Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Primo scat con un uomo

By 28 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Acquisita questa esperienza in più, mi sentivo veramente di aver provato TUTTO nel sesso. Ero stata con uomini e donne di tutte le età, avevo provato anche… altro… ma non ne posso parlare su questo sito!!!

Avevo bevuto sperma e pipi, mi mancava, ma non più ormai, solo la cacca.

Forte di questa mia nuova ulteriore disinibizione dunque, non mi fermai di stupire i miei partner, uomini o donne che fossero, e proprio con un uomo, un ragazzo di 27 anni che frequenta la mia palestra, ho avuto modo di saggiare, anzi di assaggiare, i suoi “sapori” interni…

Di certo non &egrave una cosa che si può premeditare, pertanto la serata partì in modo assolutamente normale, dopo la cena andammo in hotel a rilassarci un pò e sdraiati sul letto iniziammo a baciarci. Mi misi di fianco a lui, alla sua sinistra e tolti i pantaloni gli tirai fuori il cazzo. Iniziai con una sega lenta ma profonda, amo tirare giù la pelle fino a quando sento il limite e stringere alla base per vedere come si gonfia la cappella. Lui era vibrante ed eccitato. Solo allora scesi per succhiarglielo e infilarmelo fino in gola. Fabio ha un bel cazzo, non lunghissimo ma ben fatto e riesco a metterlo tutto in bocca.

Mentre gli facevo il più lurido dei pompini, muovendo solo la testa su e giù come una puttana in preda alla sua mano in testa, con la mano gli avevo afferrato le palle e il dito medio andava a stuzzicare l’ano. Lui si ritrasse inizialmente, ma io insistetti. Anzi, sfilai il cazzo sgocciolante di saliva dalla mia bocca e presi a leccargli il buco del culo.

Mi avventai come un cane su una ciotola piena d’acqua, respiravo quel buco e affondavo la lingua dentro. Poi di nuovo con il dito, lo infilai mentre con l’altra mano lo segavo tenendogli il cazzo stretto stretto fino a farlo diventare viola.

Il dito medio continuava a spingere e scavare, sentii chiaramente la sua merda sul polpastrello e la cosa mi eccitava da matti. Anche lui stava godendo come un porco e mi implorava di fermarmi.

Quando faccio sesso perdo il controllo di me stessa, non sono più Stefania, la donna con cui hai cenato un’ora prima, divento un diavolo, una cagna, la più sporca delle battone.

Tirai fuori il dito sporco di merda e lo leccai fino a ripulirlo. Lui vedendo la scena non resistette ed esplose in una schizzata che feci colare sulla pancia e lo scroto. Mentre la sborra grondava dal cazzo ancora eretto, misi la lingua sotto le palle per raccogliere tutto mentre il dito andava a cercare altra merda.

Lui mi fermò dicendomi che ero matta e che gli avevo fatto venire lo stimolo di cacare. Bene, dissi io, andiamo in bagno allora!
“Ma che vuoi fare?” disse Fabio
“Io nulla, sei tu che devi fare’ ”
Mi sedetti sulla tazza a gambe larghe, misi lui davanti a me, di schiena. Vedevo il suo culo tosto e scolpito con il batacchio ancora barzotto penzolargli tra le gambe. Glielo presi e iniziai a mungerlo come si fa con le vacche, affondai la bocca sull’ano e glielo leccai, già sapeva di merda.
Mi spostai indietro con la schiena e me la feci fare addosso, in petto. Sentire quegli stronzi caldi e morbidi mi fece eccitare e iniziai a spalmarmeli addosso come una crema miracolosa per il corpo.

Ero completamente marrone già quando lui si girò a guardarmi, seno, ventre e mi massaggiavo la fica con la sua merda.

Fabio era sconvolto ma eccitato nel vedermi giocare con la sua cacca, il mio sguardo ammiccante e le dita in bocca che succhiavo come un’adolescente succhia un lecca lecca lo fecero indurire di nuovo. Iniziò a masturbarsi davanti a me, a pochi centimetri dal mio corpo

“Dai, sborrami addosso” gli dissi con voce provocante; lui venne in un attimo e mi schizzo in petto la sua crema che andava deliziosamente a mischiarsi con la merda. Mmmmmmmmmmmmm, sapori che si intrecciano, mi stava sfamando e dissetando

“Fabio, falla dai, pisciami addosso, sono la tua troia,’il tuo cesso!!!

“Fai veramente schifo Stefania, sei una merda lurida lo sai?”

“Si lo so mmmmmmmmmm, ma adesso fammi bere dai…”

Fabio si scappellò bene l’uccello e iniziò a farmela addosso. La prima gettata la volli in bocca, ingoiai di gusto quel nettare caldo. Poi indirizzò il cazzo sul mio corpo e mi lavò bene mentre io mi sciacquavo le tette e la fica sotto quel getto come se fosse una doccia. Mi sputava Fabio, ero completamente in balia dei suoi escrementi e godevo come una puttana.

Da quella sera, ho veramente iniziato un nuovo capitolo del sesso fetish per me, mi stavo spingendo veramente molto oltre.

Leave a Reply