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Racconti Erotici Etero

Pomodori

By 6 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Ad agosto quando ormai la stagione estiva è nel pieno del suo fervore,vivacità e calura( 30’all’ombra) ogni anno quasi come se fosse un rituale sacro ci si cimenta nella preparazione delle conserve di pomodoro per l’inverno seguente, ed io come quasi tutti i membri della famiglia ero purtroppo costretto a collaborare, ma con un simile caldo la prima cosa che ti viene in mente e’ correre a gambe levate verso il mare, tuffarti in acqua e rimanere li per ore, invece a mio malgrado mi toccava alzarmi all’alba e cominciare ad aiutare gli altri nei preparativi. Avevo compiuto da poco 18 anni il mio rapporto con il sesso non andava oltre le masturbazioni davanti a foto prese su internet, o ripensando con eccitazione ai discorsi dei miei amici sulle loro avventure sessuali anche se inventate di sana pianta. I rapporti con l’altro sesso erano stati fino ad ora privi di successo colpa del mio fisico ancora poco sviluppato, ma soprattutto della timidezza che mi sortiva un brutto effetto ogni volta che mi trovavo davanti ad una ragazza per esempio come Laura mia vicina di casa piu grande di me di due anni ma per la quale provavo una forte attrazione non solo per il suo fisico atletico e ben formato ma anche per i suoi comportamenti e suoi modi di fare. Anche Laura partecipava ai lavori ma al contrario di me si prestava ben volentieri alle operazioni, quindi secondo le regole del buon vicinato anche lei come altri si recò a casa mia per dare una mano. Per sbrigare tutto quanto occorrevano almeno un paio di giorni, cosi quando venni a sapere che sarei dovuto stare a contatto con lei per ben due giorni provai un misto di imbarazzo ed eccitazione visto che avrei avuto l’occasione di vedere e ammirare meglio la sua bellezza. Il giorno seguente si presentò con un paio di pantaloncini cortissimi una canotta bianca, infradito e un pareo rosso sulla testa. Il modo in cui era vestita lasciava poco all’immaginazione e molto ai miei occhi che erano letteralmente avvinghiati su di lei, la sua pelle era abbronzata aveva le gambe lunghe e sode e i suoi piedi erano graziosi e ben curati. Si vedeva che era instancabile dal mattino presto fino al tardo pomeriggio lavorò sodo con poche interruzioni e quando arrivo l’ora di riordinare le cose per il giorno successivo continuò a darsi da fare, ad un tratto mentre io ce l’avevo davanti lei per posare a terra la tinozza che faticosamente teneva sollevata con le mani dovetti chinarsi un bel po’ forse si chinò troppo o forse fu per via del sudore, ma mentre si abbassava i pantaloncini e il perizoma si tirarono su a tal punto di far intravedere in suo sesso. Si vedevano le grandi labbra rosee ai cui lati spuntava fuori un ciuffetto di peli neri. Rimasi impietrito, sgranai gli occhi non avevo mai visto prima d’ora una cosa simile dal vero, ripensai alle foto porno scaricate dalla rete ma quella scena era di gran lunga migliore delle foto. Mi sali l’eccitazione il mio membro cominciava ad indurirsi puntando sulla patta dei pantaloni, un sensazione piacevole partì dalla testa e in un lampo mi attraverso tutto il corpo.Lei naturalmente se ne accorse di scatto giro la testa verso di me ma al contrario mio che diventai rosso per l’imbarazzo lei rimase indifferente e mentre si tirava su si riaggiustò bene i pantaloncini poi salutò e andò via. Pensai molto a quella cosa stupenda e la notte nonostante la stanchezza per aver avuto a che fare con tinozze e pomodori tutto il giorno, non riuscii a chiudere occhio ripensando a quella scena eccitante ma soprattutto soffermandomi sullo stupendo particolare di Laura. Il giorno seguente imbambolato per notte passata in bianco mi rimisi all’ opera, naturalmente c’era anche lei stesso abbigliamento sexy e stessa laboriosità e voglia di fare del giorno prima, io avevo pero una visuale migliore infatti lei seduta su una sedia si era messa davanti a me dandomi la possibilità di vedere meglio la sua stupenda siluette. Vedevo le sue mani indaffarate che si muovevano con disinvoltura e il caldo terribile che non concedeva tregua aveva fatto si che il suo corpo e la sua pelle madida di sudore apparissero più tonici e invitanti (come fanno i culturisti che si ungono di vaselina per mettere in risalto i muscoli) regalando ai miei occhi uno stupendo effetto visivo. Anche il pareo che portava sulla testa era bagnato di sudore e dalla sua fronte spesso scendevano giù sul suo viso piccole gocce di sudore che si depositavano sulle sue labbra tumide. E’ ovvio che mentre lavoravo non staccai gli occhi da lei nemmeno per un secondo ed è altrettanto ovvio che il mio membro rispondesse a tutto quel ben di Dio che avevo davanti indurendosi come non mai. Sul finire dei lavori mentre Laura naturalmente stava rimettendo a posto le bottiglie sullo scaffale, mi fu ordinato di prendere degli strofinacci sul ripostiglio sopra allo scaffale. Allora mi avvicinai al ripostiglio, lei nemmeno se ne accorse ma ero dietro di lei, e mentre mi accingevo a prendere l’occorrente mi sollevai sulle punte( il ripostiglio era un po’ troppo alto) e involontariamente nel sollevarmi spostando il bacino in avanti appoggiai il mio pube strofinando letteralmente il mio membro ancora duro,sul suo fondoschiena. Rimasi di piombo le chiesi subito scusa e lei senza nemmeno girasi mi rispose che non era successo niente. La sera dopo cena rinunciai ad uscire e dopo una doccia rinfrescante mi ritirai in camera mia, mi sdraiai sul letto e ripensai a questi due giorni che tutto sommato non erano stati poi cosi tanto male. Ma tra un ripensamento e l’altro le mie palpebre cominciarono a farsi pensanti stavo quasi per addormentarmi quando sento dalla mia finestra bussare e poi “ ehy ci sei? Mi apri un momento sono Laura” con stupore mi alzai mi diressi verso la finestra aprii e vidi lei più bella che mai che mi chiese “ ti dispiace se entro un attimo…..?” ero totalmente confuso e incredulo di quello che stava succedendo ma senza rendermene conto le dissi che poteva accomodarsi. Scavalcò la finestra poi si sedette sul letto e mi invitò a fare lo stesso. Ero molto in imbarazzo avevo solo i boxer addosso ma mi sedetti sul letto accanto a lei, quindi cominciò a parlare del più del meno, i soliti discorsi che fungono da preambolo per poi dire qualcosa di ammiccante. Il mio fiuto non mi tradì infatti nell’avvicendarsi del discorso disse “ l’ho capito che hai una cotta per me, cioè l’avevo capito da tempo ma in questi giorni ne ho avuto la conferma, ho visto che mi guardavi con certi occhi e che non li hai mai mollati da me, e poi ho potuto constatare che ti faccio un bell’effetto e che se anche il tuo fisico non e’ proprio ben sviluppato hai proprio un bel capitale” mentre mi disse questo spostò la sua mano accarezzandomi l’interno coscia per poi poggiarla pienamente e completamente sul mio cazzo. Rimasi senza parole non sapevo che dire intanto lei mi guardava con uno sguardo misto di malizia e imbarazzo, poi mentre sfregava la mano sul mio membro diventato di marmo,avvicino le sue labbra alle mie e mi baciò, un bacio abbastanza intenso con la lingua. Poi con la mano oltrepasso l’elastico dei boxer entrò dentro ed afferrò direttamente il mio attrezzo stringendolo forte, rendendomi conto della situazione cominciai a prendere coraggio e con spirito d’iniziativa mi sfilai i boxer cosi da lasciare a Laura un piu libero campo d’azione. Fu cosi che comincio ad andare su e giù con la mano intensamente per poi staccare le sue labbra dalle mie e dirigerle verso il mio cazzo, lo lecco avidamente prima come se fosse un leccalecca passando la lingua dalla base del pene fino alla punta, dopo infilandoselo tutto in bocca fino alla gola e succhiandolo con vigore. Dopo pochi minuti causa anche la bravura della ragazza,stavo quasi per raggiungere l’orgasmo, volevo lasciarmi andare ma mi infastidiva finire cosi quel gioco cosi cercai di dirle qualcosa o in qualche modo di farle capire che stavo giungendo al culmine,ma la sua foga e il suo interesse per il mio cazzo non le fecero udire niente tanto da continuare e con più intensità nella sua attività di risucchio che in pochi secondi mi fece esplodere tutto dentro la sua bocca…. Continua
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