Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Pissing davanti a tutti

By 11 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019One Comment

Ho sempre pensato a quanto gli uomini siano fortunati: dovendo svuotare la vescica, &egrave sufficiente che abbassino la cerniera dei pantaloni, che frughino un po’ nei boxer per tirare fuori il loro affare quel tanto che basta da non farsela addosso, ed ecco che possono lasciarsi andare. La maggior parte di loro non sente neppure il bisogno di appartarsi. Avete idea di quanto piaccia, ai maschietti, riunirsi in compagnia e farla tutti insieme? Quanto spirito di cameratismo, in quei momenti! Quante risate goliardiche, neanche avessero raggiunto uno dei loro primari scopi esistenziali!
Per noi donne, invece, le cose si complicano un po’.
Ci tocca tirare giù i pantaloni fino alle caviglie o su le gonne fino all’anca e, abbassati gli slip, accucciarci un tantino per non urinarci lungo le gambe. Peccato, però: noi non possiamo farla contro i muri ‘ ci manca l’attrezzatura giusta ‘, ma dobbiamo cercare un posto quanto più isolato possibile’ sempre se non troviamo un’anima buona pronta a offrirci un vero bagno senza indirizzarci sguardi maliziosi. O perversi, come nella maggior parte delle volte.
Potremmo usare quelli pubblici, certo, ma dobbiamo sperare di trovarne uno libero, di non avere la vescica pienissima e augurarci di non aver finito le salviettine che, di solito, portiamo nella borsetta. Perché sì, i bagni pubblici si trovano in ogni luogo e in ogni città, e sono anche abbastanza intimi, ma le donne non si siederebbero mai su uno di quei gabinetti usati da chiunque e chissà in quale modo, senza averlo prima pulito.
Noi siamo molto attente a queste cose. Siamo maniacali, tanto da igienizzare il water nonostante sia appena passata la donna delle pulizie.
Serve una precisazione.
Molte donne sono così.
Io no.
A me eccita vedere un uomo pisciare contro una parete, e ancora di più mi eccita urinare all’aperto, meglio ancora se con la passera in bella vista. Certo, non lo faccio nel mezzo del marciapiede, ma appena dietro gli angoli delle case, mettendomi comunque sempre con la figa in mostra, tanto da far vedere ai passanti il fiotto di pipì uscire dalle mie labbra spesso gonfie di desidero.
Come avrete capito, una delle mie perversioni preferite &egrave il pissing. Mi eccita la pipì, adoro farla all’aperto e, soprattutto, sapere di poter essere osservata in quei frangenti mi rende euforica. Ho sempre la voglia di pisciare davanti a occhi incuriositi, ma in Italia non &egrave possibile farlo, se non rischiando multe salate o qualche notte in cella. Nonostante questa legge, però, un paio di volte sono riuscita nel mio intento, facendola nel caos della metropoli milanese, sempre leggermente nascosta da un muro o da un’auto.
Un giorno, per una scommessa fatta con il mio migliore amico Niki, mi sono preparata per un’occasione speciale: scarpe da ginnastica, gonna cortissima, niente slip. Decisa la via, mi sono accucciata in mezzo alla strada, ho tirato su la minigonna e, messa in bella vista la mia passerina, ho lasciato scorrere libera la pioggia dorata.
Mettere in atto questo spettacolino, filmata da Niki per avere un ricordo indelebile di questa pazzia, mi ha mandato su di giri.
Certo, non avrei mai potuto masturbarmi lì, sarebbe stato davvero troppo. A Milano, però, c’&egrave sempre un bar nelle vicinanze che può fare al caso tuo.
Ho agguantato il polso del mio migliore amico e sono corsa verso il locale.
‘Dov’&egrave il bagno? Il mio ragazzo non si sente bene’ ho chiesto alla barista, facendole notare il volto realmente pallido di Niki.
‘Da quella parte. Ecco la chiave. Mi chiami, se ha bisogno di una mano.’ La barista voleva solo essere gentile, rassicurarmi. Ma ho dovuto mordermi a sangue le guance per non scoppiare a ridere o lasciarmi andare a commenti volgari. Di mani, mi sarebbero bastate le mie.
‘Ho capito cosa vuoi fare, ma sei sicura?’ La voce di Niki era trafelata, mentre chiudevo a chiave dall’interno. Aveva ricominciato a connettere.
‘Non ce la faccio ad aspettare fino a casa. Tu che fai? Resti a guardare?’
Non sia mai. Per Niki, ogni occasione &egrave quella giusta. Per questo andiamo tanto d’accordo. Lui non giudica me e io non giudico lui.
In quella scarna stanzetta piastrellata, composta solo da water, lavabo e specchio, abbiamo posizionato la videocamera in una collocazione adeguata da concederci d’entrare entrambi nella stessa inquadratura. Lui ha tirato giù jeans e boxer, io ho sollevato in vita la minigonna e ci siamo masturbati assieme, come accadeva spesso quando eravamo più giovani.

One Comment

Leave a Reply