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Racconti Erotici Etero

Puttana

By 12 Ottobre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Siiiii mettimelo dentro così, siiiii bravo, siii dimmi tutto quello che vuoi , dimmi che sono la tua troia, siii fammi di tutto, come sei bravo, come scopi bene, non ne ho mai provaaaaati di cazzi così lunghi, dai che dopo ti dopo il culo come piace a te, e ti faccio anche un pompino e per farti piacere lo ingoio tutto quel quintale di sborra che esce dal quel cazzone che hai. Ohhhhhhh si prendimi a pecora, siiiiiiiii cosi mi sfondi, Dio come godo ahhhsiiiiii”’.. sento la porta sbattere ed entra una invasata. E chi cazzo &egrave questa, mi dico, e mentre lo sto pensando, vedo lui che impallidisce e sento lei che come una ossessa gli urla ‘ porco bastardo ‘ con una così dovevi tradirmi ? Io cerco di dire qualcosa, che so ‘ ‘buongiorno’, oppure ‘che bella giornata’ o ‘come va la vita’ e quella, guardandomi, mi dice ‘ stai zitta tu , PUTTANA ! ‘. Puttana a me ? Ma chi cazzo sei tu, che cazzo ne sai tu, non ci siamo neanche presentate. Dall’ alto dei tuoi 180 cm di testa di cazzo ti sei mai chiesta se mi piace quello che faccio? Mentre tu ti fai sbattere dal segretario di tuo marito ( questo me lo ha detto lui mentre scopavamo ), io, con lui, mi faccio 100 euro, ma se lo fai tu allora apri gli orizzonti se lo faccio io sono puttana. E quando fai il trio con il maggiordomo e l’ autista, pagati da tuo marito ( stessa fonte ), se lo fai tu, stai scoprendo altre alternative rispetto ad una vita piatta e monotona, se lo faccio io , e sono 170 euro, uno sconto non lo si nega a nessuno, sono una puttana. E quando fai la gangbang ( nessuna fonte, ma con la faccia che ti ritrovi ”…), se lo fai tu, stai cercando i tuoi limiti, se lo faccio io, e sono dai 250 ai 400 euro, sono una puttana. Tu quando scopi non sai quello che pensi, non hai problemi, o forse pensi che lo smalto delle unghie non &egrave del colore del cazzo che stai prendendo e che dovrai cambiare la manicure perché non &egrave stata all’ altezza, io, invece, penso ai miei figli, penso che con quei soldi posso mandarli a scuola, posso vestirli, sfamarli, posso dare loro quello che io non ho avuto, posso farli stare bene, pregando Dio che non mi chiedano mai che lavoro fa la loro mamma e che non lo scoprano mai. E mentre penso tutto questo, e mi verrebbe voglia di darle un ceffone, e dire a quel coglione di marito ‘ puttana per puttana prendi me, ho più valori e sentimenti di lei ‘, mi vesto e vado via; con calma, senza scappare, ma con il capo chino perché, spero , che fra due giorni, da lui arrivino 100 euro, devo pagare la luce.

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