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Racconti Erotici Etero

Oggi a Villa Borghese

By 27 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Porto sempre le mie conquiste a villa Borghese.
Loro pensano che sia perchè è un bel parco e si possono fare tante passeggiate romantiche. La ragione però è un’altra…io sono un’esibizionista e a villa Borghese è pieno di guardoni.
E’ andata così anche con Elisa. Erano giorni che mi sbavava dietro all’università. Ogni scusa era buona per starmi vicino.
E poi quelle sue risatine idiote ad ogni cosa che dicevo. L’avrei buttata da un ponte, però è una bella fichetta. Perchè non divertirsi un pò ?
Detto fatto: appuntamento alle 5 a villa Borghese. Con questo caldo sapevo già che sarebbe venuta vestita leggera. L’unica cosa che non mi aspettavo erano i jeans. Strano da questa troietta mi attendevo il gonnellino, ma non sarebbe stato un problema.
Quattro passi tanto per scaldarla, un pò di chiacchiere a vuoto, il posto giusto, appena a fianco del Muro Torto.
“Perchè non ci sediamo un attimo sotto quell’albero ?”.
“Magari, fa caldissimo qui”.
Detto fatto…cinque minuti dopo stavo già succhiandole la lingua. E vedeste come si dava da fare. Le stavo letteralmente scopando la bocca con la lingua e in due minuti era già stesa a terra. Era diventata bollente e si stringeva a me come fosse un naufrago con un salvagente in mezzo al mare.
Ancora due secondi e le mie mani le percorrevano il corpo. Lei continuava a baciarmi stringendosi a me ed accarezzandomi le spalle, ma non era ancora il mio momento. Mentre la baciavo sbirciavo in giro. Non ho dovuto attendere molto. Dopo 5 minuti eccoli: prima un ragazzo di colore, poi un vecchio, poi un altro ragazzino molto giovane. Presero posto intorno a noi. Un pò distanti, ma sapevo cosa avevano in mente.
Avrebbero avuto il loro spettacolo. Vederli mi aveva eccitato ancora di più ed era ora di passare all’azione.
Iniziai ad accarezzarle le tette. Belle sode non c’è che dire. Si vedeva che lo voleva da matti, ma… “Dai no ! E se ci vedono ?”. Se ci vedono ? Altro che se ci vedono ! pensai. Ma sapevo che la resistenza sarebbe durata poco. I suoi capezzoli erano così duri che sembravano di pietra. L’unica cosa era che non voleva aprire le gambe. Poco male, stavamo così avvinghiati che non poteva resistere a lungo. La girai sulle spalle continuando a baciarla come un matto. La sentivo gemere. Il mio cazzo era durissimo. Mi sistemai in modo che le fosse stato proprio sopra la fichetta ed iniziai a muovermi. Avanti ed indietro, spingendo forte quando salvio sul suo monte di venere. Il suo clitoride doveva sentire bene la mia erezione. Stava ansimando come una matta. Eravamo sudati fradici…e i nostri spettatori sembravano gradire molto. Il vecchio andava su e giù con una mano in tasca. Il negro aveva il pacco così gonfio che pensavo stesse per esplodere ed il ragazzi si stava segando da sopra i pantaloni con tale energia che non ci avrebbe messo molto a venire. Ma io dovevo ancora pensare ad Elisa. Ormai sbavava e mugolava senza freni. Io mi muovevo sempre più in fretta, la stavo masturbando con la mia erezione, ma volevo di più. La girai di fianco e feci scendere la mano. Istintivamente Elisa chiuse le gambe, ma le dissi “Ora ti faccio sbrodolare, lo so che lo vuoi”. Non disse altro che “Oddio”, ma aprì le gambe: meno male che i jeans avevano la zip ! Un rapido movimento del polso ed entravo sotto. Aveva gli slip fradici e la carne bollente. Con un pò di fatica glieli spostai di lato ed entrai nella sua fichetta umida. Un dito, due…la stavo scopando con le dita…fortissimo. Ormai avevo smesso anche di baciarla. Lei se ne stava a pancia in su, con gli occhi chiusi e la bocca spalancata. Risuciva solo ad ansimare e dire “è bellissimo…oddio…è bellissimo…non smettere ti prego”. E io “non smetto troia, non preoccuparti…ti faccio sbrodare…”. Andavo sempre più forte. Fra il sudore e quello che le colava dalle labbra eravamo fradici. I tre guardoni accelerarono la sega e uno dopo l’altro sborrarono. L’ultimo fu il negro: tirò fuori un cazzo di tutto rispetto, diede due colpi e subito un mare di schizzi bianchi spruzzarono fuori. Lo rimise dentro e se ne andò. Elisa era sull’orlo di un orgasmo da record. Le dissi “guardami negli occhi mentre vieni, voglio vedere come ti piacciono le mie dita”. Subito spalancò gli occhi e con un gemito pazzesco ansimando come un treno venne. Le sue contrazioni furono pazzesche, mi strizzò le dita come una morsa con colpi ritmici e secchi. Guardarla venire così era quasi bello. Appena si fu calmata, mi guardò con occhi sognanti “Nessuno me lo aveva mai fatto così prima” mi disse. “Ora devi rendermi il favore non credi ?”. “Che vuoi che faccia ?”. “Scommetto che hai sete….bevi troia!”. Le abbassai la testa sui miei pantaloni e tirai fuori il mio cazzo. Era talmente duro che pensavo sborrasse mentre cercavo di farlo uscire dai boxer. Feci appena in tempo a ficcaglierlo in gola che, dopo due colpi, iniziai a venire. Lei voleva tirarsi su, ma io le spinsi la gola ancora più giù e glielo feci ingoiare tutto. Appena finito lo rimisi a posto. “Ti è piaciuto vero ?” le dissi. “E’ stato fantastico…non l’avevo mai ingoiato prima sai ?”e poi aggiunse “Ora stiamo insieme vero ?”….Secondo voi cosa le risposi ??

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