Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Outdoor

By 15 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Premetto che questi racconti sono un mix di fantasie, sogni realmente ‘sognati’, fantasie da realizzare ma anche fantasie realizzate e situazioni davvero vissute. Ovviamente, il tutto debitamente adattato!
Insomma, alcune delle cose che racconto le ho solo sognate, altre le ho davvero vissute e/o realizzate!
Ero in macchina, non so dove stavo andando, so solo che ad un certo punto mi sono fermato e fuori dalla macchina, sul marciapiedi ad aspettarmi c’eri lei, bellissima..
Aveva un cappotto scuro, lungo fin poco sopra al ginocchio, delle calze scure e un bel paio di scarpe sexy e con un tacco vertiginoso.
Salita in macchina, ci siamo salutati e subito ci siamo baciati, un bacio lungo ed intenso, con le nostre lingue che si intrecciavano continuamente ed avidamente.
Poi sono ripartito, mentre guidavo abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, del tempo, del lavoro e cose così, poi però le ho fatto i complimenti per quanto era bella e sexy. Mentre saliva mie ero accorto che sotto al cappotto aveva una gonna corta, scura, stretta ma con un ampio spacco sul davanti, fatta di un materiale quasi lucido.
Era sera, l’unica luce che c’era, era quella dei lampioni e dei fari delle macchine che incrociavamo o che ci seguivano facendo la nostra stessa strada.
Era eccitante averla al mio fianco, in macchina la temperatura era calda ed aveva aperto il cappotto, intravedevo una camicia chiara,forse color avorio ed anche lei di un materiale quasi lucido, molto stretta e con qualche bottone aperto ed il suo seno sembrava volesse uscirne, la cosa mi aveva un po’ turbato ed eccitato, così non ho resistito ed ho appoggiato una mano sulla sua coscia sinistra, il mio cazzo dentro ai jeans cominciava ad indurirsi, mi piace il contatto del palmo della mano con le gambe delle donne, mia piace anche il contatto con le calze, considerando che erano le sue gambe e sue tue calze, beh, ero ancora più eccitato ed il mio cazzo era ormai diventato di marmo!
Mentre continuavamo a chiacchierare, non ho resistito e con la mano ho iniziato ad accarezzarle la coscia, salendo dal ginocchio fino al bordo della gonna, e poi di nuovo giù fino al ginocchio, ogni tanto scendevo un po’ di più, verso la caviglia per accarezzare il suo polpaccio evidenziato dai tacchi.
Quando salivo lungo la coscia, con il palmo toccavo la coscia sinistra mentre con l’esterno della mano accarezzavo l’interno della coscia destra, quasi spingendo per fare in modo che divaricasse le gambe e mi lasciasse lo spazio per salire di più con la mano in mezzo alle sue gambe.
Sembrava quasi che volesse fare resistenza, quasi che non volesse farmi salire, avevamo smesso di parlare, aveva aperto il cappotto e potevo muovermi più liberamente, anche se non apriva le cosce per farmi salire.
Un po’ alla volta l’ho vista chiudere gli occhi, e lentamente ha allargato un po’ di più le gambe, lasciandomi la possibilità di salire un po’ di più, ma la gonna era stretta e non potevo salire molto.
Allora ho deciso di cambiare obiettivo e mi sono concentrato sul suo seno.
Ho tolto la mano dalle sue cosce e l’ho appoggiata sul suo seno, sopra la camicetta ed ho iniziato ad accarezzarla sentendo il tessuto della sua camicetta tra la mia mano ed il tuo reggiseno e sotto il suo seno, con i capezzoli che erano duri e dritti, si stava eccitando anche lei, infatti anche lei nel frattempo aveva appoggiato una mano sulla mia coscia destra ed ogni tanto stringeva con un po’ di forza, spinta dall’eccitazione.
Intanto io continuavo ad accarezzarle il seno, con le dita ero passato ad accarezzarle fra un seno e l’altro ed ogni tanto riuscivo a toccarle i capezzoli, ma la cintura mi impediva di toccarla bene, quindi senza dire niente, decisi di slacciarle la cintura di sicurezza e un attimo dopo avevo slacciato un’altro bottone della sua camicia e così potevo accarezzarla meglio. Intanto la sua mano si era fatta più spregiudicata e da sopra i jeans continuava a massaggiarmi il cazzo che era ormai durissimo! Era fantastico sentire il suo seno ed i suoi capezzoli con le mie mani, cominciava ad avere un respiro un po’ diverso, cominciava davvero ad eccitarsi.
Era ora di tornare ad accarezzare le sue cosce, così ho spostato di nuovo la mano, ma come prima la sua gonna mi impediva di muovermi di più lungo le sue cosce e così mi ha fermato e mi ha detto di aspettare, si &egrave alzata un po’ sul sedile ed usando entrambe le mani ha sollevato molto la gonna, scoprendo per bene le cosce e così ho scoperto che aveva delle calze fermate da un reggicalze nero, non ho perso tempo e sono tornato a toccarla, a sfiorare la pelle del suo interno coscia, passando in modo dolce e sexy dal ginocchio su fino all’inguine, ma dopo un po’ ho deciso di andare oltre, ho spostato quello che sembrava essere il filo di un perizoma, ovviamente senza pizzo perché a me non piace il pizzo, e lentamente, con leggerezza, ho iniziato a sfiorarle il clitoride con la punta delle dita. Il suo respiro era sempre più affannoso, sentivo che tra le gambe cominciava a bagnarsi ed allora ho deciso di insistere, di accarezzarla con più insistenza, fino a quando mi &egrave sembrato il momento giusto per infilarle un dito dentro di e la cosa le ha fatto emettere un gemito di piacere.
Era fantastico guardarla ora, con gli occhi chiusi, la testa appoggiata al poggiatesta, il respiro affannoso, la camicia aperta ed il seno che usciva dal reggiseno, il cappotto aperto, le gambe aperte, la gonna sollevata, la pelle che si intravedeva fra le calze e la gonna e la sua mano che massaggiava il mio cazzo granitico..
Questa immagine mi aveva eccitato ancor di più ed avevo deciso che volevo farla godere così, lì in macchina ed allora ho iniziato ad alternare il massaggio al suo clitoride a delle penetrazioni ritmate del mio dito nella sua figa, sempre più forte e sempre con più voglia di lei, sentivo che si bagnava sempre di più ed avevi iniziato con la mano sinistra a sbottonare i miei jeans, ma nel frattempo ansimava di più, sempre di più, era riuscita ad aprire i jeans e ad entrare con qualche dita, così riusciva a toccare il mio cazzo duro da sopra i boxer.
Io intanto continuavo a massaggiarla e penetrarla con sempre maggior insistenza fino a quando sono riuscito a farla venire. Il momento in cui &egrave venuta &egrave stato accompagnato de un gemito di godimento davvero eccitante. Ho tolto le dita dalla sua figa e le ho portate davanti alla sua bocca, lei l’hai aperta ed ha cominciato a leccare le dita con la punta della lingua, ma poi con un movimento rapido le ha prese in bocca ed ha cominciato a succhiarle. Le ha succhiate per qualche decina di secondi e poi ti si &egrave fermata.
Dopo essersi fermata, hai aperto gli occhi, mi hai guardato con uno sguardo che era un mix di godimento, appagamento, eccitamento e sfida. Non ha detto una parola, ha finito di sbottonare per bene i miei jeans, usando entrambe le mani ed ha tirato fuori dai boxer il mio cazzo che era ormai durissimo. Ha cominciato ad accarezzarlo, poi lo ha impugnato con tutta la mano ed ha iniziato ad andare su e giù con la mano. Piano piano ha abbassato la testa e si &egrave avvicinata con la bocca alla punta del mio cazzo, intanto con la mano continuavi ad andare su e giù. Ad un certo punto ha estratto la lingua e mentre andava su e giù con la mano ha cominciato a leccare la punta del mio cazzo, per poi avvicinarsi sempre di più, fino a prendere la punta della cappella fra le labbra e continuava ad andare su e giù con la mano, ma progressivamente rallentavi il movimento su e giù e iniziava ad ingoiare il mio cazzo tutto dentro la bocca. A questo punto non usava più la mano, il mio cazzo era tutto nella sua bocca che andava su e giù lentamente, facendo scorrere le labbra lungo tutta la lunghezza del cazzo, mentre faceva quasi un tentativo di risucchio. Andava su e giù, alternando la velocità, primo piano piano e fino in fondo e poi sempre più veloce e solo tenendo in bocca la cappella.
Vedevo il mio cazzo sparire nella sua bocca e poi ricomparire, stavo godendo in maniera incredibile, ma anche lei, mentre succhiava emetteva dei mugolii di piacere.
Ad un certo punto ha iniziato nuovamente ad aiutarsi con la mano, continuando a variare la velocità del suo su e giù, la sua foga nel succhiare e risucchiare, il rumore dei suo gemiti e dei suo mugolii mi faceva impazzire e ad un certo punto non ce l’ho più fatta, ho iniziato a dirle che stavo venendo, stavo venendo e non riuscivo a trattenermi e così sono venuto, scaricando nella sua bocca una enorme quantità di sperma, che lei hai completamente ingoiato, senza perderne una goccia.
Ha continuato a succhiare per un po’, perch&egrave il mio cazzo rimaneva duro e poi, quando ormai si stava afflosciando si sei sollevata.
Il cazzo era ormai moscio e ripulito da ogni goccia di sperma.
Nel suo sguardo vedevo come un’aria di soddisfazione, piacere e godimento.
Mentre io ero al settimo cielo.
Però non mi bastava, avevo voglia di scoparla, avevo voglia di leccarla e così ho cominciato a cercare un posticino appartato dove proseguire la cosa.

Come si capisce che purtroppo era solo un sogno, tutto quello che avevamo fatto fino ad ora, lo avevamo fatto con la macchina in movimento, e sinceramente mi sembra poco praticabile nelle realtà, ma non si sa mai.
Volevo andare oltre, ho cercato un posticino appartato, un posto dove poter parcheggiare la macchina in modo che nessuno ci potesse disturbare, e così mi sono infilato in una via buia, sterrata, con alberi a destra e sinistra e quando ho trovato una zona che mi sembrava adatta, mi sono fermato.
Appena fermi, mi sono tolto la cintura in un lampo, mi sono girato ed ho iniziato a baciarla, con tutta la foga possibile e la voglia di lei che avevo in corpo. Nel frattempo, lei ti era un po’ ricomposta, aveva sistemato la gonna, aveva abbottonato la camicia, insomma, si era ricomposta!
Che bello baciarla, sentire la sua lingua che si attorcigliava alla mia, mentre le mie avide mani esploravano il suo corpo, il suo seno, le sue cosce, non sapevo stare senza toccarla e più la toccavo, più avevo voglia di baciarla, sentivo anche le sue mani su di me, era tornata ad accarezzare il mio cazzo da sopra i jeans, e lui era tornato duro come il marmo, avevo voglia di lei, volevo sentire il suo sapore, volevo scorrere sulla sua pelle con la punta della mia lingua, volevo il suo seno nella mia bocca, volevo succhiare i suoi capezzoli e volevo giocarci con le labbra, ma ho sempre odiato fare certe cose in macchina, dovevo trovare una soluzione. Come detto, eravamo in un via scura, appartata e quindi mi &egrave venuta un’idea, le ho chiesto di scendere dalla macchina. Subito era un po’ preoccupata, ma dopo le mie rassicurazioni, ha accettato e siamo scesi entrambi.
Mentre scendevo dalla macchina e mi portavo davanti a lei, ero emozionatissimo ed eccitatissimo, non vedevo l’ora di averla davanti a me, di poterla guardare ed ammirare in tutta la sua bellezza.
Ed eccola li, davanti a me, in tutto il suo splendore, con il cappotto sbottonato, le sue scarpe sexy, con i tacchi vertiginosi che rendevano le sue gambe ancor più sexy e quella camicia che imprigionava il suo splendido seno.
Mi sono avvicinato, l’ho afferrata con le mani per le braccia e l’ho portata a me, così da poterla baciare ancora, avevo voglia delle sue labbra, ma le mie mani non sapevano stare ferme e così ho cominciato a frugare nuovamente il suo corpo, ho slacciato ancora qualche bottone della camicetta e con le mani ho iniziato nuovamente a giocare con i suoi seni ed i suoi capezzoli, che erano duri ed eccitati, mentre continuavo a baciarla con foga.
Non so perché, ma lei sembrava in balia degli eventi, stava ferma, forse un po’ bloccata dalla situazione, dovevo fare qualcosa per sbloccarla, avevo troppa voglia di lei e volevo che anche lei avesse voglia di me. Ho smesso di baciarla e con la punta della lingua ho cominciato ascendere, giù lungo il collo, fino ad arrivare tra i seni e li ho cominciato a giocare sul suo seno con le mie labbra, la lingua e la punta delle dita. Sentivo il sapore della sua pelle sulla punta della lingua, sentivo i suoi mugolii di piacere, cominciava a sciogliersi, e quindi dovevo continuare e magari andare oltre e così ho fatto, sono sceso con le mani sul suo sedere, l’ho stretto fra le mani, l’ho massaggiato e poi sono sceso ancora, sempre mentre giocavo con il suo seno e mentre lei con le mani accarezzava la mia testa e la mia schiena. Con le mani sono arrivato al bordo basso della gonna e l’ho alzata, fino a fare uscire il bordo delle calze e poter così accarezzare le sue cosce da sopra le calze, ma anche quel lembo di pelle che andava dalle calze del perizoma, che bella sensazione il contatto delle mie mani con le sue calze e la pelle del suo interno coscia, mentre sentivo aumentare i suoi gemiti di piacere.
Ho continuato così per qualche minuto, sentivo il suo piacere aumentare e così ho deciso di andare oltre, ho scostato il perizoma, con la punta delle dita e mentre continuavo a giocare con il suo seno, ho iniziato a giocare con la punta delle dita tra le sue gambe, ma senza penetrarla, strofinavo i miei polpastrelli sulle labbra della sua figa che sentivo cominciava a bagnarsi, avevo smesso di giocare con il suo seno, avevo ripreso a baciarla mentre la accarezzavo e la nostra foga, la nostra voglia uno dell’altro, stava aumentando.
Non resistevo, volevo farla godere e volevo sentire il suo sapore nella mia bocca, allora l’ho fatta sedere sul cofano della macchina, le ho fatto aprire le gambe ed appoggiarle alle mie spalle, ho scostato ancor di più il perizoma e dopo averla accarezzata un po’ con la punta delle dita, l’ho penetrata con il mio dito medio, ho cominciato lentamente, sentivo i suoi gemiti di piacere sempre più forti, le sue mani erano appoggiate sul cofano della macchina e così ho aumentato il ritmo della penetrazione del dito e lei godeva e godeva sempre di più. Basta volevo leccarla e succhiarla, così sono sceso con il viso tra le sue cosce ed ho iniziato e leccarla con la punta della lingua, prima ho iniziato a leccarla attorno alla figa, ogni tanto scendevo con la punta della lingua lungo l’interno coscia fino ad arrivare alle calze e poi tornavo a leccarla vicino alla figa.
Avevo voglia del suo sapore e così ho iniziato a darle delle leccate continue usando tutta la lingua, sentivo il sapore del suo piacere la cosa faceva aumentare la mia voglia di lei, e così succhiavo sempre più forte e più profondamente mentre lei godeva, ansimava e mi diceva di continuare e ogni tanto sentivo qualche incomprensibile espressione di godimento! Le sue mani erano sulla mia testa, la premeva, quasi a chiedermi di leccare di più, allora ho iniziato ad aiutarmi con le mani, alternavo la posizione delle dita e della lingua fra il clitoride e le labbra e alternativamente la penetravo con le dita e con la lingua, continuavo a cambiare, a fare cose diverse, volevo farla godere e così dopo un po’ l’ho sentita vibrare, tremare, ansimare, stava godendo e qualche secondo dopo, con un gemito di godimento diverso da quelli di prima &egrave venuta e ha goduto.
Che soddisfazione!
Le ho fatto appoggiare i piedi a terra, e ci siamo trovati faccia a faccia, così mi ha baciato, quasi un bacio di ringraziamento, ma non serviva che mi ringraziasse, era stato un piacere per me quello di poterla leccare, succhiare, penetrare con la lingua e con le dita, sentirla ansimare ed in fine riuscire a farla godere.
Avevo il cazzo durissimo dentro i jeans, e mentre la baciavo, lo sentiva benissimo perché eravamo appoggiati uno all’altro e così, mentre le nostre lingue si incrociavano, ha cominciato ad accarezzarlo da sopra i jeans, e più lo accarezzava più la foga del nostro bacio aumentava, avevo voglia di lei, delle sue dita e delle sue mani di nuovo sul mio cazzo, volevo sentire la sensazione del mio cazzo nella sua bocca, volevo sentire le sue labbra scorrere lungo tutta la sua lunghezza, volevo vedere la cappella sparire dentro la sua bocca, mentre le sue mani scorrevano avanti e indietro sul mio cazzo! Allora ho smesso di baciarla, mi sono leggermente staccato da lei ed ho preso la mano che stava strofinando il mio cazzo da sopra i jeans e l’ho accompagnata nel farlo, lei ha aggiunto anche l’altra mano ma dopo poco si &egrave fermata ed ha spostato le mie mani.
Ha cominciato lentamente a slacciare la cintura e ad aprire i bottoni dei miei jeans, lentamente, uno dopo l’altro, il mio cazzo era dentro ai boxer, ma aveva voglia di uscire, si &egrave inginocchiata davanti a me, era davanti al mio cazzo duro che spingeva sui boxer e lo ha accarezzato, prima con le dita e poi con le labbra, sentivo che mi toccava, ma c’erano ancora i boxer di mezzo e così dopo poco ha abbassato anche i boxer e lo ha liberato. Il mio cazzo era lì, dritto e duro, con la cappella tutta libera dalla pelle lucida, lo ha accarezzato un po’, dolcemente con la punta delle dita, poi si &egrave fermata, dal basso mi ha guardato negli occhi, con uno sguardo voglioso ed eccitato ed ha cominciato a fare su e giù lentamente con la mano, mentre continuava a guardarmi.
Il suo sguardo mi eccitava ancora di più, fino a che, dopo poco, con un movimento rapido ha preso in bocca la cappella lucida del mio cazzo e ha cominciato a succiarla, rimanendo ferma con la bocca, succhiavi la cappella, mentre con la mano andava su e giù. Un po’ alla volta ha smesso di fare su e giù con la mano e ha iniziato ad andare su e giù con la bocca, alternando la velocità, prima piano ma fino in fondo, prendendo il cazzo tutto in bocca, e poi più velocemente ma senza arrivare a prenderlo tutto, dio quanto era bello, godevo sia per il pompino che mi stava facendo, sia per l’immagine che avevo davanti agli occhi.
Ogni tanto smetteva di succhiare e mentre faceva ancora su e giù con la mano, mi leccava con la punta della lingua. Io avevo la mano destra sulla sua testa, cercavo di accompagnare il suo movimento, ma ogni tanto le facevo capire se volevo che aumentasse o se volevo che lo prendesse in bocca fino in fondo.
E’ andata avanti così per qualche minuto, era fantastico quando mentre continuava a succhiarmelo, alzava gli occhi e mi guardava, aveva uno sguardo che era un mix tra l’eccitato, la sfida ed il godimento, si vedeva che le piaceva quello che stava facendo!
Non resistevo più, avevo voglia di scoparla e così l’ho fermata, l’ho fatta alzare e l’ho baciata.
Ho preso un profilattico dalla tasca dei jeans e me lo sono infilato, il mio cazzo era di marmo e bagnato dalla sua saliva, lei intanto ha tolto il cappotto, senza di quello era ancora più sexy, con la camicia aperta e le tette fuori, con la gonna alzata e le calze ed il reggicalze che si vedevano!
L’ho presa per i fianchi e l’ho fatta girare, ha appoggiato le mani al cofano della macchina ed ha allargato le gambe, io le ero dietro e tenendola per i fianchi ho appoggiato il mio cazzo duro sul suo sedere ed ho iniziato a muovermi lentamente, così che sentisse il mio cazzo duro e tutta la voglia che avevo di lei!
Poi mentre continuavo a strusciarmi sul suo sedere, con un a mano ho cominciato ad accarezzarle la figa, mi ero bagnato le dita con la saliva della bocca, l’ho massaggiata per un po’ e poi mi sono fermato, mi sono staccato dal suo sedere, ho preso il mio cazzo con la mano destra e lentamente l’ho appoggiato alla fessura della sua figa umida, ho fatto piano ma con decisione e sono entrato dentro di lei. Nel momento in cui la cappella del mio cazzo &egrave entrata dentro di lei, e lei ha emesso un lungo gemito, un misto di piacere, godimento e soddisfazione. Sono entrato dentro di lei e per qualche secondo sono rimesto fermo, volevo godermi la sensazione di stare dentro di lei, ma dopo qualche secondo e dopo avere messo le mani sui suoi fianchi, ho cominciato ad andare avanti e indietro, lentamente ma in maniera decisa ed i suoi gemiti di piacere erano ripresi e seguivano il ritmo del mio avanti e indietro. Dopo un po’ ho iniziato a variare la velocità, alternavo dei colpi lenti e profondi, a colpi più veloci ma che andavano meno in profondità, ogni tanto mi fermavo, lo tiravo fuori e lo rimettevo dentro, alcune volte lo facevo solo una volta e poi riprendevo a ritmo, altre lo toglievo e rimettevo più di una volta. Vedevo che stringeva le dita delle mani sul cofano, stava godendo ed anche adesso ogni tanto emetteva qualche incomprensibile espressione di godimento, questo mi faceva capire che le piaceva e che dovevo continuare, ogni tanto poi si girava e mi guardava negli occhi mentre la scopavo e nel suo sguardo c’era tutto il suo godimento e la voglia di me, ma non potevo andare avanti solo così, volevo il suo culo! Così mi sono fermato, sono uscito da lei e l’ho fatta girare, l’ho baciata, accarezzata e poi l’ho fatta nuovamente sedere sul cofano della macchina, nella stessa posizione di prima, quando la leccavo, ho cominciato a leccarla di nuovo, ma il mio obiettivo era quello di lubrificarle il culo, così dopo avere inumidito un dito dentro al sua figa, ho cominciato ad accarezzare e lubrificare il suo buchino, ho continuato a lubrificare le dita ed accarezzare il suo buchino per un po’, sempre mentre la leccavo, dopo un po’ ho inserito il dito nel suo culo, con delicatezza, ma anche con decisione, e mentre continuavo a laccarla, ho cominciato ad andare avanti ed indietro con il dito, prima piano, poi sempre più forte. Ogni tanto facevo cadere un po’ di saliva, così da lubrificare il tutto, quando mi &egrave sembrato opportuno ho inserito anche un altro dito nel suo culo, così da preparalo per il mio cazzo e mentre avevo due dita nel suo culo, ne ho inserito uno nella sua figa, mentre continuavo a leccarla. Basta, avevo voglia di lei.
Mi sono tolto il profilattico, ho strofinato un po’ il cazzo sulla sua figa, l’ho lubrificato con della saliva della mia bocca ed ho appoggiato la punta del mio cazzo al suo buco del culo, anche qui ho spinto piano, ma con decisione e lentamente, ma inesorabilmente, la mia cappella si &egrave fatta spazio ed &egrave entrata nel suo culo. Anche qui, mi sono fermato qualche secondo ad assaporare il momento, ho fatto entrare solo la cappella, ma era una sensazione fantastica. Un po’ alla volta ho iniziato a spingere, mentre lei, che era sotto di me, distesa sul cofano della macchina stava godendo come una matta, il dolore iniziale per il mio cazzo nel suo culo era ormai diventato piacere puro, e mentre per sostenerla tenevo le sue cosce fra le mie mani, continuavo ad andare avanti ed indietro, anche ora alternando il ritmo, piano e profondo o veloce ma non fino in fondo, e sentivo il suo culo che un po’ alla volta si adattava al mio cazzo e contemporaneamente i suoi gemiti di godimento aumentavano di intensità, la cosa mi eccitava ancor di più e quindi la scopavo con ancor più foga e veemenza. Sentivo che ormai stavo per venire, ma avevo ancora una fantasia da soddisfare, così mi sono fermato, ho tolto il cazzo dal suo culo e l’ho fatta scendere dal cofano , l’ho fatta allontanare dalla macchina di circa un metro e mi sono messo dietro di lei, le ho fatto allargare le gambe ed ho infilato nuovamente il mio cazzo nel suo culo, a questo punto mi sono appoggiato io al muso della macchina, con la macchina alle mie spalle ed ho chiesto a lei di muoversi, volevo che fosse lei a scoparmi con il suo culo, che fosse lei a decidere il ritmo dell’avanti e indietro, io ero fermo e appoggiato alla macchina e lei si muoveva avanti e indietro, il suo movimento mi faceva capire le voglia che aveva di me e di farsi scopare.
Ad un certo punto però non ce l’ho più fatta, l’ho fermata, mi sono staccato dalla macchina ed ho ricominciato a scoparla io, mentre con la mano destra la masturbavo. Lei godeva ed ansimava, non so quante altre volte abbia goduto e sia venuta, ma stavo per venire anch’io e non volevo fermarmi, ho aumentato il ritmo, l’ho aumentato ancora, davo dei colpi fortissimi e lei godeva, fino a quando non ce l’ho fatta più e le ho scaricato nel culo tutto il mio sperma. Ma non ho smesso di fare avanti e indietro fino a quando il mio cazzo non si &egrave afflosciato, allora l’ho tolto, l’ho girata e l’ho baciata, un bacio lungo e pieno di eccitazione.

Leave a Reply