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Racconti Erotici Etero

paola dalle labbra d’oro

By 23 Marzo 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una di quella riunioni pallosissime che non si potevano mancare. L’azienda aveva scelto la Sardegna (olbia) per la convention annuale. Ogni scusa era buona per me per uscire e cercare di svicolare da qualche riunione. E ogni scusa era buona anche per tentare Paola una collega che da tempo attirava la mia fantasia. Lei 36 anni molto sensuale con uno splendido culo e una seno piccolo, ma ben formato mi attirava soprattutto per le sue labbra carnose, ma anche per l’idea di donna passionale che mi ero fato di lei. Sebbene fossi sposato non avevo mai lesinato apprezzamenti diretti e lei sembrava gradire. Eravamo buoni amici, e qualche volta lei si era confidata con me. Dunque sapevo che veniva da una lunga storia finita male ed era in un periodo di transizione alla ricerca di qualcosa. Quella sera durante la riunione c’eravamo scambianti diversi sms piccanti tipo: ‘ho un rimedio contro il freddo’.vuoi scoprirlo?’ a cui lei aveva risposto : ‘mmmm ‘.interessante perché no?’
Dopo cena le proposi un aperitivo al bar e la sua disponibilità mi portò subito dopo ad invitarla in camera con una scusa banale (ovviamente seminando i colleghi e salendo al secondo piano separatamente). Mentre salivo pensavo ‘&egrave fatta’. Appena entrati in camera le saltai addosso baciandola. Era calda e aveva voglia.
‘Hai voglia eh?’
‘Si proprio come te’ rispose mettendomi le mani sul petto e baciandomi. Mi liberai velocemente dei bottoni della sua camicetta e le tirai su la gonna mentre continuavo baciarla e a leccarle il collo. Il suo culo nelle mie mani era caldo e sodo, lo avevo desiderato per mesi. Ad un tratto si scostò di scatto e prese a slacciarmi la cinta, poi la cerniera dei pantaloni
‘Cosa cerchi?’ le chiesi. Lei prosegui tirando fuori il mio arnese già duro e prendendolo in mano e disse ‘il cazzo’ Ho sempre amato le donne sboccate e ho sempre amato dire porcate mentre faccio sesso.
Non perse un solo istante, si mise sulle ginocchia e cominciò a succhiare avidamente, leccava e succhiava il glande con grande maestria, non tralasciava neanche la base e le palle risalendo con la lingua e facendomi godere di brutto. I pantaloni ricaddero a terra e misi la mano sulla sua testa accompagnando il suo movimento e guardando attentamente il lavoro delle sue labbra. Noi uomini amiamo mettere la mano sulla testa mentre riceviamo un pompino, ci da una sensazione di potere.
‘Ti piace succhiare il cazzo vero? Lo fai proprio bene!’
‘Si lo so, ma lo faccio bene solo con chi voglio io’
‘Oggi imparerai le gioie di essere sottomessa dal mio cazzo’
‘Cosa mi vuoi fare?’ disse mentre ricominciava a leccare
‘Niente solo prenderti a colpi di cazzo e capire quanto sei porca’
Le mie porcate dovevano piacerle perché accelerò il ritmo del pompino. Ma non volevo certo venire in fretta e quel trattamento stava mettendo a rischio il mio controllo. La sollevai e la misi sul letto
Mi liberai velocemente dei pochi vestiti rimasti le sollevai le gambe sulle mie spalle e cominciai a scoparla con foga
‘Lo senti?’
‘Si si &egrave durissimo’
‘|E’ duro perché lo hai leccato bene, Adesso ti insegno io a godere’
La scopavo come una furia, era da tempo che avevo desidera quella situazione e lei come nella mia immaginazione godeva rumorosamente e lasciava intravedere campo libero ai miei desideri.
‘Lo volevi da molto il mio cazzo eh?’
‘Si, si sbattimi, mi piace’
Era fantastico vederla contrarsi con il viso reclinato all’indietro, io mi sentivo potente e assaporavo ogni istante di quelle spinte vigorose accarezzando i seni le coscie e pronunciando frasi sconcie.
Volevo vederla godere la feci spostare sdraiandomi nel letto, lei con un intesa straordinaria venne sopra di me lo riprese brevemente in bocca quasi per saggiare la mia resistenza poi si impalò con una decisione che manifestava tutto il suo desiderio, mi fece quasi male. Era bellissima sopra di me si muoveva con un ritmo eccitante e la sua faccia tradiva ogni sensazione di piacere. Io la toccavo sui fianchi poi sulla faccia per un unire il tatto al piacere visivo.

Fu uno spettacolo fantastico vederla annunciare il suo orgasmo
‘Così Vengo luca, vengo”
Le misi le mani sui seni e la guardai venire con il suo viso deformato dall’orgasmo
Niente da più soddisfazione ad un uomo che far godere una donna. Si accasciò su di me baciandomi mentre io con le mai sul suo culo continuavo a muovermi in maniera quasi impercettibile.
‘Mi fai impazzire’ le dissi
Lei non rispose con uno sguardo pieno di soddisfazione comincio a baciarmi sul collo poi sul petto, e mentre ancora sentivo il suo fiatone per lo sforzo precedente scese sulla pancia e in un attimo cominciò e leccarlo, la punta poi la base poi l’inguine le palle e giù fino all’ano in un incredibile su e giù che mi faceva morire di piacere. Con la testa tra le mie gambe succhiava, leccava e baciava tutto quello che era alla sua portata.
Con mie mani sulla testa la riportai ad occuparsi del mio cazzo succhiando con grade maestria e aiutandosi di tanto in tanto con la mano ‘Succhia e ingoia’ la incitavo
‘Devi averne preso parecchi per essere così brava?’
Lei alzava lo sguardo ogni tanto facendomi arrapare ancora di più, mi facevano impazzire i rumori del pompino. Ero certo che mi avrebbe lasciato venire in bocca, per questo cercai di assaporare ogni istante senza fretta. Dopo un intenso trattamento della sua bocca sul mio glande interrotto solo da una lunga leccata dalle palle in su, sentì avvicinarsi l’orgasmo.
Glielo dissi prendendole la nuca con più forza.
‘Si dai! ancora che ti vengo in faccia’
Lei andò avanti senza cambiare ritmo ingoiando gran parte del mio cazzo e io venni con un grido di piacere
‘Siiii siiii’
L’orgasmo fu lunghissimo, quando riapri gli occhi vidi la sua mano che continuava a segare il cazzo ancora duro con il glande appoggiato alle sue labbra e il suo viso con un filo di sperma che scendeva dal lato destro della bocca. Non una goccia sulla faccia, pensai che doveva averlo tenuto in bocca fino alla fine della sborrata.
‘Ma quanta ne hai?’
‘Merito tuo’ gli risposi ‘Dove &egrave finita?’
‘Mmmff, rise’
Era come pensavo la zoccola aveva ingoiato un bel po di sborra, la cosa mi piaceva, anche se il mio ideale &egrave bagnare la faccia, ero davvero molto soddisfatto
Con mio grande piacere si mise su di un fianco e continuò a succhiare piano facendo su e giù con la mano poi diede alcune leccate sulla punta e tornò su da me dandomi un bacio sulle labbra.
Sei sempre così diretto ? mi disse guardami negli occhi
‘In genere si, mi piace essere spudorato, ma solo con le persone con cui mi sento a mio agio’
‘Mi piace che non hai barriere con me, &egrave molto importante sapere che l’uomo con cui sono non si pone limiti o barriere’
Aveva un corpo davvero eccezionale, non mi stancavo di guardarla e di guardare i suoi occhi e le sue labbra che poco prima mi avevano fatto godere. Non potevo fare a meno di pensare al suo passato. Doveva essere una donna con tante esperienze e glielo dissi.
‘Quanti uomini hai avuto?’
‘Una trentina disse senza nessun imbarazzo’
’31 o 39?’
‘Diciamo 34 con te’
‘B&egrave ti sei data da fare ‘..’
‘Sono stata molto sola da giovane, diciamo che con il tempo mi sono rifatta, Il sesso mi piace molto”
‘Già Già’
Detto questo si alzò ed andò in bagno. Mentre andava pensavo che visto che era stata molto sola fino a 18 anni, ciò significava che aveva avuto una media di più di 2 uomini all’anno. Niente male’
Tornò dal bagno e fece per raccogliere i vestiti. Io la fermai e le dissi se avesse fretta? Lei mi disse di no e cominciammo a baciarci nel divano della stanza.

Che dite abbiamo fatto altro?
Fatemi sapere che ne pensate e preparatevi al seguito: borges00@hotmail.it
Vi consiglio di Leggere i capitoli precedenti Paola Dalle labbra d’oro

Tornò dal bagno e fece per raccogliere i vestiti con già indosso il tanga che faceva risaltare ancora di più il suo splendido culo. Io la fermai e le dissi se aveva fretta. Lei mi disse di no e si sedette accanto a me. Guardavo le sue labbra ancora piene della passione che mi aveva fatto provare un orgasmo intensissimo, le carezzavo i capelli e lei si mostrava sensibilissima alle mie coccole. Avevo ancora voglia di lei e soprattutto volevo osare, visto che mi aveva già sorpreso positivamente poco prima. Non erano tante le donne con cui ero stato che mi avevano permesso di venirle in bocca alla prima scopata. Cominciammo a baciarci nel divano della stanza. Sentivo la morbidezza delle sue labbra e giocavo con il suo seno come un liceale alle prime armi. Si lasciava baciare e accarezzare con trasporto.
‘ mi fai venire il sangue al cervello, mi piaci da morire’ le dissi
‘anche tu,’mi piace che mi desideri così’ così dicendo prese il mio cazzo in mano dicendo ‘mi piace che ti viene subito duro’
‘che c’&egrave in genere non ti capita così?’
‘ no a volte &egrave necessario attendere e lavorare un po con certi uomini’ultimamente mi capita così’ mentre continuava a massaggiarmi il cazzo continuò ‘ultimamente il mio uomo non mi da quello che voglio’
‘Non ti soddisfa?’ chiesi
‘non ho detto questo, ma io ho bisogno di sentirmi molto desiderata”
Detto questo le infilai due dita dentro e le chiesi ‘adesso ti senti desiderata?’
Non mi rispose ma allargò le gambe e strinse più forte il mio uccello, masturbandolo e baciandomi.
Si mise a cavalcioni su di me, credevo che mi volesse subito dentro, ma mi sbagliavo. Continuò a baciarmi e scese lentamente leccandomi il petto e la pancia. Poi scese in ginocchio tra le mie gambe e tenendo il mio cazzo in mano prese a leccarmi le palle e poi sotto fino a passarmi la lingua nel culo e poi di nuovo su bagnandomi le palle con la lingua.
‘Si leccami il culo!’ la incitavo in maniera sboccata e consapevole.
Io mi godevo tutta la scena, sia per le sensazioni che mi provocava sia per la vista di quella lingua e di quelle labbra assatanate su di me.
‘ti piace quello che ti sto facendo’
‘Mi fai impazzire chi ti ha insegnato a leccare e succhiare così?’
‘Ti ho detto che ho una certa esperienza’..’ disse mettendosi in ginocchio sul divano e cominciando a dedicarsi al cazzo.
Il fatto che avesse avuto tanti uomini mi faceva uno strano effetto di gelosia ed eccitamento.
‘Beato il tuo ragazzo, che si può godere il tuo talento quando vuole’.’dissi, mentre lei leccava e succhiava rumorosamente con il culo in alto Così inginocchiata sul divano godevo della sua bocca e del suo corpo, che era a mia completa disposizione. Potevo guardarla in tutta la sua bellezza mentre muoveva la testa lentamente sul mio cazzo e mentre tutto il suo corpo ondeggiava sinuosamente.
‘Ti piace tanto il mio cazzo eh?’
‘Si mi piace il tuo sapore’
Cominciai a carezzarle la schiena, il collo e il culo e la penetravo lentamente con le dita nella figa e poi nel culo, La masturbavo nell’ano e lei sembra piacevolmente sorpresa, sentivo tutta la presenza dei 33 uomini che l’avevano scopata prima di me. era tutto naturale e lei non faceva che mugolare di piacere dandomi soddisfazione. Mi sentivo un dio pensavo che l’avrei penetrata per tutta la notte. Pensavo al fatto che mi trovavo ad essere molto più disinibito con lei che con mia moglie che pure conoscevo da anni.
Smisi di masturbarla e tolsi il dito medio dall’ano troppo bruscamente tanto che lei toltasi il glande dalla bocca mi disse di fare piano.
La feci sedere e messomi in ginocchio cominciai a leccare la figa con passione. Lei mi incitava
‘Si’si così mi fai impazzire’
Alternavo prima con un dito che entrava in figa poi mettendogliene uno nel culo. Anche se non l’avevo mai fatto prima cominciai leccarle anche il culo, dovevo farle capire che volevo anche quello. Ero affascinato da quanto fosse porca. Sentivo sempre di poter andare oltre ogni limite con lei, anche se il fatto di non aver mai sodomizzato una donna alla prima scopata mi frenava un po. D’altra parte nessuna donna prima di allora si era aperta fisicamente e mentalmente con me in questo modo. Mi prese la testa mentre le leccavo il clitoride e mi disse : ‘scopami dai voglio che mi scopi. Da molto non lo facevo così due volte di fila’
Mi eccitava da morire sentirla parlare così, e anche il fatto che si dichiarasse a digiuno delle così dette doppiette non i dispiaceva per niente. ‘Adesso ti chiavo io, zoccola’
Mi alzai la presi per la nuca e gli ficcai il cazzo in bocca, senza dire una parola. Cominciò a lavorarlo e in breve tempo lo rimise in sesto continuando a spompinare per bene, dandomi delle occhiate che mi facevano morire.
‘Adesso decido io cosa si fa ‘dissi, prendendo le sue gambe e portandomele sulle spalle. Gli ficcai dentro il cazzo con decisione e cominciai a muovermi dentro di lei mentre ammiravo i suoi seni i suoi capelli e la splendida espressione soddisfatta del suo volto. Era più rumorosa stavolta e gemeva ad ogni colpo. Mentre la scopavo mi eccitavo all’idea che non fosse abitutata scopare più volte. ‘ Ti piace prenderlo eh? Hai bisogno di godere un’altra volta vero
‘Mmm sii mmm’
‘Dai dillo che il tuo uomo non ti sa chiavare così’.dillo’
‘Si dai Continua’
Le dissi di girarsi, la misi a pecora sul divano e la penetrai .La sentivo gemere e assecondare le mie spinte la sculacciavo ogni tanto. Stando in piedi spingevo forte mi sentivo il suo padrone. Dopo qualche spinta cominciai a sentirla ansimare con più intensità. ‘si dai continua’.vengo luca mi fai venire’.’
‘Si godi”” dissi spingendo con lo stesso ritmo.
Il suo orgasmo fu fantastico arrivai sul punto di venire anche io ma riuscii a controllarmi’.avevo altri progetti. Mentre ancora ansimava squassata dal piacere le infilai un dito nel culo”’Ci vollero pochi istanti perché lei si girasse e mi dicesse ‘dai mettilo dietro’
Quella era la riprova di quanto porca fosse”lo vuoi nel culo?’ dissi io approfittando della situazione per essere sboccato’
‘Si’ rispose
‘Adesso ci penso io, &egrave da mesi che desidero scoparti nel culo, lo sai vero?’
Passai le dita inzuppate dei suoi umori nel culo e cominciai a incularla entrando con facilità visto che anche il cazzo era bagnato dai suoi umori e visto che lei non era certo strettissima (un’altra prova della sua esperienza’)
Era fantastico spingere il mio uccello durissimo dentro di lei che ogni tanto si girava a guardarmi facendomi eccitare ancora di più
‘sei un gran zoccola lo sai’
‘Si, ti paice che io sia porca vero?’
‘Prendi.. &egrave tutto tuo il mio cazzone’ dicevo mentre spingevo.
‘Si ti piace eh?’
‘Questo &egrave per quel cornuto del tuo fidanzato’ dissi
‘si si dai continua dai’
Vedere il mio cazzo che entrava e usciva dal suo culo mentre lei si masturbava e ogni tanto si girava guardandomi con aria sottomessa mi faceva sentire il suo padrone. Avevo voglia di insultarla per farla sentire sottomessa, anche perché mi sembrava apprezzasse le mie affermazioni porche.
‘Sono io il tuo padrone adesso, mo senti il mio cazzo’
‘Si lo sento &egrave grande’
Sentite le sue parole diedi un colpo più forte facendo entrare più della metà del mio cazzo dentro le sue viscere, cosa che la fece urlare dal dolore e anche incazzare
‘ ahaaaa mi fai male cazzo’
Si butto sul divano sfilandosi dal mio uccello, e facendomi rimanere malissimo.
‘scusa le dissi’ pensavo che non mi avrebbe più concesso il suo culo ‘non sono riuscito a controllarmi’.’
La frase dovette piacerle perché si mise a pancia in su con le gambe larghe e mi fece cenno di penetrarla ancora dicendo ‘dai vieni, lo sai che mi hai fatto un bel complimento’.’
‘Si le dissi’ avvicinando il glande al suo ano. La posizione era molto eccitante io in piedi e lei seduta sul divano con le gambe sollevate. Ricominciai a incularla ‘ mi piace gurdarti in faccia mentre ti scopo il culo’
‘si mi piace che dici porcate’
Dopo un po di quel trattamento sentivo avvicinarsi l’orgasmo ‘ adesso ti vengo addosso, la vuoi la mia sborra?’
‘Si dai vieni, vieni’
Presi subito il mio cazzo in mano e comincia a segarmi mentre lei con mi agrande sorpresa si avvicinò prima seduta a poi in ginocchio al mio cazzo.
‘Lascia fare a me disse’ prendendolo e cominciando a leccare e succhiare. Pensai che era veramente porca visto che mia moglie prima di leccarlo dopo il sesso anale mi chiede di lavarmi’.
Dopo poco ero al limite, non volevo venirle in bocca ma sulla faccia. Così ripresi il cazzo in mano e cominciai a segarmi davanti alla sua bocca ansiosa.
Dopo breve due, tre quattro fiotti di sborra partirono e inondarono la sia faccia e la bocca semi aperta. Avevo goduto come poche volte nella mia vita. Paola Cominciò a leccare la cappella con ancora tanta sborra addosso. Era veramente eccezionale. Avevo visto certe cose solo in certi film porno e non le avevo mai vissute dal vivo.
Le dissi che era stata eccezionale, lei ricambiò i complimenti.
Ero certo che avrei cercato di vere una relazione con Paola. Era troppo porca

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Terza parte

Il rientro dalla convention fu molto eccitante, pensavo a come avrei fatto a godere ancora dei piaceri della sua carne adesso che io dovevo rientrare tra le mura di casa e soprattutto da mia moglie, mentre Paola avrebbe ritrovato il suo fidanzato Marco per cui nutrivo già una certa motivata antipatia. Dal rientro fantasticavo molto su di lei e rivederla in ufficio fu davvero emozionante. Ci guardavamo sotto un’altra luce ovviamente, ogni scusa era buona per farsi una carezza o darsi un bacio sulla bocca. In ascensore per esempio, se facevamo i 6 piani da soli era una festa di lingue, palpate sul sedere e sul mio pacco. Ma io volevo di più. Passo un settimana in cui ci scambiavamo mail infuocate. Mi facevo raccontare le sue esperienze nei dettagli e le dicevo cosa avrei voluto farle. Venni così a sapere che era stata davvero con 33 uomini in totale e che amava trasgredire usando bende, vedendo film hard e sentendosi in generale dominata dall’uomo. Quest’ultimo punto la faceva entrare un po in crisi con il suo uomo che era l’esatto contrario del suo ideale. Il suo marco infatti amava essere comandato e trattato da schiavetto. Riusciva ad eccitarsi quasi esclusivamente così. La cosa mi faceva eccitare ma anche ingelosire. Cominciai a capire che anche lei era gelosa di mia moglie visto le sue reazioni ai miei racconti. Dopo una settimana in cui mi raccontò ogni sua fantasia (persino che avrebbe gradito un rapporto con due uomini anche se a certe condizioni), le chiesi un incontro. Lei mi disse se avevo il coraggio di farlo li nel bagno dell’ufficio. Era ancora presto, pochi colleghi erano già arrivati, le dissi di si e subito mi alzai per andare in bagno. Aspettai pochi istanti e la vidi comparire, la baciai con passione, cercando di non fare rumore, le misi subito le mani addosso abbassandole i pantaloni e aprendole la camicia, era già bagnata. La baciavo e le leccavo il collo mentre la masturbavo. Facevo tutto com molta decisione e poca tenerezza.
Non perse tempo e liberò il mio cazzo già durissimo e svettante, dopo averlo segato per un po guardandomi negli occhi, si mise sulle ginocchia e cominciò la sua specialità. Succhiava e leccava il mio cazzo con foga inaudita, vidi persino la saliva colarle dalla bocca. Ero in estasi mi gustavo la scena attraverso lo specchio grande del bagno. Lei in ginocchio a fianco al WC con i pantaloni abbassati che succhiava il mio cazzo e leccava le palle. Dopo pochissimo sentivo già di dover venire. ‘cazzo sto già venendo’ pensai. La presi e la tirai su tentando di prendere tempo. La baciai sentendo il sapore del mio cazzo nella sua bocca. La feci girare e le dissi di appoggiarsi al lavandino. Cominciai a penetrarla così con spinte vigorose. Ma la pausa non mi aveva giovato e dopo pochi colpi la inondai di sborra soffocando qualsiasi gemito. Rimasi per qualche istante dentro di lei e poi mi sfilai passandole delle salviette di carta.
Tornati alle nostre scrivanie mi scusai per la celerità della mia prestazione. Lei mi disse che era un fuoco dentro, e aveva più voglia di prima. Le dissi di invitarmi a casa sua e lei accettò. ‘Vado pazza per il sapore del tuo cazzo’ mi scrisse sulla sua ultima mail del giorno.

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