Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Quarantenne

By 3 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo voglia di provare con una quarantenne.

Mi son messo a cercarne una in una chat di moda.

Ho ricevuto contatti da una certa Isabel, 39 anni, già mamma. Non so se sia sposata, non mi importa.

Abbiamo cominciato a chiaccherare.

Scatta proposta aperitivo, lei accetta. 

Questo accade venerdì.

 

Sabato mattina, sms da Isabel: mi vieni a trovare a casa oggi pomeriggio? ti offro la merenda, mia figlia è in piscina fino all’ora di cena.

Accetto, appuntamento alle 14.30.

 

Mi presento dopo un bel giro in moto, molto accaldato.

Una villetta a schiera, tanti fiori.

Mi offre da bere, chiacchieriamo. 

Sono distratto dalla sua cannottiera: di marca, risalta il bel seno. Non posso nascondere che sia una bella donna. Mi fa sesso.

Passa almeno mezz’ora, mi chiedo dove voglia andare a parare.. ho la mia risposta dopo qualche decina di minuti: sono ancora in ebollizione (sostengo sia per il caldo, ma invece ho una voglia di scoparla che sto per impazzire), mi offre l’uso della doccia. Io accetto, non sia mai che…

 

 

Non chiudo la porta a chiave, nel bagno mi spoglio ed entro. non passano tre minuti, osservo la porta e intravedo la maniglia muoversi. BINGO.

Lei entra in bagno silenziosa, dal box doccia si vede bene che è nuda.

Faccio finta di nulla, lei apre un’anta del box, mi sorride e mi dice: posso?

 

Entra nella doccia, io ho il cazzo bello in tiro. Me lo prende in mano e comincia a segarmelo. intanto l’abbraccio e la bacio.

Le sussurro di fare piano, perchè ci sa fare e dall’eccitazione che ho non voglio venire in fretta..

Non passiamo molto sotto la doccia, esco, l’asciugo. Lei è eccitata. Si appoggia al lavabo con le mani, le sono dietro e le struscio la cappella sulle labbra. la vedo impazzire attraverso le specchio. Più volte cerca di spingere verso di me per farmi entrare..ma io la tengo lontana con poca forza.

La giro, l’afferro per il culo e mentre la bacio la alzo di peso: dov’è la tua camera? L’ultima porta a sinistra…

L’adagio sul letto, le lecco un po’ quella figa allagata. Non riesco a non pensare che ha già avuto una figlia, e la cosa mi eccita. Non so ancora se sia o meno sposata, non è un problema mio.

Basta- mi sussurra – basta…sto per venire.

 

Mi stacco dal suo sesso, la guardo distesa sul letto, le gambe divaricate, come a offrirsi a me. Ha gli occhi velati.. forse dall’eccitazione. Sicuramente la mia è evidente..e bagnata: il cazzo è durissimo e da un po’ gronda liquido.

La afferro per i fianchi mentre è di schiena sul letto, la tiro a me e la penetro. Di sorpresa. Pompo come un folle, è così bagnata che quasi faccio fatica a sentirla..

Mi sfogo in un po’ di posizioni, ma non sono soddisfatto..voglio levarmi tutte le voglie accumulate in una settimana di astinenza.

La metto a pecora e continuo a scoparla. Con un dito le entro nel culo. sulle prima stringe un po’, poi si rilassa quando sembra che oltre al dito non metterò altro. si sbaglia di grosso..

Comincio un “entra ed esci” dalla sua figa, ed aumento sempre più le dita nel suo culo.

E’ questione di coordinazione, sento che l’ho aperta e rilassata abbastanza, tiro via cazzo e dita contemporaneamente, e come un fulmine affondo nel culo. Le levo il fiato.

Resto fermo, lei è immobile senza dire una parola.

Con l’altra mano la masturbo..ormai è fatta, volente o nolente il suo culo è mio.Torna a mugolare, e finalmente decido di muovermi dentro le sue viscere. Ha un culo da 10 e lode. 

Pompo pompo, e le vengo nel culo. Fantastico.

Si gira verso di me, sorride. Era la prima volta-mi dice- neanche a mio marito l’ho dato. Ti sei accorto di quante volte mi hai fatto venire?

 

Non me ne fregava nulla, ma non potevo dirle che avevo voglia di svuotarmi le palle… -mi hai fatto venire 3 volte.- tre volte in un’ora e mezza.

Sono le cinque, sua figlia arriva alle 19 con la corriera.

Mi pulisco il cazzo, mi faccio un’altra doccia con lei. Ci laviamo a vicenda. Sotto la doccia lo metto ancora un po’ nel culo e un po’ nella figa. ci ha preso gusto…

Io però voglio svuotarmi ancora, le dico di uscire, asciugarsi, e mettersi un vestito sexy. 

Esce di fretta, la sento in camera che apre e chiude ante di armadi. Io non mi vesto nemmeno, l’aspetto nel salotto al piano terra. Mi son preso un the freddo dal frigo, con un po’ di ghiaccio.

Mi posiziono di fronte alle scale da cui deve scendere.Nudo. So di avere un bel corpo, oltre a sentire sempre i complimenti di amiche, so che piace perchè quando le scopo sento le loro mani come tentacoli ovunque che accarezzano e saggiano.

Lei sta arrivando. Mi ha stupito, è eccitante e troia. Tacco 15, affusolatissimo. Vestito aderentissimo nero, fino a mezza coscia. I capelli lunghi-bagnati- raccolti a coda. La faccio fermare ancora sulle scale, la faccio voltare: torna di sopra -le dico-

 

Mi gusto la sua salita: le gambe molto belle, il muscolo teso per via dei tacchi.. la forma del culo esaltata dl vestito attillato, la coda alta (quella mi fa impazzire). La raggiungo piano, ci muoviamo al rallentatore. Metto una mano fra se sue gambe e sono soddisfatto: è nuda sotto.

Gira subito verso la camera, le alzo appena il vestito. l’abbraccio, la bacio e nel frattempo la penetro.

Un po’ così, e poi ancora a pecora. Con lei che spinge come una pazza indemoniata, che quasi ulula.

Ancora, la scopo in varie posizioni. E’ fantastica.E’ sempre vestita.

La rimetto a pecora, la fotto e vengo. Le vengo ancora dentro. Non nel culo questa volta. Nella sua bella figa. Mi scarico dentro di lei pure l’anima. Mentre le spingo dentro il mio seme, lei muove il culo a cerchio contro di me, con due dita a tenere il mio pezzo di carne fra le sue labbra.

Ci calmiamo. Non dico nulla per una eternità (o pochi minuti?).

Mi riprendo, esco da lei e mi vado a lavare.

Torno in camera per rivestirmi, lei si è cambiata: pinocchietto e la stessa cannottiera di quando ero arrivato a trovarla.

Sono le 18.50, sta per arrivare la “la sua bambina”.

Le do un bacio, una carezza ad una coscia e mi incammino a prendere casco e giacca.

Simone-mi chiama- Simone ascolta… non vorrei che pensassi che sono sempre così, con tutti..-

Sensi di colpa? Non me ne frega niente Isa… ma non glielo dico.. 

-Sei una donna meravigliosa, da sposare. Chiamami se ti va…spero che non lascerai passare troppo tempo-le dico.

Ci salutiamo. 

Mentre torno a casa penso a quanto avvenuto, non so neanche se prende la pillola…non l’ho chiesto e non mi è importato. Lo voglio rifare, se non mi chiama lei prima, a metà settimana la risento: mi sta venendo l’idea di farle prendere un giorno di ferie e scoparmela dalla mattina alla sera

 

Leave a Reply