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Racconti Erotici Etero

prima esperienza anale con Marco

By 29 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Federica ho 24 anni sono alta 1,77 ho una terza e un bel sedere sodo, una ‘bella fica’ così spesso commentano i ragazzi quando passo. Vi voglio raccontare come ho concesso il mio culetto a Marco, il mio ragazzo. Marco &egrave stato il secondo uomo che ho ‘conosciuto’ non fu il primo ma &egrave come se lo fosse stato infatti la prima volta lo feci con Andrea che non era assolutamente dotato come Marco che ha un uccello di notevoli dimensioni, dopo il averlo visto l’ho voluto misurare non credevo ai miei occhi &egrave lungo 24 cm ma la circonferenza di 21 che spaventa, , naturalmente io godo come una matta e vengo almeno tre volte ma non riesco a prenderlo bene in bocca date le sue dimensioni, la mia micietta lo soddisfa a pieno almeno questo credevo fino a quando per caso alzai il telefono e ascoltai una sua telefonata con Franco, un suo amico che era stato 7 anni in America dove si era sposato con Ann in cui stavano parlando delle loro esperienze di sesso presa dalla curiosità non riattaccai e rimasi ad ascoltare i commenti su di me e su Ann.
‘ Federica &egrave una fica pazzesca’ ‘pure tu non stai messo male Ann ha due tette stratosferiche con due capezzoli sempre in evidenza’.’ ‘ si sono merito del chirurgo però in effetti lei &egrave sempre eccitata ed &egrave una porca indicibile’..’ ‘ma dimmi Federica come si comporta con la tua mazza ‘ Be la prima volta facevo fatica a entrare era troppo stretta e aveva poca esperienza lo aveva fatto solo con un tipo che era poco dotato quasi la metà del mio, pensa che quando l’ha visto ha preso il metro per misurarlo, ora dopo un po’ di pratica va molto meglio purtroppo non me lo prende in bocca’.” Come non ti fa le pompe, ma allora &egrave una suora’.’ ‘. No lei la volontà cela mette ma proprio non gli entra se non mezza cappella qualche volta gli sono pure venuto in bocca e lei ha ingoiato tutto’.ma dimmi Ann ” ‘&egrave una gran porca e fa delle pompe eccezionali me lo ingoia fino alle palle ‘..’ ‘beato te che puoi’..’ ‘ e non &egrave finita per ringraziarmi per il viaggio in Italia la scorsa settimana mi ha concesso il culo ‘.’ beato te Ann ti da tre alternative io mi devo si fa per dire accontentare di una e mezza non che mi lamenti la fica di Federica &egrave un sogno’.ma dimmi di quando te la sei inculata’.’ ‘ la prima volta forse per inesperienza o perché la strada era inesplorata ha sentito parecchio dolore, ha sanginato un pochino ma poi gli &egrave piaciuto talmente che ora ogni volta che scopiamo vuole che vengo li, tanto che non so se il regalo era per lei o per me, io non mi lamento il secondo canale &egrave strepitoso tutte le sensazioni che ti da il primo sono moltiplicate per 10 e inoltre ti da un senso di dominazione’..’ ‘accidenti deve essere splendido ma io non posso pensa non riesco a infilaglielo in bocca come potrei solo pensare solo di avvicinarlo al suo buchino vergine’.’
Dopo aver sentito questo capii che in fondo Marco non era soddisfatto al 100% delle nostre prestazioni sessuali o più precisamente aveva delle fantasie erotiche che neppure osava proporre a causa delle dimensioni eccessive del suo coso. La conferma a questo ragionamento la ebbi la sera stessa a letto mentre stavamo nel pieno del rapporto sessuale ero già venuta due volte quando Marco iniziò a stuzzicarmi il buchino con un dito provò a inserirlo e io istintivamente serrai i muscoli e la penetrazione minima e fu dolorosa lui ritrasse il dito e non ci provò più ma dopo il dolore sentii una sensazione piacevole così decisi di parlare con Ann per sapere la versione femminile della storia’. Purtroppo Ann era molto riservata all’apparenza. Il giorno prima della loro partenza la presi in disparte e la raccontai la telefonata lei divenne subito rossa, ma poi mi confidò che la prima volta lo avevano fatto senza lubrificante ed era stato dolorosissimo aveva avuto delle piccole lacerazioni interne tanto che aveva sanguinato, ma quando lo sperma aveva lubrificato il condotto e lei era venuta in pochissimi secondi nel tempo che restava, stupita dall’evento aveva ripetuto l’esperienza lubrificando il condotto e il godimento era stato eccezionale, mi consiglio di abbondare con la crema specialmente le prime volte poi fai esperienza e la penetrazione &egrave più facile’e godi come una matta , poi le chiesi per paragonarle le dimensioni di Franco lei divenne rossa e poi con le mani mi indicò fiera un 16 cm. Ero terrorizzata Ann aveva sentito un dolore pazzesco con un affarino di 16 e io come potevo prendere quello di Marco non solo lungo 24 ma dal diametro imponente’..ma non mi scoraggiai chiesi a diverse mie amiche come potevo soddisfare il recondito desiderio di Marco’.finch&egrave non chiesi a Adele una mia amica che fin dal liceo era stata una gran porca e un poco puttana mi confidò che con l’uso i muscoli si rilassano e la penetrazione &egrave più facile e mi disse ‘prima fai pratica con qualcuno” e poi lo dai a Marco’ l’idea di mettergli le corna non mi esaltava ma era effettivamente l’unica soluzione. Dovevo trovare però la persona giusta che avesse la necessaria esperienza che però non creasse problemi successivi; individuai dopo lunghe ricerche in Mario il titolare della palestra come ‘istruttore’ lui era il migliore a detta di molte amiche e poi in palestra mi faceva sempre il filo e non perdeva mai occasione per toccarmi culo e tette con la scusa di perfezionarmi gli esercizi.
Decisa mi recai in palestra andai nel suo ufficio e la segretaria mi disse che era nella sala massaggi 10, entrai nello stanzino spogliatoio della sala 10 e non sentendo alcun rumore decisi di entrare La scena fu sconcertante Mario stava scopando in modo selvaggio la moglie diciottenne di un noto industriale della zona il trattamento era gradito dati gli urli di godimento da lei emessi, la stanza era completamente insonorizzata, era giunto al culmine e lo tirò fuori tutto lucido, anche lui era ben messo, e inizio a zampillare ricoprendo il suo corpo di sperma gli schizzi finirono sui capelli in faccia e sul seno, subito lei si recò nel piccolo bagno per ripulirsi; approfittai del momento per entrare e gli spiegai a quale corso mi volevo ‘iscrivere’ lui quasi incredulo mi disse ‘non ci sono problemi il corso può iniziare anche adesso se hai dei dubbi puoi chiedere a Marika anche lei ha frequentato lo stesso’corso’ rientrò Marika si era fatta una doccia e approfittai per avere informazioni mi disse che la prima volta era un pochino doloroso anche perché Mario &egrave ben dotato, ma poi godi godi e godi come non mai.
Uscita Marika Mario apri un cassetto e tirò fuori un barattolone di crema e mi disse ‘Federica non sai quanto tempo ti ho desiderato’ io precisai che gli avrei dato solo il culo e che la fica era off limits e che doveva venirmi dentro, non obbietto nulla anzi era molto contento, mi disse di spogliarmi e senza preliminari visto che erano esclusi di appoggiarmi con la pancia al lettino. Mi tolsi la tuta e rimasi in reggiseno e mutandine guardai il fisico di Mario molto muscoloso gli slip non nascondevano la violenta erezione anche lui effettivamente aveva un bel coso ultimai le operazioni e mi misi nella posizione a novanta gradi.
Si avvicinò al mio culetto lo tasto e con il dito andò a sondare il buchino ‘&egrave estremamente chiuso rilassati’ mi passo il dito sulla fica già grondante per l’eccitazione poi di nuovo sul buchino lubrificandolo ma senza entrare lo roteava intorno e poi premeva al centro poi tornava a rilubrificarlo e ripeteva l’operazione che era molto piacevole poi si &egrave abbassato e ha iniziato a leccarlo l’eccitazione era tanta che poco dopo stavo venendo inzuppando il lettino su cui ero appoggiata ero talmente stordita che non obbiettai al fatto che per un attimo con la lingua era passato a leccarmi la fica poi riprese il lavoro con il dito questa volta pero la pressione era maggiore e entrava per metà poi i movimenti rotatori erano solo al interno stava arrivando un orgasmo ancora più violento del primo ed eravamo solo all’inizio, il dito ormai entrava tutto e Mario prese il barattolo di unguento e inizio a lubrificare la via con dosi massicce di crema mi inserì due dita e dopo una piccola fitta ma poi arrivo il secondo orgasmo tanto violento che urlai Mario si fermò pensando di avermi fatto male poi capito che l’urlo era di piacere mi disse che aveva bisogno lubrificare il suo cazzo con lubrificante naturale quindi o me lo metteva in fica o in bocca, glielo succhiai, era tanto che non lo prendevo bene con la bocca e poi mai delle giuste dimensioni, sentire il pene sul palato mi fece venire un’altra volta. Mario si stacco dalla mia bocca a si andò alle mie spalle con il cazzo durissimo lo lubrifico con molta crema e lo appoggio sul buchino e spinse senti il aprirsi la via era doloroso ma ero scombussolata dall’orgasmo appena provato e non opposi resistenza quando mezza cappella fu dentro lo tipo fuori e mi disse di rilassarmi ritornò a spingere e questa volta la cappella entrò tutta il dolore fu pazzesco ma ora era entrato avevo perso la mia verginità del secondo canale dopo un po’ che stava dentro lo tirò fuori e subito lo rinserì questa volta il dolore fu meno violento ripete l’operazione qualche volta fino a quando entrava quasi senza dolore e mi disse ‘ ora iniziamo sul serio’ e spinse maggiormente mi senti aprire i due era bellissimo ma durò poco perché subito lo tirò fuori e ne approfitto per lubrificare ancora il mio buco e mi penetrò di nuovo questa volta inizio un avanti e in dietro lento ma bellissimo mi sentivo completamente aperta e come se avessi una trave nel culo volevo sentire quanto era entrato e con la mano andai a verificare quanto era ancora fuori con mia sorpresa scoprì che era dentro solo un terzo, Mario allora mi disse ‘si ne manca ancora tanto da inserire ma sei troppo stretta e quindi bisogna procedere lentamente, ma non ti preoccupare entrerà tutto’ detto questo diede una spinta che mi lascio senza fiato ma stavo godendo e come stavo godendo lo tirò fuori di colpo mentre io venivo per la quarta volta riprese il lubrificante e ne inserì una bella dose nel culo reinseri il suo pistone e iniziò a pompare più veloce inserendone sempre un poco di più era stupendo riandai a misurare a che punto dell’opera eravamo e scoprì che era dentro tre quarti ‘ lui mi disse ora ti accontento e diede una spinta poderosa sentii i suoi coglioni sbattermi sulla michetta era entrato tutto avevo provato una fitta fortissima ma ora ero piena lo sentivo sbattere fino sullo stomaco e quando iniziò a pompare lo tirava fuori quasi tutto e poi lo ficcava fino alla radice stavo godendo come una matta e venni di nuovo’ora viene il bello sei un poco meno chiusa e inizia il godimento’ io ero stupita ero già venuta cinque volte ma mi dovetti ricredere inizio un ritmo forsennato e ogni tanto lo estraeva lubrificava il buco e di nuovo tutto dentro provavo un orgasmo continuo fino a quando non intensifico il ritmo con spinte violente e esplose sentivo distintamente i suoi schizzi bollenti inondarmi l’intestino e provai un orgasmo violentissimo mai provato una cosa del genere rimasi stremata appoggiata con la pancia sul lettino Mario estratto il suo uccello dal culo sposto uno specchio e mi mostrò il culo il mio buchino era tutto tumefatto e era ancora dilatato e aperto ci sarebbe entrato un pollice, gli dissi ‘o mio dio mi hai rotto il culo’ Mario ridendo mi rispose ‘pensavo che era questo che volevi e che te fossi accorta, non ti preoccupare tra poco tornerà quasi come prima’ poi mi indicò una porticina di un bagno e mi disse ‘fatti un bid&egrave per pulirti dalla crema lubrificante e dallo sperma poi spalmati questa allieverà il dolore, domani dobbiamo fare la seconda lezione’
Erano passate due ore
Mi feci il bid&egrave per pulirmi dalla crema lubrificante dai miei umori che erano colati copiosissimi quando avevo quasi finito le pulizie sentii colare dal buchino lo sperma di Mario non finiva mai dopo unsi tutto con la crema antidolorifica.
Non potevo stare seduta Mario mi aveva veramente rotto non riusii a dormire quella notte e la mattina il dolore era quasi sparito e decisi di fare la seconda lezione. Mario mi riportò nella saletta riservata e mi spoglio mi mise in posizione e verificò le mie condizioni e mi disse che era troppo presto mi spalmò un po’ di crema antidolorifica e mi disse per ora sentiresti troppo dolore per la penetrazione dopo una pacca sul sedere mi disse dai rivestiti peccato ne avevo voglia ma prima del pomeriggio non si può; notai che era in piena erezione e decisi di fargli un regalo e gli presi il cazzo in bocca era stupendo sentire il suo cazzo duro arrivare in gola e dopo poco venne con dei fiotti violenti che cercai di ingoiare tutto aveva un buon sapore ma era troppo e l’ultimo schizzo mi colpi sul viso commentai ‘quanto ne hai mi hai riempito’ Mario mi rispose ‘ da quando ti sei iscritta in palestra ti volevo scopare e tu mi hai offerto il culo vergine sono arrapatissimo e queste sono le conseguenze, peccato che la fica &egrave no limits’
Il pomeriggio tornai da Mario che mi aspettava nella saletta già nudo mi misi i posizione e dopo la lubrificazione con la crema infilando velocemente un dito e poi due l’operazione durò pochissimo e poi mi appoggerà la cappella e spinse entrando lentamente un lampo di dolore e la cappella era dentro, poi di nuovo lubrificazione e rinserimento ma questa volta era entrato di più altre tre spinte ed era tutto dentro venni quando sentii le palle sbattere sulla micietta e Mario inizio la sua profonda cavalcata ogni tanto lo estraeva completamente e lo rinseriva tutto facendomi godere come non mai. Venni tre volte prima che mi scaricasse nell’intestino il suo sperma copioso e raggiunsi l’ultimo orgasmo. Estrato il cazzo dal culo lo ripulii tutto con la bocca verificai allo specchio lo stato del mio sedere era oscenamente aperto ma non più tumefatto solamente molto arrossato e gli dissi ‘Mario guarda oggi mi veramente rotta ” ‘ma che ho solo aperto la via se vuoi conosco un marocchino che ha un affare di 32 cm ‘ gli sorrisi e lui gurdandomi dalla testa ai piedi, ammirando il mio corpo si eccitò di nuovo sdraiò sul lettino ‘ora passiamo alla lezione expert’ mi sollevò le gambe e le mise sul petto dicendomi di reggerle con le mani e di divaricarle il più possibile ‘questa &egrave la posizione che preferisco sali sul lettino e passò la cappella sulla fica e poi lo immerse nel culo lentamente non provai dolore ma solo fastidio che subito si tramutò in godimento pazzesco entrava completamente e lo tirava fuori quasi tutto per poi rinserirlo con le mani mi prese le tette e poi mi succhio i capezzoli era bellissimo godevo come una matta urlavo dal piacere mi riempi con il suo solito fiume di seme ero stremata e mi recai nel bagnetto per le pulizie.
Ero pronta per ricevere Marco…….

I commenti sono sempre gaditi federicastrada@yahoo.com
Dopo aver finito con Mario decisi che sarei tornata a casa e concederlo anche a Marco ora era ben dilatato e lubrificato ben bene in profondità con due tipi di lubrificante la crema e lo sperma ‘.per questo non fui meticolosa volevo lasciare nell’intestino quanto più lubrificante possibile per ricevere l’enorme bastone di Marco
Salutato e ringraziato Mario prima di tornare a casa passai in un sexy shop e acquistai una confezione maxi di crema anale senti i commenti dei commessi che invidiavano colui che l’avrebbe usata. Quando fui a casa chiamai Marco per sapere se poteva tornare prima a casa mi disse che stava tornando perché i pc in ufficio erano fuori uso e quindi li avevano mandati a casa.
Marco entrò di corsa a casa chiedendomi cosa era successo io gli dissi che avevo una sorpresa e da confessargli una marachella che avevo commesso per realizzare la sorpresa. Cosa vuoi sapere per primo ‘la marachella’ ‘ti ho tradito’ ‘come ???? e quale &egrave la sorpresa che giustificherebbe ciò?’ ‘soddisferò un tuo desiderio sessuale represso’ dicendo questo mi massaggiai il sedere ‘ vuoi che te lo metta dietro?’ ‘si’ mi spoglia e mi diressi in camera da letto lui fece altrettanto e quando mi raggiunse mi bacio poi mi palpò le tette e con la mano a pizzicare il la fica già fradicia di umori data la mia eccitazione e poi andò a sondare il sedere con il dito umido saggiò il mio ex buchetto dove non trovò alcuna resistenza era ancora ben aperto dal precedente trattamento ‘accidenti ti sei fatta allargare per bene’ ‘e tu hai presente le dimensioni del tuo affare ‘..’ visto che il suo cazzo aveva già assunto la massima consistenza decisi che era giunto il momento lo presi in bocca ma come al solito non riuscivo a prenderlo nella mia boccuccia entra solo metà della sua cappella così come al solito iniziai a leccarlo e a fare un gioco di lingua poi mi misi a quattro zampe e gli dissi di infilarlo nella micina per la lubrificazione che grondava era sempre una bella esperienza la penetrazione mi faceva sempre rendermi conto delle sue dimensioni anche se non era la prima volta che entrava nella fica, ma oggi doveva intraprendere un’altra strada ebbi un attimo di paura ma poi trovai il coraggio di continuare presi la crema e gli dissi ‘ora devi eseguire tutto quello che ti dirò la fase iniziale sarà molto lenta e graduale per abituarmi alla tua mole’ ‘ok dimmi cosa devo fare ‘
Dopo averlo unto per bene ora appoggia la cappella al buchino e spingi piano inizio ad entrare ma era doloroso devo abituare lo sfintere alla tua ingombrante presenza’ ‘indietro’ urlai ‘ma non sono neanche entrato’ ‘&egrave la fase più delicata e dolorosa devo abituare lo sfintere alla tua ingombrante presenza’ lubrificai e lo feci riprovare affondava ogni volta un millimetro in più fino a quando dopo mezzora entrò la cappella io emisi un urlo di dolore ma dissi a Marco di rimanere fermo mi dovevo abituare a quella intrusione era finalmente entrato lo feci uscire crema e poi dentro questa volta entrò velocemente e gli dissi di iniziare a fare piccoli movimenti sempre più in profondità stavo godendo e soffrendo allo stesso momento ero riempita fino al limite di sopportazione riuscivo a percepire le vene sporgenti sulla superficie del cazzo di Marco ma questo trattamento fu troppo per lui e presto venne con una forza impressionante sentivo gli schizzi che mi inondavano l’intestino e sebbene fossi venuta da poco raggiunsi un orgasmo pazzesco purtroppo non era entrato tutto ma solo una piccola parte. Marco era talmente eccitato dall’idea di incularmi che dopo meno di due minuti il suo pene si stava già rinvenendo volli provare a introdurlo quando era ancora un pochino moscio la cosa funzionò benissimo Marco con due spinte era entrato per metà senza troppe difficoltà poi quando aveva assunto gradualmente le sue normali dimensioni era già dentro con altre spinte pazzesche entro fino alla base urlavo ad ogni affondo ma era splendido poi lo tolse per la solita lubrificata e via ora mi possedeva pienamente lo sentivo invadere il mio intestino l’attrito era fortissimo sebbene non avessimo risparmiato in crema e tutto mi bruciava il ritmo cresceva sempre e si atermana alla lunghezza dei movimenti ogni volta che lo tirava fuori tutto e lo rinseriva alla base urlavo ma questa volta solo di piacere godevo sempre di più credevo di svenire quando ho sentito gli spasmi dell’uccello di Marco che spruzzava il suo seme nel profondo delle mie viscere. Dopo questa cavalcata Marco era stremato lo estrasse e io corsi a vedere come aveva ridotto il mio sederino la visione era devastante era tutto tumefatto e al posto del buchino c’era un cratere ci sarebbe entrata una mano lo chiami dicendogli ‘guarda come mi hai ridotto, mi hai rotto il culo’ lui barcollando si avvicinò e constato la situazione e mi disse ‘scusa ti ho distrutto il tuo buchino e hai mezzo sedere livido e esce anche del sangue scusa ero troppo eccitato e sono stato troppo violento non lo te metterò più ‘.’ ‘ma sei scemo ora che &egrave rotto la via &egrave aperta ed entra più facilmente e poi oggi ho goduto come una pazza si il dolore &egrave stato estremo ma poi sono venuta almeno dieci volte’ da quella volta i nostri rapporti sessuali si concludono sempre così, non potei sedermi per 5 giorni ma ne era valsa la pena ora ero sicura che Marco era sessualmente pienamente soddisfatto dalle mie prestazioni
Continua’..

I commenti sono sempre graditi federicaspada@yahoo.com
viste le numerose richieste continuo a trascrivere il mio diario

Dopo tre giorni il dolore non passava Marco mi aveva spaccato tutto non riuscivo a dormire e ad espletare le funzioni biologiche, avevo esagerato!! essere sodomizzata da un super dotato come Marco era stato un azzardo estremamente doloroso, piacevole durante l’atto, ma poi i postumi erano stati terribili il mio bel sederino era color melanzana per fortuna il buco si era di nuovo stretto, per mezza giornata era rimasto dilatato. Non uscii di casa in quei tre giorni pensai di recarmi dal medico, ma la vergogna era troppa, dovevo spiegare cosa mi era successo come dirlo al dottore ‘mi sono fatta inculare da un toro’.ora cosa posso fare per rimediare’.’ No come potevo e poi se il medico avesse parlato con qualcuno la voce si sarebbe diffusa rapidamente e sarei passata per una ragazza immorale’.. cosa potevo fare non avevo pensato ai postumi con Mario il dolore era passato in poche ore non pensavo che la differenza fosse così marcata passavo le giornate con una borsa del ghiaccio appoggiata sul sedere ma non ottenevo risultati.
Finalmente mi venne un’idea andare a chiedere un consiglio a Mario il ‘personal trainer’ lui forse avrà un rimedio pensai’ così decisi e mi recai in palestra. Entrai nel atrio della sala massaggi speciali e stavo per entrare quando mi ricordai che la sala era insonorizzata e che Mario mi aveva detto che da un lato coperta da uno sportello c’era uno spioncino per verificare se la sala fosse libera cercai sulla parete e trovai uno sportello tipo quello dei contatori della luce e guardai all’interno il muro della parete era interamente scavato e chiuso dall’altra parte da uno specchio e si vedeva tutto quello che avveniva all’interno della sala massaggi come al solito non era libera questa volta c’erano Mario una signora sui trentacinque da anni assidua frequentatrice della palestra e un ragazzo nero come la pece i tre ci stavano dando dentro alla grande Mario era steso sul lettino la donna era in ginocchio con la testa tra le sue gambe e chiaramente dai movimenti lo gustava con la bocca il ragazzo di colore posizionato alle sue spalle la penetrava con movimenti lenti e molto molto lunghi segno che ad ogni affondo dovevano entrare parecchi cm nel suo corpo, ero eccitatissima non avevo mai visto un uomo di colore nudo aveva un fisico fantastico un sedere perfettamente tornito i cui muscoli si contraevano in modo tale che indicavano il loro turgore se no era per il colore e per i lenti movimenti poteva sembrare una statua greca, ero eccitata e istintivamente mi portai una mano sulla michetta e iniziai a giocarellare con il clitoride a passarla sulle labbra e a penetrarmi leggermente avevo perso il controllo’. Ogni tanto notai che a una contrazione maggiore dei glutei a cui corrispondeva un maggiore affondo la donna sospendeva il suo lavoro con la bocca tirava la testa indietro e aprendo la bocca in modo disumano probabilmente urlava a causa dell’affondo da parte del suo amante. Purtroppo non vedevo bene la scena della penetrazione perché il ragazzo mi dava le spalle e dalla mia posizione vedevo il suo sedere che pompava e non potevo verificare se &egrave vero che gli uomini di colore sono maggiormente dotati. Dopo almeno dieci minuti di quel trattamento cambiarono le posizioni io avevo gia raggiunto un orgasmo auto provocatomi quando vidi girarsi il ragazzo nero aveva dei pettorali molto sviluppati gli addominali scolpiti da far impressione ma soprattutto un arnese la sotto mostruoso lungo più di tenta cm grosso anzi grossissimo e pieno di vene gonfie che rendevano la superficie rugosa il profilattico che indossava non ne copriva la metà anche se era stato srotolato tutto a quella visione mi ero eccitata moltissimo ero ipnotizzata da quel bastone di carne, la leggenda era vera, in confronto il mostro di Marco era piccolo pensavo a come quella donna potesse godere ad essere posseduta da quel essere divino. Ben presto ripresero la loro attività la donna era stesa sul lettino Mario era in piedi e gli offriva il suo bel cazzo da succhiare e il ragazzo aveva iniziato a spingere con maggior violenza in questa posizione intravedevo il bastone entrare nella vagina della donna entrava per due terzi della sua lunghezza e ad ogni affondo la donna urlava. Mario dopo un poco di trattamento con la bocca anche se spesso interrotto dagli urli gli venne sulla faccia. Io ero presissima dalla scena che non mi accorsi di quello che stava succedendo intorno a me avevo una mano che trastullava la mia micina ero completamente rapita dalla scena che avevo davanti agli occhi fino a quando non sentii un dito farsi strada nel mio sedere ed andare a saggiare il mio ano, il dito entro senza troppa resistenza muscolare, ma io mi ricordai immediatamente del perché ero andata a trovare Mario mi girai e vidi un inserviente della palestra con una pila di asciugamani dietro le mie spalle che mi disse ‘le brave bambine non si masturbano e spiano i grandi che scopano’. e poi non hanno il culo così rotto ‘ lo scansai con una spinta con una notevole forza l’impeto era anche dovuto al dolore che mi aveva arrecato ‘scusa per così poco’ apri la porta ed entrò nella sala avvisando gli inquilini della mia presenza Mario uscii e mi portò all’interno della stanza da vicino quel ragazzo era ancora più impressionante non sembravano essere disturbati dalla mia presenza anzi in ragazzo pompava con violenza e la donna rispondeva con urli impressionanti la stava letteralmente squarciando dopo poco estrasse quella mazza da dentro con un gesto veloce tolse il preservativo e inizio a sgorgare il seme a fiumi e con una pressione spaventosa ne contai almeno dieci. La donna era completamente distrutta ansimante. Mario mi disse ‘ e brava la nostra porcellina ti piace vedere Agustin, lui &egrave del Senegal, ha un fisico bestiale e un cazzo di un cavallo ‘..ma che sei venuta a fare qui avevi bisogno di qualcosa’.’ Gli spiegai i motivi e se conosceva un rimedio ‘vediamo come hai ridotto il tuo buco del culo appoggiati al lettino e fammi vedere’ mi spogliai velocemente non avevo le mutandine perché era troppo fastidiose e mi misi a 90 gradi per la visita Mario si posizionò dietro ed esclamò ‘porca puttana ti hanno conciato per le feste hai il sedere tutto livido e lo sfintere completamente distrutto provò a toccarlo con molta delicatezza e dalle mie smorfie capì che provavo dolore e disse ‘certo che il tuo ragazzo non c’&egrave andato piano, ora magari non lo farai più’.’ Lo interruppi ‘spero di si ho goduto come non mai’ ‘e brava la nostra viziosetta certo sei ridotta male ma forse ho il rimedio giusto’ andò verso un armadio e prese un barattolino verde io intanto non staccavo gli occhi dal fisico di Augustin il pene si stava rimpicciolendo ma era sempre spaventoso e poi il colore mi affascinava. La signora si era alzata e recata nel bagnetto per ripulirsi dal seme che la ricopriva. Il ragazzo si avvicinò e anche lui rimase impressionato dallo stato del mio sedere e quando mi fu veramente vicino mi disse ‘ma non hai mai visto un uomo nudo??’ e io gli risposi ‘fino ad oggi credevo di si ma mi sono ricreduta’ la risposta intrigò il senegalese e il suo pene ebbe un sussulto e iniziò a crescere fino ad assumere quasi le dimensioni precedenti lui mi disse ‘guarda che se lo vuoi non &egrave gratis ma sono 800 ‘ e tassativamente con il preservativo, se però te lo fai mettere dietro &egrave gratis’ poi puntualizzò ‘ma mai nessuno ha osato tanto!!!!!’ intanto Mario aveva iniziato a spalmare un unguento sul mio ano martoriato era freddo e la sensazione era come se fosse ghiaccio, mi disse questo &egrave un prodotto naturale indiano &egrave anestetico, antinfiammatorio e cura le contusioni, diciamo il prodotto giusto per il tuo bel sederino’ dopo domani torna che verifichiamo lo stato.
Passati due giorni e gli effetti della crema erano stupefacenti tornai in palestra nella sala massaggi c’era solo Augustin che stava spaccando una ragazza di poco più di diciotto anni che stava piangendo con il viso sfigurato dal dolore ma implacabile il senegalese continuava i sui movimenti lenti e profondi doveva avere la michetta molto stretta poi pensai ai guadagni del ragazzo in due giorni di lavoro aveva guadagnato almeno ‘ 1600 d’altra parte certe prestazioni sono uniche. I movimenti del ragazzo si facevano più veloci e poderosi stava per venire la ragazza era in preda a delle convulsioni irrefrenabili e urlava ad ogni affondo lui tirò fuori quella spada di carne e tolto il profilattico la innaffiò con il suo sperma era un idrante non finiva mai ero arrapatissima in quel momento arrivò Mario che commentò ‘brava la nostra guardona allora ti piace proprio il ‘piccolo’ Augustin purtroppo &egrave un poco caro ma a detta di chi l’ha provato ne vale la pena’ ora aspettiamo un po’ poi entriamo e effettuiamo il controllo. Quando la ragazza uscì noi entrammo il ragazzo senegalese si stava facendo una doccia ma non potei non notare il suo fisico stupendo mi spoglia i mi misi in posizione per il controllo Mario esamino il sedere lo tasto lo sondò con un dito ‘guarda come &egrave bagnata la nostra porcellina ti sei proprio eccitata a vedere Augustin che si sbatteva la ragazzina’ mentre mi diceva questo ungeva il mio buchetto e con mia sorpresa sentii appoggiarci il suo membro e spingere ‘gli urlai cosa fai’ ‘il collaudo’rispose e diede una spinta più decisa ‘fai piano che mi fai male’ ero troppo eccitata farmelo mettere nel culo di fronte aa Augustin e magari ripagarlo dell’eccitazione che mi aveva dato guardandolo mentre scopava. Mario aveva iniziato il suo ‘collaudo’ era molto minuzioso e approfondito e io ne ricevevo solo il giovamento i suoi movimenti erano molto profondi ogni volta quasi lo sfilava per poi reinserilo tutto fino alla base ero impazzita era fantastico non sentivo nessun dolore era solo godimento chiudevo gli occhi per gustarmi al meglio le profonde sensazioni e ogni tanto li riaprivo per capire dove ero per non perdere i sensi e mi ritrovai di fronte il bastone nodoso di Augustin da così vicino era ancora più grosso un colpo violento di Mario da dietro un urlo e me lo ritrovai in bocca o per lo meno quello che poteva ci entrare la punta della cappella era durissimo sembrava di legno lo iniziai a leccare e a segarlo ma era imponente e non riusciva a cingerlo tutto e poi era pieno di grosse vene che sporgevano rendendo la pelle irregolare era immenso e spaventoso lo ciucciavo leccavo e questo trattamento gli piaceva e mi incitava; quando lo stavo ciucciando diede una spinta senti la mascella scrocchiare una fitta la cappella era entrata in bocca stordita dal dolore quasi non connettevo mentre lui aveva iniziato un lento movimento e necessariamente corto bench&egrave avessi la mascella slogata entrava solo la punta. Mario vedendo quella scena intensificò i movimenti e venne inondando il culo, io non mi ero ancora ripresa dalla botta alla mandibola ma il ragazzo africano spingeva sempre più forte fino a quando emise un urlo e inizio ad eruttare il sue seme nella mia bocca il primo mi colse di sorpresa e si verificò all’apice della penetrazione aveva una potenza inaudita mi fini diritto in gola quasi soffocai ma non era finito ne seguirono altri tre di uguale forza ma ero preparata e con la lingua li deviai poi alti due meno forti avevo la bocca piena del suo succo l’ulimo zampillo mi venne in faccia aveva un buon sapore ed era molto denso ma era troppo da mandare giù così gran parte la sputai dopodich&egrave terminai il lavoro di bocca ripulendo la magnifica verga con la lingua. Augustin mi disse che avevo una bocca bellissima e che mai era venuto in bocca una donna e che la prestazione questa volta era gratis. Mario mi disse che se volevo ero pronta a ricevere pure Augustin che il collaudo era superato con successo e che quando volevo lui era pronto per gli eventuali tagliandi di controllo’..mi ripulii nel bagnetto e ritornai a casa.
La sera ricevetti una e-mail da Ann, la causa della perdita della verginità anale, in cui mi confessava che presa dalla curiosità aveva letto la lettera che Marco aveva indirizzato al marito Franco, per verificare se avevo anch’io fatto il grande passo e concesso il rapporto anale, ma era rimasta sconcertata dalla risposta sbalordita di Franco in cui si menzionavano le dimensioni extra large dei suoi attributi, e di come una ‘mazza’ cosi spropositata fosse potuta entrare in un ano vergine’. La lettera mi faceva molteplici domande le risposi che se voleva ad un orario compatibile con il fuso orario sarei stata in una chat e che li in privato avremmo discusso in tranquillità.
Puntuali ci ritrovammo a discutere delle dimensioni di Marco, di cosa provavo quando mi penetrava purtroppo sono sensazioni indescrivibili a parole bisogna provarlo, ma non mi sarei fatta mettere le corna dalla prima venuta’. Lei mi raccontò che non credeva esistessero peni così grossi data la sua esperienza Franco con i suoi 16 cm fosse super dotato, voleva provare ad essere aperta in due da un vero super dotato gli accennai a Augustin dicendogli se sarà ancora da queste parti, e visto i guadagni difficilmente andrà via, quando torni in Italia ti farò conoscere un senegalese con un affare di più di 35 cm, mi rispose che presto sarebbe tornata a trovarmi’.
Tornò Marco e gli dissi che ero guarita e anche lui volle subito collaudare e prima lo succhiai un poco e si meravigliò perch&egrave entrava un poco meglio nella boccuccia, poi si dedicò alla michetta prima leccandola e poi penetrandola a fondo alla fina mi venne in bocca, ma i suoi schizzi non avevano nulla a che fare con quelli di Augustin sia per potenza numero e sapore ero seccata perché non mi aveva sodomizzato, ma mi rispose un poco di pazienza ero troppo eccitato e quando non &egrave al pieno del vigore entra meglio e io duro di più alla seconda volta concordai e iniziai un gioco di lingua sul pene palle e buchino e messo a 69 ricambiò con gran foga quando era a ‘ della consistenza mi girò prese la crema unse per bene tutto e infilò due dita nel culo e poi il suo uccellone ancora non al massimo ma dopo pochissimo aveva ripreso al 100% le sue dimensioni, ma era entrato senza troppi dolori e ora mi pompava alla grande e io godevo sempre di più e provavo un poco di dolore ma anche tanto piacere lo infilava fino alla base per poi estrarlo fino a metà della punta e poi con forza lo introduceva tutto. Mi faceva male dava colpi troppo violenti mi stava spaccando gli urlai ‘fai piano lì &egrave sempre molto stretto’ lui continuò un poco e poi esplose sentire gli schizzi di seme nell’intestino &egrave sempre troppo eccitante e anche questa volta venni in modo assurdo, ma il culo mi faceva male, lui mi disse ‘hai sentito troppo dolore? Perché era bellissimo e non ho resistito a questa inculata selvaggia, poi ti abituerai alle mie dimensioni e come &egrave successo con la fica entrerà senza problemi

sono sempre graditi commenti e consigli
federicastrada@yahoo.com per capire meglio la storia e conoscere i personaggi consiglio di leggere i capitoli precedenti
Il giorno dopo ero ancora furente il fatto che mi tradisse con un’altra donna mi aveva fatto perdere le staffe. Lui si era giustificato dicendo che anche io lo avevo tradito con Mario per poter riceverlo nel sedere e che da un punto di vista anche io lo avevo tradito, poi lui era andato con Claudia perché voleva la promozione, roba da matti scopare la moglie del presidente per farsi promuovere ‘. Ero veramente fuori di me, pensavo di lasciarlo, ma facendo una movimento seduta sentii una fitta al sedere, quando mi possedeva in modo brutale dietro il giorno dopo avevo dei leggeri dolori che persistevano d’altra parte la mole era notevole e il mio buchino ancora non si era del tutto abituato a farlo entrare specialmente quando non usava le buone maniere, ma in quel modo, e lui lo sapeva, io godevo molto di più. Si Marco mi faceva godere come una matta e non potevo lasciarlo era troppo bello fare sesso con lui con quei 24 cm e i 6 di diametro, mi riempivano e mi facevano sentire veramente donna; per non perderlo mi ero fatta letteralmente rompere il culo concedendogli di sodomizzarmi, pratica che ho riscontrato molto piacevole anche se provo sempre un discreto dolore quando lo introduce il mio buchino non si vuole abituare a quella intrusione, ma dopo i primi affondi non capisco più nulla e godo godo”
Durante tutto il giorno pensavo su cosa dovevo fare e non mi concentrai assolutamente sul lavoro; la sera quando tutti stavano andando via il titolare dello studio mi disse ‘la pratica per domani &egrave tutto a posto?’, mi ero dimenticata completamente, ‘manca poco la sto ultimando altri cinque minuti’ ‘va bene domani alle 9.30 arriva il cliente deve essere per quel ora sulla mia scrivania’ avrei dovuto lavorare per una ora ancora tutta colpa di Marco’.
Per evitare che il titolare si arrabbiasse per la piccola bugia detta sullo stato di avanzamento del mio lavoro mi spostai nella postazione di un collega in una stanza attigua e accostai la porta quando furono tutti usciti continuai a lavorare. Dopo una mezzora suonarono alla porta’ e mi stupii il titolare era ancora a studio e andò ad aprire era la sua amante sicuramente venuta per avere un incontro clandestino con il capo. Avrei voluto assistere anche perché volevo verificare se le voci di gran amatore che giravano sul conto del titolare erano fondate, ma dovevo lavorare e parecchio. Non sapendo che io ero a studio non si trattenevano e da come lei gemeva le voci erano più che fondate, mi stavo eccitando e maledicevo il lavoro che per fortuna era quasi finito. Ultimammo le pratiche in contemporanea, ma mentre io avevo fatto un buon lavoro, sentii la donna urlare ‘no..No’ cosa era successo mi nascosi e la vidi uscire vestita in modo sbrigativo molto contrariata ‘ti ho già detto il culo non te lo do, li sono ancora vergine e lo voglio restare, poi mi fa male un dito figuriamoci un pene’ e così dicendo andò via. Pensai di cogliere la palla al balzo e vendicarmi di Marco e verificare di persona se le voci sul mio capo erano fondate, così con la pratica evasa in mano andai nella sua stanza la porta era socchiusa e bussai ‘cosa vuoi adesso??’ ‘scusi sono Federica volevo portarle la pratica terminata’.’ ‘a ‘ si scusa pensavo fossi andata già a casa ‘. Si puoi entrare’.’ Era seduto alla scrivania con la camicia messa di corsa per evitare di accogliermi nudo, ma sotto non aveva nulla i pantaloni e le mutande erano per terra era coperto dalla scrivania’ gli posi il fascicolo e con l’occhio andai a sbirciare e vidi che era nudo il suo pene non era teso ma ancora aveva il preservativo raggrinzito e vuoto, non era venuto, lo fissai negli occhi e gli dissi ‘ la mia pratica &egrave stata ultimata, ma da quello che vedo lei deve completare la sua’ lui mi portò una mano sul sedere e mi rispose ‘mi può aiutare non sono abituato a finirle da solo, anche perché in due si raggiunge un traguardo migliore e più soddisfacente’ mi chinai sfilai il preservativo e presi il suo cazzo moscio in bocca subito notai la sua caratteristica aveva una cappella enorme per il corpo del membro; il mio lavoro subito ebbe i suoi effetti e mi trovai di fronte un pene di buone dimensioni ma con una cappella doppia rispetto al fusto. Si mise in piedi e mi inizio a spogliare sfilò il maglione e slacciò la camicetta, sfilò i pantaloni lasciandomi in mutande e reggiseno ‘Federica sei fantastica non mi ero accorto che avei un fisico del genere se sei brava quanto bella ora ci divertiamo ‘..’ mentre parlava aprì un cassetto e prese un preservativo lo indossò il lattice ora era teso specialmente sulla cappella poi si mise seduto ‘vieni accomodati’ mi tolsi le mutandine e lasciato il reggiseno andai a cavalcioni sulla sua sedia la punta toccava la labbra e il clito lui con dei movimenti della mano strusciava il pene. Dopo poco di questo trattamento mi abbassai e lo feci entrare era grande ma sentivo solo la cappella l’asta era appena percepibile nel suo movimento interno dava dei colpi secchi con il bacino per aumentare la penetrazione la sensazione era strana indubbiamente piacevole non sentire quasi per niente il corpo del pene era come se avessi nella mia micina una palla da tennis che andava su e giù poi usava il profilattico e questo riduceva l’attrito e quindi il godimento. Io stavo per raggiungere l’orgasmo quando lui mi inserì un dito nel sedere non trovando troppa resistenza mi disse’ ti piace prenderlo anche qui? Sento che non fa molta resistenza, a Paola’la donna che era uscita prima’ neanche il dito entrava e gli ha fatto male’ gli risposi ‘se lo vuoi te lo devi meritare e visto che hai un uccello così grosso per metterlo lì devi essere parecchio bravo per ottenere la ricompensa’ il mio buchino aveva ricevuto visite più imponenti da parte del mio ragazzo, ma un poco di lusinghe mi avrebbero fatto godere molto di più. Lui rispose ‘allora mi devo impegnare sul serio’ e rimanendo seduto inizio un movimento rotatorio del bacino mentre io andavo su e giù questo aumento moltissimo le sensazioni che provavo quando arrivava in fondo alla vagina dava un ulteriore affondo secco e mi sbatteva la cappella sull’utero era fantastico, mi slaccio il reggiseno e prese in bocca un capezzolo poi l’altro li leccava e ciucciava alternativamente mentre con le mani mi strizzava le tette con la lingua prima si dedicava alle aureole poi stuzzicava il capezzolo duro all’inverosimile dato il trattamento estremamente coordinato che ricevevo nella fica e sulle tette resistetti poco e venni con un orgasmo violento lui se ne accorse le contrazione della micina erano violente che sentivo tutto e si fermò con la sua asta conficcata fini in fondo per saggiare il mio godimento quando le contrazioni si stavano affievolendo mi sollevò e mi fece sdraiare con la schiena sulla scrivania e inizio di nuovo il suo movimento rotatorio ma questa volta le oscillazioni erano più pronunciate poiché aveva più libertà di movimento alternava penetrazioni violente a lente e dando sempre il colpo finale succhiando l tette godevo moltissimo le voci sulle sue capacità amatorie erano del tutto sbagliate era il più grande scopatore del mondo, avevo un orgasmo dietro l’altro o era uno unico di durata spropositata era un’ora che mi pompava senza sosta quando uscì dalla vagina mi fece girare ora ero stesa con la pancia sulla scrivania ero stremata e pensai &egrave ora di prenderlo dietro invece lo rinfilò nella micina e questa volta inizio un movimento selvaggio sempre con l’andamento a cavatappi era ancora più emozionante la stimolazione era esagerata profonda e molto appagante alla fine si fermò e mi disse ‘sono stato bravo ‘me la merito la ricompensa’.’ Risposi ‘altroch&egrave però devi seguire le mie indicazioni perlomeno all’inizio poi si vedrà. Mi serve qualcosa per lubrificare il buchino &egrave secco e va inumidito con qualcosa vado a vedere in bagno se trovo qualcosa” mi diressi in bagno e vidi un barattolo di gel per capelli pensai speriamo bene’ tornado notai la figura di un uomo mi avvicinai e riconobbi il figlio del portiere che veniva a studio per le pulizie dopo la chiusura aveva l’uccello di fuori teso non era di grandi dimensioni anzi piccolo divenne rosso in viso non so di cosa si dovesse vergognarsi io ero completamente nuda portai l’indice sulla bocca mimando di stare zitto e mi chinai davanti a lui e lo presi in bocca era durissimo ma in pochi secondi venne ingoiai tutto con difficoltà pio lo ripulì per bene e gli diedi un bacio sulla cappella e riportando il dito alla bocca tornai dal capo. Mi sistemai sulla scrivania sdraiata sulla schiena e dissi al capo ora devi leccare u pochino la fica e il mio buchino visto in trattamento delle tette sapevo che era un maestro con la lingua e non si smentiva la sua lingua saettava tra il clitoride la labbra l’interno e poi sceso sull’ano si dedicò con minuzia a tulle le grinze e infilando la punta ne buco raggiunsi un orgasmo.Presi il gel e lubrificai sia il mio buchino che il pene e gli dissi ‘ora appoggialo e inseriscilo piano mi raccomando piano altrimenti mi fai male e finiamo tutto molto presto’ lui obbedì e poggio la cappella poi spinse il mio ano non era più vergine ma la prima introduzione era sempre molto delicata e poi il visitatore non era certo piccolo fu molto delicato e lentamente introdusse la cappella poi lo sfintere si richiuse violentemente data la forma strana del suo pene con la cappella spropositata rispetto al fusto, la sensazione era diversa rispetto alla fica sentivo la presenza ingombrante della cappella ma percepivo anche il resto dato che il condotto era molto più stretto’bravissimo ora vai più in profondità e poi quando sei a metà torna indietro e poi sempre più profondo ma ricorda piano’ ‘si faccio tutto quello che vuoi e strepitoso fantastico sei strettissima &egrave una sensazione bellissima’ dopo un quarto d’ora era tutto dentro ‘ora tiralo fuori che devo lubrificare di nuovo tutto perché mi brucia un poco’ velocemente feci le operazioni ‘prego puoi rientrare’ non se lo fece ripetere e delicatamente infilò la cappella ‘ora puoi andare più veloce’ iniziò un movimento profondo un paio di volte lo estrasse totalmente provò con il suo movimento a cavatappi ma gli dissi che li mi faceva male comunque sebbene fosse alle prime armi con la sodomia era sempre un gran scopatore e mi faceva godere non poco a un certo punto ebbi la sensazione come se l’attrito aumentasse pensai che il gel si fosse assorbito ma non sentivo un bruciore per cui siccome era più piacevole non dissi nulla capii che stava per venire e gli dissi ora mi sono abituata alla tua dimensione puoi andare anche veloce aumentò il ritmo fino a quando non venne e con mio stupore percepii gli schizzi di sperma pensai che fosse una sensazione del subconscio visto che usava il preservativo quando lo tirò fuori capii il preservativo era rotto e era arrotolato sulla base scoprii dopo che il gel conteneva una sostanza che scioglie il lattice. Presi in bocca il suo pene che stava perdendo consistenza lo ripulii per bene ero stremata ma avevo goduto moltissimo e potevo confermare tutte le voci sulle capacità sessuali del titolare dello studio e della sua particolare dotazione intima. Mentre ripensavo al modo con cui mi aveva fatto godere, senza accorgermene avevo iniziato a fare un eccezionale lavoro con la bocca che non tardò ad ottenere un effetto rivitalizzante al membro il mio capo esclamò ‘sei una proietta insaziabile pensavo di averti fatto godere a sufficienza, ma dal tuo accanimento capisco che ne vuoi ancora’ io ero più che soddisfatta ma l’idea di iniziare di nuovo mi eccitava e mi spaventava ero spossata dal godimento precedente e non sapevo quale potesse essere la mia condizione fisica dopo una ulteriore cavalcata, ma se il tuo capo di chiede di fare una cosa non puoi tirarti indietro, specialmente se tu la condividi fino in fondo, il suo arnese aveva ripreso in pieno le sue magnifiche fattezze quando lui mi fece alzare e stendere sulla scrivania a pancia in su prese le gambe e me le portò in avanti in modo che le ginocchia toccassero il petto in questa posizione era in bella vista la mia micina e il mio sedere e lui eslamò ‘Federica ti ho rotto il culo il buco &egrave ancora dilatato e rossissimo scusa non volevo farti male ‘.’ ‘non ti preoccupare l’inserimento di calibri del genere porta un arrossamento e una dilatazione ma &egrave solo temporanea domani mattina &egrave tutto normale” lo rassicurai e iniziò a strofinare sulla mia micina la sua poderosa cappella massaggiava il clito e la labbra la stimolazione era molto intensa quando la punta fu ben lubrificata dai miei umori che colavano copiosi sia per i precedenti orgasmi sia per quello che stavo raggiungendo adesso lui mi penetrò alla mia prima contrazione orgasmica la mia vagina fu aperta da quella importante presenza mentre si contraeva,mi fece un poco male ma presto il dolore fu sostituito da un orgasmo fortissimo aveva iniziato il suo movimento a cavatappi profondo ogni volta lo sfilava quasi completamente per poi immergerlo fino a sbattere sull’utero la stimolazione era molto meglio della precedente non aveva il preservativo e la pelle della cappella questa volta aumentava l’attrito e quindi le sensazioni avevo delle contrazioni fortissime quasi dolorose che mi facevano constatare la mole del pistone che entrava e usciva dal mio ventre e lui mi disse ‘non mi era mai capitato di avere maggiori difficoltà ad entrare in una donna la seconda volta rispetto alla prima sei molto più stretta di prima ora mi sembri vergine eppure un ora fa entravo con molta meno difficoltà e il mio pene non &egrave aumentato di dimensione come fai” a stendo tra un urletto di godimento e l’altro risposi ‘&egrave colpa tua sto provando un orgasmo dietro l’altro sempre più intensi che mi provocano delle contrazioni vaginali fortissime così la mia micetta &egrave stretta come non mai e tu mi stai aprendo’ ero allo stremo delle forze non avevo mai provato un orgasmo così lungo e vigoroso quando lo sfilò dalla vagina avevo il fiatone e provavo un senso di vuoto ma le contrazioni non terminavano anche se senza la stimolazione di quel palo stavano rapidamente scemando e la loro intensità diminuiva mentre io approfittavo per riprendermi nella pausa concessami sentivo il suo pene ancora turgido stimolare le mie parti intime lui si allungò sulla scrivania per prendere il barattolo di gel con due dita ne prese una abbondante dose e la spalmo sulla cappella che lucida di umori e con il gel sulla punta sembrava ancora più grande la poggiò sul buchino posteriore che era ancora dilatato dal precedente lavoro con un colpo secco fece entrare la cappella io sobbalzai si prova sempre un certo dolore quando lì entrano certi pezzi d’artiglieria ‘scusa pensavo che ora fossi abituata alla mia intrusione ” ‘non ti preoccupare solo il primo ingresso &egrave fastidioso ma non ti preoccupare vai tranquillo poi il muscolo si dilata e godoo’ non se lo era fatto ripetere era entrato di colpo fino all’elsa per fortuna che ero ben lubrificata nel condotto usato prima dove aveva lasciato una abbondante dose di sperma e poi aveva del gel nuovo lo estraeva tutto per poi lo ficcava dieci centimetri e lo toglieva per poi rimetterlo mi faceva male e gli dissi ‘decidi o dentro o fuori’ lui scelse dentro. Questa sua azione aveva dilatato l’ano così poteva effettuare il movimento a cavatappi pure nel sedere al primo di questi affondi venni ma lui non si fermava alternava stantuffate profonde e veloci a lenti movimenti a spirale il godimento era fortissimo che persi i sensi. Lui vedendomi svenuta si fermò e mi diede degli schiaffetti sulla guance quando mi ripresi era preoccupato gli spiegai che ero svenuta per il godimento e che quindi doveva fare più piano perché ero al limite e non avevo mai goduto tanto.Lui continuava a spingere inesorabile i suoi movimenti erano molto più lenti e ritmati. La penetrazione durò ancora a lungo quando lo estrasse e lo diresse verso la mia faccia io scesi dalla scrivania e mi inginocchiai di fonte a quel fungo delizioso la cappella era violacea e ben lubrificata faceva impressione e pensare che fino a poco fa era ben conficcata nel mio sedere lo presi in bocca con qualche difficoltà e lo succhiai e presto lui venne con uno schizzo di sperma bollente e copioso a cui seguirono altri tre meno violenti aveva un buon sapore e lo ingoiai e ripulii tutta l’asta e lui mi disse ‘per stasera basta’ma quando vuoi io sono sempre disponibile smistata fantastica,’ anche tu giravano delle voci sul tuo conto ma la realtà &egrave molto meglio’. Gurdai l’orologio era mezzanotte ‘accidenti &egrave tardi ora come torno a casa’ lui mi accompagno con la sua auto sportiva e in quarto d’ora ero a casa. Mi ero vendicata delle corna di Marco.

I commenti sono sempre graditi federicastrada@yahoo.com

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