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Racconti Erotici Etero

Pensieri liberi

By 27 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono distratto, non riesco a stare concentrato.
Ogni volta che sposto lo sguardo su di te, la testa parte in pensieri indecenti.
Inevitabile..
Ti scruto perdendomi nei miei pensieri.
Il contrasto tra vestiario e viso , &egrave stupefacente, un angelo dentro un corpo di femmina; la mente esplora i dettagli.
Ingenua al punto giusto: se non fosse per quella camicetta bianca che ha un bottone slacciato di troppo.
Il seno spinge deciso e un reggipetto ben fatto, finemente cesellato che lo invita a ergersi verso l’alto.
La sensazione, &egrave inebriante, cerco di immaginare il tutto senza impedimenti, ti immagino con i capezzoli piccoli ma irti dal piacere di essere guardata,si…penso ti piaccia farti guardare, credo ti ecciti sentirti desiderata e al centro dell’attenzione, sai che tutti hanno un attimo nei tuoi confronti e nessuno disdegna un occhiata di libidine che ti senti scivolare addosso.
Ti piace , ne sono certo, i vestiti parlano, il corpo parla, la bocca piccola scandisce parole innocenti e io immagino cosa potrebbe fare di diverso dal parlare.
Le guance scarnite lasciano intravedere una piccola fossetta sensuale, non vorrei andare oltre con il mio pensiero ma tutto, &egrave inevitabile, ormai ho passato il punto di non ritorno.
Il pensiero di quella bocca scolpita dal colore di un rossetto rosso scarlatto, diventa pressante, le labbra sembrano piene e voluttuose, ti immagino mentre accarezzando i capelli voluminosi e ricci, ti spingo a metterti in ginocchio.
Una leggera pressione sulla nuca, una piccola resistenza alla mia richiesta, giusto per difendere la tua immagine di brava signora, un incrocio di sguardi, un segno di resa; le esili mani scivolano lentamente la discesa e sfiorano i miei capezzoli scendendo piano, cercano i bottoni della camicia e piano li liberano mostrando il torace, giocano con la pelle dimostrando sicurezza e esperienza, le dita arrivano alla cintura ne seguono i contorni,poi, il rumore della cerniera che scende insieme ai calzoni ormai liberi da vincoli.
Guardo eccitato questa prima volta con te, cercando di imprimere ogni sensazione nel mio profondo, voglio gustare questi momenti come meritano. Sei stata una conquista difficile da ottenere e spero nel mio intimo di avere scelto bene.
Sento la carezza morbida della tua mano sul mio gonfiore evidente, ne segui il profilo massaggiandolo senza fretta, alzi gli occhi di nuovo per guardarmi, vedi la passione e rassicurata dalla mia voglia, continui il tuo gioco per la crescita del mio piacere.
Ti passo un cuscino del divano da mettere sotto le ginocchia, non voglio che le rovini e ho intenzione di farti rimanere parecchio in quella posizione scomoda per te e tremendamente lussuriosa per me.
Accetti volentieri il cuscino e posizionandolo a tuo piacimento, alzi la gonna mostrando una calza a giarrettiera che per un attimo lascia intravedere la coscia chiara.
Sto pensando a quelle calze quando sento calare il boxer nero che indosso, il sesso finalmente libero da ogni costrizione svetta trionfante puntando verso il cielo il suo orgoglioso gonfiore, tremo e vibro al pensiero di quello che sarà!
Le dita per la prima volta accarezzano la pelle e ne seguono i rilievi, le vene pulsanti si lasciano coccolare e il desiderio del contatto aumenta violentemente, cerco di non forzare la nuca con la pressione delle mani, cerco ‘
sposto i capelli biondi per ammirare la bocca che dolcemente si apre, sento il contatto della lingua, vedo le labbra avvolgere delicatamente il sesso e vedo le fossette sulle guancia che evidenziano il risucchio.
Tutto esplode in mille colori.
Guardo affascinato le dita che seguono il movimento della testa, un leggero gemito al primo contatto orale, un primo sospiro al ritmo della bocca.
Stringo i capelli ricci nel tentativo di gestire il piacere crescente, lei poggia le mani sui glutei e agevola i miei affondi, con le labbra umide stringe.
Il ritmo aumenta…
Le fossette che si accentuano, sono erotismo puro, comincio a fare fatica a seguire i dettagli, i miei occhi sono diventati una fessura stretta come la sua bocca, il calore aumenta, la pressione pure.
Vorrei resistere ancora, ma questa donna sa cosa vuole e come ottenerlo: non mi sbagliavo, sotto quella figura angelica si nascondeva un piccolo demonio tentatore che una volta liberato ti porta alla perdizione.
Vorrei ma non posso…
Stringo deciso i capelli e cambio ritmo mettendola in evidente difficoltà, il suo respiro regolare con i suoi tempi, diventa paonazzo sotto i miei, ormai sono perso nel mio orgasmo: il piacere di quella prima volta tra le sue labbra, sarà pari al piacere della prima volta dentro di lei e, sono sicuro, sarà una stupenda prima volta ‘
mi lascio andare tra gemiti e sospiri, tra urla strozzate e spinte profonde, lei spinge le unghie nella carne accettando il mio ardore e le sue conseguenze, non smette di darmi piacere accompagnandomi alla quiete dei sensi, tra carezze e graffi, lasciandomi esausto e soddisfatto.
Una carezza lasciva sul seno.
La faccio rialzare e la bacio, il mio sapore nella sua bocca &egrave una scarica di adrenalina, la mano scende ad accarezzare le natiche, piccole, strette, sode; altri pensieri partono e altro sangue scorre come linfa vitale a rinfrescare, nuove energie sopite emergono…

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