Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Paloma

By 31 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Non si poteva di certo stare concentrati sullo studio in quei caldi pomeriggi primaverili al

parco..

Tantomeno mi aiutava a farlo la sua compagnia,a dir poco destabilizzante.. Paloma era

meravigliosa,una rosa di velluto distesa sul prato,aveva appena superato la soglia tra l’essere

ragazza e l’essere donna.

‘Andrea,facciamo una pausa?’mi aveva detto,ed io :

‘Aspetta altri dieci minuti di pazienza e avrò finito questo benedetto capitolo..’

Si mise paziente nell’attesa a carezzarsi i capelli,quel movimento circolare delle ciocche morbide e

setose intorno al suo dito,mi ipnotizzava..come era bella la mia Paloma..Eppure non era mai stata

mia. Mai avevo avuto il coraggio di avanzare il mio desiderio verso di lei e renderglielo palese.

La mia voglia di possederla risaliva alle notti insonni che passavo a toccarmi pensando a lei,fin dal

liceo..quanti orgasmi mi avevi regalato mia bella Paloma?

Chissà cosa le piaceva..cosa la intrigava..avevo una gran voglia di chiederglielo in quel caldo

pomeriggio di maggio..tentennavo guardandole i grandi capezzoli che affioravano dalla maglia

color glicine,delicata e leggera come lei,che maliziosamente non indossava mai il reggiseno. A

differenza dei capezzoli,Paloma non aveva un seno molto prosperoso,ma era sodo e tondo,tutto da

stringere,e io nei miei sogni lo facevo..la stringevo,la portavo a me..

Era evidente a quel punto la misura dell’eccitazione che attraversava il mio corpo,e dalle fantasie

nate nella mia mente presa dalla voglia,tale eccitazione si faceva strada verso il basso,verso ciò che

in quel momento era il centro del mio corpo’Il mio membro. Duro.

Paloma smise di toccarsi i capelli,si concentrò sul mio viso arrossato e mi chiese:
‘Andrea,hai caldo?vuoi un po’ d’acqua?’
Io avevo una gran sete,una sete che nessuna bevanda avrebbe potuto placare,se non la sua saliva mescolata alla mia..e il sapore dei suoi umori copiosi sulla mia lingua..
‘No Paloma,non voglio acqua..voglio te..’
Glielo dissi senza esitazione,tutto d’un fiato..non ero più il ragazzino disposto ad un’altra notte in bianco,con la mia mano come unica compagna e il pensiero di lei a tenermi sveglio. Ero un uomo
al limite dell’eccitazione,un’eccitazione reale..selvaggia,decisa..e la volevo a tutti i costi,volevo sentire la sua carne bianca sopra la mia. Mi alzai di fronte a lei,quasi stordita dai profumi irriverenti della fioritura,scrollò la testa come per svegliarsi da un sogno,ma era tutto vero,io ero lì di fronte a lei a dimostrarle quanto la desiderassi e lei aveva colto subito l’effetto che aveva su di me guardandomi il pene in piena erezione. Non disse una parola la mia dolce Paloma, accennò un timido sorriso che io interpretai come un si,e mi avvicinai a lei,le cinsi la testa con entrambe le mani e la baciai con tutto il desiderio che avevo in corpo,eravamo vicinissimi e sentivamo ognuno il calore che emanava l’altro. Spostai le mie mani sui sui fianchi,poi scesi e presi a palparla..tremavamo..il nostro respiro era affannoso..intorno a noi solo campi verdi e fiori selvaggi, ma Paloma era il fiore più bello e profumato..Lei interruppe il silenzio e disse :
‘E se ci vede qualcuno?!’ ed io rassicurandola le dissi sorridendo maliziosamente :
‘Non c’è nessuno..a meno che tu non ti vergogni dei passeri..!’
E presi a leccarle avidamente il collo mentre lei si lasciava guidare da me in questo turbine di emozioni. Pensavo che ero un po’ cattivo in quel momento a non avvertirla della presenza di un uomo a poca distanza che stava a guardarci’Ma quello era il momento perfetto per noi e quell’uomo era soltanto il testimone di un sogno che per me si stava avverando..non potevo interromperlo così bruscamente..Infilai una mano sotto la maglia e cominciai a strofinarle il capezzolo tra le mie dita,fino a quando non si fece durissimo e sporgente..Paloma schiuse le labbra,
due petali di un rosso naturale,morbidissime,dalle quali si intravedeva la lingua,pronta ad un altro bacio di fuoco. Ci baciavamo e ci toccavamo per la prima volta in vita nostra,ed era tutto così spontaneo..forse anche lei aveva passato delle notti a sfiorarsi in vagina pensando a me che la penetravo..Paloma ansimava,era già pronta per avere un contatto più intimo..allora le alzai la morbida gonna a strati di velo che indossava..lei non staccava nel frattempo la sua lingua dalla mia e io eccitato e curioso le guardavo le mutandine di pizzo rosa e passavo l’indice su e giù sul clitoride..si stava bagnando,lo sentivo con il polpastrello e lei tendeva ad inclinare il bacino verso la mia mano,nel frattempo la sua mano arrivava al mio bastone..Ero un cumulo di nervi tesi e i jeans mi stavano già stretti da un pezzo..Sciolse la cinghia e mi sbottonò,nel frattempo il mio indice si era fatto strada oltre gli slip e toccava la sua carne umida e calda,lei fece altrettanto e cominciò a toccarmi la cappella,tutta lubrificata dall’eccitazione..iniziammo così a masturbarci insieme e lei si bagnava sempre di più..allora le infilai il dito medio in vagina e mi staccai dalle sue labbra per dedicarmi al clitoride rosso e sporgente..era tutta calda la mia Paloma e presi a leccarle la figa delicatamente,con colpetti ritmici e veloci,accompagnando il movimento con il dito che stava dentro di lei..Paloma godeva e me lo faceva sentire senza pudori,staccò la mano dal mio cazzo e cominciò a succhiarsi un dito..la guadavo mentre avevo la bocca sulla sua figa e lei continuava a leccarsi la mano,allora smisi di leccarla..la feci sedere contro un albero,io ero ancora in piedi e lei mi abbassò le mutande,iniziò ad accarezzare i miei fianchi e i glutei e mi avvicinò al suo viso..io cominciai a strofinarle il cazzo sulle labbra e lei lo bagnava con la lingua..poi aprì la bocca e glielo entrai di dentro’Non avevo mai goduto così prima d’ora..guardavo il suo viso,la vedevo ancora dolce..ma la mia Paloma era dolce e porca al tempo stesso,e in quel momento ero io l’uomo che voleva soddisfare..Iniziò a succhiarmelo con gusto e io le entravo e uscivo il cazzo da dentro la bocca a mio piacimento’si..si..le stavo scopando la bocca’Nel frattempo Paloma si masturbava e io a quella vista decisi di abbassarmi per terra come lei..le feci scivolare la testa e la schiena che erano appoggiate all’albero e mi ritrovai sopra di lei..occhi negli occhi’cazzo sulla figa..lei me lo prese in mano e mi accompagnò all’ingresso della sua bellissima vagina..con una spinta decisa la penetrai e cominciai a scoparmela,era esattamente come l’avevo immaginata la mia Paloma..accogliente,calda e bagnata..e si faceva prendere aiutandomi con un movimento pelvico dal basso verso l’alto e io le andavo incontro su e giù spingendola..I minuti passavano e godevamo sempre più,intorno a noi l’aria si impregnava di sesso..Avrei tanto voluto venirle dentro in quel momento,e questo pensiero mi fece eccitare al punto di venire davvero..allora la presi dai glutei,la sollevai dalle cosce e cominciai a spingerle il cazzo dentro sempre più forte..lei sentì che stavo per godere e mi disse :
‘Andrea si..si..puoi venirmi dentro..vienimi dentro ora..’ io ero al limite,e mi fidai di quello che mi chiedeva,in preda all’estasi..così le venni dentro..uno..due..tre..fiotti di sperma caldo dentro la mia dolce e porca Paloma’

Leave a Reply