, non resistetti e lo presi in bocca leccandolo e pulendolo per bene.
Terminata l’opera la mia signora rotolando su di un fianco lasciò libero il suo amate che si allontanò dandole prima un lungo bacio lingua in bocca, appena si allontanò le andai vicino e le poggiai il cazzo sulle labbra per farle terminare l’opera restituendomi il trattamento che avevo appena terminato in mezzo alle sue gambe, lo leccò con dolcezza fino a pulirlo tutto dopo di che mi sdraiai accanto a lei sfinito e ci abbracciammo scambiandoci un tenero bacio.
La ringraziai per l’emozionante e meraviglioso regalo che mi aveva fatto, dopo alcuni minuti ci alzammo cercammo i vestiti con non poche difficoltà ed appena racimolato il minimo indispensabile tornammo a casa.
In macchina durante il viaggio di ritorno non parlammo ed il mio splendido amore si accoccolò appoggiata alla mia spalla abbracciandomi teneramente per tutta la durata del viaggio, non c’era bisogno di parole, il battito tranquillo del suo cuore era più che sufficiente

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